In questo articolo troverete 30 esercizi misti su applicazioni lineari tra spazi vettoriali, dettagliatamente svolti con tutti i passaggi. Gli esercizi, organizzati in ordine di difficoltà crescente, sono particolarmente indicati per un corso di algebra lineare destinato a studenti di ingegneria, fisica e matematica.
Sono inoltre presenti alcuni richiami teorici sulle applicazioni lineari utili nella soluzione degli esercizi. Segnaliamo infine il prosieguo Esercizi sulle applicazioni lineari – 2 e gli Esercizi su endomorfismi e diagonalizzazione. Buona lettura!
Autori e revisori
Leggi...
Notazioni sulle applicazioni lineari
Leggi...
nucleo dell’applicazione lineare
immagine dell’applicazione lineare
polinomi di grado al più a coefficienti in
nella variabile
insieme delle matrici quadrate di dimensione
insieme delle matrici di dimensione
matrice identica di ordine
vettore nullo
rango della matrice
vettore trasposto del vettore
Richiami di teoria sulle applicazioni lineari
Leggi...
è detta applicazione lineare o omomorfismo se soddisfa le seguenti condizioni:
- Additività:
per ogni
.
- Omogeneità:
per ogni
e per ogni
.
Le due condizioni di additività e omogeneità possono essere sintetizzate in un’unica condizione, detta linearità :
Si definisce nucleo dell’applicazione lineare il sottoinsieme del dominio
definito da
è detta endomorfismo se dominio e codominio coincidono, cioè
.
è detta isomorfismo se
è biettiva.
è detta automorfismo se
è un endomorfismo biettivo.
In particolare, se è un qualsiasi sistema di generatori di
, si ha che
Dimostrazione Dimostriamo le due implicazioni.
) Sia
un isomorfismo e sia
una base di
. Si ha
(1)
dove la prima uguaglianza segue dal teorema 1.5 e la seconda dalla suriettività di
. Quindi la famiglia
è un sistema di generatori di
. Mostriamo che è anche indipendente; infatti, sia
e supponiamo che si abbia
(2)
per degli scalari
e un insieme
costituito da
indici distinti. Per la linearità di
si ha dunque
(3)
dove l’ultima equivalenza segue dall’iniettività di
e dal fatto che
. Poiché
è una base di
, l’ultima relazione in (3) implica che
, provando quindi che
è indipendente in
. Poiché
è un sistema di generatori indipendenti di
, esso è una base. Dato che
e
possiedono basi della stessa cardinalità, in quanto individuate da famiglie costruite sullo stesso insieme di indici
, si ha
.
) Viceversa, supponiamo che
; dunque esiste una base
di
, una base
di
e una funzione
biunivoca. In virtù del teorema 1.6, esiste un’applicazione lineare
tale che
(4)
(5)
dove la prima uguaglianza segue dal teorema 1.5, la seconda da (4), mentre l’ultima dal fatto che
è una base di
. Dunque (5) prova che
è suriettiva. Per dimostrare che
è iniettiva, utilizziamo il teorema 1.4 provando che
. Sia
; dato che
è una base di
, esistono degli scalari
e un insieme
di indici tali che
(6)
da cui segue che
, in quanto
è una base di
. Ciò mostra che
, provando che
e quindi l’iniettività di
. Poiché
è un omomorfismo iniettivo e suriettivo, esso è un isomorfismo.
Teorema 1.9. [1, teorema 4.5]
Siano Viceversa, ogni matrice definisce un’applicazione lineare ponendo che
abbia componenti nella base
pari a
, dove
è il vettore delle componenti di
nella base
.
Inoltre, se è invertibile allora la sua inversa
è lineare e la matrice associata ad
rispetto alle stesse basi
e
è la matrice
.
Dimostrazione Per il corollario 1.10, è suriettiva se e solo se
, cioè se e solo se
è invertibile.
Poiché è rappresentata dalla matrice
nelle basi
e
e poiché
(7)
per il teorema 1.9 l’applicazione inversa è rappresentata, nelle stesse basi, da una matrice
soddisfacente
(8)
Scegliendo , dove
sono i vettori della base canonica di
, si ottiene
, da cui
.
Testi degli esercizi sulle applicazioni lineari
-
definita da
;
-
definita da
;
-
definita da
.
