Esercizi sui numeri complessi volume 2 (per ingegneria)
In questo articolo troverete 52 esercizi sui numeri complessi svolti. Questo articolo è ideale per studenti e professionisti del settore ingegneristico, fornendo esercizi sfidanti, teoria approfondita e soluzioni dettagliate. Approfitta di questa risorsa per affinare le tue abilità in matematica applicata e scopri come i numeri complessi possono essere utilizzati in contesti ingegneristici complessi. Con il nostro volume, eleva la tua comprensione e abilità a un nuovo livello.
Gli esercizi presenti in questo articolo spaziano vari argomenti del mondo dei numeri complessi, per i lettori interessati ad uno in particolare tra questi argomenti di seguito sono elencati una serie di articoli specifici contenenti esercizi mirati.
Esercizi specifici.
Autori e revisori sugli esercizi sui numeri complessi
Leggi...
Revisori: Valerio Brunetti, Nicola Fusco, Matteo Talluri, Davide La Manna.
Un ripasso di teoria sugli esercizi sui numeri complessi
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Rappresentazione cartesiana e trigonometrica
Sia un numero complesso. La rappresentazione cartesiana, che si ottiene identificando con , è data da
dove e sono due numeri reali. Il coniugio di , denotato con , si può scrivere in forma cartesiana come
da cui segue che
Il modulo di è dato da
ed è facile vedere che ed è uguale a zero se e solo se . Infine, la rappresentazione trigonometrica di è data da
dove è l’argomento di che ricordiamo essere definito come segue:
L’argomento di è, invece, una funzione a più valori che si ottiene rimuovendo il vincolo nell’equazione precedente, ottenendo infinite soluzioni:
(1)
Argomento di un numero complesso
Iniziamo questo breve sommario sull’argomento osservando che la (1) si può “invertire”, ottenendo una formula per l’argomento principale:
La funzione è quella che associa ad ogni numero reale il più grande intero minore o uguale, ovvero è l’unico intero tale che
Tra le proprietà più importanti da conoscere ricordiamo l’argomento del prodotto (e del rapporto) tra numeri complessi, ovvero vale
(2)
dove sono fattori correttivi definiti come segue:
(3)
Esempio 1. Se prendiamo e si vede immediatamente che per ogni il valore principale dell’argomento dell’inverso è dato da
Un’altra proprietà interessante del valore principale riguarda le potenze. Infatti, dato diverso da zero si può verificare per induzione che
(4)
dove è un intero che dipende da ed è definito come segue:
Per quanto riguarda la funzione a più valori , invece, ci sono alcune differenze importanti. Ad esempio, si può verificare che
e queste sono tutte da intendersi come uguaglianze tra insiemi trattandosi di funzioni a più valori.
Teorema di Eulero e formula di De Moivre
Una funzione che dai reali si può estendere senza troppe difficoltà ai complessi è quella esponenziale, ovvero ponendo
Il primo fattore non è altro che l’esponenziale di un numero reale, perciò è sufficiente dare un significato al secondo fattore.
Una conseguenza immediata della formula di Eulero è la rappresentazione polare di un numero complesso , che è data da
e si ottiene sostituendo (5) nella rappresentazione trigonometrica di . Da questa segue immediatamente una formula per calcolare la potenza -esima:
Radici -esime dei numeri complessi
Fissato vogliamo trovare tutte le soluzioni dell’equazione con . Se è banale, quindi supponiamo e scriviamo
con . Utilizzando la (6) l’equazione si può riscrivere come
e questa è del tutto equivalente al sistema reale
La prima ha soluzione (radice -esima positiva), mentre la seconda ha esattamente soluzioni distinte nell’intervallo date da
(7)
dove sono scelti in modo tale che e valgono
In particolare, il valore di ed dipende da e assicurano che tutti i valori di rimangano nell’intervallo dell’argomento principale, ovvero .
Osservazione 4. L’intervallo per l’argomento principale è scelto in maniera arbitraria e, pertanto, se stiamo semplicemente risolvendo un’equazione può essere più comodo considerare
per ottenere tutte le soluzioni. Queste potrebbero non essere tutte in , ma sono necessariamente contenute in un intervallo di ampiezza .
Tornando al discorso precedente, abbiamo dimostrato che ci sono esattamente radici -esime distinte di e queste sono date da
I numeri giacciono tutti sulla circonferenza di raggio e ciascuno forma un angolo di con il precedente, perciò sono i vertici dell’-poligono inscritto nella circonferenza di cui sopra.
Testi degli esercizi sui numeri complessi
In questo documento, presenteremo una serie di esercizi (con suggerimenti e soluzioni dettagliate) sui numeri complessi, pensati per consolidare le conoscenze acquisite nel primo volume.
Per un’ampia raccolta di esercizi tradizionali sui numeri complessi, si invita il lettore a consultare il libro [1]. Per esercizi più avanzati, si raccomanda invece l’uso dell’eserciziario [2].
Esercizi algebrici e calcolo di radici quadrate/cubiche
Suggerimento.
Introduzione.
Svolgimento punti 1 e 3.
