Esercizio sui sistemi di punti materiali 32 rappresenta il trentaduesimo problema della raccolta dedicata agli esercizi misti sui sistemi di punti materiali. Questo esercizio costituisce la naturale prosecuzione dell’Esercizio sui sistemi di punti materiali 31, e segue l’Esercizio sui sistemi di punti materiali 33.
Questo esercizio è concepito per gli studenti del corso di Fisica 1 ed è particolarmente indicato per coloro che intraprendono studi in ingegneria, fisica o matematica, fornendo un’opportunità per applicare i principi della meccanica classica ai sistemi di punti materiali.
L’argomento successivo a questa sezione è la dinamica del corpo rigido, mentre l’argomento precedente riguarda gli esercizi sui moti relativi.
Testo esercizio sistemi di punti materiali 32
Esercizio 32 . Due aste uguali, ciascuna di lunghezza
e massa trascurabile, sono vincolate a muoversi in un piano verticale e sono incernierate tra loro ad un estremo
. Gli altri due estremi
e
, vincolati a muoversi lungo un asse orizzontale, sono collegati da una molla di lunghezza di riposo trascurabile e costante elastica
. Tre corpi puntiformi, di massa
,
e
, sono saldati rispettivamente nei tre vertici
,
e
. Si assumono trascurabili tutti i possibili attriti e si consideri la molla ideale.
- Si calcoli l’altezza
, rispetto all’asse orizzontale
, del punto
nella posizione di equilibrio. Inoltre, si dica se tale equilibrio è instabile o stabile.
- Sfruttando il risultato del punto 1 si deduca qual è l’intensità minima
della forza diretta verso il basso da applicare in
, in corrispondenza della posizione di equilibrio affinché
giunga sull’asse orizzontale.
- In corrispondenza del caso 2, si determini lo spostamento
lungo l’asse orizzontale ed il modulo
della velocità con la quale vi giunge il sistema.
Svolgimento.
Svolgimento punto 1. Metodo 1.
L’energia potenziale del sistema nella configurazione di equilibrio è data dalla somma dell’energia potenziale elastica
(la molla risulta allungata di una quantità pari a
) e l’energia potenziale gravitazionale
del punto
, ossia
(1)
(2)
possiamo esplicitare l’energia potenziale in termini della generica altezza
del punto
, ossia
(3)
Per calcolare l’altezza del punto nella posizione di equilibrio
è sufficiente imporre che
(4)
Quindi l’altezza rispetto all’asse orizzontale del punto nella posizione di equilibrio è
Per completezza ricordiamo che un punto di equilibrio è detto stabile quando in corrispondenza di esso l’energia potenziale è minima, viceversa è detto instabile. Nel nostro caso per la geometria del problema si ha . Quindi, ponendo
, si ottiene il seguente studio del segno
Dallo studio del segno deduciamo che è un punto di massimo, ovvero un punto di equilibrio instabile.
Svolgimento punto 1. Metodo 2.
Per la seconda legge della dinamica, proiettando le forze lungo gli assi ed
, ed imponendo la condizione di equilibrio per il corpo
, si ha
(5)
dove è l’angolo che l’asta
forma con il piano orizzontale, come illustrato in figura 3. Osserviamo che dalla prima equazione del sistema (5), si ottiene
, per cui possiamo riscrivere la seconda equazione del sistema (5), come segue
(6)
Per il corpo e
, per la seconda legge della dinamica all’equilibrio, abbiamo rispettivamente
(7)
(8)
Mettiamo a sistema l’equazione (6) con la prima equazione del sistema (7), ossia
(9)
da cui dividendo membro a membro delle due equazioni del sistema (9), si trova
(10)
Dalla figura 3, osserviamo che la quantità , per cui l’equazione (10) può essere scritta come
(11)
cioè
come ottenuto precedentemente.
