Esercizio lavoro ed energia 40
L’esercizio 40 sul lavoro e l’energia fa parte della raccolta inclusa nella cartella Dinamica del punto materiale: Lavoro ed energia in Meccanica classica. Questo esercizio segue Esercizio lavoro ed energia 39 ed è il precedente di un eventuale Esercizio lavoro ed energia 41. Questo esercizio è progettato per studenti che frequentano un corso di Fisica 1, indirizzato a chi studia ingegneria, fisica o matematica.
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Testo lavoro ed energia 40
Esercizio 40 . Un corpo di massa è in quiete in un punto , su di una guida rettilinea orizzontale liscia; viene messo in moto tramite l’applicazione di una botta. La botta ha una durata di tempo molto breve. Dopo la botta, la massa , ha una velocità parallela al piano orizzontale, come rappresentato in figura 1. Si richiede di calcolare
- il valor medio della forza applicata durante la botta di durata molto breve.
Dopo la botta, il corpo scivola lungo la guida rettilinea orizzontale liscia fino al punto , come rappresentato in figura 1. Raggiunto il punto la guida orizzontale si raccorda con una guida scabra, posta in un piano verticale, avente la forma di un quarto di circonferenza di raggio . Il lavoro della forza di attrito lungo il percorso curvilineo vale .
Si richiede di calcolare
- supponendo che valga , il modulo della velocità del corpo nel punto ;
- la reazione normale della guida nel punto , ovvero nel punto che raccorda la guida orizzontale con la guida scabra circolare.
Svolgimento punto 1.
(1)
dove rappresenta la variazione di quantità di moto del corpo tra l’istante precedente la botta (quando esso è in quiete, ) e l’istante immediatamente successivo (). Abbiamo dunque
Chiaramente la forza , di modulo , è diretta nella stessa direzione della velocità , ossia parallelamente alla guida rettilinea orizzontale liscia. Inoltre, poiché sul corpo di massa non agiscono forze lungo la direzione del piano orizzontale, esso permane in un moto rettilineo uniforme fino al punto , per il primo principio della dinamica.
Svolgimento punto 2.
Figura 2: sistema nella configurazione iniziale (sinistra) e nella configurazione finale (destra) considerate.
Nel punto , per come abbiamo definito , l’energia meccanica del corpo è puramente cinetica, ossia
(2)
Nel punto il corpo si trova ad un’altezza rispetto al piano orizzontale, pertanto l’energia meccanica del corpo è data dalla somma dell’energia cinetica e dell’energia potenziale gravitazionale, ossia
(3)
Dal teorema delle forze vive sappiamo che il lavoro fatto dalla forza di attrito è pari alla variazione di energia meccanica del corpo, cioè
(4)
da cui, utilizzando le equazioni (2) e (3), la precedente equazione diventa
(5)
Esplicitando dall’equazione (5), si trova
(6)
ovvero
Svolgimento punto 3.
(7)
ed una componente normale
(8)
quando si trova nel punto . Chiaramente, per la scelta fatta del sistema di riferimento, la direzione coincide con la direzione tangenziale alla guida, e la direzione coincide con la direzione normale alla guida.
Figura 3: diagramma di corpo libero nel punto della guida e rappresentazione del sistema di riferimento scelto.
Per il secondo principio della dinamica, proiettando le forze lungo gli assi e , otteniamo che
(9)
Dalla seconda equazione del sistema (9) otteniamo che la reazione vincolare nel punto è pari ad
(10)
Ricordando che, dato che il corpo lungo tutta la guida rettilinea orizzontale liscia si muove di moto rettilineo uniforme, si ha ; da cui, la precedente equazione diventa
Esercizi di Meccanica classica
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Ulteriori risorse didattiche per la fisica
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- American Physical Society (APS) – La APS è una delle organizzazioni più importanti per i fisici. Il sito offre accesso a pubblicazioni, conferenze, risorse educative e aggiornamenti sulle novità del mondo della fisica.
- Institute of Physics (IOP) – L’IOP è un’importante organizzazione professionale per i fisici. Il sito offre risorse per l’apprendimento, accesso a riviste scientifiche, notizie e informazioni su eventi e conferenze nel mondo della fisica.
- Physics World – Physics World è una rivista online che offre notizie, articoli, interviste e approfondimenti su vari argomenti di fisica. È una risorsa preziosa per chiunque sia interessato agli sviluppi contemporanei nella fisica.