(8)
allora si può “razionalizzare” moltiplicando e dividendo per il coniugato del denominatore. In particolare, abbiamo l’uguaglianza
A questo punto, solo il numeratore risulta essere un numero complesso ed è facile identificare parte reale e immaginaria di , risolvendo così l’esercizio:
Applichiamo ora quanto detto all’esercizio. Ad esempio, dato si vede immediatamente che
Se consideriamo , per ridursi alla forma (8) è prima necessario sviluppare il numeratore come segue:
A questo punto si procede come nel caso precedente per concludere:
Svolgimento punti 4, 6 e 8.
Ad esempio, abbiamo
o, analogamente, anche
Il caso di è leggermente diverso da trattare perché, prima di applicare la formula data sopra, bisogna calcolare esplicitamente l’esponente
In questi casi, piuttosto che sviluppare il prodotto esplicitamente, conviene scrivere il numero complesso in forma trigonometrica/esponenziale, ovvero
e poi prenderne la potenza richiesta:
Abbiamo aggiunto perché, per convenzione, l’argomento principale è quello contenuto nell’intervallo . A questo punto è facile vedere che
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
In particolare, abbiamo
Svolgimento punto 3.
e poi si razionalizza per ottenere la scrittura in forma algebrica:
Svolgimento punto 4.
e poi, come nel caso precedente, si razionalizza il denominatore:
Svolgimento punto 5.
dalla formula di De Moivre
si trova
Di conseguenza, razionalizzando il denominatore abbiamo
Svolgimento punto 6.
Razionalizzando il denominatore si ottiene
e questo conclude l’esercizio.
Suggerimento.
Svolgimento.
Per il primo sviluppiamo la somma
Anche nel secondo caso abbiamo un calcolo semplice dato che il denominatore è puramente immaginario ():
Nel terzo caso facciamo prima la somma
da cui razionalizzando il denominatore si ottiene
A questo punto si prende il cubo
Per concludere è facile vedere che
Suggerimento.
Per la soluzione completa dell’esercizio
Svolgimento.
Questo ha modulo
e argomento principale (dato che l’arcotangente ha valore negativo) dato da
Pertanto la forma trigonometrica di è
Nel secondo caso abbiamo
che ha modulo unitario e argomento , perciò
Infine, per il terzo numero complesso si ha
e questo ha modulo
e argomento (principale)
Di conseguenza la forma trigonometrica di è data da
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
da cui segue che
Svolgimento punto 2.
perciò semplificando con al numeratore troviamo
Questo ha modulo ed argomento dati da
perciò la sua forma esponenziale è data da
Svolgimento punto 3.
e si trova facilmente che
Di conseguenza, la forma esponenziale si scrive come segue:
Svolgimento.
- Il numero complesso ha modulo uno e argomento principale , perciò possiamo trovare parte reale e immaginaria come segue:
- Si procede come sopra osservando però che ha coseno nullo perciò
Mettendo tutto insieme vediamo che la forma algebrica di è data da
A questo punto per è sufficiente calcolare il quadrato
e questo conclude l’esercizio.
Calcolare la parte reale e immaginaria di e .
Suggerimento.
oppure calcolare e usare le formule
Svolgimento.
Adesso calcoliamo il quadrato di questa espressione ottenendo
e questo conclude l’esercizio.
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Nel primo caso si ha
dato che .
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
perciò è facile verificare che:
In particolare, il risultato dipende dal resto della divisione :
Suggerimento.
per trovare le due radici quadrate di .
Svolgimento.
per cui possiamo razionalizzare come fatto nell’esercizio precedente:
Di conseguenza, per concludere l’esercizio ci basta trovare le due soluzioni dell’equazione complessa
Per risolverla possiamo, ad esempio, sfruttare la forma trigonometrica di un numero complesso. Infatti, se scriviamo
allora un semplice calcolo mostra che
L’equazione si può dunque riscrivere come
da cui segue immediatamente che
sono le due soluzioni dell’equazione.
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
perciò svolgiamo solo alcuni degli esempi proposti e lasciamo il resto per il lettore. Nel primo caso, ad esempio, dobbiamo risolvere
e questo si può fare scrivendo entrambi i membri in forma esponenziale:
L’equazione è del tutto equivalente al sistema reale
da cui segue che , mentre ha sei soluzioni nell’intervallo ovvero
In particolare, le soluzioni dell’equazione (ovvero le radici seste di ) sono
Svolgimento punto 4.
che è equivalente al sistema reale
Il modulo è quindi dato da , mentre gli angoli sono rispettivamente
In particolare, le radici quarte di sono
Suggerimento.
Svolgimento.
Possiamo scrivere in forma trigonometrica osservando che questo ha modulo e argomento principale rispettivamente dati da
Di conseguenza, l’equazione è equivalente a
da cui si ottiene immediatamente che le due radici sono
concludendo così l’esercizio.
Suggerimento.
Svolgimento.
Mostriamo come sfruttare la forma esponenziale per risolverla. È facile vedere che
per cui l’equazione sopra è del tutto equivalente al sistema reale
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre per quanto riguarda l’argomento abbiamo infinite soluzioni
Di conseguenza, per quanto riguarda l’argomento principale (e quindi nell’intervallo ) abbiamo soltanto due soluzioni, ovvero
In particolare, le due radici quadrate di sono
Suggerimento.
tramite il sistema equivalente di equazioni reali.
