La presente raccolta di 82 esercizi svolti è stata elaborata con l’intento di offrire un supporto didattico sistematico per l’approfondimento dei concetti di lavoro ed energia nell’ambito della meccanica classica. In essa è possibile reperire un’ampia gamma di esercizi relativi sia alle forze conservative sia a quelle non conservative, con l’obiettivo di fornire una trattazione rigorosa e metodologicamente strutturata. La selezione degli esercizi non si limita a una mera esposizione di problemi, ma costituisce un percorso finalizzato al consolidamento delle conoscenze teoriche e delle capacità applicative dello studente.
Gli esercizi proposti sono tratti da testi di riferimento ampiamente riconosciuti nella letteratura scientifica, tra cui:
- Rosati, Luigi – Fisica Generale
- Mencuccini, C., Silvestrini, G. – Fisica
- Mazzoldi, P., Nigro, M., Voci, C. – Elementi di Fisica
- Resnick, R., Halliday, D., Walker, J. – Fundamentals of Physics
- Goldstein, H. – Classical Mechanics
- Griffiths, D.J. – Introduction to Electrodynamics
- Landau, L.D., Lifshitz, E.M. – Mechanics
Oltre agli esercizi selezionati da fonti accademiche consolidate, la raccolta include una serie di problemi originali e quesiti estratti da prove d’esame universitarie. Tale approccio consente una trattazione completa delle problematiche inerenti al lavoro e all’energia, permettendo allo studente di confrontarsi con situazioni diversificate e di affinare le proprie competenze analitiche e risolutive.
Il capitolo successivo, in linea con l’ordine didattico, è dedicato agli esercizi svolti sui moti relativi, dove potrete trovare 37 esercizi svolti, selezionati con la consueta cura. Il capitolo precedente, dedicato agli esercizi svolti sulle leggi della dinamica, contiene 58 esercizi svolti.
Potete accedere all’intero corso di meccanica classica, frutto del lavoro del nostro team negli ultimi quattro anni. Ulteriori dettagli sugli autori e i revisori sono disponibili nella sezione dedicata alla fisica.
Lavoro ed energia: autori e revisori
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Autori e Revisori:
Valerio Brunetti, Giuseppe Palaia.
Autori:
Romano Rotonda, Daniele Massaro, Andrea Corradini, Davide Vignotto, Cosimo Tommasi.
Revisori:
Autori in collaborazione:
Giulia Romoli, Antonio Figura, Christian Magliano.
Ex Autori & Revisori:
Patrizio Di Lorenzo, Simone Brozzesi, Nicola Santamaria, Vittorio Larotonda, Leonardo Rebeschini, Simone Romiti, Antonio Junior Iovino, Daniele Bjørn Malesani, Tiziano Schiavone, Serena Lezzi, Marco Chilioiro.
Testi degli esercizi su lavoro ed energia
Esercizio 1 . Un punto materiale può muoversi all’interno di una guida circolare di raggio
liscia, vincolata nel punto
e di massa trascurabile posta in un piano verticale. Calcolare che velocità deve avere il punto materiale in
per restare in contatto con la guida in
.
Figura 1: schema del problema lavoro ed energia 1.
Esercizio 2 . Un anellino di massa
è vincolato a scorrere lungo un’asta verticale in presenza di una forza di attrito costante
ed è inizialmente fermo alla base dell’asta. A seguito dell’applicazione di un impulso
, l’anellino viene lanciato verso l’alto, fino a raggiungere la quota
. Successivamente, ricade e arriva alla base dell’asta con velocità
. Calcolare il modulo dell’impulso
.
Eseguire i calcoli per: ,
,
.
Figura 2: schema del problema lavoro ed energia 2.
Esercizio 3 . Una massa puntiforme
è inizialmente in quiete su un piano orizzontale con coefficiente di attrito statico
ed attrito dinamico
. Alla massa viene applicata all’istante
una forza orizzontale con direzione e verso costanti ed il cui modulo varia nel tempo secondo la legge
. Si determinino:
(i) il tempo al quale
comincia a muoversi;
(ii) il lavoro totale compiuto dalle forze agenti su dall’istante iniziale fino al tempo
.
Eseguire i calcoli per:
.
Figura 3: schema del problema lavoro ed energia 3.
Esercizio 4 . Un corpo di massa
si muove di moto rettilineo uniforme su un piano orizzontale liscio con velocità
verso una delle estremità di una molla (di massa trascurabile) a riposo, come mostrato in figura 4. La molla non è ideale, ma esercita sul corpo una forza di richiamo
, dove
indica la compressione della molla e
è una costante avente unità di misura
. Calcolare la massima compressione subita dalla molla.
Figura 4: schema del problema lavoro ed energia 4.
Esercizio 5 . Una massa puntiforme
è vincolata a muoversi su un piano orizzontale. Ad essa è collegata una molla di massa trascurabile, avente costante elastica
e lunghezza a riposo
fissata ad una parete verticale come in figura 5. Inizialmente la molla è nella posizione di riposo; ad un certo punto per mezzo di un’opportuna forza esterna si sposta il corpo
di una quantità
rispetto alla parete verticale. Determinare l’energia potenziale di
in funzione dello spostamento
dalla parete e dimostrare che per piccole oscillazioni l’energia potenziale è proporzionale ad
.
Figura 5: schema del problema lavoro ed energia 5.
Esercizio 6 . Un’autocisterna fuori controllo per un guasto ai freni sta salendo con una velocità
su di una rampa di emergenza priva di attrito, con inclinazione di
, come in figura 6. Quale deve essere la lunghezza minima
della rampa per esser certi che riesca ad arrestare la cisterna?
Figura 6: schema del problema lavoro ed energia 6.
Esercizio 7 . Ad un blocco di massa
in quiete su un piano orizzontale viene applicato un impulso
, orientato come in figura 7. A seguito di ciò il blocco scivola lungo il piano orizzontale liscio incontrando l’inizio di una guida circolare liscia di raggio
nel punto
. La velocità del corpo nel punto
è tale da consentire al blocco di arrivare in un punto
della guida. Il raggio
che congiunge il centro della guida con
forma un angolo
con la verticale. Calcolare la reazione vincolare della guida nel punto
.
Figura 7: schema del problema lavoro ed energia 7.
Esercizio 8 . Un blocco di massa
viene spinto contro una molla ideale di costante elastica
non nota e lunghezza a riposo
comprimendo la molla di una quantità
, in modo che il sistema rimanga in equilibrio. Si determini
in funzione di
, g e
. Successivamente, il blocco di massa
viene spinto verso il basso da una opportuna forza di un ulteriore spazio
e poi rilasciato. Determinare l’energia totale del sistema subito prima del rilascio in funzione di
,
,
e
. Inoltre, calcolare fino a che altezza oltre la posizione di rilascio arriverà il blocco in funzione di
e
.
Figura 8: schema del problema lavoro ed energia 8.
