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Il teorema di Fermat è un importante risultato dell’Analisi Matematica che stabilisce un collegamento tra la presenza di punti di massimo e minimo di una funzione e i valori assunti dalla sua derivata. Poiché la derivata rappresenta il “tasso di variazione infinitesimale” di una funzione in un punto, il teorema afferma che tale variazione deve essere nulla in un punto di massimo o minimo interno al dominio. Poiché quindi i punti di estremo di una funzione f \colon (a,b) \to \mathbb{R} derivabile devono essere cercati tra le soluzioni dell’equazione f'(x)=0, ciò fornisce un importante strumento nella soluzione di problemi di ottimizzazione.

Questo breve e dettagliato articolo esplora il teorema e i seguenti argomenti a esso collegati:

  • Il teorema di Fermat per punti interni al dominio e la sua dimostrazione;
  • La generalizzazione del teorema di Fermat per punti estremi del dominio e sua interpretazione, includendo il caso di una funzione non derivabile, mediante le cosiddette derivate di Dini;
  • Alcuni controesempi sulla sufficienza della condizione affinché il punto sia di estremo;
  • Una condizione sufficiente sul segno della derivata per punti al bordo, affinché essi siano di massimo o minimo relativo.

Ogni risultato ed esempio è chiarito da spiegazioni intuitive e illustrazioni grafiche. Se cerchi una risorsa sul teorema di Fermat che ti consenta sia di soffermarti sull’essenziale, sia di avere a disposizione materiale aggiuntivo difficilmente reperibile altrove, sei nel posto giusto!

Oltre alle seguenti raccolte di esercizi

segnaliamo i seguenti articoli sulla teoria collegata:

 

Autori e revisori

 

Introduzione

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In questa dispensa trattiamo il teorema di Fermat per i punti stazionari di una funzione, che mette in relazione i concetti di estremo locale e di derivata di una funzione (si veda la sezione 1 per le definizioni precise). Infatti, esso afferma che la derivata di una funzione derivabile si annulla nei punti di massimo e minimo relativi interni al dominio.

L’intuizione dietro al teorema (e alla sua dimostrazione) è che la derivata f'(x_0) rappresenta il “tasso di variazione infinitesimale” di f in x_0. Se x_0 è ad esempio un punto di massimo, tale variazione deve essere non-negativa per x < x_0 e non-positiva per x > x_0. Unendo queste due informazioni, si ottiene f'(x_0)=0.

Ricordando che f'(x_0) rappresenta la pendenza della retta tangente al grafico di f nel punto x_0, in altre parole il teorema afferma che la retta tangente al grafico di f in un punto di estremo relativo è orizzontale.

Il teorema di Fermat dà un’idea di come lo studio delle derivate di una funzione possa rivelarsi utile nell’affrontare un problema sostanzialmente pratico come quello della ricerca degli estremi locali di una funzione. Infatti esso suggerisce che un metodo per la ricerca di questi ultimi consiste nel risolvere l’equazione f'(x)=0, per poi stabilire (generalmente con altre considerazioni) se i punti trovati costituiscono o meno dei punti di estremo locale di f.

Il lavoro è organizzato come segue:

  • Nella sezione 1 richiamiamo le definizioni utilizzate nel seguito;
  • Nella sezione 2 enunciamo e dimostriamo il teorema 5 che costituisce il risultato principale di questa dispensa. Come abbiamo già detto, esso afferma che la derivata di una funzione derivabile in un punto interno di estremo locale è nulla.
  • Nella sezione 3 presentiamo il teorema 8, che è una generalizzazione del teorema di Fermat per punti al bordo del dominio della funzione. Infatti, per tali punti, la conclusione del teorema 5 è falsa. Possiamo chiederci se si possano comunque dedurre delle informazioni (magari più deboli) sulla derivata della funzione. Come si evincerà, si può determinare il segno della derivata.
  • Nella sezione 3, presentiamo il teorema 12 che costituisce un’ulteriore generalizzazione del teorema 8 al caso in cui la funzione f non sia derivabile; ciò viene fatto in termini delle cosiddette derivate di Dini, introdotte nella definizione 9.

  • Nella sezione 4 esaminiamo alcuni controesempi che mostrano come la condizioni dei teoremi 5 e 8 non siano sufficienti a garantire che il punto in considerazione sia di estremo relativo.
  • Nella sezione 5 mostriamo invece una condizione sufficiente per punti al bordo del dominio affinché essi siano di estremo relativo.