Svolgimento.
mentre il suo argomento principale è
perciò si ha . A questo punto non ci rimane altro da fare che risolvere l’equazione complessa
che, scrivendo anche in forma esponenziale come , sappiamo essere del tutto equivalente al sistema
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre la seconda ammette tre soluzioni, ovvero
da cui si ha che le tre radici cubiche di sono
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Per calcolare le radici quadrate di dobbiamo risolvere
ma questa è immediato vedere che ha soluzioni . Per le radici cubiche, invece, scriviamo in forma esponenziale,
e consideriamo il sistema di equazioni reali associato a , ovvero
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre la seconda ammette tre soluzioni distinte ovvero
In particolare, le tre radici cubiche di sono
Ovviamente, dato che l’equazione ha grado dispari, una delle radici è necessariamente reale ().
Svolgimento punto 6.
avendo preso come argomento principale l’unica soluzione dell’arcotangente nell’intervallo . Le radici quadrate sono le soluzioni di
e sono dunque date da
Per quanto riguarda le radici cubiche, invece, dobbiamo risolvere
che, come abbiamo visto in precedenza, è del tutto equivalente al seguente sistema di equazioni reali:
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre la seconda ammette tre soluzioni distinte ovvero
Di conseguenza, le tre radici cubiche sono date da
concludendo l’esercizio. Osserviamo che è possibile semplificare sfruttando le formule additive di seno e coseno, ovvero
e poi il fatto che è un angolo notevole:
- Se , calcolare e .
- Se , calcolare .
- Se , calcolare .
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Di conseguenza, per calcolare è sufficiente conoscere modulo (ovvero, il resto della divisione per ); più precisamente, si ha
Svolgimento punto 2.
da cui segue immediatamente che
A questo punto osserviamo che
ed analogamente
Sostituendo tutto nell’espressione precedente si trova
e questo conclude il secondo punto. Notiamo che la seconda uguaglianza è dovuta al fatto che, utilizzando la formula di Eulero
si ha
Svolgimento punto 3.
Poiché questo ha modulo unitario, bisogna soltanto capire come la potenza agisce sull’argomento principale. In particolare, dato che
sostituendo e ricordando che , si trova che
e questo conclude l’esercizio.
Stabilire per quali valori di si ha reale e per quali puramente immaginario.
Suggerimento.
Svolgimento.
da cui ricaviamo immediatamente che
Questo significa che è puramente immaginario se e solo se , mentre è un numero reale se e solo se .
Trovare modulo e argomento (principale) di .
Suggerimento.
dove è definito in (3).
Svolgimento.
mentre, per quanto riguarda l’argomento, la strada più semplice è quella di scrivere in forma algebrica. In particolare, si ha
da cui si ottiene (eguagliando parte reale e immaginaria rispettivamente) il seguente sistema nelle variabili reali ed :
Si vede immediatamente che l’unica soluzione è , per cui ha argomento principale
e questo conclude l’esercizio. Alternativamente, possiamo sfruttare la formula
(9)
dove è dato da (3), per ricavare l’argomento principale di . Infatti, è facile vedere che
per cui sostituendo in (9) si trova
Per arrivare allo stesso risultato ottenuto sopra bisogna, in qualche modo, gestire la somma di due arcotangenti. Per farlo, si può utilizzare la formula
(10)
che esula dagli scopi di questo documento e quindi diamo per scontata giusto per far vedere come concludere l’esercizio. Si ha
dove l’ultimo passaggio segue da (10). Allora
e questo conclude.
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò “razionalizzando” il denominatore si ottiene
Analogamente si ha
per cui possiamo esprimere il denominatore del numero complesso in (11) moltiplicando le due espressioni appena trovate, ottenendo
Possiamo semplificare l’espressione sfruttando le identità trigonometriche
arrivando così all’uguaglianza
Infine, si moltiplica tutto per
perciò la parte reale è data da
A questo punto, applicando di nuovo la formula di duplicazione del seno, si ottiene
e questo conclude l’esercizio perché abbiamo dimostrato che per la proprietà (11) è verificata.
Suggerimento.
in modo tale che la proprietà da dimostrare sia del tutto equivalente a
Svolgimento.
e per ipotesi, è del tutto equivalente far vedere che vale l’uguaglianza
Inoltre, trattandosi di due termini non negativi sotto radice, possiamo prendere il quadrato di entrambi ed ottenere l’equazione
Supponiamo (il caso si fa nello stesso modo) e scriviamo i due numeri complessi in forma trigonometrica come segue:
A questo punto, il modulo della differenza al quadrato è dato da
dove nell’ultimo passaggio abbiamo utilizzato l’identità fondamentale trigonometrica e la formula di sottrazione del coseno, che ricordiamo essere
Per quanto riguarda il prodotto si ha
da cui segue immediatamente che
e questo conclude.
per ogni con .
Suggerimento.
