Esercizi di termochimica
In questo articolo sono proposti 27 esercizi sulla termochimica, progettati per il corso di chimica inorganica e generale e rivolti agli studenti di ingegneria, fisica, matematica e biologia. Ogni esercizio è risolto nel dettaglio, con spiegazioni chiare e senza passaggi omessi, rendendo il materiale adatto sia a chi si avvicina per la prima volta all’argomento sia a chi desidera consolidare le proprie competenze.
Questi esercizi di termodinamica chimica permettono di applicare i principi fondamentali della disciplina. Per una risoluzione fluida ed efficace, è essenziale avere una solida comprensione di concetti chiave come l’energia cinetica delle molecole, il Primo Principio della Termodinamica, l’entalpia, la Legge di Hess, il Secondo Principio della Termodinamica, l’entropia, l’energia libera di Gibbs e l’equazione di Gibbs-Helmholtz. Una padronanza di questi principi è fondamentale per comprendere le trasformazioni energetiche che avvengono nelle reazioni chimiche.
La termochimica studia il calore scambiato nei processi chimici e nei cambiamenti di stato, analizzando come l’energia contenuta nei legami molecolari si converta in energia termica. Attraverso questi esercizi sulla termochimica, gli studenti potranno affinare le proprie abilità nel bilanciamento energetico e nell’interpretazione dei fenomeni termodinamici, sviluppando un approccio strutturato e consapevole alla risoluzione dei problemi.
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Esercizi sulla termochimica: autori e revisori
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Revisori: Joan Pasqual Guilabert.
Testi degli esercizi




Svolgimento.
Nota: il calore specifico dell’alluminio è ricavabile da tabelle sperimentali. Quindi


Esprimi il risultato in

Svolgimento.
La massa d’acqua all’interno della piscina è la variabile che separa dal rispondere al quesito. Essa è ricavabile dal volume e dalla densità. Supponendo che la piscina sia a base rettangolare:
Dall’espressione della densità poi si ottiene:
Infine:





Calcolare la temperatura dell’acqua dopo il raffreddamento del rame fino all’equilibrio termico.
Svolgimento.
In condizioni di equilibrio il calore totale scambiato è pari a zero e la temperatura finale dei due corpi sarà la medesima. Si può riscrivere quindi l’equazione nell’incognita “temperatura di equilibrio”:
Risolvendo questa equazione di primo grado si ottiene:

Calcolare la variazione di entalpia nella reazione di decomposizione di in
e
.
Svolgimento.
Quindi
Nota: ciascun di formazione va moltiplicato per il rispettivo numero di moli che partecipano alla reazione. In questo esercizio, il ragionamento viene fatto “per mole” di sostanze.







Svolgimento.
Che coincide con il contenuto termico totale del sistema, vale a dire l’entalpia:
Per la legge di Hess, il di reazione è la differenza tra la somma dei
di formazione dei prodotti e la somma dei
di formazione dei reagenti, ciascun termine moltiplicato per il rispettivo numero di moli che partecipano alla reazione.
Poiché il di formazione degli elementi
e
è nullo, l’unica specie di interesse è l’ammoniaca, di cui bisogna ricavare le moli.
Si scrive innanzitutto la reazione bilanciata:
Dai dati del problema si trovano le moli di idrogeno tramite l’equazione di stato dei gas perfetti:
Dati poi i coefficienti stechiometrici di reazione:
Infine:


Svolgimento.
Considerando che la reazione avvenga a pressione costante, per il primo principio della termodinamica :
Quindi

che avviene a e
, sapendo che:
Svolgimento.
Quindi

- Quantificare la spontaneità della seguente reazione
- calcolare il massimo lavoro utile che essa può fornire (a
e
)
Svolgimento punto 1.
Dalle tabelle online o sui libri di testo si possono ricavare i di formazione delle specie di reazione:
Sostituendo i valori:
Poiché , la reazione avviene spontaneamente.
Svolgimento punto 2.
È stato dimostrato che, nelle reazioni che avvengono a temperatura e pressione
costanti, il
rappresenta il massimo lavoro utile che può essere compiuto da un sistema. Quindi:

che avviene:
- in condizioni standard;
- alla temperatura di
.
Svolgimento punto 1.
Nota: i reagenti sono elementi, per cui il loro di formazione è nullo.
Svolgimento punto 2.
È possibile applicare l’ipotesi semplificativa per la quale, in una reazione in cui la pressione rimane costante, e
non variano sensibilmente con la temperatura. Pertanto, si possono usare i loro valori in condizioni standard:
Per cui:


