Benvenuti nella nostra raccolta di esercizi sul teorema di Lagrange. In questo articolo proponiamo 29 esercizi sull’applicazione e le conseguenze del teorema di Lagrange, un’importante strumento dell’analisi matematica delle funzioni reali di una variabile reale.
Gli esercizi sono completamente risolti, così da offrire al lettore la possibilità di confrontare le proprie soluzioni con quelle da noi proposte.
Segnaliamo i seguenti articoli sulla teoria di riferimento:
- Teoremi di Rolle e Lagrange;
- Teoria sulle derivate;
- Il teorema di Cauchy;
- Funzioni continue – Teoria.
Di seguito invece le raccolte di esercizi su argomenti affini:
Buona lettura!
Sommario
Leggi...
Gli ultimi 10 esercizi includono problemi teorici e di problem solving, dove è richiesto un approccio ragionato: non è sufficiente applicare semplicemente il Teorema di Lagrange, ma è necessario un approfondimento teorico maggiore. La dispensa fornisce richiami teorici dettagliati per i primi 22 esercizi, mentre per gli ultimi abbiamo scelto di omettere tali riferimenti, concentrandoci unicamente sulla risoluzione diretta dei problemi.
Autori e revisori
Leggi...
Introduzione
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In termini semplici, il teorema afferma che se una funzione è continua su un intervallo chiuso e derivabile su un intervallo aperto
, allora esiste almeno un punto
all’interno dell’intervallo in cui la derivata della funzione corrisponde alla pendenza della retta secante tra i punti
e
.
Richiami di teoria
Teorema di Lagrange.
Per la dimostrazione clicca su teoremi di Rolle e Lagrange.
Dominio massimale.
Con un abuso di notazione, la funzione , detta funzione determinata da
, si indica con lo stesso simbolo usato per l’operazione che la determina.
Facciamo qualche esempio pratico per chiarire meglio la questione.
Esempio 1.4 (denominatori). Determinare l’insieme di definizione di
(3.1)
L’insieme cercato è costituito da tutti i valori per i quali il denominatore è non nullo (altrimenti l’operazione di divisione non sarebbe ben definita). Dunque in questo caso il “dominio” di
è l’insieme
ovvero tutto l’insieme escluso il punto
. La funzione determinata da (3.1) è dunque
In generale, supponiamo che sia esprimibile come
Allora il dominio di è l’insieme
Esempio 1.5 (radici quadrate). Determinare l’insieme di definizione di
(3.2)
L’insieme cercato è costituito da tutti i valori di per i quali l’argomento della radice è non negativo (altrimenti l’operazione di radice quadrata non sarebbe ben definita). Dunque in questo caso il “dominio” di
è l’insieme
La funzione determinata da è dunque
In generale, se in sono coinvolte radici quadrate, per esempio
allora il dominio di è l’insieme
Esempio 1.6 (logaritmi).
Sia tale che
e
un numero fissato. Determiniamo l’insieme di definizione di
(3.3)
L’insieme cercato è costituito da tutti i valori di per i quali l’argomento del logaritmo è positivo (altrimenti non sarebbe ben definito il logaritmo). Dunque in questo caso il “dominio” di
è l’insieme
La funzione determinata da è dunque
In generale, se in sono coinvolti dei logaritmi, per esempio
allora il dominio di è l’insieme
I tre esempi riportati qui sopra, sebbene non esauriscano tutti i casi possibili (basti pensare alle funzioni trigonometriche e alle loro inverse), rappresentano una buona base sulla quale esercitarsi nella determinazione del dominio naturale di una funzione reale di variabile reale. Nella pratica, bisogna combinare in modo opportuno quanto riportato negli esempi precedenti.
Richiami sui limiti.
se la funzione , ristretta a
, tende a
quando
:
(1)
Si consideri, ad esempio, la seguente definizione di limite:
che è equivalente all’unione di queste due definizioni
-
,
-
.
Richiami sulle funzioni continue.
I simboli e
denotano l’insieme delle funzioni continue in
.
l’estremo inferiore e l’estremo superiore dei valori assunti da in
, rispettivamente. Allora per ogni
esiste
tale che
In altri termini, la funzione assume tutti i valori compresi tra
e
.
