In questo articolo vengono proposti esercizi di geometria affine del piano. I testi degli esercizi sono tratti dal materiale didattico del Prof. Antonio Cigliola [1].
La raccolta comprende 13 esercizi completamente risolti su questo affascinante argomento. Inoltre, la soluzione di ogni esercizio è preceduta da un breve richiamo degli strumenti teorici utilizzati nella soluzione.
Questi esercizi sono pertanto indicati agli studenti dei corsi di algebra lineare e geometria che desiderano comprendere la teoria appresa, applicandola in esercizi dal carattere semplice, ma stimolante.
Oltre all’esaustiva lista reperibile alla fine dell’articolo, consigliamo la lettura delle seguenti raccolte di esercizi su argomenti correlati:
- Esercizi sugli spazi vettoriali;
- Esercizi su operazioni e proprietà delle matrici
- Esercizi di geometria dello spazio.
Autori e revisori
Leggi...
Revisori: Luigi De Masi, Sergio Fiorucci, Matteo Talluri.
Introduzione
Leggi...


Data la diversa natura degli esercizi all’inizio di ciascuno svolgimento viene presentato un breve richiamo teorico utile ai fini della risoluzione. Per approfondimenti teorici si rimanda a [2].
Testi degli esercizi





Per ciascuno dei parallelogrammi costruiti, si trovi l’equazione delle rette su cui giacciono i suoi lati.
Introduzione.














Dati tre punti ,
,
per trovare il quarto punto
affinché
sia un parallelogramma procediamo nel modo seguente.
- si determinano i vettori
e
e si verifica che non siano paralleli;
- si ottiene il punto
come
Infine, per la risoluzione dell’esercizio, si trovano le equazioni parametriche delle rette su cui giacciono i lati nel modo seguente:
Svolgimento punto 1.

da cui segue che il parallelogramma non è degenere poiché i vettori non sono paralleli.
Sia , allora si ha
Dunque il punto tale che sia un parallelogramma è
.
Le equazioni parametriche delle rette su cui giacciono i quattro lati sono:
Nella figura seguente sono rappresentati i tre punti dati ,
e
e i due vettori
e
, in rosso, e le rette su cui giacciono tali vettori sono rappresentate in blu. Le rette passanti per
e
e per
e
sono rappresentate in verde.
Svolgimento punto 2.







Svolgimento punto 3.

da cui segue che il parallelogramma non è degenere poiché i vettori non sono paralleli. Sia , allora si ha
Dunque il punto tale che sia un parallelogramma è
.
Le equazioni parametriche delle rette su cui giacciono i quattro lati sono:
Svolgimento punto 4.





Sia , allora si ha
Dunque il punto tale che sia un parallelogramma è
.
Sappiamo già che
da cui segue che la retta su cui giace il lato deve essere parallela ad essa e passante per i due punti, dunque
Le altre due rette avranno equazioni parametriche:
Svolgimento punto 5.

da cui segue che il parallelogramma è degenere poiché i due vettori sono paralleli. Dunque non esiste un punto tale che
sia un parallelogramma.
Svolgimento punto 6.

da cui segue che il parallelogramma non è degenere poiché i due vettori non sono paralleli. Sia , allora si ha:
Le equazioni parametriche delle rette su cui giacciono i quattro lati sono:





Introduzione.





Svolgimento punto 1.



da cui ricaviamo .
Svolgimento punto 2.



da cui ricaviamo .
Svolgimento punto 3.




Svolgimento punto 4.



da cui ricaviamo .
Svolgimento punto 5.



da cui ricaviamo .





Svolgimento.



Ricordiamo che, dati due vettori essi costituiscono una base dello spazio vettoriale
se
è un sistema di generatori per
;
e
sono linearmente indipendenti.
Osserviamo che, poiché dim, per verificare che
costituisce una base di
basta controllare che i vettori siano linearmente indipendenti.
Consideriamo , dove
sono i vettori della base canonica di
. Affinché sia un riferimento affine dobbiamo provare che
e
sono vettori linearmente indipendenti in
. Dati
imponiamo:
da cui
Poiché ed
sono linearmente indipendenti, in quanto
è un sistema di riferimento affine in
, segue che i coefficienti della combinazione lineare devono essere nulli. Otteniamo dunque
Ciò prova che e
sono linearmente indipendenti. Abbiamo dunque provato che
è un riferimento affine di
.





