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Esercizi su equazioni con i numeri complessi

Equazioni con i numeri complessi

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Esercizi su equazioni con i numeri complessi

Immergiti nell’appassionante mondo delle equazioni nei numeri complessi con il nostro esclusivo articolo “Numeri Complessi: Equazioni”! Questa guida dinamica è una miniera d’oro di sfide matematiche, che spaziano da quesiti basilari a quelli più complessi, tutti mirati a stimolare la tua mente e potenziare le tue competenze. Ogni esercizio è un’avventura matematica, offrendoti la possibilità di esplorare e dominare le meraviglie nascoste dei numeri complessi. Armato di soluzioni dettagliate e spiegazioni esaustive, questo documento è il tuo alleato perfetto per conquistare il regno delle equazioni complesse. Preparati a essere affascinato e ispirato da ogni pagina!
 
 

Autori e revisori


 

Sommario

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L’articolo “Numeri Complessi: Equazioni” comprende una serie di esercizi accuratamente selezionati sui numeri complessi, orientati verso lo sviluppo e il perfezionamento delle tecniche di risoluzione problemi. Il documento contiene esercizi che variano in difficoltà e complessità, inclusi argomenti come la risoluzione di equazioni polinomiali e sistemi di equazioni nei numeri complessi. Ogni esercizio è accompagnato da soluzioni dettagliate e spiegazioni per fornire un approccio approfondito e pratico al problem solving nel contesto dei numeri complessi.

 

Testi degli esercizi

Esercizio 1  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Risolvere le seguenti equazioni nel campo dei numeri complessi:

 

  1. x^2-4x+5=0;
  2.  

  3. 2x^2-2x+1=0;
  4.  

  5. x^2-5x+7=0;
  6.  

  7. \imath x^2 -2x - 2 \imath = 0.

Suggerimento.

Si può applicare la formula risolutiva per equazioni di secondo grado facendo attenzione al segno del \Delta.

Introduzione.

Ricordiamo che per una equazione generica del secondo ordine

(1)   \begin{equation*} x^2 + bx + c=0, \end{equation*}

la formula risolutiva è data da

    \[x_{1,2} = \frac{-b \pm \sqrt{\Delta} }{2}, \quad \text{con } \Delta = b^2 - 4c.\]

Svolgimento punto 1.

Per la prima equazione abbiamo \Delta = 16-20 = -4, per cui \sqrt{-4} non è definita nei numeri reali. Detto questo, sfruttiamo l’unità immaginaria per scrivere

    \[x_{1,2} = \frac{4 \pm \sqrt{-4}}{2} = 2 \pm \imath,\]

quindi le soluzioni sono complesse e coniugate1.

 


    \[\]

  1. Questo è un fatto valido in generale, ovvero ogni polinomio p(x) (di qualsiasi grado) a coefficienti reali soddisfa la seguente proprietà:

        \[p(z) = 0 \iff p(\bar z)=0.\]

Svolgimento punto 2.

Per la seconda dividiamo per riportarla alla forma (1), ottenendo

    \[2x^2-2x+1=0 \iff x^2 - x + \frac12 = 0.\]

Si ha

    \[x_{1,2} = \frac{1 \pm \sqrt{1 - 2}}{2} = \frac{1}{2} \pm  \frac{\imath}{2},\]

ovvero anche in questo caso le soluzioni sono complesse e coniugate.

Svolgimento punto 3.

Analogamente per la terza equazione abbiamo le due soluzioni

    \[x_{1,2} = \frac{5 \pm \sqrt{25-28}}{2} = \frac{5}{2} \pm \imath \frac{\sqrt{3}}{2}.\]

Svolgimento punto 4.

L’ultima equazione deve essere prima riportata nella forma (1), quindi dividiamo per \imath ed otteniamo

    \[\imath x^2 -2x - 2 \imath = 0 \iff x^2 - \frac2\imath x - 2 = 0.\]

Sfruttando l’identità \imath^2 = -1 il delta della equazione è dato da

    \[\Delta = \frac{4}{\imath^2} + (-4)(-2) = - 4 +8 = 4,\]

da cui le soluzioni della equazione sono

    \[x_{1,2} = \frac{\frac{2}{\imath} \pm 2}{2} = \frac1\imath \pm 1,\]

e questo conclude.

Osservazione.

È interessante notare che le soluzioni della quarta non sono coniugate. Il motivo è che l’equazione

    \[\imath x^2 - 2x - 2 \imath = 0\]

è a coefficienti complessi, ed è facile vedere che applicando il coniugio si ottiene una equazione non equivalente alla precedente, ovvero

    \[- \imath x^2 - 2x + 2 \imath = 0,\]

dato che non è possibile ottenerla dalla prima tramite nessuna manipolazione algebrica (ad esempio, moltiplicare per -1 o simili).


 
 

Esercizio 2  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Risolvere le seguenti equazioni nei complessi:

 

  1. | |z|-2\imath|^2 = 4;
  2.  

  3. |z|^2=12-|z|;
  4.  

  5. \mathfrak{Im}(z^2)=|z|^2;

Suggerimento.

Nella prima e nella terza conviene sviluppare il modulo e poi, se necessario, passare alla forma algebrica di z Nel secondo caso, invece,

    \[|z|^2+|z|-12 = 0\]

si può inizialmente trattare come una equazione nella variabile reale |z|.

Svolgimento punto 1.

Per la prima equazione osserviamo che |z| è un numero reale, perciò il modulo a sinistra si calcola facilmente come

    \[||z|-2\imath|^2 = |z|^2 + 4.\]

Ne segue immediatamente che

    \[|z|^2 + 4 = 4 \iff |z|^2 = 0,\]

e questa ha come unica soluzione z = 0 (per definizione di modulo).

Svolgimento punto 2.

La seconda si può risolvere considerando |z| come una variabile reale; si trova

    \[|z|^2 + |z| - 12 = 0 \iff |z| = \frac{-1 \pm 7}{2},\]

ma solo |z|=3 è ammissibile perché |z|\ge0. Dunque

    \[\{ z \in \mathbb{C} \: : \: |z|=3\}\]

è l’insieme delle soluzioni dell’equazione e coincide con il bordo della palla di centro l’origine e raggio 3.

Svolgimento punto 3.

Per la terza introduciamo la forma algebrica

    \[z = a + \imath b \implies z^2 = a - b + \imath(2ab),\]

da cui segue che

    \[2ab = \mathfrak{Im}(z^2)=|z|^2 = a^2+b^2.\]

Questa è ovviamente soddisfatta se e solo se a=b, ovvero la retta di coefficiente angolare uno e passante per l’origine

    \[\{ a(1+\imath) \in \mathbb{C} \: : \: a \in \mathbb{R} \}\]

è l’insieme delle soluzioni dell’equazione.


 

Esercizio 3  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Risolvere le seguenti equazioni nei complessi:

 

  1. z^2+z+1=0,
  2.  

  3. z^3+2z=0,
  4.  

  5. z^4-2z^2-8=0,
  6.  

  7. z^6+z^3+1=0,
  8.  

  9. |z|=z+1,
  10.  

  11. z+\bar{z}=z^2,
  12.  

  13. z^2+2\imath z-3=0,
  14.  

  15. \imath z^3 = \bar z,
  16.  

  17. z^2 + (1-\imath)z - \imath = 0,
  18.  

  19. \imath \mathfrak{Re}(z) + z^2 = |z|^2 + 1,
  20.  

  21. \bar z^4 = |z|,
  22.  

  23. z+3 \imath + \mathfrak{Re}(z) \left[ \imath + (\mathfrak{Im}(z))^2 \right] = 0,
  24.  

  25. 2 |z|^2 = z^3,
  26.  

  27. z-z/|z| + 1= 0,
  28.  

