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Home » Lavoro ed energia: esercizio 64

L’esercizio 64 sul lavoro e l’energia fa parte della raccolta inclusa nella cartella Dinamica del punto materiale: Lavoro ed energia in Meccanica classica. Questo esercizio segue Esercizio lavoro ed energia 63 ed è il precedente di un eventuale Esercizio lavoro ed energia 65. Questo esercizio è progettato per studenti che frequentano un corso di Fisica 1, indirizzato a chi studia ingegneria, fisica o matematica.

 

Testo lavoro ed energia 64

Esercizio 64  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Siano un sistema di riferimento inerziale Oxyz e un punto materiale di massa m soggetto ad una forza \vec{F}. Siano x(t), y(t) e z(t) rispettivamente la posizione di m lungo l’asse delle x, la posizione di m lungo l’asse delle y e la posizione di m lungo l’asse delle z. La forza \vec{F} agente su m, ne causa il moto descritto dalle seguenti equazioni parametriche:

(1)   \begin{equation*} \begin{cases} x(t)=c_1t^3\\ y(t)=c_2t^2\\ z(t)=c_3t, \end{cases} \end{equation*}

dove c_1 è una costante avente unità di misura \text{m}\cdot \text{s}^{-3}, c_2 è una costante avente unità di misura \text{m}\cdot \text{s}^{-2} e c_3 è una costante avente unità di misura in \text{m}\cdot \text{s}^{-1}. Il precedente sistema è valido per t\geq0. Si richiede di determinare la potenza sviluppata dalla forza \vec{F} nel generico istante t\geq 0.

Richiami teorici.

In un generico istante di tempo t\geq 0, la potenza P(t) sviluppata da una forza \vec{F}(t) su di un corpo puntiforme è data da

(2)   \begin{equation*} P(t)=\dfrac{dL}{dt}, \end{equation*}

dove dL rappresenta il lavoro infinitesimo svolto dalla forza \vec{F}(t) nell’intervallo di tempo infinitesimo dt. Si ricordi che per definizione, il lavoro L compiuto da una generica forza \vec{F}(t) per portare un corpo da un punto A dello spazio ad un punto B dello spazio è pari a

(3)   \begin{equation*} L\equiv \int_{A}^{B}\vec{F}\cdot d\vec{s}=\int_{t(A)}^{t(B)}\vec{F}(t)\cdot \dfrac{d\vec{s}}{dt}\,dt=\int_{t(A)}^{t(B)}\vec{F}(t)\cdot\vec{v}(t)\,dt, \end{equation*}

dove \vec{v}(t)= d\vec{s}/dt rappresenta il vettore velocità del corpo nel generico istante t\geq0, t=t(A) rappresenta l’istante di tempo in cui m si trova in A e t=t(B) rappresenta l’istante di tempo in cui m si trova in B. Comparando le equazioni (2) e (3) deduciamo che

(4)   \begin{equation*} P(t)=\dfrac{d}{dt}\left(\int_{t(A)}^{t(B)}\vec{F}(t)\cdot\vec{v}(t)\,dt\right), \end{equation*}

da cui otteniamo che la potenza P(t) si può essere scritta come

(5)   \begin{equation*} P(t)=\vec{F}(t)\cdot\vec{v}. \end{equation*}

 


Svolgimento.

Dal secondo principio della dinamica, l’espressione della forza \vec{F}(t) è data da

(6)   \begin{equation*} \vec{F}(t)=m\vec{a}(t), \end{equation*}

dove \vec{a}(t) rappresenta l’accelerazione del corpo m nel generico istante t\geq0. Sostituendo l’equazione (6) nell’equazione (5) si ottiene

(7)   \begin{equation*} P(t)=m\vec{a}(t)\cdot\vec{v}(t). \end{equation*}

Osservando m dal sistema di riferimento inerziale Oxyz definito nel testo, al generico istante di tempo t\geq 0, la posizione \vec{s}(t) del corpo di massa m è data da

(8)   \begin{equation*} \vec{s}(t)\equiv (x(t),y(t),z(t))=(c_1t^3,c_2t^2, c_3t). \end{equation*}

Derivando ambo i membri la precedente equazione rispetto al tempo, si ottiene che

