Esercizio 21 . Una conca semisferica di massa
e raggio
è appoggiata ad una parete verticale e può scorrere senza attrito lungo l’asse orizzontale. Un corpo di massa
è abbandonato con velocità nulla dalla cima della conca come mostrato in figura. Trascurando l’attrito tra la conca e il corpo
, calcolare:
a) l’altezza massima raggiunta dal corpo dopo che la conca si è staccata dalla parete verticale;
b) la velocità della conca nell’istante in cui raggiunge l’altezza massima;
c) la velocità massima raggiunta dalla conca.
Svolgimento punto a. Scegliamo un sistema di riferimento inerziale fisso avente asse
coincidente con il piano orizzontale e asse
coincidente con la parete verticale (vedi figura 1). Inoltre, siano
e
i versori di un sistema di riferimento con asse tangente alla guida e asse normale alla guida tale che istante per istante l’origine di tale sistema di riferimento coincida con il punto materiale
.
In figura 1 rappresentiamo il corpo in un generico istante
, denotando con
la sua posizione lungo l’asse
all’istante
tale che
. Sia
l’angolo formato dal raggio che unisce il centro con il punto materiale e la verticale ed osserviamo che tra
e la conca si genera la reazione vincolare
dovuta al contatto tra i due, inoltre, per il terzo principio della dinamica, si genera sulla conca una forza uguale e opposta
(vedi figura 1) che proiettata lungo l’asse
e l’asse
è data da:
La forza spinge la conca lungo la parete verticale, quindi finchè la massa
si trova in una generica posizione
, con
, la conca non si muoverà.
Dal momento che la conca e la parete verticale sono a contatto, quest’ultima risponde alla sollecitazione della conca con una forza verticale (vedi figura 1).
Per il secondo principio della dinamica, finché la massa si trova tra
, per la conca, lungo l’asse
, abbiamo
Rappresentiamo ora nella figura 2 in un generico istante
tale che la sua posizione rispetto all’asse
sia
con
dove
è la posizione del centro di massa della conca lungo l’asse
in un generico istante (vedi figura 2).
Denotiamo di nuovo con l’angolo formato dal raggio che unisce il punto materiale con la verticale come mostrato in figura 2[1]
Possiamo osservare che la conca si è staccata dalla parete verticale in quanto soggetta alla forza orizzontale responsabile di farla muovere nella direzione positiva dell’asse delle
(sempre quando il punto materiale si trova in una generica posizione
).
Ci viene richiesto di determinare l’altezza massima raggiunta da rispetto al sistema
dopo che la conca si è spostata dall’asse verticale. Per ottenere ciò, dobbiamo imporre che esista un certo istante
tale che
abbia velocità relativa nulla rispetto alla conca.
Vogliamo determinare la velocità del punto materiale quando arriva in
. In tale situazione, osserviamo che agiscono solo forze conservative, quindi, si conserva l’energia meccanica del sistema. Considerando che all’istante iniziale l’energia è solo potenziale poiché tutto è in quiete, abbiamo:
avendo scelto l’asse delle come livello zero dell’energia potenziale.
Nella seguente figura è rappresentato il punto materiale nell’istante iniziale.
Ora consideriamo l’istante di tempo quando si trova in
(vedi figura 4). In tale situazione, il punto materiale
possiede una velocità diretta lungo l’asse
di modulo
e quindi il punto materiale ha energia cinetica
ed energia potenziale nulla (poichè si trova a quota nulla), dunque
Nella seguente figura è rappresentata la situazione sopra descritta.
Dalle precedenti considerazioni e dalla conservazione dell’energia abbiamo
da cui
Osserviamo che per è presente la forza esterna
quindi non si conserva la quantità di moto mentre per
si annulla perché non c’è più contatto tra la conca e il piano verticale, dunque, non ci sono forze esterne lungo l’asse
e si conserva la quantità di moto lungo l’asse
, in altri termini, si conserva la quantità di moto parzialmente rispetto all’asse
.\\
Sia la velocità della conca in un generico istante
e sia
la velocità lungo l’asse
di
. Dalla conservazione della quantità di moto possiamo scrivere
(1)
Ora consideriamo l’istante di tempo in cui ha velocità relativa nulla rispetto alla conca, chiamiamo
l’energia cinetica finale del sistema,
l’energia potenziale finale in tale istante e notiamo che conca e punto materiale
hanno la stessa velocità orizzontale in tale istante rispetto al sistema
.
