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Esercizio 37 . Intorno ad una carrucola può scorrere senza attrito un filo inestensibile e di massa trascurabile, con attaccate alle proprie estremità due masse e , come rappresentato in figura 1. La carrucola è sospesa ad un supporto tramite un secondo filo, anch’esso inestensibile e di massa trascurabile. Se il supporto si muove verticalmente con accelerazione costante rispetto ad un sistema di riferimento fisso, determinare:
- la tensione nel filo che collega la carrucola al supporto;
- il modulo di tale che la massa non acceleri rispetto ad un osservatore fisso.
Esprimere il primo risultato in funzione di , , e , dove è il modulo dell’accelerazione e il modulo dell’accelerazione di gravità . Esprimere il secondo risultato in funzione di , e .
Richiami teorici.
(1)
Nell’equazione (1):
- è la risultante di tutte le forze reali applicate al punto materiale;
- è l’accelerazione del sistema di riferimento non inerziale rispetto ad un sistema di riferimento inerziale;
- , dove la velocità angolare con il quale ruota il sistema di riferimento non inerziale rispetto al sistema di riferimento inerziale e il vettore posizione di rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
- è la forza centrifuga, dove ;
- è la forza di Coriolis, dove , essendo la velocità relativa del punto materiale rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
- è l’accelerazione relativa di nel sistema di riferimento non inerziale.
In particolare
(2)
Svolgimento.
Osserviamo le forze presenti nel problema dal punto di vista del sistema . Poiché tutte le forze in gioco sono orientate lungo l’asse ometteremo nel seguito la notazione vettoriale. Poiché non ruota rispetto al sistema fisso ed ha accelerazione costante , l’unica forza apparente applicata alle due masse è quella dovuta all’accelerazione del sistema di riferimento. Pertanto su e agiscono rispettivamente le forze apparenti e (orientate in verso opposto ad , si vedano i richiami teorici). Consideriamo ora le forze reali. Per la massa , abbiamo la forza di gravità e la tensione del filo . Analogamente la massa è soggetta alla forza di gravità e alla tensione . Poiché tra il filo e la carrucola non vi è attrito, il modulo delle due tensioni deve essere uguale, quindi .
Analizziamo ora le forze sulla carrucola. Il filo che collega e , essendo di massa trascurabile e inestensibile, esercita da ciascun lato una tensione uguale e opposta a quella che esercita sulle masse, cioé rispettivamente e . Sulla carrucola agisce anche la tensione del filo che la collega al supporto. In figura 3 sono rappresentate tutte le forze in gioco: le tensioni applicate alle masse (in rosso) e alla carrucola (in giallo), la forza peso (in verde) e le forze apparenti (in blu), assumendo che sia orientata verso l’alto.
Applichiamo a questo punto l’equazione (1) (si vedano i richiami teorici) per le due masse:
(3)
dove abbiamo indicato con e le componenti delle accelerazioni nel sistema di e rispettivamente. Poiché il filo è inestensibile, le masse percorrono spostamenti di ugual modulo ma in direzioni opposte, da cui segue che e sono uguali in modulo ma di segno opposto, cioè (nel sistema di riferimento ). Più formalmente, siano e le coordinate in di e rispettivamente (con ):
(4)
dove è la lunghezza del filo che collega e , e il raggio della carrucola (si veda anche la figura 4). Il termine si riferisce alla porzione di filo che è a contatto con la carrucola, cioé la metà superiore della stessa.
Notiamo che e nella (4) sono costanti indipendenti dal tempo. Di conseguenza, derivando entrambi i membri dell’equazione rispetto al tempo si ottiene . Poiché le derivate seconde delle leggi orarie dei due corpi coincidono con le loro accelerazioni, rispettivamente e , otteniamo che . Usando questo risultato ed il fatto che , riscriviamo il sistema (3) come segue:
(5)
da cui, sommando le due equazioni membro a membro si giunge a
(6)
ossia
(7)
(8)
A questo punto scriviamo l’equazione del moto anche per la carrucola, sempre nel sistema di riferimento . Poiché la carrucola ha massa trascurabile, il contributo della forza di gravità e delle forze apparenti è trascurabile, quindi:
(9)
Sfruttando nuovamente il fatto che e sostituendo il risultato della (8) nella precedente equazione, si ottiene:
Troviamo ora l’accelerazione della massa nel sistema di riferimento non inerziale, sostituendo il risultato della (8) nell’equazione (3) e ottenendo:
(10)
(11)
Dal risultato precedente si osserva, come dovrebbe essere intuitivo, che se allora è positiva e quindi diretta verso l’alto, e viceversa. A questo punto, otteniamo l’accelerazione nel sistema applicando il teorema delle accelerazioni relative:
(12)
dove è l’accelerazione di nel sistema di riferimento . Utilizzando il risultato ottenuto nell’equazione (11) e omettendo la notazione vettoriale per considerare le sole componenti (poiché e sono dirette nella stessa direzione), la precedente equazione diventa:
(13)
dove ricordiamo che è la componente di . Adesso imponiamo , di modo che la massa non acceleri rispetto al riferimento fisso:
(14)
ossia
(15)
da cui
La condizione che usiamo per risolvere questo esercizio implica che le componenti di e devono avere segno opposto, altrimenti la loro somma non può essere nulla. I casi possibili sono due:
- , cioè dalla (10), e , cioè la carrucola accelera nel verso delle negative
- , cioè dalla (10), e , cioè la carrucola accelera nel verso delle positive.
La relazione tra e determina il verso dell’accelerazione se vogliamo osservare che sia ferma nel sistema .
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