Esercizio sui sistemi di punti materiali 14 rappresenta il quattordicesimo problema della raccolta dedicata agli esercizi misti sui sistemi di punti materiali. Questo esercizio costituisce la naturale prosecuzione dell’Esercizio sui sistemi di punti materiali 13, e segue l’Esercizio sui sistemi di punti materiali 15.
Questo esercizio è concepito per gli studenti del corso di Fisica 1 ed è particolarmente indicato per coloro che intraprendono studi in ingegneria, fisica o matematica, fornendo un’opportunità per applicare i principi della meccanica classica ai sistemi di punti materiali.
L’argomento successivo a questa sezione è la dinamica del corpo rigido, mentre l’argomento precedente riguarda gli esercizi sui moti relativi.
Testo esercizio sistemi di punti materiali 14
Esercizio 14 . Su due guide orizzontali e parallele, poste in un piano verticale e distanti tra loro
, possono scorrere senza attrito due piccoli anelli di masse
e
. I due anelli sono collegati tra loro da una molla ideale, di massa trascurabile, lunghezza a riposo trascurabile e costante elastica
. All’istante
tramite un’opportuna forza esterna l’anello di massa
si mette in moto con una velocità di modulo
diretta parallelamente alle guide, come in figura 1, mentre il secondo anello a quell’istante è in quiete. Supporre che
ed
, all’istante
siano allineati, come in figura 1. Le velocità dei due corpi all’istante iniziale vanno riferite rispetto ad un sistema di riferimento fisso. Si calcoli l’allungamento massimo della molla e il tempo minimo
che si deve attendere affinché ciò avvenga.
Richiami teorici.
- Fissato un sistema di riferimento inerziale
, dal quale si osserva un sistema fisico di
punti materiali di massa
,
, il centro di massa è definito come
dove
,
,
sono rispettivamente i vettori posizione di
,
.
- Consideriamo un sistema fisico composto da
punti materiali e non soggetto a forze esterne. Sotto tali condizioni il centro di massa del sistema rimane in quiete o si muove di moto rettilineo uniforme rispetto ad un sistema di riferimento inerziale
. Scegliamo un sistema di riferimento
solidale con il centro di massa, ovvero un sistema di riferimento con gli assi paralleli agli assi del sistema di riferimento
, cioè
,
e
, tale per cui l’origine di questo sistema di riferimento sia coincidente con il centro di massa. In queste condizioni il sistema di riferimento
è inerziale. Inoltre, siano
,
,…,
i vettori posizione degli
nel sistema di riferimento solidale con il centro di massa. Di seguito, in figura 2, rappresentiamo quanto detto, nel caso particolare in cui nell’istante iniziale il centro di massa
si trovi sull’asse delle
e
. Il punto
, in figura 1, rappresenta un punto qualunque degli
, dove
e
sono le distanze di
rispettivamente da
e
, come si può dedurre dalla figura 2.
Si osservi che il precedente risultato ha validità del tutto generale, cioè è valido anche se il sistema di riferimento solidale con il centro di massa è non inerziale; in altri termini, se il sistema fisico di
punti materiali non è soggetto a forze esterne, l’equazione (1) continua ad essere valida.
- Scelto un sistema fisico di
punti materiali, se la somma delle forze è esterna è nulla in una particolare direzione, la componente della velocità del centro di massa lungo quella direzione rimane costante. Inoltre, si ricordi che le forze interne non influenzano il moto del centro di massa.
- Nel sistema di riferimento solidale con il centro di massa, per il generico
-esimo punto materiale, vale
dove
,
e
sono rispettivamente la velocità del
-esimo punto materiale nel sistema di riferimento fisso
, la velocità del
-esimo punto materiale nel sistema di riferimento
solidale con il centro di massa, e la velocità del centro di massa nel sistema di riferimento fisso
.
- Ricordiamo il teorema di König per l’energia cinetica
dove
è l’energia cinetica del sistema fisico in esame rispetto al centro di massa e
è l’energia cinetica del centro di massa rispetto ad un sistema di riferimento inerziale. Formulando la relazione precedente in forma discorsiva, possiamo affermare quanto segue: l’energia cinetica totale di un sistema fisico di
punti materiali rispetto ad un sistema di riferimento inerziale è data dalla somma dell’energia cinetica del centro di massa e di quella del sistema rispetto al centro di massa.
Svolgimento.
Scegliamo come sistema fisico le due masse ed
. In questo sistema fisico le forze interne sono le forze
e
, mentre le forze esterne sono
,
,
e
. Le forze esterne sono tutte orientate parallelamente all’asse delle
, pertanto si conserva la quantità di moto totale del sistema nella direzione orizzontale, in altri termini il centro di massa del sistema si muove di moto rettilineo uniforme lungo l’asse delle
. Siano
,
,
e
rispettivamente la posizione iniziale lungo l’asse delle
di
, la posizione iniziale lungo l’asse delle
di
, la posizione iniziale lungo l’asse delle
di
e la posizione iniziale lungo l’asse delle
di
. Siano
e
rispettivamente la posizione iniziale lungo l’asse delle
del centro di massa e la posizione iniziale lungo l’asse delle
del centro di massa.
