Nella ricerca dei punti di massimo e minimo per una funzione derivabile, è molto utile il teorema di Fermat: tali punti di estremo vanno ricercati tra i punti stazionari della funzione, ossia i punti in cui la sua derivata o il suo gradiente si annullano. Non tutti i punti stazionari sono però di massimo o di minimo; inoltre, il teorema non dà alcuna informazione su come distinguere i punti di massimo da quelli di minimo. Anche ai fini delle applicazioni pratiche come la ricerca dei punti di stabilità di un sistema meccanico, risulta di importanza fondamentale classificare quali punti stazionari siano di massimo, di minimo, oppure né di massimo né di minimo. Il segno della derivata seconda della funzione nel punto considerato è un primo modo di procedere. Per funzioni in più variabili, ciò corrisponde a studiare la segnatura della matrice hessiana della funzione, cioè determinarne il segno degli autovalori. Purtroppo tale metodo non è sempre conclusivo, in quanto in presenza di autovalori nulli (cioè se il determinante hessiano è nullo) può capitare di non trarre abbastanza informazioni per stabilire con certezza la natura del punto stazionario considerato.
In questa raccolta di 16 esercizi presentiamo dei casi in cui tale situazione si verifica, mostrando varie tecniche per portare a termine lo studio della natura dei punti stazionari. Gli esercizi sono completamente risolti e ampiamente illustrati, per fornire al lettore spiegazioni chiare e dettagliate. Gli esercizi vanno oltre il semplice studio dei punti stazionari, presentando lo studio completo degli estremi locali e globali delle funzioni in più variabili coinvolte.
Le tecniche qui presentate sono estremamente utili anche agli studenti dei corsi di Meccanica Razionale, in quanto spesso lo studio della stabilità di sistemi meccanici si riconduce a studiare la natura di punti critici in cui appunto il determinante hessiano si annulla. Infatti alcuni dei seguenti esercizi sono proprio tratti da casistiche simili.
L’articolo è quindi uno strumento dedicato a chi desidera approfondire a 360° la propria competenza nello studio delle funzioni in più variabili, fornendo una panoramica completa sull’argomento.
Oltre all’esaustiva lista reperibile in fondo all’articolo, segnaliamo anche le seguenti pagine contenenti materiale affine:
- Guida ai Massimi e Minimi: Tecniche e Teoria nelle Funzioni Multivariabili;
- Esercizi su massimi e minimi liberi per funzioni in più variabili;
- Esercizi sui limiti in due variabili.
Buona lettura!
Sommario
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Autori e revisori
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Revisori: Sara Sottile, Matteo Talluri, Valerio Brunetti, Sergio Fiorucci.
Notazioni
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Insieme dei numeri naturali; | |
Insieme dei numeri interi relativi; | |
Insieme dei numeri reali; | |
Insieme delle |
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Vettore nullo in |
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Derivata parziale di |
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Gradiente di |
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Derivata seconda di |
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Matrice hessiana di |
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Spazio delle funzioni derivabili |
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Spazio delle funzioni derivabili infinite volte in |
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Spazio vettoriale delle matrici a coefficienti reali aventi |
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Matrice identità di dimensione deducibile dal contesto; | |
Determinante della matrice |
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Traccia della matrice |
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Estremi inferiore e superiore di |
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Massimo e minimo di |
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Frontiera dell’insieme |