Funzioni Continue – Esercizi
Benvenuti nella nostra raccolta di esercizi sulle funzioni continue! In questo articolo presentiamo 43 problemi su questo importante argomento, di varia natura e suddivisi per tema. Di ogni esercizio forniamo una o più soluzioni complete, così che il lettore possa confrontare le proprie risoluzioni con quelle da noi proposte e affinare le sue capacità di problem solving. La raccolta è quindi rivolta sia a studenti dei corsi di Analisi Matematica 1, dove questo importante argomento viene tradizionalmente affrontato, sia ad appassionati e cultori della materia, che desiderano cimentarsi con problemi vari, originali e stimolanti.
Consigliamo la lettura del seguente materiale teorico di riferimento:
- Funzioni continue – Teoria;
- Il teorema di Weierstrass;
- Il teorema di esistenza degli zeri;
- Il teorema dei valori intermedi;
- Il teorema di Heine-Cantor.
Segnaliamo inoltre le seguenti raccolte di esercizi su temi affini:
- Esercizi teorici sulla continità;
- Esercizi sul teorema di esistenza degli zeri – volume 1;
- Esercizi sul teorema di esistenza degli zeri – volume 2;
- Esercizi sul teorema di Weierstrass.
- Esercizi teorici sull’uniforme continuità;
Buona lettura!
Scarica gli esercizi svolti
Ottieni il documento contenente 43 esercizi svolti sulle funuzioni continue. 22 esercizi sulla continuità e discontinuità delle funzioni, 6 esercizi sul teorema degli zeri, 4 esercizi sul teorema di Weierstrass, 6 esercizi sull’uniforme continuità, 5 esercizi teorici sulla continuità.
Funzioni continue: autori e revisori
Leggi...
Funzioni continue: richiami teorici
Leggi...
- Siano e . Allora la funzione polinomiale definita da
è continua in .
- Siano inoltre , e sia la funzione polinomiale definita da
Sia . Allora la funzione tale che è continua in .
(1)
è continua.
Dimostrazione. è continua in e per la proposizione 1 perché in tali intervalli è un polinomio. Per , sempre per la continuità dei polinomi stabilita dalla proposizione 1 , vale
(2)
e analogamente per il limite a sinistra.
è continua in .
è continua in .
è continua in .
inoltre detto consideriamo tale che .Se e sono funzioni continue, allora , e sono funzioni continue nei loro domini.
è continua.
Il seguente risultato è diretta conseguenza del “teorema ponte”, il cui approfondimento è presente in [1 ].
- è continua in ;
- per ogni successione a valori in tale che , si ha
(3)
(4)
è continua. Tale è detta estensione continua di in . In caso contrario, si dice non estendibile con continuità in .
(5)
oppure
(6)
Allora esiste tale che
(7)
l’estremo inferiore e l’estremo superiore dei valori assunti da in , rispettivamente. Allora per ogni esiste tale che . In altri termini la funzione assume tutti i valori compresi tra e .
- Se è pari, allora per ogni esiste un unico tale che .
- Se è dispari, allora per ogni esiste un unico tale che .
In particolare, le funzioni potenza -esima definite da
(8)
sono invertibili e le loro inverse , chiamate funzioni radici -esime , sono continue.
Definizione 1.16 (radice -esima [1 definzione 5.20]). Sia e sia se è dispari, altrimenti sia se è pari. L’unico numero fornito dalla proposizione 1.15 tale che viene detto radice -esima di e viene denotato con il simbolo .La funzione continua inversa della funzione definita in (8) è detta funzione radice -esima.
(9)
è invertibile e la sua inversa , chiamata funzione logaritmo in base , è continua.
(10)
inversa della funzione esponenziale definita in (9) è detta funzione logaritmica e viene indicata con lo stesso simbolo . Se , con il numero di Nepero, allora viene detto logaritmo naturale e più comunemente denotato con .