Svolgimento punto 1.
Segue che è lineare.
Svolgimento punto 2.
allora è lineare in quanto il prodotto righe per colonne tra matrici è lineare, come segue dal teorema 1.9.
Svolgimento punto 3.
e, dati , si ha
Segue dunque che è lineare.
-
definita da
;
-
definita da
;
-
definita da
;
-
definita da
.
Svolgimento punto 1.
ma
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
da cui segue che non è lineare.
Svolgimento punto 4.
ma
-
Trovare
.
-
Calcolare l’immagine diretta tramite
del sottospazio
.
-
Stabilire se
è iniettiva o suriettiva.
-
Trovare una base e la dimensione dell’immagine e del nucleo di
.
Svolgimento punto 1.
Dalla seconda equazione abbiamo e dalla terza
, quindi, essendo verificata la prima equazione, segue che
Svolgimento punto 2.
da cui segue che
Svolgimento punto 3.
da cui segue che l’unica soluzione è
(9)
Possiamo quindi concludere che è iniettiva per il teorema 1.4. Tuttavia
non è suriettiva per il teorema 1.5: presa una base
di
,
, che ha dimensione al più
, quindi non coincide con
. Per completezza, esibiamo un esempio esplicito di vettore in
:
, infatti
ma tale sistema non ammette soluzione . Infatti, dalla seconda equazione otteniamo
, che sostituito nella prima e nella terza equazione restituisce
e
, rispettivamente, che è una contraddizione.
Svolgimento punto 4.
da cui, per il teorema 1.5, si ha che
da cui segue che e, di conseguenza,
.
-
Determinare la controimmagine di
tramite l’azione di
.
-
Determinare una base e la dimensione di
e di
.
-
Calcolare la dimensione dell’immagine del sottospazio
.
Svolgimento punto 1.
da cui si ha ,
, e
. Segue che
Svolgimento punto 2.
da cui
Segue dunque che il nucleo di ha dimensione
. Dal teorema 1.8, segue che
dunque ed una sa base è
.
Svolgimento punto 3.
per il teorema 1.5 si ha che
da cui segue che la dimensione di è
.
-
Determinare la controimmagine dell’insieme
, dove
denota la matrice identica, tramite l’azione di
.
-
Determinare una base e la dimensione di
e di
.
-
Stabilire se
è iniettiva o suriettiva.
Svolgimento punto 1.
da cui
dunque e
. Segue che
Svolgimento punto 2.
da cui . Segue dunque che
Per il teorema 1.5 si ha
i cui generatori sono indipendenti e pertanto .
Svolgimento punto 3.
dunque non è suriettiva.
-
Stabilire se
è iniettiva o suriettiva.
-
Calcolare la controimmagine dell’insieme
.
-
Trovare l’immagine diretta del sottospazio
.
-
Calcolare la matrice associata ad
rispetto alle basi canoniche.
-
Calcolare la matrice associata ad
rispetto alle basi
e
.
Svolgimento punto 1.
la matrice che rappresenta nelle basi canoniche di
e
. Notiamo che
, in quanto le due righe sono linearmente indipendenti, da cui segue per il corollario 1.10 che la dimensione dell’immagine di
è
e quindi
è suriettiva.
Inoltre per il teorema 1.8 si ha
quindi non è iniettiva.
Svolgimento punto 2.
da cui otteniamo
Dunque
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
Svolgimento punto 5.
Tali vettori si possono scrivere come combinazione lineare dei vettori della base . Si ha che
da cui si ottiene, per il teorema 1.9,
Svolgimento.
sviluppando rispetto alla prima colonna, ha determinante
quindi
è una base di .
Per il teorema 1.6 esiste un’unica applicazione lineare
che soddisfa le condizioni richieste dalla traccia. Cerchiamo ora di determinare l’espressione di
rispetto alla base
di
e alla base canonica di
.
Sia
un vettore di
con coordinate
nella base
, allora
dunque
Svolgimento.
Osserviamo che
ed inoltre esse sono distinte. Infatti, scelto ad esempio il vettore , si ha che
Resta da provare la linearità delle due applicazioni. Siano e
, allora
Dunque è lineare. La dimostrazione della linearità di
è analoga.
