Esercizi sull’equilibrio nelle soluzioni acquose
In questo articolo viene presentata una raccolta di 35 esercizi sull’equilibrio nelle soluzioni acquose, progettati per supportare gli studenti di ingegneria, fisica, biologia e chimica nel corso di chimica inorganica e generale. Gli esercizi affrontano i concetti chiave con spiegazioni dettagliate, rendendo il materiale chiaro e accessibile.
I contenuti coprono vari aspetti della chimica acido-base, tra cui il calcolo del pH e del pOH di soluzioni acide e basiche, la determinazione della concentrazione ionica e la variazione del pH in seguito alla diluizione o alla dissociazione di acidi e basi forti. Per affrontare al meglio questi esercizi, si raccomanda un ripasso dei concetti fondamentali di acidi, basi, pH, sistemi tampone, idrolisi e prodotto di solubilità.
Vengono inoltre trattati il comportamento di miscele di acidi e basi deboli, il grado di dissociazione e il ruolo delle soluzioni tampone. Gli esercizi includono anche calcoli relativi alle costanti di idrolisi e alla solubilità dei sali, fornendo un quadro completo dell’equilibrio ionico in soluzione.
Attraverso questi esercizi sull’equilibrio nelle soluzioni acquose, gli studenti potranno applicare i principi teorici della chimica delle soluzioni in modo pratico e metodico, consolidando le proprie competenze con esercitazioni mirate.
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Esercizi sull’equilibrio nelle soluzioni acquose: autori e revisori
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Revisori: Joan Pasqual Guilabert.
Esercizi sull’equilibrio nelle soluzioni acquose: testi degli esercizi

Calcolare il pH delle soluzioni aventi le seguenti concentrazioni dello ione

Svolgimento.
Nota: si è usata la proprietà del logaritmo di un prodotto .



Svolgimento.
Nota: si è usata la proprietà del logaritmo di un prodotto .


Svolgimento.



Svolgimento.
![Rendered by QuickLaTeX.com [\text{H}_3\text{O}^+] = 10^{-\text{pH}}](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-1b6c2c1be8dfa0553fdac978f434f02d_l3.png)


Svolgimento.
![Rendered by QuickLaTeX.com [OH^-] = 10^{-\text{pOH}}](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-6c018db045d0d5bc35d3a142845b4876_l3.png)




Svolgimento.
per rispondere al quesito bisogna ricavare la concentrazione di ioni idronio in soluzione. A tal proposito è necessario scrivere la reazione di dissociazione dell’acido in acqua:
Nota: da mole di
, a seguito della dissociazione, si formano
moli di
poiché l’acido è diprotico.
Si ragioni ora sulla concentrazione molare delle specie e sui coefficienti stechiometrici di reazione:
Poiché la dissociazione è completa, tutte le moli di acido solforico si trasformano in prodotti, per cui, riassumendo con una tabella:
mol/L | [H2SO4] | [H![]() ![]() |
---|---|---|
Inizio | 0,0892 | 0 |
Variazione | 0,0892 | 2 ![]() |
Equilibrio | 0 | 0,178 |


Svolgimento.

Anche in questo caso la dissociazione è totale:
mol/L | [Ca(OH)2] | [OH![]() |
---|---|---|
Inizio | ![]() | 0 |
Variazione | ![]() | ![]() |
Condizioni finali | 0 | ![]() |
Ne segue che:
e che:







- il pH
- il pOH.
Svolgimento punto 1.


Dalla soluzione :
Nota: le moli di HCl e di coincidono poiché il rapporto stechiometrico delle due specie è pari a 1. Infatti:
Cui corrisponde:
In alternativa si potrebbe ragionare in termini di rapporti e
in tal modo:
Svolgimento punto 2.
Ne segue:
In alternativa 2 si può risolvere attraverso l’espressione .



- la concentrazione molare dello ione
- il pH.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.





