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Funzioni continue – Esercizi

Continuità delle funzioni

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Funzioni Continue – Esercizi

Benvenuti nella nostra raccolta di esercizi sulle funzioni continue! In questo articolo presentiamo 43 problemi su questo importante argomento, di varia natura e suddivisi per tema. Di ogni esercizio forniamo una o più soluzioni complete, così che il lettore possa confrontare le proprie risoluzioni con quelle da noi proposte e affinare le sue capacità di problem solving. La raccolta è quindi rivolta sia a studenti dei corsi di Analisi Matematica 1, dove questo importante argomento viene tradizionalmente affrontato, sia ad appassionati e cultori della materia, che desiderano cimentarsi con problemi vari, originali e stimolanti.

Consigliamo la lettura del seguente materiale teorico di riferimento:

Segnaliamo inoltre le seguenti raccolte di esercizi su temi affini:

Buona lettura!

 

Scarica gli esercizi svolti

Ottieni il documento contenente 43 esercizi svolti sulle funuzioni continue. 22 esercizi sulla continuità e discontinuità delle funzioni, 6 esercizi sul teorema degli zeri, 4 esercizi sul teorema di Weierstrass, 6 esercizi sull’uniforme continuità, 5 esercizi teorici sulla continuità.

 

Funzioni continue: autori e revisori

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Funzioni continue: richiami teorici

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Leggi...

Inseriamo in questa sezione i principali risultati teorici utilizzati nel corso della dispensa. Per le dimostrazioni dei seguenti risultati e per ulteriori approfondimenti si rimanda alla dispensa sulle funzioni continue [1].

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Proposizione 1.1  (continuità dei polinomi e del quoziente di polinomi [1 proposizione 2.8]).

  • Siano n \in \mathbb{N} e a_i \in \mathbb{R}\; \forall i =0,\dots, n. Allora la funzione polinomiale P\colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

        \begin{equation*} P(x)=a_nx^n + a_{n-1}x^{n-1}+\dots + a_0 \qquad \forall x\in \mathbb{R} \end{equation*}

    è continua in \mathbb{R}.

  • Siano inoltre m \in \mathbb{N}, b_i \in \mathbb{R}\; \forall i =0,\dots, m e sia Q\colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} la funzione polinomiale definita da

        \begin{equation*} b_nx^n + b_{n-1}x^{n-1}+\dots + b_0 \qquad \forall x\in \mathbb{R}. \end{equation*}

    Sia A\coloneqq \{ x \in \mathbb{R} \colon Q(x) \neq 0 \}. Allora la funzione g\colon A\to \mathbb{R} tale che g(x) = \dfrac{P(x)}{Q(x)} è continua in A.

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Proposizione 1.2  (continuità del modulo). La funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

(1)   \begin{equation*} f(x) =|x| \coloneqq \begin{cases} x & \text{se $x \geq 0$}\\ -x & \text{se $x < 0$} \end{cases} \end{equation*}

è continua.

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Dimostrazione. f è continua in (0,+\infty) e (-\infty,0) per la proposizione 1 perché in tali intervalli è un polinomio. Per x=0, sempre per la continuità dei polinomi stabilita dalla proposizione 1 , vale

(2)   \begin{equation*} f(0)= 0 = \lim_{x \to 0^+} f(x) = \lim_{x \to 0^+} x \end{equation*}

e analogamente per il limite a sinistra.

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Proposizione 1.3  (continuità della funzione seno [1proposizione 2.9]). La funzione f\colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \sin x \qquad \forall x \in \mathbb{R}\]

è continua in \mathbb{R}.

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Proposizione 1.4  (continuità della funzione coseno [1 proposizione 2.10]). La funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \cos x \qquad \forall x \in \mathbb{R}\]

è continua in \mathbb{R}.

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Proposizione 1.5  ([continuità della funzione dell’esponenziale [1 proposizione 2.12]). Sia a > 0 un numero reale. La funzione f\colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = a^x \qquad \forall x \in \mathbb{R}\]

è continua in \mathbb{R}.

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Proposizione 1.6  (continuità di somma, prodotto e quoziente di funzioni continue [1 proposizione 2.13]). Sia A \subseteq \mathbb{R}, e siano f,g \colon A \to \mathbb{R}. Consideriamo le funzioni f+g, fg \colon A \to \mathbb{R} definite da

    \[(f+g)(x)\coloneqq f(x)+g(x) \quad \text{e} \quad (fg)(x) \coloneqq f(x)g(x) \qquad \forall x \in \mathbb{R},\]

inoltre detto B\coloneqq \{x\in A \colon g(x) \neq 0 \} consideriamo \dfrac{f}{g}\colon B \to \mathbb{R} tale che \dfrac{f}{g}(x) \coloneqq \dfrac{f(x)}{g(x)} \; \forall x \in B.Se f e g sono funzioni continue, allora f+g, fg e \dfrac{f}{g} sono funzioni continue nei loro domini.

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Proposizione 1.7 (continuità della funzione tangente [ 1 corollario 2.14]). La funzione tangente f\colon \mathbb{R}\setminus \left\{ \frac{\pi}{2} + k \pi \colon k \in \mathbb{Z} \right\} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \tan x \coloneqq \dfrac{\sin x}{\cos x} \qquad \forall x \in \mathbb{R}\setminus \left\{ \frac{\pi}{2} + k \pi \colon k \in \mathbb{Z} \right\}\]

è continua.

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Proposizione 1.8  (continuità della funzione composta [1 proposizione 2.15]). Si supponga che f\colon A \to \mathbb{R} e g\colon B \to \mathbb{R} siano tali che f(A) \subseteq B. Se f è continua in x_0\in A e g è continua in y_0 \coloneqq f(x_0)\in B, allora la funzione composta g \circ f è continua in x_0.

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Il seguente risultato è diretta conseguenza del “teorema ponte”, il cui approfondimento è presente in [1 ].

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Teorema 1.9  (caratterizzazione della continuità per successioni [1 teorema 3.3]). Sia A \subseteq \mathbb{R}, sia f \colon A \to \mathbb{R} e sia x_0 \in A. Allora le due affermazioni seguenti sono equivalenti:

  1. f è continua in x_0;
  2. per ogni successione \{x_n\}_{n \in \mathbb{N}} a valori in A tale che x_n \to x_0, si ha

    (3)   \begin{equation*}  \lim_{n \to +\infty}f(x_n)=f(x_0). \end{equation*}

Definizione 1.10  (funzione prolungabile con continuità [1 definzione 4.3]). Dati A \subset \mathbb{R} e x_0 \in \mathbb{R}\setminus A di accumulazione per A, una funzione continua f \colon A \to \mathbb{R} si dice estendibile o prolungabile con continuità in x_0 se esiste finito \displaystyle \ell=\lim_{x \to x_0}f(x), ossia se la funzione \tilde{f} \colon A \cup \{x_0\} \to \mathbb{R}, ottenuta ponendo

(4)   \begin{equation*} \tilde{f}(x) = \begin{cases} f(x) & \text{se } x \in A\\ \ell & \text{se } x=x_0, \end{cases} \end{equation*}

è continua. Tale \tilde{f} è detta estensione continua di f in x_0. In caso contrario, f si dice non estendibile con continuità in x_0.

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Teorema 1.11  (teorema degli zeri [1 teorema 5.3]). Sia f\colon [a,b]\subset \mathbb{R} \to \mathbb{R} una funzione continua.Se f(a)\cdot f(b) < 0, allora esiste x_0\in \left(a,b\right) tale che f(x_0)=0.

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Corollario 1.12  ([1 corollario 5.6]). Siano f,g \colon [a,b] \to \mathbb{R} due funzioni continue tali che

(5)   \begin{equation*} f(a)>g(a) \qquad \text{e} \qquad f(b) < g(b), \end{equation*}

oppure

(6)   \begin{equation*} f(a)<g(a) \qquad \text{e} \qquad f(b) > g(b). \end{equation*}

Allora esiste x_0 \in (a,b) tale che

(7)   \begin{equation*} f(x_0)=g(x_0). \end{equation*}

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Teorema 1.13  (dei valori intermedi [1 teorema 5.9]). Sia I\subset \mathbb{R} un intervallo e sia f\colon I \to \mathbb{R} una funzione continua. Siano

    \[m = \inf_I f, \qquad M = \sup_I f\]

l’estremo inferiore e l’estremo superiore dei valori assunti da f in I, rispettivamente. Allora per ogni c \in (m, M) esiste x_0 \in I tale che f(x_0) = c. In altri termini la funzione assume tutti i valori compresi tra m e M.

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Teorema 1.14  (continuità della funzione inversa [1 teorema 5.14]). Siano I,J \subseteq \mathbb{R} intervalli e sia f\colon I \to J una funzione continua e invertibile; allora f^{-1} è continua.

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Proposizione 1.15  (invertibilità delle potenze n-esime [1 teorema 5.19]). Sia n \in \mathbb{N}.

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  • Se n è pari, allora per ogni a \in [0,+\infty) esiste un unico b \in [0,+\infty) tale che b^n=a.
  • Se n è dispari, allora per ogni a \in \mathbb{R} esiste un unico b \in \mathbb{R} tale che b^n=a.

In particolare, le funzioni potenza n-esima definite da

(8)   \begin{align*} f_n \colon x \in [0,+\infty) \mapsto & \,\,x^n \in [0,+\infty) \qquad \text{se $n$ è pari} \\ f_n \colon x \in \mathbb{R} \mapsto& \,\, x^n \in \mathbb{R} \qquad \qquad \text{se $n$ è dispari} \end{align*}

sono invertibili e le loro inverse , chiamate funzioni radici n-esime , sono continue.

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Definizione 1.16  (radice n-esima [1 definzione 5.20]). Sia n \in \mathbb{N} e sia a \in \mathbb{R} se n è dispari, altrimenti sia a \in [0,+\infty) se n è pari. L’unico numero b \in \mathbb{R} fornito dalla proposizione 1.15 tale che b^n=a viene detto radice n-esima di a e viene denotato con il simbolo \sqrt[n]{a}.La funzione continua f_n^{-1} inversa della funzione f_n definita in (8) è detta funzione radice n-esima.

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Proposizione 1.17  (invertibilità della funzione esponenziale). Sia a \in (0,1) \cup (1,+\infty). Allora per ogni y_0 \in (0,+\infty) esiste un unico x_0 \in \mathbb{R} tale che a^{x_0}=y_0. In particolare, la funzione esponenziale f_a \colon \mathbb{R} \to (0,+\infty) definita da

(9)   \begin{equation*} f_a(x)=a^x \qquad \forall x \in \mathbb{R} \end{equation*}

è invertibile e la sua inversa f_a^{-1} , chiamata funzione logaritmo in base a, è continua.

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Definizione 1.18  ([logaritmi [1 definzione 5.22]). Sia a \in (0,1) \cup (1,+\infty) e sia y_0 \in (0,+\infty). L’unico numero x_0 \in \mathbb{R} fornito dalla proposizione 1.17 tale che a^{x_0}=y_0 viene detto logaritmo in base a di y_0 e viene denotato con il simbolo \log_a y_0.La funzione continua f_a^{-1} \colon (0,+\infty) \to \mathbb{R} definita da

(10)   \begin{equation*} f_a^{-1}(y) = \log_a(x) \qquad \forall x \in (0,+\infty), \end{equation*}

inversa della funzione esponenziale f_a definita in (9) è detta funzione logaritmica e viene indicata con lo stesso simbolo \log_a. Se a=e, con e il numero di Nepero, allora \log_e y viene detto logaritmo naturale e più comunemente denotato con \log y.

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Proposizione 1.19  ( [1 proposizione 5.23]). Siano f,g \colon A \subseteq \mathbb{R} \to \mathbb{R} funzioni continue con f>0. Allora la funzione f^g è continua.

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Definizione 1.20  (funzioni trigonometriche inverse [1 definzione 5.26]).

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  • Si definisce funzione arcoseno la funzione definita da

        \[\arcsin x \colon x \in [-1,1] \mapsto \sin^{-1} x \in \left[-\dfrac{\pi}{2}, \dfrac{\pi}{2}\right].\]

  • Si definisce funzione arcocoseno la funzione definita da

        \[\arccos x \colon x \in [-1,1] \mapsto \cos^{-1} x \in \left[0, \pi \right].\]

  • Si definisce funzione arcotangente la funzione definita da

        \[\arctan x \colon x \in \mathbb{R} \mapsto \tan^{-1} x \in \left[-\dfrac{\pi}{2}, \dfrac{\pi}{2}\right].\]

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Proposizione 1.21  (continuità delle funzioni trigonometriche inverse, [1 proposizione 5.28]). Le funzioni \arcsin, \arccos e \arctan definite in 1.20 sono funzioni continue nei loro domini.

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Teorema 1.22  (Weierstrass, [1 teorema 5.30]). Siano a, b \in \mathbb{R}, a \leq b e sia f\colon [a,b] \to \mathbb{R} una funzione continua. Allora f ammette massimo e minimo assoluti in [a,b], ovvero esistono x_m, \, x_M \in A tali che

    \[ f(x_m)\leq f(x) \leq f(x_M) \qquad \forall x \in [a,b] . \]

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Teorema 1.23  (Heine-Cantor [1 ,terema 6.10]). Siano a,b\in \mathbb{R} e sia f\colon [a,b]\rightarrow \mathbb{R} una funzione continua. Allora f è uniformemente continua.

