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Esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 10

Moto rettilineo uniformemente accelerato

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Esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 10: in questo articolo presentiamo il decimo esercizio dedicato a questo argomento, parte di una raccolta più ampia. L’intera serie di esercizi è disponibile al seguente link: raccolta completa degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato.

Di seguito sono elencati l’esercizio precedente e quello successivo:

Pensato per un corso di Fisica 1, l’esercizio è rivolto a studenti e appassionati della materia. La soluzione è sviluppata con rigore metodologico e precisione espositiva, in linea con lo stile di Qui Si Risolve.

Buona lettura!

 

Testo esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 10

Esercizio 10  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar). In una serata nebbiosa un ragazzo accompagna la fidanzata alla partenza del treno. Quando il treno parte, con accelerazione a_{t}=3600\;\text{km}\cdot\text{h}^{-2}, il ragazzo comincia a correre lungo la banchina con accelerazione a_{r}=1400\;\text{km}\cdot\text{h}^{-2}. Supponendo che il ragazzo, a causa della nebbia, non riesca a vedere la fidanzata se la distanza tra lui e il treno supera una distanza d=50\;{\text{m}}, si determini dopo quanto tempo il ragazzo non riesce più a vedere la fidanzata. Si considerino il ragazzo e il treno come punti materiali.

 

 

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Figura 1.

Un ragazzo e un treno si muovono lungo un binario in una serata nebbiosa. Il treno parte con accelerazione at, mentre il ragazzo inizia a correre lungo la banchina con accelerazione ar. La visibilità è limitata a una zona di 50 metri. Quando la distanza tra il ragazzo e il treno supera questa soglia, il ragazzo non riesce più a vedere la fidanzata.

 

Richiami teorici.

Ricordiamo che quando un corpo si muove di moto rettilineo uniformemente accelerato è descritto dalle seguente leggi

(1)   \begin{equation*} \boxed{\begin{cases} x(t) = x_{i}+v_{i}(t-t_{i})+\dfrac{1}{2}a(t-t_i)^{2}\\[10pt] v(t)=v_{i}+a(t-t_{i})\\[10pt] v^{2}(x)=v_{i}^{2}+2a(x-x_i), \end{cases}} \end{equation*}

dove x_i è la posizione iniziale, v_i è la velocità iniziale, a è l’accelerazione costante e t_i è l’istante dell’inizio del moto. Sfrutteremo il sistema (1) durante lo svolgimento dell’esercizio, richiamando le equazioni opportunamente a seconda del contesto.

 

 


Svolgimento.

Scegliamo un sistema di riferimento fisso Ox. L’asse x è coincidente con il binario del treno e l’origine O è coincidente con il punto di partenza del treno all’istante di tempo t=t_0=0. Inoltre, si assuma che all’istante t=t_0=0 il ragazzo si trovi nell’origine del sistema di riferimento introdotto. Il ragazzo inizia a correre nel verso positivo dell’asse x dallo stesso punto e allo stesso istante in cui parte il treno. Il treno e il ragazzo si muovono di moto rettilineo uniformemente accelerato rispetto al sistema di riferimento fisso Ox, rispettivamente con a_{t}\neq a_{r}. Applicando l’equazione (1)_1, è possibile determinare la legge oraria che descrive il moto del treno e del ragazzo, sapendo che per entrambi la velocità iniziale v_i è nulla. Si ottiene:

(2)   \begin{equation*} x_{t}(t)=\frac{1}{2}a_{t}t^2 \end{equation*}

e

(3)   \begin{equation*} x_{r}(t)=\frac{1}{2}a_{r}t^2. \end{equation*}

Si osservi che abbiamo posto che la posizione iniziale del treno e del ragazzo sia la stessa e uguale a zero, perché entrambi partono dall’origine del sistema di riferimento introdotto. Vogliamo calcolare, dal momento della partenza, dopo quanto tempo il ragazzo non riesce più a vedere la fidanzata che sta sul treno. Sappiamo dai dati del problema che il ragazzo perde di vista il treno appena la loro distanza è maggiore di d=50\;\text{m}. Calcoliamo allora l’istante di tempo t in cui il treno e il ragazzo distano esattamente d=50\;\text{m}. La distanza d tra il treno e il ragazzo è

(4)   \begin{equation*} d=x_{t}-x_{r}. \end{equation*}

Sfruttando le equazioni (2) e (3), l’equazione (4) diventa

(5)   \begin{equation*} d=\frac{1}{2}a_{t}t^2-\frac{1}{2}a_{r}t^2, \end{equation*}

oppure

(6)   \begin{equation*} d=\frac{1}{2}t^2(a_{t}-a_{r}), \end{equation*}

cioè

(7)   \begin{equation*} t^2=\frac{2d}{a_{t}-a_{r}}, \end{equation*}

conseguentemente

(8)   \begin{equation*} t=\sqrt{\frac{2d}{a_{t}-a_{r}}}. \end{equation*}

Sostituendo i valori numerici forniti dal testo, e trasformando opportunamente le unità di misura, dalla precedente equazione, si trova

    \[\boxcolorato{fisica}{ t=\sqrt{\frac{2d}{a_{t}-a_{r}}}=\sqrt{\dfrac{2\cdot\text{50 m}}{\left(3600-1400\right)\cdot\dfrac{\text{1000 m}}{\text{60}^4 \,\text{s}^2}}}=\text{24,3}\:\text{s}.}\]

 


Osservazione.

La differenza tra le due accelerazioni a_{t}-a_{r} è uguale all’accelerazione del treno rispetto ad un sistema di riferimento non inerziale solidale con il ragazzo. Correndo il ragazzo ad un’accelerazione a_{r} nello stesso verso del treno, rispetto al suo punto di vista il treno sta accelerando con un’accelerazione minore a'_{t}=(a_{t}-a_{r})<a_{t}. Si sarebbe potuto quindi risolvere il problema introducendo un nuovo sistema di riferimento solidale con il ragazzo e il treno che si allontana da lui con moto rettilineo uniformemente accelerato di accelerazione pari ad a'_{t}. Richiedendo una distanza percorsa dal treno pari a d e sfruttando (1)_1, si sarebbe ottenuta l’equazione (6), da cui la soluzione.

 
 

Scarica gli esercizi svolti

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