Sfruttando quando detto, si trova che, le coordinate del centro di massa nella configurazione all’istante
sono date da
Per definizione la velocità del centro di massa , nel generico istante di tempo
, è data da
dove e
sono rispettivamente le velocità di
e
rispetto al sistema di riferimento fisso, in un generico istante
. Siano
e
rispettivamente le componenti lungo l’asse delle
e delle
del vettore
. Siano
e
rispettivamente le componenti lungo l’asse delle
e delle
del vettore
. Inoltre, siano
e
i versori rispettivamente dell’asse delle
e delle
. Sfruttando quanto definito, l’equazione (5) diventa
Siano e
rispettivamente le componenti lungo l’asse delle
e delle
del vettore
. Pertanto, di nuovo, sfruttando quanto appena detto, la precedente equazione diventa
All’istante l’anello di massa
è in quiete, cioè vale
, mentre il corpo di massa
ha velocità di componente
nella direzione positiva dell’asse delle
. Avvalendoci delle condizioni iniziali dei due corpi
ed
, calcoliamo la velocità costante del centro di massa, nella direzione dell’asse delle
, cioè
Osserviamo che, lungo l’asse delle , i punti materiali
ed
hanno quota costante, pertanto per ogni istante
si ha
dove si è usato il risultato pervenuto nell’equazione (4); in altri termini, lungo l’asse delle il centro di massa rimane in quiete e si trova nella posizione definita nell’equazione (10) indefinitamente.
Scegliamo un sistema di riferimento
, solidale con il centro di massa, con l’origine
centrata nel centro di massa del sistema, come illustrato in figura 4
ad un generico istante
.
Osserviamo che, poiché il centro di massa si muove di moto rettilineo, uniforme il sistema di riferimento è inerziale; pertanto, sui corpi
ed
non vanno considerate le forze apparenti. Siano
e
rispettivamente le posizioni di
ed
lungo l’asse delle
. Supponiamo che, dopo l’istante
, il sistema si trovi nella configurazione generica mostrata in figura 4, in cui le masse
e
si trovano ad una ascissa
ed
all’origine
rispettivamente. La molla che collega i due anelli subirà un allungamento orizzontale pari a
(oltre che un allungamento verticale ininfluente dal punto di vista dinamico perché i due corpi si muovono solo lungo l’asse delle
). Dal secondo principio della dinamica lungo l’asse delle
per il corpo
, abbiamo
dove è la componente delle
della forza della molla
. Per poter risolvere l’equazione (11) è necessario esplicitare la variabile
in funzioni di
, in modo tale da avere l’equazione (11) in funzione della sola variabile
. Per fare ciò, ricordiamo che, per definizione di centro di massa, l’ascissa del centro di massa rispetto a tale sistema è nulla, ossia
Mettendo a sistema l’equazione (13) con l’equazione (11), si ottiene
cioè la massa ridotta del sistema in esame; per cui l’equazione (14) diventa
dove . L’equazione (16) è l’equazione del moto di un corpo di massa
che si muove di moto armonico semplice, avente legge oraria
dove e
sono rispettivamente l’ampiezza massima del moto di
e la fase iniziale del moto armonico di
. Derivando rispetto al tempo ambo i membri della precedente equazione, si ottiene
All’istante la posizione dell’anello di massa
rispetto al sistema del centro di massa è nulla, infatti dalla prima equazione del sistema (4) abbiamo visto che
, per cui
Derivando rispetto al tempo ambo i membri dell’equazione (12), si ottiene
dove e
sono rispettivamente
e
. Dalla precedente equazione, si trova
Sostituendo nella precedente equazione, si ottiene
Tra le velocità ,
e
, vale
o anche
conseguentemente, sostituendo nella precedente equazione, si ha
cioè
dove si è usata l’equazione (9) e la condizione iniziale . Sostituendo
nell’equazione (18), sfruttando l’equazione (27), si ha
da cui, usando il valore di ottenuto nell’equazione (19), si trova
Sostituendo i valori di e
ricavati alle equazioni (19) e (29) rispettivamente, la legge oraria (calcolata nell’equazione (17)) del corpo
, diventa
Sostituendo l’espressione di appena ottenuta nell’equazione (13), otteniamo che la legge oraria del corpo
è pari ad
Sia il primo istante di tempo tale per cui la funzione
assume il suo valore massimo; per cui deve valere
affinché sia pari ad 1. Sostituendo
nelle equazioni (30) e (32), si ottiene rispettivamente
e
A questo punto, deduciamo che il massimo allungamento orizzontale della molla si ha in corrispondenza della massima distanza relativa orizzontale tra i due anelli, ossia
In figura 5 è illustrata la configurazione del sistema in corrispondenza dell’istante .
In riferimento alla figura 5, all’istante
la molla risulta complessivamente allungata di in verticale e
in orizzontale.
Quindi l’allungamento massimo
della molla è pari a
Ricordando che
è possibile riscrivere le due precedenti equazioni come
e
Approfondimento.
Per il teorema di König sappiamo che l’energia cinetica totale del sistema è data dalla somma dell’energia cinetica del centro di massa e dell’energia cinetica dei due corpi rispetto al centro di massa. Quindi all’istante avremo che
Dall’equazione (22), si ha
da cui l’equazione (39) diventa
oppure
cioè
Avvalendoci dell’equazione (27), la precedente equazione diventa
in altri termini
Dunque, sfruttando la precedente equazione, l’equazione (38) diventa
Siccome i due corpi ed
si muovono di moto armonico, quando l’allungamento della molla è massimo le velocità
e
dei due corpi relative al centro di massa sono nulle, pertanto l’energia cinetica totale del sistema in questo istante è
cioè l’energia cinetica totale del sistema è data dal solo contributo dell’energia cinetica del centro di massa, come si può dedurre dal teorema di König. Come per il Metodo 1, sia la lunghezza massima della molla; allora l’energia meccanica totale nell’istante in cui la molla ha tale lunghezza è
dove abbiamo usato l’equazione (47). Poiché, l’energia meccanica è conservata, si ha
la quale, ricordando i risultati pervenuti nelle equazioni (46) e (48), diventa
ossia
cioè
come ottenuto in precedenza.
Fonte.
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