Esercizio 5 . Sopra un piano orizzontale liscio sono posti due punti materiali di masse
kg e
kg, a contatto tra loro. Il punto
è attaccato ad una molla di costante elastica
, in condizioni di riposo. Si sposta verso sinistra, comprimendo la molla, il punto
di una quantità
cm, mentre
resta fermo, e lo si lascia libero con velocità nulla. Il punto
ritorna verso il punto
e lo urta in modo completamente anelastico. Calcolare lo spostamento massimo verso destra del sistema rispetto alla posizione di riposo della molla.
Svolgimento. Scegliamo un sistema di riferimento fisso orientato in modo che l’asse
sia parallela all’asse della molla e che poniamo in modo che l’origine coincida con la posizione del punto di massa
. Nella prima fase del problema, la massa
viene spostata verso destra comprimendo la molla di
m; nel ritornare verso la condizione di riposo, però, la massa
urta la massa
e vi rimane attaccata. L’urto presente nel problema in esame è pertanto un urto completamente anelastico, in cui ricordiamo che la quantità di moto del sistema si conserva [1] . Per determinare con quale velocità la massa
arriva al punto in cui è presente
, è utile effettuare alcune considerazioni circa la sua energia meccanica totale
, la quale, in assenza di forze dissipative, si conserva. Iniziamo a fare le nostre considerazioni dal momento in cui la molla è stata compressa della quantità
; per maggiore chiarezza, chiameremo questo punto
(vedi la figura 2).
Nel punto , il corpo
è fermo, pertanto, nell’analisi della sua energia meccanica, non sarà presente la componente cinetica (ricordiamo infatti che l’energia cinetica è proporzionale alla velocità in accordo con
), mentre si avrà che tutta l’energia di
risiede nella componente potenziale elastica [2]., ossia
. Quando il corpo ritorna a contatto con la massa
(punto
della figura 2), la molla torna a riposo e pertanto l’ energia potenziale elastica
sarà nulla, mentre adesso sarà presente una energia cinetica diversa da zero
. Poiché, come discusso prima, l’energia meccanica totale si conserva, sarà
, e cioè
(1)
Troveremo dunque, esplicitando rispetto a ,
(2)
dove non è ancora possibile determinare il valore numerico di , dato che la costante
non è nota. Nel punto
del problema in esame, a questo punto, avviene l’urto con la massa
, che, come già discusso inizialmente, è completamente anelastico. Possiamo dunque eguagliare la quantità di moto del sistema prima dell’urto con quella presente immediatamente dopo l’urto; scriveremo pertanto
(3)
dove è la quantità di moto per la massa
,
è la quantità di moto per la massa
, nulla poiché questa è inizialmente ferma, e
è la quantità di moto del sistema subito dopo l’urto. Il sistema si sposta dunque verso destra con una velocità
(4)
Riprendiamo a questo punto le considerazioni circa l’energia del sistema. Subito dopo l’urto, il sistema abbandona il punto avendo solamente la componente cinetica dell’energia, poiché, come già discusso precedentemente, nel punto
la molla è a riposo, e pertanto non c’è alcuna componente di energia potenziale elastica. Il sistema raggiungerà poi la massima elongazione della molla nel punto
della figura 2; in tale punto il sistema si ferma, e dunque
, ma esisterà una componente potenziale elastica che denoteremo con
, dove
rappresenta la lunghezza relativa alla massima estensione della molla rispetto alla sua condizione di riposo. Poiché tra
e
l’energia meccanica totale del sistema si conserva, avremo
(5)
e dunque
(6)
Effettuate le opportune semplificazioni ed esplicitando per otterremo infine
che rappresenta la \textbf{soluzione del problema}.
Si osservi che dove
è la distanza del sistema
rispetto alla parete orizzontale e
è la posizione a riposo della molla; pertanto se si volesse calcolare la distanza massima rispetto alla parete orizzontale si avrebbe
.
1. Ricordiamo che un urto di tipo completamente anelastico è un urto anelastico, ossia un urto in cui si conserva solo la quantità di moto del sistema ma non l’energia cinetica, in cui, in particolare, i due corpi in gioco rimangono attaccati dopo l’urto. ↩
2. Ricordiamo che, in generale, l’energia meccanica totale è data dalla somma della componente cinetica e quella potenziale, che, in questo problema, è puramente elastica, sicché scriveremo . ↩
Fonte: Fonte: Esercizio 8.9 del libro elementi di fisica meccanica e termodinamica di P.Mazzoldi-M.Nigro e C.Voci.