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
(12)
dove è la somma delle forze esterne nella direzione dell’asse delle
,
è l’accelerazione del centro di massa nella direzione dell’asse delle
e
è la velocità del centro di massa nella direzione dell’asse delle
. Dunque, abbiamo ottenuto che il centro di massa nella direzione dell’asse delle
si muove di moto rettilineo uniforme. Osserviamo che il centro di massa è inizialmente in quiete (questa affermazione è una diretta conseguenza del fatto che il sistema è inizialmente in quiete) e quindi
, da cui
(13)
dove e
rappresentano rispettivamente la posizione iniziale e finale del centro di massa, ovvero quando il sistema è nella posizione di equilibrio instabile ed è totalmente appoggiato sul piano orizzontale (posizione di equilibrio stabile).
La posizione orizzontale del centro di massa del sistema al generico istante di tempo
è data da
(14)
dove ,
e
indicano rispettivamente l’ascissa dei corpi
,
e
rispetto al sistema di riferimento
.
Consideriamo il sistema nella configurazione iniziale (equilibrio instabile), come illustrato in figura 4.
In riferimento alla configurazione di equilibrio, si ha che
(15)
dove
Nella configurazione finale, supponiamo che la cerniera tocchi la guida in un punto posto ad una distanza
da
, come illustrato in figura 5 (dove abbiamo scelto in maniera arbitraria, senza ledere la generalità della discussione, che il punto di contatto sia alla sinistra del punto
).
In questa configurazione finale, la posizione del centro di massa del sistema è data da
(16)
Per come abbiamo definito l’origine , la quantità
rappresenta proprio lo spostamento
lungo la direzione orizzontale della cerniera
.
Dalla conservazione della posizione orizzontale del centro di massa (data dall’equazione (14)), ed utilizzando i risultati ottenuti alle equazioni (15) e (16), si ha che
(17)
da cui
(18)
o anche
(19)
(20)
Sostituendo in (20) otteniamo lo spostamento
, cioè
(21)
perciò
(22)
infine
In generale, il segno algebrico di dipende esclusivamente dal segno della quantità
. In particolare se
, allora
, ossia il corpo
cadrà alla sinistra del punto
. Viceversa nel caso in cui
allora
, ossia il corpo
cadrà alla destra del punto
.
Osserviamo che nel caso in cui
si ha che
, ossia nel caso in cui i punti
e
hanno stessa massa il corpo
si muove perpendicolarmente al piano orizzontale fino a raggiungerlo.
Nel caso particolare in cui
, allora ricordando che
per
, si ha che
(23)
da cui
(24)
Concludiamo calcolando la velocità con cui il corpo cade sul piano orizzontale.
Poiché nel sistema non agiscono forze di attrito e le reazione vincolari fanno lavoro complessivo nullo, si conserva l’energia meccanica in ogni istante. Consideriamo la configurazione iniziale (si veda figura 4) e la configurazione finale
(si veda figura 5), e imponiamo la conservazione dell’energia meccanica totale del sistema, ossia
(25)
Come già calcolato nella prima sezione, nella configurazione iniziale l’energia meccanica del sistema è data dalla somma dell’energia potenziale elastica (la molla risulta allungata di una quantità pari a ) e dell’energia potenziale gravitazionale del punto
, pertanto
(26)
dove abbiamo utilizzato le espressioni di e
precedentemente ottenute.
Nella configurazione finale, invece, la molla risulterà allungata di una quantità pari a
, i corpi
e
avranno velocità nulla (per la dimostrazione di questo fatto si può procedere come nell’esercizio Sistemi di punti materiali 31 oppure come nell’esercizio Esercizio corpo rigido 49), mentre il corpo
avrà una velocità
, per cui
(27)
Grazie alle equazioni (26) e (27), possiamo riscrivere l’equazione (25) nel modo che segue
(28)
da cui, otteniamo che il modulo della velocità del corpo quando tocca il piano orizzontale è pari a
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