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Home » Esercizio leggi della dinamica 30

L’esercizio 30 sulle leggi della dinamica è il trentesimo della raccolta inclusa nella cartella Dinamica del punto materiale: Leggi di Newton in meccanica classica. Questo esercizio è il successivo di Esercizio leggi della dinamica 29 ed è il precedente di Esercizio leggi della dinamica 31. Questo esercizio è progettato per studenti che frequentano un corso di Fisica 1, indirizzato a chi studia ingegneria, fisica o matematica.

 

Testo leggi della dinamica 30

Esercizio 30  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). I due blocchi della figura 1, di massa m e M, non sono saldati fra loro e sono spinti tra di loro tramite una forza \vec{F}, orientata come in figura 1. La superficie tra i blocchi è scabra e ha coefficiente di attrito statico pari a \mu_s, mentre la superficie orizzontale su cui appoggia M è priva di attrito. Qual è l’intensità minima della forza orizzontale \vec{F} necessaria per tenere m contro M, tale per cui m non scivoli verso il basso, e il sistema sia libero di muoversi lungo il piano orizzontale? Si consideri m ed M come due punti materiali.

 

 

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Due blocchi di massa m e M sono a contatto tra loro. Il blocco di massa m è spinto orizzontalmente contro il blocco di massa M da una forza F. La superficie tra i blocchi è scabra, con attrito statico, mentre la superficie orizzontale su cui poggia M è priva di attrito. Il problema analizza la forza minima necessaria affinché m non scivoli verso il basso.

Svolgimento.

Scegliamo un sistema di riferimento inerziale Oxy, tale per cui nell’istante iniziale l’origine O coincida con il punto materiale m, come in figura 2.

 

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Sulla massa m è applicata la forza peso \vec{P}=m\vec{g}, che porta la massa m a scivolare lungo il lato di M; tale moto lungo la direzione y è ostacolato, in accordo con il testo, dalla presenza della forza d’attrito \vec{F}_s che si oppone alla forza peso. La forza \vec{F} è orientata lungo l’asse positivo delle x, mentre la reazione vincolare \vec{N} esercitata dal lato della massa M sulla massa m è orientata nella direzione negativa dell’asse delle x; tali forze hanno pertanto la stessa direzione, ma verso opposto. Si osservi che, per il terzo principio della dinamica, esisterà anche una forza -\vec{N} agente su M che ne comporta lo spostamento lungo x. Si noti che per M, lungo la direzione y, sono presenti anche la forza peso \vec{P}_M=m\vec{g} e la reazione vincolare rispetto alla superficie su cui poggia M, ossia \vec{R}; queste ultime forze, però, non sono rilevanti ai fini del problema che stiamo esaminando perché il piano orizzontale sul quale poggia M non è scabro. Scriviamo la seconda legge della dinamica per la massa m, considerando quest’ultima nella direzione dell’asse delle x e nella direzione dell’asse delle y, che sono rispettivamente

(1)   \begin{equation*} \begin{cases} \displaystyle F-N=ma \\ \displaystyle F_s-mg=0, \end{cases} \end{equation*}

dove a è l’accelerazione della massa m lungo la direzione x, mentre, essendo interessati al caso in cui la massa m venga tenuta contro M e non scivoli, l’accelerazione lungo y è nulla. Considerando la seconda legge della dinamica per la direzione x della massa M, avremo invece

(2)   \begin{equation*} N=Ma. \end{equation*}

Si noti che M ha la stessa accelerazione a della massa m; i due corpi, infatti, muovendosi insieme, hanno la stessa accelerazione pari ad a. Mettendo a sistema l’equazione (2) con la prima equazione del sistema (1), si ottiene

(3)   \begin{equation*} F=(M+m)a, \end{equation*}

da cui

(4)   \begin{equation*} a=\frac{F}{M+m}. \end{equation*}

Notiamo che l’equazione (3) può essere vista come la seconda legge della dinamica di un corpo di massa M+m al quale è applicata una forza di modulo F nella direzione orizzontale. Ricordiamo che la forza d’attrito statico \vec{F}_s deve essere minore o uguale della forza d’attrito statico massima, ossia

(5)   \begin{equation*} F_s \leq \mu_s N. \end{equation*}

Sfruttando la seconda equazione del sistema (1), la disequazione (5) diventa

(6)   \begin{equation*} mg \leq \mu_s N, \end{equation*}

e sostituendo N determinata nell’equazione (2), si ha

(7)   \begin{equation*} mg \leq \mu_s Ma. \end{equation*}

A questo punto, è ancora possibile effettuare un’ultima sostituzione per l’accelerazione a nella disequazione (7), in accordo con l’equazione (4), ottenendo