- Si definisce funzione arcoseno la funzione definita da
- Si definisce funzione arcocoseno la funzione definita da
- Si definisce funzione arcotangente la funzione definita da
Continuità e discontinuità di funzioni
Svolgimento.
e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
Si osserva che
dunque presenta una discontinuità di salto in di ampiezza . Inoltre,
quindi , da cui si conclude che è continua in . In figura 1 è rappresentata la funzione.
Figura 1: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.
e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
e poiché , segue che è continua.
e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
Pertanto . Tuttavia , dunque in è presente una discontinuità eliminabile.
Possiamo definire una nuova funzione tale che
che è continua.
e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
Si conclude che esiste ma , dunque in la funzione ha una discontinuità eliminabile.
Detta tale che
essa è una funzione continua.
e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
Si conclude che ed inoltre , quindi è continua in . Riguardo il punto , si ha
Si conclude che ha una discontinuità di salto in di ampiezza . In figura 2 è rappresentata la funzione.
Figura 2: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.7.
e discutere la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
- . Si osserva che
avendo usato il limite notevole
Segue dunque che la funzione è continua in .
- . Si ha
Poiché limite destro e sinistro sono diversi e finiti, segue che non esiste e in si ha una discontinuità di salto di ampiezza .
- . Si osserva che
Poiché il limite sinistro è infinito, è un punto di discontinuità di seconda specie.
In figura 3 è rappresentata la funzione.
Figura 3:rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.8.
e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
Figura 4: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.9.
Per studiarne la continuità in , calcoliamone i limiti sinistro e destro in tale punto.
(12)
dove sono stati usati la continuità dell’esponenziale e dell’arcocoseno e i limiti notevoli
(13)
Poiché i limiti destro e sinistro non coincidono, presenta in una discontinuità di salto.
e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
(17)
dove sono stati usati
(18)
Poiché i limiti destro e sinistro sono diversi, segue che non esiste , dunque non è continua in . Inoltre, in ha una discontinuità di salto in di ampiezza . In figura 5 è rappresentata la funzione.
Figura 5: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.11.
e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
Poiché i limiti destro e sinistro sono diversi, segue che non esiste , dunque non è continua in . Inoltre, ha una discontinuità di salto nel punto di ampiezza .
e determinare la natura di eventuali punti di discontinuità.
Svolgimento.
definita da
sia prolungabile con continuità in e determinarne gli eventuali prolungamenti continui.
Svolgimento.
(19)
L’unico valore di per cui è possibile che sia prolungabile con continuità è quindi . Verifichiamo che effettivamente ciò è vero. Per si ha quindi
(20)
che è finito. Per , la funzione è quindi prolungabile con continuità in e il suo prolungamento continuo è la funzione definita da
(21)
sia continua.
Svolgimento.
Affiché i due limiti coincidano si deve avere . Pertanto per tale che valore si ha che e quindi risulta continua in tutto il suo dominio. In figura 6 è rappresentata la funzione per il valore per cui è continua.
Figura 6: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.16.
(22)
è invertibile e si studi la continuità di .
Svolgimento.
Tale disuguaglianza è vera se , in quanto
per la monotonia della funzione esponenziale. Segue che è strettamente crescente, per cui è iniettiva. Per provare la suriettività calcoliamo i seguenti limiti:
Per la monotonia di , questi limiti implicano che e e, per il teorema dei valori intermedi 3, l’immagine di è e dunque è suriettiva. Segue quindi che è invertibile e, poiché è continua, anche è continua per il teorema 4. Il grafico in figura 7 rappresenta la funzione .
Figura 7: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.17.
(23)
e classificarne le eventuali discontinuità. Stabilire se è prolungabile con continuità in e, in caso affermativo, determinarne l’estensione continua .
Svolgimento.
- . Calcoliamo
dunque in la funzione ha una discontinuità eliminabile.
