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Teorema di Bolzano-Weierstrass per le successioni

Teoria sulle Successioni

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Una successione convergente è sicuramente limitata; il viceversa di tale risultato è falso. Consideriamo ad esempio la successione di termine n-esimo a_n=(-1)^n\qquad\forall  n\in\mathbb{N}; questa è ovviamente limitata; infatti |a_n|=\left|(-1)^n\right|\leq 1 per ogni n\in\mathbb{N}. Essa non è però convergente in quanto le due sottosuccessioni b_k=(-1)^{2k} e c_k=(-1)^{2k+1} hanno valori costanti e pari rispettivamente a 1 e -1.

Il teorema di Bolzano-Weierstrass consiste in una parziale inversione del teorema di limitatezza delle successioni convergenti, affermando che ogni successione limitata possiede sempre una sottosuccessione convergente. Dunque, il viceversa del teorema di limitatezza vale a meno di passare a un’opportuna estratta della successione iniziale.

In questo articolo proponiamo due dimostrazioni di questo risultato: la prima fa uso del teorema sull’esistenza di estratte monotone, mentre la seconda è più costruttiva e intuitiva, anche se leggermente più articolata.

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Buona lettura!

 

 

Autori e revisori


 

Teorema 1 (Bolzano-Weierstrass). Sia \{a_n\}_{n\in\mathbb{N}} una successione limitata. Allora a_n possiede una sottosuccessione convergente.

Se inoltre a_n è a valori in un insieme A\subseteq \mathbb{R} chiuso, allora l’estratta converge a un elemento di A.

 

Dimostrazione.

Consideriamo una successione limitata a_n, allora essa ammette una sottosuccessione monotona a_{n_k}. Allora questa sottosuccessione ammette limite \ell. Inoltre, essendo a_{n_k} una sottosuccessione di una successione limitata, anch’essa è limitata. Di conseguenza, deduciamo che a_{n_k}, essendo una successione monotona e limitata, converge a un numero reale \ell.

L’ultima affermazione segue immediatamente dal fatto che se A è un insieme chiuso allora ogni successione a_n a valori in A convergente a un numero reale \ell, allora \ell\in A1.

Dimostrazione alternativa del teorema 1.

Cominciamo osservando che, poiché per ipotesi la successione a_n è limitata, esistono b,c \in \mathbb{R} tali che

(1)   \begin{equation*} 		b \leq a_n \leq c 		\qquad 		\forall n \in \mathbb{N}. 	\end{equation*}

L’idea della dimostrazione consiste nel costruire per ricorrenza una successione “decrescente” [b_k,c_k] di intervalli (ossia con la proprietà che [b_{k+1},c_{k+1}] \subset [b_k,c_k]) dimezzando ogni volta l’intervallo precedente in modo tale che ognuno contenga infiniti termini della successione, e di costruire la sottosuccessione \{a_{n_k}\}_{k \in \mathbb{N}} selezionando l’elemento a_{n_k} dall’intervallo [b_k,c_k], ottenendo quindi

(2)   \begin{equation*} 		b_k \leq a_{n_k} \leq c_k = b_k + \frac{c-b}{2^k} 		\qquad 		\forall k \in \mathbb{N}. 	\end{equation*}

Da [b_{k+1},c_{k+1}] \subset [b_k,c_k] seguirà che la successione b_k è crescente e c_k è decrescente. Da tale monotonia e da c_k= b_k + \frac{c-b}{2^k} si avrà che c_k e b_k convergono allo stesso limite \ell e, per il teorema del confronto, anche a_{n_k} vi convergerà.

  • Passo base: b_1, c_1, a_{n_1}. Dividiamo l’intervallo [b, c] a metà. Scegliamo la metà, chiamata [b_1, c_1], che contiene infiniti elementi di a_n. Selezioniamo poi un termine della successione a_n all’interno di questo intervallo e lo chiamiamo a_{n_1}. Di conseguenza, abbiamo

    (3)   \begin{equation*} 			b_1 \leq a_{n_1} \leq c_1 = b_1 + \frac{c - b}{2}. 		\end{equation*}

  • Passo induttivo: b_{k+1}, c_{k+1}, a_{n_{k+1}}. Supponiamo di aver già determinato l’intervallo [b_k, c_k] che contiene infiniti termini di a_n e di aver scelto a_{n_k} in modo tale che soddisfi (2). Il nostro obiettivo è ora selezionare b_{k+1}, c_{k+1}, a_{n_{k+1}}. Dividiamo [b_k, c_k] in due parti uguali e definiamo [b_{k+1}, c_{k+1}] come una delle metà che contiene infiniti termini di a_n (almeno una delle metà deve necessariamente soddisfare questa condizione). Quindi,

    (4)   \begin{equation*} 			b_k \leq b_{k+1} < c_{k+1} = b_{k+1} + \frac{c - b}{2^{k+1}} \leq c_k. 		\end{equation*}

    Scegliamo a_{n_{k+1}} all’interno di [b_{k+1}, c_{k+1}] in modo che n_{k+1} > n_k, garantendo così che la sottosuccessione sia crescente negli indici. Di conseguenza, abbiamo che