  29. z^4 + 2 \imath |z| = 0.

Suggerimento.

Le prime si possono risolvere con la formula risolutiva per equazioni del secondo grado, eventualmente introducendo una variabile ausiliaria quando la potenza è più grande di due, ad esempio

    \[ 	z^4 - 2z^2 - 8 = 0 \xrightarrow{ w := z^2 } w^2 - 2w - 8 = 0. 	\]

Le altre si possono, invece, risolvere utilizzando opportunamente la forma algebrica o quella esponenziale.

Introduzione.

Risolviamo le equazioni nell’ordine presentato nel testo dell’esercizio:

Svolgimento punto 1.

L’equazione z^2+z+1=0 si può risolvere con la formula risolutiva di secondo grado; in particolare, si ha

    \[ 		z_{1,2} = \frac{-1 \pm \sqrt{1-4}}{2} = - \frac12 \pm \imath \frac{\sqrt3}{2}. 		\]

Svolgimento punto 2.

L’equazione z^3 + 2z = 0 si può risolvere come fatto per la precedente, a patto però di raccogliere z così da ridurre il grado. In particolare, si ha

    \[  		z(z^2+2)=0 \iff z_1 = 0 \text{ oppure } z^2 + 2 = 0, 		\]

ed è facile vedere che la seconda ha come soluzioni z_{2,3} = \pm \imath \sqrt 2.

Svolgimento punto 3.

L’equazione z^4 - 2z^2 - 8 = 0 è quadratica rispetto a z^2, perciò si introduce la variabile ausiliaria w := z^2 e si sostituisce all’equazione ottenendo

    \[ 		w^2 - 2w - 8 = 0. 		\]

Con la formula risolutiva per equazioni del secondo grado si ottiene

    \[ 		w_{1,2} = \frac{2 \pm \sqrt{4 + 32}}{2} = \frac{2 \pm 6}{2}. 		\]

Di conseguenza, tornando alla variabile iniziale dobbiamo risolvere

    \[ 		z^2 = w_1 = -2 \quad \text{e} \quad z^2 = w_2 = 4, 		\]

da cui otteniamo z_{1,2} = \pm \imath \sqrt2 e z_{3,4} = \pm 2.

Svolgimento punto 4.

In questo caso, l’equazione è quadratica rispetto a z^3. Perciò, come sopra, si introduce la variabile ausiliaria w := z^3 e si arriva a

    \[ 		w^2+w+1=0. 		\]

La formula risolutiva per equazione del secondo grado ci dice che

    \[ 		w_{1,2} = \frac{-1 \pm \sqrt{1-4}}{2} = - \frac12 \pm \imath \frac{\sqrt 3}{2} 		\]

sono le due soluzioni nel campo complesso; per comodità, si scrivono in forma trigonometrica come segue:

    \[ 		w_1=\cos \left(-\frac{2\pi}{3}\right) +\imath \sin\left(-\frac{2\pi}{3} \right) \quad \text{e} \quad w_2=\cos\frac{2\pi}{3}+\imath \sin\frac{2\pi}{3}. 		\]

In conclusione, per trovare le soluzioni dell’equazione di partenza è sufficiente risolvere

    \[ 		z^3 = w_1 \qquad \text{e} \qquad z^3 = w_2, 		\]

ovvero trovare le radici terze di w_1 e w_2.

Questo si può fare seguendo la strategia già proposta negli esercizi precedenti sulle radici.

Svolgimento punto 5.

Il membro di sinistra dell’equazione (|z|) è un numero reale, perciò lo stesso deve essere vero per il membro di destra z+1; adesso

    \[ 		z+1 \in \mathbb R \iff z \in \mathbb R \iff z = x + 0 \imath, 		\]

quindi l’esercizio si riduce a risolvere l’equazione reale

    \[ 		|x| = x+1, 		\]

che ha come unica soluzione x = -1/2.

Svolgimento punto 6.

Si può fare un ragionamento analogo a sopra. Infatti, se z = a + \imath b, si ha

    \[ 		z + \bar z = a + \imath b + a - \imath b = 2a \quad \text{e} \quad z^2= (a^2-b^2) + \imath (2ab). 		\]

Eguagliando parte reale e immaginaria rispettivamente si ottiene l’equivalente sistema di equazioni reali

    \[ 		\begin{cases} 2a = a^2 - b^2, \\ ab = 0. \end{cases} 		\]

Dalla seconda otteniamo a = 0 (e nel qual caso la prima ci da b = 0) oppure b = 0. Se andiamo a sostituire nella prima equazioni otteniamo

    \[ 		2a = a^2 \iff a(a-2)=  0 \iff a = 0 \text{ o } a = 2, 		\]

quindi concludiamo che le uniche soluzioni del sistema sono (a,b) =(0,0) e (a,b)=(2,0) che corrispondono a

    \[ 		z_1 = 0 \quad \text{e} \quad z_2 = 2. 		\]

Svolgimento punto 7.

Per quanto riguarda

    \[ 		z^2+2\imath z-3=0 		\]

si può applicare la formula risolutiva per equazioni del secondo grado, come fatto già in precedenza. Il risultato che si ottiene è

    \[ 		z_{1,2} = -\imath \pm \sqrt2. 		\]

Svolgimento punto 8.

Utilizziamo la forma esponenziale: posto z=\rho \mathrm{e}^{\imath\vartheta} e \imath = \mathrm{e}^{\imath \pi/2} si ha

    \[ 		\rho^3 \mathrm{e}^{\imath (3\vartheta + \pi/2)}=\rho e^{-\imath\vartheta}, 		\]

da cui eguagliando modulo ed argomento si ottiene il sistema reale

    \[ 		\begin{cases} \rho^3 = \rho, \\ 3 \vartheta + \pi/2 = - \vartheta + 2k\pi & \vartheta\in[-\pi,\pi). \end{cases} 		\]

La prima equazione ammette due soluzioni, ovvero \rho = 0 (che corrisponde alla soluzione z = 0) e \rho = 1, mentre la seconda equazione ci da

    \[ 		4 \vartheta = 2k\pi - \frac\pi2 \implies \vartheta_k = \frac{k}{2}\pi - \frac\pi8, 		\]

perciò per rimanere nell’intervallo [-\pi,\pi) i valori ammissibili di k sono

    \[ 		k  \in \{-1,0,1,2\}. 		\]

In particolare, le soluzioni dell’equazione di partenza sono

    \[ 		z = 0 \quad \text{e} \quad z_k = \mathrm{e}^{\imath\vartheta_k }. 		\]

Svolgimento punto 9.

Il primo passo è di sviluppare il prodotto in modo da riorganizzare i termini in modo opportuno successivamente:

    \[ 		z^2 + z - \imath z - \imath = 0. 		\]

A questo punto si può raccogliere z per i primi due termini e \imath per gli ultimi due, ottenendo

    \[ 		z(z+1) - \imath(z+1) = 0, 		\]

da cui segue che

    \[ 		(z-\imath)(z+1) = 0 \implies z_1 = \imath \text{ e } z_2 = -1, 		\]

e queste sono le due soluzioni dell’equazione di partenza.

Svolgimento punto 10.

Possiamo portare la parte reale di z a destra

    \[ 		z^2 = |z|^2 + 1 - \mathfrak{Re}(z), 		\]

quindi anche il termine a sinistra deve essere reale. Se scriviamo z=a+\imath b, allora otteniamo subito la relazione

    \[ 		0 = \mathfrak{Im}(z^2) = 2ab, 		\]

il che significa che a = 0 oppure b = 0. Nel primo caso abbiamo z=\imath b, che sostituito nell’equazione iniziale ci da

    \[ 		-b^2 = b^2 + 1 \implies -2b^2 = 1, 		\]

e questa non ha soluzioni perché b è un numero reale. Nel secondo caso, invece, abbiamo z = a e sostituendo nell’equazione iniziale si arriva a

    \[ 		a^2 = a^2 + 1 - a \implies a = 1, 		\]

quindi l’unica soluzione è data proprio da z = 1.