- . Vale
L’ultimo limite segue dal fatto che
dove al secondo limite si è effettuata la sostituzione e segue dal fatto che è un infinito di ordine superiore rispetto ad . Si conclude dunque che in la funzione ha un punto di discontinuità di seconda specie.
- . Si osserva che non esiste
infatti poiché ha limite , mentre non esiste, allora il prodotto non ha limite. Dunque ha una discontinuità di seconda specie in e quindi non è estendibile con continuità in tale punto.
Il grafico in figura 8 rappresenta la funzione .
Figura 8: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.18.
(24)
e classificarne le eventuali discontinuità.
Svolgimento.
Notiamo che la funzione in può essere riscritta come
Figura 9: rappresentazione della funzione dell’esercizio 2.19.
Si ha che
dunque ha una discontinuità di seconda specie in .
Inoltre
avendo eseguito la sostituzione ed avendo utilizzato il limite notevole . Poiché , segue che ha una discontinuità eliminabile in . Il grafico in figura 9 rappresenta la funzione .
(25)
e classificarne le eventuali discontinuità.
Svolgimento.
Si ha
dove l’uguaglianza segue dalla parità della funzione . Si osserva che se , allora
dunque ha in un punto di discontinuità di seconda specie per ogni .
Viceversa per ogni la funzione è continua poiché , avendo usato il fatto che è un infinito di ordine superiore al logaritmo.
(27)
e classificarne le eventuali discontinuità.
Svolgimento.
Osserviamo dapprima che
dunque per studiare il limite in riscriviamo
e osserviamo che
dove:
- per il caso è stato utilizzato il fatto che la funzione è limitata e l’uguaglianza ;
- per si ha , mentre non esiste;
- per i valori assunti da oscillano tra e , mentre , quindi il prodotto oscilla tra valori positivi e negativi arbitrariamente grandi in modulo.
Segue quindi che è continua per ogni , viceversa ha una discontinuità di seconda specie per ogni .
- Come per la nota relativa all’esercizio 20. ↩
(28)
possieda un punto di discontinuità di terza specie.
Svolgimento.
(29)
Nei casi in cui l’argomento della funzione tende a zero, dunque si può utilizzare il seguente limite notevole
(30)
Per l’altro fattore in 29 si ha
(31)
Utilizzando (30) e (31) in (29) si ottiene
(32)
Affinché abbia un punto di discontinuità di terza specie in , tale limite deve assumere un valore finito diverso da . Poiché per ogni si ha
allora in questi casi ha una discontinuità di terza specie. In tutti gli altri casi si ha che
- è continua in se ;
- ha una discontinuità di seconda specie in se , poiché il limite è infinito.
- Come per la nota relativa all’esercizio 20, la potenza a esponente reale è continua. ↩
Teorema degli zeri
Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo .
Svolgimento.
Figura 10: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.1.
Valutando la funzione agli estremi dell’intervallo di definizione si ha:
per cui , dunque le ipotesi del teorema degli zeri 1.11 sono valide. Allora, per il teorema di esistenza degli zeri, esiste tale che
Il grafico in figura 10 evidenzia lo zero della funzione .
Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo . Quante sono tali soluzioni?
Svolgimento.
Valutando la funzione agli estremi dell’intervallo di definizione si ha:
per cui , dunque le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri 1.11 sono valide. Allora esiste tale che
Per cercare il numero di soluzioni di studieremo la sua monotonia, utilizzando lo strumento delle derivate per cui si rimanda a [3]. La derivata della funzione è
da cui
Per [ 3, lemma 3.2], segue che è strettamente crescente nell’intervallo e dunque la soluzione di è unica. Il grafico in figura 11 evidenzia il risultato ottenuto.
Figura 11: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.2.
Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo al variare del parametro .
Svolgimento.