Tale applicazione è unica?
Svolgimento.
Per il teorema 1.6, esiste un’unica applicazione lineare tale che
Sia un vettore di
con coordinate
nella base
; allora
da cui
Resta da provare che . Poiché
, allora
Tale applicazione è unica?
Svolgimento.
Si fissi un vettore arbitrario tale che
sia una base di . Per ogni vettore
in
tale che
si definisce
Si verifica che è lineare, inoltre poiché
si ha che
Dunque l’applicazione trovata soddisfa le condizioni richieste. Tuttavia essa non è unica, poiché dipende dalla scelta del vettore
che definisce la base
.
Scarica gli esercizi svolti
Ottieni il documento contenente due dispense contenenti 30 e 8 esercizi risolti per migliorare la tua comprensione delle applicazioni lineari.
Svolgimento.
dunque, se una tale esistesse, per linearità si avrebbe
che è diverso da , richiesto invece dalla traccia. Da ciò segue che l’applicazione in esame non esiste.
Studiare poi la suriettività e l’iniettività di .
Svolgimento.
(10)
quindi è una base di
, in quanto i suoi 3 elementi generano i 3 della base canonica
. Pertanto l’applicazione lineare
richiesta esiste ed è unica per il teorema 1.6. Per (10) e per linearità di
, essa soddisfa
(11)
Dunque, per ogni , di nuovo per linearità si ha
(12)
Osserviamo che
(13)
dove la prima uguaglianza segue dal teorema 1.5 e la prima disuguaglianza segue dal fatto che è generato da 3 elementi. Ciò prova che
non è suriettiva.
Se , sommando la terza e la quarta componente di (12) si ottiene
, da cui
. Inserendo tali relazioni nella prima componente di (12) si giunge a
e dunque
. Pertanto
e quindi
è iniettiva per il teorema 1.4.
Studiare poi la suriettività e l’iniettività di .
Svolgimento.
nessuna applicazione richiesta può essere suriettiva.
Si consideri l’applicazione lineare definita, in virtù del teorema 1.6, da
Essa ovviamente soddisfa le condizioni della traccia e per linearità agisce nel seguente modo:
Svolgimento.
Sviluppando il determinante rispetto alla prima colonna, si ha che
da cui segue che
è una base di . Dunque per il teorema 1.6 esiste un’unica applicazione lineare
con le caratteristiche richieste.
Svolgimento.
(14)
Poiché essi sono indipendenti ( e
lo sono e
non può essere ottenuto come combinazione lineare di essi), formano una base di
e per il teorema 1.5 esiste un’unica applicazione lineare
soddisfacente
(15)
Per tali relazioni, e quindi
; d’altra parte, poiché
non è l’applicazione nulla, si ha
e quindi
, cioè
, come si voleva. Osserviamo che la funzione
qui definita dipende dalla scelta effettuata per
e
, dunque non è unica.
Scriviamo ora l’espressione esplicita di . A tal fine osserviamo che
(16)
da cui, per la linearità di ,
(17)
Dunque vale
(18)
Svolgimento.
è una base di , infatti considerata la matrice
le cui colonne sono costituite dalle componenti dei tre vettori nella base canonica di , il suo determinante, sviluppato rispetto alla prima riga, è
Allora per il teorema 1.6 esiste un’unica applicazione lineare che soddisfa la richiesta della traccia. Dalle condizioni nella traccia e dal teorema 1.9, segue che la matrice associata a
nella base
e nella base canonica di
è
(19)
Per determinare la matrice che rappresenta
rispetto alla base canonica di
, occorre moltiplicare a destra
per la matrice
di cambio di base dalla base canonica a
. Poiché
(20)
si ha
(21)
Pertanto si ha
(22)
-
Provare che
è lineare.
-
Scrivere esplicitamente l’immagine di un generico polinomio
-
Trovare l’immagine diretta tramite
del sottospazio
.
-
Provare che la controimmagine dell’insieme
, dove
denota la matrice identica, tramite l’azione di
è vuota.
-
Trovare una base e la dimensione di
e
.
Svolgimento punto 1.
quindi è lineare.
Svolgimento punto 2.
da cui segue che
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
che è impossibile. Segue che la controimmagine di è vuota.