(9)   \begin{equation*} \vec{v}(t)\equiv \dfrac{d\vec{s}(t)}{dt}=\left(\dfrac{dx(t)}{dt},\dfrac{dy(t)}{dt},\dfrac{dz(t)}{dt}\right)=(3c_1t^2,2c_2t,c_3). \end{equation*}

Derivando ambo i membri la precedente equazione rispetto al tempo, si ottiene che

(10)   \begin{equation*} \vec{a}(t)\equiv\dfrac{d\vec{v}(t)}{dt}=\left(\dfrac{d^2x(t)}{dt},\dfrac{d^2y(t)}{dt},\dfrac{d^2z(t)}{dt}\right)=(6c_1t,2c_2,0). \end{equation*}

Utilizzando le espressioni della velocità e dell’accelerazione del corpo ottenute rispettivamente nell’equazioni (9) e (10), e sostituendole nell’equazione (5), segue che

(11)   \begin{equation*} P(t)=m(6c_1t,2c_2,0)\cdot(3c_1t^2,2c_2t,c_3)=m(18c_1^2t^3+4c_2^2), \end{equation*}

ossia

    \[\boxcolorato{fisica}{ P(t)=18mc_1^2t^3+4mc_2^2.}\]

    \[\,\]

Il grafico tridimensionale mostrato illustra la traiettoria di un punto materiale che si muove nello spazio secondo equazioni parametriche. Le equazioni utilizzate per descrivere il moto del punto materiale sono:

    \[ \begin{cases}x(t) = c_1 \cdot t^3 y(t) = c_2 \cdot t^2 z(t) = c_3 \cdot t \end{cases} \]

In questo esempio specifico, i parametri c_1, c_2, e c_3 sono stati scelti con valori pari a 1, il che permette di osservare una traiettoria caratteristica nello spazio tridimensionale, in cui la posizione del punto materiale cambia con il tempo secondo queste relazioni cubic, quadratic, e linear.

Il grafico mostra il sistema di coordinate cartesiane Oxyz con la traiettoria del punto materiale evidenziata in blu. In aggiunta, lungo la traiettoria sono visualizzati i vettori di velocità (indicati in rosso) in vari punti, che rappresentano la direzione e il modulo della velocità del punto materiale in quei punti specifici.

Questo tipo di rappresentazione è utile per comprendere meglio il comportamento dinamico del punto materiale in un contesto di esercizi di lavoro ed energia. Studiare le traiettorie e i vettori di velocità permette di analizzare come la forza applicata influenzi il moto del punto, contribuendo a una comprensione più profonda dei principi fisici in gioco.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Grafico 3D che mostra la traiettoria di un punto materiale in un sistema di coordinate Oxyz secondo equazioni parametriche generiche x(t) = c1*t^3, y(t) = c2*t^2, z(t) = c3*t, con vettori di velocità visualizzati lungo il percorso, utilizzato per esercizi di lavoro ed energia.  

Figura 1: Grafico 3D che mostra la traiettoria di un punto materiale in un sistema di coordinate Oxyz secondo equazioni parametriche generiche x(t) = t^3, y(t) = t^2, z(t) = t.


 

Scarica gli esercizi svolti

Ottieni il documento contenente 82 esercizi risolti, contenuti in 255 pagine ricche di dettagli, per migliorare la tua comprensione del lavoro ed energia in meccanica classica.

 
 

Esercizi di Meccanica classica

Se siete interessati ad approfondire argomenti inerenti alla Meccanica Classica, di seguito troverete tutte le cartelle relative presenti sul sito Qui Si Risolve. Ciascuna cartella contiene numerosi esercizi con spiegazioni dettagliate, progettate per offrire una preparazione solida e una conoscenza approfondita della materia.


 
 

Tutti gli esercizi di elettromagnetismo

Se si desidera proseguire con gli esercizi, di seguito è disponibile una vasta raccolta che copre interamente gli argomenti del programma di

  • Elettromagnetismo. Questa raccolta include spiegazioni dettagliate e gli esercizi sono organizzati in base al livello di difficoltà, offrendo un supporto completo per lo studio e la pratica.

