Esercizio 14 . Un corpo di massa
poggia su un piano inclinato formante un angolo
con l’orizzontale. Il coefficiente d’attrito statico tra corpo e piano è pari a
. Determinare il valore minimo e massimo della forza orizzontale che occorre applicare al corpo per mantenerlo in equilibrio statico. Supporre
.
Svolgimento. Il corpo è sottoposto alla forza di attrito statico
diretta tangenzialmente la piano inclinato, la reazione vincolare
perpendicolare al piano inclinato, la forza peso
e la forza
. L’orientazione delle forza di attrito statico
varia a seconda del modulo della proiezione di
lungo il piano inclinato. Osserviamo che nell’ipotesi che il piano inclinato fosse liscio varrebbe
(1)
cioè la condizione per mantenere in equilibrio. Dunque, deduciamo che nell’ipotesi che il piano sia scabro è utile distinguere due casi:
Studiamo il primo caso. Supponiamo che
(2)
e scegliamo un sistema di riferimento fisso , orientato come in figura 2. In questa situazione la forza di attrito
contribuirà ad aiutare la componente tangenziale della forza
contro la componente tangenziale della forza peso
, ovvero la forza di attrito
è diretta nel verso positivo dell’asse delle
, come in figura 2. Tale situazione è deducibile dalla fisica del problema: se la forza
è più piccola di
la forza di attrito
deve necessariamente essere orientata nel verso positivo dell’asse delle
per mantenere l’equilibrio.
Per la seconda legge della dinamica all’equilibrio, si ha:
(3)
(4)
si ottiene
(5)
Ora supponiamo che
(6)
Con considerazioni analoghe al caso precedente, deduciamo che la forza di attrito è orientata come in figura 3, ovvero nel verso negativo dell’asse delle
.
Dalla seconda legge della dinamica all’equilibrio, si ha
(7)
Sostituiamo e
(definite nel sistema (7)) nella relazione (4) e otteniamo
(8)
Mettendo a sistema la relazione (8) e la relazione (5), si ottiene
(9)
Si conclude che il valore minimo e massimo della forza sono rispettivamente