Introduzione.


Una volta trovate le equazioni parametriche della retta per trovare l’equazione cartesiana sarà sufficiente ricavare il parametro libero da una delle due equazioni e sostituirlo nell’altra.
Svolgimento punto 1.




Ricavando dalla prima equazione otteniamo
e sostituendolo nella seconda equazione si ha:
Svolgimento punto 2.




Ricavando dalla prima equazione otteniamo
e sostituendolo nella seconda equazione si ha:
Svolgimento punto 3.




Ricavando dalla prima equazione otteniamo
e sostituendolo nella seconda equazione si ha:
Svolgimento punto 4.



equivalenti a
Svolgimento punto 5.




Ricavando dalla seconda equazione otteniamo
e sostituendolo nella prima equazione si ha:



Introduzione.



Svolgimento punto 1.


Per trovare l’equazione cartesiana di ricaviamo il valore di
dalla prima equazione e lo sostituiamo nella seconda (o equivalentemente dalla seconda equazione e lo sostituiamo nella prima):
da cui l’equazione cartesiana è
Svolgimento punto 2.


Per trovare l’equazione cartesiana di ricaviamo il valore di
dalla prima equazione e lo sostituiamo nella seconda (o equivalentemente dalla seconda equazione e lo sostituiamo nella prima):
da cui l’equazione cartesiana è
Svolgimento punto 3.



Svolgimento punto 4.



Svolgimento punto 5.





Introduzione.





Svolgimento punto 1.



che non sono paralleli. Segue che i tre punti non sono allineati.
Svolgimento punto 2.




Svolgimento punto 3.



che non sono paralleli. Segue che i tre punti non sono allineati.
Svolgimento punto 4.



che sono paralleli. Segue che i tre punti sono allineati.
Svolgimento punto 5.



che non sono paralleli. Segue che i tre punti non sono allineati.



, trovare l’equazione della retta passante per
e parallela alla retta
.
Svolgimento.


da cui la retta avrà equazione
Cerchiamo ora il punto :
Imponendo il passaggio della retta per il punto
, determiniamo il valore di
:
La retta cercata ha quindi equazione

-
sono disgiunte dalla retta
;
- non passano per l’origine;
-
non passano per il punto
.
Introduzione.





Svolgimento punto 1.

da cui segue che le rette cercate sono tutte e sole le rette della forma
Osserviamo che le rette del tipo ,
non sono parallele alla retta
.
Svolgimento punto 2.
oppure le rette del tipo
Svolgimento punto 3.



da cui si ottiene la condizione
Dunque le rette del piano che non passano per sono tutte le rette della forma
Inoltre, non passano per tutte le rette di equazione


Svolgimento.

Consideriamo le rette
con .
Studiamo le soluzioni del sistema lineare
Consideriamo le seguenti matrici:
Discutiamo il rango delle due matrici per utilizzare il teorema di Rouché-Capelli.
- Consideriamo prima il caso
. Allora rk
, da cui segue che il sistema ammette una sola soluzione per ogni scelta di
. Le due rette sono dunque incidenti.
- Consideriamo il caso
. In questo caso rk
e distinguiamo due ulteriori casi:
- se
, allora rk
, poiché le due righe della matrice sono proporzionali, e il sistema ammette infinite soluzioni: le due rette coincidono;
- se
, allora rk
e il sistema non ammette soluzioni: le due rette sono parallele.
- se



Introduzione.

- Se le equazioni delle rette sono in forma cartesiana, ossia
e
, si risolve il seguente sistema lineare nelle incognite
:
Allora,
ed
sono incidenti, parallele disgiunte o coincidenti a seconda che il sistema possiede rispettivamente una soluzione, nessuna soluzione o infinite soluzioni. Ricordiamo inoltre che, data
, il vettore a cui la retta
è parallela è
.
- Se le equazioni delle rette sono in forma parametrica
allora le rette sono parallele se e solo se
e
sono proporzionali. In tal caso, esse sono coincidenti se e solo se
soddisfa l’equazione di
. In caso contrario esse sono disgiunte.
Svolgimento punto 1.


