Benvenuti nella nostra raccolta di esercizi sui limiti svolti con l’approssimazione di Taylor! In questo articolo proponiamo ben 91 esercizi su questo argomento centrale nell’analisi delle funzioni di una variabile, ovvero su come sfruttare l’approssimazione di funzioni mediante i polinomi di Taylor per semplificare il calcolo dei loro limiti. L’idea centrale soggiacente è in fondo semplice: poiché i limiti di rapporti tra polinomi sono estremamente semplici da calcolare, si cerca di approssimare delle funzioni arbitrarie con dei polinomi che risultino a esse equivalenti nel calcolo dei limiti. Così facendo, si è virtualmente in grado di semplificare il calcolo di qualsiasi limite.
Questa tecnica così limpida richiede però molta pratica per essere compresa a fondo e applicata in maniera corretta. In questa serie di esercizi vogliamo appunto offrire al lettore numerosi esempi di difficoltà e natura estremamente varia sull’utilizzo di tale strategia.
Gli esercizi sono completamente risolti, così che il lettore possa confrontare le sue soluzioni con quelle da noi fornite, per un apprendimento al massimo dell’efficacia.
Oltre alla nostra guida Polinomi di Taylor nei limiti: istruzioni per l’uso, consigliamo le seguenti risorse teoriche di riferimento:
Come ulteriore materiale pratico, segnaliamo la raccolta Limiti di successioni con Taylor.
Buona lettura!
Sommario
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L’utilizzo del teorema di Taylor nell’ambito dei limiti è immediato: limiti che, a prima vista, possono apparire difficili da trattare, possono essere risolti efficacemente tramite l’approssimazione delle funzioni coinvolte con polinomi, semplificando le espressioni e portando a un risultato più chiaro e trattabile. Un obiettivo di questa dispensa è infatti esercitare lo studente nell’applicazione pratica del teorema di Taylor per la risoluzione di limiti, aiutandolo a sviluppare una comprensione profonda del metodo. Un aspetto cruciale di questo processo consiste nell’identificare correttamente il grado fino al quale espandere la funzione tramite la serie di Taylor, così da ottenere un’approssimazione adeguata ai fini del calcolo del limite.
Gli esercizi presentati sono strutturati in modo da guidare lo studente passo dopo passo, iniziando con esempi semplici e progressivamente affrontando problemi di maggiore complessità, affinando così le abilità richieste. Alcuni degli esercizi più complessi, prevedono un’applicazione del Teorema di Taylor in contesti meno convenzionali, offrendo un’opportunità per esplorare la versatilità del teorema in differenti tipologie di problemi analitici.
Per un approfondimento ulteriore del teorema di Taylor e delle sue applicazioni, si consiglia di consultare anche la guida Espansione di Taylor – Istruzioni per l’uso, che offre una trattazione dettagliata e complementare ai contenuti qui proposti.
Autori e revisori
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Revisori: Giulio Binosi, Sara Sottile.
Richiami di teoria
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Più precisamente, possiamo scrivere
(1)
dove
è un polinomio di grado al più , che prende il nome di polinomio di Taylor di
centrato in
, e
(2)
viene chiamato resto nella forma di Peano. Il polinomio di Taylor è l’unico polinomio di grado minore o uguale a che verifica
(3)
Quindi tutte le derivate di fino all’ordine
valutate in
sono uguali alle corrispondenti derivate di
, sempre calcolate in
.
Se in particolare , l’espansione prende il nome di sviluppo di MacLaurin della funzione
.












(4)
In questo caso il termine viene detto resto nella forma di Lagrange.
Sviluppi di McLaurin di funzioni elementari:
Gli sviluppi di McLaurin sono gli sviluppi di Taylor centrati in . Riportiamo di seguito i più importanti, che verranno usati negli esercizi.
Per si ha:
(5)
(6)
(7)
(8)
(9)
(10)
(11)
(12)
(13)
(14)
(15)
(16)
(17)
(18)
(19)
(20)
(21)
(22)
(23)
(24)
(25)



se e solo se per ogni successione a valori in
tale che
e definitivamente, si ha
Esercizi

Svolgimento.

Concludiamo dunque
Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.
e applicando lo sviluppo di Taylor (13) per abbiamo
Concludiamo dunque

Svolgimento.