 

Definizioni

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Come abbiamo già anticipato nell’introduzione, il teorema di Fermat lega le nozioni di estremo locale e di derivata di una funzione. Nonostante esse saranno già note al lettore, le riportiamo per comodità e completezza.

Cominciamo con la definizione di estremo locale.

 

Definizione 1 (estremi relativi). Sia E \subseteq \mathbb{R} e sia f \colon E \to \mathbb{R}; un punto x_0 \in E si dice punto di massimo relativo o locale per f se esiste \delta >0 tale che

(1)   \begin{equation*} f(x) \leq f(x_0) \qquad \forall x \in E \cap (x_0- \delta, x_0 + \delta). \end{equation*}

Analogamente, un punto x_0 \in E si dice punto di minimo relativo o locale per f se esiste \delta >0 tale che

(2)   \begin{equation*} f(x) \geq f(x_0) \qquad \forall x \in E \cap (x_0- \delta, x_0 + \delta). \end{equation*}

In entrambi i casi sopra descritti, un tale x_0 viene detto punto di estremo relativo o locale per f.

 

In altre parole, un punto x_0 è di massimo locale per f se, per punti abbastanza vicini a x_0, f assume valori non superiori a f(x_0). Analoga considerazione vale per i punti di minimo.

Passiamo ora alla definizione di funzione derivabile.

Definizione 2 (funzione derivabile). Sia f \colon [a,b] \to \mathbb{R} una funzione e sia x_0 \in [a,b]; f si dice derivabile a sinistra in x_0 [rispettivamente a destra] se il limite

(3)   \begin{equation*} f'^-(x_0) \coloneqq \lim_{x \to x_0^-} \frac{f(x) - f(x_0)}{x-x_0} \qquad \bigg[ \text{rispett. } f'^+(x_0) \coloneqq \lim_{x \to x_0^+} \frac{f(x) - f(x_0)}{x-x_0} \bigg] \end{equation*}

esiste ed è finito; il valore di tale limite viene detto derivata sinistra [risp. destra] di f in x_0.

Se esiste il limite

(4)   \begin{equation*} f'(x_0) \coloneqq \lim_{x \to x_0} \frac{f(x) - f(x_0)}{x-x_0}, \end{equation*}

f si dice derivabile in x_0 e il valore di tale limite viene detto derivata di f in x_0. Se f'(x_0)=0, x_0 è detto un punto stazionario per f.

La funzione f si dice derivabile in [a,b] (o, più semplicemente, derivabile) se essa è derivabile per ogni x_0 \in [a,b].

Osservazione 3. Dalla definizione 2 discende chiaramente che f è derivabile a destra in a se e solo se f è derivabile in a e inoltre

(5)   \begin{equation*} f'(a) = f'^+(a). \end{equation*}

Similmente, f è derivabile a sinistra in b se e solo se f è derivabile in b e inoltre

(6)   \begin{equation*} f'(b) = f'^-(b). \end{equation*}

 

Osservazione 4. Se f è derivabile in x_0, allora chiaramente f è derivabile sia a sinistra che a destra e vale

(7)   \begin{equation*} f'(x_0) = f'^-(x_0) = f'^+(x_0). \end{equation*}

Viceversa, se f è derivabile sia a sinistra che a destra e f'^-(x_0) = f'^+(x_0), allora f è derivabile e vale la (7).

 

Il teorema di Fermat

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Siamo quindi pronti per affrontare la dimostrazione del teorema di Fermat.

Teorema 5 (Fermat). Sia f \colon (a,b) \to \mathbb{R} e sia x_0 \in (a,b) un punto di estremo locale per f tale che f sia derivabile in x_0. Allora si ha

(8)   \begin{equation*} f'(x_0)=0. \end{equation*}

 

Dimostrazione. Senza ledere la generalità possiamo supporre che x_0 sia un punto di massimo locale (l’altro caso è analogo). Per la definizione 1 esiste \delta>0 tale che

(9)   \begin{equation*} f(x) \leq f(x_0) \qquad \forall x \in (x_0- \delta, x_0 + \delta). \end{equation*}

Per x \in (x_0- \delta, x_0 + \delta) \setminus \{x_0\} consideriamo il rapporto incrementale

(10)   \begin{equation*} R_{f,x_0}(x) = \dfrac{f(x)-f(x_0)}{x-x_0}. \end{equation*}

Per la (9) si ha (figura 1)

(11)   \begin{equation*} %\dfrac{f(x)-f(x_0)}{x-x_0} R_{f,x_0}(x) \begin{cases} \leq 0 & \text{se } x \in (x_0, x_0 + \delta),\\ \geq 0 & \text{se }x \in (x_0 - \delta, x_0). \end{cases} \end{equation*}

   

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Figura 1: rappresentazione grafica della dimostrazione del teorema 5.