Calcoliamo e
:
(2)
(3)
dove è la quota massima raggiunta da
(vedi figura 5).
Sommando membro a membro di (2) e (3) otteniamo
e dalla conservazione dell’energia abbiamo
(4)
da cui
Sviluppando i calcoli arriviamo a
Concludiamo che l’altezza richiesta è
Osservazione. Osserviamo che
da cui, per , si ha
ovviamente.
Svolgimento punto b. Sostituendo , come appena ottenuta, in (4) arriviamo a
Dunque concludiamo che la velocità nell’istante in cui raggiunge l’altezza massima è:
Svolgimento punto c. Per il terzo punto del problema dobbiamo capire cosa succede dopo che la massa raggiunge la quota massima. \\
Scegliamo un sistema di riferimento non inerziale solidale con la conca, avente assi
e
che mantengono sempre la stessa direzione rispetto al sistema di riferimento fisso
e paralleli a quest’ultimi, in particolare con
e origine
coincidente con la posizione lungo l’asse
del centro di massa della conca a quota nulla ovvero
(vedi figura 6).
Notiamo che nell’istante in cui raggiunge la quota massima sarà soggetta, nel sistema di riferimento precedentemente descritto, alla forza apparente
, con
accelerazione della conca orientata nel verso positivo dell’asse
del sistema di riferimento fisso che farà tornare indietro la massa
in tale sistema di riferimento.
Come detto, finché si troverà tra
rispetto al sistema di riferimento fisso, sulla conca sarà applicata la componente orizzontale della reazione normale che continuerà a spingere la conca verso destra e a farla accelerare, quindi la velocità massima della conca viene raggiunta quando nel sistema di riferimento non inerziale solidale con la conca, la massa
raggiunge il punto più basso della conca ovvero quando la massa
si ritrova allineata con il centro della semisfera.
Il punto materiale in tale istante avrà una velocità
rispetto al sistema fisso orientata nel verso positivo dell’asse
(vedi figura 7).
Raggiunto il punto la massa
nel sistema di riferimento solidale con la conca continuerà a salire e la conca sarà soggetta alla componente orizzontale della reazione vincolare che la farà decelerare, quindi la velocità massima sarà raggiunta nell’istante in cui il punto materiale si trova nel punto più basso della conca. In generale, il punto materiale continuerà a salire fino a quando la conca non si fermerà rispetto al sistema di riferimento fisso per poi cominciare a muoversi nel verso dell’asse negativo delle
. Inoltre,
continuerà a salire dentro la conca fino a quando successivamente ad un istante
avrà velocità relativa nulla rispetto alla conca, per poi ritornare indietro in un sistema di riferimento solidale con essa, e così via per un tempo infinito, poiché si conserva l’energia.
Ora imponiamo la conservazione dell’energia considerando l’istante in cui la conca raggiunge la velocità massima: l’energia totale del sistema è solamente data da quella cinetica
e dalla conservazione dell’energia abbiamo
(5)
dove, come già detto, è il modulo della velocità di
rispetto al sistema di riferimento fisso e
è la velocità della conca in tale istante.\\
Imponendo la conservazione della quantità di moto possiamo scrivere la seguente equazione
(6)
Mettendo a sistema (5) e (6) abbiamo
da cui
Sviluppando i calcoli otteniamo
e dunque concludiamo che la velocità massima richiesta è
1. Osserviamo che il centro di massa della conca non coincide con il centro della semicirconferenza. ↩
Fonte: esami di fisica 1, 14/09/2018 universita degli studi di Palermo.