Svolgimento.


Svolgimento.
da cui possiamo impostare il seguente sistema
(28)
che ha come risultato2
Altresì si poteva applicare il tereoma di Hopital, il lettore può verificare che entrambi i risultati portano allo stesso risultato.
- Lasciamo i calcoli al lettore. ↩

Svolgimento.
Applichiamo lo sviluppo di Taylor (10) per , ottenendo
Concludiamo dunque

Svolgimento.




Svolgimento.

Svolgimento.


Svolgimento.

Svolgimento.




Svolgimento.
il limite diventa
Facendo il minimo comune multiplo otteniamo
In conclusione, si dovrà avere

Svolgimento.
Alternativamente, potevamo applicare due volte il Teorema di l’Hôpital, grazie alla derivabilità di numeratore e denominatore e alla forma determinata
Concludiamo quindi che

Svolgimento.
Mentre per (10) si ha
Prima di iniziare a fare i conti, ricordiamo che vogliamo sviluppare fino al sesto ordine, quindi tutti gli ordini superiori vengono inglobati nell’o-piccolo. Ad esempio, andando a sviluppare il quadrato , termini come
,
,
vanno ignorati perché possono essere considerati un
. Per chiarezza, vediamo cosa rimane per ogni singola potenza:
Mettendo insieme tutte queste informazioni si trova che3:
A questo punto dobbiamo calcolare il limite, che è equivalente a:
Si conclude che il limite esiste e vale
-
Con un po’ di esperienza si può capire subito che non occorre sviluppare il logaritmo fino al sesto ordine, perché da un certo punto in poi si ottengono termini di ordini superiori, che rientrano tutti nell’o-piccolo. Bastava infatti lo sviluppo di
fino al terzo ordine. ↩
Svolgimento.


Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.
dove abbiamo utilizzato l’identità notevole
Da (16)
da cui
Si conclude che

Svolgimento.

Svolgimento.



Svolgimento.



Svolgimento.


Svolgimento.

Svolgimento.


Svolgimento.

Svolgimento.


Svolgimento.


Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.

Svolgimento.



Svolgimento.
Sapendo che , distinguiamo due casi:
se
abbiamo:
Se abbiamo:
Se abbiamo:
Consideriamo la funzione
e dimostriamo utilizzando il teorema ponte che
Chiaramente abbiamo la sensazione che questo limite non esista per via della natura oscillatoria della funzione che non si avvicina definitivamente a nessun valore fissato. Consideriamo infatti le successioni e
di termini generali
Vale che
Ma d’altra parte
e di conseguenza
Abbiamo dunque trovato due successioni che tendono a ma tali che
Per l’unicità del limite, abbiamo dimostrato che non può esistere
perché, in tal caso, per qualunque successione che tende a
dovrebbe risultare
mentre noi ne abbiamo trovate due sulle quali tende a due limiti diversi.
In conclusione, si ha




Svolgimento.




Per abbiamo:
Sviluppiamo ciascun termine per ottenere il comportamento asintotico, usando (6):
Moltiplicando i due fattori, si ottiene:
Pertanto, possiamo concludere che i parametri cercati sono e
.


- Trovare lo sviluppo di Taylor di
di ordine
nel punto
.
- Calcolare
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
ovvero la derivata -esima di
valutata in
uguaglia la derivata
-esima del polinomio di Taylor di ordine
di
valutato in
.
Dal momento che
derivando volte
e valutandolo in
si ottiene:
(33)
Applichiamo (39) ed utilizziamo il risultato del primo punto per calcolare :
e


- Trovare lo sviluppo di Taylor di
di ordine 6 nel punto
.
- Usare il risultato del punto (1) per calcolare
.
- Calcolare
dove
.
Svolgimento punto 1.
Consideriamo solamente i termini fino al grado 6 e per svolgere i calcoli è utile ricordare5.
Dunque concludiamo che lo sviluppo di Taylor all’ordine 6 per è quello che segue:
-
Teorema binomiale. Il teorema binomiale (detto anche formula di Newton, binomio di Newton e sviluppo binomiale) esprime lo sviluppo della potenza
-esima di un binomio qualsiasi con la formula seguente:
in cui il fattore
rappresenta il coefficiente binomiale ed è sostituibile con
. ↩
Svolgimento punto 2.
ovvero la derivata -esima di
valutata in
uguaglia la derivata
-esima del polinomio di Taylor di ordine
di
valutato in
.
Dal momento che
derivando volte
e valutandolo in
si ottiene:
(34)
Applichiamo (42) ed utilizziamo il risultato del primo punto per calcolare :
dunque concludiamo che
Svolgimento punto 3.

