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Polinomi di Taylor nei limiti: istruzioni per l’uso

Limiti di funzione con Taylor, Teoria Espansione di Taylor

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Benvenuto nella nostra guida all’utilizzo dei polinomi di Taylor nel calcolo dei limiti!
Se ti è capitato di calcolare dei limiti mediante l’espansione di Taylor e avere dei dubbi, sei nel posto giusto.
Questa breve guida è stata infatti pensata proprio per rispondere in maniera chiara ed essenziale alle domande più comuni su questo argomento:

  • Come si usano i polinomi di Taylor nel calcolo dei limiti?
  • Cosa sono gli o-piccoli e come si utilizzano?
  • Come si sceglie l’ordine a cui sviluppare con Taylor nel calcolo dei limiti? E cosa succede se “si sbaglia” questa scelta?
  • Quando è corretto usare il principio di sostituzione e cosa succede quando il suo utilizzo non è lecito?
  • Cosa succede se si trascurano i resti nell’uso dell’espansione di Taylor?
  • Come si calcolano gli sviluppi di Taylor di funzioni composte?

Sarai guidato all’esplorazione di queste domande attraverso esempi pratici, strategie di successo e soprattutto “sporcandosi le mani” con le altre strade possibili, analizzando anche quelle “scorrette” o non ottimali.
Dopo aver acquisito il contenuto di questo articolo, calcolare i limiti mediante l’espansione di Taylor non sarà più un problema!

Oltre al materiale teorico presente in

segnaliamo i seguenti articoli di esercizi:

 

Autori e revisori dell’articolo

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Notazioni

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Leggi...

\mathbb{N} insieme dei numeri naturali;
\mathbb{Z} insieme dei numeri interi relativi;
\mathbb{R} insieme dei numeri reali;
\overline{\mathbb{R}} insieme dei numeri reali estesi: \mathbb{R} \cup\{-\infty,+\infty\};
\log logaritmo in base e, dove e = 2.71\dots è il numero di Nepero;
n! fattoriale del numero naturale n: n!\coloneqq 1 \cdot 2 \cdots n; per definizione si pone 0! = 1;
f \sim g le funzioni f e g sono asintotiche per x \to x_0 \in \overline{\mathbb{R}}, cioè \lim_{x \to x_0} \frac{f(x)}{g(x)} = 1.

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Introduzione

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Leggi...

I teoremi di Taylor costituiscono un importante strumento nell’Analisi Matematica. L’esigenza che ne ha motivato lo sviluppo è il fatto che i polinomi sono le funzioni con cui è più semplice effettuare operazioni; ci si pone quindi la domanda se ogni altra funzione sia approssimabile, in qualche senso, da un polinomio, possibilmente ottenendo anche una stima dell’errore commesso con tale approssimazione.

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Tra i sensi in cui questa approssimazione può essere intesa, uno è di tipo asintotico per x \to x_0, dove x_0 è un punto nel dominio di una funzione f. Si vuole determinare un polinomio P_n(x) di grado n tale che la differenza f(x)-P_n(x) sia “asintoticamente trascurabile” rispetto a (x-x_0)^n per x \to x_0; precisamente si richiede che

(1) \begin{equation*} \lim_{x \to x_0}\frac{f(x) - P_n(x)}{(x-x_0)^n} =0. \end{equation*}

Il teorema di Taylor 1.5 prova che, se f è derivabile n volte in x_0, allora un tale polinomio P_n(x) esiste ed è unico.

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Questa approssimazione possiede numerose applicazioni, una delle quali risiede nel calcolo dei limiti. Infatti 1 suggerisce l’idea che, nel calcolo di un limite per x \to x_0, si possa sostituire P_n(x) a f(x), commettendo un errore trascurabile rispetto a (x-x_0)^n. Effettuando tale sostituzione e tenendo conto delle stime sui resti, è spesso più semplice giungere alla soluzione del limite, grazie alla maggior semplicità dei calcoli con polinomi.

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Questa dispensa è una guida in cui si analizzano le domande che naturalmente sorgono riguardo a tale procedura:

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  • Come si usa l’espansione di Taylor nel calcolo di un limite?
  • In che modo si stima e si tiene conto del resto?
  • Come si sceglie il grado dei polinomi con cui approssimare le funzioni?
  • A quali conclusioni si giunge invece effettuando scelte diverse?
  • Che relazione esiste tra l’approssimazione di Taylor e il principio di sostituzione degli infinitesimi e cosa accade usando quest’ultimo quando le ipotesi non sono verificate?

    \[\,\]

    In questa dispensa, dopo un breve sunto della teoria, analizziamo le domande precedenti fornendo delle risposte e strategie generali illustrandole mediante esempi pratici. Lo scopo principale consiste nel fornire al lettore gli strumenti essenziali per l’applicazione dell’approssimazione di Taylor nel calcolo dei limiti.

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    Richiami teorici

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    Leggi...

    In questa sezione riepiloghiamo gli strumenti fondamentali utilizzati nella dispensa. Il primo di essi è la nozione di o-piccolo, che denota un confronto asintotico tra due funzioni f,g: esso infatti esprime l’idea che f “sia trascurabile” rispetto a g, al limite per x \to x_0.

    Definizione 1.1.  (o-piccolo). Sia E \subseteq \mathbb{R}, siano f,g \colon E \to \mathbb{R} e sia x_0 \in \mathbb{R} \cup \{-\infty,+\infty\} un punto di accumulazione per l’insieme \{x \in E \colon g(x) \neq 0\}. Diciamo che f è un o-piccolo di g per x \to x_0 se

    (2) \begin{equation*} \lim_{x \to x_0} \frac{f(x)}{g(x)} = 0. \end{equation*}

    In tal caso scriviamo f=o(g).

    \[\,\]

    Osserviamo che, nonostante l’uso del simbolo di uguale, o(\cdot) non denota una funzione precisa, ma semplicemente una funzione che soddisfa la definizione 1.1 . In particolare, f=o(g) e h=o(g) non implicano f=h, come mostra l’esempio seguente.

    \[\,\]

    Esempio 1.2 Siano f,g,h \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} le funzioni definite da

    (3) \begin{equation*} f(x)= (x-2)^3, \quad g(x) = x-2, \quad h(x) = (x-2)^2 \qquad \forall x \in \mathbb{R}. \end{equation*}

    Dato che \lim_{x \to 2} \frac{f(x)}{g(x)}=0 e \lim_{x \to 2} \frac{h(x)}{g(x)}=0, si ha

    (4) \begin{equation*} f =o(g), \quad h=o(g), \qquad \text{per } x \to 2. \end{equation*}

    Invece, poiché \lim_{x \to +\infty} \frac{g(x)}{f(x)}=0 e \lim_{x \to +\infty} \frac{g(x)}{h(x)}=0, si ha

    (5) \begin{equation*} g=o(f), \quad g=o(h), \qquad \text{per } x \to +\infty. \end{equation*}

    \[\,\]

    Esempio 1.3 (o(1)). Per la definizione 1.1 , f=o(1) per x \to x_0 è equivalente a \lim_{x \to x_0} f(x)=0, cioè al fatto che f sia infinitesima per x \to x_0.

    \[\,\]

    Vedremo che è essenziale essere in grado di manipolare o-piccolo di quantità del tipo (x-x_0)^n per x \to x_0. Risultano quindi importanti le seguenti regole di calcolo, che riportiamo senza dimostrazione, proponendo al lettore di provarle come esercizio e rimandando a [1 , sezione 6.6] per una discussione completa sull’argomento.