Svolgimento punto 11.

Poniamo z = \rho \mathrm{e}^{\imath \vartheta}. L’equazione si può riscrivere come

    \[ 		\rho^4 \mathrm{e}^{-\imath 4 \vartheta} = \rho, 		\]

da cui si ottiene il seguente sistema di equazioni reali

    \[ 		\begin{cases} \rho^4 = \rho, \\ - 4 \vartheta = 2k \pi & \vartheta \in [-\pi,\pi).\end{cases} 		\]

La prima ha come soluzioni \rho = 0 (che corrisponde a z = 0) e \rho = 1, mentre la seconda ci da

    \[ 		\vartheta_k = - \frac{k}{2} \pi, \quad k = -1,\ldots,2 		\]

dove i valori di k sono gli unici per cui \vartheta è ammissibile nel senso che appartiene a [-\pi,\pi). In particolare, le soluzioni sono

    \[ 		z = 0 \quad \text{e} \quad z_{0,2} = \pm 1 \quad \text{e} \quad z_{-1,1} = \pm \imath. 		\]

Svolgimento punto 12.

Sia z = a+\imath b. L’equazione si può riscrivere come

    \[ 		a+\imath b + 3 \imath + a \left( \imath + b^2 \right) = 0. 		\]

Raccogliendo parte reale e immaginaria, ovvero

    \[ 		a + ab^2 + \imath(b + 3 + a) = 0, 		\]

questa corrisponde al seguente sistema di equazioni reali:

    \[ \begin{cases} 			a + ab^2 = 0, \\ b + 3 +a = 0. 		\end{cases} \]

Possiamo ricavare una variabile dalla seconda, ad esempio a = -b-3, e sostituire nella prima ottenendo

    \[ 		-b-3 + (-b-3)b^2 = 0 \implies -b^3 - 3b^2 -b -3 = 0. 		\]

È facile vedere che b=-3 è una soluzione e se dividiamo per b+3 arriviamo a

    \[ 		0=-b^3 - 3b^2 -b -3 = (b+3)(b^2+1), 		\]

per cui b = -3 è l’unica soluzione reale di questa equazione. In particolare, l’equazione iniziale ha come unica soluzione complessa

    \[ 		z = -3 \imath. 		\]

Svolgimento punto 13.

Sia z = \rho \mathrm{e}^{\imath \vartheta}. L’equazione si può riscrivere come

    \[ 		2 \rho^2 = \rho^3 \mathrm{e}^{\imath 3 \vartheta}, 		\]

e questa sappiamo essere equivalente al sistema di equazioni reali

    \[ 		\begin{cases} \rho^3 = 2 \rho^2, \\ 3 \vartheta = 2k \pi & \vartheta \in [-\pi,\pi). \end{cases} 		\]

La prima equazione ha soluzioni \rho = 0 (con molteplicità due), che corrisponde a z = 0, e \rho = 2; la seconda, invece,

    \[ 		\vartheta_k = \frac23 k \pi \quad \text{con } k = -1,0,1, 		\]

dove i valori di k sono scelti in modo che il vincolo \vartheta_k \in [-\pi,\pi) sia soddisfatto. In particolare, le soluzioni sono

    \[ 		z= 0 \text{ con molteplicità due e } z_k = 2\mathrm{e}^{\imath \vartheta_k} \text{ con } k \in \{-1,0,1\}. 		\]

Svolgimento punto 14.

Osserviamo che, essendo |z| al denominatore, stiamo cercando le soluzioni di questa equazione in \mathbb C \setminus \{0\}. Di conseguenza, si ha

    \[ 		z - \frac{z}{|z|} + 1 = 0 \iff \frac{ z|z| - z + |z| }{|z|} = 0 \iff z |z| - z + |z| = 0. 		\]

Possiamo sfruttare la forma algebrica z = a +\imath b e riscrivere l’equazione come

    \[ 		(a+\imath b)\sqrt{a^2+b^2} - (a+\imath b) + \sqrt{a^2+b^2} = 0, 		\]

e ponendo parte reale e immaginaria uguale a zero si arriva al sistema equivalente di equazioni reali

    \[ 		\begin{cases} a \sqrt{a^2+b^2} - a + \sqrt{a^2+b^2}=0, \\ b \sqrt{a^2+b^2} - b = 0. \end{cases} 		\]

Se raccogliamo i fattori comuni nella seconda equazione, otteniamo

    \[ 		b \left( \sqrt{a^2 + b^2} - 1 \right)= 0. 		\]

Un prodotto è zero se e solo se uno dei fattori è zero, quindi consideriamo i due casi possibili:

 

  • Se b = 0, la prima equazione si riduce a

        \[ 			a\sqrt{a^2} - a + \sqrt{a^2} = 0, 			\]

    che ha come uniche soluzioni a = 0 e a = -2. Tuttavia, la soluzione (a,b)=(0,0) corrisponde a z = 0 e non è dunque ammissibile

  •  

  • Se b \neq 0, allora necessariamente

        \[ 			\sqrt{a^2 + b^2} = 1. 			\]

    Sostituendo questa identità nella prima equazione ci porta a

        \[ 			a - a + 1 = 0 \iff -1 = 0, 			\]

    che ovviamente non ammette alcuna soluzione.

Questo significa che l’equazione iniziale è soddisfatta dall’unica soluzione ammissibile (a,b)=(-2,0), che corrisponde a

    \[ 		z=-2. 		\]

Svolgimento punto 15.

In questo caso è conveniente utilizzare la forma esponenziale ponendo z = \rho \mathrm{e}^{\imath \vartheta}, osservando che

    \[ 		\imath = \mathrm{e}^{\imath \pi/2}. 		\]

Sostituendo nella equazione si trova

    \[ 		\rho^4 \mathrm{e}^{\imath 4 \vartheta} = 2 \rho \mathrm{e}^{-\imath \pi/2}, 		\]

che corrisponde al sistema di equazioni reali

    \[ 		\begin{cases} \rho^4 = 2\rho, \\ 4 \vartheta = - \frac\pi2 + 2k \pi, & \vartheta \in [-\pi,\pi). \end{cases} 		\]

La prima equazione ha soluzioni \rho = 0 (che corrisponde a z = 0) e \rho = \sqrt[3]{2}, mentre la seconda equazione ci da

    \[ 		\vartheta_k = - \frac\pi8 + \frac{k}{2} \pi, \quad k = -1,\ldots,2. 		\]

In particolare, le soluzioni dell’equazione iniziale sono

    \[ 		z=0 \quad \text{e} \quad z_k = \sqrt[3]{2} \mathrm{e}^{\imath \vartheta_k} \text{ con } k=-1,\ldots,2. 		\]


 

Esercizio 4  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[\imath z^2 + \mathfrak{Im}\left(z+\frac{17}{7}\right) = 21.\]

Suggerimento.

Sfruttare la forma algebrica di z.

Svolgimento.

Sia z = a + \imath b. Sostituendo nell’equazione si ottiene

    \[\imath(a^2 - b^2 + \imath 2ab) + b = 21,\]

e questa è equivalente (ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria rispettivamente) al seguente sistema di equazioni reali:

    \[\begin{cases}-2ab + b = 21, \\ a^2-b^2=0.\end{cases}\]

La seconda equazione ci dice che a=b oppure a=-b.

  1. Sostituendo a = b nella prima equazione si ottiene

        \[-2a^2 + a = 21,\]

    ma questa ha discriminante dato da \Delta = 1 - 4 \cdot 42 < 0, quindi non ammette soluzioni reali.

