Benvenuti nella nostra raccolta di esercizi sul teorema di Rolle, in cui offriamo 18 esercizi completamente risolti su questo risultato, che afferma che una funzione continua e derivabile in un intervallo che assume gli stessi valori ai due estremi possiede allora un punto stazionario all’interno di tale intervallo.
Consigliamo al lettore di provare a svolgere autonomamente gli esercizi per poi confrontare le sue soluzioni con quelle da noi fornite, così da trarre il massimo vantaggio dal proprio studio in vista dell’esame di Analisi Matematica 1.
Segnaliamo i seguenti articoli sulla teoria di riferimento:
Di seguito invece le raccolte di esercizi su argomenti affini:
Buona lettura!
Sommario
Leggi...
Autori e revisori
Leggi...
Introduzione
Leggi...
Richiami di teoria
Teorema di Rolle.
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Per la dimostrazione clicca su Teoremi di Rolle e Lagrange.
Dominio massimale.





Con un abuso di notazione, la funzione , detta funzione determinata da
, si indica con lo stesso simbolo usato per l’operazione che la determina.
Facciamo qualche esempio pratico per chiarire meglio la questione.
Esempio 1.3 (denominatori). Determinare l’insieme di definizione di
(3.1)
L’insieme cercato è costituito da tutti i valori per i quali il denominatore è non nullo (altrimenti l’operazione di divisione non sarebbe ben definita). Dunque in questo caso il “dominio” di
è l’insieme
ovvero tutto l’insieme escluso il punto
. La funzione determinata da (3.1) è dunque
In generale, supponiamo che sia esprimibile come
Allora il dominio di è l’insieme
Esempio 1.4 (radice quadrate). Determinare l’insieme di definizione di
(3.2)
L’insieme cercato è costituito da tutti i valori di per i quali l’argomento della radice è non negativo (altrimenti l’operazione di radice quadrata non sarebbe ben definita). Dunque in questo caso il “dominio” di
è l’insieme
La funzione determinata è dunque
In generale, se in sono coinvolte radici quadrate, per esempio
allora il dominio di è l’insieme
Esempio 1.5 (logaritmi).
Sia tale che
e
un numero fissato. Determiniamo l’insieme di definizione di
(3.3)
L’insieme cercato è costituito da tutti i valori di per i quali l’argomento del logaritmo è positivo (altrimenti non sarebbe ben definito il logaritmo). Dunque in questo caso il “dominio” di
è l’insieme
La funzione determinata è dunque
In generale, se in sono coinvolti dei logaritmi, per esempio
allora il dominio di è l’insieme
I tre esempi riportati qui sopra, sebbene non esauriscano tutti i casi possibili (basti pensare alle funzioni trigonometriche e alle loro inverse), rappresentano una buona base sulla quale esercitarsi nella determinazione del dominio naturale di una funzione reale di variabile reale. Nella pratica, bisogna combinare in modo opportuno quanto riportato negli esempi precedenti.
Richiami sui limiti.








se la funzione , ristretta a
, tende a
quando
:
(1)



Si consideri, ad esempio, la seguente definizione di limite:
che è equivalente all’unione di queste due definizioni
-
,
-
.
Richiami sulle funzioni continue.











I simboli e
denotano l’insieme delle funzioni continue in
.







l’estremo inferiore e l’estremo superiore dei valori assunti da in
, rispettivamente. Allora per ogni
esiste
tale che
. In altri termini, la funzione assume tutti i valori compresi tra
e
.
- (Somma) Siano
due funzioni continue in
. Consideriamo la funzione
Allora,
è continua in
e si ha
- (Prodotto per una costante) Sia
una funzione continua in
e
. Consideriamo la funzione
Allora,
è continua in
e si ha
- Funzione costante
- Funzione identità
- Funzione polinomiale
- Funzione razionale
- Funzione radice (radicale)
- Per
pari:
- Per
dispari:
- Per
- Funzione esponenziale
- Funzione logaritmica
- Funzione seno
- Funzione coseno
- Funzione tangente
- Funzione cotangente
- Funzione secante
- Funzione cosecante
- Funzione arcoseno
- Funzione arcocoseno
- Funzione arcotangente
- Funzione valore assoluto
Per la dimostrazioni e approfondimenti dei seguenti fatti clicca su Teoria sulle funzioni continue.
Richiami sulla teoria delle derivate.