Esercizio 9 . Una molla ideale (priva di massa) di costante elastica
e lunghezza a riposo
è posta verticalmente lungo un piano orizzontale. Ad un’altezza
dalla molla si trova un blocco di massa
tenuto in sospensione verticale mediante un apposito filo. Ad un certo punto il filo viene tagliato ed il blocco cade verso la molla la quale è dotata di un particolare supporto per cui il blocco resta incollata ad essa. Una volta che il corpo
rimane attaccato alla molla, si determini:
a) l’altezza massima e l’altezza minima
del corpo rispetto al suolo sfruttando la conservazione dell’energia e da esse dedurre la legge oraria del blocco;
b) applicando le leggi della dinamica la legge oraria del blocco e successivamente calcolare ed
.
Si ipotizzi che nell’urto tra e la molla si conservi l’energia.
Figura 9: schema del problema lavoro ed energia 9.
Esercizio 10 . Un blocco di ghiaccio è lasciato scivolare dal bordo in una coppa semisferica di raggio
, priva di attrito come illustrato in figura 10. Che velocità possiede il blocco quando arriva in fondo alla coppa?
Figura 10: schema del problema lavoro ed energia 10.
Esercizio 11 . Un punto materiale di massa
si muove con velocità
diretta lungo un piano orizzontale ed è attaccato ad una molla ideale di costante elastica
, inizialmente nella posizione di riposo (supporre che la posizione di riposo della molla sia
). Tra il punto materiale e la superficie orizzontale di appoggio c’è attrito con coefficienti di attrito statico e dinamico rispettivamente
e
. Si determini la relazione che deve sussistere tra il modulo
della velocità e le grandezze
e
affinché il punto materiale rimanga ferma nella posizione corrispondente al massimo allungamento della molla.
Figura 11: schema del problema lavoro ed energia 11.
Esercizio 12 . Ad un filo ideale (filo inestensibile e di massa trascurabile) di lunghezza
, opportunamente fissato in un punto
, è legata una palla. Ad una distanza verticale
dal punto
è posto un piolo individuato dal punto
. Quando la palla, inizialmente ferma, è lasciata libera, oscillerà lungo l’arco tratteggiato in rosso, come illustrato in figura 12. Quando il filo tocca il piolo la massa descriverà l’arco tratteggiato in blu di raggio
. Calcolare la velocità della palla dopo che il filo sarà rimasto impigliato nel piolo quando:
- raggiungerà il punto più basso della traiettoria;
- raggiungerà il punto più alto della traiettoria.
Si assuma che nell’urto con il piolo si conservi l’energia del sistema. Esprimere i risultati in funzione di ,
e
.
Figura 12: schema del problema lavoro ed energia 12.
Esercizio 13 . Una molla ideale, con lunghezza a riposo
, può essere compressa di una quantità
da un’opportuna forza esterna
. Un blocco di massa
è inizialmente fermo in cima ad un piano inclinato privo di attrito, formante un angolo
con il piano orizzontale. Ad un certo punto viene lasciato libero di scorrere lungo il piano. Il blocco si arresta momentaneamente dopo aver compresso la molla di una quantità
.
Calcolare di quanto si è spostato il corpo lungo il piano inclinato e qual è la sua velocità quando tocca la molla. Supporre che nell’urto tra la molla e il punto materiale
si conservi l’energia.
Figura 13: schema del problema lavoro ed energia 13.
Esercizio 14 . Un blocco di
, partendo da fermo, scivola per una distanza
giù per un piano privo di attrito inclinato di
, fino ad imbattersi in una molla. Il blocco continua a scivolare per
prima di essere momentaneamente arrestato dalla compressione della molla la cui costante è
.
Si richiedere di determinare il valore di e la distanza fra il punto di primo contatto e il punto in cui il blocco raggiunge la velocità massima.
Figura 14: schema del problema lavoro ed energia 14.
Esercizio 15 . Un punto materiale di massa
parte con velocità nulla dalla posizione
e scende lungo un piano inclinato di
, privo di attrito. Nella posizione
il piano è raccordato a una guida circolare di centro
e raggio
, anch’essa priva di attrito. Il segmento
è tangente alla guida.
Si vuole che il punto si stacchi dalla guida in corrispondenza dell’angolo (punto
sulla guida). Si calcoli di quanto la quota di
deve superare la quota di
.
Figura 15: schema del problema lavoro ed energia 15.
Esercizio 16 . Un giovane ragazzo è seduto sulla sommità di un blocco di ghiaccio a forma di semisfera, come mostrato nella figura 16. Dopo aver ricevuto una leggera spinta, inizia a scivolare verso il basso. Dimostrare che, se il ghiaccio è privo di attrito, egli si staccherà dal ghiaccio in un punto che si trova ad un’altezza di
rispetto al suolo. Si consideri il blocco di ghiaccio fisso al suolo.
Figura 16: schema del problema lavoro ed energia 16.
Esercizio 17 . Un corpo posto sul punto più alto di una calotta sferica fissa di raggio
viene messo in moto con velocità
. Se la calotta è liscia, calcolare:
(i) l’altezza rispetto al piano orizzontale in cui il blocco si stacca dalla calotta;
(ii) la distanza orizzontale percorsa una volta che il blocco ha lasciato la calotta;
(iii) la velocità finale del corpo quando tocca il suolo.
Figura 17: schema del problema lavoro ed energia 17.
Esercizio 18 .Un punto materiale
di massa
, inizialmente in quiete, viene lasciato scivolare lungo uno scivolo liscio costituito da un piano inclinato di un angolo
raccordato ad una guida orizzontale, posta alla quota
rispetto al suolo, come in figura 18. Calcolare:
- la velocità
che
deve possedere all’uscita dello scivolo (
) per colpire il bersaglio
, posto sul suolo ad una distanza
dalla fine dello scivolo;
- l’angolo di impatto
di
con il suolo;
- la quota
da cui bisogna lasciare
da fermo affinché esso colpisca il bersaglio;
- la quota
da cui bisognerebbe lasciare
da fermo se il piano inclinato fosse scabro, con coefficiente di attrito dinamico
, e la guida orizzontale liscia.
Nota. Il piano inclinato si raccorda con il piano orizzontale in modo tale da far conservare l’energia di .
Figura 18: schema del problema lavoro ed energia 18.
Esercizio 19 . Un punto materiale di massa
viene lasciato scivolare con velocità iniziale nulla dalla sommità di un piano inclinato scabro, avente altezza
, angolo di base
e coefficiente di attrito dinamico
(punto
). Alla fine del piano inclinato (punto
), il punto materiale percorre un tratto di lunghezza
su un piano orizzontale scabro, con lo stesso coefficiente di attrito dinamico
. Giunto alla fine di tale tratto (punto
), il punto viene fermato in
da una molla di costante elastica
. Trascurando l’attrito radente dinamico nel tratto in cui agisce la forza della molla, calcolare:
- la velocità del punto in
;
- l’accelerazione nel tratto
;
- la variazione della sua energia cinetica nel tratto
;
- il massimo valore della compressione della molla.