  2.  

  3. Se a = -b, invece, si trova l’equazione

        \[2a^2-a = 21,\]

    ed è facile vedere con la formula risolutiva che questa ha due soluzioni reali e distinte, ovvero a_1 = -3 e a_2 = \frac72.

Di conseguenza l’equazione di partenza ha due soluzioni complesse, ovvero

    \[z_1 = -3 + 3 \imath \quad \text{e} \quad z_2=\frac72 - \frac72 \imath.\]


 

Esercizio 5  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[\frac{z^2}{4+|z^2|} + \frac{9}{13} = 0.\]

Suggerimento.

Sfruttare la forma algebrica di z.

Svolgimento.

Se z=a+\imath b allora il suo quadrato è dato da

    \[z^2 = (a^2-b^2) + \imath (2ab).\]

Quindi, tenendo conto che |z^2|=|z|^2, l’equazione si può riscrivere come

    \[\frac{a^2-b^2 + \imath 2ab}{4 + a^2+b^2} + \frac{9}{13}=0.\]

Di nuovo poniamo uguali a zero parte reale e immaginaria rispettivamente, ottenendo il seguente sistema di equazioni reali:

    \[\begin{cases} 13(a^2-b^2) = - 9(4+a^2+b^2) , \\ 2ab = 0.\end{cases}\]

Dalla seconda equazione otteniamo immediatamente a = 0 oppure b = 0. Nel primo caso, sostituendo si arriva a

    \[-13b^2 = - 36 - 9b^2 \implies 4b^2 = 36,\]

e questa ammette due soluzioni reali b = \pm 3. D’altra parte, se b = 0 l’equazione

    \[13a^2 = - 36 - 9a^2\]

non ammette soluzioni reali (discriminante negativo), perciò l’equazione iniziale ammette due soluzioni puramente immaginarie che sono date da

    \[z_1 = 3 \imath \quad \text{e} \quad z_2 = - 3 \imath.\]


 

Esercizio 6  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[z^2 + |z^2| + 2 \imath \bar{z}=0.\]

Suggerimento.

Sfruttare la forma algebrica di z.

Svolgimento.

Se z=a+\imath b abbiamo già mostrato che z^2 = (a^2-b^2) + \imath (2ab) per cui l’equazione si può riscrivere come

    \[a^2-b^2 + \imath 2ab + a^2+b^2 + 2 \imath(a-\imath b)=0.\]

Ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria del termine a sinistra ci porta al seguente sistema di equazioni reali:

    \[\begin{cases} a^2+b=0,\\ ab +a = 0. \end{cases}\]

Dalla seconda equazione si ricava a = 0 oppure b = -1. Nel primo caso l’altra equazione ci da b = 0 come unica soluzione, mentre nel secondo caso

    \[a^2-1 = 0 \iff a = \pm 1,\]

perciò l’equazione iniziale ha tre soluzioni complesse date da

    \[z_1=0, \quad z_2 = 1 - \imath, \quad z_1 = -1-\imath.\]


 

Esercizio 7  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[\frac{1+z^2}{|z^2|} = 10.\]

Suggerimento.

Come sopra.

Svolgimento.

Come fatto negli esercizi precedenti, se scriviamo z = a + \imath b l’equazione di partenza è del tutto equivalente a

    \[\frac{1+(a^2-b^2)+\imath 2ab}{a^2+b^2}=10,\]

e, portando tutto a sinistra, si arriva a

    \[\frac{1+(a^2-b^2) - 10(a^2+b^2) + \imath 2ab}{a^2+b^2}=0.\]

Poniamo parte reale e immaginaria uguali a zero rispettivamente per ottenere il seguente sistema di equazioni reali:

    \[\begin{cases} 1-9a^2-11b^2=0, \\ ab=0. \end{cases}\]

Il prodotto ab è uguale a zero se e solo se uno dei fattori è nullo, ovvero a=0 oppure b = 0. E’ importante osservare che il caso a=b=0 va escluso dato che annulla il denominatore.

 

  1. Se a = 0 allora la prima equazione ci da 1-11b^2=0, da cui si trovano le due soluzioni b=\pm 1/\sqrt{11}.
  2.  

  3. Se b = 0 allora 1-9a^2=0 ci da le due soluzioni a = \pm 1/3.

In particolare, l’equazione iniziale ha quattro soluzioni, due reali e due puramente immaginarie, date da

    \[z_{1,2} = \pm \frac13 \quad \text{e} \quad  z_{3,4} = \pm \frac{1}{\sqrt{11}} \imath.\]


 

Esercizio 8  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[\frac{|z^4|}{z^2} = - 4.\]

Suggerimento.

Ricordiamo che il modulo soddisfa la seguente proprietà:

    \[|z|^2 = z \bar z \quad \text{per ogni } z \in \mathbb C.\]

Svolgimento.

Per risolvere questo esercizio è sufficiente sfruttare una proprietà del modulo, ovvero

    \[|z|^2 = z \bar{z} \implies |z^4|=|z|^4 = z^2 \bar{z}^2.\]

L’equazione si può riscrivere come

    \[\bar{z}^2 = -4,\]

e questa ha due soluzioni \bar{z}_{1,2}= \pm 2 \imath o, rispetto alla variabile z,

    \[z_{1,2}=\mp 2 \imath.\]


 

Esercizio 9  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[\frac{|z^5|}{z^2} = - 27.\]

Suggerimento.

Si può sfruttare il trucco dell’esercizio precedente e poi la forma esponenziale oppure trigonometrica.

Svolgimento.

Dalle proprietà del modulo si vede che

    \[|z|^2 = z \bar{z} \implies |z^5|=|z|^5 = |z||z|^4= |z| z^2 \bar{z}^2,\]

perciò l’equazione di partenza si può riscrivere come

    \[\bar{z}^2 |z| = -27.\]

Dato che -1 = \mathrm{e}^{\imath \pi}, per risolvere è conveniente passare alla forma esponenziale entrambi i membri dell’equazione, ottenendo

    \[|z|^3 \mathrm{e}^{-2\imath \text{Arg } z} = 27 \mathrm{e}^{\imath \pi},\]

che è equivalente al sistema di equazioni reali

    \[\begin{cases} |z|^3 = 27 \\ -2 \text{Arg } z = \pi + 2k \pi, & \text{Arg } z \in [-\pi,\pi). \end{cases}\]

La prima ha come unica soluzione |z| = 3 mentre la seconda ammette due soluzioni nell’intervallo ammissibile, ovvero

    \[\text{Arg } z = - \frac\pi2 \quad \text{e} \quad \text{Arg } z = \frac\pi2,\]

che corrispondono quindi alle due soluzioni complesse dell’equazione iniziale

    \[z_1 = 3 \mathrm{e}^{\imath \frac\pi2} = 3 \imath \quad \text{e} \quad z_2 = 3 \mathrm{e}^{-\imath \frac\pi2} = - 3 \imath.\]


 

Esercizio 10  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[z^2 = (\bar{z})^2(25 |z^2|-1).\]

Suggerimento.

Si può scrivere z in forma algebrica oppure osservare che passando l’equazione ai moduli si ottiene

    \[|z|^2 = |z|^2 (25 |z|^2 - 1),\]

da cui |z| = 0 oppure |z|=\sqrt2/5.

Svolgimento.

Se z = a + \imath b allora l’equazione si riscrive come

    \[(a^2-b^2)+2\imath ab = \left[ (a^2-b^2) - 2 \imath ab \right] \left( 25(a^2+b^2) - 1 \right)\]

da cui, ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria, si ottiene il seguente sistema equivalente di equazioni reali:

    \[\begin{cases} 2(a^2-b^2) = 25 (a^2-b^2)(a^2+b^2), \\  50ab(a^2+b^2) = 0. \end{cases}\]

Dalla seconda equazione si ricava a = 0 oppure b = 0 quindi discutiamo separatamente queste due possibilità:

 

  1. Se a = 0, la prima equazione ci da

        \[-2b^2=-25b^4 \iff b^2(25b^2-2) = 0\]

    che ha come soluzioni b = 0 e b=\pm \sqrt{2}/5.

