Esercizi svolti sugli integrali impropri
La dispensa propone un vastissimo repertorio di 39 esercizi svolti riguardanti integrali impropri, catalogati in modo da contribuire alla determinazione del carattere di ognuno e, nel caso di convergenza, esprimere poi correttamente il loro valore tramite la tecnica risolutiva più appropriata.
Ogni esercizio è corredato da una guida dettagliata ai passaggi, trasformando la dispensa in un potente metodo di studio sistematico. Il materiale è destinato a supportare sia gli studenti che desiderano apprendere quanto possibile per determinare caratteri di integrali impropri, sia coloro che desiderano esercitarsi ulteriormente per evitare criteri di convergenza complessi.
Autori e revisori
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Revisori: Sergio Fiorucci.
Notazioni
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Insieme dei numeri naturali | |
Insieme dei numeri interi relativi | |
Insieme dei numeri reali | |
Limite della funzione per che tende a | |
Integrale possibilmente improprio della funzione f nell’intervallo [a,b] |
Richiami di teoria
Integrali impropri
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Funzioni iperboliche
Leggi...
- Funzione seno iperbolico:
- Funzione coseno iperbolico: ;
- Funzione tangente iperbolica: ;
- Funzione cotangente iperbolica: ;
- Funzione secante iperbolica: ;
- Funzione cosecante iperbolica: .
Identità fondamentale:
Formule di somma e sottrazione:
Formule di duplicazione:
Formule di bisezione:
Funzioni iperboliche inverse:
Formule parametriche:
Formule di prostaferesi:
Formule di Werner:
Primitive notevoli:
Testi degli esercizi
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
dove
da cui
si ricorda che il seguente integrale improprio notevole:
(1)
esiste finito se e solo se altrimenti per
(2)
Confrontando (1) e (2) si osserva che (2) è un integrale improprio notevole con quindi esiste finito.
Si conclude che per il criterio del confronto asintotico risulta integrabile in senso improprio in , quindi esiste finito. Calcoliamo il valore al quale converge :
Per dimostrare che esiste finito si poteva osservare che:
da cui
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
si ricorda che il seguente integrale improprio notevole:
(3)
esiste finito per . Consideriamo
(4)
ed operando la sostituzione su (4) si ha:
(5)
confrontando (5) e (3) si osserva che (5) è un integrale notevole con quindi esite finito. Ne segue che è integrabile in senso improprio su per il criterio del confronto asintotico, quindi esiste finito.
Calcoliamo il valore al quale converge :
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
ed il seguente integrale improprio
converge, quindi per il criterio del confronto asintotico risulta integrabile in senso improprio in e dunque converge. Concludiamo calcolando :
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Sia quindi la funzione integranda. Si osservi che potrebbe non essere integrabile in senso improprio per .
Per abbiamo:
Si ricorda che se con e
allora la condizione sufficiente affinchè sia integrabile su è che
Si osserva che
dunque converge. Possiamo quindi calcolare :
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Ricordiamo il seguente risultato notevole: data
(6)
essa è integrabile in senso improprio per se e solo se . Se poniamo , diventa:
da cui
confrontando con si osserva che risulta integrabile in senso improprio per , quindi converge.
Calcoliamo il valore al quale converge :
altrimenti molto più semplicemente bastava osservare che fatta la sostituzione considerando dopo la sostituzione tendendo conto che e che è una funzione pari e l’intervallo di integrazione è simmetrico rispetto all’origine. Si poteva procedere come segue:
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
con
Osserviamo che , nell’intervallo di integrazione , potrebbe non essere integrabile in senso improprio per e per . Si ricorda che se con e
allora la condizione sufficiente affinchè sia integrabile su è che
Poichè risulta che
si conclude che è integrabile in senso improprio per . Analogamente, se , tale che in un intorno di infinito e
allora la condizione sufficiente affinchè sia integrabile su è che
e osservando che
ne segue che è integrabile per .
Si conclude che è integrabile in senso improprio in un intorno destro di zero e in un intorno di infinito, quindi esiste finito.
Calcoliamo infine il valore al quale converge , operando la sostituzione :
Per il secondo integrale, possiamo riscrivere la funzione integranda nel modo seguente
Questo ci permette di riscrivere l’integrale come
Applicando l’integrale immediato
Possiamo concludere l’esercizio scrivendo
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
e sia
la funzione integranda.