Nota. La fine del piano inclinato si raccorda con il piano orizzontale in moto tale da far conservare l’energia di .
Figura 19: schema del problema lavoro ed energia 19.
Esercizio 20 . Una molla ideale di costante elastica
si trova su di un piano orizzontale ad un’altezza
dal suolo. In un esperimento si spara una palla di massa
, comprimendo la molla di una quantità
per colpire un bersaglio che si trova al suolo ad una distanza
dalla base del piano orizzontale. Purtroppo, la sfera manca il bersaglio di una distanza pari ad
. Al secondo tentativo, qual’è la quantità
di cui deve essere compressa la molla affinché la sfera colpisca il bersaglio? Si richiede di esprimere
in funzione di
,
e
.
Nota. Si consideri il sistema conservativo e la sfera puntiforme.
Figura 20: schema del problema lavoro ed energia 20.
Esercizio 21 . Un corpo viene lanciato con velocità
nel punto
del tratto orizzontale
di lunghezza
, in modo che percorra tale tratto e poi il tratto
, di lunghezza uguale al precedente, inclinato di un angolo
rispetto all’orizzontale. Tra il corpo ed i due tratti succitati vi è attrito con coefficiente di attrito dinamico
. Calcolare il modulo
della velocità del corpo, se quest’ultimo arriva in
con velocità nulla. Inoltre, supporre che la fine del piano inclinato si raccordi con il piano orizzontale in moto tale da far conservare l’energia del punto materiale
.
Figura 21: schema del problema lavoro ed energia 21.
Esercizio 22. Su un container inizialmente fermo agiscono tre forze di modulo pari a
e
orientate come in figura 22. Calcolare il lavoro svolto dal risultante delle forze durante uno spostamento
del container. Esprimere il lavoro in funzione di,
,
,
,
,
, e
.
Figura 22: schema del problema lavoro ed energia 22.
Esercizio 23 . Una molla ideale di costante elastica
, disposta su un piano orizzontale liscio, ha un’estremità fissata ad una parete ed è compressa di
. Si appoggia all’altra estremità della molla un corpo di massa
(si veda figura 23) e si taglia il filo che tiene compressa la molla.
In corrispondenza dell’istante in cui la lunghezza della molla è quella di riposo, si calcoli: il lavoro compiuto dalla molla sul corpo, la velocità di quest’ultimo ed il modulo dell’impulso complessivo esercitato dalla molla sul corpo in tale istante. Inoltre, si dimostri che il moto è armonico semplice.
Figura 23: schema del problema lavoro ed energia 23.
Esercizio 24 . Una pallina di massa
si muove di moto circolare uniforme con periodo
su un piano orizzontale liscio; la pallina è collegata al centro della traiettoria da un filo elastico di costante elastica
e lunghezza di riposo
. Quanto vale l’energia meccanica della pallina?
Figura 24: schema del problema lavoro ed energia 24.
Esercizio 25 . Una palla di massa
viene appoggiata su un piano orizzontale liscio e attaccata ad una molla ideale e di costante elastica
, come in figura 25. Si assuma la molla attaccata ad un estremo fisso
e di lunghezza a riposo nulla. Scelto un sistema di riferimento fisso
, posizionando la pallina in un generico punto
e imprimendo una velocità iniziale
alla pallina, si determini sotto quale condizione il moto della pallina descrive un’ellisse centrata nell’origine con gli assi coincidenti con gli assi coordinati. Inoltre, applicando le coordinate polari si scrivano le equazioni del moto della pallina e si determini se la pallina possa descrivere un moto circolare uniforme.
Figura 25: schema del problema lavoro ed energia 25.
Esercizio 26 . Un punto materiale di massa
scende lungo un piano inclinato liscio. Alla fine del piano inclinato scorre su un tratto orizzontale scabro, con coefficiente di attrito dinamica
, andando ad urtare una molla, di massa trascurabile e costante elastica
fissata ad un vincolo verticale; il piano inclinato è fatto in modo tale da raccordare la fine di esso con il piano orizzontale in modo che si conservi l’energia. La molla ha una lunghezza a riposo
e una costante elastica
. La distanza tra la fine del piano inclinato e il vincolo è
. Se il punto all’istante iniziale è fermo, determinare l’altezza
da cui deve scendere affinché, dopo aver urtato la molla, possa toccare la parete del vincolo. Si supponga che nell’urto tra molla e punto si conservi l’energia, e che nella parte in cui è presente la molla non ci sia attrito.
Figura 26: schema del problema lavoro ed energia 26.
Esercizio 27 . Due punti materiali con la stessa massa sono collegati da un filo, come in figura 27. Il piano inclinato forma un angolo
con il piano orizzontale ed è scabro, con coefficiente di attrito dinamico
. Ad un certo istante, il sistema viene lasciato libero di muoversi e si osserva che la massa sospesa ad un’altezza
rispetto al suolo comincia a scendere. Calcolare la distanza totale
percorsa dalla massa che si trova sul piano inclinato per arrestarsi. Si assuma il piano inclinato fisso.
Figura 27: schema del problema lavoro ed energia 27.
Esercizio 28 . Un punto materiale di massa
poggia su di un piano orizzontale ed è attaccato ad una molla ideale di costante elastica
. Inizialmente il corpo
ha velocità
e la molla è a riposo, come in figura 28. Tra la cassa e la superficie orizzontale di appoggio c’è attrito, con coefficienti di attrito statico e dinamico rispettivamente pari a
e
. Si determini la relazione che deve esistere tra il modulo
della velocità della cassa e le grandezze
e
affinché la cassa rimanga ferma nella posizione corrispondente al massimo allungamento della molla.
Figura 28: schema del problema lavoro ed energia 28.
Esercizio 29 . Un blocco di massa
si trova in un piano verticale, ed è vincolato a muoversi su una semicirconferenza di raggio
, come in figura 29. Inizialmente il corpo si trova sulla sommità della semicirconferenza e ha una velocità
parallela al piano orizzontale, come si può dedurre dalla figura 29, e comincia a scendere lungo la guida. Nella prima metà la guida oppone al moto una forza tangenziale di attrito con modulo costante
, nella seconda metà la guida è liscia. Calcolare la reazione della guida nell’istante in cui il blocco passa nella posizione individuata dall’angolo
.
Figura 29: schema del problema lavoro ed energia 29.
Esercizio 30 . Una molla è legata per un’estremità al punto più alto di una guida circolare di raggio
disposta verticalmente e per l’altra estremità ad un anello di massa
e raggio trascurabile in grado di scorrere senza attrito lungo la guida circolare. La lunghezza della molla a riposo è
. Quando viene stirata, la molla reagisce con una forza elastica
. Si determini
- i valori assunti dall’angolo
tra l’elastico e la verticale nelle posizioni di equilibrio dell’anello;
- la condizione che deve soddisfare la costante elastica
affinché l’anello sia in equilibrio ad un angolo
.