  2.  

  3. Se b = 0, invece, si trova

        \[2a^2 = 25a^4 \iff a^2(25a^2-2)=0,\]

    che ha come soluzioni a = 0 (già trovata in precedenza) e a = \pm \sqrt{2}/5.

In particolare, l’equazione di partenza ammette cinque soluzioni distinte (tre reali e due puramente immaginarie) che sono date da

    \[z_1 = 0, \quad z_{2,3} = \pm \frac{\sqrt{2}}{5}, \quad z_{4,5} = \pm \imath \frac{\sqrt{2}}{5}.\]


 

Esercizio 11  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[|z^2|(1+z^2) = 2.\]

Suggerimento.

Usare la parte immaginaria per dedurre informazioni sulle soluzioni dell’equazione.

Svolgimento.

Iniziamo osservando che se si prende la parte immaginaria dei due termini l’uguaglianza diventa

    \[\mathfrak{Im}(z^2) = 0.\]

Di conseguenza, se z=a+\imath b allora

    \[0 = \mathfrak{Im}(z^2) = 2ab,\]

e questa è soddisfatta se e solo se a = 0 oppure b = 0. È chiaro che z = 0 non è soluzione quindi supponiamo z = \imath b per b \neq 0 e sostituiamo:

    \[b^2(1-b^2)=2 \iff b^4 - b^2 + 2 = 0.\]

Poniamo t = b^2 per ridurre il grado ed osserviamo che

    \[t^2 - t + 2 = 0\]

non ammette soluzioni reali perché ha discriminante negativo (\Delta=-3). Supponiamo ora z = a per a \neq 0 e sostituiamo, ottenendo l’equazione

    \[a^2(1+a^2)=2 \iff a^4 + a^2 - 2 = 0.\]

Come sopra introduciamo una variabile ausiliaria t = a^2 ed osserviamo che

    \[t^2+t-2=0\]

ha due soluzioni reali e distinte, ovvero t_1 = 1 e t_2 = -2. La seconda non porta a nulla perché a^2 = -2 non è risolvibile in \mathbb{R}, mentre dalla prima si trova

    \[a^2 = 1 \iff a = \pm 1,\]

e quindi l’equazione di partenza ha come uniche due soluzioni z_1 = 1 e z_2=-1.


 

Esercizio 12  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[(\mathrm{e}^{2z}+4)^2 = (\imath \mathrm{e}^{2z} - 4)^2.\]

Suggerimento.

L’esponenziale complesso non si può invertire in maniera immediata come in \mathbb R, ma può essere utile sfruttare la seguente uguaglianza tra insiemi:

    \[\log z = \left\{ \text{Log } z + 2k \pi \: : \: k \in \mathbb Z\right\}.\]

Svolgimento.

Sviluppando i quadrati e portando tutto dallo stesso lato dell’equazione, si ottiene

    \[\begin{aligned} 0 & = \mathrm{e}^{4z} + 16 + 8 \mathrm{e}^{2z} - \left( \imath^2 \mathrm{e}^{4z} + 16 - 8 \imath \mathrm{e}^{2z} \right)  		\\ & = 2 \mathrm{e}^{4z} + 8(1+\imath)\mathrm{e}^{2z}. 	\end{aligned}\]

Possiamo semplificare un fattore \mathrm{e}^{2z} perché questo non è uguale a zero per alcun valore di z \in \mathbb C e dunque ci basta risolvere l’equazione

    \[\mathrm{e}^{2z} =- 4(1+\imath).\]

Poiché il logaritmo complesso è a più valori, non possiamo semplicemente invertire come in \mathbb R. Tuttavia vale la seguente uguaglianza tra insiemi:

    \[\left\{ z \in \mathbb C \: : \: \mathrm{e}^{2z} = - 4 (1+\imath)\right\} = \frac12 \log (-4 - 4 \imath).\]

Di conseguenza, ne concludiamo immediatamente che l’equazione di partenza ammette infinite soluzioni della forma

    \[z = \frac12 \text{Log } (-4-4\imath) +  k\pi \imath, \quad k \in \mathbb Z,\]

dove \text{Log } indica il valore principale del logaritmo.


 

Esercizio 13  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[- \sin z \cos z + \cos^2 z = 1.\]

Suggerimento.

Basta applicare l’identità fondamentale della trigonometria, ovvero

    \[\sin^2 z + \cos^2 z = 1.\]

Svolgimento.

Portiamo tutto a sinistra ed utilizziamo l’identità fondamentale della trigonometria

    \[\sin^2 z + \cos^2 z = 1\]

per riscrivere l’equazione come segue:

    \[- \sin z \cos z - \sin^2 z = -\sin z (\cos z + \sin z) = 0.\]

Il prodotto di due fattori è zero quando lo è almeno uno dei due, perciò discutiamo separatamente i due casi:

 

  1. Il primo fattore si annulla per tutti gli z \in \mathbb C tali che

        \[\sin z = 0,\]

    ma è facile vedere che questi sono dati da

        \[z = \pi k, \quad k \in \mathbb Z.\]

  2.  

  3. Per quanto riguarda il secondo fattore si può procedere direttamente, ma c’è un trucco che la semplifica notevolmente ovvero

        \[\sin \left(z+\frac\pi4\right)= \sin z \cos\frac\pi4 + \sin\frac\pi4 \cos z = \frac{\sqrt 2}{2} \left( \sin z + \cos z \right),\]

    perciò si ha l’equivalenza

        \[\sin z + \cos z = 0 \iff \sin \left(z + \frac\pi4 \right)= 0.\]

    La nuova equazione è immediata da risolvere perché, come fatto nel punto precedente, le soluzioni sono date da

        \[z + \frac\pi4 = h \pi, \quad h \in \mathbb Z\]

In conclusione, l’equazione di partenza ammette infinite soluzioni della forma

    \[z = k \pi \quad \text{e} \quad z = -\frac\pi4 + h \pi\]

al variare di k, h \in \mathbb Z.


 

Esercizio 14  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[(1-2\imath) \cos z + (-2+\imath) \sin z = - \sqrt{2}+\sqrt{2}\imath.\]

Suggerimento.

Sfruttare la sostituzione w:=\tan\frac{z}{2}.

Svolgimento.

Se portiamo tutto a sinistra e dividiamo per - \imath si arriva ad avere una “forma” più gestibile:

    \[(1+\imath)\sqrt{2} + (2 + \imath) \cos z - (1+2\imath) \sin z = 0.\]

A questo punto si sfrutta una sostituzione molto utile nella risoluzione delle equazioni trigonometriche (reali o complesse), ovvero

    \[w := \tan \frac{z}{2},\]

in modo tale che seno e coseno si possano riscrivere, rispettivamente, come

    \[\sin z = \frac{2w}{1+w^2} \quad \text{e} \quad \cos z = \frac{1-w^2}{1+w^2}.\]

Queste sono note in letteratura come formule parametriche. Sostituendo si trova

    \[(1+\imath)\sqrt{2} + (2+\imath) \frac{1-w^2}{1+w^2} - (1+2\imath) \frac{2w}{1+w^2} = 0,\]

da cui, imponendo la condizione w^2 \neq -1, si arriva ad avere una equazione di secondo grado nella variabile complessa w piuttosto complicata, ovvero

    \[w^2\left(-2-\imath + (1+\imath)\sqrt{2} \right) +w  \left( -2(1+2\imath) \right) + \left((1+\imath)\sqrt{2} + 2 + \imath \right)=0.\]

A questo punto è sufficiente risolvere per w ottenendo due soluzioni distinte w_1 e w_2 di cui si può trovare l’espressione esplicita. Allora si ha

    \[\tan \frac{z}{2} = w_j \implies \frac{z}{2} = \arctan w_j + \pi k, \quad k \in \mathbb{Z}\]

per j=1,2, e quindi l’equazione iniziale ha infinite soluzioni della forma

    \[z = 2\arctan w_1 + 2 \pi k \quad \text{e} \quad z = 2\arctan w_1 + 2 \pi h\]

al variare di k, h \in \mathbb Z.