Se è derivabile in
, allora il valore
viene detto derivata di
in
.







allora si verificano le seguenti possibilità:
- Caso 1: Se
, allora
non è derivabile in
da destra e, di conseguenza, non è derivabile in
.
- Caso 2: Se
, allora
, dove
rappresenta la derivata destra di
in
.
La derivata destra di una funzione in un punto
è definita come il limite del rapporto incrementale calcolato quando
tende a
da destra e si scrive:
Un discorso analogo vale per il limite da sinistra, che definisce la derivata sinistra.
Sotto le stesse ipotesi su e su
descritte sopra, supponiamo ora che esistano finiti entrambi i limiti:
Allora:
- Se
, la funzione
è derivabile in
e la derivata vale
.
- Se
,
non è derivabile in
.






che assegna ad ogni punto la derivata
della funzione
in tale punto.
- (Somma) Siano
due funzioni derivabili in
. Consideriamo la funzione
Allora,
è derivabile in
e si ha
- (Prodotto per una costante) Sia
una funzione derivabile in
e
. Consideriamo la funzione
Allora,
è derivabile in
e si ha


Allora, è derivabile in
e si ha










- Funzione costante
- Funzione identità
- Funzione polinomiale
- Funzione razionale
- Funzione radice (radicale)
- Per
pari:
- Per
dispari:
- Per
- Funzione esponenziale
- Funzione logaritmica
- Funzione seno
- Funzione coseno
- Funzione tangente
- Funzione cotangente
- Funzione secante
- Funzione cosecante
- Funzione arcoseno
- Funzione arcocoseno
- Funzione arcotangente
- Funzione valore assoluto
Per la dimostrazione e approfondimenti dei precedenti fatti clicca su Teoria sulle derivate
Esercizi



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[0, \sqrt{2}\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-6591893a81c1fe0d022890895f3b69fc_l3.png)
Svolgimento.






![Rendered by QuickLaTeX.com [0,\sqrt{2}]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-de66af5d6c79cfdeb364e3815fabeb30_l3.png)

Esaminiamo ora il comportamento della funzione agli estremi dell’intervallo compatto , verificando se assume lo stesso valore:
che sono uguali. Pertanto, tutte le ipotesi del teorema di Rolle 1.1 sono soddisfatte.
Calcoliamo ora la derivata prima di :
Cerchiamo dunque tale che
:
Poiché solo appartiene all’intervallo
, possiamo concludere che il punto che soddisfa la tesi del teorema è



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[-2, 2\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-23e521e5d92951e40869fb2790b22466_l3.png)
Svolgimento.









![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[1, 3\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-8e44aaba3d462173ba342cfe90432e69_l3.png)
Svolgimento.







Osserviamo che è derivabile in
in quanto costituita dalla composizione di funzioni derivabili in tale intervallo.
Verifichiamo ora se la funzione assume valori identici agli estremi di
. Calcoliamo:
Poiché , possiamo concludere che il teorema di Rolle 1.1 non è applicabile a
su
.



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[-5, -4\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-b9a43dd3c636a620113c0a4e654c9389_l3.png)
Svolgimento.



da cui segue che . Pertanto, non è possibile applicare il teorema di Rolle 1.1 alla funzione
sull’intervallo
.



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[-1, 0\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-ff7c02df8f172b77ff0b52ef9c34687b_l3.png)

Svolgimento.







Verifichiamo ora se assume lo stesso valore agli estremi di
:
Pertanto, è possibile applicare il Teorema di Rolle 1.1 alla funzione nell’intervallo
. Questo conclude l’esercizio, poiché il teorema di Rolle garantisce l’esistenza di almeno un punto
in cui
, soddisfacendo le ipotesi del teorema.
Osservazione 2.1.