     
     

    Esercizi di Meccanica razionale

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    Ulteriori risorse didattiche per la fisica

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    • Physics Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla fisica. È un’ottima risorsa per discutere e risolvere problemi di fisica a tutti i livelli, dall’elementare all’avanzato.
    • ArXiv – ArXiv è un archivio di preprint per articoli di ricerca in fisica (e in altre discipline scientifiche). Gli articoli non sono peer-reviewed al momento della pubblicazione su ArXiv, ma rappresentano un’importante risorsa per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti nella ricerca fisica.
    • Phys.org – Questo sito offre notizie e aggiornamenti su una vasta gamma di argomenti scientifici, con un focus particolare sulla fisica. È una risorsa utile per rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi nella ricerca e nelle scoperte fisiche.
    • Physics Forums – Una delle comunità online più grandi per la fisica e la scienza in generale. Offre discussioni su vari argomenti di fisica, aiuto con i compiti, e discussioni su articoli di ricerca.
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    Lavoro ed energia nelle energie rinnovabili: fondamenti per un futuro sostenibile

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    L’energia è un concetto fondamentale che pervade tutti gli aspetti della vita moderna, dall’alimentazione delle abitazioni e delle industrie, alla mobilità e alla comunicazione globale. Con l’emergere delle preoccupazioni legate al cambiamento climatico e all’esaurimento delle risorse fossili, le energie rinnovabili sono diventate un tema centrale nella ricerca di soluzioni sostenibili per il futuro energetico del pianeta. Questo articolo esplora i concetti di lavoro ed energia nell’ambito delle energie rinnovabili, evidenziando il loro ruolo cruciale nella transizione verso una produzione energetica più pulita e sostenibile.

    Il concetto di lavoro in fisica si riferisce al trasferimento di energia attraverso l’applicazione di una forza su un corpo che si muove nella direzione della forza stessa. In termini di energia rinnovabile, il lavoro viene svolto ogni volta che una fonte naturale di energia, come il vento, il sole, o l’acqua, viene convertita in una forma di energia utilizzabile, come l’elettricità. Ad esempio, nelle turbine eoliche, il lavoro è compiuto dal vento che esercita una forza sulle pale, facendole ruotare. Questa rotazione viene convertita in energia elettrica attraverso un generatore. Il vento compie lavoro sulle pale, trasferendo loro l’energia cinetica necessaria per generare elettricità. Nei pannelli fotovoltaici, i fotoni provenienti dal sole “spingono” gli elettroni attraverso un semiconduttore, generando corrente elettrica. Anche se il concetto di lavoro qui è meno intuitivo rispetto all’eolico, l’energia solare svolge un lavoro fondamentale nel liberare gli elettroni necessari per produrre energia. Nelle centrali idroelettriche, l’acqua che cade da un’altezza compie lavoro sulle turbine situate alla base delle dighe. Questo lavoro, dovuto all’energia potenziale dell’acqua, viene trasformato in energia cinetica e infine in energia elettrica.

    L’energia è la capacità di un sistema di compiere lavoro. Nelle energie rinnovabili, la sfida principale è catturare e convertire l’energia disponibile nell’ambiente in una forma utilizzabile. Le principali forme di energia coinvolte nelle tecnologie rinnovabili includono l’energia cinetica, come quella del vento e dell’acqua in movimento, che può essere convertita direttamente in energia elettrica, l’energia solare, che può essere convertita in energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici o utilizzata per riscaldare fluidi in impianti solari termici, e l’energia potenziale, come l’energia immagazzinata nell’acqua dietro una diga, che può essere rilasciata per generare energia elettrica.

    Uno degli obiettivi principali nello sviluppo delle tecnologie rinnovabili è migliorare l’efficienza con cui queste tecnologie convertono l’energia disponibile in energia utilizzabile. L’efficienza è spesso definita come il rapporto tra l’energia prodotta e l’energia disponibile, e può essere limitata da vari fattori, tra cui le perdite energetiche sotto forma di calore e l’inefficienza dei componenti meccanici ed elettrici. La sostenibilità delle energie rinnovabili non dipende solo dall’efficienza, ma anche dalla capacità di queste tecnologie di ridurre l’impatto ambientale rispetto alle fonti fossili. A differenza del carbone, del petrolio e del gas naturale, le fonti rinnovabili non emettono direttamente gas serra durante la produzione di energia e possono essere sfruttate in modo continuo senza esaurirsi nel tempo.