    Preposizione 1.4.  (algebra degli o-piccolo). Siano m,n \in \mathbb{Z}; valgono le seguenti proprietà.

    \[\,\]

    1. c\cdot o\big((x-x_0)^m\big) = o\big(c(x-x_0)^m\big)= o\big((x-x_0)^m\big), per ogni c \in \mathbb{R} \setminus \{0\}.
    2. o\big((x-x_0)^m\big) \cdot o\big((x-x_0)^n\big) = o\big((x-x_0)^{m+n}\big).
    3. (x-x_0)^m \cdot o\big((x-x_0)^n\big) =  o\big((x-x_0)^{m+n}\big).
    4. Se m < n, allora o\big((x-x_0)^n\big)= o\big((x-x_0)^m\big);
    5. Se m < n, allora o\big((x-x_0)^m\big) + o\big((x-x_0)^n\big) = o\big((x-x_0)^m\big).
    6. Se m < n, allora o\big((x-x_0)^m\big) + (x-x_0)^n = o\big((x-x_0)^m\big).
    7. Se m < n, allora o\big((x-x_0)^m + (x-x_0)^n\big) = o\big((x-x_0)^m\big). Inoltre o\big((x-x_0)^m + o((x-x_0)^m)\big)= o\big((x-x_0)^m\big).
    8. o\big( o\big( (x-x_0)^m\big) \big)= o\big( (x-x_0)^m\big).

    \[\,\]

    Richiamiamo adesso il principale argomento della dispensa, ossia la formula di Taylor. Se f è continua o derivabile in x_0, le definizioni si possono tradurre nelle rispettive stime

    (6) \begin{gather*} f(x)= f(x_0) + o(1), \quad f(x) = f(x_0) + f'(x_0)(x-x_0) + o( x-x_0) \qquad \quad \text{per } x \to x_0. \end{gather*}

    In altre parole, f è approssimabile, in un intorno di x_0, con un polinomio di grado 0 con resto infinitesimo se è continua, o di grado 1 con resto che tende a 0 più velocemente di x-x_0, se essa è derivabile. La derivabilità di f migliora cioè l’approssimazione polinomiale disponibile.

    La formula di Taylor mostra che una funzione f derivabile n volte in x_0 si può approssimare con un polinomio P_n(x) di grado n con un resto f(x)-P_n(x) che, per x \to x_0, tende a 0 più velocemente di (x-x_0)^n. Rimandiamo a [2] per una discussione esaustiva dell’argomento.

    Teorema 1.5  (formula di Taylor con resto di Peano, [2, teorema 1]). Sia f \colon [a,b] \to \mathbb{R} una funzione derivabile n volte in x_0 \in [a,b]. Allora vale

    (7) \begin{equation*} f(x) = f(x_0) + f'(x_0)(x-x_0) + \frac{f''(x_0)}{2}(x-x_0)^2 + \dots + \frac{f^{(n)}(x_0)}{n!} (x-x_0)^n + o\big( (x-x_0)^n \big) \qquad \text{per } x \to x_0. \end{equation*}

    Il polinomio P_n(x) = \sum _{k=0}^n \frac{f^{(k)}(x_0)}{k!}(x-x_0)^k al membro di destra è detto polinomio di Taylor di f di grado n centrato in x_0.

    P_n(x) è inoltre l’unico polinomio di grado minore o uguale a n con tale proprietà: ovvero se Q(x) ha grado minore o uguale a n ed è tale che f(x) = Q(x) + o\big( (x-x_0)^n \big), allora Q(x)=P_n(x).

    \[\,\]

    I polinomi di Taylor centrati in x_0=0 sono anche detti polinomi di Mclaurin. Forniamo alcuni sviluppi mediante i polinomi di Mclaurin di funzioni che utilizzeremo nel seguito, rimandando a [2 sezione 4.5] per una lista esaustiva.

    (8) \begin{equation*} a)\quad				e^x = 1+x+\frac{x^2}{2!}+\frac{x^3}{3!}+ \dots + \frac{x^n}{n!}  + o(x^{n}); \end{equation*}

    (9) \begin{equation*} b) \quad \ln(1+x)= x-\frac{x^2}{2} + \frac{x^3}{3} -\frac{x^4}{4}+ \dots + (-1)^{n+1}\frac{x^n}{n} + o(x^n); \end{equation*}

    (10) \begin{equation*} c) \quad     \sin x =x-\frac{x^3}{3!}+\frac{x^5}{5!}-\frac{x^7}{7!}+ \dots + \frac{(-1)^{n-1}}{(2n-1)!} x^{2n-1} + o(x^{2n}); \end{equation*}

    (11) \begin{equation*}	 d) \quad \cos x = 1-\frac{x^2}{2!}+\frac{x^4}{4!}-\frac{x^6}{6!}+ \dots + \frac{(-1)^n}{(2n)!} x^{2n} + o(x^{2n+1}). \end{equation*}

    \[\,\]

    Riportiamo infine il principio di sostituzione nel calcolo dei limiti e la definizione di funzioni asintotiche. Essi sono strumenti comunemente usati nel calcolo dei limiti e, nel seguito, analizzeremo da vicino la loro applicazione e le limitazioni a cui essi sono soggetti.

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    Proposizione 1.6  (principio di sostituzione nel calcolo dei limiti). Sia E \subseteq \mathbb{R}, siano f_1,f_2,g_1,g_2,h_1,h_2 \colon E \to \mathbb{R} delle funzioni, siano a,b,c \in \mathbb{R} e sia x_0 \in \mathbb{R} un punto di accumulazione per E. Supponiamo che f_1 \sim f_2, che g_1 \sim g_2 e che h_1 \sim h_2 per x \to x_0, ossia che

    (12) \begin{equation*} \lim_{x \to x_0} \frac{f_1(x)}{f_2(x)} = 1, \qquad \lim_{x \to x_0} \frac{g_1(x)}{g_2(x)} = 1, \qquad \lim_{x \to x_0} \frac{h_1(x)}{h_2(x)} = 1. \end{equation*}

    Allora dei due limiti

    (13) \begin{equation*} \lim_{x \to x_0} \frac{f_1^a(x) \cdot g_1^b(x)}{h_1^c(x)}, \qquad \lim_{x \to x_0} \frac{f_2^a(x) \cdot g_2^b(x)}{h_2^c(x)}, \end{equation*}

    uno esiste se e solo se esiste l’altro e, in tal caso, essi coincidono.

    \[\,\]

    Le funzioni f_1, f_2 si dicono asintotiche per x \to x_0. Il principio di sostituzione afferma dunque che, se le funzioni in gioco sono asintotiche per x \to x_0, esse possono essere “sostituite” nel calcolo dei limiti di prodotti e quozienti.