 

Esercizio 15  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare per quali z \in \mathbb{C} si ha

    \[z^5 + \mathfrak{Re}(\bar{z} - 7 \imath) + 4 = 0.\]

Suggerimento.

Si può scrivere z in forma algebrica e poi porre uguali a zero parte reale e immaginaria rispettivamente.

Svolgimento.

Iniziamo osservando che togliere 7 \imath alla parte reale di un numero non cambia il risultato, perciò

    \[\mathfrak{Re}(\bar{z}-7\imath)=\mathfrak{Re}(\bar{z}) = \mathfrak{Re}(z).\]

Se z = a+\imath b allora il termine a sinistra si può riscrivere come

    \[(a+\imath b)^5 + a + 4 = (a^5 - 10a^3b^2 + 5 ab^4 + a + 4) + \imath(  5 a^4 b - 10 a^2 b^3 +  b^5 ),\]

e dunque l’equazione di partenza è equivalente al sistema reale

    \[\begin{cases} a^5 - 10a^3b^2 + 5ab^4 + a + 4 = 0, \\ 5a^4b - 10a^2b^3 + b^5 = 0.\end{cases}\]

Nella seconda equazione possiamo raccogliere un fattore b ottenendo

    \[b(5a^4 - 10a^2b^2 + b^4) = 0.\]

Per trovare una decomposizione soddisfacente del secondo fattore poniamo b^2 = t, consideriamo a come un parametro ed osserviamo che

    \[t^2 - 10a^2 t + 5a^4 = 0 \implies t_{1,2} = 5a^2 \pm 2\sqrt{5}a^2,\]

da cui si trova che la seconda equazione ha cinque soluzioni:

    \[b_1 = 0, \quad b_{2,3} = \pm \sqrt{5a^2 + 2\sqrt{5}a^2}, \quad b_{4,5} = \pm \sqrt{5a^2-2\sqrt{5}a^2}.\]

Notiamo che la prima equazione del sistema dipende solo da b^2 e b^4 quindi in realtà ci son solo tre casi da discutere dato che b_3^2 = b_2^2 e b_5^2=b_4^2.

 

  1. Se b = 0 allora dobbiamo risolvere l’equazione

        \[a^5 + a+4 = 0.\]

    La funzione f(a)=a^5+a+4 ha derivata positiva, perciò f è strettamente crescente crescente. Inoltre, si ha

        \[\lim_{a \to - \infty}f(a)=-\infty \quad \text{e} \quad \lim_{a\to+\infty} f(a)=+\infty,\]

    e,di conseguenza, esiste unico a_1 \in (-3/2,-1) tale che f(a_1) = 0.

  2.  

  3. Se b = \pm \sqrt{5a^2 + 2\sqrt{5}a^2} allora si ha

        \[a^5 - 10 a^3 (5a^2 + 2 \sqrt{5}a^2) + 5a (5a^2 + 2 \sqrt{5}a^2)^2 + a + 4 = 0 ,\]

    che, ragionando come nel punto precedente, si vede ammettere un’unica soluzione a_2 \in (-1/2,0).

  4.  

  5. Se b = \pm  \sqrt{5a^2 - 2\sqrt{5}a^2} allora si ha

        \[a^5 - 10 a^3 (5a^2 - 2 \sqrt{5}a^2) + 5a (5a^2 - 2 \sqrt{5}a^2)^2 + a + 4 = 0 ,\]

    e, come già detto sopra, si vede avere una soluzione unica a_4 \in (1,3/2).

Riassumendo, l’equazione complessa di partenza ammette cinque soluzioni che sono date da

    \[z_1 = a_1, \quad z_{2,3} =a_2 + \imath b_{2,3}, \quad z_{4,5} = a_4 + \imath b_{4,5}.\]


 

Esercizio 16  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare il numero di soluzioni dell’equazione

    \[\bar{z}^9 = z^3 |z|^5.\]

Suggerimento.

Utilizzare la forma esponenziale.

Svolgimento.

Sia z = \rho \mathrm{e}^{\imath \vartheta}. Allora l’equazione si riscrive come

    \[\rho^9 \mathrm{e}^{-9 \imath \vartheta} = \rho^3 \mathrm{e}^{3 \imath \vartheta} \rho^5,\]

e questa è del tutto equivalente al seguente sistema di equazioni reali:

    \[\begin{cases} \rho^9 = \rho^8, \\ -9 \vartheta= 3 \vartheta + 2k \pi. \end{cases}\]

Ovviamente z = 0 è soluzione dell’equazione di partenza, perciò se supponiamo z \neq 0 la prima ha come unica soluzione \rho = 1 e la seconda ci da

    \[12 \vartheta = 2k \pi \implies \vartheta = k \frac\pi6, \quad k \in \mathbb{Z}.\]

È facile vedere che questa ha 12 soluzioni distinte nell’intervallo [-\pi,\pi) quindi l’equazione iniziale ammette un totale di 13 soluzioni che sono date da

    \[z_0 = 0 \quad \text{e} \quad z_k = \mathrm{e}^{\imath k \frac\pi6} \text{ con }k = -6, \ldots, 5.\]


 

Esercizio 17  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Risolvere le seguenti equazioni nei complessi:

 

  1. 2z-4\bar{z}+|z|^2+6\imath=0;
  2.  

  3. z^2\bar{z} + z \bar{z}^2 - (3+\imath)|z|^2 - 3z^2=0.

Suggerimento.

Utilizzare la forma algebrica.

Svolgimento punto 1.

Per la prima equazione scriviamo z in forma algebrica come a + \imath b e sostituiamo, ottenendo

    \[2(a+\imath b)-4(a-\imath b) + a^2+b^2 + 6 \imath = 0.\]

Ponendo uguale a zero parte reale e immaginaria si ottiene il seguente sistema di equazioni reali:

    \[\begin{cases}-2a+a^2+b^2 = 0, \\ 6b + 6 = 0.  \end{cases}\]

Dalla seconda si trova b = -1 come unica soluzione, perciò sostituendo nella prima si trova

    \[a^2-2a + 1 = 0,\]

e questo è il quadrato di un binomio, perciò ha soluzione a=1 con molteplicità due. In particolare, l’unica soluzione di (1) è data da

    \[z = 1 - \imath.\]

Svolgimento punto 2.

Per la seconda equazione osserviamo che z \bar{z}=|z|^2 perciò si riscrive come

    \[z|z|^2 + \bar{z}|z|^2 - (3+\imath)|z|^2 - 3z^2 = 0.\]

Se z = a + \imath b si ha

    \[(a^2+b^2)(a+\imath b + (a - \imath b) - (3 + \imath)) - 3(a^2-b^2 + 2 \imath ab) = 0,\]

da cui facendo come sopra si trova il sistema

    \[\begin{cases} (2a- 3)(a^2+b^2) - 3(a^2-b^2)=0, \\ -(a^2+b^2) - 6ab = 0. \end{cases}\]

Le soluzioni di questo sistema sono (a,b)=(0,0) e

    \[ 	(a,b) = \left( \frac32 - \sqrt2, - \frac12 \right) \quad \text{e} \quad (a,b)= \left( \frac32 + \sqrt2, -\frac12\right). 	\]

Ne segue immediatamente che le soluzioni della seconda equazione sono z_1= 0,

    \[z_2 = \left( \sqrt2 + \frac32 \right) - \imath \frac12 \quad \text{e} \quad z_3 = \left( -\sqrt2 + \frac32 \right) - \imath \frac12.\]


 

Esercizio 18  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Determinare il numero di soluzioni del sistema

    \[\begin{cases}z^{10}=3+8\imath, \\ z^5 = 8 - 3 \imath.  \end{cases}\]

Suggerimento.

