Esercizio 24 . Sopra un piano orizzontale liscio è poggiato un cubo di massa e su di esso è poggiato un altro cubetto di massa a distanza dalla faccia del cubo più grande, come rappresento in figura 1. Al cubo di massa è applicata una forza costante in modulo, direzione e verso, come rappresentato in figura 1. La direzione della forza è parallela al piano orizzontale e il verso è indicato in figura 1. Dopo un tempo pari a il cubetto di massa cade. Calcolare il coefficiente di attrito tra i due cubi.
Richiami teorici.
(1)
Nell’equazione (1):
- è la risultante di tutte le forze reali applicate al punto materiale;
- è l’accelerazione del sistema di riferimento non inerziale rispetto ad un sistema di riferimento inerziale;
- , dove la velocità angolare con il quale ruota il sistema di riferimento non inerziale rispetto al sistema di riferimento inerziale e il vettore posizione di rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
- è la forza centrifuga, dove ;
- è la forza di Coriolis, dove , essendo la velocità relativa del punto materiale rispetto al sistema di riferimento non inerziale;
- è l’accelerazione relativa di nel sistema di riferimento non inerziale.
In particolare
(2)
Svolgimento.
Sia l’accelerazione di lungo l’asse delle . Osservando da notiamo che su è agente la forza peso diretta nel semiasse negativo delle , la reazione vincolare diretta nel semiasse positivo delle , la forza di attrito dinamico diretta nel semiasse positivo delle e, infine, la forza apparente diretta nel semiasse negativo delle . La direzione della forza apparente è stata dedotta dal fatto che il corpo di massa accelera nella direzione positiva delle , pertanto la forza è orientata nella direzione del semiasse negativo delle . In figura 2 rappresentiamo lo schema delle forze agenti su .
Sia l’accelerazione relativa tra ed lungo l’asse delle . Per la seconda legge della dinamica per osservando dal sistema di riferimento abbiamo
(3)
Ricordando che avvalendoci del precedente sistema otteniamo
(4)
(5)
Osserviamo dal sistema di riferimento fisso . Le forze agenti su sono la forza peso orientata nel semiasse negativo delle , la reazione vincolare generata dal contatto con il piano orizzontale e orientata nel semiasse positivo delle , la reazione vincolare diretta conseguenza del terzo principio della dinamica per via del contatto con e orientata nel semiasse negativo delle , la forza orientata nel semiasse positivo delle e, infine, la forza di attrito dinamico diretta conseguenza del terzo principio della dinamica per via del contatto con e orientata nel semiasse negativo delle . In figura 3 rappresentiamo lo schema delle forze agenti su .
Chiaramente poiché il corpo di massa è osservato da un sistema di riferimento fisso su di esso non sono agenti forze apparenti. Per la seconda legge della dinamica per osservando dal sistema di riferimento abbiamo
(6)
Confrontando l’equazione (6) (seconda equazione del precedente sistema) e l’equazione (6) (terza equazione del precedente sistema) otteniamo
(7)
o anche
(8)
Mettendo a sistema la precedente equazione con l’equazione (5) si ottiene
(9)
(10)
L’accelerazione è costante, come si può dedurre dall’equazione (10), pertanto si muove di moto uniformemente accelerato lungo l’asse delle . La legge oraria di è
(11)
dove è la posizione iniziale lungo l’asse delle e è la velocità iniziale. La velocità relativa iniziale per ipotesi è nulla, quindi . Nel sistema di riferimento la massa percorre uno spazio pari a in un tempo . Fissiamo l’origine del sistema di riferimento coincidente con all’istante , quindi e . Imponendo tali condizioni dalla precedente equazione abbiamo
(12)
conseguentemente
(13)
Mettendo a sistema la precedente equazione con l’equazione (10) si trova
(14)
Dunque, concludiamo che il coefficiente di attrito tra i due cubi è