   

Quindi otteniamo

(12)   \begin{equation*} 0 \leq \lim_{x \to x_0^-} R_{f,x_0}(x) %\dfrac{f(x)-f(x_0)}{x-x_0} = f'(x_0) = \lim_{x \to x_0^+} R_{f,x_0}(x) %\dfrac{f(x)-f(x_0)}{x-x_0} \leq 0, \end{equation*}

dove le due disuguaglianze seguono da (11), mentre l’esistenza dei due limiti e le due uguaglianze seguono dal fatto che f è derivabile in x_0. La (12) implica che

(13)   \begin{equation*} f'(x_0) = 0. \end{equation*}

 

Osservazione 6. Si potrebbe visualizzare l’idea della dimostrazione con la seguente osservazione euristica: “andando verso il punto P di massima (o minima) altezza delle montagne russe si sale, allontanandosi da esso si scende. Pertanto in P si è in piano.”

 

Il teorema di Fermat generalizzato

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Il teorema 5 si applica ai punti di estremo locale che si trovano all’interno del dominio della funzione. Ci si può chiedere cosa accade se il punto si trova al bordo.

 

Supponiamo che f \colon [a,b] \to \mathbb{R} abbia un punto di estremo locale in a o in b e che f sia derivabile in tale punto. Cosa si può dire su f'?

 

Il prossimo esempio mostra che, in questi casi, la conclusione del teorema 5 è falsa, cioè che i punti di estremo relativo al bordo del dominio non sono necessariamente stazionari.

Esempio 7. Consideriamo la funzione f \colon [-1,1] \to \mathbb{R} definita da f(x)=x. Essa è derivabile e i punti x=-1 e x=1, entrambi al bordo del dominio, sono rispettivamente di minimo e di massimo per f, ma

(14)   \begin{equation*} f'(-1)=f'(1)=1. \end{equation*}

In altre parole -1 e 1 sono punti di estremo relativo per f, ma non sono stazionari.

 

Possiamo chiederci se, nel caso in cui il punto di estremo locale x_0 si trovi al bordo del dominio di f, valga comunque qualche tipo di relazione riguardo la derivata f'(x_0).

Si può tentare di ripercorrere la dimostrazione del teorema 5 e cercare di adattarla al caso in esame. Si può facilmente vedere che, poiché il punto considerato coincide con uno degli estremi dell’intervallo, si può dedurre solo una delle due disuguaglianze in (11). È quindi ragionevole aspettarsi che si potrà solo giungere a una disuguaglianza su f', invece dell’uguaglianza data dal teorema 5. Ciò è precisamente quanto accade, come mostra il prossimo risultato.

Teorema 8 (teorema di Fermat generalizzato). Sia f \colon [a,b] \to \mathbb{R}} una funzione e sia x_0 \in [a,b] un punto di minimo locale per f tale che f sia derivabile in x_0. Allora si ha

(15)   \begin{equation*} 		 	f'(x_0) 		 	\begin{cases} 		 	\geq 0 & \text{se } x_0 = a \\ 		 	=0 & \text{se } x_0 \in (a,b)\\ 		 	\leq 0 & \text{se } x_0 = b, 		 	\end{cases} 		 	\end{equation*}

che si può riassumere nella disuguaglianza

(16)   \begin{equation*} 		 	f'(x_0)(x- x_0) \geq  0 		 	\qquad 		 	\forall x \in (a,b). 		 	\end{equation*}

Se x_0 è un punto di massimo, valgono conclusioni analoghe con le disuguaglianze invertite.

 

Osservazione 9. Poiché il caso dell’uguaglianza in (15) coincide con l’enunciato del teorema 5, ci si potrebbe limitare a dimostrare soltanto le disuguaglianze. Preferiamo riportare l’intera dimostrazione per completezza e perché essa non verrebbe semplificata escludendo il caso già trattato.