    Osserviamo esplicitamente che il principio di sostituzione si applica solamente ai limiti di prodotti, quozienti e potenze di funzioni, non quando queste operazioni sono combinate a somme: vedremo nel seguito che in tali casi in generale la conclusione è falsa.

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    Polinomi di Taylor nel calcolo dei limiti

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    \[\,\]

    Leggi...

    La formula di Taylor in sostanza permette di approssimare una funzione con un polinomio P_n intorno a un punto x_0, commettendo un errore confrontabile con la potenza (x-x_0)^n.

    \[\,\]

    Tra le numerose potenzialità di questo strumento, riveste notevole importanza il suo uso nel calcolo dei limiti.

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    Domanda 2.1  Come si utilizza l’espansione di Taylor nel calcolo dei limiti?

    \[\,\]

    Risposta. I limiti spesso richiedono di eseguire operazioni algebriche tra funzioni, che risultano facilmente effettuabili tra polinomi. Sostituendo alle funzioni i rispettivi sviluppi di Taylor e tenendo conto dei resti, è spesso più semplice calcolare il limite richiesto.

    Esempio 1

    Leggi...

    Esempio 1. Calcoliamo il limite

    \[\,\]

    (14) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{\sin x - x}{x^3}, \end{equation*}

    che presenta una forma indeterminata \left [ \frac{0}{0} \right ].

    \[\,\]

    Si può tentare allora di scrivere il numeratore \sin x + x in una forma che permetta di confrontarlo agevolmente col denominatore, ossia di stimare con quale “velocità” esso tenda a 0.

    Una strategia è usare i polinomi di Taylor della funzione \sin x centrati nel punto x=0, in cui si vuole calcolare il limite. La questione principale è individuare il grado n del polinomio di Taylor P_n(x) da utilizzare. Poiché il limite richiede sostanzialmente di confrontare il numeratore con x^3, sembra ragionevole considerare uno sviluppo di Taylor di grado n=3.

    Nonostante abbiamo già espresso questo sviluppo in (10), a titolo di esempio lo calcoliamo utilizzando il teorema 1.5, arrestandoci al terzo ordine:

    (15) \begin{equation*} \sin x = \sin (0) + \sin'(0) x + \frac{ \sin''(0)}{2} x^2 + \frac{\sin'''(0)}{3!} x^3 + o(x^3) = x - \frac{x^3}{6} + o(x^3) \qquad \text{per $x \to 0$,} \end{equation*}

    dove abbiamo utilizzato il fatto che \sin'(x)=\cos x, che \sin''(x)= - \sin x e che \sin'''(x) = - \cos x. Sostituendo al numeratore in (14) otteniamo

    (16) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{\sin x - x}{x^3} = \lim_{x \to 0} \frac{\cancel{x} - \frac{x^3}{6} + o(x^3) - \cancel{x}}{x^3} = \lim_{x \to 0} \left (-\frac{1}{6} + \frac{o(x^3)}{x^3} \right ) = -\frac{1}{6}, \end{equation*}

    dove nell’ultima uguaglianza abbiamo usato che, per definizione di o-piccolo, vale \lim_{x \to 0} \frac{o(x^3)}{x^3}=0.

    \[\,\]

    Questo esempio mostra come l’uso dei polinomi di Taylor semplifichi il calcolo del limite, proprio in virtù del fatto che somme e prodotti di polinomi sono piuttosto semplici da trattare. In quanto svolto si è deciso di considerare il polinomio di Taylor di ordine 3 della funzione seno; tale scelta è stata motivata da considerazioni euristiche e sembra in qualche modo arbitraria. Dato che questo è un tema ricorrente nell’uso dell’espansione di Taylor nel calcolo dei limiti, è naturale porsi la seguente domanda.

    Domanda 2.2.  Come scegliere il grado al quale sviluppare le funzioni con i polinomi di Taylor? Cosa accade se “si sbaglia” tale scelta?

    \[\,\]

    Risposta. Se si riduce il limite a una forma indeterminata \left [ \frac{0}{0} \right ] per x \to x_0, è sufficiente sviluppare fino all’ordine m di infinitesimo del denominatore, ossia al primo termine non nullo del suo sviluppo di Taylor. Infatti se g(x)= c (x-x_0)^m + o\big( (x-x_0)^m\big) con c \neq 0, si ha

    (17) \begin{equation*} \lim_{x \to x_0} \frac{f(x)}{g(x)}  = \lim_{x \to 0} \frac{P_m(x-x_0) + o\big( (x-x_0)^m\big)}{c(x-x_0)^m + o\big( (x-x_0)^m\big)} \end{equation*}

    e tale limite è facilmente calcolabile. In ogni caso, “sbagliare” il grado di sviluppo non porta a risultati scorretti.

    \[\,\]

  • Grado troppo alto non costituisce un problema poiché fornisce informazioni non strettamente necessarie alla soluzione, richiedendo però più calcoli.
  • Grado troppo basso non fornisce sufficienti informazioni. Analizzando le lacune presenti si intuisce il grado di sviluppo necessario. Occorre però porre attenzione a non trascurare i resti.
  • \[\,\]

    Commenti.

    La strategia sopra suggerita conferma che l’ordine di sviluppo del seno nell’esempio 1 che sicuramente permette di ottenere la soluzione è proprio 3.

    Analizziamo cosa sarebbe accaduto se si fosse sviluppato il seno a un ordine diverso da 3, insieme ad altri aspetti del procedimento seguito.

    \[\,\]

  • Grado maggiore di 3. Sviluppando il seno al grado 5 centrato in x=0, si sarebbe ottenuto

    (18) \begin{equation*} \sin x = \sum_{k=0}^5 \frac{\sin^{(k)}(0)}{k!}x = x - \frac{x^3}{6} + \frac{x^5}{5!} + o(x^5) \qquad \text{per $x \to 0$,} \end{equation*}

    dove l’ultima uguaglianza deriva dal calcolo esplicito delle derivate della funzione \sin, che sappiamo essere cicliche con “periodo” 4: \sin^{(4)}(x)=\sin x e \sin^{(5)}(x)=\cos x. Sostituendo in 14 si ottiene

    (19) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{\sin x - x}{x^3} = \lim_{x \to 0} \frac{\cancel{x} - \frac{x^3}{6} + \frac{x^5}{5!} + o(x^5) - \cancel{x}}{x^3} = \lim_{x \to 0} \left ( -\frac{1}{6} + \frac{x^2}{5!} + {o(x^2)} \right ) = -\frac{1}{6}, \end{equation*}

    dove nella seconda uguaglianza si è usato il punto ?? della proposizione 1.4 per scrivere \frac{o(x^5)}{x^3}=o(x^2).

    Come previsto, sviluppare il seno a un ordine maggiore del necessario ha prodotto maggiori informazioni (al prezzo di calcoli ulteriori), ma ciò ha comunque portato alla soluzione del limite. Osserviamo che dal calcolo risulta evidente che sarebbe bastato sviluppare il seno fino all’ordine 3, in quanto l’unico termine dello sviluppo che contribuisce al risultato finale del limite è - \frac{x^3}{6}, mentre gli altri forniscono addendi infinitesimi anche dopo la divisione per x^3.

    \[\,\]

  • Grado minore di 3. È naturale chiedersi se, per risolvere il limite dell’esempio 1 , fosse bastato sviluppare il seno a un grado inferiore a 3.