Calcoliamo la derivata prima di :
L’equazione risulta difficile da risolvere esplicitamente; tuttavia, per rispondere al quesito, è sufficiente stabilire l’esistenza di almeno un punto
in cui l’equazione sia soddisfatta. Osserviamo che il denominatore è sempre positivo e applichiamo il Teorema degli Zeri al numeratore.
Definiamo la funzione come
Poiché è continua su
, possiamo applicare il Teorema degli Zeri. Osserviamo infatti che
Questo implica l’esistenza di almeno un punto tale che
, e quindi
, come richiesto.

![Rendered by QuickLaTeX.com f : D \subseteq \mathbb{R} \to \mathbb{R}, f(x) = \sqrt[3]{x^3 - x^2 - 2x + 2}](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-3dc4cc743a699b5220fbb3f6a84ea867_l3.png)

![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[-2, 2\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-23e521e5d92951e40869fb2790b22466_l3.png)
Svolgimento.




![Rendered by QuickLaTeX.com g(x) = \sqrt[3]{x}](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-c37d54a1b9a877c3bbd4ff5b2bb3a3bc_l3.png)













che ammette come soluzioni .
Consideriamo il punto e studiamone la derivabilità utilizzando la definizione di derivata come limite del rapporto incrementale:
Riscriviamo
nella forma
e analizziamo la derivabilità in utilizzando la definizione di derivata come limite del rapporto incrementale:
Di conseguenza, la funzione non è derivabile in
. Poiché tale punto appartiene all’intervallo
, possiamo concludere che non è possibile applicare il Teorema di Rolle 1.1 alla funzione
sull’intervallo
dato.
Osservazione 2.2.
Osservazione 2.3.


I punti in cui l’espressione di non è definita dall’applicazione diretta del teorema 1.20 corrispondono esattamente ai candidati come potenziali punti di non derivabilità.
Nel corso dell’esercizio 6, al fine di studiare la derivabilità in
abbiamo calcolato direttamente il limite del rapporto incrementale applicando la definizione di derivata. Tuttavia, a seconda dei casi che si possono presentare, si può far ricorso a un altro strumento per studiare la derivabilità di una funzione in uno specifico punto. Per diretta applicazione del teorema 1.16, si possono studiare i limiti destro e sinistro di
separatamente. Si possono verificare i seguenti casi:
- se il limite sinistro e il limite destro di
esistono finiti e coincidenti, tale valore è anche la derivata destra della funzione nel punto.
- se i limiti sinistro e/o destro esistono ma almeno uno dei due non è finito, la funzione non è derivabile nel punto considerato (dove ha retta o semiretta sinistra e/o destra verticale);
- se almeno uno tra i limiti sinistro e destro di
non esiste, allora non esiste il limite del rapporto incrementale e dunque la funzione in esame non è derivabile nel punto considerato. Si faccia però attenzione al dominio della funzione: ad esempio, se consideriamo la funzione
e ne vogliamo studiare la derivabilità in
, possiamo calcolare solo il limite per
, dato che la funzione non è definita per
. Il limite del rapporto incrementale destro non è finito, dunque la funzione non è derivabile in
.
Si noti che l’applicazione diretta della definzione di derivata e l’applicazione del teorema 1.16 sono strumenti interscambiabili; tuttavia, possono esserci dei casi nei quali l’uno o l’altro metodo sono più efficaci e semplici nello studio della derivabilità in un punto. Un caso significativo che illustra la non applicabilità del teorema 1.16 è dato dalla funzione:
Si tratta quindi di verificare se questa funzione sia derivabile in e se sia possibile utilizzare sia il teorema 1.16 sia la definizione di derivata per dimostrarlo.
Svolgimento.