- (Somma) Siano
due funzioni continue in
. Consideriamo la funzione
Allora,
è continua in
e si ha
- (Prodotto per una costante) Sia
una funzione continua in
e
. Consideriamo la funzione
Allora,
è continua in
e si ha
- Funzione costante
- Funzione identità
- Funzione polinomiale
- Funzione razionale
- Funzione radice (radicale)
- Per
pari:
- Per
dispari:
- Per
- Funzione esponenziale
- Funzione logaritmica
- Funzione seno
- Funzione coseno
- Funzione tangente
- Funzione cotangente
- Funzione secante
- Funzione cosecante
- Funzione arcoseno
- Funzione arcocoseno
- Funzione arcotangente
- Funzione valore assoluto
Per la dimostrazioni e approfondimenti dei seguenti fatti clicca su teoria sulle funzioni continue.
Richiami sulla teoria delle derivate.
Se è derivabile in
, allora il valore
viene detto derivata di
in
.
allora si verificano le seguenti possibilità:
- Caso 1: Se
, allora
non è derivabile in
da destra e, di conseguenza, non è derivabile in
.
- Caso 2: Se
, allora
, dove
rappresenta la derivata destra di
in
.
La derivata destra di una funzione in un punto
è definita come il limite del rapporto incrementale calcolato quando
tende a
da destra e si scrive:
Un discorso analogo vale per il limite da sinistra, che definisce la derivata sinistra.
Sotto le stesse ipotesi su e su
descritte sopra, supponiamo ora che esistano finiti entrambi i limiti:
Allora:
- Se
, la funzione
è derivabile in
e la derivata vale
.
- Se
,
non è derivabile in
.
che assegna ad ogni punto la derivata
della funzione
in tale punto.
- (Somma) Siano
due funzioni derivabili in
. Consideriamo la funzione
Allora,
è derivabile in
e si ha
- (Prodotto per una costante) Sia
una funzione derivabile in
e
. Consideriamo la funzione
Allora,
è derivabile in
e si ha
Allora, è derivabile in
e si ha
- Funzione costante
- Funzione identità
- Funzione polinomiale
- Funzione razionale
- Funzione radice (radicale)
- Per
pari:
- Per
dispari:
- Per
- Funzione esponenziale
- Funzione logaritmica
- Funzione seno
- Funzione coseno
- Funzione tangente
- Funzione cotangente
- Funzione secante
- Funzione cosecante
- Funzione arcoseno
- Funzione arcocoseno
- Funzione arcotangente
- Funzione valore assoluto
Per la dimostrazione e approfondimenti dei precedenti fatti clicca su teoria sulle derivate.
Esercizi
Svolgimento.
La derivata prima di è
Procediamo ora a determinare il punto tale che
, come enunciato dal teorema di Lagrange:
Da quanto precede, possiamo concludere che il punto è:
Svolgimento.
che è continua sull’intervallo chiuso e derivabile sull’intervallo aperto
. Di conseguenza, le ipotesi del teorema 1.1 sono soddisfatte.
La derivata prima di è
Procediamo ora a determinare il punto tale che
come stabilito dal teorema di Lagrange.
Sapendo che , possiamo affermare che
, e dunque:
Pertanto, possiamo concludere che il punto garantito dal teorema di Lagrange è:
Svolgimento.
La derivata prima di è data da:
Cerchiamo dunque tale che
:
Da cui si ricava:
Pertanto, possiamo concludere che:
Svolgimento.
La funzione risulta continua su
, in quanto è la composizione di funzioni continue. Inoltre,
è derivabile in
e
, poiché è composizione di funzioni derivabili in questi intervalli.
L’unico punto in cui potrebbe non essere derivabile è
. Procediamo quindi a verificare la derivabilità di
in
, utilizzando la definizione del rapporto incrementale. Abbiamo:
(2)
che si spezza in
e
Dato che il limite sinistro e destro sono diversi, per il corollario 1.8, il limite (2) non esiste. Di conseguenza, possiamo concludere che non è derivabile in
.
Possiamo dunque affermare che le ipotesi del teorema 1.1 non sono soddisfatte, in quanto la funzione non è derivabile su tutto l’intervallo.
Svolgimento.
La derivata prima di è:
Cerchiamo ora tale che
:
Da ciò concludiamo che il punto cercato è:
Svolgimento.
La derivata prima di è:
Cerchiamo dunque tale che
:
Entrambi i punti ottenuti appartengono all’intervallo . Pertanto, possiamo concludere che
Svolgimento.
Poiché entrambe le funzioni componenti sono derivabili su , possiamo concludere che
è derivabile su
, essendo somma di funzioni derivabili. Pertanto, le ipotesi del teorema ?? risultano soddisfatte.