Svolgimento punto 5.
quindi per il teorema 1.5 si ha che
Osserviamo che le matrici
sono indipendenti. Infatti, la seconda e la terza sono chiaramente indipendenti e la prima non si può scrivere come combinazione delle altre due. Dunque ,
da cui segue per il teorema 1.8 che
- Provare che
è un’applicazione lineare.
- Determinare
e
, una loro base e le loro dimensioni.
- Stabilire se
è iniettiva o suriettiva.
- Scrivere la matrice associata ad
rispetto alle basi
rispettivamente di
e di
.
Svolgimento punto 1.
e per ogni si ha che
Svolgimento punto 2.
da cui possiamo scegliere e
Segue che la dimensione del nucleo è e, per il teorema 1.8, si ha che
Poiché , segue che
.
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
segue che
definita da
;
definita da
;
definita da
.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
è un’applicazione lineare da in
. Fissate due basi, una di
e una di
, e dette
e
rispettivamente le matrici di
e
associate a tali basi, come si può calcolare la matrice di
?
Svolgimento.
Dette e
le matrici associate ad
e
e detta
, per ogni
di componenti
nella base di
fissata, si ha
da cui segue che la matrice associata all’applicazione è la matrice
.
- Trovare
.
- Trovare la matrice associata ad
rispetto alle basi canoniche di
e di
.
- Trovare la matrice associata ad
rispetto alle basi
di
e
di
.
- Stabilire se
è iniettiva, suriettiva, invertibile.
- Trovare una base dell’immagine e del nucleo di
.
Svolgimento punto 1.
si ottiene , mentre la terza equazione non è verificata, quindi il sistema non ha soluzione e perciò
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
e
allora la matrice associata ad rispetto alle basi
e
è
Svolgimento punto 4.
dunque per il corollario 1.10 si ha che
dunque non è suriettiva. Inoltre, per il teorema 1.8 si ha che
Segue quindi che è iniettiva per il teorema 1.4. Poiché
non è suriettiva, essa non è invertibile.
Svolgimento punto 5.
L’immagine di è generata dalle colonne di
per il teorema 1.9. Tali vettori costituiscono una base di
poiché sono in numero pari alla dimensione
dell’immagine, dunque una base dell’immagine è
- Determinare la controimmagine di
tramite l’azione di
.
- Determinare la matrice associata ad
rispetto alla base canonica di
e alla base
di
.
- Determinare una base e la dimensione di
e di
.
Svolgimento punto 1.
si ottiene e
, da cui
Svolgimento punto 2.
allora la matrice cercata è
Svolgimento punto 3.
Siccome , si ha che
- Determinare la controimmagine dell’insieme
, dove
denota la matrice identica, tramite l’azione di
.
- Determinare la matrice associata ad
rispetto alle basi canoniche di
e di
.
- Determinare una base e la dimensione di
e di
.
- Stabilire se
è iniettiva o suriettiva.
Svolgimento punto 1.
da si ricava
, quindi
e perciò la controimmagine dell’insieme
è l’insieme vuoto.
Svolgimento punto 2.
allora
Svolgimento punto 3.
Per il teorema 1.8 si ha che
dunque
.
Svolgimento punto 4.
Svolgimento.
(23)
implica che , ma la condizione
e la linearità di
implicano che
(24)
cioè , che contraddice (23).
Osservazione.
(25)
Infatti, sicuramente per linearità di
. D’altra parte, se
, allora
e quindi per linearità
, dunque
.
Ciò mostra che la controimmagine di ogni singolo vettore è un cosiddetto spazio affine, di dimensione pari a .
Svolgimento.
(26)
Poiché il sistema composto dai vettori indicati nella traccia genera la base canonica di
, anch’esso ne costituisce una base. Il teorema 1.6 implica che l’applicazione lineare
esiste ed è unica.
Determiniamo ora esplicitamente .
Da (26), dalle condizioni della traccia e dalla linearità di
, segue che
Da ciò, nuovamente per la linearità di , per ogni
vale
- Trovare l’immagine diretta tramite
del sottospazio
.
- Scrivere esplicitamente le equazioni di
(rispetto alle basi canoniche).
- Determinare
.
- Trovare una base e la dimensione
e
.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 3.