Svolgimento.
Quindi

- il calore necessario per riscaldare
di acqua da
a
;
- il calore necessario se, invece dell’acqua, si trattasse di alluminio.
Esprimi i risultati in e in
.
Svolgimento punto 1.
Quindi
Svolgimento punto 2.
Quindi
Nota: il calore specifico dell’alluminio è reperibile online o sui libri di testo.

Svolgimento.

Quindi
Poiché il calore di reazione risulta negativo, per convenzione la reazione cede calore ed è quindi esotermica.
Nota: l’entalpia standard di formazione degli elementi (es. ) è nulla.


Calcolare il calore necessario per decomporre di questo minerale. Esprimi il risultato in
e
.
Svolgimento.


Il calore di reazione è:
Usando i in
, si ottiene:


Svolgimento.
Poiché l’entalpia standard di formazione degli elementi è nulla, si può procedere immediatamente al calcolo:
Per esprimere il risultato in kJ, basta moltiplicare per :


Svolgimento.

Calcolare il calore coinvolto nella riduzione di di
, sapendo che:
Svolgimento.
Infine:


Calcolare il calore prodotto dalla combustione di di etanolo (
).
Svolgimento.
Nota:
Sulla base dei coefficienti stechiometrici:
Infine:
Quindi


Svolgimento.

Infine:

Svolgimento.
Quindi



Svolgimento.




Svolgimento.
Nota: Il di formazione degli elementi è nullo. Quello dei composti può essere ricavato da apposite tabelle online o sui libri di testo.





Svolgimento.
Sotto l’ipotesi semplificativa che per reazioni che avvengono a pressione costante, e
non dipendono in modo apprezzabile dalla temperatura e nel calcolo si possono quindi usare
e
.
Prima di calcolare i valori delle variazioni delle funzioni di stato si ricavano le moli delle specie in gioco:
E in virtù dei coefficienti stechiometrici:
A questo punto:
Infine:


Calcolare:
- se la reazione è spontanea, in condizioni standard;
- verificare il risultato tramite l’equazione di Gibbs-Helmholtz.
I valori di e
in kJ/mol e
in kJ/mol∙K sono:
Svolgimento punto 1.
Poiché non vi sono indicazioni sulle moli, si ragiona “per mole”:
Il è negativo, quindi la reazione avviene spontaneamente in condizioni standard.
Svolgimento punto 2.
Sostituendo i valori appena trovati e la temperatura (in Kelvin) nell’equazione di Gibbs-Helmholtz si ottiene:
Il risultato 1) è così verificato.

Verificare la spontaneità della reazione:
- a
e
- a
e
.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
In entrambe le condizioni proposte dal quesito, la reazione risulta non spontanea, essendo .

calcolare la variazione di energia libera:
- a
- a
.
Svolgimento.

In condizioni diverse da quelle standard si usa l’equazione di Gibbs-Helmholtz, sotto l’ipotesi che a pressione costante, al variare della temperatura, e
non variano sensibilmente rispetto al loro valore in condizioni standard:
Quindi

a è spontanea.
Svolgimento.

Essendo , la reazione avviene spontaneamente nelle condizioni ambientali riportate.
Nota: La temperatura va espressa in Kelvin nell’equazione di Gibbs-Helmholtz.

- Etino (acetilene)
- Metano
- Butano
Svolgimento.
- Considerando 1 sola mole di etino, la reazione di partenza risulta:
- Per il metano:
- Per il butano:
Esercizi sulla termochimica: bibliografia
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Esercizi tratti da: A. Post Barocchi, A. Tagliabue – CHIMICA progetto modulare – 2007 S. Lattes, C. Editori Spa – Torino – Printed in Italy per conto della casa editrice Vincenzo Bona Spa – Torino.
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