Figura 30: schema del problema lavoro ed energia 30.
Esercizio 31 . Un corpo approssimabile a un punto materiale di massa
è agganciato a due molle; la prima, di costante elastica
, ha l’altro estremo fissato sulla parte superiore di una scatola, mentre l’altra di costante elastica
ha l’altro estremo agganciato alla parte inferiore della stessa scatola. La scatola è alta
e tale lunghezza è pari anche alla lunghezza a riposo di entrambe le molle. Il corpo è vincolato a muoversi lungo la direzione verticale, le molle sono ideali e possono comprimersi fino ad avere lunghezza nulla. Si supponga la scatola ferma.
- Si appoggi
alla base della scatola e si determini il valore minimo
di
necessario affinché la massa
possa essere in equilibrio senza essere appoggiata alla base della scatola (reazione vincolare nulla).
- Il corpo viene lasciato da fermo dalla posizione iniziale
. Si calcoli la velocità massima
che ha il corpo durante il moto e il periodo del moto.
Figura 31: schema del problema lavoro ed energia 31.
Esercizio 32 . Due punti materiali
e
, ciascuno di massa
, sono vincolati a scorrere senza attrito lungo due binari in un piano orizzontale che formano tra di loro un angolo fisso
e che giacciono su un piano orizzontale.
I due punti materiali sono connessi da una molla ideale, di lunghezza a riposo nulla, di costante elastica , e di massa trascurabile. Le due masse si muovono in modo da mantenere le rispettive distanze dal punto di giunzione dei due binari uguali tra loro. Calcolare:
- Il modulo della forza esercitata dalla molla su ciascuna massa quando le masse distano
dal punto in comune dei due binari;
- il periodo del moto quando le masse vengono messe ad una distanza generica
dal punto di intersezione delle due guide.
Si trascuri ogni forma di attrito e supporre che quando i due punti si urtino nel punto di intersezione delle due guide non ci sia dissipazione di energia. In altri termini, supporre che il moto sia periodico anche se sussiste un urto nella posizione di equilibrio , ovvero quando i due punti materiali si incontrano nel punto di intersezione tra le due guide.
Figura 32: schema del problema lavoro ed energia 32.
Esercizio 33 . Un bue traina una slitta con un carico complessivo di massa
su una strada ripida, con pendenza
, mediante una fune inestensibile e di massa trascurabile. Il coefficiente di attrito dinamico fra la slitta e la strada è
. Il bue durante il traino eroga una potenza
.
- Calcolare il modulo costante della velocità con cui il bue riesce a tirare la slitta diretta parallelamente al piano inclinato.
- Calcolare la potenza dissipata per effetto dell’attrito e la corrispondente frazione rispetto alla potenza
erogata dal bue.
- Calcolare la potenza per compiere lavoro contro la forza di gravità e la corrispondente frazione rispetto alla potenza
erogata dal bue.
- Si verifichi che si conserva la potenza, in ogni istante
.
Figura 33: schema del problema lavoro ed energia 33.
Esercizio 34 . Un alpino di massa
si arrampica mediante una fune inestensibile e di massa trascurabile a velocità costante su una parete verticale alta
. Per raggiungere la sommità impiega un tempo pari a
. Si calcoli la potenza
che devono fornire i muscoli dell’alpino in un generico istante
. Inoltre, si consideri l’alpino come un punto materiale.
Figura 34: schema del problema lavoro ed energia 34.
Esercizio 35 . Un corpo di massa
entra con velocità
in una guida verticale circolare liscia di raggio
. La velocità
è parallela al piano orizzontale sul quale poggia
prima di entrare nella guida, come rappresentato in figura 35.
Calcolare:
- il modulo della velocità nei punti
e
della guida;
- il modulo della reazione vincolare generato dalla guida su
nei punti
,
e
;
- il valore minimo del modulo della velocità
affinché il corpo arrivi nel punto
mantenendo il contatto con la guida.
Si supponga che sia soddisfatta la seguente condizione .
Figura 35: schema del problema lavoro ed energia 35.
Esercizio 36 . Due corpi
e
, di masse
, si trovano su un piano scabro inclinato di
rispetto all’orizzontale, sono collegati da una molla ideale di massa trascurabile, e costante elastica
. Inizialmente i due corpi sono tenuti fermi ad una distanza relativa pari alla lunghezza di riposo della molla; inoltre, il corpo
si trova ad una quota maggiore rispetto al corpo
, come illustrato in figura 36. Ad un certo istante si lascia il corpo
libero di muoversi mentre
è tenuto fermo mediante un opportuno vincolo esterno:
scende verso il basso e prima di fermarsi percorre un tratto
.
Calcolare:
- il coefficiente di attrito dinamico
comune ai due corpi.
Nell’istante in cui si ferma esso viene bloccato con un opportuno vincolo esterno mentre
è libero di muoversi. Si calcoli:
- lo spazio
percorso da
prima di fermarsi la prima volta;
- l’energia cinetica massima raggiunta da
nella fase di discesa.
Supporre che valga la condizione e che
ed
non si scontrino mai.
Figura 36: schema del problema lavoro ed energia 36.
Esercizio 37 . Due blocchi di massa
e
, collegati tra loro da una molla ideale di costante elastica
, sono appoggiati su un piano inclinato di un angolo
. Il piano è scabro nella parte superiore dove si trova
con coefficiente di attrito statico
, ed è liscio nella parte inferiore dove si trova
. Nell’istante iniziale
è in quiete,
ha velocità di modulo
e la molla è al riposo. La velocità di modulo
è diretta parallelamente al piano inclinato, come in figura 1. Calcolare, nell’istante iniziale
- l’accelerazione di
;
- la forza di attrito agente su
.
In un certo istante successivo entra in moto. Calcolare in tale istante:
- l’allungamento della molla;
- la velocità di
.
Supporre e
Figura 37: schema del problema lavoro ed energia 37.
Esercizio 38 . Un corpo di massa
è attaccato ad un filo inestensibile, di lunghezza
e massa trascurabile, a un punto
della superficie laterale di un disco di raggio
e con l’asse di simmetria parallelo al suolo. Si assuma che il disco sia fermo e che inizialmente il corpo pende liberamente sotto l’azione della forza peso (si veda la figura 38). Si mette in movimento il corpo con velocità
perpendicolare al filo e all’asse del disco, dopo di che, il filo si avvolge attorno al disco. Si chiami
l’angolo che forma il raggio
con l’orizzontale, nel verso indicato nella figura 38, assumendo che
. Si richiede di determinare
- il modulo della tensione
del filo in funzione dell’angolo
;
- il valore minimo
del modulo della velocità iniziale tale per cui il corpo riesca ad avvolgersi intorno a metà circonferenza.
Figura 38: schema del problema lavoro ed energia 38.