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Proposizione 1.24  ([1 proposizione 6.22]). Sia A\subseteq\mathbb{R}. Se f\colon A\rightarrow \mathbb{R} è lipschitziana allora f è uniformemente continua.

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Corollario 1.25  ([1corollario 6.23]). Sia A\subseteq\mathbb{R}. Se f\colon A\rightarrow \mathbb{R} è una funzione lipschitziana allora f è continua.

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Continuità e discontinuità di funzioni

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Esercizio 2.1  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \setminus \{0\} \rightarrow \mathbb{R} definita da f(x) = \dfrac{1}{x} e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione in esame è una funzione razionale, dunque per la proposizione 1 essa è continua. Ci si chiede se f possa essere prolungata con continuità in x=0 (definizione 1 ); tuttavia, da [1 esempi 3.5 e 4.4], sappiamo che

(11)   \begin{equation*} \lim_{x \to 0} f(x) = \lim_{x \to 0} \dfrac{1}{x} \quad \text{non esiste,} \end{equation*}

dunque f non è prolungabile in x=0 con continuità.

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Esercizio 2.2  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} x-1, \qquad & \mbox{ per } x\leq 0\\[8pt] x^2, \qquad & \mbox{ per } 0 < x \leq 1\\[8pt] \sqrt{x}, \qquad & \mbox{ per } x > 1 \end{cases}\]

e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione f è continua in (-\infty,0) e in (0,1) per proposizione 1 ed è continua in (1,+\infty) per la proposizione 9. Resta da chiarire se f è continua nei punti x=0 e x =1.

Si osserva che

    \[\lim_{x \to 0^-} f(x) =-1 \qquad \mbox{e} \qquad \lim_{x \to 0^+} f(x) = 0,\]

dunque f presenta una discontinuità di salto in x=0 di ampiezza 1. Inoltre,

    \[\lim_{x \to 1^-} f(x) = 1 \qquad \mbox{e} \qquad \lim_{x \to 1^+} f(x) = 1 ,\]

quindi \displaystyle \lim_{x \to 1} f(x)=f(1)=1, da cui si conclude che f è continua in x=1. In figura 1 è rappresentata la funzione.

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funzioni continue

Figura 1: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.

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Esercizio 2.3  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} x-1, \qquad & \mbox{ per } x \leq 1\\[8pt] x^2-1, \qquad & \mbox{ per } x >1 \\[8pt] \end{cases}\]

e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione f è polinomiale negli intervalli (-\infty,1) e (1,+\infty), e quindi è continua in essi per proposizione 1 . Resta da trattare il punto x =1. Si ha

    \[\lim\limits_{x \to 1^+} f(x) = \lim\limits_{x \to 1^+} x^2-1 = 0,\]

    \[\lim\limits_{x \to 1^-} f(x) = \lim\limits_{x \to 1^-} x-1 = 0,\]

e poiché f(1) =0, segue che f è continua.

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Esercizio 2.4  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} x^2+4, \qquad & \mbox{ per } x < 2\\[8pt] 7,\qquad & \mbox{ per } x =2\\[8pt] x^3, \qquad & \mbox{ per } x >2 \end{cases}\]

e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione f è una funzione polinomiale negli intervalli (-\infty,2) e (2,+\infty), dunque è continua in essi per proposizione 1 . Resta da studiare il punto x=2. Si osserva che

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 2^+} f(x) = \lim_{x \to 2^+} x^3 = 8,\\ & \lim_{x \to 2^-} f(x) = \lim_{x \to 2^-} \left(x^2+4\right) = 8. \end{aligned}\]

Pertanto \displaystyle\lim_{x \to 2} f(x) = 8. Tuttavia f(2)=7, dunque in x=2 è presente una discontinuità eliminabile.

Possiamo definire una nuova funzione \widetilde{f}\colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} tale che

    \[\widetilde{f}(x)= \begin{cases} x^3, \qquad & \mbox{ per } x >2 \\[8pt] 8,\qquad & \mbox{ per } x =2\\[8pt] x^2+4, \qquad & \mbox{ per } x < 2 \end{cases},\]

che è continua.

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Esercizio 2.5  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} 2x-3, \qquad & \mbox{ per } x < 2\\[8pt] 1,\qquad & \mbox{ per } x =2\\[8pt] \dfrac{1}{x-1}, \qquad & \mbox{ per } x >2 \end{cases}\]

e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione è continua nell’intervallo (-\infty,2) per la proposizione 1 ; inoltre, poiché il denominatore x-1 della frazione non si annulla in (2,+\infty), la proposizione 1 implica dunque che f è continua in (2,+\infty). Studiamo dunque la continuità in x=2. Si ha

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 2^+} f(x) = \lim_{x \to 2^+} \dfrac{1}{x-1} = 1\\ & \lim_{x \to 2^-} f(x) = \lim_{x \to 2^-}\left( 2x-3 \right)= 1. \end{aligned}\]

Questo ci fa concludere che \displaystyle \lim_{x \to 2} f(x) = 1; inoltre f(2) = 1, pertanto la funzione f è continua.

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Esercizio 2.6  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} x, \qquad & \mbox{ per } x < 0\\[8pt] 5,\qquad & \mbox{ per } x =0\\[8pt] x^2, \qquad & \mbox{ per } x >0 \end{cases}\]

e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione è continua negli intervalli (-\infty,0) e (0,+\infty) per la proposizione 1 . Studiamo dunque la continuità in x=0. Si ha

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 0^+} f(x) = \lim_{x \to 0^+} x^2 = 0\\ & \lim_{x \to 0^-} f(x) = \lim_{x \to 0^-}x= 0. \end{aligned}\]

Si conclude che \displaystyle \lim_{x \to 0} f(x) esiste ma f(0)= 5, dunque in x=0 la funzione f ha una discontinuità eliminabile.

Detta \widetilde{f}\colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} tale che

    \[\widetilde{f}(x) = \begin{cases} x, \qquad & \mbox{ per } x \leq 0\\ x^2, \qquad & \mbox{ per } x >0 \end{cases},\]

essa è una funzione continua.

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Esercizio 2.7  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} 2x+2, \qquad & \mbox{ per } x < 0 \\[8pt] 1-\sqrt{x},\qquad & \mbox{ per } 0\leq x<1\\[8pt] \log x, \qquad & \mbox{ per } x \ge 1 \end{cases}\]

e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione è continua nell’ intervallo (-\infty, 0 ) per proposizione 1 , in [0,1) per la proposizione 9 e in [1,+\infty) per la proposizione 10. Resta da chiarire se è continua nei punti x=0 e x=1. Osserviamo che

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 1^-} f(x) = \lim_{x \to 1^-} \left(1-\sqrt{x}\right) = 0,\\ & \lim_{x \to 1^+} f(x) = \lim_{x \to 1^+} \log x = 0. \end{aligned}\]

Si conclude che \displaystyle \lim_{x \to 1} f(x)= 0 ed inoltre f(1)=0, quindi f è continua in x=1. Riguardo il punto x=0, si ha

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 0^-} f(x) = \lim_{x \to 0^-} 2x +2 = 2,\\ & \lim_{x \to 0^+} f(x) = \lim_{x \to 0^+} \left(1-\sqrt{x}\right) = 1. \end{aligned}\]

Si conclude che f ha una discontinuità di salto in x=0 di ampiezza -1. In figura 2 è rappresentata la funzione.

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funzioni continue

Figura 2: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.7.

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Esercizio 2.8  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità di f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} \dfrac{\sin(\pi x)}{x} \qquad &\mbox{per } x<0 \text{ e } 0 < x < 1\\[8pt] \pi \qquad &\mbox{per } x=0 \text{ e } x = 1\\[8pt] \dfrac{\pi}{\vert x-2 \vert}\qquad &\mbox{per } 1<x<2\\[8pt] e^{x-2}, \qquad &\mbox{per } x \ge 2 \end{cases}\]

e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.

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Svolgimento.

La funzione è continua nell’intervallo (-\infty, 1 )\setminus \{0\} per le proposizioni 3 , 6 e 8, in (1,2) per proposizione 1 e in [2,+\infty) per le proposizioni 5 e 8. Resta da chiarire se è continua nei punti x=0, x=1 e x=2.

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  • x=0. Si osserva che

        \[\lim_{x \to 0} f(x) = \lim_{x \to 0} \pi \frac{\sin (\pi x)}{ \pi x} = \pi = f(0),\]

    avendo usato il limite notevole

        \[\lim_{x \to 0} \dfrac{\sin x}{x} = 1.\]

    Segue dunque che la funzione f è continua in x=0.

  • x=1. Si ha

        \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 1^+} f(x) = \pi ,\\ & \lim_{x \to 1^-} f(x) = 0. \end{aligned}\]

    Poiché limite destro e sinistro sono diversi e finiti, segue che \displaystyle \lim_{x\to 1} f(x) non esiste e in x=1 si ha una discontinuità di salto di ampiezza \pi.

  • x=2. Si osserva che

        \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 2^+} f(x) = 1 ,\\ & \lim_{x \to 2^-} f(x) = + \infty. \end{aligned}\]

    Poiché il limite sinistro è infinito, x=2 è un punto di discontinuità di seconda specie.

In figura 3 è rappresentata la funzione.

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funzioni continue

Figura 3:rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.8.

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    \[\,\]

Esercizio 2.9  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon [-1,+\infty)\to \mathbb{R} definita da

    \begin{equation*} f(x)=\begin{cases} e^x + \dfrac{1}{\log 2} \left(\dfrac{2^x-1}{x}\right) - \dfrac{2}{\pi} \arccos x, \qquad &\mbox{per } -1 \leq x<0\\[8pt] \dfrac{3}{2},\qquad &\mbox{per } x=0\\[8pt] \dfrac{\sin x}{x} + \dfrac{1-\cos x}{x^2}, \qquad &\mbox{per } x>0 \end{cases} \end{equation*}

e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f, rappresentata in figura 4 , è continua in (-1,+\infty) \setminus \{0\} per le proposizioni 1 ,3 , 4, 5, 8 e 12.

    \[\,\]

    \[\,\]

funzioni continue

Figura 4: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.9.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Per studiarne la continuità in 0, calcoliamone i limiti sinistro e destro in tale punto.

(12)   \begin{gather*} \lim_{x \to 0^+} f(x) = \lim_{x \to 0^+} \left(\dfrac{\sin x}{x} + \dfrac{1-\cos x}{x^2}\right) = 1+ \dfrac{1}{2}= \dfrac{3}{2}\\ \lim_{x \to 0^-} f(x) = \lim_{x \to 0^-} \left(e^x + \dfrac{1}{\log 2} \left(\dfrac{2^x-1}{x}\right) - \dfrac{2}{\pi} \arccos x\right) = 1 + \dfrac{1}{\log 2} \log 2 - 1 = 1, \end{gather*}

dove sono stati usati la continuità dell’esponenziale e dell’arcocoseno e i limiti notevoli

(13)   \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \dfrac{\sin x}{x} = 1, \qquad \lim_{x \to 0} \dfrac{1 - \cos x}{x^2} = \dfrac{1}{2}, \qquad \lim_{x \to 0} \dfrac{a^x-1}{x} = \log a. \end{equation*}

Poiché i limiti destro e sinistro non coincidono, f presenta in x=0 una discontinuità di salto.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.10  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} definita da

    \begin{equation*} f(x)=\begin{cases} \dfrac{e^{\pi x}-1}{x} \qquad &\mbox{per } x<0\\[8pt] \pi \qquad &\mbox{per } x=0\\[8pt] \dfrac{\sin(\pi x)}{x} \qquad &\mbox{per } x>0\\ \end{cases} \end{equation*}

e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R} \setminus \{0\} per le proposizioni 3 , 5, 6 e 8. Per studiarne la continuità in 0, calcoliamone i limiti sinistro e destro in tale punto.

(14)   \begin{gather*} \lim_{x \to 0^+} f(x) =\lim_{x \to 0^+} \pi \cdot \dfrac{\sin(\pi x)}{\pi x}= \pi, \\ \lim_{x \to 0^-} f(x) =\lim_{x \to 0^-} \pi \cdot \dfrac{e^{\pi x}-1}{\pi x}=\pi,\\ \end{gather*}

dove sono stati usati i limiti notevoli

(15)   \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \dfrac{\sin x}{x} = 1, \qquad \lim_{x \to 0} \dfrac{a^x-1}{x} = \log a. \end{equation*}

Poiché i limiti destro e sinistro coincidono, si ha

(16)   \begin{equation*} \lim_{x \to 0} f(x) = 0 = f(0), \end{equation*}

per cui f è continua.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.11  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} definita da

    \begin{equation*} f(x)=\begin{cases} 3\left(e^{\frac{1}{x-3}}+1\right) \qquad &\mbox{per } x<3\\[8pt] x-2 \qquad &\mbox{per } x \ge 3 \end{cases} \end{equation*}

e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R} \setminus \{3\} per le proposizioni 5, 6 e 8. Per studiarne la continuità in 3, calcoliamone i limiti sinistro e destro in tale punto.