Non servono conti.

Svolgimento.

Poiché z^{10}=z^5 z^5 = (z^5)^2, il sistema ammette una soluzione se e solo se la seguente uguaglianza è verificata:

    \[3 + 8 \imath = (8-3\imath)^2.\]

Tuttavia, un semplice calcolo mostra che i due numeri complessi sono diversi, e conseguentemente il sistema non ammette soluzioni.


 

Esercizio 19  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Si trovino tutte le soluzioni complesse dell’equazione

    \[|\cos (\imath z) + \sinh z| =  \mathrm{e}^{\imath z}.\]

Suggerimento.

Sfruttare le definizioni di seno e coseno iperbolico per riscrivere il termine a sinistra.

Svolgimento.

Iniziamo osservando che

    \[\cos(\imath z) = \mathfrak{Re}(\imath z) = \frac{\mathrm{e}^{z} + \mathrm{e}^{-z}}{2} = \cosh z,\]

e di conseguenza il termine a sinistra dentro il modulo si può riscrivere come

    \[\cosh z + \sinh z = \frac{\mathrm{e}^{z} + \mathrm{e}^{-z}}{2} + \frac{\mathrm{e}^{z} - \mathrm{e}^{-z}}{2} = \mathrm{e}^z.\]

A questo punto, ricordando che |\mathrm{e}^z|=\mathrm{e}^{\mathfrak{Re}(z)}, l’equazione da cui siamo partiti è equivalente a

    \[\mathrm{e}^{\mathfrak{Re}(z)} = \mathrm{e}^{\imath z}.\]

Se z=x+\imath y, l’equazione si può riscrivere come

    \[ 	\mathrm{e}^x = \mathrm{e}^{-y + \imath x}, 	\]

che è del tutto equivalente al sistema reale

    \[\begin{cases} \mathrm{e}^x = \mathrm{e}^{-y}, \\ \mathrm{e}^{ix} = 1. \end{cases}\]

La prima equazione ha come soluzione x = -y, mentre la seconda equazione ha infinite soluzioni della forma

    \[ 	x = 2 \pi k \quad \text{per } k \in \mathbb Z. 	\]

Chiaramente, queste due soluzioni sono compatibili se e solo se y è un multiplo di 2\pi; in particolare, il sistema ha infinite soluzioni della forma

    \[ 	(x,y) = (2 \pi k, - 2 \pi k), \qquad \text{per } k \in \mathbb Z. 	\]

L’equazione iniziale ha infinite soluzioni

    \[ 	z_k = 2 \pi k(1 - \imath), \qquad \text{per } k \in \mathbb Z 	\]

e, di conseguenza, possiamo concludere che l’unica soluzione intera è data da z = 0.


 

Esercizio 20  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). L’equazione z^6 + z^3 + 1 = 0 ha (una o più) radici complesse con argomento \vartheta compreso tra \pi/2 e \pi. Determinare i valori di \vartheta.

Suggerimento.

Introdurre la variabile w := z^3.

Svolgimento.

Per semplificare introduciamo la variabile ausiliaria w = z^3 e sostituiamo, ottenendo la seguente equazione di secondo grado:

    \[w^2 + w + 1 = 0.\]

Le soluzioni sono w_{1,2} = - 1/2 \pm \sqrt{3}/2 \imath, che possiamo riscrivere (per esplicitare l’argomento) in forma esponenziale come

    \[w_1 = \mathrm{e}^{\imath \frac23 \pi}\quad \text{e} \quad w_2 = \mathrm{e}^{-\imath \frac23 \pi}.\]

A questo punto possiamo trovare le soluzioni di z^3 = w_1 (per w_2 è analogo) utilizzando la forma esponenziale di z, ottenendo il sistema

    \[\begin{cases}|z|^3 = 1, \\ 3\text{Arg } z = \frac23 \pi + 2k \pi, & \text{Arg } z \in [-\pi,\pi). \end{cases}\]

La prima equazione ha soluzione |z|=1, mentre la seconda ha tre soluzioni nell’intervallo di ammissibilità che sono date da

    \[\text{Arg } z = \frac29 \pi, \quad \text{Arg } z = \frac89 \pi, \quad \text{Arg } z = - \frac49 \pi,\]

che corrispondono quindi alle soluzioni complesse

    \[z_1 = \mathrm{e}^{\imath \frac29 \pi}, \quad z_2 = \mathrm{e}^{\imath \frac89 \pi}, \quad z_3=\mathrm{e}^{-\imath \frac49\pi}.\]

Si può fare un ragionamento analogo con w_2 oppure osservare che w_2 = \bar w_1, da cui segue che le soluzioni sono date da

    \[z_4 = \bar z_1 = \mathrm{e}^{-\imath \frac29 \pi}, \quad z_5 = \bar z_2 = \mathrm{e}^{-\imath \frac89 \pi}, \quad z_6 = \bar z_3=\mathrm{e}^{\imath \frac49\pi}.\]

A questo punto è facile verificare che z_2 è l’unica soluzione che soddisfa la condizione richiesta, dunque l’unico valore di \vartheta ammissibile è 8/9 \pi.


 

Esercizio 21  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Mostrare che si possono trovare a,b \in \mathbb{C} \setminus \mathbb{R} tali che l’equazione

    \[x^2 - ax + b= 0\]

ammetta almeno una radice reale. Si dica poi se è possibile trovare a e b come sopra in modo che entrambe le radici siano reali.

Suggerimento.

La prima parte dell’esercizio si risolve semplicemente calcolando le soluzioni con la formula per equazioni del secondo grado e imponendo opportune condizioni su a,b.

Svolgimento.

Il discriminante è dato da

    \[\Delta = a^2 - 4b,\]

perciò le soluzioni dell’equazione sono

    \[x_{1,2} = \frac{a \pm \sqrt{a^2-4b}}{2}.\]

Supponiamo di voler trovare a,b \in \mathbb C in modo tale che la soluzione con il – sia reale, ovvero vogliamo che si abbia

(2)   \begin{equation*} \mathfrak{Im} \left[ a - \sqrt{a^2-4b}\right] = 0. \end{equation*}

Scriviamo a = u_a + \imath v_a e b = u_b + \imath v_b ed osserviamo subito che

    \[a^2 - 4b = (u_a^2-v_a^2 - 4 u_b) + \imath(2 u_av_a - 4 v_b).\]

Avendo bisogno della radice di questo numero, per semplificare i calcoli successivi è sensato porre la parte immaginaria uguale a zero:

    \[u_av_a = 2 v_b.\]

Segue immediatamente che

    \[\sqrt{a^2-4b}=\sqrt{u_a^2-v_a^2-4u_b},\]

ed è facile vedere che la quantità dentro la radice deve essere negativa dato che dalla condizione (2) abbiamo

    \[\mathfrak{Im} \left[ \sqrt{u_a^2-v_a^2-4u_b} \right] = \mathfrak{Im}(a) = v_a.\]

Una possibilità è quindi quella di scegliere u_a^2=4u_b (eventualmente entrambi uguali a zero, ma non è importante) e v_a > 0 così che

    \[\sqrt{a^2-4b} = \sqrt{-v_a^2} = \imath |v_a| = \imath v_a,\]

che è proprio ciò che volevamo. In particolare, segue facilmente che

    \[\frac{a - \sqrt{a^2-4b}}{2} = \frac{u_a+\imath v_a - \imath v_a}{2} = \frac{u_a}{2} \in \mathbb{R},\]

e questo conclude la prima parte dell’esercizio. Per la seconda parte supponiamo per assurdo di avere entrambe le radici reali, ovvero

    \[\frac{a + \sqrt{a^2-4b}}{2},  \frac{a - \sqrt{a^2-4b}}{2} \in \mathbb{R}.\]

Allora anche la loro somma deve essere un numero reale, ma è facile vedere che

    \[\frac{a + \sqrt{a^2-4b}}{2} +  \frac{a - \sqrt{a^2-4b}}{2} = \frac{2a}{2} = a \in \mathbb{R},\]

contro l’ipotesi da cui siamo partiti, ovvero che sia a che b devono essere numeri non reali.