ed anche è pari in quanto è data dal prodotto di due funzioni pari, infatti
Inoltre, sappiamo che lo sviluppo di Taylor di una funzione pari è dato da un polinomio di grado solamente pari, quindi non occorre fare calcoli, applicando (34) si ottiene subito che, essendo un numero dispari, se
sono i coefficienti dello sviluppo di Taylor di
, si avrebbe
Dunque concludiamo che la risposta al terzo punto è quella che segue:

- Determinare il polinomio di Taylor di
in
fino all’ordine 4.
- Calcolare il limite
.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.


quindi:
Espandendo e semplificando, otteniamo:
Allo stesso modo, espandiamo il secondo termine di usando l’espansione ottenuta in (a):
Combinando i risultati e semplificando, si ottiene il limite:


Svolgimento punto 1.

Sviluppiamo in serie di Taylor per
grazie a (6)
Ora definiamo tale che
Sviluppiamo in serie per
applicando (8)
Sviluppiamo ora per
utilizzando i risultati precedenti:
Ora consideriamo (37) e sfruttiamo lo sviluppo di Taylor di :
dunque il limite esiste finito se e solo se , infatti posto
abbiamo
Concludiamo dunque che si deve avere
Svolgimento punto 2.
ovvero la derivata -esima di
valutata in
uguaglia la derivata
-esima del polinomio di Taylor di ordine
di
valutato in
.
Dal momento che
derivando volte
e valutandolo in
si ottiene:
(36)
Applichiamo (36), con e
ed utilizziamo il risultato del primo punto per calcolare
,
e
:


Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
ovvero la derivata -esima di
valutata in
uguaglia la derivata
-esima del polinomio di Taylor di ordine
di
valutato in
.
Dal momento che
derivando volte
e valutandolo in
si ottiene:
(39)
Applichiamo (39) ed utilizziamo il risultato del primo punto per calcolare :

Svolgimento.


- Trovarne lo sviluppo di Taylor di ordine 6 nel punto
.
- Usare il risultato del punto (1) per calcolare
Svolgimento punto 1.



Ricordando il teorema binomiale6, nello sviluppo prendiamo solamente i termini fino al grado 6 come richiesto dalla traccia:
Sia tale che
. Sviluppiamo
per
applicando (8)
Ora calcoliamo
e quindi concludiamo che lo sviluppo di Taylor di ordine 6 per è
-
Teorema binomiale. Tale teorema (detto anche formula di Newton, binomio di Newton o sviluppo binomiale) esprime lo sviluppo della potenza
-esima di un binomio qualsiasi con la formula seguente:
in cui il fattore
rappresenta il coefficiente binomiale ed è sostituibile con
. ↩
Svolgimento punto 2.
dunque
Svolgimento.

e (16)
(41)
In particolare, da (41) segue che
dove ci fermiamo al quarto ordine, per confronto con lo sviluppo dell’altro termine del denominatore.
Ora, sempre per , sviluppiamo in serie il denominatore grazie a (7)
Abbiamo dunque
Sapendo che , se
e
, se
, si ha
(42)
(43)
Siccome i due limiti (42) e (43) sono diversi, si conclude che il limite (40) non esiste. Riassumendo

Svolgimento.
Svolgimento.

in cui i termini di grado superiore sono stati scritti come .
Da (8) otteniamo:
Prima di svolgere i conti bisogna identificare l’o-piccolo, che in questo caso è , pertanto resta:
(45)
Sfruttando (13) e (45) abbiamo
da cui (44) diventa
Osserviamo a questo punto che, data la presenza del modulo, conviene considerare il limite da destra
(46)
(47)
Dato che i due limiti (46) e (47) non coincidono9, possiamo concludere che (44) non esiste. Riassumendo,
-
Scegliamo di sviluppare la tangente con un polinomio di grado almeno
; infatti, i risultati degli sviluppi andranno ad addizionarsi a un polinomio di quarto grado, quindi vogliamo essere certi di avere almeno un ordine di sviluppo in più con cui ottenere un risultato non nullo. ↩

Svolgimento.