Osserviamo che potrebbe non essere integrabile in senso improprio . Ricordiamo che il seguente integrale improprio notevole
(7)
converge per . Confrontando (7) con si osserva che è un integrale improprio notevole con e quindi converge.
Calcoliamo il valore al quale converge :
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
allora la condizione sufficiente affinchè sia integrabile su è che
Si osserva che
e
segue che è integrabile per e per .
Possiamo concludere che l’integrale esiste finito.
Calcoliamo il valore al quale converge :
dove abbiamo utilizzato e osservato che la funzione integranda è pari e l’intervallo di integrazione simmetrico rispetto all’origine, quindi
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Si osserva che potrebbe non essere integrabile in senso improprio per .
Per :
e considerando
concludiamo che converge per il criterio del confronto asintotico.
Calcoliamo il valore al quale converge :
e ponendo abbiamo
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
e
(8)
converge, allora anche converge per il criterio del confronto asintotico.
Calcoliamo il valore al quale converge :
e posto abbiamo
Riscriviamo come segue
da cui
quindi
Concludiamo che
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Chiamiamo quindi la funzione integranda.
Osserviamo che potrebbe non essere integrabile in senso improprio per .
Si ricorda che se e se
allora la condizione sufficiente affinchè sia integrabile su è che
Dal momento che
ne segue che è integrabile per , pertanto possiamo concludere che l’integrale esiste finito.
Calcoliamo il valore a cui converge:
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
e
converge.
Quindi esiste finito per il criterio del confronto asintotico.
Calcoliamo il valore al quale converge :
ed osserviamo che la funzione integranda può essere riscritta come segue:
da cui
allora
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Si ricorda che se e se
allora la condizione sufficiente affinchè sia integrabile su è che
Dal momento che
se ne puo’ concludere che è integrabile in senso improprio per , quindi converge.
Calcoliamo il valore al quale converge :
e posto abbiamo
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
la funzione integranda. Osserviamo che la funzione potrebbe non essere integrabile in senso improprio in per .
Per si ha
e
converge, quindi, per il criterio del confronto asintotico, converge.
Calcoliamo il valore al quale converge operando la sostituzione
possiamo, così, continuare a scrivere
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Osserviamo che potrebbe non essere integrabile in senso improprio per .
Per abbiamo:
e
converge.
Quindi si conclude che, per il criterio del confronto asintotico, converge.
Calcoliamo il valore al quale converge operando la seguente sostituzione , ottenendo:
e con otteniamo
Nota: nei vari passaggi abbiamo usato alcune proprietà delle funzioni iperboliche elencate nella sezione di richiami teorici.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Ricordiamo che il seguente integrale improprio notevole
(9)
converge per e per ogni oppure e per , mentre diverge per e per ogni oppure e per .
Confrontando con (9) si osserva che:
dunque converge.
Calcoliamo il valore al quale converge integrando per parti:
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
e
converge, dunque converge per il criterio del confronto asintotico.
Calcoliamo il valore al quale converge operando la sostituzione :
Calcoliamo :
e quindi
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Si ricorda che se ed è tale che in un intorno di infinto e
allora condizione sufficiente affinchè risulti integrabile in senso improprio in un intorno di infinito è che
Dal momento che
risulta integrabile in senso improprio per ; dunque converge.
Calcoliamo il valore al quale converge :
e con abbiamo
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Si ricorda che se con e se
allora una condizione sufficiente affinchè sia integrabile su è che
Dal momento che
possiamo concludere che è integrabile in senso improprio in , quindi l’integrale esiste finito.
Calcoliamo il valore al quale converge operando la seguente sostituzione :
poniamo ottenendo
Nota: Ricordiamo che ; inoltre, nei vari passaggi abbiamo usato alcune proprietà delle funzioni iperboliche elencate nella sezione di richiami teorici.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
e osserviamo che è integrabile in senso improprio in un intorno destro di zero poiché . Di conseguenza, anche risulta integrabile in senso improprio in un intorno destro di zero per e quindi l’integrale converge in base al criterio del confronto asintotico.
Calcoliamo il valore di . Iniziamo lo svolgimento dell’esercizio operando sostituzione . Ricaviamo il nuovo differenziale e di seguito calcoliamo il valore dei nuovi estremi di integrazione.
