Svolgimento punto 1. Definiamo un sistema di riferimento fisso
come illustrato in figura 1, rispetto al quale costruire il diagramma di corpo libero per ciascuno dei tre corpi del sistema fisico in esame.

Siano
il modulo della forza peso del corpo
e
la forza di attrito statico massima della massa
, dalle ipotesi del problema è chiaro che la forza peso
, sicché il sistema entri in movimento. Il corpo
si muoverà nel verso negativo dell’asse delle
, con accelerazione di modulo
; il corpo
si muoverà nel verso positivo dell’asse delle
, con accelerazione di modulo
; il corpo
si muoverà nel verso negativo dell’asse delle
, con accelerazione di modulo
. Sul corpo
lungo l’asse delle
agiscono la forza di attrito dinamico
(il verso della forza di attrito dinamico
è diretto nel verso positivo dell’asse delle
, in quanto il corpo
si muove nel verso negativo dell’asse delle
) e la tensione della corda
(generata dalla fune che lo collega al corpo
). Lungo l’asse delle
agiscono la forza peso
e la reazione vincolare
. Tutte le forze sono rappresentate in figura 1.
Il corpo
scorre sopra il corpo
nel verso negativo dell’asse delle
, per cui applicando il secondo principio della dinamica al corpo
e proiettando le forze lungo gli assi
e
, si ha
(1) 
Sul corpo
lungo l’asse delle
agiscono la tensione
(generata dalla fune che lo collega al corpo
) della corda che lo collega al corpo
, la tensione
(generata dalla fune che lo collega al corpo
) e la forza di attrito dinamico
(il verso della forza di attrito dinamico
è diretto nel verso negativo dell’asse delle
, in quanto il corpo
si muove nel verso positivo dell’asse delle
). Inoltre, poiché quando il corpo
si muove sul corpo
si esplica una forza di attrito dinamico
agente su
, allora per il terzo principio della dinamica esisterà una forza
che agirà su
, uguale in modulo e direzione, ma opposta in verso. Lungo l’asse delle
agiscono la forza peso
e le reazione vincolari
e
, quest’ultima a causa del contatto con il terreno, orientate come in figura 1. Analogamente a quanto visto nel caso dell’asse delle
, la presenza della forza
è la conseguenza del terzo principio della dinamica in riferimento al contatto tra le superfici dei corpi
e
.
Il corpo
si muove lungo l’asse positivo delle
, per cui applicando il secondo principio della dinamica e proiettando le forze lungo gli assi
e
, si ha
(2) 
Il corpo
è soggetto alla forza peso
e alla tensione
(generata dalla fune che lo collega al corpo
), per cui applicando il secondo principio della dinamica e proiettando le forze lungo l’asse delle
, si ha
(3) 
Abbiamo ottenuto 6 equazioni (definite nei sistemi (1, (2) e nell’equazione (3), ma con 11 incognite (
,
,
,
,
,
,
,
,
,
e
). Se il numero delle incognite è inferiore al numero delle equazioni il sistema risulta essere indeterminato, per cui è necessario trovare ulteriori correlazioni tra le varie incognite.
Osserviamo che poiché le due corde sono inestensibili, tese e in movimento, tutti e tre i corpi a cui sono collegate si muoveranno con la medesima accelerazione, cioè
(4) 
Inoltre, poiché l’attrito tra le corde e le carrucole è trascurabile significa che il ruolo svolto da quest’ultime è solamente quello di cambiare la direzione ed il verso delle tensioni preservandone il modulo. In virtù di ciò segue che
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\begin{aligned} T_{1,2}&=T_{2,1}\equiv T_1;\\ T_{2,3}&=T_{3,2}\equiv T_2. \end{aligned}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-0235d5e68c4b070c9d4cfcf95d8cbf59_l3.png)
Alla luce delle osservazioni fatte, il problema si è notevolmente semplificato. Riscriviamo solo le proiezioni
delle equazioni nei sistemi (1), (2) e l’equazione (3), ossia
(5) 
Il sistema ottenuto è stato costruito “ad hoc”: sommando membro a membro le tre equazioni, le tensioni dei fili si elidono. Dunque, sommando membro a membro delle tre equazioni del sistema, si ottiene
(6) 
Dall’equazione (1)
si ha
(7) 
mentre dall’equazione (2)
, sostituendo il valore di
(ottenuto nell’eq.(7)), si ottiene
(8) 
Per ottenere l’accelerazione
, è necessario calcolare le forze di attrito dinamico
e
, ossia
(9) 
e
(10) 
dove abbiamo usato i risultati ottenuti dalle equazioni (7) e (8).
Sostituendo i valori di
e
(appena ottenuti) nella equazione (6) si giunge ad
(11) 
che riscritta opportunamente diventa
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\boxcolorato{fisica}{ a=\dfrac{g\left(m_3-\mu_d(m_2+3m_1)\right)}{m_1+m_2+m_3}.}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-74f5859e05c668a0f4b503f42349d820_l3.png)
Svolgimento punto 2. Nota l’accelerazione
con la quale si muovono i tre corpi, possiamo calcolare il modulo delle due tensioni con una semplice sostituzione.
Da (5)
segue che
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\begin{aligned} &T_1=m_1a+f_{a,1}=\\ &=\dfrac{m_1g}{m_1+m_2+m_3}\left(m_3-\mu_d(m_2+3m_1)\right)+\mu_dN_1=\\ &=\dfrac{m_1g}{m_1+m_2+m_3}\left(m_3-\mu_d(m_2+3m_1)\right)+\mu_d m_1g =\\ &=m_1g\left(\dfrac{m_3-\mu_d(m_2+3m_1)}{m_1+m_2+m_3}+\mu_d\right)=\\ &=\dfrac{m_1g}{m_1+m_2+m_3}\left(m_3-\mu_dm_2-3\mu_dm_1+\mu_d\left(m_1+m_2+m_3\right)\right), \end{aligned}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-f20933a683d55f75e684199ef48ac1ed_l3.png)
da cui
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\boxcolorato{fisica}{ T_1=\dfrac{m_1g}{m_1+m_2+m_3}\left(m_3+\mu_d\left(m_3-2m_1\right)\right).}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-30e9885ea322e91795230ac450aca797_l3.png)
Si osservi che per calcolare
abbiamo usato il valore di
trovato nel punto
e
definita nell’equazione (9).
Svolgimento punto 3. Da (5)
ricaviamo che
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\begin{aligned} T_2&=m_3(g-a)=\\ &=m_3\left(g-\dfrac{g}{m_1+m_2+m_3}\left(m_3-\mu_d\left(m_2+3m_1\right)\right)\right)=\\ &= \dfrac{m_3g}{m_1+m_2+m_3}(m_1+m_2+m_3-m_3+\mu_dm_2+3\mu_dm_1), \end{aligned}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-19c6b02fa2994b945a164b14d536a616_l3.png)
o anche
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\boxcolorato{fisica}{ T_2=\dfrac{m_3g}{m_1+m_2+m_3}(m_1+m_2+\mu_d(m_2+3m_1)).}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-9f4b2f7eec0b233a21499f02ca88dad6_l3.png)
Si osservi che per calcolare
abbiamo usato il valore di
trovato nel punto
.
Svolgimento punto 4. Per calcolare il vettore risultante
, dato dalla somme delle forze che agiscono sul terreno su cui giace
, consideriamo lo schema delle forze in figura 2. Poiché il terreno esplica sul corpo
una reazione vincolare
(diretta nel verso positivo dell’asse
) e una forza di attrito dinamico
(diretta nel verso negativo dell’asse
), allora per il terzo principio della dinamica, il corpo
a sua volta esplicherà sul terreno le forze
e
.