La derivata prima di è data da:
Procediamo ora a determinare il punto tale che
:
Si conclude che
dove è il dominio massimale della funzione. Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
. In caso affermativo calcolare il punto o i punti di cui il teorema garantisce l’esistenza.
Svolgimento.
Calcoliamo ora i limiti destro e sinistro in :
Per la proposizione 1.8, abbiamo:
Pertanto, è continua in
, e possiamo concludere che
è continua su tutto il compatto
.\
Per quanto riguarda la derivabilità,
risulta derivabile su
. Infatti, in
la funzione
è definita da un polinomio, che è derivabile in tale intervallo, mentre in
è la somma di una funzione esponenziale e una costante, anch’essa derivabile su tale intervallo. Rimane da verificare la derivabilità in
.
Calcoliamo la derivata prima di per
:
Per verificare la derivabilità in , calcoliamo i limiti delle derivate destra e sinistra:
Poiché i limiti delle derivate sono uguali, per il teorema 1.17, la funzione è derivabile in
, e dunque
è derivabile su
.
Le ipotesi del teorema di Lagrange 1.1 risultano quindi soddisfatte.
Cerchiamo ora tale che
.
Dunque, abbiamo:
cioè
che equivale ad
e
- Risolviamo la prima equazione.
Per prima cosa, isoliamo il termine
moltiplicando entrambi i membri per
:
Ricordando che
, possiamo riscrivere il membro di destra come segue:
A questo punto, per isolare
, applichiamo il logaritmo naturale a entrambi i membri dell’equazione:
Da cui, moltiplicando entrambi i membri per
, otteniamo:
quindi non è accettabile.
- Risolviamo la seconda equazione. Per isolare
, sommiamo
a entrambi i membri:
da cui
cioè
dei quali valori è accettabile solo quello negativo.
Tra i punti precedentemente individuati, l’unico che soddisfa la tesi del teorema di Lagrange è:
Svolgimento.
La derivata prima di è
che è continua in , e poiché
, ne consegue che
è derivabile in
.
Dunque, cerchiamo tale che
:
Da ciò concludiamo che il punto che soddisfa il teorema di Lagrange è
Svolgimento.
Svolgimento.
è continua su tutto , in quanto composizione da funzioni continue, e poiché
, risulta continua anche su
.
Riscriviamo ora nel seguente modo:
Da tale definizione si deduce che la funzione, essendo espressa come due funzioni polinomiali in e
, risulta derivabile in tali intervalli. L’unico punto in cui la derivabilità potrebbe non essere garantita è
.
Calcoliamo la derivata di :
A questo punto, verifichiamo il comportamento della derivata nei pressi di :
e
Dal momento che , per il teorema 1.17, la funzione
non è derivabile in
.
Poiché appartiene all’intervallo
, non è possibile applicare il teorema di Lagrange alla funzione
nell’intervallo
.
Svolgimento.
Poiché è la somma di una funzione elementare e di una funzione che risulta essere la composizione di funzioni continue, possiamo affermare che
è continua su tutto
. In particolare, dato che
, la funzione
è continua sull’intervallo
.
Procediamo ora a riscrivere la funzione nel modo seguente:
Notiamo che, per , la funzione è definita come un polinomio lineare, mentre per
, assume un valore costante. Di conseguenza,
è derivabile su entrambi gli intervalli
e
. L’unico punto in cui la derivabilità potrebbe non essere garantita è
.
Calcoliamo quindi la derivata di nei due intervalli distinti:
Ora analizziamo la derivabilità della funzione nel punto
. Si ha:
Poiché , concludiamo che la funzione
non è derivabile in
per il teorema 1.17. Di conseguenza, non è possibile applicare il teorema di Lagrange 1.1 alla funzione
all’intervallo
, poiché non soddisfa le condizioni di derivabilità.
dove è il dominio massimale della funzione. Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
. In caso affermativo calcolare il punto o i punti di cui il teorema garantisce l’esistenza.
Svolgimento.
L’unico punto potenzialmente problematico per la continuità è , poiché per
la funzione è definita come una funzione elementare continua, per
assume un valore costante, e per
è espressa come il rapporto di due funzioni continue. Pertanto, è necessario calcolare i limiti per verificare la continuità in
.
Calcoliamo i limiti destro e sinistro di in 0:
Tuttavia, poiché , abbiamo che:
Da ciò deduciamo che la funzione non è continua in
. Poiché il punto
appartiene all’intervallo
, non è possibile applicare il teorema di Lagrange 1.1 alla funzione
sull’intervallo
.
dove è il dominio massimale della funzione. Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
. In caso affermativo calcolare il punto o i punti di cui il teorema garantisce l’esistenza.