Se allora da cui possiamo ricavare che risulterà essere . Per quanto riguarda gli estremi di integrazione, troviamo
Questo ci permette di riscrivere l’integrale nel modo seguente:
Arrivati a questo punto, procediamo utilizzando l’integrazione per parti. Scelte
Integrando per parti possiamo scrivere
Valutando il primo termine si ottiene
(10)
Il secondo integrale può essere calcolato utilizzando due procedimenti diversi. Cominciamo col presentare il primo in cui utilizziamo il metodo dei fratti semplici. Per applicare questo metodo, la prima cosa da fare è riscrivere il denominatore nel modo seguente:
Il metodo dei fratti semplici si propone di riscrivere la funzione integranda
(11)
come
dove , , , Calcolando il m.c.m e i prodotti all’interno delle parentesi otteniamo
da cui
Da quest’ultima identità, ordinando i termini rispetto al grado della variabile t, possiamo ricavare la seguente
(12)
Affinché quest’identità risulti essere soddisfatta per ogni , per i coefficienti , , , dobbiamo imporre:
(13)
Risolvendo il sistema, otteniamo i seguenti valori dei coefficienti
Possiamo quindi riscrivere la funzione integranda (11) come:
Ora, sfruttando l’espressione appena ottenuta per la funzione integranda possiamo riscrivere la (10) nel modo seguente:
(14)
Osservazione.
Consideriamo la seguente espressione:
Il lettore potrebbe essere indotto a riscrivere l’espressione precedente come somma di integrali, ottenendo così:
(15)
Desideriamo sottolineare che l’espressione ottenuta non è corretta. Infatti, osservando i primi due termini della somma, se calcolassimo questi due integrali singolarmente, otterremmo:
La scrittura (15) è quindi priva di significato, perché contiene la sottrazione di due infiniti, che non è definita. In caso di integrali impropri, la proprietà di additività vale solo se non si creano forme di indecisione. Pertanto, l’espressione corretta per riscrivere questa somma è quella utilizzata nell’equazione (14).
Utilizzando gli integrali immediati, possiamo risolvere questa somma di integrali ottenendo così
(16)
Conseguentemente, otteniamo
Come menzionato all’inizio, possiamo calcolare l’integrale nel membro destro di (10) utilizzando un metodo alternativo. Iniziamo effettuando la sostituzione da cui ricaviamo
con .
Ricaviamo il differenziale
mentre per gli estremi di integrazione
e
quindi, l’integrale diventa
Fatto questo, possiamo procedere applicando il metodo dei fratti semplici già visto quando abbiamo illustrato il primo metodo. Cominciamo scrivendo il denominatore della funzione integranda utilizzando il prodotto notevole:
(17)
Anche in questo caso, scriviamo la funzione integranda come somma di termini, ottenendo così
(18)
dove e Calcoliamo il m.c.m che ci conduce alla seguente
(19)
dalla quale, effettuando i prodotti e gli opportuni raccoglimenti si ha
(20)
La seguente identità è soddisfatta per ogni se e solo se
(21)
risolvendo questo sistema, si ottiene
(22)
Questo ci permette di riscrivere l’integrale nel seguente modo
Utilizzando la definizione di tangente,
e svolgendo qualche passaggio algebrico, ricaviamo
Applicando le formule di addizione e sottrazione del coseno, osserviamo che
quindi
Effettuiamo la sostituzione da cui otteniamo e . Quindi, abbiamo
Applicando, la formula di addizione del coseno, otteniamo
Portando fuori dal segno dell’integrale le costanti e riscrivendo l’integrale come somma di integrali, otteniamo:
Utilizzando gli integrali immediati, possiamo concludere scrivendo
Applicando le note proprietà dei logaritmi, otteniamo:
Valutando l’integrale agli estremi, possiamo concludere l’esercizio scrivendo
In quest’ultima parte dell’esercizio dimostriamo che i due risultati ottenuti, anche se apparentemente molto diversi tra loro, in realtà sono uguali; in altre parole, vogliamo verificare che sussiste la seguente uguaglianza:
(23)
Possiamo iniziare effettuando qualche semplificazione, giungendo a
(24)
ricordando le proprietà dei logaritmi, possiamo scrivere
(25)
Uguagliando, ora, gli argomenti dei logaritmi arriviamo alla seguente
(26)
Applicando la formula di sottrazione per la tangente, il secondo membro possiamo riscriverlo come
(27)
quindi
(28)
ricordando che
si trova l’identità
(29)
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Osserviamo che
e quindi converge per il criterio del confronto.