Consideriamo il caso in cui . In questo caso la funzione è continua per le proposizioni 1 e 6. Valutiamo la funzione agli estremi di :
dove le disuguaglianze seguono dal fatto che numeratore e denominatore hanno lo stesso segno sia per che per . Dunque le ipotesi del teorema degli zeri sono soddisfatte ed esiste tale che
Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri nell’intervallo al variare del parametro .
Svolgimento.
da cui si ha
(33)
dunque
- Se allora e ; dato che le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri sono valide, esiste tale che
- Se allora e, poiché è crescente, tale zero è unico nell’intervallo .
- Se le ipotesi del teorema degli zeri non sono soddisfatte. Tuttavia, possiamo escludere l’esistenza di zero nell’intervallo poiché è crescente e .
(34)
stabilire quante soluzioni reali essa possiede. Determinare inoltre il numero di soluzioni positive.
Svolgimento.
Per si ha che
poiché e per ogni , e e per ogni . Allora in tale intervallo l’equazione non avrà alcuna soluzione. Notiamo inoltre che nell’intervallo la funzione è strettamente positiva mentre la funzione è strettamente negativa, dunque anche in tale intervallo non esistono soluzioni.
Figura 12: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.5.
Si fissi e si consideri l’intervallo , si ha che
da cui, per il corollario 1 , segue che esiste
Pertanto l’equazione possiede infinite soluzioni reali, tutte negative.
(35)
stabilire quante soluzioni reali essa possiede. Determinare inoltre il numero di soluzioni positive.
Svolgimento.
(36)
il membro di sinistra è definito per ogni e inoltre
(37)
Poiché per , ciò è sufficiente a stabilire che l’equazione non possiede soluzioni positive o nulle. D’altra parte, consideriamo le funzioni definite da
(38)
Figura 13: rappresentazione della funzione dell’esercizio 3.6.
In figura 13 sono rappresentate , in blu, e in rosso, rispettivamente. Osserviamo che è decrescente in , mentre è crescente in tale intervallo, per cui esiste al più una soluzione dell’equazione. Per stabilirne l’esistenza, notiamo che e sono continue e
(39)
Per il corollario 1 esiste una soluzione dell’equazione nell’intervallo .
Teorema di Weiestrass
Stabilire se il teorema di Weierstrass è applicabile nell’intervallo . In caso affermativo calcolare massimo e minimo della funzione.
Svolgimento.
Osserviamo che è strettamente crescente, in quanto inversa della funzione che è strettamente crescente in . Segue che è strettamente crescente, in quanto composizione e somma di funzioni strettamente crescenti. Dunque che assumerà minimo e massimo negli estremi dell’intervallo e , rispettivamente, da cui
Per completezza riportiamo il grafico della funzione (figura 14). Si osserva che la monotonia di permette di stabilire l’esistenza di massimo e minimo senza usare il teorema di Weierstrass.
Figura 14: rappresentazione della funzione dell’esercizio 4.1.
Stabilire se il teorema di Weierstrass è applicabile nell’intervallo . In caso affermativo calcolare massimo e minimo della funzione.
Svogimento.
Figura 15: rappresentazione della funzione dell’esercizio 4.2.
Osserviamo che
da cui
Poiché
si ha
Riportiamo nel seguito una versione alternativa della risoluzione dell’esercizio 4.2.
Svogimento alternativo.
Per trovare esplicitamente i valori di massimo e minimo della funzione consideriamo separatamente i due intervalli e e mostriamo che è decrescente in e crescente in .
Osserviamo che per ogni , si ha
poiché il numeratore è positivo decrescente e il denominatore è positivo e crescente, dunque globalmente la frazione è decrescente. Segue che la funzione è decrescente in , allora
(40)
Allo stesso modo si prova che è crescente in e analogamente
(41)
Dunque i valori di massimo e minimo di sono:
(42)
(43)
soddisfa le ipotesi del teorema di Weierstrass; calcolare inoltre e e stabilire se essi sono anche massimo e minimo.
Svolgimento.