(17)   \begin{gather*} \lim_{x \to 3^-} f(x) =\lim_{x \to 3^-} 3\left(e^{\frac{1}{x-3}}+1\right) = 3, \\ \lim_{x \to 3^+} f(x)= \lim_{x \to 3^+} x-2 = 1. \end{gather*}

dove sono stati usati

(18)   \begin{equation*} \lim_{x \to 3^-} \dfrac{1}{x-3} = -\infty \qquad \text{e} \qquad \lim_{t\to -\infty}e^t = 0. \end{equation*}

Poiché i limiti destro e sinistro sono diversi, segue che non esiste \lim_{x \to 3} f(x), dunque f non è continua in x=3. Inoltre, in f ha una discontinuità di salto in x=3 di ampiezza -2. In figura 5 è rappresentata la funzione.

    \[\,\]

    \[\,\]

funzioni continue

Figura 5: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.11.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.12  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon [-1,+\infty)\to \mathbb{R} definita da

    \begin{equation*} f(x)= \begin{cases} \arcsin x, \qquad &\mbox{per } -1 \leq x \le 0\\[8pt] \dfrac{1}{x}, \qquad &\mbox{per } x>0 \end{cases} \end{equation*}

e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in [-1,+\infty) \setminus \{0\} per le proposizioni 1 e 12.

Per studiarne la continuità in 0, calcoliamone i limiti sinistro e destro in tale punto.

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 0^+} f(x) = +\infty,\\ & \lim_{x \to 0^-} f(x) = 0. \end{aligned}\]

Poiché il limite destro è infinito, f non è continua in x=0 e questo è un punto di discontinuità di seconda specie per f.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.13  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} \arctan(x-1), \qquad &\mbox{per } x<0\\[8pt] 1, \qquad &\mbox{per } x=0\\[8pt] e^{x^2}, \qquad &\mbox{per } x>0 \end{cases}\]

e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R} \setminus \{0\} per le proposizioni 1 , 5, 8 e 12. Per studiarne la continuità in 0, calcoliamone i limiti sinistro e destro in tale punto.

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 0^+} f(x)= \lim_{x \to 0^+} e^{x^2}= 1,\\ & \lim_{x \to 0^-} f(x) =\lim_{x \to 0^-} \arctan(x-1) =-\dfrac{\pi}{4}. \end{aligned}\]

Poiché i limiti destro e sinistro sono diversi, segue che non esiste \lim_{x \to 0} f(x), dunque f non è continua in x=0. Inoltre, f ha una discontinuità di salto nel punto x=0 di ampiezza 1+\frac{\pi}{4}.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.14  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \begin{cases} 2 \, \dfrac{(1+2x)^{\frac{1}{x}}}{e^2},\qquad & \mbox{per } x<0\\[8pt] 3,\qquad & \mbox{per } x=0\\[8pt] \dfrac{\sin(2x)}{x},\qquad & \mbox{per } x>0 \end{cases}\]

e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R} \setminus \{0\} per le proposizioni 1 , 3 , 5, 6, 8 e 11.

Per studiarne la continuità in 0, calcoliamone i limiti sinistro e destro in tale punto.

    \[\begin{aligned} & \lim_{x \to 0^+} f(x) = 2\lim_{x \to 0^+} \dfrac{\sin (2x)}{2x}= 2,\\ & \lim_{x \to 0^-} f(x) = \lim_{x \to 0^-} \dfrac{2}{e^2}\cdot \left( \left(1+2x \right)^{\frac{1}{2x}}\right)^2=2, \end{aligned}\]

in cui è stato usato il limite

    \[\lim_{t \to +\infty} \left(1+ \dfrac{1}{t}\right)^t = e.\]

Poiché f(0)=3 \neq 2 = \lim_{x \to 0} f(x), segue f ha una discontinuità eliminabile in x=0.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.15  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Si determinino i valori del parametro a \in \mathbb{R} tali per cui la funzione
f \colon \mathbb{R} \setminus \{-2\} \to \mathbb{R} definita da

    \begin{equation*} f(x)= \dfrac{ax^2+2x+1}{x+2} \qquad \forall x \in \mathbb{R} \setminus \{-2\} \end{equation*}

sia prolungabile con continuità in x=-2 e determinarne gli eventuali prolungamenti continui.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R} \setminus \{-2\} per la proposizione 1 , in quanto essa è costituita dal rapporto di polinomi e il denominatore non è nullo in tale insieme. Per la definizione 1, f è prolungabile con continuità in x=-2 se e solo se essa possiede limite finito \ell in tale punto. Poiché il numeratore ax^2+2x+1 è continuo mentre il denominatore si annulla per x=-2, affinché \lim_{x \to -2}f(x) esista finito è necessario che anche il numeratore si annulli per x=-2, cioè

(19)   \begin{equation*} a \cdot4 + 2(-2) +1=0 \iff a=\dfrac{3}{4}. \end{equation*}

L’unico valore di a per cui è possibile che f sia prolungabile con continuità è quindi \dfrac{3}{4}. Verifichiamo che effettivamente ciò è vero. Per a=\dfrac{3}{4} si ha quindi

(20)   \begin{equation*} \lim_{x \to -2} f(x) = \lim_{x \to -2} \dfrac{\frac{3}{4}x^2+2x+1}{x+2} = \lim_{x \to -2} \dfrac{(x+2)\left(\frac{3}{4}x+\frac{1}{2}\right)}{x+2} = \lim_{x \to -2} \dfrac{3}{4}x+\dfrac{1}{2} = -1, \end{equation*}

che è finito. Per a=\dfrac{3}{4}, la funzione f è quindi prolungabile con continuità in x=-2 e il suo prolungamento continuo è la funzione \tilde{f} \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

(21)   \begin{equation*} \tilde{f}(x) = \begin{cases} \dfrac{\frac{3}{4} x^2+2x+1}{x+2} & \text{se } x \neq -2,\\[8pt] -1 & \text{se } x =-2. \end{cases} \end{equation*}

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.16  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare i valori di a \in \mathbb{R} tali per cui f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R}

    \begin{equation*} f(x)=\begin{cases} a(x^3+2) \ &\text{per}\ x \leq 1 \\[8pt] \sqrt{x}+\log(x) & \text{per}\ x > 1, \end{cases} \end{equation*}

sia continua.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R}\setminus \{1\} per le proposizioni 1 , 9 e 10. Si osserva che

    \begin{equation*} \lim\limits_{x\rightarrow 1^-}f(x)=3a\quad \quad \text{e}\quad \quad\lim\limits_{x\rightarrow 1^+}f(x)=1. \end{equation*}

Affiché i due limiti coincidano si deve avere a=\frac{1}{3}. Pertanto per tale che valore si ha che \displaystyle \lim_{x\to 1}f(x)=f(1) e quindi f risulta continua in tutto il suo dominio. In figura 6 è rappresentata la funzione per il valore a=\frac{1}{3} per cui è continua.

    \[\,\]

    \[\,\]

funzioni continue

Figura 6: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.16.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.17  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Si mostri che la funzione f \colon \mathbb{R}\to (0,+\infty) definita da

(22)   \begin{equation*} f(x) = \dfrac{e^{2x}}{e^x + 1} \qquad \forall x \in \mathbb{R} \end{equation*}

è invertibile e si studi la continuità di f^{-1}.

    \[\,\]

Svolgimento.

Siano x,y \in \mathbb{R}, x<y. Allora la disuguaglianza f(x)<f(y) è equivalente a

    \[\dfrac{e^{2x}}{e^x+1} < \dfrac{e^{2y}}{e^y+1} \Longleftrightarrow e^{2x} (e^y+1)< e^{2y}(e^x+1) \Longleftrightarrow e^{2x+y}+e^{2x} < e^{2y+x} + e^{2y}.\]

Tale disuguaglianza è vera se x<y, in quanto

    \[e^{2x+y} < e^{2y+x} \qquad \text{e} \qquad e^{2x}<e^{2y},\]

per la monotonia della funzione esponenziale. Segue che f è strettamente crescente, per cui f è iniettiva. Per provare la suriettività calcoliamo i seguenti limiti:

    \[\lim_{x\to +\infty} f(x) = \lim_{x\to +\infty} \dfrac{e^{2x}}{e^x+1} = +\infty,\]

    \[\lim_{x\to -\infty} f(x) = \lim_{x\to -\infty} \dfrac{e^{2x}}{e^x+1} = 0.\]

Per la monotonia di f, questi limiti implicano che \inf f=0 e \sup f=+\infty e, per il teorema dei valori intermedi 3, l’immagine di f è (0,+\infty) e dunque f è suriettiva. Segue quindi che f è invertibile e, poiché f è continua, anche f^{-1} è continua per il teorema 4. Il grafico in figura 7 rappresenta la funzione f.

    \[\,\]

    \[\,\]

funzioni continue

Figura 7: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.17.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.18  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R} \setminus \{-1\} \to \mathbb{R} definita da

(23)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} 1 - \frac{1}{x+1} & \text{se } x \in (0,+\infty) \setminus\{1\}\\[8pt] 2 & \text{se } x \in \{0,1\}\\[8pt] \sin \left( \frac{1}{x+1} \right) xe^{-\frac{1}{x}} & \text{se } x \in (-1,0)\\[8pt] 0 & \text{se } x \in (-\infty,-1) \end{cases} \end{equation*}

e classificarne le eventuali discontinuità. Stabilire se f è prolungabile con continuità in -1 e, in caso affermativo, determinarne l’estensione continua \tilde{f} \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R}.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua nell’insieme (0,+\infty)\setminus\{1\} per le proposizioni 1 e 6 , ed è continua nell’intervallo (-1,0) per le proposizioni 1 , 6 , 5, 3 e 8; inoltre f è banalmente continua in (-\infty,-1) poiché assume valore costante. Resta da studiare la continuità nei punti x=1, x=0 e x=-1.

    \[\,\]

  • x=1. Calcoliamo

        \[\lim_{x\to 1} f(x) = \lim_{x \to 1} \left(1 - \dfrac{1}{x+1}\right) = \dfrac{1}{2} \neq 2 = f(1),\]

    dunque in x=0 la funzione f ha una discontinuità eliminabile.

  • x=1. Vale f(0) = 2,

        \[\qquad \lim_{x\to 0^{+}} f(x) = \lim_{x\to 0^{+}} 1- \dfrac{1}{x+1} = 0, \qquad \lim_{x\to 0^{-}} f(x)= \lim_{x \to 0^-} \sin \left( \frac{1}{x+1} \right) xe^{-\frac{1}{x}} = -\infty.\]

    L’ultimo limite segue dal fatto che

        \[\lim_{x \to 0^-} \sin \left( \frac{1}{x+1} \right) = \sin(1) \qquad \text{e}\qquad \lim_{x \to 0^-} x e^{-\frac{1}{x}} = \lim_{t \to +\infty} -\frac{e^t}{t} = -\infty,\]

    dove al secondo limite si è effettuata la sostituzione t=-\frac{1}{x} e segue dal fatto che e^{t} è un infinito di ordine superiore rispetto ad t. Si conclude dunque che in x=0 la funzione f ha un punto di discontinuità di seconda specie.

  • x=-1. Si osserva che non esiste

        \[\lim_{x \to -1^+} \sin \left( \frac{1}{x+1} \right) xe^{-\frac{1}{x}},\]

    infatti poiché xe^{-1/x} ha limite -e, mentre \lim_{x \to -1^+} \sin\left(\frac{1}{1 + x}\right) non esiste, allora il prodotto non ha limite. Dunque f ha una discontinuità di seconda specie in x=-1 e quindi non è estendibile con continuità in tale punto.

Il grafico in figura 8 rappresenta la funzione f.

    \[\,\]

    \[\,\]

funzioni continue

Figura 8: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.18.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.19  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

(24)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} \dfrac{\sin (x^2-2x) }{x^2-3x+2} & \text{se } x \notin \{1,2\}\\[7pt] 1 & \text{se } x \in \{1,2\}. \end{cases} \end{equation*}

e classificarne le eventuali discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R}\setminus\{1,2\} per i risultati 1 , 3 , 6 e 8. Resta da studiare la continuità nei punti 1 e 2.

Notiamo che la funzione f in \mathbb{R}\setminus\{1,2\} può essere riscritta come

    \[\dfrac{\sin (x(x-2)) }{(x-1)(x-2)} .\]

    \[\,\]

    \[\,\]

funzioni continue

Figura 9: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.19.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Si ha che

    \[\lim_{x\to 1^{-}} f(x) = \lim_{x\to 1^{-}} \dfrac{\sin (x(x-2)) }{(x-1)(x-2)} = -\infty \qquad \text{e} \qquad \lim_{x\to 1^{+}} f(x) = \lim_{x\to 1^{+}} \dfrac{\sin (x(x-2)) }{(x-1)(x-2)} =+ \infty ,\]

dunque f ha una discontinuità di seconda specie in x=1.