 

Dimostrazione del teorema 8. Osserviamo che, per dimostrare la (15), basta provare che

(17)   \begin{equation*} f'^+(x_0) \geq 0 \quad \text{se } x_0 \in [a,b) \qquad \text{ e } \qquad f'^-(x_0) \leq 0 \quad \text{se } x_0 \in (a,b]. \end{equation*}

Infatti (17) e l’osservazione 3 implicano chiaramente i casi x_0 =a e x_0=b di (15).

Se invece x_0 \in (a,b), dalle disuguaglianze (17) segue

(18)   \begin{equation*} f'(x_0)=0. \end{equation*}

Dimostriamo quindi le (17). Supponiamo a tal fine che x_0 \in [a,b) sia un punto di minimo relativo per f. Allora esiste \delta >0 tale che

(19)   \begin{equation*} \frac{f(x) - f(x_0)}{x-x_0} \geq 0 \qquad \forall x \in (x_0,x_0 + \delta). % \,\, \text{ tale che } \,\, x_0 + h \in [a,b]. \end{equation*}

Passando al limite per x \to x_0^+ (che esiste per la derivabilità di f in x_0), si ha

(20)   \begin{equation*} f'^+(x_0) = \lim_{x \to x_0^+}\frac{f(x) - f(x_0)}{x-x_0} \geq 0, \end{equation*}

che prova la prima delle disuguaglianze in (17). Con un ragionamento analogo si ottiene

(21)   \begin{equation*} f'^-(x_0) \leq 0 \qquad \forall  x_0 \in (a,b]. \end{equation*}

Ciò conclude la dimostrazione di (17).

La disuguaglianza (16) si ottiene facilmente da (15).

Caso di funzione non derivabile.

È possibile generalizzare ulteriormente il teorema 8 al caso in cui f non sia derivabile in x_0. Prima di presentare il risultato, occorre introdurre la seguente definizione.

Definizione 9 (derivate di Dini). Sia f \colon (a,b) \to \mathbb{R} e sia x_0 \in (a,b). La derivata destra superiore e la derivata destra inferiore di f in x_0 sono definite rispettivamente da

(22)   \begin{equation*} D^+ f(x_0) \coloneqq \limsup_{h \to 0^+} \frac{f(x_0 + h) - f(x_0)}{h}, \qquad D_+f(x_0) \coloneqq \liminf_{h \to 0^+} \frac{f(x_0 + h) - f(x_0)}{h}. \end{equation*}

Analogamente, la derivata sinistra superiore e la derivata sinistra inferiore di f in x_0 sono definite rispettivamente da

(23)   \begin{equation*} D^- f(x_0) \coloneqq \limsup_{h \to 0^-} \frac{f(x_0 + h) - f(x_0)}{h}, \qquad D_-f(x_0) \coloneqq \liminf_{h \to 0^-} \frac{f(x_0 + h) - f(x_0)}{h}. \end{equation*}

Le quantità (possibilmente infinite) D^+ f(x_0), D_+ f(x_0), D^- f(x_0), D_- f(x_0) sono dette derivate di Dini di f in x_0.

   

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Figura 2: significato geometrico delle derivate di Dini.

   

Osservazione 10. Poiché \limsup e \liminf di una funzione esistono sempre, le derivate di Dini sono ben definite anche se la funzione f non è derivabile in x_0. Chiaramente, se f è derivabile in x_0, tutte le derivate di Dini coincidono con f'(x_0).

 

Osservazione 11. Intuitivamente, le derivate di Dini rappresentano i coefficienti angolari delle semirette costituenti i coni che racchiudono il grafico della funzione in prossimità del punto \big(x_0,f(x_0)\big) (figura 2).

 

Utilizzando le derivate di Dini, siamo in grado di generalizzare il teorema 8 al caso di una funzione non derivabile. L’intuizione dietro al teorema è sostanzialmente la stessa del teorema 8: se x_0 è un punto di minimo per f, spostandosi a destra di x_0 il valore di f aumenta; ciò implica che i rapporti incrementali sono non negativi e questo rimane vero passando al \liminf (cf. figura 3).

   

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Figura 3: illustrazione del teorema 12 .