Svolgimento.



Svolgimento.



Svolgimento.



Svolgimento.

Combinando questi sviluppi, otteniamo
Pertanto se arriviamo al settimo grado, il limite diventa
In conclusione:
Svolgimento.


Svolgimento.

Svolgimento.

Posto , determinare le radici quadrate di
in forma algebrica11. Siano poi
e
tali radici determinate in precedenza, scrivere in forma algebrica il numero complesso
.
-
Con forma algebrica di numero complesso
si intende l’espressione
, con
. ↩
Svolgimento.
utilizzando gli sviluppi (11) risulta, per
Inoltre, sempre per , ricordando che
da (8), si ottiene
quindi abbiamo
Pertanto
Calcoliamo il secondo limite
Poniamo , quindi il limite diventa
Utilizziamo il limite
da cui
quindi ci rimane da calcolare
Poichè da (14) per
, il limite vale
da cui
Di conseguenza dobbiamo calcolre le radici quadrate di . Il numero complesso ha modulo
e argomento
, per la formula di De Moivre, si ottiene
quindi per otteniamo
Calcoliamo ora il numero complesso , in forma algebrica ma conviene eseguire il calcolo con la forma esponenziale per limitare i calcoli, abbiamo infatti:
che in forma algebrica risulta:
Concludiamo quindi che

Svolgimento.



Svolgimento.
Si può dimostrare facilmente che
utilizzando un semplice cambio di variabile e confrontando gli ordini di infinito per
, oppure riscrivendo il limite precedente nella forma
e applicando il teorema di L’Hôpital. Lasciamo al lettore il compito di verificare questa conclusione.
Di conseguenza, sfruttando quanto detto, è possibile riscrivere
grazie ad (8).
Applicando gli sviluppi notevoli di Taylor (12), (10) e (8), si ha:
Attraverso semplici considerazioni è possibile derivare il grafico seguente, che rappresenta i comportamenti limite in funzione dei parametri .
Osservazione 3.1.




- Determinare il polinomio di Taylor di ordine 3 di
in
.
- Determinare il polinomio di Taylor di ordine 3 della funzione inversa
in
.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.






dove ,
, e
sono coefficienti da determinare.
Sappiamo che , quindi possiamo scrivere:
dove è il polinomio di Taylor di
di ordine 3, già calcolato nella parte (a).
Ora, espandiamo di
:
Sostituiamo in
:
Espandendo i termini:
Per soddisfare , dobbiamo risolvere il sistema:
Risolvendo il sistema:
Pertanto, il polinomio cercato è:





Svolgimento.


![Rendered by QuickLaTeX.com \zeta \in \left[a, \frac{a + b}{2}\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-fa139aafc95de17246fcb57400589637_l3.png)
![Rendered by QuickLaTeX.com \eta \in \left[\frac{a + b}{2}, b\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-9de5494674d31191cf622d0679b4ad0a_l3.png)
Sottraendo membro a membro le equazioni precedenti e ricordando che , otteniamo:
Osserviamo che:
Pertanto, possiamo scrivere:
Quindi, esiste almeno un punto tale che:

Svolgimento.

Per , applicando (11), (16) e la proprietà
, per
:
Per , applicando (11), (16) e la proprietà
, per
:
Tornando al limite si ottiene:
Si conclude che, siccome i due limiti sono diversi,
Alternativamente si poteva procedere come segue:
Si osserva che:
Posto , il limite diventa:
Si conclude che:


Svolgimento.

Ipotizziamo per assurdo che sia un numero razionale, ovvero esprimibile come il rapporto di due numeri interi coprimi
e
, quindi:
Moltiplichiamo entrambi i membri per , dove
è un numero naturale tale che
:
Osserviamo che:
e:
Raggiungiamo quindi un assurdo, poiché è un numero intero, ma la somma
, dove
, non è un numero intero.
Pertanto, il numero di Nepero non può essere razionale.