Svolgimento.
Nota: la reazione non viene considerata di equilibrio poiché l’ipotesi sottintesa nel testo è che l’acido si dissocia totalmente.
Procedendo dalla richiesta verso i dati iniziali si rende ora necessario ricavare la concentrazione molare dell’acido. Il dato a disposizione è la concentrazione in volume1:
Da cui, con semplici passaggi matematici, si ricava il volume di acido nitrico in soluzione:
Attraverso la densità dell’acido (facilmente reperibile online sotto l’ipotesi di condizioni standard) è possibile poi ricavarne i grammi e infine la concentrazione in di soluzione:
Il numero di moli di in soluzione resta invariato in seguito a una diluizione con acqua, per cui la sua concentrazione molare in
è:
Essendo in rapporto 1:1:

- il pH
- la concentrazione molare delle specie ioniche in una soluzione
di
.
Svolgimento punto 1.
Essendo il rapporto stechiometrico acido/ione idronio 1:1, la concentrazione molare rimane invariata:
Svolgimento punto 2.








Svolgimento.
dove V.O. è la valenza operativa e in questo caso rappresenta il numero di cariche positive (o negative) che si liberano per dissociazione di una mole di sostanza. Procedendo a ritroso si ottiene:
In questa reazione alcune moli di ione ossidrile si legano ad altre di ione idronio, diminuendone la quantità libera. Essendo il rapporto stechiometrico tra le due specie 1:1, le moli di
rimanenti si calcolano per semplice differenza:
Infine:
Quindi












Svolgimento.

Procedendo a ritroso si ottiene:
Infine, essendo il rapporto stechiometrico
di 1:2 si ha:
- La reazione è identica al punto 1:
L’acido nitrico e lo ione idrossonio hanno rapporto stechiometrico 1:1, quindi il numero di moli di ioni prodotti è pari al numero di moli di acido di partenza.
Infine, si calcola la concentrazione dello ione
nel volume costituito dalla miscela delle soluzioni:
Ne segue che il pH è:





Svolgimento.



La reazione di dissociazione è:
Per cui per ogni mole di idrossido se ne ottengono 3 di ione ossidrile. Considerando anche che la dissociazione è al :
E di conseguenza, in di soluzione:



Svolgimento.
Essendo:
bisogna risolvere un’equazione logaritmica:
Per le proprietà delle potenze:
Con semplici passaggi matematici poi si ottiene:






Svolgimento.

La relazione scritta in questi termini risulta poco utile, se si intende ragionare per concentrazioni. Si dividano allora ambo i membri per la massa molare dell’acido e con alcuni semplici passaggi matematici si ottiene la concentrazione molare:
Che rappresenta il numero di moli di HCl presenti in ogni L di una sua soluzione . Per avere un pH = 3, una soluzione deve poi avere una concentrazione molare di ioni
pari a:
Che coincide con la molarità di HCl, essendo che nella reazione di dissociazione dell’acido il rapporto stechiometrico tra le due specie è di 1:1. Di conseguenza, in un volume complessivo di di soluzione (che non tiene conto del volume di soluzione di HCl
aggiunto, come richiesto dal problema) vi devono essere:
È possibile ora impostare una proporzione tra moli e volumi, che letteralmente si legge così: “se in 1 L di soluzione ( ) albergano
moli di HCl, quanti litri di soluzione (
) servono affinché la soluzione contenga
moli di acido?”:











Svolgimento.
Rapporto tra acido e ione idronio di 1:1. In
di
vi sono:
Rapporto tra acido e ione idronio 1:1. In
di HNO
vi sono:
Rapporto tra acido e ione idronio 1:2. In
di
vi sono:
Il calcolo terminale è composto quindi da:

Calcolare:
- il pH;
- il pOH.
di una soluzione di acido etanoico
sapendo che
.
Svolgimento.

Rapporto tra ione idronio e base coniugata dell’acido 1:1. La costante di dissociazione acida per la reazione in analisi è definita come:
Poiché si può scrivere:
Da cui, con semplici passaggi algebrici:
Infine:

Scoprire:
- il pH;
- il grado di dissociazione (
) di una soluzione di acido cianidrico
la cui costante di dissociazione
.
Svolgimento punto 1.

