Esercizio lavoro ed energia 41
L’esercizio 41 sul lavoro e l’energia fa parte della raccolta inclusa nella cartella Dinamica del punto materiale: Lavoro ed energia in Meccanica classica. Questo esercizio segue Esercizio lavoro ed energia 40 ed è il precedente di un eventuale Esercizio lavoro ed energia 42. Questo esercizio è progettato per studenti che frequentano un corso di Fisica 1, indirizzato a chi studia ingegneria, fisica o matematica.
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Testo lavoro ed energia 41
Esercizio 41 . Un punto materiale di massa , collegato ad un punto fisso da un filo inestensibile e di massa trascurabile, descrive una circonferenza di raggio posta in un piano verticale. Nel punto la tensione del filo applicata ad vale , e che nel punto la velocità di vale . Si richiede di calcolare
- il valore del raggio ;
- il modulo che esercita il filo su in .
Svolgimento punto 1.
Sia il modulo della velocità di quando si trova in . Per il secondo principio della dinamica, nella direzione dell’asse delle , si ottiene
(1)
Si osservi che, è l’accelerazione centripeta. Notiamo che, l’espressione di ottenuta dipende da , che non è un dato noto del problema. Dunque, dobbiamo esprimere in funzione dei dati notevoli del problema. Costruiamo un nuovo sistema di riferimento fisso , con l’origine alla stessa quota del punto . In corrispondenza di fissiamo il livello zero dell’energia potenziale gravitazionale, come mostrato in figura 3.
Sul corpo di massa agisce la forza peso che è conservativa, e inoltre, la tensione che essendo perpendicolare instante per istante alla traiettoria di , non fa lavoro. Da quanto detto, deduciamo che l’energia meccanica totale di si conserva in ogni istante di tempo. Consideriamo l’istante di tempo in cui il corpo si trova nel punto . In tale istante si trova in corrisponde del livello zero dell’energia potenziale gravitazionale, pertanto l’energia totale è
(2)
Consideriamo l’istante di tempo in cui il corpo si trova nel punto . In tale istante ha velocità e si trova nella posizione , rispetto al sistema di riferimento , quindi l’energia meccanica totale di è
(3)
Per la conservazione dell’energia meccanica, si ha
(4)
dove abbiamo utilizzato le equazioni (2) e (3). Dall’equazione (4), si ottiene
(5)
Sostituendo l’espressione di (ottenuta nell’equazione (5)) nell’equazione (1), si trova
(6)
da cui
Osserviamo che, il valore di appena ottenuto è ben definito perché per ipotesi vale
Svolgimento punto 2.
Sia il modulo della velocità di quando si trova in . Per il secondo principio della dinamica, nella direzione dell’asse , si ha
(7)
Si osservi che, è l’accelerazione centripeta. Notiamo che, l’espressione di ottenuta dipende da , che non è un dato noto del problema. Dunque, dobbiamo esprimere in funzione dei dati notevoli del problema. Sfruttiamo la conservazione dell’energia meccanica del corpo tra l’istante di tempo in cui esso si trova nel punto e l’stante di tempo in cui si trova in (si veda la figura 5).
Nel punto l’energia meccanica totale del corpo è data da un contributo cinetico ed uno gravitazionale, ossia
(8)
Sfruttando le equazioni (3) e (8), per la conservazione dell’energia, si ha
(9)
Sostituendo l’espressione di (calcolata nell’equazione (9)) nell’equazione (7), si ottiene
(10)
Infine, usando il risultato ottenuto per nel punto 1, l’equazione (10) diventa
(11)
ossia
Osserviamo che è ben definito dato che vale
Esercizi di Meccanica classica
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Ulteriori risorse didattiche per la fisica
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- Institute of Physics (IOP) – L’IOP è un’importante organizzazione professionale per i fisici. Il sito offre risorse per l’apprendimento, accesso a riviste scientifiche, notizie e informazioni su eventi e conferenze nel mondo della fisica.
- Physics World – Physics World è una rivista online che offre notizie, articoli, interviste e approfondimenti su vari argomenti di fisica. È una risorsa preziosa per chiunque sia interessato agli sviluppi contemporanei nella fisica.
- Quanta Magazine (sezione Fisica) – Quanta Magazine è una pubblicazione online che copre notizie e articoli di approfondimento su matematica e scienze. La sezione fisica è particolarmente interessante per i contenuti di alta qualità e le spiegazioni approfondite.