Poiché il sistema non ammette soluzioni segue che le due rette ed
sono parallele e distinte.
Svolgimento punto 2.


Poiché il sistema ammette un’unica soluzione, le due rette sono incidenti. Inoltre, il punto di intersezione tra ed
ha coordinate
.
Svolgimento punto 3.


Poiché il sistema ammette un’unica soluzione, le due rette sono incidenti. Inoltre, il punto di intersezione tra ed
ha coordinate
.
Svolgimento punto 4.
Notiamo che i vettori e
che individuano le direzioni delle rette
ed
, rispettivamente, non sono proporzionali, da cui segue che le due rette sono incidenti. Cerchiamo dunque il punto di intersezione
:
Dunque il punto di intersezione cercato è .
Svolgimento punto 5.
Notiamo che i vettori e
che individuano le direzioni delle rette
ed
, rispettivamente, coincidono, da cui segue che
ed
sono rette parallele. Consideriamo il punto
. Sostituendo nella retta
si ha:
da cui segue che , dunque le due rette sono distinte.
Svolgimento punto 6.
Notiamo che è una retta parallela all’asse
, poiché ha direzione data dal vettore
. La retta
ha direzione individuata dal vettore
, dunque le due rette sono incidenti. Inoltre, il punto
di intersezione tra
ed
avrà ordinata
. Sostituendo nell’equazione di
otteniamo:
Dunque il punto cercato è .
Svolgimento punto 7.
Notiamo che è una retta parallela all’asse
, mentre
ha direzione data da
. Dunque le due rette sono incidenti. Inoltre, il punto
di intersezione tra
ed
avrà ascissa
. Sostituendo nell’equazione di
otteniamo:
Dunque il punto cercato è .
Svolgimento punto 8.
Notiamo che i vettori e
che individuano le direzioni delle rette
ed
, rispettivamente, sono proporzionali, dunque le due rette sono parallele. Inoltre, detto
si ha:
da cui segue che , dunque le due rette sono parallele e distinte.
Svolgimento punto 9.
Notiamo che i vettori e
che individuano le direzioni delle rette
ed
, rispettivamente, sono proporzionali, dunque le due rette sono parallele.
Inoltre, detto si ha:
da cui segue che . Dunque le due rette sono coincidenti.
Svolgimento punto 10.
Notiamo che i vettori e
che individuano le direzioni delle rette
ed
, rispettivamente, non sono proporzionali, dunque le rette non sono parallele.
Consideriamo il sistema
Poiché il sistema possiede un’unica soluzione, le due rette sono incidenti. Per trovare il punto di intersezione sostituiamo il valore di
nella retta
(o equivalentemente il valore di
nella retta
), ottenendo
Dunque il punto cercato è .
Svolgimento punto 11.
Notiamo che i vettori e
che individuano le direzioni delle rette
ed
, rispettivamente, sono ortogonali, dunque le rette
ed
sono ortogonali e dunque incidenti. In particolare, il loro punto di intersezione è
.
Scarica gli esercizi svolti
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Svolgimento.
e cerchiamo i valori di
per cui i tre punti sono allineati.
Osserviamo che
I tre punti sono allineati se e solo se i due vettori sono paralleli, dunque se e solo se
Segue che i tre punti non sono allineati se e solo se .







Svolgimento.






e sono punti non allineati.
Dunque si ha:
Per tale scelta si ottiene
che non sono paralleli, da cui segue che non sono allineati.
Segue che gli unici valori per cui è un parallelogramma sono
e
.











Svolgimento.









Richiedere che e
siano linearmente indipendenti equivale a richiedere che rk
, o equivalentemente det
. Otteniamo:
Dunque è un riferimento affine di
per ogni
.
Riferimenti bibliografici
[1] A. Cigliola, Foglio 11 – Piano affine, Web Page.
[2] E. Sernesi, Geometria 1 , Bollati Boringhieri (2000).
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