    La risposta è negativa: sviluppando fino al grado 2 si sarebbe ottenuto \sin x = x + o(x^2) e quindi

    (20) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{\sin x - x}{x^3} = \lim_{x \to 0} \frac{\cancel{x} - o(x^2) - \cancel{x}}{x^3} = \lim_{x \to 0} \frac{o(x^2)}{x^3} =\, ? \end{equation*}

    che non fornisce abbastanza informazioni per concludere il calcolo. Infatti sappiamo soltanto che il numeratore tende a 0 “più velocemente” di x^2, ma non siamo in grado di confrontarlo con x^3: ad esempio per ognuna delle seguenti funzioni vale

    (21) \begin{equation*} x^{\frac{5}{2}}=o(x^2), \qquad x^3 = o(x^2), \qquad x^4 = o(x^2) \qquad \text{per $x \to 0$,} \end{equation*}

    ma il rapporto di ciascuna di esse con x^3 ha limiti diversi per x \to 0:

    (22) \begin{equation*} \lim_{x \to 0^+} \frac{x^{\frac{5}{2}}}{x^3} = +\infty, \qquad \lim_{x \to 0} \frac{x^3}{x^3} = 1, \qquad \lim_{x \to 0} \frac{x^4}{x^3} = 0. \end{equation*}

    Sviluppare a ordini bassi per “risparmiare” sui calcoli potrebbe quindi non fornire sufficienti informazioni per la soluzione del limite. Osserviamo però che il problema riscontrato in 20 permette di capire quale sia il grado corretto a cui sviluppare il seno. Infatti la causa del fallimento è stata il fatto che il resto o(x^2) non è confrontabile con x^3. Risulta evidente che, per risolvere il limite, occorre scrivere lo sviluppo di Taylor in modo che il resto sia confrontabile con x^3: ciò è possibile se esso è o(x^n) con n \geq 3, per definizione di o-piccolo e per il punto 4 della proposizione 1.4

    \[\,\]

  • Trascurare il resto. È molto importante non trascurare il resto quando si utilizzano le approssimazioni di Taylor. Nel precedente esempio, sviluppare il seno all’ordine 2 non permette di ottenere la soluzione ma non conduce, di per sé, a risultati scorretti. Se però si fosse trascurato il resto o(x^2) si sarebbe ottenuta la soluzione sbagliata

    (23) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{\sin x - x}{x^3} \textcolor{red!70!gray}{``=" \lim_{x \to 0} \frac{x-x}{x^3} = 0. } \end{equation*}

    Tale procedimento è scorretto in quanto la funzione \sin x - x non è nulla, come invece si otterrebbe trascurando il resto o(x^2) nello sviluppo di Taylor del seno.

    \[\,\]

  • Uso scorretto del principio di sostituzione. Lo stesso errore si commetterebbe usando in maniera scorretta il principio di sostituzione degli infinitesimi dato dalla proposizione 1.6 : anche se \sin x \sim x per il limite notevole \lim_{x \to 0} \frac{\sin x}{x}=1, non si può scrivere

    (24) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{\sin x - x}{x^3} \textcolor{red!70!gray}{``=" \lim_{x \to 0} \frac{x-x}{x^3} = 0, } \end{equation*}

    che è scorretta per i summenzionati motivi. Ricordiamo che il principio di sostituzione dato dalla proposizione 1.6 è utilizzabile quando il limite richiede un prodotto o un rapporto di funzioni, mentre la sua applicazione in casi in cui vi sono somme di funzioni può appunto condurre a risultati scorretti.

    \[\,\]

    Riassumiamo quindi le conclusioni sul trascurare i resti e sull’uso del principio di sostituzione nei casi non previsti dalla proposizione 1.6.

    \[\,\]

    Domanda 2.3.  Cosa accade se si trascurano i resti nell’utilizzo delle espansioni di Taylor nel calcolo dei limiti? Cosa succede usando il principio di sostituzione dato dalla proposizione 1.6 in un limite in cui compaiono anche somme di funzioni, oltre che prodotti, quozienti e potenze?

    \[\,\]

    Risposta. In generale, si ottengono risultati scorretti. Si suggerisce pertanto di scrivere sempre i resti degli sviluppi utilizzati e di tenerne conto nell’effettuare le operazioni.

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    Esempio 2

    Leggi...

    Esempio 2. Consideriamo il seguente esempio. Calcoliamo

    (25) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{\sin x \cdot \log(1+x)}, \end{equation*}

    che si presenta come una forma indeterminata \left [ \frac{0}{0} \right ], trattabile mediante l’approssimazione di Taylor.

    Secondo la strategia suggerita nella risposta alla domanda 2.2, sicuramente arriveremo alla soluzione sviluppando tutto all’ordine di infinitesimo del denominatore. Determiniamo dunque innanzitutto il primo termine non nullo dello sviluppo di Taylor del denominatore e poi sviluppiamo il numeratore allo stesso ordine.

    \[\,\]

  • Denominatore. Dagli sviluppi (10) e (9) arrestati al primo ordine1

    (26) \begin{gather*} \sin x = x + o(x), \quad \log(1+x) = x + o(x) \qquad \text{per $x \to 0$,} \end{gather*}

    si ottiene

    (27) \begin{equation*} \sin x \cdot \log(1+x) = \big(x + o(x) \big) \big(x + o(x) \big) = x^2 + 2x\cdot o(x) + o(x) \cdot o(x) = x^2 + o(x^2) \qquad \text{per $x \to 0$,} \end{equation*}

    dove abbiamo scritto 2x\cdot o(x)=o(x^2) in virtù dei punti 1 e 3 della proposizione 1.4 , mentre o(x) \cdot o(x)= o(x^2) grazie al punto 2 della proposizione 1.4 . In definitiva, il numeratore ha ordine di infinitesimo 2.

    \[\,\]

  • Numeratore. Sviluppiamo al secondo ordine il numeratore, sviluppando al secondo ordine tutti i suoi addendi. Dato che (e^t)'=e^t per ogni t \in \mathbb{R}, lo sviluppo al secondo ordine dell’esponenziale centrato in 0 è

    (28) \begin{equation*} e^t = 1 + t + \frac{t^2}{2} + o(t^2) \qquad \text{per $t \to 0$.} \end{equation*}

    Sostituendo t=x e t=-x si ottiene

    (29) \begin{equation*} e^x = 1 + x + \frac{x^2}{2} + o(x^2) \qquad \text{per $x \to 0$,} \end{equation*}

    (30) \begin{equation*} e^{-x} = 1 - x + \frac{(-x)^2}{2} + o((-x)^2) = 1 - x + \frac{x^2}{2} + o(x^2) \qquad \text{per $x \to 0$.} \end{equation*}

    Coerentemente con (11), lo sviluppo al secondo ordine della funzione \cos x è invece2