Calcoliamo il valore al quale converge :
e dal momento che
allora
Concludiamo che
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
Inoltre
diverge.
Si conclude che, per il criterio del confronto asintotico, diverge.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Si ricorda che un integrale
si dice improprio se è illimitato oppure se è limitato e non è limitata in . Si osserva che
e quindi, poichè è limitata in un intorno destro di zero, essa risulta integrabile per .
Per abbiamo:
e osserviamo che
diverge, quindi diverge per il criterio del confronto asintotico.
Svolgimento.
Studiamo per operando la sostituzione :
e considerando
possiamo concludere che non risulta integrabile in senso improprio per per il criterio del confronto asintotico.
Per abbiamo:
Si vuole ricordare che se , tale che in un intorno di infinito e
allora la condizione sufficiente affinché sia integrabile in un intorno di infinito è che
Da quest’ultima notiamo che
quindi risulta integrabile in senso improprio per .
Dal momento che non risulta integrabile in senso improprio per , ne concludiamo che diverge.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
e poichè
è convergente, si conclude che, per il criterio del confronto asintotico, esiste finito.
Calcoliamo il valore al quale converge operando la sostituzione :
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Studiamo per operando la sostituzione :
consideriamo
che diverge, quindi per il criterio del confronto asintotico diverge.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
inoltre
diverge, quindi, per il criterio del confronto asintotico, diverge.
Alternativamente si poteva procedere con il calcolo esplicito
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
e con otteniamo
con
la funzione integranda.
Si osserva che potrebbe non essere integrabile in senso improprio in per .
Per abbiamo:
inoltre
diverge, quindi, per il criterio del confronto asintotico, diverge.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Si osserva che potrebbe non essere integrabile in senso improprio per .
Per abbiamo:
inoltre
converge, quindi, per il criterio del confronto asintotico, converge.
Calcoliamo il valore al quale converge operando la sostituzione :
Nota: nei vari passaggi abbiamo usato alcune proprietà delle funzioni iperboliche elencate nella sezione di richiami teorici.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
la funzione integranda. Si osserva che potrebbe non essere integrabile in senso improprio per , quindi studiamo l’integrabilità di per operando la sostituzione :
Inoltre
converge, quindi, per il criterio del confronto asintotico, converge.
Calcoliamo il valore al quale converge con la sostituzione :
Quindi
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Si ricorda che se con e se
allora la condizione sufficiente affinchè sia integrabile in un intorno sinistro di è che
Osserviamo che
quindi è integrabile per e ne segue che esiste finito.
Calcoliamo il valore al quale converge operando la sostituzione :
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
inoltre
converge e quindi, per il criterio del confronto asintotico, converge.
Calcoliamo infine il valore al quale converge :
Applicando l’integrale immediato
si ottiene il risultato seguente
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
inoltre
converge, quindi si conclude che, per il criterio del confronto asintotico, converge.
Calcoliamo ora il valore al quale converge . Possiamo osservare che ci troviamo di fronte all’integrale immediato:
(30)
dove, nel nostro caso abbiamo
(31)
questo ci permette di scrivere
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Osserviamo che:
da cui
pertanto se ne conclude che converge per il teorema del confronto.
Calcoliamo il valore al quale converge :
possiamo osservare che ci troviamo di fronte all’integrale immediato:
(32)
dove, nel nostro caso abbiamo
(33)
questo ci permette di scrivere
(34)
Alternativamente potevamo procedere come segue
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
Per abbiamo:
inoltre
diverge, quindi, per il criterio del confronto asintotico, non risulta integrabile in senso improprio per e quindi di conseguenza diverge.
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
(35)
ed applicando (35) ad si ha che:
Sia quindi
la funzione integranda.
Si osserva che potrebbe non essere integrabile in senso improprio per .
Per abbiamo:
inoltre
converge, quindi, per il criterio del confronto asintotico, risulta integrabile per e dunque ne segue che converge.
Calcoliamo il valore al quale converge :
Calcoliamo separatamente i due integrali (1) e (2).
Calcolo di (1):
Calcolo di (2):
Calcolo di (3):
Dunque concludiamo che
è convergente e, in caso affermativo, calcolarne il valore.
Svolgimento.
la funzione integranda. Si osserva che potrebbe non essere integrabile in senso improprio in un intorno di infinito.