Svolgimento.
per cui possiamo riscrivere il termine a sinistra come segue:
Il modulo è dato da
per cui, utilizzando la formula di sdoppiamento del coseno,
si arriva all’espressione seguente:
Di conseguenza, per concludere l’esercizio è sufficiente verificare che
vale per ogni con . A questo punto però ci ricordiamo di una disuguaglianza notevole1
secondo cui vale
Applicandola al nostro caso si conclude dato che vale
dove abbiamo sfruttato la proprietà del modulo .
- Per verificare questa disuguaglianza si può utilizzare, ad esempio, il teorema del valore intermedio nell’intervallo , mentre è banale per e . Il caso segue immediatamente sfruttando la simmetria. ↩
Suggerimento.
come una equazione nella variabile reale , sfruttando eventualmente la forma algebrica di .
Svolgimento.
al variare di , esplicitando se possibile parte reale e immaginaria. Un semplice calcolo ci mostra che
da cui segue immediatamente che
Di conseguenza, se scriviamo dobbiamo far vedere che esiste almeno una soluzione reale al seguente sistema:
La seconda equazione ci da
dove abbiamo diviso per dato che per ipotesi (quindi ha parte immaginaria non zero). Se ora andiamo a sostituire nella prima otteniamo
che è ben definito perché, per ipotesi, si ha .
Suggerimento.
Svolgimento.
dato che sono l’uno il coniugato dell’altro. Per (6) si ha
per ogni . Se è divisibile per , diciamo , allora
da cui prendendo la somma si ottiene il risultato desiderato:
Se non è divisibile per , sfruttando il fatto che il coseno (seno) è una funzione pari (dispari), otteniamo l’uguaglianza
e questo conclude osservando che
Suggerimento.
Svolgimento.
Notiamo che facendo variare in questo modo c’è il rischio che da un certo punto in poi si arrivi ad avere
ma in questo caso è meglio rinunciare alla convenzione di rimanere in a favore della chiarezza dato che si dovrebbe prendere
con e in modo tale che
In ogni caso, il prodotto è dato da
e, sfruttando la proprietà della funzione esponenziale, la produttoria si trasforma in una sommatoria all’esponente:
Ricordando la formula per la somma dei primi numeri interi si calcola esplicitamente l’esponente
da cui segue che
e questo conclude.
Equazioni e sistemi nei complessi
- ;
- ;
- ;
- .
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
(12)
la formula risolutiva è data da
Per la prima equazione abbiamo , per cui non è definita nei numeri reali. Detto questo, sfruttiamo l’unità immaginaria per scrivere
quindi le soluzioni sono complesse e coniugate1.
-
Questo è un fatto valido in generale, ovvero ogni polinomio (di qualsiasi grado) a coefficienti reali soddisfa la seguente proprietà:
Svolgimento punto 2.
Si ha
ovvero anche in questo caso le soluzioni sono complesse e coniugate.
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
Sfruttando l’identità il delta della equazione è dato da
da cui le soluzioni della equazione sono
e questo conclude.
Osservazione.
è a coefficienti complessi, ed è facile vedere che applicando il coniugio si ottiene una equazione non equivalente alla precedente, ovvero
dato che non è possibile ottenerla dalla prima tramite nessuna manipolazione algebrica (ad esempio, moltiplicare per o simili).
- ;
- ;
- ;
Suggerimento.
si può inizialmente trattare come una equazione nella variabile reale .
Svolgimento punto 1.
Ne segue immediatamente che
e questa ha come unica soluzione (per definizione di modulo).
Svolgimento punto 2.
ma solo è ammissibile perché . Dunque
è l’insieme delle soluzioni dell’equazione e coincide con il bordo della palla di centro l’origine e raggio .
Svolgimento punto 3.
da cui segue che
Questa è ovviamente soddisfatta se e solo se , ovvero la retta di coefficiente angolare uno e passante per l’origine
è l’insieme delle soluzioni dell’equazione.
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
- ,
Suggerimento.
Le altre si possono, invece, risolvere utilizzando opportunamente la forma algebrica o quella esponenziale.
Svolgimento punto 1.
L’equazione si può risolvere con la formula risolutiva di secondo grado; in particolare, si ha
Svolgimento punto 2.
ed è facile vedere che la seconda ha come soluzioni .
Svolgimento punto 3.
Con la formula risolutiva per equazioni del secondo grado si ottiene
Di conseguenza, tornando alla variabile iniziale dobbiamo risolvere
da cui otteniamo e .
Svolgimento punto 4.
La formula risolutiva per equazione del secondo grado ci dice che
sono le due soluzioni nel campo complesso; per comodità, si scrivono in forma trigonometrica come segue:
In conclusione, per trovare le soluzioni dell’equazione di partenza è sufficiente risolvere
ovvero trovare le radici terze di e .
Questo si può fare seguendo la strategia già proposta negli esercizi precedenti sulle radici (ad esempio, Esercizio 13 o Esercizio 14).
Svolgimento punto 5.
quindi l’esercizio si riduce a risolvere l’equazione reale
che ha come unica soluzione .
Svolgimento punto 6.