Inoltre

    \[\lim_{x \to 2} f(x) = \lim_{x \to 2} \dfrac{\sin (x(x-2)) }{(x-1)(x-2)} = \lim_{t\to 0} \dfrac{\sin(t(t+2))}{t(t+1)} =\lim_{t\to 0} \dfrac{\sin(t(t+2))}{t(t+2)}\dfrac{(t+2)}{t+1}= 2,\]

avendo eseguito la sostituzione t = x-2 ed avendo utilizzato il limite notevole \displaystyle \lim_{s \to 0} \frac{\sin s}{s}. Poiché f(2) = 1, segue che f ha una discontinuità eliminabile in x=2. Il grafico in figura 9 rappresenta la funzione f.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.20  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Al variare del parametro \alpha \in \mathbb{R}, studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

(25)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} \dfrac{\log x^2}{|{x}^\alpha|} & \text{se } x \neq 0\\[8pt] 0 & \text{se } x = 0. \end{cases} \end{equation*}

e classificarne le eventuali discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R}\setminus\{0\} per i risultati 1 , 2, 6, 8, 10 e 11 1 . Resta da studiare la continuità nel punto 0.

Si ha

    \[\lim_{x \to 0} \dfrac{\log x^2}{|{x}^\alpha|} = \lim_{x\to 0+} 2 \dfrac{\log x}{|{x}^\alpha|},\]

dove l’uguaglianza segue dalla parità della funzione f. Si osserva che se \alpha \ge 0, allora

    \[\lim_{x \to 0} f(x) = -\infty,\]

dunque f ha in x=0 un punto di discontinuità di seconda specie per ogni \alpha \ge 0.

Viceversa per ogni \alpha < 0 la funzione f è continua poiché \displaystyle \lim_{x\to 0 }f(x) = f(0), avendo usato il fatto che x^{\alpha} è un infinito di ordine superiore al logaritmo.

    \[\,\]


  1. La funzione potenza a esponente reale x \in (0,+\infty) \mapsto x^\alpha è continua in quanto essa può essere scritta

    (26)   \begin{equation*} x^\alpha = e^{\log x^\alpha} = e^{\alpha \log x} \qquad x \in (0,+\infty), \end{equation*}

    che è continua per la proposizione 11 e il fatto che il logaritmo è una funzione continua per la proposizione 10.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.21  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Al variare del parametro \alpha \in \mathbb{R}, studiare la continuità della funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

(27)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} \dfrac{(1-\cos x^2) \sin \left(\frac{1}{x} \right)}{|{x}^\alpha|} & \text{se } x \neq 0\\[8pt] 0 & \text{se } x = 0 \end{cases} \end{equation*}

e classificarne le eventuali discontinuità.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R}\setminus\{0\} per i risultati 1 , 2 ,3 , 4, 6, 8 e 11 2. Resta da studiare la continuità nel punto 0.

Osserviamo dapprima che

    \[\lim_{x\to 0} \dfrac{1-\cos x^2}{x^4} = \dfrac{1}{2},\]

dunque per studiare il limite in x=0 riscriviamo

    \[\dfrac{(1-\cos x^2) \sin \left(\frac{1}{x} \right)}{|{x}^\alpha|} = \dfrac{(1-\cos x^2)}{x^4}\dfrac{ \sin \left(\frac{1}{x} \right)}{|{x}^{\alpha-4}|}, \qquad \forall x \neq 0\]

e osserviamo che

    \[\lim_{x \to 0 }\dfrac{ \sin \left(\frac{1}{x} \right)}{|{x}^{\alpha-4}|}= \begin{cases} 0 & \text{ se } \alpha - 4 < 0, \\ \text{non esiste} & \text{ se } \alpha - 4 \geq 0, \end{cases}\]

dove:

    \[\,\]

  • per il caso \alpha-4<0 è stato utilizzato il fatto che la funzione \sin\left(\frac{1}{x}\right) è limitata e l’uguaglianza \lim_{x \to 0} \frac{1}{|{x}^{\alpha-4}|}=0;
  • per \alpha-4=0 si ha |{x}^{\alpha-4}| \equiv 1, mentre \lim_{x \to 0 } \sin \left(\frac{1}{x} \right) non esiste;
  • per \alpha-4>0 i valori assunti da \sin \left(\frac{1}{x} \right) oscillano tra -1 e 1, mentre \lim_{x \to 0} \frac{1}{|{x}^{\alpha-4}|}=+\infty, quindi il prodotto oscilla tra valori positivi e negativi arbitrariamente grandi in modulo.

Segue quindi che f è continua per ogni \alpha < 4, viceversa f ha una discontinuità di seconda specie per ogni \alpha \ge 4.

    \[\,\]

    \[\,\]


  1. Come per la nota relativa all’esercizio 20.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 2.22  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare i valori del parametro \alpha \in \mathbb{R} affinché la funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

(28)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} \dfrac{\arctan(|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha)}{|x|} & \text{se } x \neq 0\\[8pt] 1 & \text{se } x = 0 \end{cases} \end{equation*}

possieda un punto di discontinuità di terza specie.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f è continua in \mathbb{R}\setminus\{0\} per i risultati 2 , 6, 8 , 11 e 12 3. Resta da studiare la continuità nel punto 0. Osserviamo dapprima che

(29)   \begin{equation*} \dfrac{\arctan(|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha)}{|x|} = \dfrac{\arctan(|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha)}{|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha} \dfrac{|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha}{|x|}. \end{equation*}

Nei casi in cui \alpha >0 l’argomento della funzione \arctan tende a zero, dunque si può utilizzare il seguente limite notevole

    \[\lim_{t \to 0 } \dfrac{\arctan t}{t} = 1,\]

per ottenere

(30)   \begin{equation*} \lim_{x\to 0} \dfrac{\arctan(|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha)}{|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha} = 1. \end{equation*}

Per l’altro fattore in 29 si ha

(31)   \begin{equation*} \lim_{x\to 0} \dfrac{|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha}{|x|} = \lim_{x\to 0} \dfrac{|x|^{\alpha}(|x|^\alpha+1)}{|x|} = \lim_{x\to 0} |x|^{\alpha-1}. \end{equation*}

Utilizzando (30) e (31) in (29) si ottiene

(32)   \begin{equation*} \lim_{x\to 0} \dfrac{\arctan(|x|^{2\alpha}+|x|^\alpha)}{|x|} = \lim_{x\to 0} |x|^{\alpha-1}. \end{equation*}

Affinché f abbia un punto di discontinuità di terza specie in x=0, tale limite deve assumere un valore finito diverso da f(0)=1. Poiché per ogni \alpha>1 si ha

    \[\lim_{x \to 0} |x|^{\alpha-1} = 0,\]

allora in questi casi f ha una discontinuità di terza specie. In tutti gli altri casi si ha che

    \[\,\]

  • f è continua in 0 se \alpha = 1;
  • f ha una discontinuità di seconda specie in 0 se \alpha < 1, poiché il limite è infinito.

    \[\,\]

    \[\,\]


  1. Come per la nota relativa all’esercizio 20, la potenza a esponente reale è continua.

    \[\,\]

    \[\,\]

Teorema degli zeri

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 3.1  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Sia f\colon [0,3] \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = -2+x+\log(1+x) \quad \forall x \in [0,3].\]

Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo [0,3].

    \[\,\]

Svolgimento.

Osserviamo che la funzione f, rappresentata in figura 10 , è continua poiché somma di funzioni continue per le proposizioni 1 e 6 e per la proposizione 10.

    \[\,\]

    \[\,\]

Figura 10: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.1.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Valutando la funzione agli estremi dell’intervallo di definizione si ha:

    \[\begin{aligned} f(0) =& -2+0+\log 1 = -2< 0,\\ f(3) =& -2+3+\log 4 > 0, \end{aligned}\]

per cui f(0) \cdot f(3) < 0, dunque le ipotesi del teorema degli zeri 1.11 sono valide. Allora, per il teorema di esistenza degli zeri, esiste x_0 \in (0,3) tale che

    \[f(x_0) = 0.\]

Il grafico in figura 10 evidenzia lo zero della funzione f.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 3.2  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Sia f \colon \left[e^{-1},e\right] \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = x \log x - 1 \qquad x \in \left[e^{-1},e\right].\]

Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo \left[e^{-1},e\right]. Quante sono tali soluzioni?

    \[\,\]

Svolgimento.

Osserviamo che la funzione f, rappresentata in figura 11, è continua per le proposizioni 6 e 10.

Valutando la funzione agli estremi dell’intervallo di definizione si ha:

    \[\begin{aligned} f(e^{-1}) =& -e^{-1}-1 < 0,\\ f(e)=& e-1 >0, \end{aligned}\]

per cui f(e^{-1}) \cdot f(e) < 0, dunque le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri 1.11 sono valide. Allora esiste x_0 \in \left(e^{-1},e\right) tale che

    \[f(x_0) = 0.\]

Per cercare il numero di soluzioni di f studieremo la sua monotonia, utilizzando lo strumento delle derivate per cui si rimanda a [3]. La derivata della funzione f è

    \begin{equation*} f'(x) = \log x + x\dfrac{1}{x} = \log x + 1 \qquad \forall x \in \left(0, +\infty\right), \end{equation*}

da cui

    \begin{equation*} f'(x) > 0 \qquad \forall x \in \left(e^{-1}, +\infty\right). \end{equation*}

Per [ 3, lemma 3.2], segue che f è strettamente crescente nell’intervallo \left(e^{-1},e\right) e dunque la soluzione di f(x) = 0 è unica. Il grafico in figura 11 evidenzia il risultato ottenuto.

    \[\,\]

    \[\,\]

Figura 11: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.2.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 3.3  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Siano k \in \mathbb{R} e f\colon \mathbb{R}\setminus \left\{\dfrac{k}{3}\right\}\to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \dfrac{kx-2}{3x-k},\qquad \forall x \in \mathbb{R}\setminus \left\{\dfrac{k}{3}\right\}.\]

Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo \left[-1,1\right] al variare del parametro k \in \mathbb{R}.

    \[\,\]

Svolgimento.

Osserviamo dapprima che per \frac{k}{3} \in [-1,1] \Leftrightarrow k \in [-3,3], la funzione f non è definita nel punto \frac{k}{3} \in \left[-1,1\right] poiché si annullerebbe il denominatore di f, quindi non possiamo applicare il teorema degli zeri 1.11.

Consideriamo il caso in cui k \notin [-3,3]. In questo caso la funzione f è continua per le proposizioni 1 e 6. Valutiamo la funzione agli estremi di \left[-1,1\right]:

    \[f(-1) = \dfrac{-k-2}{-3-k}=\dfrac{k+2}{k+3} > 0 ,\]

    \[f(1)= \dfrac{k-2}{3-k}=-\dfrac{k-2}{k-3}< 0,\]

dove le disuguaglianze seguono dal fatto che numeratore e denominatore hanno lo stesso segno sia per k<-3 che per k>3. Dunque le ipotesi del teorema degli zeri sono soddisfatte ed esiste x_0 \in (-1,1) tale che

    \[f(x_0) = 0.\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 3.4  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Siano k \in \mathbb{R} e la funzione f\colon (k,+\infty) \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \log(x-k)-1, \qquad \forall x \in (k,+\infty).\]

Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo \left[0,e\right] al variare del parametro k \in \mathbb{R}.

    \[\,\]

Svolgimento.

Osserviamo che se k\ge 0, allora l’intervallo \left[0,e\right] non è incluso interamente nel dominio di f e dunque non possiamo applicare il teorema degli zeri 1.11. Consideriamo dunque il caso in cui k < 0. Osserviamo che la funzione f è continua in \left[0,e\right] per la proposizione 1.17 e valutiamola agli estremi di tale intervallo.

    \[\begin{aligned} & f(0) = \log(-k)-1,\\ &f(e)= \log(e-k)-1, \end{aligned}\]

da cui si ha

(33)   \begin{gather*} f(0)>0 \Leftrightarrow \log(-k)>1 \Leftrightarrow-k>e \Leftrightarrow k < - e, \\ f(e) > 0 \Leftrightarrow \log(e-k)>1 \Leftrightarrow e-k>e \Leftrightarrow k <0, \end{gather*}

dunque

    \[\,\]

  • Se k \in (-e,0) allora f(0)<0 e f(e)>0; dato che le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri sono valide, esiste x_0 \in \left(0,e\right) tale che

        \[f(x_0) = 0.\]

  • Se k=-e allora f(0) = 0 e, poiché f è crescente, tale zero è unico nell’intervallo [0,e].
  • Se k < -e le ipotesi del teorema degli zeri non sono soddisfatte. Tuttavia, possiamo escludere l’esistenza di zero nell’intervallo [0,e] poiché f è crescente e f(0) > 0.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 3.5  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Data l’equazione nella variabile x

(34)   \begin{equation*} e^x = \sin x, \end{equation*}

stabilire quante soluzioni reali essa possiede. Determinare inoltre il numero di soluzioni positive.

    \[\,\]

Svolgimento.