    Mentre il mondo si sposta verso un futuro più sostenibile, l’importanza delle energie rinnovabili continuerà a crescere. Gli sviluppi tecnologici stanno rendendo queste fonti di energia sempre più competitive rispetto alle fonti tradizionali, riducendo i costi e migliorando l’affidabilità. Con il continuo progresso nella scienza dei materiali e nelle tecnologie di stoccaggio dell’energia, le energie rinnovabili sono destinate a svolgere un ruolo centrale nel soddisfare le esigenze energetiche globali, contribuendo al contempo a mitigare il cambiamento climatico. In conclusione, il concetto di lavoro ed energia è intrinsecamente legato alle energie rinnovabili, fornendo una base per comprendere come queste tecnologie catturano e trasformano le risorse naturali in energia utilizzabile. Con l’aumento della consapevolezza ambientale e la pressione per ridurre le emissioni di carbonio, le energie rinnovabili rappresentano non solo una soluzione necessaria, ma anche una strada percorribile verso un futuro energetico sostenibile.


     

    Lavoro ed energia: l’evoluzione storica e scientifica di due concetti fondamentali della fisica

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    Il concetto di lavoro ed energia ha radici profonde nella storia della fisica e della filosofia naturale, evolvendosi attraverso secoli di osservazioni e teorie che hanno cercato di spiegare il funzionamento del mondo naturale. Il concetto di lavoro in fisica, come misura del trasferimento di energia attraverso l’applicazione di una forza, è relativamente recente nella storia della scienza, risalente al XVIII secolo. Prima di questo periodo, i filosofi naturali, come Aristotele, avevano concetti più rudimentali di movimento e forza, senza una chiara distinzione tra energia e lavoro. Il termine “lavoro” in senso fisico fu formalmente introdotto dal matematico francese Gaspard-Gustave Coriolis nel 1829. Coriolis definì il lavoro come il prodotto della forza applicata su un corpo e dello spostamento del corpo nella direzione della forza. Questa definizione permise di quantificare il lavoro meccanico e divenne un concetto fondamentale nella meccanica classica.

    Il concetto di energia ha una storia più lunga e complessa. L’idea che il movimento e le forze potessero essere legate a una sorta di “capacità di compiere lavoro” risale all’antichità, ma il concetto moderno di energia iniziò a prendere forma solo nel XVII secolo. Un passo importante fu fatto con i lavori di Gottfried Wilhelm Leibniz e Émilie du Châtelet nel XVII e XVIII secolo. Leibniz sviluppò il concetto di vis viva (forza viva), che corrisponde all’energia cinetica moderna, come il prodotto della massa di un corpo e del quadrato della sua velocità. Questo concetto fu ulteriormente sviluppato da Émilie du Châtelet, che chiarì il ruolo dell’energia potenziale, contribuendo a formare la base del principio di conservazione dell’energia.

    Nel XIX secolo, scienziati come Joule, Helmholtz, e Thomson (Lord Kelvin) consolidarono il concetto di energia come quantità fisica conservata. Joule, in particolare, dimostrò l’equivalenza tra lavoro meccanico e calore, stabilendo il principio di conservazione dell’energia, noto come la prima legge della termodinamica.

    La formalizzazione del lavoro e dell’energia come concetti interconnessi permise agli scienziati di sviluppare una comprensione più profonda dei processi fisici. In meccanica classica, il lavoro svolto su un sistema è strettamente legato alle variazioni di energia del sistema, e questa comprensione è alla base di molte applicazioni in ingegneria e fisica. Nel tempo, questi concetti sono diventati fondamentali non solo nella meccanica, ma anche in altre branche della fisica, come la termodinamica e l’elettromagnetismo, fornendo un linguaggio comune per descrivere e analizzare un’ampia gamma di fenomeni naturali.


     
     

    Esercizi di Meccanica classica

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    La formalizzazione del lavoro e dell’energia come concetti interconnessi permise agli scienziati di sviluppare una comprensione più profonda dei processi fisici. In meccanica classica, il lavoro svolto su un sistema è strettamente legato alle variazioni di energia del sistema, e questa comprensione è alla base di molte applicazioni in ingegneria e fisica. Nel tempo, questi concetti sono diventati fondamentali non solo nella meccanica, ma anche in altre branche della fisica, come la termodinamica e l’elettromagnetismo, fornendo un linguaggio comune per descrivere e analizzare un’ampia gamma di fenomeni naturali.






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