Rapporto stechiometrico acido/base coniugata 1:1. Di conseguenza . Dalla costante di dissociazione è possibile ricavare la concentrazione di ione idronio, ricordando che:
E poiché per via del rapporto stechiometrico 1:1:
Svolgimento punto 2.
Il grado di dissociazione è definito come:




- il pH;
- il grado di dissociazione (
) della soluzione.
Svolgimento punto 1.

Rapporto stechiometrico acido/base coniugata 1:1. Di conseguenza . Dalla costante di dissociazione è possibile ricavare la concentrazione di ione idronio, ricordando che:
E poiché per via del rapporto stechiometrico 1:1:
Svolgimento punto 2.








Svolgimento.
da cui:
e con semplici passaggi algebrici:
Applicando il logaritmo:
che rappresenta l’equazione necessaria a risolvere il quesito.
Lo ione viene generato dalla dissociazione completa dell’ipoclorito di sodio, secondo la reazione:
La concentrazione di nel mix di soluzioni è:
Nota: è l’operazione per ricavare le moli di
nella sua soluzione di partenza di
Invece:
In questo caso specifico, dunque, le concentrazioni delle due specie di interesse sono le medesime e quindi il loro rapporto è pari a 1 (indice di un buon sistema tampone). Di conseguenza:









Svolgimento.


Nota: sopra il simbolo di reazione 1 e 2 andrebbe posta la specie HO per evidenziarne la presenza in soluzione.
La reazione 3 è quella di interesse per calcolare il pH.
Le concentrazioni nella soluzione risultante dal mix di quelle di partenza sono calcolabili come segue:
Nota: e
sono le operazioni per ricavare le moli di
e
nelle loro soluzioni di partenza, rispettivamente di
e
.
Infine:








- il pH della soluzione;
- di quanto varia il pH dopo l’aggiunta di
di
.
Svolgimento punto 1.
L’acido acetico reagisce con la soda, pertanto il suo numero di moli in soluzione diminuisce:
Poiché la reazione da usare per calcolare [] è quella di dissociazione dell’acido acetico:
si calcolino anche le moli di ione acetato prodotte in seguito al mescolamento con NaOH, pari proprio al numero di moli di acido acetico (o soda) che reagiscono:
Infine:
Svolgimento punto 2.

che reagiscono con lo ione acetato, così modificando le moli presenti:
Di conseguenza:
e:

Calcolare il pH di un tampone formato da di
e
di
(
), dopo diluizione in acqua fino al volume di
.
Svolgimento.


- la costante di idròlisi (
)
- il pH di una soluzione
di cianuro di sodio
(
;
).
Svolgimento punto 1.
Il sale in esame deriva da un acido debole (HCN) e da una base forte (NaOH), per cui dà idrolisi basica:
La costante di idròlisi risulta:
Svolgimento punto 2.
dove la concentrazione del sale è la stessa dello ione per via dei rapporti stechiometrici di reazione.
Per cui il pH è:




Svolgimento.
Esso deriva da un acido forte () e non può che dare idrolisi acida:
La costante di dissociazione acida, che è nota, si può scrivere come:
E poiché all’equilibrio :
in cui:
Risolvendo l’equazione precedente rispetto a , che è l’incognita del quesito, si ottiene:

- la costante di idròlisi di una soluzione di solfuro acido di sodio
, sapendo che
;
- il pH della soluzione.
Svolgimento punto 1.
Lo ione idrogenosolfuro tende a dare idrolisi basica poiché proviene da una base forte () e da un acido debole (
):
Svolgimento punto 2.

- il pH;
- la percentuale di idrolisi di una soluzione
di cloruro di ammonio
(
).
Svolgimento punto 1.
Il sale in acqua si dissocia completamente:
Il cloruro di ammonio deriva da un acido forte () e da una base debole (
) e dà quindi idrolisi acida:
La costante di idrolisi è data da:
Si costruisce ora una tabella riassuntiva relativa alle concentrazioni molari (mol/L):
![]() | H2O | NH3 | ![]() |
---|---|---|---|
0,2 | – | – | |
-x | +x | +x | |
0,2-x | x | x |
La relazione di equilibrio è:
in cui è nota. Risolvendo quindi l’equazione di secondo grado di incognita
si ottiene:
Svolgimento punto 2.
![Rendered by QuickLaTeX.com [\text{NH}_3]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-2afa9d63dbc44c5060f6a479508d5326_l3.png)
![Rendered by QuickLaTeX.com [\text{NH}_4^+]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-57ce543fb85d9b089bc4f3ba9684735d_l3.png)






Svolgimento.