(44)
Poiché non esiste , allora non soddisfa le ipotesi del teorema di Weierstrass in quanto non è una funzione continua. Osserviamo che la funzione nell’intervallo è una funzione decrescente, dunque
Nell’intervallo la funzione è invece strettamente crescente, dunque
Segue dunque che
Inoltre l’estremo superiore della funzione coincide con il massimo poiché il valore viene assunto dalla funzione, mentre non ammette minimo poiché il valore dell’estremo inferiore non viene assunto dalla funzione. Riportiamo il grafico della funzione in figura 16.
Figura 16: rappresentazione della funzione dell’esercizio 4.3.
(45)
allora ammette massimo o minimo in . Mostrare che lo stesso risultato vale se è definita in un intervallo aperto e soddisfa
(46)
Svolgimento.
Proposizione 4.5 Sia una funzione soddisfacente le ipotesi dell’esercizio. Se assume un valore maggiore di , allora ha massimo. Analogamente, se assume un valore minore di , allora ha minimo.
Tale proposizione implica ovviamente la tesi: infatti, se non è costante4, assumerà un valore diverso da e quindi, per la proposizione 4.5, avrà massimo o minimo. Osserviamo inoltre che, nel caso , allora dalla proposizione 4.5 segue che ha necessariamente minimo. Analogamente, se , allora la proposizione 4.5 implica che ha necessariamente massimo. Dimostriamo quindi la proposizione 4.5.
Se assume un valore maggiore di , esiste tale che . Per l’ipotesi , dalla definizione di limite segue che esiste tale che
(47)
Da tale disuguaglianza si ha ovviamente che . Poiché l’intervallo è chiuso e limitato e è continua, per il teorema di Weierstrass 5 essa assume su tale intervallo valore massimo, nel punto . Poiché , si ha
(48)
Da tale relazione e da (47), segue che
(49)
quindi assume valore massimo.
- nel qual caso avrà ovviamente sia minimo che massimo. ↩
Uniforme continuità
Svolgimento.
Essendo per ipotesi sia che uniformemente continue, esistono rispettivamente e tali che
e
Scegliendo
si ottiene, per la disuguaglianza triangolare, che se
Possiamo quindi concludere che è uniformemente continua.
Svolgimento.
Osserviamo che sono uniformemente continue su , ma definita da
non è uniformemente continua su . Infatti, negando la definizione di uniforme continuità, ciò si traduce nel dimostrare la seguente proprietà:
(50)
Fissiamo e sia , consideriamo . Chiaramente ma
Dunque, abbiamo dimostrato che vale 50 in corrispondenza di .
Svolgimento.
(51)
ha asintoti orizzontali, cioè esistono tali che
(52)
Per definizione di limite, esistono con tali che
(53)
(54)
Analogamente
(55)
Inoltre, poiché è uniformemente continua su per il teorema di Heine-Cantor, esiste (possiamo ovviamente scegliere ) tale che
(56)
Supponiamo quindi con .
- Se , allora da (56) segue .
- Se e non appartengono entrambi a , allora uno di essi, supponiamo che sia , appartiene a oppure a . Supponiamo, senza perdita di generalità, che . Poiché , allora
(57)
e quindi, per (54),
(58)
Il caso è analogo.
In ogni caso, si è provato che esiste tale che
(59)
che è quanto occorreva a mostrare l’uniforme continuità di .
è uniformemente continua sui seguenti insiemi:
- ;
- .
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
avendo usato il fatto che
Quindi per l’esercizio 5.3 è uniformemente continua su .
(60)
è uniformemente continua.
Svolgimento.
(61)
e , dal teorema del confronto segue che
(62)
quindi è continua in . Poiché è continua anche in per le proposizioni 3 , 6, 8, essa è continua in , come mostrato in figura 17.