Svolgimento.
L’unico punto potenzialmente problematico per la continuità della funzione è
, poiché per
è definita come il rapporto di due funzioni continue, per
è una costante, mentre per
è nuovamente espressa come la composizione di due funzioni continue. Pertanto, è necessario studiare la continuità della funzione nel punto
.
Calcoliamo il limite sinistro e destro di in
:
Il secondo limite è una forma indeterminata. Per calcolarlo operiamo la sostituzione Abbiamo dunque:
dove abbiamo sfruttato il fatto che è un infinito di ordine maggiore rispetto a
per
.
Poiché i due limiti non coincidono, per la proposizione 1.8, il limite per
di
non esiste. Di conseguenza, possiamo concludere che
non è continua in
. Poiché il punto
appartiene all’intervallo
, non è possibile applicare il teorema di Lagrange 1.1, alla funzione
sull’intervallo
.
Osservazione 3.1.
Stabilire se valgono le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo . In caso affermativo calcolare il punto o i punti di cui il teorema garantisce l’esistenza.
Svolgimento.
La funzione presenta un unico punto problematico per la continuità, ossia
. Infatti, per
,
è data dal rapporto di due funzioni continue, mentre per
, essa assume un valore costante. Analogamente, per
, la funzione è espressa nuovamente come il rapporto di due funzioni continue. Pertanto, è necessario studiare la continuità in
, utilizzando gli sviluppi di Taylor della funzione seno.
Per , otteniamo:
Il limite per non è necessario calcolarlo, poiché si osserva immediatamente che:
Di conseguenza, la funzione non è continua in
, il che implica l’impossibilità di applicare il teorema di Lagrange 1.1 alla funzione
nell’intervallo
.
dove è il dominio massimale della funzione ed
.
Determinare i valori di e
in modo che siano soddisfatte le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
.
Svolgimento.
Osserviamo che l’unico punto potenzialmente problematico per la continuità di in
è
, poiché
è di tipo polinomiale sia in
che in
, essa risulta certamente continua per ogni valore di
e di
.
A questo punto, desideriamo determinare i valori di e
affinché
sia continua in
. Calcoliamo i limiti destro e sinistro di
in
:
Affinché il limite esista e la funzione sia continua in , per la proposizione 1.8, dobbiamo imporre:
Poiché è definita come una funzione polinomiale sia per
sia per
, risulta derivabile in tali intervalli per ogni valore di
e
. L’unico punto in cui la funzione potrebbe non essere derivabile è
. Esaminiamo dunque la derivabilità in
.
La derivata prima di è data da:
Studiamo ora la derivabilità in , applicando il teorema 1.17. Calcoliamo:
Affinché la funzione sia derivabile in , deve valere:
il che implica
Avendo trovato , possiamo determinare
dal risultato precedente:
Pertanto, concludiamo che i valori di e
per i quali il teorema di Lagrange 1.1 è applicabile ad
in
sono:
dove è il dominio massimale della funzione ed
.
Determinare i valori di e
in modo che siano soddisfatte le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
.
Svolgimento.
Per assicurare la continuità di in
, dobbiamo determinare i valori di
e
in modo che i limiti sinistro e destro coincidano. Pertanto, calcoliamo i limiti:
Affinché i due limiti siano coincidenti, per la proposizione 1.8, troviamo . Pertanto, concludiamo che la funzione
è continua in
se:
Ora verifichiamo la derivabilità della funzione. Poiché è definita per
come somma di una funzione logaritmica e una costante, è derivabile in questo intervallo. Analogamente, essendo definita da un polinomio di primo grado su
, risulta derivabile anche su questo intervallo.
Calcoliamo la derivata di :
Per verificare la derivabilità in , applichiamo il teorema 1.17 e calcoliamo i limiti delle derivate da destra e da sinistra:
Affinché la derivata esista in , è necessario che:
Da ciò deduciamo che . Pertanto, concludiamo che la funzione
è derivabile in
se e solo se
.
Infine, i valori di e
per cui il teorema di Lagrange 1.1 ad
nell’intervallo
è applicabile sono:
dove è il dominio massimale della funzione ed
..
Determinare i valori di e
in modo che siano soddisfatte le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
.
Svolgimento.