Eguagliando parte reale e immaginaria rispettivamente si ottiene l’equivalente sistema di equazioni reali
Dalla seconda otteniamo (e nel qual caso la prima ci dà ) oppure . Se andiamo a sostituire nella prima equazioni otteniamo
quindi concludiamo che le uniche soluzioni del sistema sono e che corrispondono a
Svolgimento punto 7.
si può applicare la formula risolutiva per equazioni del secondo grado, come fatto già in precedenza. Il risultato che si ottiene è
Svolgimento punto 8.
da cui eguagliando modulo ed argomento si ottiene il sistema reale
La prima equazione ammette due soluzioni, ovvero (che corrisponde alla soluzione ) e , mentre la seconda equazione ci da
perciò per rimanere nell’intervallo i valori ammissibili di sono
In particolare, le soluzioni dell’equazione di partenza sono
Svolgimento punto 9.
A questo punto si può raccogliere per i primi due termini e per gli ultimi due, ottenendo
da cui segue che
e queste sono le due soluzioni dell’equazione di partenza.
Svolgimento punto 10.
quindi anche il termine a sinistra deve essere reale. Se scriviamo , allora otteniamo subito la relazione
il che significa che oppure . Nel primo caso abbiamo , che sostituito nell’equazione iniziale ci da
e questa non ha soluzioni perché è un numero reale. Nel secondo caso, invece, abbiamo e sostituendo nell’equazione iniziale si arriva a
quindi l’unica soluzione è data proprio da .
Svolgimento punto 11.
da cui si ottiene il seguente sistema di equazioni reali
La prima ha come soluzioni (che corrisponde a ) e , mentre la seconda ci da
dove i valori di sono gli unici per cui è ammissibile nel senso che appartiene a . In particolare, le soluzioni sono
Svolgimento punto 12.
Raccogliendo parte reale e immaginaria, ovvero
questa corrisponde al seguente sistema di equazioni reali:
Possiamo ricavare una variabile dalla seconda, ad esempio , e sostituire nella prima ottenendo
È facile vedere che è una soluzione e se dividiamo per arriviamo a
per cui è l’unica soluzione reale di questa equazione. In particolare, l’equazione iniziale ha come unica soluzione complessa
Svolgimento punto 13.
e questa sappiamo essere equivalente al sistema di equazioni reali
La prima equazione ha soluzioni (con molteplicità due), che corrisponde a , e ; la seconda, invece,
dove i valori di sono scelti in modo che il vincolo sia soddisfatto. In particolare, le soluzioni sono
Svolgimento punto 14.
Possiamo sfruttare la forma algebrica e riscrivere l’equazione come
e ponendo parte reale e immaginaria uguale a zero si arriva al sistema equivalente di equazioni reali
Se raccogliamo i fattori comuni nella seconda equazione, otteniamo
Un prodotto è zero se e solo se uno dei fattori è zero, quindi consideriamo i due casi possibili:
- Se , la prima equazione si riduce a
che ha come uniche soluzioni e . Tuttavia, la soluzione corrisponde a e non è dunque ammissibile.
- Se , allora necessariamente
Sostituendo questa identità nella prima equazione ci porta a
che ovviamente non ammette alcuna soluzione.
Questo significa che l’equazione iniziale è soddisfatta dall’unica soluzione ammissibile , che corrisponde a
Svolgimento punto 15.
Sostituendo nella equazione si trova
che corrisponde al sistema di equazioni reali
La prima equazione ha soluzioni (che corrisponde a ) e , mentre la seconda equazione ci da
In particolare, le soluzioni dell’equazione iniziale sono
Suggerimento.
Svolgimento.
e questa è equivalente (ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria rispettivamente) al seguente sistema di equazioni reali:
La seconda equazione ci dice che oppure .
- Sostituendo nella prima equazione si ottiene
ma questa ha discriminante dato da , quindi non ammette soluzioni reali.
- Se , invece, si trova l’equazione
ed è facile vedere con la formula risolutiva che questa ha due soluzioni reali e distinte, ovvero e .
Di conseguenza l’equazione di partenza ha due soluzioni complesse, ovvero
Suggerimento.
Svolgimento.
Quindi, tenendo conto che , l’equazione si può riscrivere come
Di nuovo poniamo uguali a zero parte reale e immaginaria rispettivamente, ottenendo il seguente sistema di equazioni reali:
Dalla seconda equazione otteniamo immediatamente oppure . Nel primo caso, sostituendo si arriva a
e questa ammette due soluzioni reali . D’altra parte, se l’equazione
non ammette soluzioni reali (discriminante negativo), perciò l’equazione iniziale ammette due soluzioni puramente immaginarie che sono date da
Suggerimento.
Svolgimento.
Ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria del termine a sinistra ci porta al seguente sistema di equazioni reali:
Dalla seconda equazione si ricava oppure . Nel primo caso l’altra equazione ci dà come unica soluzione, mentre nel secondo caso
perciò l’equazione iniziale ha tre soluzioni complesse date da
Suggerimento.
Svolgimento.
e, portando tutto a sinistra, si arriva a
Poniamo parte reale e immaginaria uguali a zero rispettivamente per ottenere il seguente sistema di equazioni reali:
Il prodotto è uguale a zero se e solo se uno dei fattori è nullo, ovvero oppure . E’ importante osservare che il caso va escluso dato che annulla il denominatore.