Esercizio 39 . Siano un sistema di riferimento fisso
e un punto materiale di massa
tale per cui
giaccia nel piano
. Il piano
coincide con un piano orizzontale privo di attrito. Tale punto materiale è attaccato ad un filo, a sua volta fissato ad un palo di raggio
, intorno al quale può avvolgersi. All’istante
la posizione del punto è
dove
è la lunghezza del filo. Il filo è fissato al palo nel punto
. La velocità del punto, sempre a
è
. Si determini la posizione del punto in funzione del tempo e la sua velocità. Inoltre, determinare dopo quanto tempo il punto urta il palo. Supporre
.
Figura 39: schema del problema lavoro ed energia 39.
Esercizio 40 . Un corpo di massa
è in quiete in un punto
, su di una guida rettilinea orizzontale liscia; viene messo in moto tramite l’applicazione di una botta. La botta ha una durata di tempo
molto breve. Dopo la botta, la massa
, ha una velocità
parallela al piano orizzontale, come rappresentato in figura 40. Si richiede di calcolare
- il valor medio della forza applicata durante la botta di durata molto breve.
Dopo la botta, il corpo scivola lungo la guida rettilinea orizzontale liscia fino al punto , come rappresentato in figura 40. Raggiunto il punto
la guida orizzontale si raccorda con una guida scabra, posta in un piano verticale, avente la forma di un quarto di circonferenza di raggio
. Il lavoro della forza di attrito lungo il percorso curvilineo
vale
.
Si richiede di calcolare
- supponendo che valga
, il modulo della velocità
del corpo nel punto
;
- la reazione normale della guida nel punto
, ovvero nel punto che raccorda la guida orizzontale con la guida scabra circolare.
Figura 40: schema del problema lavoro ed energia 40.
Esercizio 41 . Un punto materiale di massa
, collegato ad un punto fisso
da un filo inestensibile e di massa trascurabile, descrive una circonferenza di raggio
posta in un piano verticale. Nel punto
la tensione del filo applicata ad
vale
, e che nel punto
la velocità di
vale
. Si richiede di calcolare
- il valore del raggio
;
- il modulo
che esercita il filo su
in
.
Figura 41: schema del problema lavoro ed energia 41.
Esercizio 42 . Un corpo di massa
è in quiete sostenuto da due fili inestensibili e entrambi di massa trascurabile. Il filo 1 forma un angolo
con la verticale, mentre il filo 2 forma un angolo
con la verticale, come illustrato in figura 42. Il sistema fisico composto dai due fili e la massa
è in equilibrio. Si richiede di calcolare
- i moduli
e
che i due fili esercitano su
.
Successivamente si taglia il filo 2, ed il corpo inizia ad oscillare rispetto alla verticale. La velocità massima raggiunta dal corpo durante le oscillazioni è . Calcolare:
- la lunghezza
del filo 1.
Figura 42: schema del problema lavoro ed energia 42.
Esercizio 43 . Un blocco di massa
viene trascinato mediante una fune inestensibile e di massa trascurabile su un piano orizzontale scabro, per un tratto
. Alla fune è applicata una forza
costante in modulo, direzione e verso. La forza
è rappresentata nella figura 43 e la sua direzione forma un angolo costante
con l’orizzontale. Sapendo che il blocco si muove con velocità costante, si richiede di calcolare:
- il lavoro compiuto sul blocco dalla forza d’attrito;
- il coefficiente di attrito dinamico fra blocco e piano.
Figura 43: schema del problema lavoro ed energia 43.
Esercizio 44 . Un pendolo semplice di massa
e lunghezza
, oscilla intorno al punto
con un’ampiezza iniziale rispetto alla verticale pari a
. Si richiede di calcolare, in funzione del generico angolo
che il pendolo semplice forma con la verticale al piano di sospensione:
- il modulo
della velocità
di
;
- il modulo
dell’accelerazione
di
;
- il modulo
della tensione
del filo esercitata sul corpo di massa
.
Figura 44: schema del problema lavoro ed energia 44.
Esercizio 45 . Un corpo di massa
è agganciato ad un supporto fisso da una molla di costante elastica
. Il sistema è inizialmente in quiete sopra un piano orizzontale che è liscio alla destra del punto
e scabro alla sua sinistra. Ad un certo istante con un’opportuna forza esterna si imprime al corpo una velocità
nel verso indicato in figura 45. Si richiede di calcolare
- di quanto è allungata la molla nell’istante in cui il corpo si ferma.
Il corpo ripassa per con velocità
, orientata come in figura 45, e si ferma dopo aver percorso da
la distanza
, nel piano scabro. Si richiede di calcolare
- il valore del coefficiente di attrito dinamico
.
Supporre che valga
Figura 45: schema del problema lavoro ed energia 45.
Esercizio 46 . Due masse
ed
sono collegate tra loro tramite una carrucola da un filo ideale di massa trascurabile, come rappresentato in figura 46. Si assuma che tra filo e carrucola non ci sia attrito. La massa
è collegata al piano orizzontale mediante una molla ideale, di lunghezza a riposo nulla, posta in verticale e di costante elastica
, allungata di una quantità
. Il sistema complessivamente è in quiete sotto l’azione della forza
. La forza
è costante in modulo, direzione e verso. Si richiede di calcolare
- il valore di
.
Ad un certo istante si sgancia la molla ed il sistema entra in movimento. Si richiede di calcolare:
- il valore
della forza totale agente su
durante il moto.
Si osserva che dopo un tempo dall’inizio del moto, il corpo
è avanzato di
. Si richiede di calcolare
- nell’intervallo di tempo
il lavoro
svolto dalla forza
;
- la variazione di energia potenziale
della massa
;
- il valore di
;
- l’energia cinetica totale del sistema
all’istante
.
Supporre che valga .
Figura 46: schema del problema lavoro ed energia 46.
Esercizio 47 . Un blocco di massa
poggia su di un piano orizzontale, ed è soggetto ad una forza
di direzione costante parallela al piano orizzontale, modulo variabile nel tempo, e verso indicato in figura 47. L’energia cinetica del corpo cresce nel tempo secondo la legge
, con
costante.
Si calcoli la costante e l’intensità della forza all’istante
, sapendo che l’impulso della forza nell’intervallo di tempo
ha modulo
. L’energia cinetica va riferita rispetto ad un sistema di riferimento fisso
, con l’asse delle
coincidente con il piano orizzontale sul quale poggia
.
Figura 47: schema del problema lavoro ed energia 47.
Esercizio 48 . Un corpo di massa
poggia su di un piano orizzontale ed è soggetto ad una forza
parallela al piano orizzontale, modulo variabile e direzione costante. Si scelga un sistema di riferimento fisso
, con l’asse delle
coincidente con il piano orizzontale; rispetto a tale sistema di riferimento si assuma che, il corpo di massa
si muova di moto rettilineo e che il modulo della sua quantità di moto sia
, con
costante avente unità di misura
. Tale moto può essere prodotto:
- da una forza
dipendente dal tempo;
- da una forza
dipendente dalla posizione del corpo, con
posizione generica del punto materiale nel sistema di riferimento scelto.