Per garantire la continuità della funzione in , dobbiamo determinare i valori di
e
affinché i limiti sinistro e destro coincidano. Calcoliamo quindi i limiti:
e
Dunque, affinché i due limiti siano uguali e che la funzione sia continua in , dobbiamo avere
. Ne consegue che:
Successivamente, esaminiamo la derivabilità della funzione. Poiché coincide con una funzione polinomiale sia su
che su
, risulta derivabile su ciascun intervallo. La derivata di
è data da:
Per verificare la derivabilità in , imponiamo che i limiti destro e sinistro della derivata coincidano per il teorema 1.17:
Ciò si traduce nell’uguaglianza:
Avendo determinato , possiamo ora sostituire questo valore nell’equazione precedente per ottenere
:
Pertanto, concludiamo che i valori di e
per cui la funzione
è continua e derivabile in
, e per i quali è possibile applicare il teorema di Lagrange 1.1 ad
nell’intervallo
, sono:
dove è il dominio massimale della funzione ed
..
Determinare i valori di e
in modo che siano soddisfatte le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
.
Svolgimento.
Per garantire la continuità in , dobbiamo determinare i valori di
e
affinché i limiti destro e sinistro coincidano per la proposizione 1.8. Calcoliamo i limiti:
e
Affinché il limite esista e la funzione sia continua in , dobbiamo avere
. Pertanto, concludiamo che:
Analogamente a quanto osservato in precedenza, notiamo che è derivabile nell’intervallo
, poiché definita da un polinomio. Analogamente, nell’intervallo
, la funzione è espressa come somma della funzione tangente e di una costante, risultando derivabile anche in questo caso.
La derivata prima di
è:
Per verificare la derivabilità in , dobbiamo calcolare i limiti della derivata da destra e da sinistra:
Affinché la derivata esista in , per il teorema 1.17 dobbiamo avere:
Pertanto, concludiamo che i valori di e
per cui la funzione è continua e derivabile, e per i quali è applicabile il teorema di Lagrange 1.1 ad
nell’intervallo
, sono:
dove è il dominio massimale della funzione ed
.
Determinare i valori di e
in modo che siano soddisfatte le ipotesi del teorema di Lagrange nell’intervallo
.
Svolgimento.
Calcoliamo ora i limiti per determinare i valori di e
tali che
sia continua in
:
e
Affinché la funzione sia continua in
deve valere:
Poiché la funzione è una funzione omografica per , risulta derivabile in tale intervallo. Analogamente, la funzione è la somma di una funzione esponenziale e una costante per
, risultando anch’essa derivabile. L’unico punto in cui la derivabilità deve essere verificata è
.
Calcoliamo ora la derivata prima di :
Calcoliamo:
Affinché la derivata esista in , per il teorema 1.1, dobbiamo avere:
Pertanto, i valori di e
per cui il teorema di Lagrange 1.1 è applicabile alla funzione
nell’intervallo
sono:
(1)
Svolgimento.
Svolgimento.
Dato che , per il teorema del confronto si ha
per
, e quindi:
- Dimostrare che esiste almeno un punto
tale che
.
- Dimostrare che, se
è anche derivabile in
e per ogni
si ha
, allora esiste un unico punto
tale che
.
Svolgimento.
- Per dimostrare l’esistenza di un punto
tale che
, definiamo la funzione ausiliaria
. Notiamo innanzitutto che:
Poiché
, possiamo affermare che
e
. Quindi, si ha che:
Essendo la funzione
continua sull’intervallo chiuso
, per il teorema degli zeri, possiamo concludere che esiste almeno un punto
tale che
. Ciò implica che:
- Ora consideriamo il secondo quesito. Assumiamo che
sia derivabile in
e che
per ogni
. Supponiamo inoltre che esista un altro punto
tale che
. Quindi, abbiamo due punti distinti
e
in
tali che:
A seconda che sia
o
, avremo l’intervallo
o
. Supponendo, ad esempio, che sia
(analogo è l’altro caso), applicando il teorema del valore medio alla funzione
sull’intervallo
, sappiamo che esiste almeno un punto
tale che:
Questo risultato contraddice l’ipotesi che
per ogni
. Pertanto, la supposizione che esistano due punti distinti
e
tali che
e
non è valida, il che implica che esiste un unico punto
tale che
.
Svolgimento.