La funzione f\colon x \in \mathbb{R} \to e^x \in (0,+\infty) (in blu in figura 12) è strettamente crescente, mentre la funzione g\colon x \in \mathbb{R} \to \sin x \in [-1,1] (in rosso in figura 12) è una funzione periodica di periodo 2\pi.

Per x \in [0,+\infty) si ha che

    \[f(x) < g(x),\]

poiché f(0) = 1 e f(x)>1 per ogni x>0, e g(0) = 0 e g(x) \in [-1,1] per ogni x>0. Allora in tale intervallo l’equazione non avrà alcuna soluzione. Notiamo inoltre che nell’intervallo \left[-\frac{\pi}{2},0\right) la funzione f è strettamente positiva mentre la funzione g è strettamente negativa, dunque anche in tale intervallo non esistono soluzioni.

    \[\,\]

    \[\,\]

Figura 12: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.5.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Si fissi k\in \mathbb{N} e si consideri l’intervallo [a,b]\coloneqq \left[-\frac{\pi}{2}-k\pi , -\frac{\pi}{2}-(k+1)\pi\right], si ha che

    \[0 < f(a) < 1, \quad 0 < f(b) < 1 \qquad \text{e} \qquad \begin{cases*} g(a)=1,\quad g(b)=-1 & \text{ se $k$ è dispari}\\ g(a)=-1, \quad g(b)=1 & \text{ se $k$ è pari}, \end{cases*}\]

da cui, per il corollario 1 , segue che esiste

    \[x_k \in \left[-\frac{\pi}{2}-k\pi , -\frac{\pi}{2}-(k+1)\pi\right] \qquad \text{tale che} \quad f(x_k) = g(x_k).\]

Pertanto l’equazione possiede infinite soluzioni reali, tutte negative.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 3.6  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Data l’equazione nella variabile x

(35)   \begin{equation*} \arcsin( -e^{-|x|}) = \pi x, \end{equation*}

stabilire quante soluzioni reali essa possiede. Determinare inoltre il numero di soluzioni positive.

    \[\,\]

Svolgimento.

Poiché la funzione \arcsin è definita in [-1,1] e

(36)   \begin{equation*} -1 \leq -e^{-|x|} < 0 \qquad \forall x \in \mathbb{R}, \end{equation*}

il membro di sinistra \arcsin(-e^{-|x|}) è definito per ogni x \in \mathbb{R} e inoltre

(37)   \begin{equation*} -\frac{\pi}{2} \leq \arcsin(-e^{-|x|}) <0 \qquad \forall x \in \mathbb{R}. \end{equation*}

Poiché \pi x\geq 0 per x \geq 0, ciò è sufficiente a stabilire che l’equazione non possiede soluzioni positive o nulle. D’altra parte, consideriamo le funzioni f,g \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definite da

(38)   \begin{equation*} f(x) = \arcsin(-e^{-|x|}), \quad g(x)=\pi x \qquad \forall x \in \mathbb{R}. \end{equation*}

    \[\,\]

    \[\,\]

Figura 13: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.6.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

In figura 13 sono rappresentate f, in blu, e g in rosso, rispettivamente. Osserviamo che f è decrescente in (-\infty,0), mentre g è crescente in tale intervallo, per cui esiste al più una soluzione dell’equazione. Per stabilirne l’esistenza, notiamo che f e g sono continue e

(39)   \begin{equation*} f(0)=-\frac{\pi}{2} < 0 =g(0), \qquad f(-1)= \arcsin(-e^{-1}) > -\pi = g(-1). \end{equation*}

Per il corollario 1 esiste una soluzione dell’equazione f(x)=g(x) nell’intervallo (-1,0).

    \[\,\]

    \[\,\]

Teorema di Weiestrass

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 4.1  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Sia f\colon [-4, 1] \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \arctan(x+\pi)+2x, \qquad \forall x \in [-4,1].\]

Stabilire se il teorema di Weierstrass è applicabile nell’intervallo \left[-4,1\right]. In caso affermativo calcolare massimo e minimo della funzione.

    \[\,\]

Svolgimento.

Osserviamo che f è una funzione continua in [-4,1], in quanto somma di funzioni continue, per i risultati 1 , 6 e 12. Inoltre l’intervallo [-4,1] è chiuso e limitato, pertanto sono soddisfatte le ipotesi del teorema di Weierstrass 5 ed f ammette massimo e minimo assoluto nell’intervallo \left[-4,1\right].

Osserviamo che \arctan è strettamente crescente, in quanto inversa della funzione \tan che è strettamente crescente in \left[-\frac{\pi}{2}, \frac{\pi}{2}\right]. Segue che f è strettamente crescente, in quanto composizione e somma di funzioni strettamente crescenti. Dunque che f assumerà minimo e massimo negli estremi dell’intervallo -4 e 1, rispettivamente, da cui

    \[\min_{[-4,1]} f = f(-4)=-8+\arctan(-4+\pi) \quad \text{e} \quad \max_{[-4,1]}f = f(1)=\arctan(1+\pi)+2.\]

Per completezza riportiamo il grafico della funzione f (figura 14). Si osserva che la monotonia di f permette di stabilire l’esistenza di massimo e minimo senza usare il teorema di Weierstrass.

    \[\,\]

    \[\,\]

Figura 14: rappresentazione della funzione dell’esercizio 4.1.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 4.2  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Sia f\colon \left[0,\pi\right] \to \mathbb{R} definita da

    \[f(x) = \dfrac{1-\sin x}{1+\sin x} \quad \forall x \in \left[0,\pi\right].\]

Stabilire se il teorema di Weierstrass è applicabile nell’intervallo \left[0,\pi\right]. In caso affermativo calcolare massimo e minimo della funzione.

    \[\,\]

Svogimento.

La funzione f, rappresentata in figura 15, è continua in \left[0,\pi\right], per i risultati 3 e 6, che è chiuso e limitato, pertanto sono soddisfatte le ipotesi del teorema di Weierstrass 5 ed f ammette massimo e minimo assoluto nell’intervallo \left[0,\pi \right].

    \[\,\]

    \[\,\]

Figura 15: rappresentazione della funzione dell’esercizio 4.2.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Osserviamo che

    \[0 \leq 1-\sin x \leq 1, \quad 1 \leq 1+\sin x \leq 2 \qquad \forall x \in [0,\pi],\]

da cui

    \[0 \leq \dfrac{1-\sin x}{1 + \sin x} \leq 1 \qquad \forall x \in [0,\pi].\]

Poiché

    \[f\left(\dfrac{\pi}{2}\right) = 0, \quad f(0)= f(\pi) = 1,\]

si ha

    \[\max_{[0,\pi]} f=1 \qquad \mbox{e} \qquad \min_{[0,\pi]} f=0.\]

Riportiamo nel seguito una versione alternativa della risoluzione dell’esercizio 4.2.

    \[\,\]

    \[\,\]

Svogimento alternativo.

Dallo svolgimento precedente sappiamo che la funzione f soddisfa le ipotesi del teorema di Weierstrass. Osserviamo che f non è monotona in \left[0,\pi\right], difatti si ha

    \[f(0) = f(\pi) = 1 \quad \text{e} \quad f\left(\frac{\pi}{2}\right)=0.\]

Per trovare esplicitamente i valori di massimo e minimo della funzione f consideriamo separatamente i due intervalli I_1 = \left[0,\dfrac{\pi}{2}\right] e I_2= \left[\dfrac{\pi}{2},\pi\right] e mostriamo che f è decrescente in I_1 e crescente in I_2.

Osserviamo che per ogni x_1,x_2\in I_1, x_1<x_2 si ha

    \[f(x_1) = \dfrac{1-\sin x_1}{1+\sin x_1} \geq \dfrac{1-\sin x_2}{1+\sin x_2} = f(x_2),\]

poiché il numeratore è positivo decrescente e il denominatore è positivo e crescente, dunque globalmente la frazione è decrescente. Segue che la funzione f è decrescente in I_1, allora

(40)   \begin{equation*} \max_{I_1} f =f(0)=1, \qquad \min_{I_1} f = f\left(\frac{\pi}{2}\right)=0. \end{equation*}

Allo stesso modo si prova che f è crescente in I_2 e analogamente

(41)   \begin{equation*} \max_{I_2} f =f(\pi)=1, \qquad \min_{I_2} f = f\left(\frac{\pi}{2}\right)=0. \end{equation*}

Dunque i valori di massimo e minimo di f sono:

(42)   \begin{gather*} \max_{[0,\pi]} f =\max\{\max_{I_1} f,\max_{I_2} f\}=\max\{f(0),f(\pi)\}=1, \\ \min_{[0,\pi]} f = \min\{\min_{I_1} f,\min_{I_2} f\}=f\left(\frac{\pi}{2}\right) =0. \end{gather*}

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 4.3  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Stabilire se la funzione f \colon [0,3] \to \mathbb{R} definita da

(43)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} -e^{x} +2 & \text{se } x \in[0,1)\\[8pt] \sqrt{x} & \text{se } x \in [1,3] \end{cases} \end{equation*}

soddisfa le ipotesi del teorema di Weierstrass; calcolare inoltre \inf f e \sup f e stabilire se essi sono anche massimo e minimo.

    \[\,\]

Svolgimento.

Osserviamo che

(44)   \begin{equation*} \lim_{x \to 1^-} f(x) = \lim_{x \to 1^-} -e^x + 2 = - e +2,\\ \lim_{x \to 1^+} f(x) = \lim_{x \to 1^+} \sqrt{x} = 1. \end{equation*}

Poiché non esiste \lim_{x \to 1}, allora f non soddisfa le ipotesi del teorema di Weierstrass in quanto non è una funzione continua. Osserviamo che la funzione f nell’intervallo [0,1) è una funzione decrescente, dunque

    \[\sup_{x \in [0,1)} f(x) = f(0) = 1, \qquad \inf_{x \in [0,1)} f(x) = \lim_{x \to 1^-} f(x) = -e +2.\]

Nell’intervallo [1,3] la funzione f è invece strettamente crescente, dunque

    \[\inf_{x \in [1,3]} f(x) = f(1) = 1, \qquad \sup_{x \in [1,3]} f(x) = f(3) = \sqrt{3}.\]

Segue dunque che

    \[\inf_{x \in [0,3]} f(x) = -e +2, \qquad \sup_{x \in [0,3]} f(x) = \sqrt{3}.\]

Inoltre l’estremo superiore della funzione f coincide con il massimo poiché il valore viene assunto dalla funzione, mentre non ammette minimo poiché il valore dell’estremo inferiore non viene assunto dalla funzione. Riportiamo il grafico della funzione f in figura 16.

    \[\,\]

    \[\,\]

Figura 16: rappresentazione della funzione dell’esercizio 4.3.

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 4.4  (\bigstar\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar) . Dimostrare che, se f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} è una funzione continua tale che

(45)   \begin{equation*} \lim_{x \to \pm \infty} f(x)= \ell \in \mathbb{R} \cup \{\pm \infty\}, \end{equation*}

allora f ammette massimo o minimo in \mathbb{R}. Mostrare che lo stesso risultato vale se f è definita in un intervallo aperto (a,b) e soddisfa

(46)   \begin{equation*} \lim_{x \to a} f(x) = \lim_{x \to b} f(x) = \ell \in \mathbb{R} \cup \{\pm \infty\}. \end{equation*}

    \[\,\]

Svolgimento.

Dimostriamo la seguente proprietà.

    \[\,\]

Proposizione 4.5 Sia f una funzione soddisfacente le ipotesi dell’esercizio. Se f assume un valore maggiore di \ell, allora f ha massimo. Analogamente, se f assume un valore minore di \ell, allora ha minimo.

    \[\,\]

Tale proposizione implica ovviamente la tesi: infatti, se f non è costante4, assumerà un valore diverso da \ell e quindi, per la proposizione 4.5, avrà massimo o minimo. Osserviamo inoltre che, nel caso \ell=+\infty, allora dalla proposizione 4.5 segue che f ha necessariamente minimo. Analogamente, se \ell=-\infty, allora la proposizione 4.5 implica che f ha necessariamente massimo. Dimostriamo quindi la proposizione 4.5.

Se f assume un valore maggiore di \ell, esiste x_0 \in \mathbb{R} tale che f(x_0) > \ell. Per l’ipotesi \lim_{x \to \pm \infty}f(x)=\ell, dalla definizione di limite segue che esiste T >0 tale che

(47)   \begin{equation*} f(x) < f(x_0) \qquad \forall x \in (-\infty,-T) \cup (T,+\infty). \end{equation*}

Da tale disuguaglianza si ha ovviamente che x_0 \in [-T,T]. Poiché l’intervallo [-T,T] è chiuso e limitato e f è continua, per il teorema di Weierstrass 5 essa assume su tale intervallo valore massimo, nel punto x_M. Poiché x_0 \in [-T,T], si ha

(48)   \begin{equation*} \max_{[-T,T]}f = f(x_M) \geq f(x_0). \end{equation*}

Da tale relazione e da (47), segue che

(49)   \begin{equation*} \max_{\mathbb{R}}f = f(x_M), \end{equation*}

quindi f assume valore massimo.

    \[\,\]

    \[\,\]


  1. nel qual caso avrà ovviamente sia minimo che massimo.

    \[\,\]

    \[\,\]

Uniforme continuità

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 5.1  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Siano f,g\colon  \mathbb{R} \rightarrow \mathbb{R} due funzioni uniformemente continue. Allora f+g è necessariamente uniformemente continua?

    \[\,\]

Svolgimento.