Trovare un’approssimazione di

Svolgimento.


che è comunemente chiamata serie di Leibniz-Gregory. Tale approssimazione è in realtà molto lenta al crescere di ed è poco utilizzabile per il calcolo del valore di
. Infatti, dal resto dell’arcotangente (calcolato in precedenza) vediamo che, volendo approssimare
con
cifre decimali esatte, si ha la disuguaglianza:
e tale disuguaglianza è verificata se . Si noti che per
, ovvero richiedendo un’approssimazione con dieci cifre decimali esatte, i termini da sommare sarebbero più di 5 miliardi.
Per ovviare a tale problema, presentiamo l’utilizzata formula di Machin. Vogliamo approssimare prendendo valori di
più piccoli di 1 nell’arcotangente. Per fare ciò, sia
. Allora, dalle formule di duplicazione dell’arcotangente:
abbiamo che:
e:
Definendo , otteniamo che:
Dunque, otteniamo la formula di Machin:
Ora è possibile usare lo sviluppo di Taylor dell’arcotangente in (44) per ottenere un’approssimazione che converge molto più rapidamente. In effetti, da (44) si ha la stima del resto:
quindi:
Ed ora, volendo un’approssimazione con 10 cifre significative, basta prendere .




Svolgimento.

dove e:
Espandiamo e
in serie di Taylor attorno a
, grazie a (7) e (12)
e
Calcoliamo la differenza :
Per garantire che per
, analizziamo i seguenti limiti:
Affinché la disuguaglianza sia soddisfatta, è necessario che:
Nel caso limite , calcoliamo il successivo termine dominante:
Questo implica che, per , esiste
tale che per
, si ha
.
Pertanto, la disuguaglianza è verificata per .


(50)
Si supponga inoltre che sia derivabile due volte (da destra) in
. Si determinino
,
e
.
Svolgimento.
Quindi, poiché è possibile elevare ambo i membri alla
e, utilizzando gli sviluppi di Maclaurin (8) e (10), si ha per
:
(5)
Essendo derivabile due volte in
,
si può rappresentare tramite il seguente sviluppo di Taylor (con resto di Peano):
(6)
Data l’unicità del polinomio di Taylor, confrontando la (5) con la (6), concludiamo:
In conclusione, abbiamo ottenuto

![Rendered by QuickLaTeX.com f \in C^2([-1,1])](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-0c7ffa32b92d00365c2396dcb2330b19_l3.png)


- Dimostrare che esiste
tale che
per ogni
.
- Dimostrare che esiste
tale che la circonferenza con centro nel punto di coordinate
e raggio
interseca il grafico di
solo nell’origine.
-
Data una funzione derivabile f,
si dice punto stazionario se
. ↩
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
Sia (semicirconferenza inferiore). Dato che
e
per
, basta dimostrare che per un opportuno
vale
per
.
Assumiamo che per :
E dunque basta prendere .

![Rendered by QuickLaTeX.com f : [0,1] \to \mathbb{R}](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-a3a1c8aa58b8a6ac4ac8891345f64ec3_l3.png)
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- Esiste
tale che
.
- Esiste
tale che
.
- La funzione
è concava13 in
.
- La funzione
è derivabile in 0.
- Se
, allora
.
- Se
, allora esistono
tali che
e
.
-
Una funzione si dice concava se su un intervallo
se per ogni
, vale
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.


Questo mostra che la proposizione non è vera.
Svolgimento punto 3.


Derivando nuovamente, otteniamo:
Affinché la funzione sia concava, deve valere per ogni
. Tuttavia, nel caso della funzione
, abbiamo:
Pertanto, la proposizione risulta falsa.
Svolgimento punto 4.


Di conseguenza, la funzione non è derivabile in
, il che confuta la proposizione.
Svolgimento punto 5.

-
,
-
.
Dato che , la funzione
è strettamente concava su
. Possiamo scrivere
come:
e dunque la condizione è verificata.
Per la condizione , applichiamo il teorema di Taylor con resto di Lagrange. Esiste
tale che:
Poiché , otteniamo:
il che dimostra la condizione .
Svolgimento punto 6.




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poiché per la parte (e) si ha che per ogni
.
Applicando il teorema dei valori intermedi, esiste tale che
, ovvero:
Definendo , si conclude che
.

