La nozione di successioni asintotiche formalizza l’idea di successioni che sono “uguali al limite”. Infatti, nonostante i primi termini delle successioni e
possano essere molto diversi, se vale
, ciò vuol dire che, al crescere di
, i termini
e
diventano “sempre più vicini”, confondendosi al limite. Tale proprietà si traduce in alcune equivalenze nel calcolo dei limiti.
In questo articolo presentiamo questo concetto, oltre alla nozione collegata di -piccolo, che invece formalizza l’idea di una successione i cui termini siano “trascurabili”, al limite, rispetto a quelli di un’altra.
L’articolo è quindi particolarmente indicato per appassionati e studenti dei corsi di Laurea scientifici che desiderano prepararsi per l’esame di Analisi Matematica 1.
Oltre alle raccolte di esercizi
- Limiti di successioni – Esercizi misti 1,
- Limiti di successioni – Esercizi misti 2,
- Limiti di successioni – Esercizi misti 3,
- Numero di Nepero: esercizi sul limite notevole,
consigliamo gli articoli sulla teoria delle successioni, in particolare i seguenti:
- Criterio del rapporto per le successioni;
- Criterio della radice;
- Definizione e proprietà del numero di Nepero;
- Successioni di Cauchy;
- Teorema di Bolzano-Weierstrass;
- Il teorema ponte.
Buona lettura!
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In tal caso scriveremo che per
.
Esempio 2. Consideriamo la successione polinomiale , definita come
(1)
dove e
. In questo caso, si può affermare che
è asintoticamente equivalente a
. Infatti:
Questo metodo di analisi può essere esteso a successioni simili a quella definita in (1) ma con esponenti razionali, dimostrando che la successione si comporta asintoticamente come la potenza di con l’esponente più alto.
La precedente discussione serve a confrontare successioni che assumono un comportamento simile per . Risulta molto utile introdurre una ulteriore notazione per indicare invece che una successione
è trascurabile rispetto a un’altra successione
al limite per
.
In tal caso scriveremo che per
.
Osservazione 4. Se è una successione infinitesima, allora
, infatti
Quindi dire che una successione è un
-piccolo di
vuol dire che la successione
risulta in qualche maniera trascurabile rispetto alla successione
.
Il prossimo risultato chiarisce come due successioni asintotiche siano essenzialmente equivalenti nel calcolo di un limite.
Dimostrazione.
- Poiché
e
sono due successioni asintotiche è sufficiente notare che
- Per le stesse proprietà
- Il principio di sostituzione è una semplice conseguenza della definizione di successioni asintotiche:
quindi
. Analogamente
Infine
Osservazione 6. Non vale il viceversa della prima proprietà descritta dal teorema precedente, ovvero esistono delle successioni che hanno lo stesso limite, ma non sono asintotiche, ad esempio se consideriamo e
. Sappiamo che
ma
quindi le due successioni non sono asintotiche.
Seguono alcuni esempi di calcolo di limiti di successioni fratte che hanno come ulteriore obiettivo quello di mostrare come la forma sia indeterminata.
Esempio 7. Calcoliamo
Dall’esempio 2 sappiamo che e
; allora per il principio di sostituzione 3 nel teorema 5
Esempio 8. Calcoliamo
Dall’esempio 2 sappiamo che e
; allora grazie al principio di sostituzione 3 nel teorema 5
Esempio 9. Calcoliamo
Poiché , allora sempre per l’esempio 2 possiamo concludere che
e
. Grazie al principio di sostituzione 3 del teorema 5
Osservazione 10. Possiamo quindi concludere che se e
sono due funzioni polinomiali di grado rispettivamente
e
, allora
Come illustrato nell’esempio 2, questo ragionamento può essere generalizzato anche per le successioni che contengono potenze di con esponenti razionali.
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