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Lavoro ed energia nelle energie rinnovabili: fondamenti per un futuro sostenibile
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Il concetto di lavoro in fisica si riferisce al trasferimento di energia attraverso l’applicazione di una forza su un corpo che si muove nella direzione della forza stessa. In termini di energia rinnovabile, il lavoro viene svolto ogni volta che una fonte naturale di energia, come il vento, il sole, o l’acqua, viene convertita in una forma di energia utilizzabile, come l’elettricità. Ad esempio, nelle turbine eoliche, il lavoro è compiuto dal vento che esercita una forza sulle pale, facendole ruotare. Questa rotazione viene convertita in energia elettrica attraverso un generatore. Il vento compie lavoro sulle pale, trasferendo loro l’energia cinetica necessaria per generare elettricità. Nei pannelli fotovoltaici, i fotoni provenienti dal sole “spingono” gli elettroni attraverso un semiconduttore, generando corrente elettrica. Anche se il concetto di lavoro qui è meno intuitivo rispetto all’eolico, l’energia solare svolge un lavoro fondamentale nel liberare gli elettroni necessari per produrre energia. Nelle centrali idroelettriche, l’acqua che cade da un’altezza compie lavoro sulle turbine situate alla base delle dighe. Questo lavoro, dovuto all’energia potenziale dell’acqua, viene trasformato in energia cinetica e infine in energia elettrica.
L’energia è la capacità di un sistema di compiere lavoro. Nelle energie rinnovabili, la sfida principale è catturare e convertire l’energia disponibile nell’ambiente in una forma utilizzabile. Le principali forme di energia coinvolte nelle tecnologie rinnovabili includono l’energia cinetica, come quella del vento e dell’acqua in movimento, che può essere convertita direttamente in energia elettrica, l’energia solare, che può essere convertita in energia elettrica attraverso pannelli fotovoltaici o utilizzata per riscaldare fluidi in impianti solari termici, e l’energia potenziale, come l’energia immagazzinata nell’acqua dietro una diga, che può essere rilasciata per generare energia elettrica.
Uno degli obiettivi principali nello sviluppo delle tecnologie rinnovabili è migliorare l’efficienza con cui queste tecnologie convertono l’energia disponibile in energia utilizzabile. L’efficienza è spesso definita come il rapporto tra l’energia prodotta e l’energia disponibile, e può essere limitata da vari fattori, tra cui le perdite energetiche sotto forma di calore e l’inefficienza dei componenti meccanici ed elettrici. La sostenibilità delle energie rinnovabili non dipende solo dall’efficienza, ma anche dalla capacità di queste tecnologie di ridurre l’impatto ambientale rispetto alle fonti fossili. A differenza del carbone, del petrolio e del gas naturale, le fonti rinnovabili non emettono direttamente gas serra durante la produzione di energia e possono essere sfruttate in modo continuo senza esaurirsi nel tempo.
Mentre il mondo si sposta verso un futuro più sostenibile, l’importanza delle energie rinnovabili continuerà a crescere. Gli sviluppi tecnologici stanno rendendo queste fonti di energia sempre più competitive rispetto alle fonti tradizionali, riducendo i costi e migliorando l’affidabilità. Con il continuo progresso nella scienza dei materiali e nelle tecnologie di stoccaggio dell’energia, le energie rinnovabili sono destinate a svolgere un ruolo centrale nel soddisfare le esigenze energetiche globali, contribuendo al contempo a mitigare il cambiamento climatico. In conclusione, il concetto di lavoro ed energia è intrinsecamente legato alle energie rinnovabili, fornendo una base per comprendere come queste tecnologie catturano e trasformano le risorse naturali in energia utilizzabile. Con l’aumento della consapevolezza ambientale e la pressione per ridurre le emissioni di carbonio, le energie rinnovabili rappresentano non solo una soluzione necessaria, ma anche una strada percorribile verso un futuro energetico sostenibile.
Lavoro ed energia: l’evoluzione storica e scientifica di due concetti fondamentali della fisica
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Il concetto di energia ha una storia più lunga e complessa. L’idea che il movimento e le forze potessero essere legate a una sorta di “capacità di compiere lavoro” risale all’antichità, ma il concetto moderno di energia iniziò a prendere forma solo nel XVII secolo. Un passo importante fu fatto con i lavori di Gottfried Wilhelm Leibniz e Émilie du Châtelet nel XVII e XVIII secolo. Leibniz sviluppò il concetto di vis viva (forza viva), che corrisponde all’energia cinetica moderna, come il prodotto della massa di un corpo e del quadrato della sua velocità. Questo concetto fu ulteriormente sviluppato da Émilie du Châtelet, che chiarì il ruolo dell’energia potenziale, contribuendo a formare la base del principio di conservazione dell’energia.
Nel XIX secolo, scienziati come Joule, Helmholtz, e Thomson (Lord Kelvin) consolidarono il concetto di energia come quantità fisica conservata. Joule, in particolare, dimostrò l’equivalenza tra lavoro meccanico e calore, stabilendo il principio di conservazione dell’energia, noto come la prima legge della termodinamica.
La formalizzazione del lavoro e dell’energia come concetti interconnessi permise agli scienziati di sviluppare una comprensione più profonda dei processi fisici. In meccanica classica, il lavoro svolto su un sistema è strettamente legato alle variazioni di energia del sistema, e questa comprensione è alla base di molte applicazioni in ingegneria e fisica. Nel tempo, questi concetti sono diventati fondamentali non solo nella meccanica, ma anche in altre branche della fisica, come la termodinamica e l’elettromagnetismo, fornendo un linguaggio comune per descrivere e analizzare un’ampia gamma di fenomeni naturali.