Si determini nei due casi il modulo della forza in funzione del tempo o della posizione. Inoltre, si assuma che, la massa non dipenda dal tempo.
Figura 48: schema del problema lavoro ed energia 48.
Esercizio 49 . Un punto materiale di massa
è soggetto ad una forza
dove
e
sono rispettivamente la sua velocità rispetto ad un sistema di riferimento fisso e un vettore di modulo, direzione e verso costante, come rappresentato in figura 49. Inoltre, l’unità di misura del vettore
è
. Si determinino le possibili traiettorie del punto di materiale di massa
rispetto ad un sistema di riferimento fisso
.
Figura 49: schema del problema lavoro ed energia 49.
Esercizio 50 . Una massa puntiforme
si muove su un piano orizzontale, privo di attrito, collegata all’estremità libera di una molla ideale di costante elastica
e lunghezza a riposo
. La seconda estremità della molla è fissata in un punto
sul piano, e, quando la lunghezza della molla è pari a quella a riposo, la velocità della massa, di modulo
, forma un angolo
rispetto all’orientazione della molla, come mostrato in figura 50. Quando la molla raggiunge la sua massima lunghezza,
, la velocità della massa ha modulo
. Determinare il valore di
e
. Supporre che valga
, dove
.
Figura 50: schema del problema lavoro ed energia 50.
Esercizio 51 . Da un sistema di riferimento fisso
si osserva un punto materiale di massa
muoversi sotto l’azione della forza peso lungo una guida liscia, la cui forma è rappresentato dal grafico della funzione
tale che
, dove per convenienza l’asse
è stato diretto verso il basso. All’istante iniziale
, il punto materiale è nell’origine
con velocità iniziale diretta parallelamente all’asse
e di modulo pari a
. Si determini
- la scrittura analitica delle funzione
affinché il punto materiale di massa
si muova di moto rettilineo uniforme lungo l’asse delle
;
- le componenti lungo l’asse delle
e delle
della reazione vincolare
generata dal vincolo sul punto materiale di massa
.
Figura 51: schema del problema lavoro ed energia 51.
Esercizio 52 . Un punto materiale di massa
giace in quiete nel punto
sul fondo di una guida liscia fissa con profilo semicircolare nel piano verticale di raggio
. A partire da un certo istante al corpo
è applicata una forza orizzontale di modulo
costante. Calcolare:
- il modulo
della velocità
di
quando raggiunge il punto
più alto della guida;
- la reazione vincolare della guida nello stesso istante.
Figura 52: schema del problema lavoro ed energia 52.
Esercizio 53 . In un sistema di riferimento inerziale
un punto materiale di massa
kg è vincolato a muoversi lungo l’asse
. Esso è soggetto ad una forza conservativa la cui energia potenziale è
, dove
è espresso in metri e
. L’energia totale (cinetica
potenziale) del punto materiale è
J per ogni istante
. È possibile che il punto materiale si trovi nella posizione di ascissa
m? In caso affermativo, in questa posizione, calcolare il modulo della velocità.
Esercizio 54 . Dato un sistema di riferimento inerziale
, un punto materiale di massa
kg vincolato all’asse
si muove lungo quest’ultima. Nella posizione
m, la sua velocità è
; nella posizione
m, la sua velocità è
. Il lavoro dissipato per attrito nel tratto che va da
ad
è
J. Calcolare la velocità
del punto materiale.
Esercizio 55 . Dato un sistema di riferimento inerziale
, si consideri un punto materiale di massa
kg. All’istante
s il punto materiale si trova fermo ad un’altezza
m rispetto all’origine del sistema di riferimento, ovvero il suolo. Durante gli istanti successivi, quindi per
, esso cade liberamente. Giunto ad un’altezza
m dal suolo, la sua velocità è di
. Calcolare l’energia dissipata per attrito con l’aria.
Esercizio 56 . Dato un sistema di riferimento inerziale
, un punto materiale di massa
vincolato a muoversi lungo l’asse delle
si muove di moto armonico semplice con ampiezza
e frequenza angolare
. Assumendo che il sistema sia conservativo, calcolare l’energia meccanica
del sistema.
Esercizio 57 . Dato un sistema di riferimento fisso
, per ogni istante
un punto materiale di massa
kg è vincolato a muoversi lungo l’asse delle
secondo la seguente legge oraria
(1)
valida per .
Si consideri che i coefficienti numerici dell’equazione sopra riportata vanno intesi con le opportune unità di misura affinché la posizione , dove il tempo
è espresso in secondi, abbia come unità di misura il metro. Calcolare il lavoro compiuto dalla risultante delle forze
agenti sul punto materiali nell’intervallo di tempo
.
Esercizio 58 . Dato un sistema di riferimento fisso
, si consideri un punto materiale vincolato a muoversi sulla curva
di equazione
, dove
. Il punto materiale è sottoposto ad una forza costante
, dove
e
sono rispettivamente i versori dell’asse delle
e delle
. Calcolare il lavoro compiuto dalla forza sul punto materiale lungo il tratto di curva con
.
Esercizio 59 . Un punto materiale di massa
kg è vincolato a muoversi lungo una retta. Si scelga un sistema di riferimento fisso
tale per cui l’asse delle
coincida con la retta e la posizione del punto materiale sia indicata con
. Sul punto materiale agisce la sola forza conservativa
a cui è associata l’energia potenziale
, dove
è una costante. Si richiede di calcolare l’accelerazione del corpo nella posizione
.
Esercizio 60 . Una sferetta di massa
g è agganciata ad una molla ideale, di costante elastica
N
m
, lunghezza a riposo
cm, priva di massa il cui secondo estremo è fissato nel punto
, come mostrato in figura 60. Il sistema è posto su un piano orizzontale scabro (coefficiente di attrito dinamo
). Se si allunga la molla di un tratto
cm e si lascia quindi muovere la sferetta sotto l’azione della molla, si determini la distanza minima da
raggiunta dalla sferetta nel suo moto.
Figura 60: schema del problema lavoro ed energia 60.
Esercizio 61 . Una molla ideale, priva di massa, è appesa ad un estremo in posizione verticale (figura 61.1). All’estremo libero viene agganciato un blocco di massa
. All’equilibrio l’allungamento subito dalla molla è
. La stessa molla viene poi disposta su un piano inclinato di angolo
e privo di attrito, come mostrato in figura 61.2. Un corpo di massa
è appoggiato alla molla e spinto in modo da comprimerla di un tratto
. Il corpo viene poi lasciato libero di muoversi sul piano inclinato, partendo da fermo. Si calcoli la distanza percorsa dal corpo lungo il piano inclinato prima di invertire il suo moto.
Figura 61.1: schema del problema lavoro ed energia 61.1.