La risposta è affermativa. Infatti, fissato \varepsilon>0, cerchiamo \delta>0 tale che per ogni x,y\in\mathbb{R}, con |x-y|<\delta, si abbia

    \[|f(x)+g(x)-f(y)-g(y)|<\varepsilon.\]

Essendo per ipotesi sia f che g uniformemente continue, esistono rispettivamente \delta_{1}>0 e \delta_{2}>0 tali che

    \[|f(x)-f(y)|<\dfrac{\varepsilon}{2}\quad\text{se }|x-y|<\delta_{1}\]

e

    \[|g(x)-g(y)|<\dfrac{\varepsilon}{2}\quad\text{se }|x-y|<\delta_{2}.\]

Scegliendo

    \[\delta=\min\{\delta_{1},\delta_{2}\},\]

si ottiene, per la disuguaglianza triangolare, che se |x-y|<\delta

    \[|f(x)+g(x)-f(y)-g(y)|\leq|f(x)-f(y)|+|g(x)-g(y)|<\dfrac{\varepsilon}{2}+\dfrac{\varepsilon}{2}=\varepsilon.\]

Possiamo quindi concludere che f+g è uniformemente continua.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 5.2  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Siano f,g\colon  \mathbb{R} \rightarrow \mathbb{R} due funzioni uniformemente continue. Allora fg è necessariamente uniformemente continua?

    \[\,\]

Svolgimento.

La risposta è negativa. Vediamo un controesempio. Consideriamo le funzioni f, g \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definite da

    \[f(x)=g(x)=x \qquad \forall x \in \mathbb{R}.\]

Osserviamo che f,g sono uniformemente continue su \mathbb{R}, ma f\cdot g \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    \[(f\cdot g)(x)=x^2 \qquad \forall x \in \mathbb{R}\]

non è uniformemente continua su \mathbb{R}. Infatti, negando la definizione di uniforme continuità, ciò si traduce nel dimostrare la seguente proprietà:

(50)   \begin{equation*} 	\exists \varepsilon>0\colon  \;\,\forall \delta>0\;\;\exists x,y\in A \colon \quad  |x-y| < \delta \quad \text{ e }\quad  |f(x)-f(y)|\geq \varepsilon. \end{equation*}

Fissiamo \varepsilon=1 e sia \delta>0, consideriamo x=\dfrac{1}{\delta}\text{ e } y=\dfrac{\delta}{2}+\dfrac{1}{\delta}. Chiaramente |x-y|=\dfrac{\delta}{2}<\delta ma

    \[|f(x)-f(y)|=\left|\dfrac{1}{\delta^2}-\left(\dfrac{\delta}{2}+\frac{1}{\delta}\right)^2\right|=\left \vert \dfrac{\delta^2}{4}+1\right \vert>1.\]

Dunque, abbiamo dimostrato che vale 50 in corrispondenza di \varepsilon = 1.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 5.3  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar) . Sia f\colon \mathbb{R}\rightarrow \mathbb{R} continua e dotata di asintoti orizzontali per x\rightarrow \pm\infty. Si può dire che f è uniformemente continua?

    \[\,\]

Svolgimento.

Si fissi \varepsilon>0. Occorre mostrare che esiste \delta>0 tale che

(51)   \begin{equation*} |x-y| < \delta \Rightarrow |f(x)-f(y)| < \varepsilon. \end{equation*}

f ha asintoti orizzontali, cioè esistono \ell^-,\ell^+ \in \mathbb{R} tali che

(52)   \begin{equation*} \lim_{x \to - \infty} f(x)= \ell^-, \qquad \lim_{x \to + \infty} f(x)= \ell^+. \end{equation*}

Per definizione di limite, esistono A,B \in \mathbb{R} con A \leq B tali che

(53)   \begin{equation*} |f(x)-\ell^-| < \dfrac{\varepsilon}{2} \quad \forall x \in (-\infty,A], \qquad |f(x)-\ell^+| < \dfrac{\varepsilon}{2} \quad \forall x \in [B,+\infty). \end{equation*}

Ciò implica che

(54)   \begin{equation*} |f(x)-f(y)| \leq |f(x)-\ell^-|+ |f(y)-\ell^-| < \dfrac{\varepsilon}{2} + \dfrac{\varepsilon}{2} = \varepsilon \qquad \forall x,y \in (-\infty,A]. \end{equation*}

Analogamente

(55)   \begin{equation*} |f(x)-f(y)| \leq |f(x)-\ell^+|+ |f(y)-\ell^+| < \dfrac{\varepsilon}{2} + \dfrac{\varepsilon}{2} = \varepsilon \qquad \forall x,y \in [B,+\infty). \end{equation*}

Inoltre, poiché f è uniformemente continua su [A-1,B+1] per il teorema di Heine-Cantor, esiste \delta \in (0,1) (possiamo ovviamente scegliere \delta<1) tale che

(56)   \begin{equation*} |f(x)-f(y)|< \varepsilon \qquad \forall x,y \in [A-1,B+1] \colon |x-y|< \delta. \end{equation*}

Supponiamo quindi x,y \in \mathbb{R} con |x-y|< \delta.

    \[\,\]

  • Se x,y \in[A-1,B+1], allora da (56) segue |f(x)-f(y)|< \varepsilon.
  • Se x e y non appartengono entrambi a [A-1,B+1], allora uno di essi, supponiamo che sia x, appartiene a (-\infty,A-1] oppure a [B+1, +\infty). Supponiamo, senza perdita di generalità, che x \in (-\infty,A-1]. Poiché |x-y|< \delta < 1, allora

    (57)   \begin{equation*} x,y \in (-\infty,A), \end{equation*}

    e quindi, per (54),

    (58)   \begin{equation*} |f(x)-f(y)| < \varepsilon. \end{equation*}

    Il caso x \in [B,+\infty) è analogo.

In ogni caso, si è provato che esiste \delta>0 tale che

(59)   \begin{equation*} |x-y| < \delta \Rightarrow |f(x)-f(y)| < \varepsilon, \end{equation*}

che è quanto occorreva a mostrare l’uniforme continuità di f.

    \[\,\]

    \[\,\]

Esercizio 5.4  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar) . Dire se la funzione

    \[f(x)=\dfrac{\sin \left(e^{x^2}\right)}{1+x^2}\]

è uniformemente continua sui seguenti insiemi:

    \[\,\]

  1. A=[-1,1];
  2. B=\mathbb{R}.

    \[\,\]

Svolgimento punto 1.

Consideriamo separatamente i due insiemi.

    \[\,\]

  1. f è continua su [-1,1], poiché composizione di funzioni continue per i risultati 3 , 5, 6 e 8. Dunque, poiché [-1,1] è un intervallo chiuso e limitato, per il teorema 6 f è uniformemente continua in [-1,1].

    \[\,\]

    \[\,\]

Svolgimento punto 2.

  • Osserviamo che f è continua su \mathbb{R} e

        \[\lim_{x\rightarrow \pm\infty}f(x)=0,\]

    avendo usato il fatto che

        \[\left|\dfrac{\sin \left(e^{x^2}\right)}{1+x^2}\right| \leq \dfrac{1}{1+x^2} \quad \xrightarrow[x \to \pm \infty]{}\quad 0 .\]

    Quindi per l’esercizio 5.3 f è uniformemente continua su B=\mathbb{R}.

  •     \[\,\]

        \[\,\]

    Esercizio 5.5 (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Dire se la funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    (60)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} \sin x \sin \left( \dfrac{1}{x}\right) & \text{se } x \in \mathbb{R} \setminus \{0\}\\ 0 & \text{se } x =0 \end{cases} \end{equation*}

    è uniformemente continua.

        \[\,\]

    Svolgimento.

    La risposta è affermativa. Poiché

    (61)   \begin{equation*} \left| \sin x \sin \left( \dfrac{1}{x}\right) \right| \leq |\sin x| \qquad \forall x \neq 0, \end{equation*}

    e \lim_{x \to 0} \sin x=0, dal teorema del confronto segue che

    (62)   \begin{equation*} \lim_{x \to 0} f(x) = \lim_{x \to 0} \sin x \sin \left( \dfrac{1}{x}\right) = 0 = f(0), \end{equation*}

    quindi f è continua in 0. Poiché f è continua anche in \mathbb{R} \setminus \{0\} per le proposizioni 3 , 6, 8, essa è continua in \mathbb{R}, come mostrato in figura 17.

    Usiamo l’esercizio 5.3 per mostrare che f è uniformemente continua. Infatti, da \lim_{x \to +\infty} \frac{1}{x}=0, per la continuità della funzione seno e per il teorema ponte 9 , si ha

    (63)   \begin{equation*} \lim_{x \to +\infty} \sin \left( \dfrac{1}{x}\right) = 0 \end{equation*}

    Dalla limitatezza della funzione \sin, segue quindi

    (64)   \begin{equation*} \lim_{x \to +\infty} f(x) = \lim_{x \to +\infty} \sin x \sin \left( \dfrac{1}{x}\right) = 0, \end{equation*}

    quindi f ha asintoti orizzontali per x \to \pm \infty e quindi per l’esercizio 5.3 essa è uniformemente continua.

        \[\,\]

        \[\,\]

    Figura 17: la funzione f dell’esercizio 5.5. Si nota che f è continua e che ha asintoti orizzontali (di equazione y=0) per x \to \pm \infty. Per l’esercizio 5.3, essa è quindi uniformemente continua.

        \[\,\]

        \[\,\]

        \[\,\]

        \[\,\]

        \[\,\]

    Esercizio 5.6  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Dire se la funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    (65)   \begin{equation*} f(x) = \sin (x^2) \qquad \forall x \in \mathbb{R} \end{equation*}

    è uniformemente continua nei seguenti insiemi:

        \[\,\]

    1. in [-5,5];
    2. in \mathbb{R}.

        \[\,\]

    Svolgimento punto 1.

    Svolgiamo separatamente i diversi punti.

        \[\,\]

    f è una funzione continua, per le proposizioni 1 , 3 e 8. Poiché l’intervallo [-5,5] è chiuso e limitato, per il teorema di Heine-Cantor 6 f è anche uniformemente continua.

    Più in generale, f è uniformemente continua su tutti gli intervalli del tipo [-R,R] con R>0.

        \[\,\]

        \[\,\]

    Svolgimento punto 2.

    Affermiamo che f non è uniformemente continua. Infatti, consideriamo le due successioni \{x_k\}_k e \{y_k\}_k (rappresentate in figura 18) e definite da

    (66)   \begin{equation*} x_k=\sqrt{\dfrac{\pi}{2}+2 k \pi}, \quad y_k=\sqrt{-\dfrac{\pi}{2}+2 k \pi} \qquad \forall k \in \mathbb{N}. \end{equation*}

    Allora ovviamente x_k \to +\infty e y_k \to + \infty e

    (67)   \begin{equation*} \sin \left(x_k^2\right)-\sin \left(y_k^2\right)=2 \qquad \forall k \in \mathbb{N}, \end{equation*}

    mentre per ogni k \in \mathbb{N}

    (68)   \begin{equation*} \begin{split} x_k-y_k = & \sqrt{2 k \pi}\left(\sqrt{1+\frac{1}{4 k}}-\sqrt{1-\frac{1}{4 k}}\right) \\ = & \sqrt{2 k \pi}\dfrac{\left(\sqrt{1+\frac{1}{4 k}}-\sqrt{1-\frac{1}{4 k}}\right)\left(\sqrt{1+\frac{1}{4 k}}+\sqrt{1-\frac{1}{4 k}}\right)}{\left(\sqrt{1+\frac{1}{4 k}}+\sqrt{1-\frac{1}{4 k}}\right)} \\ \leq & \sqrt{2 k \pi} \dfrac{1}{2k} \\ = & \sqrt{\dfrac{\pi}{2k}}. \end{split} \end{equation*}

        \[\,\]

        \[\,\]

    Figura 18: la funzione f dell’esercizio 5.6. Si vede che i punti x_k e y_k sono via via più vicini al crescere di k, mentre f(x_k)=1 e f(y_k)=-1, per cui f non è uniformemente continua in \mathbb{R}.

        \[\,\]

        \[\,\]

        \[\,\]

    Da ciò si evince che

    (69)   \begin{equation*} \lim_{k \to + \infty}|x_k-y_k| = 0. \end{equation*}

    Mostriamo ora che f non è uniformemente continua. Sia \varepsilon< 2. Per ogni \delta>0, da (69) e (67) esistono x_k,y_k tali che

    (70)   \begin{equation*} |x_k-y_k|< \delta, \qquad |f(x_k)-f(y_k)|=2 > \varepsilon. \end{equation*}

        \[\,\]

        \[\,\]

    Funzioni continue: esercizi teorici

        \[\,\]

        \[\,\]

    Esercizio 6.1  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar) . Mostrare che per una funzione f \colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} sono equivalenti le seguenti affermazioni:

        \[\,\]

    1. f è continua;
    2. per ogni insieme aperto A \subseteq \mathbb{R}, la controimmagine f^{-1}(A) è aperta;
    3. per ogni insieme chiuso C \subseteq \mathbb{R}, la controimmagine f^{-1}(C) è chiusa.

        \[\,\]

    Svolgimento.