    (5)   \begin{equation*} 			b_{k+1} \leq a_{n_{k+1}} \leq c_{k+1} = b_{k+1} + \frac{c - b}{2^{k+1}}. 		\end{equation*}

Per induzione risultano dunque definite le successioni b_k,c_k,a_{n_k}: esse soddisfano (2). Poiché b_k è crescente e limitata (dall’alto dai termini della successione c_k), essa risulta convergente a un valore \ell. Inoltre, dall’ultima uguaglianza in (2), dal fatto che 2^k \to +\infty e dalle regole di algebra dei limiti, segue che anche c_k \to \ell. Quindi, di nuovo per (2) e per il teorema del confronto, si ha

(6)   \begin{equation*} 		\lim_{k \to +\infty}a_{n_k}= \ell. 	\end{equation*}

Riguardo l’ultima affermazione, se a_n è a valori in A, con A \subseteq \mathbb{R} chiuso, allora anche a_{n_k} è a valori in A. Per la caratterizzazione per successioni degli insiemi chiusi, il suo limite \ell \in A.

 

Per completezza, presentiamo un’altra formulazione equivalente del del Teorema di Bolzano-Weierstrass.

Teorema 2 (Bolzano-Weierstrass, forma topologica). Sia A\subset \mathbb{R} un insieme infinito e limitato. Allora esiste almeno un punto di accumulazione per A.

 

Dimostrazione.

Poiché A è infinito, possiamo costruire una successione con valori in A per induzione come segue. Fissiamo a_1 \in A, e supponendo di aver definito a_n, definiamo a_{n+1} scegliendo un elemento in A \setminus \{a_1,\dots,a_n\} (tale insieme non è vuoto in quanto A è infinito). La successione a_n è limitata e, in accordo al Teorema 1, possiede una sottosuccessione a_{n_k} convergente a un valore \ell \in \mathbb{R}.

Affermiamo che \ell è un punto di accumulazione di A. Infatti, sia \varepsilon>0. Poiché a_{n_k} \to \ell, esiste K \in \mathbb{N} tale che

(7)   \begin{equation*} 		a_{n_k} \in I_\varepsilon(\ell)=(\ell - \varepsilon, \ell+ \varepsilon) 		\qquad 		\forall k \geq K. 	\end{equation*}

Dato che per costruzione la sottosuccessione a_{n_k} è costituita da punti di A tutti distinti, (7) implica che nell’intorno I_\varepsilon(\ell) esiste almeno un punto di A diverso da \ell. Per definizione, \ell è quindi un punto di accumulazione per A.

 

Osservazione 3. Per dimostrare il teorema 2 abbiamo quindi usato il teorema 1. Viceversa, il teorema 2 permette di dimostrare facilmente il teorema 1. Infatti, sia a_n una successione limitata. Se a_n assume un numero finito di valori, esiste \ell \in \mathbb{R} tale che a_n=\ell per infiniti indici n. Quindi a_n=\ell frequentemente e quindi esiste un’estratta a_{n_k} costantemente pari a \ell, che risulta ovviamente convergente. Se invece a_n assume infiniti valori, l’insieme A=\{a_n \colon n \in \mathbb{N}\} risulta infinito e limitato. Dunque, per il teorema 2, esso possiede un punto di accumulazione \ell. Allora ogni intorno di \ell contiene infiniti punti della successione a_n e quindi facilmente si riesce a costruire una sottosuccessione a_{n_k} convergente a \ell.
 

Il teorema di Bolzano-Weierstrass permette di stabilire la seguente proprietà degli insiemi chiusi.

 

Corollario 4. Se A \subseteq \mathbb{R} è un insieme chiuso e limitato, allora esso possiede massimo M e minimo m, ovvero esistono M,m \in A tali che

(8)   \begin{equation*} 			m \leq x \leq M 			\qquad 			\forall x \in A. 		\end{equation*}

 
Osservazione 5. La parte importante del teorema è che m,M \in A. Infatti, l’esistenza di siffatti numeri reali è data dalla definizione di limitatezza di A.
 

Dimostrazione.

Poiché A è limitato, esistono finiti m = \inf A e M=\sup A. Mostriamo quindi che m,M \in A. Per definizione di estremo inferiore

(9)   \begin{equation*} 		\exists a_n \in A \cap \left ( m, m+\frac{1}{n} \right ) 		\qquad 		\forall n \in \mathbb{N}. 	\end{equation*}

La successione a_n così definita è a valori in A e converge a m per il teorema del confronto. Per la caratterizzazione degli insiemi chiusi per successioni, il suo limite m appartiene ad A perché A è chiuso. Analogamente si prova che M \in A.

 

 
 


    \[\]

  1. Per completezza riportiamo la caratterizzazione dei chiusi per successioni utile per la dimostrazione del teorema. Sia A \subseteq \mathbb{R}; le seguenti affermazioni sono equivalenti:

    1. A è chiuso;
    2. per ogni successione a_n a valori in A convergente a un numero reale \ell, si ha \ell \in A.

 
 

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