Sostituendo e
, otteniamo:
Semplificando il rapporto, risulta:
Poiché è una funzione limitata, applicando il teorema del confronto, si ottiene:
da cui segue che . Quindi, la funzione
è derivabile in
.
Passiamo ora al calcolo della derivata di per
, derivando il prodotto
:
Semplificando, otteniamo:
Calcoliamo ora il limite di per
:
Il termine tende a
, mentre il termine
non ha limite, si dimostra ad esempio applicando il Teorema ponte. Di conseguenza, il limite di
per
non esiste.
In questo caso, quindi, il teorema sul limite della derivata 1.16 non è applicabile alla funzione e per concludere sulla derivabilità o meno della funzione nel punto
si deve necessariamente ricorrere alla definizione.



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[-1, 1\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-1c5c97764aa0dda488bcecbfff06885c_l3.png)
Svolgimento.







La funzione è una composizione di funzioni derivabili in
, pertanto risulta derivabile su
.
Verifichiamo ora che
assume lo stesso valore agli estremi di
:
Di conseguenza, essendo , possiamo applicare il Teorema di Rolle 1.1 alla funzione
sull’intervallo
.
Calcoliamo la derivata prima di :
Cerchiamo dunque tale che
:
Concludiamo quindi che



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[0, \pi\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-8fed3bc74ece36e902e3c15554bd820f_l3.png)
Svolgimento.







Notiamo inoltre che è derivabile in
, in quanto è una composizione di funzioni derivabili su tale intervallo.
Ora verifichiamo se assume lo stesso valore agli estremi di
:
Pertanto, il teorema di Rolle 1.1 è applicabile alla funzione sull’intervallo
.
Calcoliamo ora la derivata prima di :
Cerchiamo un punto tale che
:
Di tutti questi punti, l’unico che appartiene a è
.
Concludiamo quindi che



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[0, 1\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-903d68459a9e216e27ada3737985fbb4_l3.png)
Svolgimento.









Verifichiamo ora se assume lo stesso valore agli estremi di
:
Pertanto, possiamo applicare il teorema di Rolle 1.1 alla funzione sull’intervallo
.
Calcoliamo la derivata prima di :
Cerchiamo ora un punto tale che
:
L’unico valore di che appartiene all’intervallo
è



![Rendered by QuickLaTeX.com A = \left[0, \dfrac{5}{4}\right]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-7237aadf0efc8b6b31771aba48afdfbe_l3.png)
Svolgimento.









Calcoliamo i valori della funzione agli estremi dell’intervallo
:
e
Poiché , il teorema di Rolle 1.1 è applicabile alla funzione
nell’intervallo
.
Calcoliamo ora la derivata prima di :
Cerchiamo quindi un punto tale che
:
Risolvendo l’equazione quadratica, otteniamo:
Tra i valori ottenuti, solo appartiene all’intervallo
. Concludiamo quindi che


dove è il dominio massimale della funzione ed
. Determinare i valori di
in modo che siano soddisfatte le ipotesi del teorema di Rolle nell’intervallo
. In caso affermativo, calcolare il punto o i punti di cui il teorema garantisce l’esistenza.
Svolgimento.

![Rendered by QuickLaTeX.com D = [-1, 1] = A](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-386c6975737427ae6dd5fbac3ac01e85_l3.png)


![Rendered by QuickLaTeX.com (0, 1]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-91ce36a991947190981acd962b47d57d_l3.png)



Determiniamo ora i valori di ,
e
affinché
sia continua in
. Calcoliamo quindi:
Affinché il limite esista e la funzione sia continua in , secondo la proposizione 1.7, si deve avere
Ponendo , possiamo riscrivere
come segue:
Calcoliamo ora la derivata prima di :
Per studiare la derivabilità della funzione in , applichiamo il teorema 1.16:
Affinché questi limiti coincidano, dobbiamo avere
Dunque, fino a questo punto, la funzione assume la seguente forma:
Infine, calcoliamo il valore della funzione agli estremi dell’intervallo :
Essendo necessario che , otteniamo
Pertanto, la funzione finale è:
Con questa formulazione, il teorema di Rolle è applicabile su alla funzione
.
Troviamo ora i punti che soddisfano la tesi del teorema. Risolviamo l’equazione :
Da cui si ottiene
Dei precedenti valori l’unico valore accettabile è . Possiamo concludere che:


dove è il dominio massimale della funzione ed
. Determinare i valori di
in modo che siano soddisfatte le ipotesi del teorema di Rolle nell’intervallo
. In caso affermativo, calcolare il punto o i punti di cui il teorema garantisce l’esistenza.
Svolgimento.