   

Teorema 12 (teorema di Fermat generalizzato – versione 2) Sia f \colon (a,b) \to \mathbb{R}} una funzione e sia x_0 \in [a,b] un punto di minimo locale per f. Allora si ha

(24)   \begin{equation*} 		 	D_+f(x_0) \geq 0 		 	\quad 		 	\text{e} 		 	\quad 		 	D^- f(x_0) \leq 0. 		 	\end{equation*}

Se invece x_0 è un punto di massimo locale per f, allora si ha

(25)   \begin{equation*} 		 	D^+f(x_0) \leq 0 		 	\quad 		 	\text{e} 		 	\quad 		 	D_- f(x_0) \geq 0. \end{equation*}

 

Dimostrazione. Sia x_0 \in (a,b) un punto di minimo locale per f. Dimostriamo solo la prima disuguaglianza delle (24), in quanto le altre si dimostrano in modo analogo oppure riconducendosi a opportune funzioni ausiliarie.

Dato che x_0 è un punto di minimo locale, esiste \delta >0 tale che

(26)   \begin{equation*} \frac{f(x_0+h) - f(x_0)}{h} \geq 0 \qquad \forall h \in (0, \delta). \end{equation*}

Considerando il limite inferiore per h \to 0^+, si ha

(27)   \begin{equation*} D_+ f(x_0) = \liminf_{h \to 0^+}\frac{f(x_0+h) - f(x_0)}{h} \geq 0. \end{equation*}

Osservazione 13. Si può enunciare il teorema 12 anche per punti al bordo del dominio di f. Ovviamente in tal caso si otterrà una disuguaglianza solo per la derivata di Dini destra o sinistra di f, a seconda che x_0 sia rispettivamente l’estremo sinistro o destro del dominio.

 

Alcuni controesempi

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Entrambi i teoremi 5 e 8 forniscono delle condizioni soltanto necessarie affinché dei punti siano di estremo relativo per una funzione f. Esse non sono però sufficienti, come mostrano i seguenti esempi.

Esempio 14. Sia f \colon (-1,1) \to \mathbb{R} la funzione definita da f(x)=x^3. f è derivabile e vale

(28)   \begin{equation*} f'(x)=3x^2 \qquad \forall x \in (-1,1). \end{equation*}

Si ha f'(0)=0, ma il punto x_0=0 non è di estremo relativo per f, infatti

(29)   \begin{equation*} f(x)<0 \quad \text{per } x <0 \qquad \text{e} \qquad f(x)>0 \quad \text{per } x >0. \end{equation*}

 

La situazione non cambia per punti appartenenti al bordo del dominio: il teorema 8 fornisce delle condizioni necessarie, ma non sufficienti affinché il punto considerato sia di estremo relativo.

Esempio 15. Sia f \colon [0,1] \to \mathbb{R} la funzione definita definita da

(30)   \begin{equation*} f(x) = \begin{cases} x^4 \cos \bigg(  \dfrac{1}{x}\bigg)    & \text{se } x \in (0,1], \\[10pt] 0    & \text{se } x = 0. \end{cases} \end{equation*}

Dalla definizione segue che f è derivabile in (0,1] e la sua derivata è pari a

(31)   \begin{equation*} f'(x) =4x^3 \cos \bigg(  \frac{1}{x}\bigg) + x^2 \sin \bigg(  \frac{1}{x}\bigg) \qquad \forall x \in (0,1]. \end{equation*}

Proviamo ora che f è derivabile in 0 e che f'(0)=0. Infatti

(32)   \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{f(x) -f(0)}{x} = \lim_{x \to 0} x^3 \cos \bigg(  \dfrac{1}{x}\bigg) = 0, \end{equation*}

in quanto il termine oscillante \cos(1/x) è limitato e x^3 è infinitesimo. Ciò mostra appunto che f è derivabile in 0 e che f'(0)=0. Il punto x=0 non è però un punto di estremo relativo per f in quanto f(0)=0 e per ogni n \in \mathbb{N} si ha

(33)   \begin{equation*} -\left(\frac{1}{2n\pi+\pi}\right)^4 = f \bigg( \frac{1}{2n\pi + \pi} \bigg) < 0 < f \bigg( \frac{1}{2n\pi} \bigg) = \left(\frac{1}{2n\pi}\right)^4. \end{equation*}

Osservazione 16. La funzione del precedente esempio è di classe C^1, quindi neppure la continuità della derivata è sufficiente per dire qualcosa sulla natura dei punti stazionari.

