Esercizio 30 . I due blocchi della figura 1, di massa
e
, non sono saldati fra loro e sono spinti tra di loro tramite una forza
, orientata come in figura 1. La superficie tra i blocchi è scabra e ha coefficiente di attrito statico pari a
, mentre la superficie orizzontale su cui appoggia
è priva di attrito. Qual è l’intensità minima della forza orizzontale
necessaria per tenere
contro
, tale per cui
non scivoli verso il basso, e il sistema sia libero di muoversi lungo il piano orizzontale? Si consideri
ed
come due punti materiali.
Svolgimento. Scegliamo un sistema di riferimento inerziale , tale per cui nell’istante iniziale l’origine
coincida con il punto materiale
, come in figura 2.
Sulla massa è applicata la forza peso
, che porta la massa
a scivolare lungo il lato di
; tale moto lungo la direzione
è ostacolato, in accordo con il testo, dalla presenza della forza d’attrito
che si oppone alla forza peso. La forza
è orientata lungo l’asse positivo delle
, mentre la reazione vincolare
esercitata dal lato della massa
sulla massa
è orientata nella direzione negativa dell’asse delle
; tali forze hanno pertanto la stessa direzione, ma verso opposto. Si osservi che, per il terzo principio della dinamica, esisterà anche una forza
agente su
che ne comporta lo spostamento lungo
. Si noti che per
, lungo la direzione
, sono presenti anche la forza peso
e la reazione vincolare rispetto alla superficie su cui poggia
, ossia
; queste ultime forze, però, non sono rilevanti ai fini del problema che stiamo esaminando perché il piano orizzontale sul quale poggia
non è scabro. Scriviamo la seconda legge della dinamica per la massa
, considerando quest’ultima nella direzione dell’asse delle
e nella direzione dell’asse delle
, che sono rispettivamente
(1)
dove è l’accelerazione della massa
lungo la direzione
, mentre, essendo interessati al caso in cui la massa
venga tenuta contro
e non scivoli, l’accelerazione lungo
è nulla. Considerando la seconda legge della dinamica per la direzione
della massa
, avremo invece
(2)
Si noti che ha la stessa accelerazione
della massa
; i due corpi, infatti, muovendosi insieme, hanno la stessa accelerazione pari ad
. Mettendo a sistema l’equazione (2) con la prima equazione del sistema (1), si ottiene
(3)
(4)
Notiamo che l’equazione (3) può essere vista come la seconda legge della dinamica di un corpo di massa al quale è applicata una forza di modulo
nella direzione orizzontale.
Ricordiamo che la forza d’attrito statico deve essere minore o uguale della forza d’attrito statico massima, ossia
(5)
Sfruttando la seconda equazione del sistema (1), la disequazione (5) diventa
(6)
e sostituendo determinata nell’equazione (2), si ha
(7)
A questo punto, è ancora possibile effettuare un’ultima sostituzione per l’accelerazione nella disequazione (7), in accordo con l’equazione (4), ottenendo
(8)
da cui segue che, per la forza , deve valere
(9)
Dalla disequazione (9) deduciamo che la forza minima deve essere