Usiamo l’esercizio 5.3 per mostrare che è uniformemente continua. Infatti, da , per la continuità della funzione seno e per il teorema ponte 9 , si ha
(63)
Dalla limitatezza della funzione , segue quindi
(64)
quindi ha asintoti orizzontali per e quindi per l’esercizio 5.3 essa è uniformemente continua.
Figura 17: la funzione dell’esercizio 5.5. Si nota che è continua e che ha asintoti orizzontali (di equazione ) per . Per l’esercizio 5.3, essa è quindi uniformemente continua.
(65)
è uniformemente continua nei seguenti insiemi:
- in ;
- in .
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
(66)
(67)
(68)
Figura 18: la funzione dell’esercizio 5.6. Si vede che i punti e sono via via più vicini al crescere di , mentre e , per cui non è uniformemente continua in .
(69)
Mostriamo ora che non è uniformemente continua. Sia . Per ogni , da (69) e (67) esistono tali che
(70)
Funzioni continue: esercizi teorici
Svolgimento.
- (1
) ⇨ (2
) Sia un insieme aperto. Per mostrare che , ricordiamo che un insieme è aperto se e solo se, per ogni , esiste tale che
(71)
Consideriamo quindi e mostriamo che esiste un suo intorno contenuto in . Sia ; poiché è aperto, esiste tale che
(72)
Per [ 1 , osservazione 2.4], esiste tale che
(73)
Ciò, insieme a (72), mostra che se , allora la sua immagine , cioè che . In altre parole
(74)
Poiché contiene un intorno di ogni suo punto, è aperto.
- (2
) ⇨ (3
) Sia un insieme chiuso e mostriamo che è chiuso. Osserviamo preliminarmente che un insieme è chiuso se e solo se il suo complementare è aperto.
(75)
dove nella prima uguaglianza si è sfruttato il fatto che , mentre la seconda e la terza uguaglianza seguono dalle note proprietà della controimmagine. Poiché è aperto per il punto (2 ), da (75) e dall’osservazione preliminare segue che è chiuso.
- (3
) ⇨ (1
) Sia e mostriamo che è continua in . Si fissi e consideriamo l’insieme chiuso
(76)
Per definizione di controimmagine, si ha che , ossia
(77)
Poiché è chiuso per il punto 3, l’insieme (complementare di ) è aperto e contiene . Quindi esiste tale che
(78)
Poiché è disgiunto da , si deve avere
(79)
Tale ragionamento prova che è continua in e, per l’arbitrarietà di , che è continua in .
Svolgimento.
(80)
L’intervallo è ovviamente aperto, ma si ha
(81)
che non è aperto.
(82)
possiede almeno una soluzione reale.
Svolgimento.
(83)
viceversa se il coefficiente di grado più alto è negativo. Per il teorema di permanenza del segno [4 teorema 5.1] esistono e , con tali che
nel caso dato dall’equazione (83), e viceversa nell’altro caso. Nell’intervallo valgono quindi le ipotesi del teorema di esistenza degli zeri 1.11, dunque esiste almeno una radice reale dell’equazione corrispondente.
(84)
Si mostri allora che è convessa5.
-
Si ricorda che una funzione si dice convessa se e solo se vale
(85)
Una funzione è quindi convessa se e solo se, presi due punti , il grafico di si trova al di sopra di quello della funzione affine passante per i punti e , ossia se per ogni con si ha
(86)
Si rimanda alla dispensa sulle funzioni convesse [5] per una trattazione approfondita. ↩
Svolgimento.
(87)
Se per assurdo ciò non fosse vero, allora per la continuità di e il teorema di Weierstrass esisterebbe tale che
(88)
Senza perdita di generalità possiamo supporre che (l’altro caso è analogo). Allora il punto
(89)
appartiene a . In altre parole , ossia è tale che è il punto medio dell’intervallo . Si ha quindi
(90)
che è un assurdo. Si noti che la prima disuguaglianza segue dall’ipotesi (84), mentre la seconda segue dal fatto che e che poiché è un punto di massimo per . Tale contraddizione deriva dall’aver supposto che (87) fosse falsa: essa risulta quindi vera.