 

Condizione sufficiente al bordo

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Accenniamo in questa sezione a una condizione sufficiente sulla derivata prima affinché un punto al bordo del dominio sia di estremo relativo.

Si può vedere infatti che, mentre per stabilire se un punto stazionario x_0 \in (a,b) sia di estremo relativo per una funzione f in generale occorre fare affidamento ad altre tecniche (su cui non entriamo in dettaglio in quanto esulano dagli scopi di questa dispensa), se x_0= a oppure x_0=b esiste una condizione su f'(x_0) che garantisce che il punto sia di estremo relativo. Inoltre, essa permette anche di distinguere se il punto è di massimo o minimo relativo.

Si può notare che, nell’esempio 15, il punto x_0=0 non soddisfa la disuguaglianza stretta (16), bensì l’uguaglianza. Ci si può chiedere cosa accade se f'(a) o f'(b) sono diverse da 0, cioè se la (16) è una disuguaglianza stretta.

  Domanda 2. Sia f \colon [a,b] \to \mathbb{R} una funzione derivabile in a (o in b) e tale che la disuguaglianza (16) per x_0=a (o x_0=b) sia stretta. Si può concludere che a (o b) è un punto di estremo relativo?

In altre parole, la disuguaglianza stretta (16) per un punto al bordo è una condizione sufficiente affinché esso sia di estremo relativo per f?

 

La risposta è affermativa, come mostra il prossimo risultato.

Proposizione 17. Sia f \colon [a,b] \to \mathbb{R} una funzione, sia x_0 \in \{a,b\} e supponiamo che f sia derivabile in x_0 con f'(x_0) \neq 0. Allora x_0 è un punto di estremo relativo per f. Inoltre:  

  • x_0 è di minimo locale se f'(x_0) (x - x_0) > 0 \quad \forall x \in (a,b);
  • x_0 è di massimo locale se f'(x_0) (x - x_0) < 0 \quad \forall x \in (a,b).

In altre parole:

 

  • se f'(a)>0, allora a è di minimo locale; se f'(a) <0, allora a è di massimo locale;
  • se f'(b)>0, allora b è di massimo locale; se f'(b) <0, allora b è di minimo locale.

 

Dimostrazione. Come esempio, dimostriamo che se f'(a)>0 allora a è di minimo locale, in quanto tutte le altre affermazioni si provano in maniera analoga, oppure considerando le funzioni ausiliarie -f(x), f(b-x), - f(b-x).

Se f'(a) >0, per il teorema di permanenza del segno esiste \delta>0 tale che

(34)   \begin{equation*} \frac{f(x)- f(a)}{x - a} > 0 \qquad \forall x \in (a,a+\delta). \end{equation*}

Ciò chiaramente implica

(35)   \begin{equation*} f(x) > f(a) \qquad \forall x \in (a,a+\delta), \end{equation*}

cioè che a è un punto di minimo relativo per f.

Osservazione 18. Nelle ipotesi della proposizione 17, x_0 è l’unico punto di estremo relativo per f in un intorno di x_0, come si può vedere dalla (35). Esiste cioè un intorno U di x_0 tale che

(36)   \begin{equation*} f(x) \neq f(x_0) \qquad \forall x \in U \setminus \{ x_0 \}. \end{equation*}

 

Osservazione 19. Ovviamente la condizione data dalla proposizione 17 non è necessaria affinché x_0 \in \{a,b\} sia di estremo relativo per f: si pensi all’esempio della funzione f \colon [0,1] \to \mathbb{R} definita da f(x)= x^2.

 

Osservazione 20. Analogamente al teorema 12 , si potrebbe generalizzare la condizione sufficiente espressa dalla proposizione 17 al caso di una funzione non derivabile, in termini delle derivate di Dini (cf. definizione 9). Il lettore può provare a farlo per esercizio.

 

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Ottieni il documento contenente la dimostrazione del teorema di Fermat.

