Esercizio 42 . Un’asta omogenea di lunghezza
è appoggiata sulla superficie di una semisfera perfettamente liscia di raggio
fissata a un piano orizzontale scabro con coefficiente di attrito statico
, come mostrato in figura 1. Dimostrare che se il sistema è in equilibrio vale la seguente relazione
(1)
dove è l’angolo che forma il segmento (raggio della sfera) che congiunge il centro della sfera (
) e il punto di contatto tra asta e sfera (
) con il piano orizzontale.
Svolgimento. Le forze esterne che agiscono sull’asta sono la reazione vincolare applicata nel punto
, la forza peso
applicata nel centro di massa
dell’asta (indicando con
la massa dell’asta), la forza d’attrito statico
e la reazione vincolare
sono entrambe applicate in
(punto d’intersezione tra asta e piano). In figura 2 rappresentiamo tutte le forze esterne applicate all’asta e il sistema di riferimento fisso
scelto.
Imponiamo che la somma di tutte le forze esterne ed dei momenti esterni sia uguale a zero, cioè
(2)
dove si è indicato con il k-esimo momento esterno agente sull’asta e con
e
le componenti della
-esima forza esterna lungo le direzioni
e
rispettivamente. Iniziamo considerando le componenti delle forze esterne lungo l’asse
, ossia
(3)
mentre per la direzione sarà dunque
(4)
Ricavando dalla equazione (3), e sostituendo nell’equazione (4), si otterrà:
(5)
(6)
Imponiamo la somma dei momenti es terni uguale a zero scegliendo come polo il centro della sfera . Rispetto a tale polo, si osserva facilmente che il momento della forza
è nullo, in quanto braccio e forza sono applicati lungo la stessa direzione; per lo stesso motivo, è nullo anche il momento di
. Gli unici momenti esterni non nulli sono quello relativo alla forza
e quello relativo a
. Osserviamo che
forma un angolo retto con il segmento
. Definiamo
l’angolo che la forza peso
forma con il segmento
(vedere figura 4). Pertanto la somma dei momenti esterni è
(7)
dove e
rappresentano le lunghezze dei segmenti discussi precedentemente.
Considerando il triangolo evidenziato in figura 3, il quale è retto in
, si avrà che
. Possiamo allora riscrivere l’equazione (7) sfruttando quanto detto ed esplicitando rispetto ad
, ottenendo
(8)
(9)
Poiché il sistema sia in equilibrio, deve valere
(10)
Sostituiamo (definita nell’equazione (6)) e
(definita nell’equazione (9)) nella relazione (10), ottenendo
(11)
dalla quale, semplificando opportunamente, si determina
(12)
che rappresenta la condizione relativa all’angolo che deve essere verificata affinché l’asta sia in equilibrio. Consideriamo adesso l’angolo
, esso è retto in
e pertanto l’angolo in
sarà
; è possibile sfruttare questa relazione per osservare che, considerando adesso il triangolo
, vale
. Si può ancora considerare il triangolo
per osservare che
, e cioè
. Sostituendo le relazioni ottenute nell’equazione (12) si ottiene
(13)
che può anche essere riscritta, semplificando opportunamente, come
(14)
Applicando (regola di duplicazione per il coseno) e raccogliendo forzatamente
al denominatore e semplificando, la relazione (14) diventa
(15)
che è proprio la relazione (1), ovvero quello che volevamo dimostrare.