Figura 61.2: schema del problema lavoro ed energia 61.2.
Esercizio 62 . Dato un sistema di riferimento fisso
, per ogni istante
un punto materiale di massa
è vincolato a muoversi lungo l’asse delle
secondo la seguente legge oraria
(2)
La precedente equazione è valida per . Si consideri che i coefficienti numerici dell’equazione sopra riportata vanno intesi con le
opportune unità di misura affinché la posizione , dove il tempo
è espresso in secondi, abbia come unità di misura il metro. Calcolare la potenza media sviluppata dalla risultante delle forze agenti sul punto materiale nell’intervallo di tempo
.
Esercizio 63 . Una molla ideale di massa trascurabile con costante elastica
è disposta verticalmente e fissata con un suo estremo al suolo, mentre all’altro suo estremo è fissato un piattello di massa trascurabile. La molla è inizialmente in posizione di riposo. Da un’altezza di
m dal piattello, nell’istante
, viene lasciato cadere un corpo di massa
kg che è inizialmente fermo. Trascurando la perdita di energia in seguito all’urto e l’attrito del corpo con l’aria, calcolare la massima compressione della molla.
Figura 63: schema del problema lavoro ed energia 63.
Esercizio 64 . Siano un sistema di riferimento inerziale
e un punto materiale di massa
soggetto ad una forza
. Siano
,
e
rispettivamente la posizione di
lungo l’asse delle
, la posizione di
lungo l’asse delle
e la posizione di
lungo l’asse delle
. La forza
agente su
, ne causa il moto descritto dalle seguenti equazioni parametriche:
(3)
dove è una costante avente unità di misura
,
è una costante avente unità di misura
e
è una costante avente unità di misura in
. Il precedente sistema è valido per
. Si richiede di determinare la potenza sviluppata dalla forza
nel generico istante
.
Esercizio 65 . Da un sistema di riferimento inerziale si osserva un’automobile di massa
percorrere ad una velocità
con moto rettilineo uniforme una strada in salita, inclinata di un angolo
rispetto all’orizzontale. Il modulo della forza di attrito
dipende dal modulo della velocità
dell’automobile secondo la relazione
, con
e
costanti, e
il modulo della velocità. Si calcoli la potenza erogata dal motore in funzione di
,
,
,
,
e
.
Figura 65: schema del problema lavoro ed energia 65.
Esercizio 66 .Una locomotiva, che sviluppa una potenza costante
, accelera un treno da una velocità iniziale di modulo
ad una velocità finale di modulo
in un intervallo di tempo
. Trascurando ogni forma di attrito, si calcoli la massa del treno in funzione di
,
,
e
.
Figura 66: schema del problema lavoro ed energia 66.
Esercizio 67 . Una guida
è costituita da un arco di circonferenza
di raggio
e da un tratto rettilineo
. Il tratto curvilineo è liscio, mentre il tratto rettilineo è scabro con coefficiente di attrito dinamico
. Un corpo viene lasciato libero di scivolare da fermo dal punto
. Si determini la distanza percorsa dal corpo sul tratto rettilineo prima di fermarsi. Si supponga che la guida si raccordi perfettamente con il piano orizzontale.
Figura 67: schema del problema lavoro ed energia 67.
Esercizio 68 . Un corpo di massa
si muove di moto rettilineo rispetto ad un sistema di riferimento inerziale
, lungo l’asse delle
. Il corpo è soggetto ad una forza
diretta lungo l’asse delle
. Sia
la posizione di
lungo l’asse delle
. La velocità del corpo è funzione della posizione
, cioè
, con
e
costante. Si richiede di calcolare
- la potenza
fornita al corpo dalla forza nella posizione
;
- l’impulso
della forza nel percorso da
ad
.
Figura 68: schema del problema lavoro ed energia 68.
Esercizio 69 . Un corpo di massa
viene lanciato con velocità iniziale di modulo
lungo un piano inclinato scabro, con coefficiente di attrito dinamico
, partendo dal bordo inferiore del piano, come rappresentato in figura 69. Sapendo che l’angolo di inclinazione del piano è
, si calcoli la massima altezza raggiunta dal corpo ed il corrispondente lavoro della forza d’attrito. Le risposte vanno fornite in funzione dei parametri
,
,
e
. Inoltre, la velocità
è stata misurata da un sistema di riferimento fisso solidale con il suolo.
Figura 69: schema del problema lavoro ed energia 69.
Esercizio 70 . Un blocco di massa
si muove su un piano orizzontale scabro avente un coefficiente di attrito dinamico
. Inizialmente il blocco ha una velocità
diretta parallelamente al piano orizzontale (si veda la figura 70) e si trova ad una distanza
da una molla ideale di costante elastica
e massa trascurabile. Un’estremità della molla è fissata ad un piano verticale, mentre l’altra estremità è libera. Determinare quale condizione deve essere soddisfatta affinché il blocco urti contro la molla. In tale scenario si calcoli la massima compressione della molla. Si supponga che nell’urto tra massa
e molla non ci sia dissipazione di energia.
Figura 70: schema del problema lavoro ed energia 70.
Esercizio 71 . Un punto materiale di massa incognita è sospeso tramite un filo verificale ed è collegato al suolo da una molla di costante elastica
. La molla è inizialmente a riposo. Sia
la tensione del filo. Calcolare
- la massa del punto in funzione di
e
.
Ad un certo istante si taglia il filo, calcolare:
- la massima distanza percorsa dal punto in funzione di
e
;
- la posizione in cui la velocità è massima in funzione di
e
;
- il valore massimo della sua velocità in funzione di
,
e
.
Figura 71: schema del problema lavoro ed energia 71.
Esercizio 72 . Una molla di costante elastica
e massa trascurabile é disposta orizzontalmente con una estremità fissa. All’altra estremità è colpita da un blocco di massa
che la comprime di un tratto
. Il blocco di massa
è messo inizialmente in moto da una forza
che forma un angolo
con l’orizzontale.
Sapendo che il coefficiente di attrito dinamico è tra il blocco e la superficie, calcolare
- la velocità del blocco nell’instante in cui comincia a comprimere la molla in funzione di
,
,
,
e
;
- il valore minimo
del modulo della forza
necessario per mettere in moto il corpo se il coefficiente di attrito statico fosse
. Si esprima
in funzione di
,
,
e
.
Figura 72: schema del problema lavoro ed energia 72.
Esercizio 73 . Si consideri un sistema di riferimento fisso
. Un punto materiale di massa
kg è vincolato a muoversi lungo l’asse
, come illustrato in figura 73. Nella posizione
la sua velocità è
; nella posizione
la sua velocità è
. Il lavoro dissipato per attrito nel tratto
ammonta a
J . Calcolare la velocità
del punto materiale.
Figura 73: schema del problema lavoro ed energia 73.