(8)   \begin{equation*} mg \leq \frac{\mu_s MF}{M+m}, \end{equation*}

da cui segue che, per la forza F, deve valere

(9)   \begin{equation*} F \geq \frac{mg(M+m)}{\mu_s M}. \end{equation*}

Dalla disequazione (9) deduciamo che la forza minima F_{\min} deve essere

    \[\boxcolorato{fisica}{ F_{\min}=\frac{mg(M+m)}{\mu_s M}.}\]

 

 


 
 

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    Un po’ di storia sulle leggi della dinamica

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    Le leggi della dinamica rappresentano uno dei pilastri fondamentali della fisica classica. Formulate da Isaac Newton nel XVII secolo, queste leggi hanno rivoluzionato la nostra comprensione del movimento e delle forze, gettando le basi per la fisica moderna. La storia delle leggi della dinamica inizia con le prime intuizioni pre-scientifiche e arriva fino alle scoperte rivoluzionarie di Newton, estendendosi al loro impatto duraturo sulla scienza e sulla tecnologia contemporanea.

    Prima di Newton, la comprensione del movimento e delle forze era dominata dalle idee di Aristotele, un filosofo greco del IV secolo a.C. Aristotele credeva che tutti i corpi avessero un “luogo naturale” e che si muovessero solo quando una forza esterna agiva su di essi. Questa visione, conosciuta come “fisica aristotelica”, affermava che un oggetto in movimento si fermava automaticamente una volta cessata la forza che lo spingeva. Questa concezione aristotelica rimase predominante per secoli, influenzando profondamente la filosofia naturale. Tuttavia, presentava limitazioni significative, specialmente nella spiegazione di fenomeni come il moto dei pianeti o il comportamento dei proiettili. Nonostante i suoi limiti, la fisica aristotelica gettò le basi per lo sviluppo successivo delle leggi della dinamica.

    Un punto di svolta nella comprensione del movimento fu segnato da Galileo Galilei, un matematico e fisico italiano del XVI secolo. Galileo sfidò molte delle idee di Aristotele, introducendo concetti che sarebbero stati fondamentali per la formulazione delle leggi della dinamica. Galileo fu il primo a dimostrare che la velocità di caduta di un oggetto non dipende dalla sua massa, ma dal tempo trascorso. Egli introdusse il concetto di inerzia, l’idea che un corpo in movimento rimane in movimento a meno che una forza esterna non intervenga. Questo principio di inerzia costituì la base della Prima legge di Newton, una delle tre leggi della dinamica che avrebbero rivoluzionato la fisica. Oltre a queste scoperte, Galileo sviluppò la metodologia scientifica basata sull’osservazione e l’esperimento, ponendo le basi per la fisica moderna. Le sue idee furono cruciali per la successiva formulazione delle leggi della dinamica da parte di Newton.

    Isaac Newton, uno dei più grandi scienziati della storia, formulò le leggi della dinamica nel suo capolavoro “Philosophiæ Naturalis Principia Mathematica”, pubblicato nel 1687. Le tre leggi di Newton descrivono il comportamento del movimento e delle forze in modo preciso e matematico, fornendo una base solida per la meccanica classica. La Prima legge della dinamica, nota anche come legge dell’inerzia, afferma che un corpo in stato di quiete o di moto rettilineo uniforme rimane in tale stato finché non agisce su di esso una forza esterna. Questa legge formalizza il concetto introdotto da Galileo, stabilendo che il movimento non richiede una forza continua per essere mantenuto, ma solo per essere alterato. La legge dell’inerzia fu rivoluzionaria perché sfidava direttamente la fisica aristotelica, dimostrando che il moto non è il risultato di un’azione continua ma di una condizione naturale degli oggetti.

    La Seconda legge della dinamica, forse la più famosa delle tre, stabilisce che la forza che agisce su un corpo è direttamente proporzionale alla sua massa e alla sua accelerazione, secondo la formula F = ma. Questa legge descrive come le forze influenzano il movimento degli oggetti e fornisce una base per calcolare le forze necessarie per muovere o fermare un oggetto. Questa legge è stata fondamentale per lo sviluppo della meccanica classica, permettendo di comprendere e prevedere con precisione il comportamento degli oggetti sotto l’influenza di forze diverse. È grazie a questa legge che possiamo spiegare fenomeni quotidiani, come la caduta di un oggetto o il lancio di un proiettile, con una precisione matematica.

