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Esercizio 22 . Si consideri un disco di raggio vincolato a ruotare con velocità angolare costante attorno ad un asse verticale passante per il suo centro. La velocità angolare è costante in modulo, direzione e verso. Lungo un diametro del disco è realizzata una scanalatura dove può scorrere senza attrito una pallina di massa , collegata al centro del disco da una molla di costante elastica e lunghezza a riposo nulla. Se inizialmente la pallina è tenuta in quiete rispetto al disco, alla distanza di da , determinare la sua velocità radiale quando sta per uscire dalla scanalatura. Si trascuri qualsiasi forma di attrito e ipotizzare che la molla sia ideale e priva di massa. Supporre che valga
Richiami teorici.
(1)
Nell’equazione (1):
- è la risultante di tutte le forze reali applicate al punto materiale;
- è l’accelerazione del sistema di riferimento non inerziale rispetto ad un sistema di riferimento inerziale;
- , dove la velocità angolare con il quale ruota il sistema di riferimento non inerziale rispetto al sistema di riferimento inerziale e il vettore posizione di rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
- è la forza centrifuga, dove ;
- è la forza di Coriolis, dove , essendo la velocità relativa del punto materiale rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
- è l’accelerazione relativa di nel sistema di riferimento non inerziale.
In particolare
(2)
Svolgimento.
Il sistema non inerziale è solidale con il disco. All’istante la massa si trova in , come illustrato nella figura 3.
Osservando dal sistema di riferimento la pallina di massa è sottoposta alla forza centrifuga (forza apparente) e alla forza della molla lungo l’asse . All’istante , la pallina ha velocità relativa nulla rispetto al disco, la forza centrifuga genera un’accelerazione diretta radialmente, ovvero orientata lungo l’asse (si veda la figura 4), ed istante per istante la massa si trova vincolata a muoversi lungo l’asse ; tale accelerazione dà una velocità relativa diversa da zero e quindi inizierà a muoversi. Sia la velocità lungo l’asse per la massa e la posizione di lungo l’asse . Ricordando che la forza di Coriolis è definita come segue
(3)
deduciamo che la massa sarà sottoposta alla forza di Coriolis perché . La forza di Coriolis è diretta in una direzione parallela all’asse delle , cioè perpendicolarmente al moto di , dato che si muove lungo . Osserviamo che per la fisica del problema gli effetti della forza di Coriolis vengono annullati dalle reazioni vincolari generate dalla parete; in altri termini la forza di Coriolis cerca di spostare la massa in una direzione parallela all’asse , ma dato che è vincolata a muoversi solo lungo l’asse si viene a generare una forza per via del vincolo uguale ed opposta alla forza di Coriolis che nè annulla gli effetti. Il corpo è soggetto alla reazione vincolare , alla forza di Coriolis , alla forza centrifuga e, infine, alla forza generata dalla molla . Ovviamente lungo l’asse è presente anche la forza peso e un ulteriore reazione vincolare, ma queste due forze sono ininfluenti alla fine dei calcoli successivi dato che non ci sono attriti. Lo schema delle forze reali e apparenti è rappresentato in figura 4.
Di seguito, in figura 5, rappresentiamo il moto di in un generico istante .
Di seguito, in figura 6, rappresentiamo il sistema visto dall’alto.
Consideriamo l’istante tale che si trova in e l’istante tale che si trova in . Per il teorema dell’energia nell’intervallo di tempo si ha
(4)
dove è il lavoro forza della molla nell’intervallo di tempo , è lavoro forza centrifuga nell’intervallo di tempo e è il modulo della velocità che ha all’istante nel sistema di riferimento . Il lavoro della molla nell’intervallo di tempo è
(5)
dove è la compressione iniziale della molla e è la compressione finale della molla. Tendendo conto che all’istante iniziale si trova in e la molla ha lunghezza a riposo nulla, possiamo scrivere . Quando si trova in abbiamo che . Dunque, avvalendoci di quanto detto la precedente equazione diventa
(6)
Calcoliamo il lavoro della forza centrifuga, ricordando che il modulo della forza centrifuga in un generico istante è pari a e ricordando che il lavoro è definito come
dove è il sostegno (percorso fatto da nel sistema di riferimento ) percorso da . Siccome stiamo considerando l’istante e e in tale sistema di riferimento si muove di moto rettilineo, abbiamo che
(7)
Avvalendoci delle equazioni (6) e (7) l’equazione (4) diventa
(8)
conseguentemente
(9)
cioè
Approfondimento.
(10)
dove è il modulo della velocità angolare e è la posizione del corpo di massa lungo l’asse . Osserviamo che la forza centrifuga non dipende dal tempo perché è costante, di conseguenza la forza centrifuga dipende solo dalla posizione . Dato che la forza centrifuga dipende dalla sola posizione è conservativa. Calcoliamo un pontenziale tale che
(11)
da cui integrando ambo i membri la precedente equazione rispetto alla variabile si ha
(12)
Dato che la forza centrifuga è conservativa è possibile calcolare (7) come di seguito
(13)
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