    (31) \begin{equation*} \cos x = \cos 0 + \cos'(0) x + \frac{\cos''(0)}{2} x^2 + o(x^2) = 1  - \frac{x^2}{2} + o(x^2) \qquad \text{per $x \to 0$.} \end{equation*}

    \[\,\]

    Inserendo (29), (30) e (27) in (25) si ottiene

    (32) \begin{equation*} \begin{split} \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{\sin x \cdot \log(1+x)} & = \lim_{x \to 0} \frac{\left ( 1+x+\frac{x^2}{2}+o(x^2) \right ) + \left ( 1-x+\frac{x^2}{2}+o(x^2) \right )}{x^2 + o(x^2)}+ \\ & \qquad +\frac{- 1 - \left ( 1 -\frac{x^2}{2}+o(x^2) \right )}{x^2 + o(x^2)} \\ & = \lim_{x \to 0} \frac{\frac{3}{2}x^2 + o(x^2)}{x^2 + o(x^2)} \\ & = \lim_{x \to 0} \dfrac{\cancel{x^2}}{\cancel{x^2}} \cdot \frac{\frac{3}{2} + \cancelto{0}{\frac{o(x^2)}{x^2}}}{1 + \cancelto{0}{\frac{o(x^2)}{x^2}}} \\ & = \frac{3}{2}, \end{split} \end{equation*}

    dove \lim_{x \to 0}\frac{o(x^2)}{x^2}=0 per definizione di o-piccolo.

    \[\,\]

    \[\,\]


    1. Ricordiamo che tali sviluppi possono essere ottenuti anche applicando i limiti notevoli:

      (33) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{\sin x}{x}= 1 \implies \lim_{x \to 0} \frac{\sin x -x}{x}= 0 \implies \sin x - x = o(x) \implies \sin x = x + o(x) \qquad \text{per $x \to 0$} \end{equation*}

      e ragionando similmente col limite notevole \lim_{x \to 0} \frac{\log(1+x)}{x}= 1.

    1. Anche questo sviluppo può alternativamente ottenersi operando come sopra con il limite notevole \lim_{x\to 0} \frac{1-\cos x}{x^2}=\frac{1}{2}.
  • Commenti.

  • Sviluppare a un ordine maggiore di 2. Sviluppare le funzioni a un ordine più alto avrebbe comportato più calcoli, ma avrebbe comunque portato alla soluzione. Indicando infatti con \alpha e \beta rispettivamente i coefficienti di grado 3 dei polinomi di Taylor di numeratore e denominatore, si sarebbe infatti ottenuto

    (34) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{\sin x \cdot \log(1+x)} = \lim_{x \to 0} \frac{\frac{3}{2}x^2 + \alpha x^3 + o(x^3)}{x^2 +  \beta x^3 + o(x^3)} = \lim_{x \to 0}  \dfrac{\cancel{x^2}}{\cancel{x^2}} \cdot \dfrac{\frac{3}{2} + {\alpha x} + {\frac{o(x^3)}{x^2}}}{1 + {\beta x} + {\frac{o(x^3)}{x^2}}} = \frac{3}{2}. \end{equation*}

    \[\,\]

  • Sviluppare a un ordine minore di 2. Invece, sviluppare anche solo uno tra numeratore o denominatore all’ordine 1 non avrebbe permesso di ottenere la soluzione: ad esempio sviluppando all’ordine 1 il numeratore si avrebbe

    (35) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{\sin x \cdot \log(1+x)} = \lim_{x \to 0} \frac{o(x)}{x^2 + o(x^2)} = \mbox{?}, \end{equation*}

    che non dà abbastanza informazioni per concludere il calcolo, per gli stessi motivi indicati nei commenti all’esempio 1 .

    \[\,\]

  • Trascurare i resti. Semplicemente, se si fosse deciso di sviluppare al primo ordine, il lettore avrebbe dovuto rendersi conto che tale scelta era inappropriata e occorreva sviluppare a ordini maggiori per ottenere la soluzione del limite.

    In tal caso occorre però fare attenzione a non trascurare i resti: tale dimenticanza porterebbe a soluzioni scorrette, cioè ad esempio

    (36) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{\sin x \cdot \log(1+x)} \textcolor{red!70!gray}{``=" \lim_{x \to 0} \frac{0}{x^2 +o(x^2)} = 0, } \end{equation*}

    che è errata in quanto il numeratore non è la funzione identicamente nulla.

    \[\,\]

  • Uso errato del principio di sostituzione. Anche in questo caso, l’uso scorretto del principio di sostituzione porterebbe a risultati errati, che forse risultano meno evidenti. Infatti, dalle relazioni

    (37) \begin{equation*} e^x - 1 \sim x, \quad 1- \cos x  \sim \frac{x^2}{2}, \quad \sin x \sim x, \quad \log(1+x) \sim x, \end{equation*}

    usando in maniera scorretta il principio di sostituzione si otterrebbe

    (38) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{\sin x \cdot \log(1+x)} \textcolor{red!70!gray}{ ``=" \lim_{x \to 0} \frac{x+1 - x + 1 -1 - 1 + \frac{x^2}{2}}{x \cdot x} = \lim_{x \to 0} \frac{\frac{x^2}{2}}{x^2} = \frac{1}{2}, } \end{equation*}

    che è errato in quanto non tiene conto che le approssimazioni e^x - 1 \sim x e e^{-x}-1 \sim - x valgono a meno di resti che si stimano con o(x); poiché in questo caso tali quantità sono pari a \frac{x^2}{2} + o(x^2), esse devono essere tenute in conto nel calcolo del limite, in quanto sono confrontabili con il denominatore, che infatti ha ordine di infinitesimo pari a 2.

    Sostanzialmente, usare in questa maniera il principio di sostituzione corrisponde a trascurare alcuni addendi nella somma al numeratore, il che ovviamente comporta risultati scorretti.

    Poiché invece al denominatore compaiono soltanto dei prodotti, da

    (39) \begin{equation*} \sin x \sim x, \qquad \log(1+x) \sim x \qquad \big( e^x + e^{-x} - 1 - \cos x\big) \sim \big( e^x + e^{-x} - 1 - \cos x\big) \end{equation*}

    usando (correttamente in questo caso) la proposizione 1.6 si ottiene

    (40) \begin{equation*} \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{\sin x \cdot \log(1+x)} = \lim_{x \to 0} \frac{e^x + e^{-x} - 1 - \cos x}{x^2}. \end{equation*}

    \[\,\]

  • Alternative per il calcolo dei polinomi di Taylor. Abbiamo ottenuto lo sviluppo

    (41) \begin{equation*} \sin x \cdot \log(1+x)=x^2+o(x^2) \end{equation*}

    per il denominatore senza calcolare le derivate della funzione. L’unicità dei polinomi di Taylor data dal teorema 1.5 implica dunque che x^2 è il polinomio di Taylor della funzione definita da \sin x \cdot \log(1+x).

    Ottenere tale sviluppo calcolando esplicitamente le derivate prima e seconda della funzione \sin x \cdot \log(1+x) avrebbe comportato molti più calcoli.