 

Esercizio 22  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). Risolvere al variare di a,b \in \mathbb R il seguente sistema di equazioni complesse:

    \[\begin{cases}|z|=|w|, \\ z+w = a, \\ z^2+w^2 = b. \end{cases}\]

Suggerimento.

Distinguere il caso a^2=b dal caso a^2 \neq b e, per quest’ultimo, utilizzare la forma esponenziale.

Svolgimento.

Iniziamo mostrando che nel caso a^2=b il sistema non ammette soluzioni. Infatti, eleviamo al quadrato la seconda equazione,

    \[a^2 = (z+w)^2=z^2+w^2+2zw,\]

e andiamo a sostituirla nella terza, ottenendo la relazione seguente:

    \[a^2 = b + 2zw \implies 2zw = a^2-b = 0 \implies zw = 0.\]

In particolare, uno dei due deve essere uguale a zero. Tuttavia, è facile vedere che se w=0 dalla prima equazione si trova

    \[|z|=|w| = 0 \implies z = 0,\]

e quindi

    \[a = z+ w = 0 \quad \text{e} \quad b=z^2+w^2=0,\]

contro le ipotesi che a,b \in \mathbb C sono non-nulli.

Passiamo quindi al caso a^2\neq b. La prima equazione ci suggerisce di utilizzare la forma esponenziale e, ponendo \rho = |z|=|w|, possiamo scrivere

    \[z = \rho \mathrm{e}^{\imath \alpha} \quad \text{e} \quad w = \rho \mathrm{e}^{\imath \beta}.\]

Abbiamo già utilizzato la prima informazioni, perciò si ottiene un nuovo sistema con soltanto le ultime due equazioni, ovvero

    \[\begin{cases} \mathrm{e}^{\imath \alpha} + \mathrm{e}^{\imath \beta} = \frac{a}{\rho}, \\ \mathrm{e}^{\imath 2\alpha}+\mathrm{e}^{\imath 2\beta} = \frac{b}{\rho^2}. \end{cases}\]

Elevando al quadrato la prima equazione e sostituendo nella seconda, come fatto nel caso b=a^2, si trova la relazione

    \[\mathrm{e}^{\imath(\alpha+\beta)} =\frac{a^2-b}{2\rho^2}.\]

Possiamo allora rimpiazzare una delle due equazioni con l’ultima condizione ottenuta, ricavando il nuovo sistema

    \[\begin{cases} \mathrm{e}^{\imath \alpha} + \mathrm{e}^{\imath \beta} = \frac{a}{\rho}, \\ \mathrm{e}^{\imath(\alpha+\beta)} =\frac{a^2-b}{2\rho^2}. \end{cases}\]

Questo è un sistema di secondo grado omogeneo nelle variabili \mathrm{e}^{\imath \alpha} e \mathrm{e}^{\imath \beta}, perciò per risolverlo consideriamo l’equazione ausiliaria

    \[t^2-\frac{a}{\rho} t+\frac{a^2-b}{2\rho^2}=0.\]

È semplice verificare che se t_1 e t_2 sono le due soluzioni di questa equazione ausiliaria, allora le due coppie

    \[(\mathrm{e}^{\imath \alpha},\mathrm{e}^{\imath \beta})= (t_1,t_2) \quad \text{e} \quad (\mathrm{e}^{\imath \alpha},\mathrm{e}^{\imath \beta})= (t_2,t_1)\]

sono le uniche soluzioni del sistema omogeneo. Il discriminante dell’equazione si calcola facilmente come segue:

    \[\Delta=\frac{a^2}{\rho^2}-\frac{2a^2-2b}{\rho^2}=\frac{2b-a^2}{\rho^2}.\]

Per ipotesi a e b sono numeri complessi, perciò quando prendiamo la radice del discriminante \sqrt \Delta, ci sono due possibili valori che sono le soluzioni di

    \[z^2 = \Delta.\]

È tuttavia facile mostrare che, se indichiamo con \omega una delle due soluzioni, allora l’altra sarà esattamente -\omega. Di conseguenza, si ha

    \[t_{1,2} = \frac12 \left[ \frac{a}{\rho} \pm \frac{\omega}{\rho} \right] = \frac{a \pm \omega}{2\rho},\]

il che significa che le due soluzioni del sistema sono

    \[\mathrm{e}^{\imath \alpha} = \frac{a \pm \omega}{2\rho} \quad \text{e} \quad  \mathrm{e}^{\imath \beta} = \frac{a \mp \omega}{2\rho}.\]

Affinché queste soluzioni siano accettabili dobbiamo verificare che i termini a destra dell’uguale abbiano modulo uguale ad uno o, in altre parole, che

    \[\rho=\frac{|a\pm\omega|}{2}.\]

Se moltiplichiamo le due condizioni si ottiene

    \[\rho^2=\frac{|a+\omega|\cdot|a-\omega|}{4}=\frac{|a^2-\omega^2|}{4}=\frac{|a^2-2b+a^2|}{4}=\frac{|a^2-b|}{2},\]

mentre, osservando che \rho = \rho, si ha anche l’ulteriore condizione

    \[\frac{|a+\omega|}{2}=\frac{|a-\omega|}{2} \implies |a+\omega|=|a-\omega|.\]

Elevando al quadrato quest’ultima uguaglianza e ricordando che |z|=z\bar z per ogni z \in \mathbb C, segue immediatamente che

    \[(a+\omega)(\bar a + \bar \omega) = (a-\omega)(\bar a - \bar \omega),\]

e svolgendo le moltiplicazioni e semplificando i termini comuni porta a

    \[a \bar \omega + \bar a \omega = 0.\]

Elevando al quadrato quest’ultima condizione si trova

    \[a^2 \bar \omega^2 + 2 |a|^2 |\omega|^2 + \bar a^2 \omega^2 = 0\]

e, ricordando che \omega^2 = 2b - a^2, otteniamo

(3)   \begin{equation*} 		a^2(2 \bar b - \bar a^2) + 2|a|^2 |2b-a|^2 + \bar a^2 (2b - a^2)=0. 	\end{equation*}

Ne segue perciò che il sistema di partenza ammette due soluzioni

    \[(z,w) = \left( \frac{a+\omega}{2}, \frac{a-\omega}{2}\right) \quad \text{e} \quad (z,w) = \left( \frac{a-\omega}{2}, \frac{a+\omega}{2}\right),\]

con \omega = \sqrt{2b-a^2} da intendere come detto sopra e sotto la condizione (3).

 

Riferimenti bibliografici

[1] S. L. Parsonson, Pure Mathematics Vol. 2, Cambridge University Press, 1970.

[2] C. Mantegazza, Problemi di Analisi I dal Corso del I Anno alla Scuola Normale Superiore di Pisa, MCM, 2016.

 
 

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