La forza
che agisce sul terreno sarà dunque
(12) 
da cui, sostituendo i valori di
ed
(ottenuti nell’equazioni (10) e (8)), si ottiene
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\boxcolorato{fisica}{ \vec{R}=(m_1+m_2)g(\mu_d \hat{x}-\hat{y}),}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-b0ac07e5eb44fe9af3e035bf246c14b2_l3.png)
dove
ed
sono i versori rispettivamente dell’asse
e dell’asse
.
L’angolo che il vettore
forma con il terrore è
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\boxcolorato{fisica}{\theta=\arctan\left(\dfrac{N_2}{f_{a,2}}\right)=\arctan\left(\dfrac{1}{\mu_d}\right);}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-65b6ecf42054660c70cc3f8411ba3505_l3.png)
inoltre, il modulo di
è
![Rendered by QuickLaTeX.com \[\boxcolorato{fisica}{ R=(m_1+m_2)g\sqrt{\mu_d^2+1}.}\]](https://quisirisolve.com/wp-content/ql-cache/quicklatex.com-da05738a9110bb8e8c71829552155d10_l3.png)
Approfondimento 1.
Nello svolgimento del punto 1) abbiamo utilizzato le proprietà di un filo ideale privo di massa per poter dire che i tre corpi si muovono con la stessa accelerazione in modulo. Possiamo convincerci di questo fatto con una trattazione più rigorosa.
In figura 3 è riportato un sistema di tre corpi di massa
ed
collegati da un filo ideale e di massa trascurabile. Fissiamo un sistema di riferimento
con origine
in corrispondenza dell’estremità alla quale è legato il filo.
Indichiamo con
la posizione dell’i-esimo corpo all’istante
rispetto all’origine
.

Poiché il filo è inestensibile e teso, le distanze tra i corpi sono costanti. In particolare, detta
la distanza tra il corpo 1 e 2 ed
la distanza tra il corpo 2 e 3, abbiamo che
(13) 
e
(14) 
Derivando due volte rispetto al tempo ambo i membri delle equazioni (13) e (14), si ottiene
(15) 
L’equazione (15) in sintesi ci dice che: se consideriamo un filo di massa trascurabile e inestensibile, teso e in movimento, allora l’ipotesi che il filo sia inestensibile implica che tutti i punti del filo (compresi gli estremi) abbiano la stessa accelerazione. Di conseguenza tutti i corpi in esame:
,
e
hanno la medesima accelerazione. Inoltre, il fatto che il filo abbia massa trascurabile implica che il prodotto
sia nullo per il filo (e per qualsiasi posizione di esso) e quindi la risultante delle forze sul filo è nulla; di conseguenza il valore della tensione del filo durante il moto è lo stesso in qualunque punto del filo, come nel caso statico.
In virtù di ciò, riprendendo l’esempio sopra, segue che
(16) 
Approfondimento 2.
Riprendendo l’espressione dell’angolo
che il vettore
forma con il terreno, studiamo i due casi che seguono.