    Questa strategia alternativa per determinare polinomi di Taylor è conveniente soprattutto quando il calcolo delle derivate è molto oneroso. Si pensi ad esempio a voler calcolare il polinomio di Taylor di ordine 4 della stessa funzione: calcolare le sue derivate in 0 è sconveniente, mentre osservando che

    (42) \begin{equation*} \sin x= x - \frac{x^3}{6} + o(x^3), \quad \log(1+x) = x - \frac{x^2}{2} + \frac{x^3}{3} + o(x^3) \qquad \text{per } x \to 0, \end{equation*}

    si giunge, mediante semplici calcoli algebrici, a

    (43) \begin{equation*} \begin{split} \sin x \cdot \log(1+x) & = \left ( x - \frac{x^3}{6} + o(x^3) \right ) \cdot \left ( x - \frac{x^2}{2} + \frac{x^3}{3} + o(x^3) \right ) \\ & = x^2 - \frac{x^3}{2} + \frac{x^4}{3} - \frac{x^4}{6} + o(x^4) \\ & = x^2 - \frac{x^3}{2} + \frac{x^4}{6} + o(x^4), \end{split} \end{equation*}

    dove nella seconda uguaglianza abbiamo scritto solo i termini del prodotto aventi grado minore o uguale a 4, dato che i restanti sono pari a o(x^4) per le proprietà degli o-piccoli date dalla proposizione 1.4 .

    \[\,\]

    Esercizio 2.4  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Calcolare il polinomio di Taylor di ordine 10 centrato in x=0 della funzione f \colon \mathbb{R} \to \mathbb{R} definita da

    (44) \begin{equation*} f(x)= e^{\sin^5 x } \qquad \forall x \in \mathbb{R}. \end{equation*}

    \[\,\]

    Svolgimento . Il lettore può facilmente rendersi conto che già calcolare le derivate seconda o terza della funzione f richiede calcoli molto lunghi e quindi ovviamente non seguiremo questa strada.

    Come sopra, la strategia migliore è utilizzare sviluppi noti e manipolazioni algebriche per scrivere f come un polinomio e un resto che sia o(x^{10}); per l’unicità dei polinomi di Taylor fornita dal teorema 1.5, tale polinomio sarà necessariamente il polinomio di Taylor di f richiesto.

    Utilizzando gli sviluppi3

    (45) \begin{equation*} \sin x= x - \frac{x^3}{6} + \frac{x^5}{5!} +o(x^6), \qquad e^t= 1+ t +\frac{t^2}{2} +o(t^2), \end{equation*}

    con t=\sin^5 x, si ottiene

    (46) \begin{equation*} \begin{split} e^{\sin^5 x } & = 1+ \sin^5 x + \frac{1}{2}\sin^{10} x  + o( \sin^{10} x) \\ & = 1+ \left (x - \frac{x^3}{6} + \frac{x^5}{5!} + o(x^6) \right )^5 + \frac{1}{2}\left (x + o(x) \right )^{10} + o \left (  \left (x + o(x) \right )^{10} \right ) \\ & = 1 + \left ( x^5 -5\frac{x^7}{6} + 5 \frac{x^9}{5!} + o(x^{10}) \right ) + \frac{1}{2} \left ( x^{10} + o(x^{10}) \right ) + o(x^{10})\\ & = 1 +  x^5 -\frac{5}{6}x^7 + \frac{x^9}{4!} + \frac{x^{10}}{2} + o(x^{10}), \end{split} \end{equation*}

    dove al terzo passaggio, nel calcolare la potenza di esponente 5 del polinomio, abbiamo scritto solo i termini di grado minore o uguale a 10, mentre abbiamo stimato gli altri con o(x^{10}). Infatti, scrivendo per esteso la potenza, si vede che gli unici termini di grado minore o uguale a 10 si ottengono come segue:

    \[\,\]

  • scegliendo tutti i fattori pari a x e ciò può essere effettuato in un solo modo;
  • scegliendo 4 fattori pari a x e uno pari a -\frac{x^3}{6} e vi sono 5 termini siffatti;
  • scegliendo 4 fattori pari a x e uno pari a \frac{x^5}{5!} e vi sono 5 termini siffatti.

    \[\,\]

    Osserviamo che, mentre per sviluppare \sin^5(x) fino all’ordine 10 è stato necessario utilizzare lo sviluppo fino all’ordine 6 del seno, per trattare i termini \sin^{10}x è stato sufficiente lo sviluppo al primo ordine \sin x = x + o(x).

    \[\,\]

    \[\,\]


    1. Abbiamo scritto il resto dello sviluppo del seno come o(x^6) in quanto il termine successivo dello sviluppo sarebbe \frac{x^7}{7!}+o(x^7), che appunto è un o(x^6).
  • \[\,\]

    Esempio 3

    Leggi...

    Esempio 3. Calcoliamo il limite

    (47) \begin{equation*} \lim_{x\to +\infty}  x^{2x} \left( e^{\frac{1}{x}\log \left(1+\frac{1}{x}\right)}-1\right)^x. \end{equation*}

    A causa del fatto che esso è un limite per x \to +\infty, l’espansione di Taylor non sembra a prima vista appropriata. Però, mediante il cambio di variabile t=\frac{1}{x}, si ottiene

    (48) \begin{equation*} \lim_{x\to +\infty}  x^{2x} \left( e^{\frac{1}{x}\log \left(1+\frac{1}{x}\right)}-1\right)^x = \lim_{t \to 0^+} \left( \dfrac{e^{t\log \left(1+t\right)}-1}{t^2}\right)^\frac{1}{t} \end{equation*}

    che, alla base della potenza, presenta una forma indeterminata del tipo \left [ \frac{0}{0} \right ]. Osservando che il denominatore è un polinomio di grado 2, decidiamo di utilizzare l’espansione al secondo ordine della funzione esponenziale e^s - 1 = s + \frac{s^2}{2} + o(s^2) per s \to 0, ottenendo

    (49) \begin{equation*} \begin{split} \dfrac{e^{t\log \left(1+t\right)}-1}{t^2} & =  \frac{t \log(1+t) + \frac{t^2 \log^2(1+t)}{2} + o\big( t^2 \log^2(1+t) \big) }{t^2}  \\ & =  \frac{\log(1+t)}{t} + \frac{\log^2(1+t)}{2} +  o\big( \log^2(1+t) \big)  \\ & =  \frac{t - \frac{t^2}{2} + o(t^2)}{t} + \frac{(t+o(t))^2}{2} +  o\big( (t+o(t))^2 \big)  \\ & =  1 - \frac{t}{2} + o(t),  \end{split} \end{equation*}

    dove alla seconda uguaglianza abbiamo usato il punto 3 della proposizione 1.4 , mentre alla terza uguaglianza abbiamo usato l’espansione del logaritmo \log(1+t) = t - \frac{t^2}{2}- o(t^2) per t \to 0, osservando che, nei termini in cui il logaritmo compare elevato al quadrato, è sufficiente usare \log(1+t)=t+o(t). Tornando dunque a (48), si ottiene

    (50) \begin{equation*} \begin{split} \lim_{t \to 0^+} \left( \dfrac{e^{t\log \left(1+t\right)}-1}{t^2}\right)^\frac{1}{t} &= \lim_{t \to 0^+} \left ( 1 - \frac{t}{2} + o(t) \right )^{\frac{1}{t}} \\ &\overset{(s^\alpha=e^{\alpha \log s})}{=} \lim_{t \to 0^+} \exp \left ( \frac{\log\left ( 1 - \frac{t}{2} + o(t)\right )}{t} \right ) \\ &= \lim_{t \to 0^+} \exp \left ( \frac{ \left (- \frac{t}{2} + o(t)\right ) + o\left (- \frac{t}{2} + o(t)\right )}{t} \right ) \\ & = \lim_{t \to 0^+} \exp \left ( -\frac{1}{2} + o(1) \right ) \\ & = e^{-\frac{1}{2}}, \end{split} \end{equation*}

    dove nella terza uguaglianza abbiamo usato \log(1+s)=s+o(s) per s \to 0, nella quarta abbiamo utilizzato il punto 7 della proposizione 1.4 e nell’ultima abbiamo usato la continuità della funzione esponenziale.