    Dimostriamo che le 3 affermazioni sono equivalenti mostrando che (1 ) (2 ), (2 ) (3 ) e che (3 ) (1 ). In tal modo si sarà provato che ognuna delle affermazioni implica l’altra, ottenendo quindi la loro equivalenza.

        \[\,\]

    • (1 ) (2 ) Sia A \subseteq \mathbb{R} un insieme aperto. Per mostrare che f^{-1}(A), ricordiamo che un insieme B \subseteq \mathbb{R} è aperto se e solo se, per ogni x_0 \in B, esiste \delta>0 tale che

      (71)   \begin{equation*} 			(x_0-\delta,x_0+\delta) \subseteq B. 		\end{equation*}

      Consideriamo quindi x_0 \in f^{-1}(A) e mostriamo che esiste un suo intorno contenuto in f^{-1}(A). Sia y_0=f(x_0) \in A; poiché A è aperto, esiste \varepsilon>0 tale che

      (72)   \begin{equation*} 			(y_0-\varepsilon,y_0+\varepsilon) \subseteq A. 		\end{equation*}

      Per [ 1 , osservazione 2.4], esiste \delta>0 tale che

      (73)   \begin{equation*} 			f(x) \in (y_0-\varepsilon,y_0+\varepsilon) 			\qquad 			\forall x \in (x_0-\delta,x_0+\delta). 		\end{equation*}

      Ciò, insieme a (72), mostra che se x \in (x_0-\delta,x_0+\delta), allora la sua immagine f(x) \in A, cioè che x \in f^{-1}(A). In altre parole

      (74)   \begin{equation*} 			(x_0-\delta,x_0+\delta) \subseteq f^{-1}(A). 		\end{equation*}

      Poiché f^{-1}(A) contiene un intorno di ogni suo punto, è aperto.

    • (2 ) (3 ) Sia C \subseteq \mathbb{R} un insieme chiuso e mostriamo che f^{-1}(C) è chiuso. Osserviamo preliminarmente che un insieme è chiuso se e solo se il suo complementare è aperto.

      (75)   \begin{equation*} 			f^{-1}(C) 			= 			f^{-1}\big(\mathbb{R} \setminus (\mathbb{R} \setminus C)\big) 			= 			f^{-1}(\mathbb{R}) \setminus f^{-1}(\mathbb{R} \setminus C) 			= 			\mathbb{R} \setminus f^{-1}(\mathbb{R} \setminus C), 		\end{equation*}

      dove nella prima uguaglianza si è sfruttato il fatto che C= \mathbb{R} \setminus (\mathbb{R} \setminus C), mentre la seconda e la terza uguaglianza seguono dalle note proprietà della controimmagine. Poiché \mathbb{R} \setminus C è aperto per il punto (2 ), da (75) e dall’osservazione preliminare segue che f^{-1}(C) è chiuso.

    • (3 ) (1 ) Sia x_0 \in \mathbb{R} e mostriamo che f è continua in x_0. Si fissi \varepsilon>0 e consideriamo l’insieme chiuso

      (76)   \begin{equation*} 			C= \mathbb{R} \setminus (f(x_0)-\varepsilon,f(x_0)+\varepsilon). 		\end{equation*}

      Per definizione di controimmagine, si ha che x_0 \notin f^{-1}(C), ossia

      (77)   \begin{equation*} 			x_0 \in \mathbb{R} \setminus f^{-1}(C) \eqqcolon I. 		\end{equation*}

      Poiché f^{-1}(C) è chiuso per il punto 3, l’insieme I (complementare di f^{-1}(C)) è aperto e contiene x_0. Quindi esiste \delta>0 tale che

      (78)   \begin{equation*} 			(x_0-\delta,x_0+\delta) \subseteq I. 		\end{equation*}

      Poiché (x_0-\delta,x_0+\delta) è disgiunto da f^{-1}(C), si deve avere

      (79)   \begin{equation*} 			f(x) \in \mathbb{R} \setminus  C 			= 			(f(x_0)-\varepsilon,f(x_0)+\varepsilon) 			\qquad 			\forall x \in (x_0-\delta,x_0+\delta). 		\end{equation*}

      Tale ragionamento prova che f è continua in x_0 e, per l’arbitrarietà di \varepsilon, che f è continua in \mathbb{R}.

        \[\,\]

        \[\,\]

    Esercizio 6.2  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) . Esibire un esempio di funzione f \colon \mathbb{R}\to \mathbb{R} continua e di un insieme aperto A \subseteq \mathbb{R} tale che f(A) non sia aperto.

        \[\,\]

    Svolgimento.

    Si consideri la funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    (80)   \begin{equation*} 		f(x) 		= 		\sin x 		\qquad 		\forall x \in \mathbb{R}. 	\end{equation*}

    L’intervallo (-\pi,\pi) è ovviamente aperto, ma si ha

    (81)   \begin{equation*} 		f\big( (-\pi,\pi) \big) 		= 		[-1,1], 	\end{equation*}

    che non è aperto.

        \[\,\]

        \[\,\]

    Esercizio 6.3  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar) . Sia P(x) un polinomio di grado dispari. Dimostrare che l’equazione nella variabile x

    (82)   \begin{equation*} 			P(x)=0 		\end{equation*}

    possiede almeno una soluzione reale.

        \[\,\]

    Svolgimento.

    Poiché P è un polinomio di grado dispari, esso è una funzione continua su tutto \mathbb{R}, per proposizione 1 , tale che se il coefficiente di grado più alto è positivo,

    (83)   \begin{equation*} 	\lim_{x \to + \infty} = +\infty \qquad \text{e} \qquad \lim_{x \to - \infty} = -\infty, 	\end{equation*}

    viceversa se il coefficiente di grado più alto è negativo. Per il teorema di permanenza del segno [4 teorema 5.1] esistono x_1 e x_2, con x_1<x_2 tali che

        \[f(x_1) < 0 \quad \text{e} \quad  f(x_2) > 0\]

    nel caso dato dall’equazione (83), e viceversa nell’altro caso. Nell’intervallo [x_1,x_2] valgono quindi le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri 1.11, dunque esiste almeno una radice reale dell’equazione corrispondente.

        \[\,\]

        \[\,\]

    Esercizio 6.4  (\bigstar\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar) . Sia f \colon (a,b)\to \mathbb{R} una funzione continua tale che

    (84)   \begin{equation*} 		f\left(\dfrac{x+y}{2}\right)\leq \dfrac{f(x)+f(y)}{2}\qquad \forall x,y \in (a,b). 	\end{equation*}

    Si mostri allora che f è convessa5.

        \[\,\]

        \[\,\]


    1. Si ricorda che una funzione f \colon (a,b)\to \mathbb{R} si dice convessa se e solo se vale

      (85)   \begin{equation*} 				f(t x + (1-t)y) 				\leq 				t f(x) + (1-t)f(y) 				\qquad 				\forall x,y \in (a,b),\,\,\, 				\forall t \in [0,1]. 			\end{equation*}

      Una funzione f è quindi convessa se e solo se, presi due punti x,y \in (a,b), il grafico di f si trova al di sopra di quello della funzione affine passante per i punti (x,f(x)) e (y,f(y)), ossia se per ogni x,z,y \in (a,b) con x<y<z si ha

      (86)   \begin{equation*} 			f(z) 			\leq 			\dfrac{y-z}{y-x} f(x) + \dfrac{z-x}{y-x}f(y). 		\end{equation*}

      Si rimanda alla dispensa sulle funzioni convesse [5] per una trattazione approfondita.

        \[\,\]

    Svolgimento.

    Siano x,y \in (a,b) con x<y e supponiamo in primo luogo che f(x)=f(y). Per provare la convessità occorre e basta dimostrare che

    (87)   \begin{equation*} 	f(z) \leq f(x) 	\qquad 	\forall z \in [x,y]. \end{equation*}

    Se per assurdo ciò non fosse vero, allora per la continuità di f e il teorema di Weierstrass esisterebbe z \in [x,y] tale che

    (88)   \begin{equation*} 	f(z) 	\coloneqq \max_{[x,y]}f 	> f(x). \end{equation*}

    Senza perdita di generalità possiamo supporre che x < z \leq \frac{x+y}{2} (l’altro caso è analogo). Allora il punto

    (89)   \begin{equation*} 	y' \coloneqq z + (z-x) \end{equation*}

    appartiene a [x,y]. In altre parole z= \frac{x+y'}{2}, ossia y' è tale che z è il punto medio dell’intervallo [x,y']. Si ha quindi

    (90)   \begin{equation*} 	f(z) 	= 	f\left(\dfrac{x+y'}{2}\right) 	\leq 	\dfrac{f(x)+f(y')}{2} 	< 	\dfrac{f(z)+f(z)}{2} 	= 	f(z), \end{equation*}

    che è un assurdo. Si noti che la prima disuguaglianza segue dall’ipotesi (84), mentre la seconda segue dal fatto che f(x)<f(z) e che f(y') \leq f(z) poiché z è un punto di massimo per f. Tale contraddizione deriva dall’aver supposto che (87) fosse falsa: essa risulta quindi vera.

    Se invece f(x) \neq f(y), basta considerare la funzione g \coloneqq f-\varphi, dove \varphi \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} è definita da

    (91)   \begin{equation*} 	\varphi(z) 	= 	\left( 1 - \dfrac{z-x}{y-x}\right) f(x) + \dfrac{z-x}{y-x}f(y) 	\qquad 	\forall z \in \mathbb{R}, \end{equation*}

    cioè \varphi è una funzione affine che soddisfa f(x)=\varphi(x) e f(y)=\varphi(y). Segue che g(x)=g(y)=0 e inoltre g soddisfa la stessa ipotesi (84) di f. Dunque per il punto precedente si ha g(z) \leq 0 per ogni z \in [x,y]. Pertanto

    (92)   \begin{equation*} 	f(z) 	=g(z)+ \varphi(z) 	\leq 	0 + \dfrac{y-z}{y-x} f(x) + \dfrac{z-x}{y-x}f(y) 	\qquad 	\forall z \in [x,y], \end{equation*}

    che prova quindi che f è convessa.

        \[\,\]

        \[\,\]

    Esercizio 6.5  (\bigstar\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar) . Si mostri che se la funzione f \colon (a,b)\to \mathbb{R} è convessa, allora è lipschitziana su ogni sottointervallo chiuso di (a,b). In particolare ogni funzione convessa f\colon (a,b)\to \mathbb{R} è continua. Si dia un esempio di una funzione convessa non lipschitziana definita su (0,1) e di una funzione convessa su [0,1] non continua.

        \[\,\]

    Svolgimento.

    Proviamo preliminarlmente che se f è convessa, allora per ogni x,y,z \in (a,b), x<y<z si ha

    (93)   \begin{equation*} 	\dfrac{f(y)-f(x)}{y-x}\leq 	\dfrac{f(z)-f(x)}{z-x}\leq 	\dfrac{f(z)-f(y)}{z-y}. 	\end{equation*}

    Siano x,y,z \in (a,b), x<y<z, allora possiamo riscrivere (86) nel modo seguente

        \[f(y)- f(x) \leq \dfrac{f(z)-f(x)}{z-x}(y-x),\]

    da cui si ricava la prima parte della disuguaglianza (93) dividendo per y-x. La seconda parte si ricava in maniera analoga, riscrivendo (86) come

        \[f(x)- f(z) \geq \dfrac{f(y)-f(z)}{y-z}(x-z)\]

    e dividendo per x-z. Abbiamo dunque provato che vale (93).

    Siano c,d \in \mathbb{R} tali che [c,d] \subset (a,b) e siano t_1,t_2 tali che a < t_2 < c < d <t_1 < b. Siano x, y \in [c,d], allora poiché f è convessa per (93) si ha

        \[\dfrac{f(c)- f(t_2)}{c-t_2}\leq \dfrac{f(x)-f(y)}{x-y} \leq \dfrac{f(t_1)-f(d)}{t_1-d}.\]

    Sia

        \[M \coloneqq \max \left\lbrace \left|\dfrac{f(c)- f(t_2)}{c-t_2}\right|, \left|\dfrac{f(t_1)-f(d)}{t_1-d}\right|\right\rbrace,\]

    allora si ha che

        \[|f(x)-f(y)| \leq M|x-y|.\]

    Ciò prova che f è lipschitziana su [c,d]. Dimostriamo ora la continuità di f in (a,b). Siano x_0 \in (a,b), \delta >0 tali che

        \[[x_0 - \delta, x_0 + \delta] \subset (a,b).\]

    Allora per il passo precedente f è lipschitziana su [x_0 - \delta, x_0 + \delta], per cui f è continua in x_0 per il corollario 2.

        \[\,\]

  • Un esempio di funzione convessa non lipschitziana definita su (0,1) è il seguente: f\colon(0,1)\to (-1,0) tale che

        \[f(x)=-\sqrt{x} \qquad \forall x \in (0,1).\]

    La non lipschitzianeità di f è stata mostrata in [ 1, esempio 6.23]{teoria}. Inoltre f è convessa, infatti se x,y\in (0,1)

        \[f\left(\dfrac{x+y}{2}\right) 	\leq 	\dfrac{f(x)+f(y)}{2} 	\iff & 	- \sqrt{\dfrac{x+y}{2}}\leq -\dfrac{\sqrt{x}+ \sqrt{y}}{2}\\ 	\iff & 	\dfrac{x+y}{2} \geq \dfrac{x+ 2\sqrt{xy} + y}{4} 	\\ 	\iff & 	 x+ y - 2\sqrt{xy} \geq 0 	 \\ 	 \iff & 	(\sqrt{x}-\sqrt{y})^2 \geq 0.\]

    Poiché l’ultima disuguaglianza è vera allora l’ipotesi 84 dell’esercizio 6.4 è soddisfatta, e dunque la funzione f è convessa.