Esercizio 74 . Un corpo
di massa
kg è collegato tramite una fune inestensibile di massa trascurabile, di lunghezza
m, ad un corpo
di massa
kg tramite una carrucola
. Tra filo e carrucola non è presente attrito. Inizialmente il corpo
è appoggiato su un piano orizzontale ed il tratto di filo
è verticale, mentre il corpo
, in quiete, è tenuto col tratto di filo
teso ed orizzontale, come illustrato in figura 74. Finché il corpo
rimane a contatto con il piano orizzontale vale
. Ad un certo istante si lascia libero il corpo
. Si determini di quanto si abbassa il corpo
, in verticale, prima che il corpo
si stacchi dal piano d’appoggio.
Figura 74: schema del problema lavoro ed energia 74.
Esercizio 75 . Un corpo di massa
e dimensioni trascurabili è libero di muoversi senza attrito lungo un profilo circolare di raggio
, disposto verticalmente. Una molla ideale (massa trascurabile e che rispetta la legge di Hooke) ha un estremo attaccato ad un punto fisso
del profilo circolare e l’altro estremo è attaccato al punto materiale di massa
, come rappresentato in figura 75. Il corpo, sottoposto alla forza peso, può scivolare senza attrito lungo il profilo. Inizialmente il corpo si trova fermo nel punto
con
ed in tale posizione la molla è a riposo.
- Determinare i valori delle componenti normale e tangenziale dell’accelerazione del corpo nei punti
e
indicati in figura 75, supponendo che la costante elastica della molla sia
. I risultati vanno forniti in funzione di
,
,
,
e
.
- Quale valore deve avere la costante
della molla affinché sia nulla la forza esercitata sul profilo quando il corpo, in movimento, si trova al punto
? I risultati vanno forniti in funzione di
,
,
e
.
Figura 75: schema del problema lavoro ed energia 75.
Esercizio 76 . Un punto materiale di massa
è attaccato, tramite una molla ideale di costante elastica
e lunghezza a riposo
, ad un altro punto materiale di massa
. Il sistema fisico composto dalle due masse è posto verticalmente con il punto materiale di massa
posto ad altezza
dal suolo, come mostrato in figura 76. La molla è inizialmente a riposo. Determinare l’altezza
massima affinché la massa
una volta raggiunto il suolo rimanga appoggiata su di esso. Il risultato va espresso in funzione di
,
e
.
Figura 76: schema del problema lavoro ed energia 76.
Esercizio 77 . Un punto materiale di massa
viene lanciato con velocità
dalla sommità di un piano inclinato fisso con angolo
rispetto all’orizzontale, come rappresentato in figura 77. La velocità
è diretta parallelamente al piano inclinato.
- Se tra punto materiale e piano si sviluppa un attrito dinamico con coefficiente pari a
costante, trovare sotto quale condizione il punto materiale
si ferma.
- A che distanza dalla sommità del piano inclinato il punto materiale si ferma?
- Quanto spazio deve percorrere
prima di raggiungere la velocità massima lungo il piano inclinato?
- Quanto spazio deve percorrere
affinché l’energia totale iniziale sia dimezzata?
- Rispondere alle precedenti domande supponendo che il coefficiente di attrito dinamico cresca linearmente con la legge
con
costante, con unità di misura è
, dove
è la posizione lungo l’asse delle
di un sistema di riferimento fisso
tale per cui l’asse delle
sia coincidente con il piano inclinato e avente origine
all’apice del piano inclinato.
Figura 77: schema del problema lavoro ed energia 77.
Esercizio 78 . Un punto materiale di massa
è posto alla sommità di un semianello circolare rigido in cui può muoversi senza attrito, inoltre è collegato a due molle di lunghezza a riposo nulla e costante elastica
, le quali sono ancorate nei punti
e
, come mostrato in figura 78. Le molle sono vincolate a scorrere lungo il semianello rigido come si può dedurre dalla figura 78. Se il punto materiale viene sposrmini la reazione vincolare in funzione dell’angolo
che forma il raggio che congiunge il punto materiale con la verticale. Si determini il periodo delle piccole oscillatato leggermente dalla posizione di equilibrio si detezioni intorno alla posizione di equilibrio (cioè
). Supporre che valga la condizione
.
Figura 78: schema del problema lavoro ed energia 78.
Esercizio 79 . Un punto materiale di massa
è vincolato a muoversi lungo un’asta rigida senza attrito che forma un angolo di
con il piano orizzontale, come rappresentato in figura 79. Il punto materiale di massa
è attaccato a due molle di lunghezza a riposo nulla e costante elastica
fissate ai punti
e
. Se il punto materiale parte da un punto generico
, si determini in quale punto dell’asta la velocità è massima, poi si determini l’espressione analitica del modulo della reazione vincolare generata dell’asta sul punto materiale
in funzione della posizione e, inoltre, si determini l’espressione analitica della reazione vincolare nel caso in cui
. Per la risoluzione del problema si scelga un sistema di riferimento
, come rappresentato sempre in figura 79.
Figura 79: schema del problema lavoro ed energia 79.
Esercizio 80 . Nell’origine
di un sistema di riferimento fisso
è posizionata una molla ideale di lunghezza a riposo nulla e costante elastica
. All’estremo libero della molla è attaccato un punto materiale di massa
che si trova a una distanza
da un piano inclinato con angolo
rispetto all’orizzontale, come rappresentato in figura 80.
Se al punto materiale si fornisce una velocità iniziale diretta parallelamente all’asse delle
, si determini lo spazio percorso sul piano inclinato prima di fermarsi e si dimostri che la reazione vincolare del piano inclinato è costante in ogni istante
. Si trascuri ogni forma di attrito.
Figura 80: schema del problema lavoro ed energia 80.
Esercizio 81 . Due punti materiali di massa
ed
collegati da una molla di costante elastica
e lunghezza a riposo nulla si trovano alla sommità di due aste rigide di lunghezza rispettivamente
e
con un vertice in comune e formanti un angolo di
, come rappresentato in figura 81. Le aste si trovano in un piano verticale, sono ancorate sul piano sul quale poggiano e su di esse non è presente attrito. Sapendo che inizialmente il sistema è in quiete trovare la posizione di equilibrio delle due masse. Inoltre, se si mantiene fissa la massa
determinare il modulo della velocità iniziale
diretta parallelamente all’asta di lunghezza
che deve avere
affinché raggiunga la base della barretta con velocità nulla.
Figura 81: schema del problema lavoro ed energia 81.
Esercizio 82 . Si osserva da un sistema di riferimento fisso
un punto materiale di massa
vincolato a muoversi nel piano
. Il punto materiale all’istante
si trova in
, ed è soggetto ad un campo di forze
. Il punto ha una velocità iniziale di modulo
. Determinare i punti del piano dove la velocità del punto materiale si annulla. Se il punto viene spostato nel punto generico
, sempre con velocità di modulo
, determinare nuovamente dove si annulla la velocità e i punti dove il modulo della velocità è massima.
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