![Rendered by QuickLaTeX.com (1,4]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-dfdb46ca17c76bd0b62ac026ee6167fa_l3.png)



L’unico punto che potrebbe essere “problematico” per la continuità e la derivabilità di in
è
.
Ora vogliamo determinare i valori di e
affinché
sia continua in tale punto. Dunque calcoliamo
Per la definizione di continuità 1.9 e per il corollario 1.7 deve valere
(2)
Possiamo quindi riscrivere come segue:
Essendo per il corollario 1.7:
allora è continua in
e quindi è continua in tutto il suo dominio
per ogni valore di
.
Calcoliamo ora la derivata prima di :
Studiamo la derivabilità in :
Affinché la funzione sia derivabile, per il teorema 1.1 deve valere
che è verificata per ogni .
Infine, valutiamo la funzione agli estremi di :
Dovendo essere otteniamo
cioè
da cui avvalendoci di (2), si ha
La funzione risultante è
e ad essa è applicabile il teorema di Rolle 1.1 sull’intervallo .
Si ha
Ponendo , si ottiene:
Questa equazione non ammette soluzioni nel campo dei numeri reali, poiché il numeratore è una costante non nulla. Ne consegue che non vi sono punti nell’intervallo
per cui
.
Inoltre, abbiamo
Ponendo la derivata uguale a zero per trovare i punti critici, otteniamo:
da cui
Il punto si trova nell’intervallo
. Questo è l’unico punto che soddisfa la condizione
nell’intervallo
.


dove è il dominio massimale della funzione ed
. Determinare per quale valore di
la funzione soddisfa le ipotesi del teorema di Rolle nell’intervallo
.
Svolgimento.








Calcoliamo ora il valore della funzione agli estremi di :
Dovendo risultare , otteniamo
Quindi, la funzione soddisfacente le ipotesi del teorema di Rolle 1.1 nell’intervallo
, è
da cui


dove è il dominio massimale della funzione ed
. Determinare, se esiste, il valore di
affinché la funzione soddisfi le ipotesi del teorema di Rolle nell’intervallo
.
Svolgimento.





![Rendered by QuickLaTeX.com (0, 2 + \sqrt{2}]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-0b35dd13d6b918c9e45bbc1fed7e1ef7_l3.png)






Determiniamo ora il valore di affinché
sia continua in tale punto:
Affinché il limite esista, per la proposizione 1.7 deve valere
Possiamo quindi riscrivere come segue:
Essendo
si conclude che è continua in
e quindi in tutto il suo dominio
.
Calcoliamo ora la derivata prima di :
Studiamo ora la derivabilità di in
, applicando il teorema 1.16:
Poiché i limiti destro e sinistro della derivata non coincidono, la funzione non è derivabile in
per qualsiasi valore di
, in quanto l’espressione di
è indipendente da tale parametro.
Concludiamo quindi che non esiste alcun valore di a per cui risulti applicabile alla funzione il teorema di Rolle su .
Osservazione 2.4.





dove è il dominio massimale della funzione ed
. Determinare per quali valori di
e
la funzione soddisfa le ipotesi del teorema di Rolle nell’intervallo
.
Svolgimento.





![Rendered by QuickLaTeX.com [0, 1]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-6866347e46e64f460cd6a0ed3a83a12e_l3.png)



L’unico punto critico per la continuità e la derivabilità di in
è
. Vogliamo ora determinare i valori di
e
affinché
sia continua in
. Calcoliamo quindi:
Pertanto, per il corollario 1.1, si ha che
e dunque è continua in
per qualsiasi valore reale di
e di
.
Passiamo ora a calcolare la derivata prima di :
Studiamo la derivabilità in calcolando i limiti laterali della derivata:
Affinché sia derivabile in
, secondo il teorema 1.16, deve valere
Pertanto, risulta derivabile su
se
e per qualunque
.
Infine, valutiamo i valori di agli estremi dell’intervallo
:
Affinché sia verificata la condizione , deve valere
In conclusione, alla funzione
è possibile applicare il teorema di Rolle nell’intervallo .


