Teorema dell’energia-lavoro e conservazione dell’energia meccanica
Autori e revisori dell’articolo Teorema delle forze vive
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dove è l’energia cinetica (definita come ), è il lavoro della forza , quindi
Nota: le forze possono essere sia di natura conservativa che non conservativa.
Dimostrazione.
Figura 1: rappresentazione di un punto materiale in moto sotto l’azione di -forze.
Dalla seconda legge della dinamica abbiamo che
(1)
dove è la quantità di moto. Ipotizzando che la massa non dipenda dal tempo, la (1) diventa
Ora ricordiamo che il lavoro di una forza è definito come
(2)
dove è il sostegno (il percorso fatto da ) di estremi e (si veda la figura 1), è la parametrizzazione di con ed infine è la velocità di .
Notiamo che e .
La (1) può essere riscritta come segue
Consideriamo ora
e poichè non dipende da , allora possiamo portarla fuori dall’integrale
Da (2) abbiamo
Ora ricordiamo che e, derivando quest’ultima da entrambe le parti,
Poiché il prodotto scalare è commutativo, abbiamo
quindi
da cui
Formulando la relazione precedente in forma discorsiva, possiamo affermare quanto segue: la somma di tutti i lavori agenti su un punto materiale che va da un punto a lungo un percorso (si veda la figura 1) uguaglia la variazione di energia cinetica. Osserviamo che il teorema dell’energia lavoro può essere espresso anche in funzione della quantità di moto come
Il campo scalare rappresenta l’energia potenziale associata al campo.
Dimostrazione.
: siano due punti di di coordinate, rispettivamente, e e sia una qualunque curva orientata di estremi e . Osserviamo che per ipotesi, fissato , l’integrale curvilineo del campo lungo dipende solo da e non dal percorso scelto. Dunque è ben definita la funzione
Vogliamo mostrare che è effettivamente un potenziale di . Proviamo che
Congiungiamo al punto con un segmento rettilineo di equazioni parametriche
come mostrato nella figura 2.
Figura 2.
Poiché si ha , usando le proprietà di additività dell’integrale di linea, scriviamo
Ne segue che
Poichè la funzione di una variabile è continua in , per il teorema della media integrale, l’ultimo integrale scritto è uguale a per un certo dipendente da , . Per , la continuità di rispetto a tutte le variabili ci dà .
In modo analogo si dimostra che
per cui è una funzione potenziale per il campo , che risulta pertanto conservativo.
: siano curve regolari a tratti contenute in e aventi stesso punto iniziale e stesso punto finale, per il resto disgiunte. Cambiamo l’orientazione di e chiamiamo la nuova curva. Sappiamo che
Definiamo poi la curva semplice e chiusa che risulta regolare a tratti. Usando (2) e l’additività dell’integrale di linea, si ha
da cui (1).
Osservazione 1.
Il teorema implica che, se si riesce a trovare una curva semplice e chiusa tale che
allora non è conservativo in .
In particolare esso non dipende dal percorso fatto da (si veda la figura 1) ma solamente dai punti iniziale e finale (ai veda il teorema 2).
Dimostrazione lemma.
Nel caso in cui la parametrizzazione del sostegno ovvero sia di classe a tratti si ragiona nello stesso modo in ogni tratto in cui è regolare e si sommano i vari contributi per ottenere il risultato.
Osservazione 2.
(3)
Il risultato (3) rappresenta un concetto fondamentale in fisica ovvero che su un punto materiale sul quale agiscono solo forze conservative, si conserva l’energia meccanica totale . Questo teorema prende il nome di conservazione dell’energia meccanica.
Nota: Il teorema delle forze vive spesso viene chiamato anche teorema del lavoro-energia o dell’energia cinetica.