- Se allora la prima equazione ci dà , da cui si trovano le due soluzioni .
- Se allora ci dà le due soluzioni .
In particolare, l’equazione iniziale ha quattro soluzioni, due reali e due puramente immaginarie, date da
Suggerimento.
Svolgimento.
L’equazione si può riscrivere come
e questa ha due soluzioni o, rispetto alla variabile ,
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò l’equazione di partenza si può riscrivere come
Dato che , per risolvere è conveniente passare alla forma esponenziale entrambi i membri dell’equazione, ottenendo
che è equivalente al sistema di equazioni reali
La prima ha come unica soluzione mentre la seconda ammette due soluzioni nell’intervallo ammissibile, ovvero
che corrispondono quindi alle due soluzioni complesse dell’equazione iniziale
Suggerimento.
da cui oppure .
Svolgimento.
da cui, ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria, si ottiene il seguente sistema equivalente di equazioni reali:
Dalla seconda equazione si ricava oppure quindi discutiamo separatamente queste due possibilità:
- Se , la prima equazione ci da
che ha come soluzioni e .
- Se , invece, si trova
che ha come soluzioni (già trovata in precedenza) e .
In particolare, l’equazione di partenza ammette cinque soluzioni distinte (tre reali e due puramente immaginarie) che sono date da
Suggerimento.
Svolgimento.
Di conseguenza, se allora
e questa è soddisfatta se e solo se oppure . È chiaro che non è soluzione quindi supponiamo per e sostituiamo:
Poniamo per ridurre il grado ed osserviamo che
non ammette soluzioni reali perché ha discriminante negativo (). Supponiamo ora per e sostituiamo, ottenendo l’equazione
Come sopra introduciamo una variabile ausiliaria ed osserviamo che
ha due soluzioni reali e distinte, ovvero e . La seconda non porta a nulla perché non è risolvibile in , mentre dalla prima si trova
e quindi l’equazione di partenza ha come uniche due soluzioni e .
Suggerimento.
Svolgimento.
Possiamo semplificare un fattore perché questo non è uguale a zero per alcun valore di e dunque ci basta risolvere l’equazione
Poiché il logaritmo complesso è a più valori, non possiamo semplicemente invertire come in . Tuttavia vale la seguente uguaglianza tra insiemi:
Di conseguenza, ne concludiamo immediatamente che l’equazione di partenza ammette infinite soluzioni della forma
dove indica il valore principale del logaritmo.
Suggerimento.
Svolgimento.
per riscrivere l’equazione come segue:
Il prodotto di due fattori è zero quando lo è almeno uno dei due, perciò discutiamo separatamente i due casi:
- Il primo fattore si annulla per tutti gli tali che
ma è facile vedere che questi sono dati da
- Per quanto riguarda il secondo fattore si può procedere direttamente, ma c’è un trucco che la semplifica notevolmente ovvero
perciò si ha l’equivalenza
La nuova equazione è immediata da risolvere perché, come fatto nel punto precedente, le soluzioni sono date da
In conclusione, l’equazione di partenza ammette infinite soluzioni della forma
al variare di .
Suggerimento.
Svolgimento.
A questo punto si sfrutta una sostituzione molto utile nella risoluzione delle equazioni trigonometriche (reali o complesse), ovvero
in modo tale che seno e coseno si possano riscrivere, rispettivamente, come
Queste sono note in letteratura come shape formule parametriche. Sostituendo si trova
da cui, imponendo la condizione , si arriva ad avere una equazione di secondo grado nella variabile complessa piuttosto complicata, ovvero
A questo punto è sufficiente risolvere per ottenendo due soluzioni distinte e di cui si può trovare l’espressione esplicita. Allora si ha
per , e quindi l’equazione iniziale ha infinite soluzioni della forma
al variare di .
Suggerimento.
Svolgimento.
Se allora il termine a sinistra si può riscrivere come
e dunque l’equazione di partenza è equivalente al sistema reale
Nella seconda equazione possiamo raccogliere un fattore ottenendo
Per trovare una decomposizione soddisfacente del secondo fattore poniamo , consideriamo come un parametro ed osserviamo che
da cui si trova che la seconda equazione ha cinque soluzioni:
Notiamo che la prima equazione del sistema dipende solo da e quindi in realtà ci son solo tre casi da discutere dato che e .
- Se allora dobbiamo risolvere l’equazione
La funzione ha derivata positiva, perciò è strettamente crescente crescente. Inoltre, si ha
e,di conseguenza, esiste unico tale che .
- Se allora si ha
che, ragionando come nel punto precedente, si vede ammettere un’unica soluzione
- Se allora si ha
e, come già detto sopra, si vede avere una soluzione unica
Riassumendo, l’equazione complessa di partenza ammette cinque soluzioni che sono date da
Suggerimento.
Svolgimento.
e questa è del tutto equivalente al seguente sistema di equazioni reali:
Ovviamente è soluzione dell’equazione di partenza, perciò se supponiamo la prima ha come unica soluzione e la seconda ci da
È facile vedere che questa ha soluzioni distinte nell’intervallo quindi l’equazione iniziale ammette un totale di soluzioni che sono date da
- ;
- .