Se invece , basta considerare la funzione , dove è definita da
(91)
cioè è una funzione affine che soddisfa e . Segue che e inoltre soddisfa la stessa ipotesi (84) di . Dunque per il punto precedente si ha per ogni . Pertanto
(92)
che prova quindi che è convessa.
Svolgimento.
(93)
Siano , , allora possiamo riscrivere (86) nel modo seguente
da cui si ricava la prima parte della disuguaglianza (93) dividendo per . La seconda parte si ricava in maniera analoga, riscrivendo (86) come
e dividendo per . Abbiamo dunque provato che vale (93).
Siano tali che e siano tali che . Siano , allora poiché è convessa per (93) si ha
Sia
allora si ha che
Ciò prova che è lipschitziana su . Dimostriamo ora la continuità di in . Siano , tali che
Allora per il passo precedente è lipschitziana su , per cui è continua in per il corollario 2.
La non lipschitzianeità di è stata mostrata in [ 1, esempio 6.23]{teoria}. Inoltre è convessa, infatti se
Poiché l’ultima disuguaglianza è vera allora l’ipotesi 84 dell’esercizio 6.4 è soddisfatta, e dunque la funzione è convessa.
Proviamo che è convessa. Siano e , allora , da cui
Se (o equivalentemente ) procedendo analogamente si ha che
Riferimenti bibliografici
[1] Qui Si Risolve, Funzioni Continue – Teoria .
[2] Qui Si Risolve, Il teorema ponte .
[3] Qui Si Risolve, Calcolo differenziale .
[4] Qui Si Risolve, Teorema della permanenza del segno.
[5] Qui Si Risolve, Funzioni convesse .
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- Punti di non derivabilità nel calcolo differenziale
- Esercizi sul teorema di Weierstrass con l’uso delle derivate
- Studio di funzione completo nel calcolo differenziale
- Esercizi teorici nel calcolo differenziale
- Metodo di bisezione
- Metodo di Newton
- Teoremi del calcolo differenziale
- Calcolo integrale
- Integrali impropri
- Espansione di Taylor
- Funzioni integrali (Approfondimento)
- Numeri Complessi
- Serie numeriche
- Successioni di funzioni
- Serie di funzioni
- Serie di potenze
- Serie di Fourier
- Trasformata di Fourier
- Funzioni di più variabili
- Teoria Funzioni di più variabili
- Massimi e minimi liberi e vincolati
- Limiti in due variabili
- Integrali doppi
- Integrali tripli
- Integrali di linea di prima specie
- Integrali di linea di seconda specie
- Forme differenziali e campi vettoriali
- Teorema di Gauss-Green
- Integrali di superficie
- Flusso di un campo vettoriale
- Teorema di Stokes
- Teorema della divergenza
- Campi solenoidali
- Teorema del Dini
- Equazioni differenziali lineari e non lineari
- Equazioni differenziali lineari
- Equazioni differenziali non lineari
- Analisi complessa
- Fondamenti
- Funzioni olomorfe
- Integrale di Cauchy e applicazioni
- Teorema della curva di Jordan e teorema fondamentale dell’Algebra
- Teorema di inversione di Lagrange
- Teorema dei Residui
- Funzioni meromorfe
- Prodotti infiniti e prodotti di Weierstrass
- Continuazione analitica e topologia
- Teoremi di rigidità di funzioni olomorfe
- Trasformata di Mellin
- Equazioni alle derivate parziali
- Funzioni speciali
- Analisi funzionale
- Complementi
- Funzioni Convesse
Tutti gli esercizi di geometria
In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.
Algebra lineare.
Geometria analitica.
Geometria differenziale.
Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica
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- Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
- Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
- MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
- PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
- Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
- The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
- Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
- Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
- Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
- Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.