Si costruisce ora una tabella riassuntiva relativa alle concentrazioni molari (mol/L):
![]() | H2O | CH3OOH | ![]() |
---|---|---|---|
0,15 | – | – | |
-x | +x | +x | |
0,15-x | x | x | x |
La relazione di equilibrio è:
Risolvendo l’equazione di secondo grado di incognita si ottiene:
Infine:



Svolgimento.
essendo la reazione di dissociazione del sale:
Si divida il valore della solubilità per la massa molare della specie in esame:
In base ai rapporti stechiometrici di reazione si ha:
Infine, sostituendo i valori appena trovati:




Svolgimento.
essendo la reazione di dissociazione del sale:
Si divida il valore della solubilità per la massa molare della specie in esame:
In base ai rapporti stechiometrici di reazione si ha:
Infine, sostituendo i valori appena trovati:




- la massa di Co
presente in
di soluzione satura;
- il pH della soluzione.
Svolgimento.
e poiché all’equilibrio (per via dei coefficienti stechiometrici di reazione), si può scrivere l’equazione:
dove .
Risolvendo l’equazione si ottiene:
Moltiplicando per la massa molare si ottiene la stessa grandezza in g/L:
Si ricava ora la massa di ione cobaltoso in di soluzione:

- in mol/L
- in g/L del carbonato di magnesio
,
sapendo che a
.
Svolgimento.
Dalla reazione di dissociazione si nota che i rapporti stechiometrici tra le specie sono di 1:1:
Poiché all’equilibrio si imponga la concentrazione pari a “x”. La relazione del prodotto di solubilità si trasforma quindi in:
Essendo noto, l’equazione di secondo grado è risolvibile (si prenda solo il risultato positivo, quello negativo non ha senso fisico):
La stessa grandezza è tramutabile in g/L moltiplicandola per la massa molare del carbonato di magnesio :











Svolgimento.

Nota 1: i volumi vanno espressi in litri. Nota 2: sia nella reazione di dissociazione del nitrato di argento che in quella dell’acido cloridrico i rapporti stechiometrici tra le specie reagenti e prodotte sono 1:1, per cui le loro concentrazioni risultano identiche.
Dato che:
il sale può precipitare.








- la massa di
che precipita;
- le concentrazioni molari di
e
che restano in soluzione, dopo la precipitazione di
(considerare i volumi additivi).
Svolgimento.
Per risolvere il punto 1 bisogna intercettare le moli di composto che precipitano, frutto delle moli iniziali degli ioni bario e cromato.
Nota: sia nella reazione di dissociazione del cloruro di bario che in quella del cromato di sodio i rapporti stechiometrici tra le specie reagenti e prodotte sono 1:1, per cui le loro concentrazioni risultano identiche.
Poiché lo ione cromato è presente in quantità minore è la specie “limitante” e si consuma quasi totalmente (il residuo è trascurabile). Dato che nella reazione:
i coefficienti stechiometrici sono tutti pari a 1, sia la concentrazione finale di BaCrO che quella iniziale di Ba
saranno pari a
. La massa di sale che precipita è dunque tale:
Lo ione bario residuo è:
Per quanto riguarda lo ione cromato residuo si ricorre alla definizione di prodotto di solubilità:
equazione che risolta rispetto alla concentrazione di ione cromato fornisce:
Esercizi sull’equilibrio nelle soluzioni acquose: bibliografia
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Esercizi tratti da: A. Post Barocchi, A. Tagliabue – CHIMICA progetto modulare – 2007 S. Lattes, C. Editori Spa – Torino – Printed in Italy per conto della casa editrice Vincenzo Bona Spa – Torino.
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