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Ponendo uguale a zero parte reale e immaginaria si ottiene il seguente sistema di equazioni reali:
Dalla seconda si trova come unica soluzione, perciò sostituendo nella prima si trova
e questo è il quadrato di un binomio, perciò ha soluzione con molteplicità due. In particolare, l’unica soluzione di è data da
Svolgimento punto 2.
Se si ha
da cui facendo come sopra si trova il sistema
Le soluzioni di questo sistema sono e
Ne segue immediatamente che le soluzioni della seconda equazione sono ,
Suggerimento.
Svolgimento.
Tuttavia, un semplice calcolo mostra che i due numeri complessi sono diversi, e conseguentemente il sistema non ammette soluzioni.
Suggerimento.
Svolgimento.
e di conseguenza il termine a sinistra dentro il modulo si può riscrivere come
A questo punto, ricordando che , l’equazione da cui siamo partiti è equivalente a
Se , l’equazione si può riscrivere come
che è del tutto equivalente al sistema reale
La prima equazione ha come soluzione , mentre la seconda equazione ha infinite soluzioni della forma
Chiaramente, queste due soluzioni sono compatibili se e solo se è un multiplo di ; in particolare, il sistema ha infinite soluzioni della forma
L’equazione iniziale ha infinite soluzioni
e, di conseguenza, possiamo concludere che l’unica soluzione intera è data da .
Suggerimento.
Svolgimento.
Le soluzioni sono , che possiamo riscrivere (per esplicitare l’argomento) in forma esponenziale come
A questo punto possiamo trovare le soluzioni di (per è analogo) utilizzando la forma esponenziale di , ottenendo il sistema
La prima equazione ha soluzione , mentre la seconda ha tre soluzioni nell’intervallo di ammissibilità che sono date da
che corrispondono quindi alle soluzioni complesse
Si può fare un ragionamento analogo con oppure osservare che , da cui segue che le soluzioni sono date da
A questo punto è facile verificare che è l’unica soluzione che soddisfa la condizione richiesta, dunque l’unico valore di ammissibile è .
ammetta almeno una radice reale. Si dica poi se è possibile trovare e come sopra in modo che entrambe le radici siano reali.
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò le soluzioni dell’equazione sono
Supponiamo di voler trovare in modo tale che la soluzione con il – sia reale, ovvero vogliamo che si abbia
(13)
Scriviamo e ed osserviamo subito che
Avendo bisogno della radice di questo numero, per semplificare i calcoli successivi è sensato porre la parte immaginaria uguale a zero:
Segue immediatamente che
ed è facile vedere che la quantità dentro la radice deve essere negativa dato che dalla condizione (13) abbiamo
Una possibilità è quindi quella di scegliere (eventualmente entrambi uguali a zero, ma non è importante) e così che
che è proprio ciò che volevamo. In particolare, segue facilmente che
e questo conclude la prima parte dell’esercizio. Per la seconda parte supponiamo per assurdo di avere entrambe le radici reali, ovvero
Allora anche la loro somma deve essere un numero reale, ma è facile vedere che
contro l’ipotesi da cui siamo partiti, ovvero che sia che devono essere numeri non reali.
Suggerimento.
Svolgimento.
e andiamo a sostituirla nella terza, ottenendo la relazione seguente:
In particolare, uno dei due deve essere uguale a zero. Tuttavia, è facile vedere che se dalla prima equazione si trova
e quindi
contro le ipotesi che sono non-nulli.
Passiamo quindi al caso . La prima equazione ci suggerisce di utilizzare la forma esponenziale e, ponendo , possiamo scrivere
Abbiamo già utilizzato la prima informazione, perciò si ottiene un nuovo sistema con soltanto le ultime due equazioni, ovvero
Elevando al quadrato la prima equazione e sostituendo nella seconda, come fatto nel caso , si trova la relazione
Possiamo allora rimpiazzare una delle due equazioni con l’ultima condizione ottenuta, ricavando il nuovo sistema
Questo è un sistema di secondo grado omogeneo nelle variabili e , perciò per risolverlo consideriamo l’equazione ausiliaria
È semplice verificare che se e sono le due soluzioni di questa equazione ausiliaria, allora le due coppie
sono le uniche soluzioni del sistema omogeneo. Il discriminante dell’equazione si calcola facilmente come segue:
Per ipotesi e sono numeri complessi, perciò quando prendiamo la radice del discriminante , ci sono due possibili valori che sono le soluzioni di
È tuttavia facile mostrare che, se indichiamo con una delle due soluzioni, allora l’altra sarà esattamente . Di conseguenza, si ha
il che significa che le due soluzioni del sistema sono
Affinché queste soluzioni siano accettabili dobbiamo verificare che i termini a destra dell’uguale abbiano modulo uguale ad uno o, in altre parole, che
Se moltiplichiamo le due condizioni si ottiene
mentre, osservando che , si ha anche l’ulteriore condizione
Elevando al quadrato quest’ultima uguaglianza e ricordando che per ogni , segue immediatamente che
e svolgendo le moltiplicazioni e semplificando i termini comuni porta a
Elevando al quadrato quest’ultima condizione si trova
(14)
Ne segue perciò che il sistema di partenza ammette due soluzioni
con da intendere come detto sopra e sotto la condizione (14).
