L’Esercizio Urti 37 è il trentasettesimo della raccolta dedicata agli esercizi misti sugli urti. Questo esercizio segue l’Esercizio Urti 36. Successivamente, gli studenti potranno affrontare l’Esercizio Urti 38. Pensato per gli studenti di Fisica 1, è particolarmente utile per coloro che studiano ingegneria, fisica o matematica.
L’argomento successivo agli urti riguarda gli esercizi sulla gravitazione, mentre l’argomento precedente tratta gli esercizi svolti sulla dinamica del corpo rigido.
Testo esercizio urti 37
Esercizio 37 . Consideriamo un’asta di massa
e lunghezza
che può ruotare senza attrito intorno a un asse verticale passante per il suo centro
grazie a un perno. L’asta e la massa
si trovano su di un piano orizzontale liscio. Si consideri la massa dell’asta distribuita in modo omogeneo su tutta la sua lunghezza. All’estremo dell’asta è fissata una molla di costante elastica
, inizialmente a riposo, e ancorata a un punto fisso, come rappresentato in figura 1. L’asta viene colpita in modo completamente anelastico all’estremo opposto da un proiettile di massa
e velocità iniziale
, che rimane conficcato in essa. Immediatamente dopo l’urto, il sistema composto dall’asta e dal proiettile ruota con velocità angolare
e la molla si allunga raggiungendo un’elongazione massima
. Siano
e
rispettivamente i moduli di
e
.
Le grandezze da determinare sono:
- la velocità iniziale
del proiettile in funzione di
,
e
;
- la costante elastica
della molla in funzione di
,
,
,
e
;
- il periodo
delle piccole oscillazioni del sistema in funzione di
,
e
.
Cenni teorici.
- Conservazione del momento angolare: dato un sistema fisico in esame, se la somma dei momenti esterni rispetto a un polo fisso è nulla, il momento angolare totale del sistema si conserva.
- Momento angolare di un punto materiale: il momento angolare di un punto materiale di massa
rispetto a un polo
è dato da
, dove
è il vettore posizione che collega il polo
con il punto materiale, e
è la velocità nel riferimento inerziale.
- Conservazione dell’energia: se su un punto materiale agiscono esclusivamente forze conservative, la somma dell’energia cinetica
e dell’energia potenziale
resta costante durante il moto. In formule:
dove
rappresenta l’energia cinetica e
è l’energia potenziale.
- Momento angolare di un corpo rigido: quando un corpo rigido ruota intorno a un asse fisso e il momento angolare totale
è parallelo alla velocità angolare
, allora:
con
momento d’inerzia del corpo rigido rispetto all’asse di rotazione.
- Seconda legge cardinale per corpi rigidi: la somma dei momenti delle forze esterne
rispetto ad un polo
, meno il prodotto vettoriale della velocità del polo
e la velocità del centro di massa, è pari alla derivata temporale del momento angolare rispetto a
:
Se il polo è fisso o corrisponde al centro di massa, il prodotto vettoriale diventa nullo e la legge si semplifica in:
Se inoltre
e
sono paralleli, si può riscrivere la legge come:
dove
rappresenta l’accelerazione angolare.
- Il momento d’inerzia
di un punto materiale di massa
che ruota attorno a un asse a una distanza
è dato dalla formula:
dove
è il momento d’inerzia,
è la massa del punto materiale,
è la distanza dal punto materiale all’asse di rotazione.
- Il momento d’inerzia
di un’asta omogenea di lunghezza
e massa
, rispetto a un asse perpendicolare all’asta e passante per il suo centro, è dato dalla formula:
dove
è il momento d’inerzia,
è la massa dell’asta,
è la lunghezza dell’asta.
Se l’asse di rotazione passa per un’estremità dell’asta, il momento d’inerzia diventa:
- L’energia cinetica rotazionale di un corpo rigido che ruota attorno a un asse fisso è una forma di energia associata alla sua rotazione. Per un corpo rigido con momento d’inerzia
rispetto all’asse di rotazione che ruota con una velocità angolare
attorno a un asse fisso, l’energia cinetica rotazionale
è data dalla formula:
- Introduzione al Moto Armonico. Un corpo rigido si muove di moto armonico semplice (MAS) quando la sua oscillazione può essere descritta da una funzione sinusoidale nel tempo. Le condizioni necessarie per il MAS sono:
- Una posizione di equilibrio stabile;
- Una forza restauratrice proporzionale e opposta allo spostamento dalla posizione di equilibrio;
- Una massa che influisce sull’inerzia del sistema.
Per un pendolo, il MAS si verifica quando la forza restauratrice è la componente tangenziale della forza di gravità nell’approssimazione di piccole oscillazioni.
- Pendolo composto. Un pendolo composto è un corpo rigido che oscilla attorno a un asse orizzontale non passante per il centro di massa. Il momento di inerzia
del pendolo rispetto all’asse di oscillazione e la distanza
tra il punto di sospensione e il centro di massa sono cruciali per il suo comportamento oscillatorio.
- Piccole oscillazioni. Per piccole oscillazioni, assumiamo che l’angolo
sia così piccolo da permettere l’approssimazione
. Questa approssimazione linearizza il sistema e lo rende analiticamente trattabile. Le equazioni del moto diventano quindi:
dove
è la massa del pendolo e
è l’accelerazione di gravità.
- Equazione del Periodo. Sotto l’approssimazione di piccole oscillazioni, il periodo
di un pendolo composto è dato da:
Questa formula mostra che il periodo è indipendente dall’ampiezza dell’oscillazione, una caratteristica del MAS.
- Collegamento con il Pendolo Semplice. Il pendolo semplice è un caso particolare di pendolo composto con tutto il suo peso concentrato in un punto. Se
è la lunghezza del pendolo semplice, il suo momento di inerzia è
, e il periodo diventa:
che è identico al periodo di un pendolo composto quando
e
. In sintesi, il moto armonico in un pendolo composto è un esempio di un sistema oscillante più generale. L’approssimazione di piccole oscillazioni ci permette di studiare il sistema usando semplici relazioni armoniche e collegare la complessità di un pendolo composto alle espressioni più semplici di un pendolo semplice.
- Piccole oscillazioni. Per piccole oscillazioni, assumiamo che l’angolo