 
 

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  57. Successioni di funzioni – Teoria
  58. Teoremi sulle successioni di funzioni
    1. 58a. Criterio di Cauchy per la convergenza uniforme
    2. 58b. Limite uniforme di funzioni continue
    3. 58c. Passaggio al limite sotto il segno di integrale
    4. 58d. Limite uniforme di funzioni derivabili
    5. 58e. Piccolo teorema del Dini
    6. 58f. Procedura diagonale e teorema di Ascoli-Arzela
  59. Serie di funzioni – Teoria
  60. Serie di potenze – Teoria
  61. Serie di Fourier – Teoria e applicazioni
  62. Integrali multipli — Parte 1 (teoria)
  63. Integrali multipli — Parte 2 (teoria e esercizi misti)
  64. Regola della Catena — Teoria ed esempi.
  65. Jacobiano associato al cambiamento di coordinate sferiche
  66. Guida ai Massimi e Minimi: Tecniche e Teoria nelle Funzioni Multivariabili
  67. Operatore di Laplace o Laplaciano
  68. Teoria equazioni differenziali
  69. Equazione di Eulero
  70. Teoria ed esercizi sulla funzione Gamma di Eulero
  71. Teoria ed esercizi sulla funzione Beta
  72. Approfondimento numeri complessi
  73. Diverse formulazioni dell’assioma di completezza
  74. Numeri di Delannoy centrali
  75. Esercizi avanzati analisi

 
 