Sommando le prime due righe, si ottiene , che è in contrasto con la terza riga, quindi
.
Svolgimento punto 4.
ha determinante pari a , si ha che
. Dunque, per il corollario 1.10, si ha che
Una base dell’immagine è data dalle colonne di linearmente indipendenti per il teorema 1.5 e dunque, poiché i vettori
e
sono linearmente indipendenti in
, una base di
è
Per il teorema 1.8, si ha che
Sia , allora
dove nell’ultima equivalenza si è utilizzato per (27). Poiché la terza equazione si ottiene come somma delle prime due, ciò è equivalente al sistema
da cui si può dedurre che i vettori e
appartengono al nucleo. Poiché essi sono linearmente indipendenti e avendo il nucleo dimensione
, possiamo concludere che una base del nucleo è
- Trovare l’immagine diretta del sottospazio
.
- Scrivere esplicitamente le equazioni di
(rispetto alle basi canoniche).
- Determinare
.
- Trovare una base e la dimensione di
e
.
Svolgimento punto 1.
Cerchiamo dunque le immagini mediante delle due matrici che generano
.
e
da cui segue che
Svolgimento punto 3.
da cui si ottiene, sommando la prima equazione con la seconda e la seconda con la terza, il seguente sistema
Il sistema non ammette dunque soluzione, per cui
Svolgimento punto 4.
e per il teorema 1.5 segue che una base di è
Per il teorema 1.8, si ha che
Sia allora, ricordando l’espressione esplicita di
in (28), si ha
Otteniamo dunque le condizioni
Poiché , basta risolvere
equazioni indipendenti e dunque, sommando la prima e la seconda equazione e sostituendo nella terza, si ottiene
Le matrici e
sono linearmente indipendenti e soddisfano la condizione di appartenenza al nucleo, dunque una base del nucleo di
è
Svolgimento.
dove la prima uguaglianza segue dall’iniettività di , da cui
.
- Dimostrare che
è un isomorfismo.
- Determinare la matrice di
rispetto alle basi
e
.
- Trovare una base di
e di
- Dato il sottospazio
di
generato dai vettori
e
, trovare le equazioni parametriche del sottospazio
rispetto alla base
.
- Determinare la matrice
associata ad
rispetto alle basi
e
.
Svolgimento punti 1 e 2.
e che
Pertanto la matrice associata ad rispetto alle basi
e
è
e ciò risolve il punto 2. Sviluppando il determinante mediante la prima colonna, si ha che
dunque la matrice è invertibile da cui se è un isomorfismo per il corollario 1.11. Ciò prova il punto 1.
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
e
le equazioni parametriche di rispetto alla base
sono
Svolgimento punto 5.
per poter poi concludere che la matrice cercata è
- Determinare la matrice associata ad
rispetto alla base data.
- Trovare l’espressione dell’immagine di un generico elemento di
.
- Per quali valori di
l’applicazione
è un automorfismo?
- Per
, trovare una base di nucleo e immagine di
.
- Quando possibile, trovare la matrice associata a
rispetto alla base data.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
Per il corollario 1.11 segue che è un automorfismo se e solo se
.
Svolgimento punto 4.
Per il punto precedente, e dunque le colonne di
sono linearmente dipendenti, da cui segue che
non è suriettiva. Dunque
e, poiché le prime due colonne di
sono linearmente indipendenti segue che la dimensione dell’immagine di
è
. Una base è di
è dunque
dove i vettori sono individuati dalle coordinate rispetto a delle colonne della matrice. Per il teorema 1.8 si ha che
Troviamo una base del nucleo. Sia con coordinate, nella base
, pari a
; allora per (29)
Poiché , basta trovare un’equazione indipendente. Sommiamo dunque le prime due equazioni del sistema e sostituiamo la terza
, da cui si ha
da cui possiamo concludere che una base del nucleo è data da
Svolgimento punto 5.
Riferimenti bibliografici degli esercizi sulle applicazioni lineari 1
[1] C.G. Cullen, Matrices and Linear Transformations , Addison-Wesley Publishing Company (1972).
[2] S. Lang, Linear Algebra, Third edition, Springer (1987).
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- Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
- MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
- PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
- Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
- The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
- Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
- Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
- Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
- Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.