    La Terza legge della dinamica è forse la più intuitiva: afferma che per ogni azione esiste una reazione uguale e contraria. Questo significa che quando un oggetto esercita una forza su un altro, il secondo oggetto esercita una forza uguale e opposta sul primo. Questa legge è evidente in molti fenomeni quotidiani, come il rimbalzo di una palla o il funzionamento di un razzo. La comprensione di questa legge è essenziale per l’ingegneria e la tecnologia moderne, poiché spiega come le forze interagiscono in sistemi complessi.

    Le leggi della dinamica di Newton hanno avuto un impatto profondo e duraturo sulla fisica classica. Prima della loro formulazione, la comprensione del movimento e delle forze era frammentaria e spesso basata su osservazioni qualitative piuttosto che su principi matematici. Le leggi di Newton hanno fornito una struttura coerente e matematica per descrivere il comportamento degli oggetti in movimento, permettendo ai fisici di fare previsioni accurate e di sviluppare nuove tecnologie. Grazie alle leggi della dinamica, è stato possibile sviluppare la meccanica celeste, che spiega il movimento dei pianeti e delle stelle. Queste leggi hanno permesso di calcolare con precisione le orbite dei corpi celesti, confermando le teorie di Keplero e contribuendo alla comprensione dell’universo. Le leggi della dinamica hanno anche gettato le basi per l’ingegneria moderna, permettendo la progettazione di macchine, edifici e veicoli con una comprensione precisa delle forze in gioco. Senza le leggi di Newton, molte delle tecnologie che diamo per scontate oggi, come gli aerei, le automobili e i ponti, non sarebbero possibili.

    Con l’avvento della fisica moderna, alcune delle previsioni delle leggi della dinamica di Newton sono state riviste e ampliate. In particolare, la teoria della relatività di Einstein ha dimostrato che le leggi di Newton non sono sufficienti per descrivere il movimento a velocità prossime a quella della luce o in campi gravitazionali molto forti. Tuttavia, le leggi della dinamica rimangono valide e utili nella maggior parte delle situazioni quotidiane e continuano a essere insegnate come parte fondamentale della fisica.

     
     

    Ulteriori risorse didattiche per la fisica

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    • Physics Stack Exchange – Parte della rete Stack Exchange, questo sito è un forum di domande e risposte specificamente dedicato alla fisica. È un’ottima risorsa per discutere e risolvere problemi di fisica a tutti i livelli, dall’elementare all’avanzato.
    • ArXiv – ArXiv è un archivio di preprint per articoli di ricerca in fisica (e in altre discipline scientifiche). Gli articoli non sono peer-reviewed al momento della pubblicazione su ArXiv, ma rappresentano un’importante risorsa per rimanere aggiornati sugli sviluppi più recenti nella ricerca fisica.
    • Phys.org – Questo sito offre notizie e aggiornamenti su una vasta gamma di argomenti scientifici, con un focus particolare sulla fisica. È una risorsa utile per rimanere aggiornati sugli ultimi sviluppi nella ricerca e nelle scoperte fisiche.
    • Physics Forums – Una delle comunità online più grandi per la fisica e la scienza in generale. Offre discussioni su vari argomenti di fisica, aiuto con i compiti, e discussioni su articoli di ricerca.
    • The Feynman Lectures on Physics – Questo sito offre accesso gratuito alla famosa serie di lezioni di fisica di Richard Feynman, un’ottima risorsa per studenti di fisica di tutti i livelli.
    • American Physical Society (APS) – La APS è una delle organizzazioni più importanti per i fisici. Il sito offre accesso a pubblicazioni, conferenze, risorse educative e aggiornamenti sulle novità del mondo della fisica.
    • Institute of Physics (IOP) – L’IOP è un’importante organizzazione professionale per i fisici. Il sito offre risorse per l’apprendimento, accesso a riviste scientifiche, notizie e informazioni su eventi e conferenze nel mondo della fisica.
    • Physics World – Physics World è una rivista online che offre notizie, articoli, interviste e approfondimenti su vari argomenti di fisica. È una risorsa preziosa per chiunque sia interessato agli sviluppi contemporanei nella fisica.
    • Quanta Magazine (sezione Fisica) – Quanta Magazine è una pubblicazione online che copre notizie e articoli di approfondimento su matematica e scienze. La sezione fisica è particolarmente interessante per i contenuti di alta qualità e le spiegazioni approfondite.
    • Perimeter Institute – Il Perimeter Institute è un importante centro di ricerca in fisica teorica. Il sito offre accesso a conferenze, workshop e materiale educativo, ed è un’ottima risorsa per chi è interessato alla fisica teorica avanzata.






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