    Commenti.

  • Soluzioni alternative. Quella proposta non è ovviamente l’unica risoluzione possibile. Sarebbe stato altrettanto lecito sviluppare prima l’esponente dell’esponenziale, usando \log(1+t)= t - \frac{t^2}{2} + o(t^2) per ottenere

    (51) \begin{equation*} t\log(1+t) = t \left ( t - \frac{t^2}{2} + o(t^2) \right ) = t^2 - \frac{t^3}{2} + o(t^3) \qquad \text{per $t \to 0$} \end{equation*}

    e poi sfruttare e^s - 1 = s + s^2 + o(s^2) per s \to 0, giungendo a

    (52) \begin{equation*} \begin{split} e^{t\log(1+t)} - 1 & = \left ( t^2 - \frac{t^3}{2} + o(t^3) \right ) + \left ( t^2 - \frac{t^3}{2} + o(t^3) \right )^2 +o \left ( \left ( t^2 - \frac{t^3}{2} + o(t^3) \right )^2 \right ) \\ & = t^2 - \frac{t^3}{2} + o(t^3), \end{split} \end{equation*}

    dove l’ultima uguaglianza segue dalla proposizione 1.4 e dal fatto che, svolgendo il quadrato del trinomio, tutti i termini hanno grado maggiore o uguale a 4. Il resto dello svolgimento sarebbe stato analogo. Osserviamo come anche in questo caso il polinomio di Taylor di ordine 3 della funzione definita da e^{t\log(1+t)} - 1 sia stato ottenuto con pochi calcoli rispetto a quelli necessari usando la definizione degli stessi mediante le derivate della funzione in t=0.

    \[\,\]

  • Gradi di sviluppo. Osserviamo che, nonostante gli sviluppi del logaritmo e dell’esponenziale utilizzati abbiano ordine al più pari a 2, in realtà il numeratore della frazione al membro di destra in 48 è stato sviluppato all’ordine 3. Ciò potrebbe sembrare in contraddizione con la strategia suggerita nella risposta alla domanda 2.2.

    In realtà, non vi è alcuna contraddizione: se avessimo voluto studiare esclusivamente il limite di tale frazione, lo sviluppo all’ordine 2 del numeratore sarebbe stato sufficiente:

    (53) \begin{equation*} \lim_{t \to 0^+} \frac{e^{t\log(1+t)} - 1}{t^2} = \lim_{t \to 0^+} \frac{t^2 + o(t^2)}{t^2} = 1. \end{equation*}

    Nell’esempio 3, però, occorre studiare il limite di tale frazione quando essa è elevata a \frac{1}{t}, che fornisce cioè una forma indeterminata \left [1^\infty \right ]. Per risolvere tale forma indeterminata, è necessaria un’informazione più precisa sulla base della potenza, e ciò giustifica l’aver dovuto sviluppare il numeratore fino all’ordine 3.

    Si può infatti verificare che sviluppare all’ordine 2 il numeratore della frazione non è sufficiente:

    (54) \begin{equation*} \begin{split} \lim_{t \to 0^+} \exp \left ( \frac{1}{t}\log \left (   \frac{e^{t\log(1+t)} - 1}{t^2} \right ) \right ) =& \lim_{t \to 0^+} \exp \left ( \frac{1}{t}\log \left (   \frac{t^2+o(t^2)}{t^2} \right ) \right ) \\ &= \lim_{t \to 0^+} \exp \left ( \frac{1}{t}\log \big(   1+o(1) \big) \right ) \\ & = \lim_{t \to 0^+} \exp \left ( \frac{o(1)}{t} \right ) \\ & = \mbox{?}, \end{split} \end{equation*}

    in quanto il limite \lim_{t \to 0^+} \frac{o(1)}{t} è indeterminato per le ragioni viste precedentemente.

  • \[\,\]

    Riferimenti bibliografici

    [1]Acerbi, E. & Buttazzo, G., Primo corso di Analisi Matematica, Pitagora Editrice (1997).
    [2]Qui Si Risolve, Espansione di Taylor: teoria, esempi e applicazioni pratiche.