Disuguaglianze, / e insiemi
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò il prodotto è dato da
Di conseguenza la disuguaglianza si riscrive in termini di e come
e portando tutto a sinistra si trova
La soluzione di questa disequazione è perciò, considerando che
la disequazione di partenza è soddisfatta da tutti i numeri complessi tali che . Graficamente si può rappresentare come una “striscia” orizzontale di spessore due.
Suggerimento.
Svolgimento.
mentre quello a destra
La disuguaglianza si può riscrivere come
e se portiamo tutto a sinistra otteniamo
Questa è ovviamente verificata per ogni con entrambi non nulli. In altre parole, la disuguaglianza di partenza è verificata per ogni .
Suggerimento.
Svolgimento.
per cui si può scrivere in forma algebrica come , ovvero
che è esattamente la retta di coefficiente angolare uno e passante per l’origine nel piano complesso. Analogamente, la condizione
ci dice che appartiene alla palla di centro e raggio uno nel piano complesso, quindi da un punto di vista geometrico la quantità
che dobbiamo calcolare altro non è che la distanza tra due punti, uno sulla circonferenza e uno sulla retta in esame.
- L’estremo superiore dell’insieme è dato che la retta è illimitata. Infatti, dati
allora si ha
Se prendiamo il limite per , si ottiene esattamente .
- Per trovare l’estremo inferiore, prendiamo un punto della retta e uno sul bordo della circonferenza, ovvero
La distanza tra i due è data da
ed è dunque sufficiente minimizzare rispetto ad e , con e qualsiasi.
Un approccio alternativo è il seguente. Consideriamo la famiglia di rette perpendicolari alla bisettrice del primo e terzo settore, ovvero
e scegliamo tale che questa passi per il centro della circonferenza:
Questa interseca la retta nel punto e la circonferenza nei punti che sono soluzione del sistema
È facile vedere che le due soluzioni sono
ma a noi interessa solo perché siamo interessati alla distanza minima tra circonferenza e retta. Si ha
da cui segue che
Suggerimento.
Svolgimento.
Trovare l’estremo inferiore/superiore di equivale a minimizzare/massimizzare la funzione distanza tra due palle in , ovvero
Le due circonferenze si intersecano perciò l’estremo inferiore, che è anche un minimo, è uguale a zero. Ad esempio, il punto soddisfa
e quindi appartiene ad entrambe le circonferenze. Per trovare l’estremo superiore consideriamo la retta che passa per entrambi i centri, ovvero
Vogliamo trovare i punti di intersezione di questa retta con le due circonferenze (escludendo poi quelli più vicini) perciò iniziamo con il risolvere il sistema
Questa ha come soluzioni
ma è facile vedere (facendo il grafico, ad esempio) che a noi interessa soltanto per massimizzare la distanza. In maniera analoga, il sistema di equazioni
ha come soluzioni
ma per gli stessi motivi sopra consideriamo . Allora
da cui segue che
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Possiamo elevare entrambi i termini al quadrato e calcolare il modulo
da cui sviluppando e semplificando i termini comuni si arriva all’equazione
Di conseguenza, un numero complesso appartiene ad se e solo se è della forma
quindi è la retta parallela all’asse reale che passa per . In alternativa, si può scrivere
Svolgimento punto 2.
per cui la condizione di appartenenza ad si riscrive come
In particolare, è l’insieme complementare della iperbole e si può scrivere come segue:
Svolgimento punto 3.
da cui segue che
Moltiplicando per (diverso da zero, altrimenti non è definito) otteniamo
e questa è l’equazione della circonferenza di centro e raggio .
è una circonferenza, e se ne determini raggio e centro.
Suggerimento.
Svolgimento.
Sia . I due moduli sono dati da
e sostituendo nell’equazione troviamo
Dato che entrambi i termini sono positivi per ogni valore di ed , possiamo elevare al quadrato ottenendo
Portando tutto a destra otteniamo la relazione
che è l’equazione della circonferenza di raggio e centro .
Suggerimento.
Svolgimento.
dove è già stato definito in (3). Di conseguenza, si può caratterizzare l’insieme trovando le soluzioni dell’equazione
ma c’è un modo più semplice di procedere. Infatti, posto , l’equazione si riduce a
e questa è di immediata risoluzione dato che avere argomento uguale a equivale ad avere parte reale zero e parte immaginaria positiva; ovvero si ha
Per concludere ci basta esprimere parte immaginaria e reale di in termini di . Razionalizzando si ottiene
da cui segue che parte reale e immaginaria di sono rispettivamente date da
Per concludere, imponiamo le due condizioni trovate in precedenza, ovvero e . Si ha
da cui segue che
Riferimenti bibliografici sugli esercizi sui numeri complessi
[1] S. L. Parsonson, Pure Mathematics Vol. 2, Cambridge University Press, 1970.
[2] C. Mantegazza, Problemi di Analisi I dal Corso del I Anno alla Scuola Normale Superiore di Pisa, MCM, 2016.
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