Per abbiamo:
e
converge, quindi , per il criterio del confronto asintotico, risulta integrabile in senso improprio in un intorno di infinito dunque converge.
Calcoliamo ora il valore al quale converge .
Siano , , , costanti e scriviamo come segue:
(36)
da cui
e per il principio d’identità dei polinomi deve valere
da cui
e tornando all’integrale otteniamo
Svolgimento.
definita da
Si ricorda il grafico di :
Osserviamo che
quindi, siccome è periodica di periodo , per abbiamo:
da cui
In alternativa si poteva procedere osservando che, ad esempio:
e considerando il seguente grafico
si deduce facilmente che
da cui, per il teorema del confronto, .
Per completezza ricordiamo un teorema di cui (37) è un caso particolare.
Teorema.
Sia una funzione continua e periodica di periodo minimo . Se , allora
Dimostrazione.
Sia
definita da
Osserviamo che è ben definita e crescente in .
Vogliamo dimostrare che
Siccome in e non è identicamente nulla in (in quanto, altrimenti, avrebbe periodo minimo ), abbiamo
infatti, sia tale che , per continuità esiste un intorno, tale che . Dunque
Sia e sempre per continuità abbiamo:
Osserviamo che, per la periodicità di :
Dunque concludiamo che
è convergente e, in caso affermativo, se ne dia una stima inferiore e superiore.
Svolgimento.
Dunque, siccome la funzione integranda è asintotica ad per , si ha che per il criterio del confronto asintotico la funzione integranda è integrabile in senso improprio in un intorno sinistro di 1. Pertanto l’integrale improprio converge. Procediamo nel calcolare una stima inferiore e superiore dell’integrale improprio.
Si osserva che
e
Quindi
Calcoliamo e separatamente. Si ha
e
Si conclude che
Riferimenti bibliografici
[1] Qui Si Risolve , Integrali impropri-Teoria.
Tutta la teoria di analisi matematica
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- Logica elementare
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- Insiemi Numerici
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- Gli assiomi di Peano
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- Concetti Fondamentali della Retta Reale: Sintesi Teorica
- Costruzioni alternative di
- Binomio di Newton
- Spazi metrici, un’introduzione
- Disuguaglianza di Bernoulli
- Disuguaglianza triangolare
- Teoria sulle funzioni
- Funzioni elementari: algebriche, esponenziali e logaritmiche
- Funzioni elementari: trigonometriche e iperboliche
- Funzioni goniometriche: la guida essenziale
- Teorema di Bolzano-Weierstrass per le successioni
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- Successioni di Cauchy
- Il teorema ponte
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- Il teorema di Weierstrass
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- Il teorema di esistenza degli zeri
- Il metodo di bisezione
- Teorema ponte versione per le funzioni continue
- Discontinuità di funzioni monotone
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- Teoria sulle derivate
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- Teoremi di Rolle e Lagrange
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- Integrali definiti e indefiniti
- Teorema fondamentale del calcolo integrale (approfondimento)
- Integrali ricorsivi
- Formule del trapezio, rettangolo e Cavalieri-Simpson
- Teoria sugli integrali impropri
- Funzioni integrali – Teoria
- Introduzione ai numeri complessi – Volume 1 (per un corso di ingegneria — versione semplificata)
- Introduzione ai numeri complessi – Volume 1 (per un corso di matematica o fisica)
- Serie numeriche: la guida completa
- Successioni di funzioni – Teoria
- Teoremi sulle successioni di funzioni
- Serie di funzioni – Teoria
- Serie di potenze – Teoria
- Serie di Fourier – Teoria e applicazioni
- Integrali multipli — Parte 1 (teoria)
- Integrali multipli — Parte 2 (teoria e esercizi misti)
- Regola della Catena — Teoria ed esempi.
- Jacobiano associato al cambiamento di coordinate sferiche
- Guida ai Massimi e Minimi: Tecniche e Teoria nelle Funzioni Multivariabili
- Operatore di Laplace o Laplaciano
- Teoria equazioni differenziali
- Equazione di Eulero
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- Approfondimento numeri complessi
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Tutte le cartelle di Analisi Matematica
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Tutti gli esercizi di geometria
In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.
Algebra lineare.
Geometria analitica.
Geometria differenziale.
Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica
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- Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
- Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
- MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
- PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
- Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
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- Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
- Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
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