Per , consideriamo l’intervallo:
Secondo il teorema del Valore Medio, su ciascun intervallo , esiste almeno un punto
tale che la derivata della funzione in quel punto
soddisfa:
Sommando questa relazione per fino a
, otteniamo:
Osserviamo che la somma dei termini è telescopica, cioè:
Dalla condizione del problema sappiamo che e
, quindi:
Pertanto, la somma delle derivate diventa:
Questo conclude la dimostrazione.
dove il numero di nella definizione di
è pari a
. Per esempio:
Si chiede di calcolare il seguente limite:
Suggerimento per la soluzione. Si denoti il valore del limite con e si utilizzi la relazione:
Applicando il teorema del Valore Medio di Lagrange alla funzione esponenziale, è possibile dimostrare che:
Svolgimento.
che può essere riscritta come
Applicando il teorema del Valor Medio, si ottiene
dove è una quantità compresa tra
e
. Poiché
tende a 0 per
, si ha che:
che implica
Si verifica facilmente che:
ne consegue, per ricorrenza, che . Pertanto, si conclude che il valore del limite è
, risolvendo così il problema.
Svolgimento.
Per il corollario 1.2, si deduce che la funzione è costante su tutto l’intervallo considerato. Di conseguenza, si ha che:
Svolgimento.
Siano e
due istanti di tempo distinti maggiori uguali a zero. La velocità media tra due istanti generici
e
è data dall’espressione:
Nel caso in cui si calcoli la velocità media su un intervallo di tempo totale compreso tra e
, rispettivamente con
in questo caso istante iniziale del moto e
istante finale del moto, con
, la velocità media risulta:
Applicando il teorema di Lagrange 1.1 alla funzione nell’intervallo
, possiamo affermare che esiste un istante
tale che:
Di conseguenza, esiste un istante durante il percorso in cui la velocità dell’automobile è esattamente pari alla velocità media di 60 km/h.
Svolgimento.
Dato che la funzione derivata soddisfa la condizione per ogni
, si può concludere che:
da cui segue che
Pertanto, la funzione soddisfa la condizione richiesta, ossia
, in conformità con le ipotesi iniziali e i risultati del teorema di Lagrange.
Svolgimento.
Pertanto
dove possiamo osservare che
Di conseguenza
Riferimenti bibliografici
[1] Daniele Ritelli, Lezioni di Analisi Matematica, Pitagora Editrice (2021).
[2] Ovidiu Furdui, Limits, Series, and Fractional Part Integrals: Problems in Mathematical Analysis, Springer (2013).
[3] Qui Si Risolve, derivate, teoria.
[4] Qui Si Risolve, espansione di Taylor, teoria ed esempi.
[5] Qui Si Risolve, polinomi di Taylor: limiti, istruzioni per l’uso.
[6] Qui Si Risolve, funzioni continue: teoria sulle funzioni Lipschitziane e Hölderiane.
[7] Qui Si Risolve, teoria sugli integrali impropri.
[8] Qui Si Risolve, teoremi di Rolle e Lagrange.
[9] Qui Si Risolve, funzioni elementari: teoria sulle funzioni.
[10] Roberto Tauraso, sito ufficiale di Roberto Tauraso.
[11] Testi delle maturità scientifiche italiane, Esami di Stato – Maturità Scientifica, anni dal 2001 al 2010.
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- Funzioni di più variabili
- Teoria Funzioni di più variabili
- Massimi e minimi liberi e vincolati
- Limiti in due variabili
- Integrali doppi
- Integrali tripli
- Integrali di linea di prima specie
- Integrali di linea di seconda specie
- Forme differenziali e campi vettoriali
- Teorema di Gauss-Green
- Integrali di superficie
- Flusso di un campo vettoriale
- Teorema di Stokes
- Teorema della divergenza
- Campi solenoidali
- Teorema del Dini
- Equazioni differenziali lineari e non lineari
- Equazioni differenziali lineari
- Equazioni differenziali non lineari
- Analisi complessa
- Fondamenti
- Funzioni olomorfe
- Integrale di Cauchy e applicazioni
- Teorema della curva di Jordan e teorema fondamentale dell’Algebra
- Teorema di inversione di Lagrange
- Teorema dei Residui
- Funzioni meromorfe
- Prodotti infiniti e prodotti di Weierstrass
- Continuazione analitica e topologia
- Teoremi di rigidità di funzioni olomorfe
- Trasformata di Mellin
- Equazioni alle derivate parziali
- Funzioni speciali
- Analisi funzionale
- Complementi
- Funzioni Convesse
Tutti gli esercizi di geometria
In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.
Algebra lineare.
Geometria analitica.
Geometria differenziale.
Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica
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- Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
- Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
- MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
- PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
- Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
- The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
- Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
- Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
- Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
- Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.