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Lavoro ed energia nelle energie rinnovabili: fondamenti per un futuro sostenibile
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Il concetto di lavoro in fisica si riferisce al trasferimento di energia attraverso l’applicazione di una forza su un corpo che si muove nella direzione della forza stessa. In termini di energia rinnovabile, il lavoro viene svolto ogni volta che una fonte naturale di energia, come il vento, il sole, o l’acqua, viene convertita in una forma di energia utilizzabile, come l’elettricità. Ad esempio, nelle turbine eoliche, il lavoro è compiuto dal vento che esercita una forza sulle pale, facendole ruotare. Questa rotazione viene convertita in energia elettrica attraverso un generatore. Il vento compie lavoro sulle pale, trasferendo loro l’energia cinetica necessaria per generare elettricità. Nei pannelli fotovoltaici, i fotoni provenienti dal sole “spingono” gli elettroni attraverso un semiconduttore, generando corrente elettrica. Anche se il concetto di lavoro qui è meno intuitivo rispetto all’eolico, l’energia solare svolge un lavoro fondamentale nel liberare gli elettroni necessari per produrre energia. Nelle centrali idroelettriche, l’acqua che cade da un’altezza compie lavoro sulle turbine situate alla base delle dighe. Questo lavoro, dovuto all’energia potenziale dell’acqua, viene trasformato in energia cinetica e infine in energia elettrica.
L’energia è la capacità di un sistema di compiere lavoro. Nelle energie rinnovabili, la sfida principale è catturare e convertire l’energia disponibile nell’ambiente in una forma utilizzabile. Le principali forme di energia coinvolte nelle tecnologie rinnovabili includono l’energia cinetica, come quella del vento e dell’acqua in movimento, che può essere convertita direttamente in energia elettrica, l’energia solare, che può essere convertita in energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici o utilizzata per riscaldare fluidi in impianti solari termici, e l’energia potenziale, come l’energia immagazzinata nell’acqua dietro una diga, che può essere rilasciata per generare energia elettrica.
Uno degli obiettivi principali nello sviluppo delle tecnologie rinnovabili è migliorare l’efficienza con cui queste tecnologie convertono l’energia disponibile in energia utilizzabile. L’efficienza è spesso definita come il rapporto tra l’energia prodotta e l’energia disponibile, e può essere limitata da vari fattori, tra cui le perdite energetiche sotto forma di calore e l’inefficienza dei componenti meccanici ed elettrici. La sostenibilità delle energie rinnovabili non dipende solo dall’efficienza, ma anche dalla capacità di queste tecnologie di ridurre l’impatto ambientale rispetto alle fonti fossili. A differenza del carbone, del petrolio e del gas naturale, le fonti rinnovabili non emettono direttamente gas serra durante la produzione di energia e possono essere sfruttate in modo continuo senza esaurirsi nel tempo.
Mentre il mondo si sposta verso un futuro più sostenibile, l’importanza delle energie rinnovabili continuerà a crescere. Gli sviluppi tecnologici stanno rendendo queste fonti di energia sempre più competitive rispetto alle fonti tradizionali, riducendo i costi e migliorando l’affidabilità. Con il continuo progresso nella scienza dei materiali e nelle tecnologie di stoccaggio dell’energia, le energie rinnovabili sono destinate a svolgere un ruolo centrale nel soddisfare le esigenze energetiche globali, contribuendo al contempo a mitigare il cambiamento climatico. In conclusione, il concetto di lavoro ed energia è intrinsecamente legato alle energie rinnovabili, fornendo una base per comprendere come queste tecnologie catturano e trasformano le risorse naturali in energia utilizzabile. Con l’aumento della consapevolezza ambientale e la pressione per ridurre le emissioni di carbonio, le energie rinnovabili rappresentano non solo una soluzione necessaria, ma anche una strada percorribile verso un futuro energetico sostenibile.
Lavoro ed energia: l’evoluzione storica e scientifica di due concetti fondamentali della fisica
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Il concetto di energia ha una storia più lunga e complessa. L’idea che il movimento e le forze potessero essere legate a una sorta di “capacità di compiere lavoro” risale all’antichità, ma il concetto moderno di energia iniziò a prendere forma solo nel XVII secolo. Un passo importante fu fatto con i lavori di Gottfried Wilhelm Leibniz e Émilie du Châtelet nel XVII e XVIII secolo. Leibniz sviluppò il concetto di vis viva (forza viva), che corrisponde all’energia cinetica moderna, come il prodotto della massa di un corpo e del quadrato della sua velocità. Questo concetto fu ulteriormente sviluppato da Émilie du Châtelet, che chiarì il ruolo dell’energia potenziale, contribuendo a formare la base del principio di conservazione dell’energia.
Nel XIX secolo, scienziati come Joule, Helmholtz, e Thomson (Lord Kelvin) consolidarono il concetto di energia come quantità fisica conservata. Joule, in particolare, dimostrò l’equivalenza tra lavoro meccanico e calore, stabilendo il principio di conservazione dell’energia, noto come la prima legge della termodinamica.
La formalizzazione del lavoro e dell’energia come concetti interconnessi permise agli scienziati di sviluppare una comprensione più profonda dei processi fisici. In meccanica classica, il lavoro svolto su un sistema è strettamente legato alle variazioni di energia del sistema, e questa comprensione è alla base di molte applicazioni in ingegneria e fisica. Nel tempo, questi concetti sono diventati fondamentali non solo nella meccanica, ma anche in altre branche della fisica, come la termodinamica e l’elettromagnetismo, fornendo un linguaggio comune per descrivere e analizzare un’ampia gamma di fenomeni naturali.