Svolgimento.

Definiamo la funzione e analizziamo il numero di zeri della funzione
sul dominio
.
Per , la funzione
è sempre positiva, quindi non presenta zeri in questo intervallo. Consideriamo ora l’intervallo
. I limiti della funzione agli estremi dell’intervallo sono:
Poiché è continua su
, per il teorema degli zeri si conclude che la funzione assume sia valori positivi che negativi, garantendo così l’esistenza di almeno uno zero nell’intervallo
.
Supponiamo ora, per assurdo, che la funzione abbia due zeri distinti
e
con
. In tal caso, per il teorema di Rolle, deve esistere almeno un punto
tale che
.
Calcoliamo ora la derivata prima della funzione :
Osserviamo che è sempre positiva per
. Infatti, per
, si ha
, da cui segue
, e inoltre
è positiva per ogni
. Di conseguenza,
per ogni
, il che contraddice l’ipotesi che
abbia due zeri distinti in
. Pertanto, la funzione
può avere al massimo uno zero nell’intervallo
.
Concludiamo quindi che l’equazione ha un’unica soluzione. In alternativa, il problema può essere risolto con un’interpretazione geometrica: osservando che
, il problema si riduce a determinare il numero di intersezioni tra i grafici di
e
, che risulta essere uno.




Svolgimento.







![Rendered by QuickLaTeX.com [x_1,x_2]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-ad3452c38c663ef8aed64fe0d98acd52_l3.png)












Svolgimento.






Dato un intervallo tale che
, sono sempre verificate le ipotesi del teorema di Rolle in quanto tutti i polinomi sono continui e derivabili in
. Segue dunque che esiste un punto
appartenente all’intervallo aperto
per cui
.
Determiniamo ora le radici del polinomio studiando le radici dell’equazione
. Consideriamo due casi:
- Se
è pari, allora
è dispari e dunque
è strettamente crescente.
- Se
è dispari, allora
è pari e l’equazione
è equivalente a
, che ha al più due soluzioni reali.
Da tali considerazioni e dall’esercizio 17 segue che, se è pari, allora
può avere al massimo due radici distinte, mentre se n è dispari
può averne al massimo tre.
Riferimenti bibliografici
[1] Daniele Ritelli, Lezioni di Analisi Matematica, Pitagora Editrice (2021).
[2] Ovidiu Furdui, Limits, Series, and Fractional Part Integrals: Problems in Mathematical Analysis, Springer (2013).
[3] Qui Si Risolve, Derivate, teoria.
[4] Qui Si Risolve, Espansione di Taylor, teoria ed esempi.
[5] Qui Si Risolve, Polinomi di Taylor: limiti, istruzioni per l’uso.
[6] Qui Si Risolve, Funzioni continue: teoria sulle funzioni Lipschitziane e Hölderiane.
[7] Qui Si Risolve, Teoria sugli integrali impropri.
[8] Qui Si Risolve, Teoremi di Rolle e Lagrange.
[9] Qui Si Risolve, Funzioni elementari: teoria sulle funzioni.
[10] Roberto Tauraso, Sito ufficiale di Roberto Tauraso.
[11] Testi delle maturità scientifiche italiane, Esami di Stato – Maturità Scientifica, anni dal 2001 al 2010.
Tutta la teoria di analisi matematica
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- Operatore di Laplace o Laplaciano
- Teoria equazioni differenziali
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Tutte le cartelle di Analisi Matematica
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- Teoremi di rigidità di funzioni olomorfe
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- Equazioni alle derivate parziali
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- Analisi funzionale
- Complementi
- Funzioni Convesse
Tutti gli esercizi di geometria
In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.
Algebra lineare.
Geometria analitica.
Geometria differenziale.
Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica
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- Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
- Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
- MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
- PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
- Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
- The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
- Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
- Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
- Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
- Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.