- Sia
. Stabilire se
è un punto di massimo relativo, minimo relativo o di flesso.
- Sia
una successione di polinomi di secondo grado tale che
per ogni
. Verificare se la successione
converge uniformemente15 su ogni insieme limitato
.
-
Una successione di funzioni
si dice convergere uniformemente ad
su
se
Svolgimento punto 1.


Raccogliendo i termini di ordine inferiore, si ottiene:
Quindi, la funzione può essere riscritta come:
Per determinare la natura del punto , calcoliamo il limite del rapporto incrementale in
:
Poiché il limite è negativo, possiamo concludere che è un punto di massimo relativo per la funzione
.
Svolgimento punto 2.



Consideriamo la forma generale di :
dove ,
e
sono successioni in
. Dalla convergenza puntuale di
a 0, abbiamo
. Inoltre, possiamo considerare:
Risolvendo il sistema delle due equazioni:
Infine, dato che per qualche
, otteniamo:
il che implica che uniformemente in
.

- Calcolare il limite
.
- Esiste
tale che
?
Svolgimento punto 1.




Espandendo in serie di Taylor per , grazie a (10) otteniamo:
Semplificando, si ottiene:
Questo porta al limite:
Svolgimento punto 2.





![Rendered by QuickLaTeX.com x \in [0, t_1]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-d71c58091256c3dddbaa1e5f76e9d325_l3.png)
Inoltre, dal punto (a), abbiamo , quindi esiste
tale che
per
.
Per , l’integrale può essere espresso come:
Poiché per
, abbiamo che
per
. Infatti, si ha
Per il teorema degli zeri16, esiste tale che
.
-
Teorema degli zeri: sia
una funzione continua tale che
. Allora esiste
tale che
. ↩
Riferimenti bibliografici
[1] Daniele Ritelli, Lezioni di Analisi Matematica, Pitagora Editrice (2021).
[2] Ovidiu Furdui, Limits, Series, and Fractional Part Integrals: Problems in Mathematical Analysis, Springer (2013).
[3] Emanuele Callegari, Compiti di analisi 1.
[4] Qui Si Risolve, Simboli di Landau.
[5] Qui Si Risolve, Teoria sui limiti.
[6] Qui Si Risolve, Derivate, teoria.
[7] Qui Si Risolve, Espansione di Taylor, teoria ed esempi.
[8] Qui Si Risolve, Polinomi di Taylor: limiti, istruzioni per l’uso.
[9] Qui Si Risolve, Funzioni continue: teoria sulle funzioni Lipschitziane e Hölderiane.
[10] Qui Si Risolve, Teoria sugli integrali impropri.
[11] Qui Si Risolve, Teoremi di Rolle e Lagrange.
[12] Qui Si Risolve, Funzioni elementari: teoria sulle funzioni.
[13] Roberto Tauraso, Sito ufficiale di Roberto Tauraso.
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- Funzioni di più variabili
- Teoria Funzioni di più variabili
- Massimi e minimi liberi e vincolati
- Limiti in due variabili
- Integrali doppi
- Integrali tripli
- Integrali di linea di prima specie
- Integrali di linea di seconda specie
- Forme differenziali e campi vettoriali
- Teorema di Gauss-Green
- Integrali di superficie
- Flusso di un campo vettoriale
- Teorema di Stokes
- Teorema della divergenza
- Campi solenoidali
- Teorema del Dini
- Equazioni differenziali lineari e non lineari
- Equazioni differenziali lineari
- Equazioni differenziali non lineari
- Analisi complessa
- Fondamenti
- Funzioni olomorfe
- Integrale di Cauchy e applicazioni
- Teorema della curva di Jordan e teorema fondamentale dell’Algebra
- Teorema di inversione di Lagrange
- Teorema dei Residui
- Funzioni meromorfe
- Prodotti infiniti e prodotti di Weierstrass
- Continuazione analitica e topologia
- Teoremi di rigidità di funzioni olomorfe
- Trasformata di Mellin
- Equazioni alle derivate parziali
- Funzioni speciali
- Analisi funzionale
- Complementi
- Funzioni Convesse
Tutti gli esercizi di geometria
In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.
Algebra lineare.
Geometria analitica.
Geometria differenziale.
Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica
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- Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
- Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
- MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
- PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
- Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
- The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
- Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
- Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
- Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
- Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.