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      1. Teoria sulle funzioni
      2. Verifica del limite in funzioni
      3. Limite base in funzioni
      4. Forme indeterminate in funzioni
      5. Limiti notevoli in funzioni
      6. Calcolo asintoti
      7. Studio di funzione senza derivate
      8. Dominio di una funzione
      9. Esercizi misti Funzioni
      10. Esercizi misti sui Limiti
    4. Funzioni continue-lipschitziane-holderiane
      1. Teoria sulle Funzioni continue-lipschitziane-holderiane
      2. Continuità delle funzioni
      3. Continuità uniforme
      4. Teorema degli zeri
      5. Esercizi sul teorema di Weierstrass senza l’uso delle derivate
    5. Calcolo differenziale
      1. Derivate
      2. Calcolo delle derivate
      3. Retta tangente nel calcolo differenziale
      4. Punti di non derivabilità nel calcolo differenziale
      5. Esercizi sul teorema di Weierstrass con l’uso delle derivate
      6. Studio di funzione completo nel calcolo differenziale
      7. Esercizi teorici nel calcolo differenziale
      8. Metodo di bisezione
      9. Metodo di Newton
    6. Teoremi del calcolo differenziale
      1. Teoria sui Teoremi del calcolo differenziale
      2. Teorema di Rolle
      3. Teorema di Lagrange
      4. Teorema di Cauchy
      5. Teorema di De L’Hôpital
    7. Calcolo integrale
      1. Integrale di Riemann
      2. Integrali immediati
      3. Integrale di funzione composta
      4. Integrali per sostituzione
      5. Integrali per parti
      6. Integrali di funzione razionale
      7. Calcolo delle aree
      8. Metodo dei rettangoli e dei trapezi
      9. Esercizi Misti Integrali Indefiniti
      10. Esercizi Misti Integrali Definiti
    8. Integrali impropri
      1. Teoria Integrali impropri
      2. Carattere di un integrale improprio
      3. Calcolo di un integrale improprio
    9. Espansione di Taylor
      1. Teoria Espansione di Taylor
      2. Limiti di funzione con Taylor
      3. Limiti di successione con Taylor
      4. Stime del resto
    10. Funzioni integrali (Approfondimento)
      1. Teoria Funzioni integrali (Approfondimento)
      2. Studio di funzione integrale
      3. Limiti con Taylor e De L’Hôpital
      4. Derivazione di integrali parametrici (Tecnica di Feynmann)
    11. Numeri Complessi
      1. Teoria Numeri complessi
      2. Espressioni con i numeri complessi
      3. Radice di un numero complesso
      4. Equazioni con i numeri complessi
      5. Disequazioni con i numeri complessi
      6. Esercizi misti Numeri complessi
    12. Serie numeriche
      1. Teoria Serie numeriche
      2. Esercizi Serie a termini positivi
      3. Esercizi Serie a termini di segno variabile
      4. Esercizi Serie geometriche e telescopiche
    13. Successioni di funzioni
      1. Teoria Successioni di funzioni
      2. Esercizi Successioni di funzioni
    14. Serie di funzioni
      1. Teoria Serie di funzioni
      2. Esercizi Serie di funzioni
    15. Serie di potenze
      1. Teoria Serie di potenze
      2. Esercizi Serie di potenze
    16. Serie di Fourier
      1. Teoria Serie di Fourier
      2. Esercizi Serie di Fourier
    17. Trasformata di Fourier
      1. Teoria Trasformata di Fourier
      2. Esercizi Trasformata di Fourier
    18. Funzioni di più variabili
      1. Teoria Funzioni di più variabili
      2. Massimi e minimi liberi e vincolati
      3. Limiti in due variabili
      4. Integrali doppi
      5. Integrali tripli
      6. Integrali di linea di prima specie
      7. Integrali di linea di seconda specie
      8. Forme differenziali e campi vettoriali
      9. Teorema di Gauss-Green
      10. Integrali di superficie
      11. Flusso di un campo vettoriale
      12. Teorema di Stokes
      13. Teorema della divergenza
      14. Campi solenoidali
      15. Teorema del Dini
    19. Equazioni differenziali lineari e non lineari
      1. Teoria equazioni differenziali lineari e non lineari
      2. Equazioni differenziali lineari e non lineari del primo ordine omogenee
    20. Equazioni differenziali lineari
      1. Del primo ordine non omogenee
      2. Di ordine superiore al primo,a coefficienti costanti,omogenee
      3. Di ordine superiore al primo,a coefficienti costanti,non omogenee
      4. Di Eulero,di Bernoulli,di Clairaut,di Lagrange e di Abel
      5. Non omogenee avente per omogenea associata un’equazione di Eulero
      6. Sistemi di EDO
    21. Equazioni differenziali non lineari
      1. A variabili separabiliO
      2. A secondo membro omogeneo
      3. Del tipo y’=y(ax+by+c)
      4. Del tipo y’=y(ax+by+c)/(a’x+b’y+c’)
      5. Equazioni differenziali esatte
      6. Mancanti delle variabili x e y
      7. Cenni sullo studio di un’assegnata equazione differenziale non lineare
      8. Di Riccati
      9. Cambi di variabile: simmetrie di Lie
    22. Analisi complessa
      1. Fondamenti
      2. Funzioni olomorfe
      3. Integrale di Cauchy e applicazioni
      4. Teorema della curva di Jordan e teorema fondamentale dell’Algebra
      5. Teorema di inversione di Lagrange
      6. Teorema dei Residui
      7. Funzioni meromorfe
      8. Prodotti infiniti e prodotti di Weierstrass
      9. Continuazione analitica e topologia
      10. Teoremi di rigidità di funzioni olomorfe
      11. Trasformata di Mellin
    23. Equazioni alle derivate parziali
      1. Equazioni del primo ordine
      2. Equazioni del secondo ordine lineari
      3. Equazioni non-lineari
      4. Sistemi di PDE
    24. Funzioni speciali
      1. Funzione Gamma di Eulero
      2. Funzioni Beta,Digamma,Trigamma
      3. Integrali ellittici
      4. Funzioni di Bessel
      5. Funzione zeta di Riemann e funzioni L di Dirichlet
      6. Funzione polilogaritmo
      7. Funzioni ipergeometriche
    25. Analisi funzionale
      1. Misura e integrale di Lebesgue
      2. Spazi Lp,teoremi di completezza e compattezza
      3. Spazi di Hilbert,serie e trasformata di Fourier
      4. Teoria e pratica dei polinomi ortogonali
      5. Spazi di Sobolev
    26. Complementi
      1. Curiosità e approfondimenti
      2. Compiti di analisi
      3. Esercizi avanzati analisi
    27. Funzioni Convesse

     
     

    Tutti gli esercizi di geometria

    In questa sezione vengono raccolti molti altri esercizi che coprono tutti gli argomenti di geometria proposti all’interno del sito con lo scopo di offrire al lettore la possibilità di approfondire e rinforzare le proprie competenze inerenti a tali argomenti.

    Strutture algebriche.





     
     

    Risorse didattiche aggiuntive per approfondire la matematica

    Leggi...

    • Math Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla matematica. È una delle piattaforme più popolari per discutere e risolvere problemi matematici di vario livello, dall’elementare all’avanzato.
    • Art of Problem Solving (AoPS) – Questo sito è molto noto tra gli studenti di matematica di livello avanzato e i partecipanti a competizioni matematiche. Offre forum, corsi online, e risorse educative su una vasta gamma di argomenti.
    • MathOverflow – Questo sito è destinato a matematici professionisti e ricercatori. È una piattaforma per domande di ricerca avanzata in matematica. È strettamente legato a Math Stack Exchange ma è orientato a un pubblico con una formazione più avanzata.
    • PlanetMath – Una comunità collaborativa di matematici che crea e cura articoli enciclopedici e altre risorse di matematica. È simile a Wikipedia, ma focalizzata esclusivamente sulla matematica.
    • Wolfram MathWorld – Una delle risorse online più complete per la matematica. Contiene migliaia di articoli su argomenti di matematica, creati e curati da esperti. Sebbene non sia un forum, è una risorsa eccellente per la teoria matematica.
    • The Math Forum – Un sito storico che offre un’ampia gamma di risorse, inclusi forum di discussione, articoli e risorse educative. Sebbene alcune parti del sito siano state integrate con altri servizi, come NCTM, rimane una risorsa preziosa per la comunità educativa.
    • Stack Overflow (sezione matematica) – Sebbene Stack Overflow sia principalmente noto per la programmazione, ci sono anche discussioni rilevanti di matematica applicata, specialmente nel contesto della scienza dei dati, statistica, e algoritmi.
    • Reddit (r/Math) – Un subreddit popolare dove si possono trovare discussioni su una vasta gamma di argomenti matematici. È meno formale rispetto ai siti di domande e risposte come Math Stack Exchange, ma ha una comunità attiva e molte discussioni interessanti.
    • Brilliant.org – Offre corsi interattivi e problemi di matematica e scienza. È particolarmente utile per chi vuole allenare le proprie capacità di problem solving in matematica.
    • Khan Academy – Una risorsa educativa globale con lezioni video, esercizi interattivi e articoli su una vasta gamma di argomenti di matematica, dalla scuola elementare all’università.






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