Tutte le cartelle di Analisi Matematica

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  1. Prerequisiti di Analisi
    1. Ripasso algebra biennio liceo
    2. Ripasso geometria analitica
    3. Ripasso goniometria e trigonometria
    4. Errori tipici da evitare
    5. Insiemi numerici N,Z,Q,R
    6. Funzioni elementari
    7. Logica elementare
    8. Insiemi
  2. Successioni
    1. Teoria sulle Successioni
    2. Estremo superiore e inferiore
    3. Limiti base
    4. Forme indeterminate
    5. Limiti notevoli
    6. Esercizi misti Successioni
    7. Successioni per ricorrenza
  3. Funzioni
    1. Teoria sulle funzioni
    2. Verifica del limite in funzioni
    3. Limite base in funzioni
    4. Forme indeterminate in funzioni
    5. Limiti notevoli in funzioni
    6. Calcolo asintoti
    7. Studio di funzione senza derivate
    8. Dominio di una funzione
    9. Esercizi misti Funzioni
    10. Esercizi misti sui Limiti
  4. Funzioni continue-lipschitziane-holderiane
    1. Teoria sulle Funzioni continue-lipschitziane-holderiane
    2. Continuità delle funzioni
    3. Continuità uniforme
    4. Teorema degli zeri
    5. Esercizi sul teorema di Weierstrass senza l’uso delle derivate
  5. Calcolo differenziale
    1. Derivate
    2. Calcolo delle derivate
    3. Retta tangente nel calcolo differenziale
    4. Punti di non derivabilità nel calcolo differenziale
    5. Esercizi sul teorema di Weierstrass con l’uso delle derivate
    6. Studio di funzione completo nel calcolo differenziale
    7. Esercizi teorici nel calcolo differenziale
    8. Metodo di bisezione
    9. Metodo di Newton
  6. Teoremi del calcolo differenziale
    1. Teoria sui Teoremi del calcolo differenziale
    2. Teorema di Rolle
    3. Teorema di Lagrange
    4. Teorema di Cauchy
    5. Teorema di De L’Hôpital
  7. Calcolo integrale
    1. Integrale di Riemann
    2. Integrali immediati
    3. Integrale di funzione composta
    4. Integrali per sostituzione
    5. Integrali per parti
    6. Integrali di funzione razionale
    7. Calcolo delle aree
    8. Metodo dei rettangoli e dei trapezi
    9. Esercizi Misti Integrali Indefiniti
    10. Esercizi Misti Integrali Definiti
  8. Integrali impropri
    1. Teoria Integrali impropri
    2. Carattere di un integrale improprio
    3. Calcolo di un integrale improprio
  9. Espansione di Taylor
    1. Teoria Espansione di Taylor
    2. Limiti di funzione con Taylor
    3. Limiti di successione con Taylor
    4. Stime del resto
  10. Funzioni integrali (Approfondimento)
    1. Teoria Funzioni integrali (Approfondimento)
    2. Studio di funzione integrale
    3. Limiti con Taylor e De L’Hôpital
    4. Derivazione di integrali parametrici (Tecnica di Feynmann)
  11. Numeri Complessi
    1. Teoria Numeri complessi
    2. Espressioni con i numeri complessi
    3. Radice di un numero complesso
    4. Equazioni con i numeri complessi
    5. Disequazioni con i numeri complessi
    6. Esercizi misti Numeri complessi
  12. Serie numeriche
    1. Teoria Serie numeriche
    2. Esercizi Serie a termini positivi
    3. Esercizi Serie a termini di segno variabile
    4. Esercizi Serie geometriche e telescopiche
  13. Successioni di funzioni
    1. Teoria Successioni di funzioni
    2. Esercizi Successioni di funzioni
  14. Serie di funzioni
    1. Teoria Serie di funzioni
    2. Esercizi Serie di funzioni
  15. Serie di potenze
    1. Teoria Serie di potenze
    2. Esercizi Serie di potenze
  16. Serie di Fourier
    1. Teoria Serie di Fourier
    2. Esercizi Serie di Fourier
  17. Trasformata di Fourier
    1. Teoria Trasformata di Fourier
    2. Esercizi Trasformata di Fourier
  18. Funzioni di più variabili
    1. Teoria Funzioni di più variabili
    2. Massimi e minimi liberi e vincolati
    3. Limiti in due variabili
    4. Integrali doppi
    5. Integrali tripli
    6. Integrali di linea di prima specie
    7. Integrali di linea di seconda specie
    8. Forme differenziali e campi vettoriali
    9. Teorema di Gauss-Green
    10. Integrali di superficie
    11. Flusso di un campo vettoriale
    12. Teorema di Stokes
    13. Teorema della divergenza
    14. Campi solenoidali
    15. Teorema del Dini
  19. Equazioni differenziali lineari e non lineari
    1. Teoria equazioni differenziali lineari e non lineari
    2. Equazioni differenziali lineari e non lineari del primo ordine omogenee
  20. Equazioni differenziali lineari
    1. Del primo ordine non omogenee
    2. Di ordine superiore al primo,a coefficienti costanti,omogenee
    3. Di ordine superiore al primo,a coefficienti costanti,non omogenee
    4. Di Eulero,di Bernoulli,di Clairaut,di Lagrange e di Abel
    5. Non omogenee avente per omogenea associata un’equazione di Eulero
    6. Sistemi di EDO
  21. Equazioni differenziali non lineari
    1. A variabili separabiliO
    2. A secondo membro omogeneo
    3. Del tipo y’=y(ax+by+c)
    4. Del tipo y’=y(ax+by+c)/(a’x+b’y+c’)
    5. Equazioni differenziali esatte
    6. Mancanti delle variabili x e y
    7. Cenni sullo studio di un’assegnata equazione differenziale non lineare
    8. Di Riccati
    9. Cambi di variabile: simmetrie di Lie
  22. Analisi complessa
    1. Fondamenti
    2. Funzioni olomorfe
    3. Integrale di Cauchy e applicazioni
    4. Teorema della curva di Jordan e teorema fondamentale dell’Algebra
    5. Teorema di inversione di Lagrange
    6. Teorema dei Residui
    7. Funzioni meromorfe
    8. Prodotti infiniti e prodotti di Weierstrass
    9. Continuazione analitica e topologia
    10. Teoremi di rigidità di funzioni olomorfe
    11. Trasformata di Mellin
  23. Equazioni alle derivate parziali
    1. Equazioni del primo ordine
    2. Equazioni del secondo ordine lineari
    3. Equazioni non-lineari
    4. Sistemi di PDE
  24. Funzioni speciali
    1. Funzione Gamma di Eulero
    2. Funzioni Beta,Digamma,Trigamma
    3. Integrali ellittici
    4. Funzioni di Bessel
    5. Funzione zeta di Riemann e funzioni L di Dirichlet
    6. Funzione polilogaritmo
    7. Funzioni ipergeometriche
  25. Analisi funzionale
    1. Misura e integrale di Lebesgue
    2. Spazi Lp,teoremi di completezza e compattezza
    3. Spazi di Hilbert,serie e trasformata di Fourier
    4. Teoria e pratica dei polinomi ortogonali
    5. Spazi di Sobolev
  26. Complementi
    1. Curiosità e approfondimenti
    2. Compiti di analisi
    3. Esercizi avanzati analisi
  27. Funzioni Convesse

 
 

Tutti gli esercizi di geometria

In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.

Strutture algebriche.





 
 

Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica

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  • Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
  • Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
  • MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
  • PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
  • Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
  • The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
  • Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
  • Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
  • Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
  • Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.






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