  • Un esempio di funzione convessa su [0,1] non continua è il seguente: f\colon [0,1]\to \mathbb{R} tale che

        \[f(x) = \begin{cases*} 		1, & \text{se } $x=0$,\\ 		0, & \text{altrimenti}. 	\end{cases*}\]

    Proviamo che f è convessa. Siano x, y \in (0,1] e t\in [0,1], allora z \coloneqq tx + (1-t)y \in (0,1], da cui

        \[f(tx + (1-t)y) = f(z) = 0 \quad \text{e} \quad t f(x) + (1-t)f(y) = t\cdot 0 + (1-t)\cdot 0 = 0.\]

    Se x=0 (o equivalentemente y=0) procedendo analogamente si ha che

        \[f(tx + (1-t)y) = 0 \leq t = t\cdot 1 + (1-t)\cdot 0 = t f(x) + (1-t)f(y).\]

  • Riferimenti bibliografici

    [1] Qui Si Risolve, Funzioni Continue – Teoria .
    [2] Qui Si Risolve, Il teorema ponte .
    [3] Qui Si Risolve, Calcolo differenziale .
    [4] Qui Si Risolve, Teorema della permanenza del segno.
    [5] Qui Si Risolve, Funzioni convesse .

     
     

    Tutta la teoria di analisi matematica

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    18. Funzioni goniometriche: la guida essenziale
    19. Teorema di Bolzano-Weierstrass per le successioni
    20. Criterio del rapporto per le successioni
    21. Definizione e proprietà del numero di Nepero
    22. Limite di una successione monotona
    23. Successioni di Cauchy
    24. Il teorema ponte
    25. Teoria sui limiti
    26. Simboli di Landau
    27. Funzioni continue – Teoria
    28. Il teorema di Weierstrass
    29. Il teorema dei valori intermedi
    30. Il teorema della permanenza del segno
    31. Il teorema di Heine-Cantor
    32. Il teorema di esistenza degli zeri
    33. Il metodo di bisezione
    34. Teorema ponte versione per le funzioni continue
    35. Discontinuità di funzioni monotone
    36. Continuità della funzione inversa
    37. Teorema delle contrazioni o Teorema di punto fisso di Banach-Caccioppoli
    38. Teoria sulle derivate
    39. Calcolo delle derivate: la guida pratica
    40. Teoria sulle funzioni convesse
    41. Il teorema di Darboux
    42. I teoremi di de l’Hôpital
    43. Teorema di Fermat
    44. Teoremi di Rolle e Lagrange
    45. Il teorema di Cauchy
    46. Espansione di Taylor: teoria, esempi e applicazioni pratiche
    47. Polinomi di Taylor nei limiti: istruzioni per l’uso
    48. Integrali definiti e indefiniti
    49. Teorema fondamentale del calcolo integrale (approfondimento)
    50. Integrali ricorsivi
    51. Formule del trapezio, rettangolo e Cavalieri-Simpson
    52. Teoria sugli integrali impropri
    53. Funzioni integrali – Teoria
    54. Introduzione ai numeri complessi – Volume 1 (per un corso di ingegneria — versione semplificata)
    55. Introduzione ai numeri complessi – Volume 1 (per un corso di matematica o fisica)
    56. Serie numeriche: la guida completa
    57. Successioni di funzioni – Teoria
    58. Teoremi sulle successioni di funzioni
      1. 58a. Criterio di Cauchy per la convergenza uniforme
      2. 58b. Limite uniforme di funzioni continue
      3. 58c. Passaggio al limite sotto il segno di integrale
      4. 58d. Limite uniforme di funzioni derivabili
      5. 58e. Piccolo teorema del Dini
      6. 58f. Procedura diagonale e teorema di Ascoli-Arzela
    59. Serie di funzioni – Teoria
    60. Serie di potenze – Teoria
    61. Serie di Fourier – Teoria e applicazioni
    62. Integrali multipli — Parte 1 (teoria)
    63. Integrali multipli — Parte 2 (teoria e esercizi misti)
    64. Regola della Catena — Teoria ed esempi.
    65. Jacobiano associato al cambiamento di coordinate sferiche
    66. Guida ai Massimi e Minimi: Tecniche e Teoria nelle Funzioni Multivariabili
    67. Operatore di Laplace o Laplaciano
    68. Teoria equazioni differenziali
    69. Equazione di Eulero
    70. Teoria ed esercizi sulla funzione Gamma di Eulero
    71. Teoria ed esercizi sulla funzione Beta
    72. Approfondimento numeri complessi
    73. Diverse formulazioni dell’assioma di completezza
    74. Numeri di Delannoy centrali
    75. Esercizi avanzati analisi

     
     

    Tutte le cartelle di Analisi Matematica

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    1. Prerequisiti di Analisi
      1. Ripasso algebra biennio liceo
      2. Ripasso geometria analitica
      3. Ripasso goniometria e trigonometria
      4. Errori tipici da evitare
      5. Insiemi numerici N,Z,Q,R
      6. Funzioni elementari
      7. Logica elementare
      8. Insiemi
    2. Successioni
      1. Teoria sulle Successioni
      2. Estremo superiore e inferiore
      3. Limiti base
      4. Forme indeterminate
      5. Limiti notevoli
      6. Esercizi misti Successioni
      7. Successioni per ricorrenza
    3. Funzioni
      1. Teoria sulle funzioni
      2. Verifica del limite in funzioni
      3. Limite base in funzioni
      4. Forme indeterminate in funzioni
      5. Limiti notevoli in funzioni
      6. Calcolo asintoti
      7. Studio di funzione senza derivate
      8. Dominio di una funzione
      9. Esercizi misti Funzioni
      10. Esercizi misti sui Limiti
    4. Funzioni continue-lipschitziane-holderiane
      1. Teoria sulle Funzioni continue-lipschitziane-holderiane
      2. Continuità delle funzioni
      3. Continuità uniforme
      4. Teorema degli zeri
      5. Esercizi sul teorema di Weierstrass senza l’uso delle derivate
    5. Calcolo differenziale
      1. Derivate
      2. Calcolo delle derivate
      3. Retta tangente nel calcolo differenziale
      4. Punti di non derivabilità nel calcolo differenziale
      5. Esercizi sul teorema di Weierstrass con l’uso delle derivate
      6. Studio di funzione completo nel calcolo differenziale
      7. Esercizi teorici nel calcolo differenziale
      8. Metodo di bisezione
      9. Metodo di Newton
    6. Teoremi del calcolo differenziale
      1. Teoria sui Teoremi del calcolo differenziale
      2. Teorema di Rolle
      3. Teorema di Lagrange
      4. Teorema di Cauchy
      5. Teorema di De L’Hôpital
    7. Calcolo integrale
      1. Integrale di Riemann
      2. Integrali immediati
      3. Integrale di funzione composta
      4. Integrali per sostituzione
      5. Integrali per parti
      6. Integrali di funzione razionale
      7. Calcolo delle aree
      8. Metodo dei rettangoli e dei trapezi
      9. Esercizi Misti Integrali Indefiniti
      10. Esercizi Misti Integrali Definiti
    8. Integrali impropri
      1. Teoria Integrali impropri
      2. Carattere di un integrale improprio
      3. Calcolo di un integrale improprio
    9. Espansione di Taylor
      1. Teoria Espansione di Taylor
      2. Limiti di funzione con Taylor
      3. Limiti di successione con Taylor
      4. Stime del resto
    10. Funzioni integrali (Approfondimento)
      1. Teoria Funzioni integrali (Approfondimento)
      2. Studio di funzione integrale
      3. Limiti con Taylor e De L’Hôpital
      4. Derivazione di integrali parametrici (Tecnica di Feynmann)
    11. Numeri Complessi
      1. Teoria Numeri complessi
      2. Espressioni con i numeri complessi
      3. Radice di un numero complesso
      4. Equazioni con i numeri complessi
      5. Disequazioni con i numeri complessi
      6. Esercizi misti Numeri complessi
    12. Serie numeriche
      1. Teoria Serie numeriche
      2. Esercizi Serie a termini positivi
      3. Esercizi Serie a termini di segno variabile
      4. Esercizi Serie geometriche e telescopiche
    13. Successioni di funzioni
      1. Teoria Successioni di funzioni
      2. Esercizi Successioni di funzioni
    14. Serie di funzioni
      1. Teoria Serie di funzioni
      2. Esercizi Serie di funzioni
    15. Serie di potenze
      1. Teoria Serie di potenze
      2. Esercizi Serie di potenze
    16. Serie di Fourier
      1. Teoria Serie di Fourier
      2. Esercizi Serie di Fourier
    17. Trasformata di Fourier
      1. Teoria Trasformata di Fourier
      2. Esercizi Trasformata di Fourier
    18. Funzioni di più variabili
      1. Teoria Funzioni di più variabili
      2. Massimi e minimi liberi e vincolati
      3. Limiti in due variabili
      4. Integrali doppi
      5. Integrali tripli
      6. Integrali di linea di prima specie
      7. Integrali di linea di seconda specie
      8. Forme differenziali e campi vettoriali
      9. Teorema di Gauss-Green
      10. Integrali di superficie
      11. Flusso di un campo vettoriale
      12. Teorema di Stokes
      13. Teorema della divergenza
      14. Campi solenoidali
      15. Teorema del Dini
    19. Equazioni differenziali lineari e non lineari
      1. Teoria equazioni differenziali lineari e non lineari
      2. Equazioni differenziali lineari e non lineari del primo ordine omogenee
    20. Equazioni differenziali lineari
      1. Del primo ordine non omogenee
      2. Di ordine superiore al primo,a coefficienti costanti,omogenee
      3. Di ordine superiore al primo,a coefficienti costanti,non omogenee
      4. Di Eulero,di Bernoulli,di Clairaut,di Lagrange e di Abel
      5. Non omogenee avente per omogenea associata un’equazione di Eulero
      6. Sistemi di EDO
    21. Equazioni differenziali non lineari
      1. A variabili separabiliO
      2. A secondo membro omogeneo
      3. Del tipo y’=y(ax+by+c)
      4. Del tipo y’=y(ax+by+c)/(a’x+b’y+c’)
      5. Equazioni differenziali esatte
      6. Mancanti delle variabili x e y
      7. Cenni sullo studio di un’assegnata equazione differenziale non lineare
      8. Di Riccati
      9. Cambi di variabile: simmetrie di Lie
    22. Analisi complessa
      1. Fondamenti
      2. Funzioni olomorfe
      3. Integrale di Cauchy e applicazioni
      4. Teorema della curva di Jordan e teorema fondamentale dell’Algebra
      5. Teorema di inversione di Lagrange
      6. Teorema dei Residui
      7. Funzioni meromorfe
      8. Prodotti infiniti e prodotti di Weierstrass
      9. Continuazione analitica e topologia
      10. Teoremi di rigidità di funzioni olomorfe
      11. Trasformata di Mellin
    23. Equazioni alle derivate parziali
      1. Equazioni del primo ordine
      2. Equazioni del secondo ordine lineari
      3. Equazioni non-lineari
      4. Sistemi di PDE
    24. Funzioni speciali
      1. Funzione Gamma di Eulero
      2. Funzioni Beta,Digamma,Trigamma
      3. Integrali ellittici
      4. Funzioni di Bessel
      5. Funzione zeta di Riemann e funzioni L di Dirichlet
      6. Funzione polilogaritmo
      7. Funzioni ipergeometriche
    25. Analisi funzionale
      1. Misura e integrale di Lebesgue
      2. Spazi Lp,teoremi di completezza e compattezza
      3. Spazi di Hilbert,serie e trasformata di Fourier
      4. Teoria e pratica dei polinomi ortogonali
      5. Spazi di Sobolev
    26. Complementi
      1. Curiosità e approfondimenti
      2. Compiti di analisi
      3. Esercizi avanzati analisi
    27. Funzioni Convesse

     
     

    Tutti gli esercizi di geometria

    In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.

    Strutture algebriche.





     
     

    Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica

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    • Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
    • Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
    • MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
    • PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
    • Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
    • The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
    • Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
    • Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
    • Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
    • Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.






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