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Esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 14

Moto rettilineo uniformemente accelerato

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Esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 14: in questo articolo presentiamo il quindicesimo esercizio dedicato a questo argomento, parte di una raccolta più ampia. L’intera serie di esercizi è disponibile al seguente link: raccolta completa degli esercizi sul moto rettilineo uniformemente accelerato.

Di seguito sono elencati l’esercizio precedente e quello successivo:

Pensato per un corso di Fisica 1, l’esercizio è rivolto a studenti e appassionati della materia. La soluzione è sviluppata con rigore metodologico e precisione espositiva, in linea con lo stile di Qui Si Risolve.

Buona lettura!

 

Testo esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 14

Esercizio 14  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Un veicolo inizialmente fermo si mette in movimento su un lungo rettilineo con accelerazione costante di modulo a_1. Dopo un intervallo di tempo \tau_1 l’accelerazione si annulla bruscamente e il moto del veicolo resta uniforme per un intervallo di tempo \tau_2-\tau_1, dopodiché il veicolo comincia a rallentare con accelerazione costante di modulo a_2. Si calcoli:

  1. l’istante di tempo \tau_3 in cui il veicolo si ferma e lo spazio totale x_{tot} percorso dal veicolo;
  2. la velocità scalare media v_m e l’accelerazione scalare media a_m del veicolo sull’intero percorso.

Esprimere i risultati in funzione degli istanti di tempo e dei tratti di spazio percorsi.

 

 

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Schema dell’esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 14. Il diagramma mostra un asse orizzontale con il punto O a sinistra, rappresentante la posizione iniziale del veicolo. Un segmento tratteggiato indica il moto del veicolo fino alla velocità v(τ1), seguita da un ulteriore tratto verso destra rappresentante il moto uniforme e successivamente il rallentamento fino all'arresto.

Figura 1: schema dell’esercizio sul moto rettilineo uniformemente accelerato 14.

 

Richiami teorici.

Ricordiamo che quando un corpo si muove di moto rettilineo uniforme la sua legge oraria è

(1)   \begin{equation*} 	\boxed{x(t)=x_i+v(t-t_i),} \end{equation*}

dove x_i è la posizione iniziale, v è la velocità costante e t_i è l’istante in cui ha inizio il moto.

Quando un corpo si muove di moto rettilineo uniformemente accelerato è descritto dalle seguente leggi

(2)   \begin{equation*} 	\boxed{\begin{cases} 			x(t)=x_i+v_i(t-t_i)+\dfrac{1}{2}a(t-t_i)^2\\ 			v(t)=v_i+a(t-t_i)\\ 			v^2(x)=v^2_i+2a(x-x_i), 	\end{cases}} \end{equation*}

dove x_i è la posizione iniziale, v_i è la velocità iniziale, a è l’accelerazione costante e t_i è l’istante dell’inizio del moto.

Sfrutteremo questi richiami durante lo svolgimento dell’esercizio, richiamando le equazioni opportunamente a seconda del contesto.


Svolgimento.

Scegliamo un sistema di riferimento fisso Ox come illustrato in figura 1 ed esaminiamo la prima parte del problema. Nel primo tratto, il veicolo, partendo da una velocità iniziale v_0 nulla e muovendosi con moto rettilineo uniformemente accelerato, raggiunge la velocità v_1 all’istante di tempo t=\tau_1. Dalle leggi della cinematica, in particolare dalla seconda equazione del sistema (2) si ha:

    \[ v_1 = v(\tau_1) = a_1 \tau_1, \]

dove a_1 rappresenta l’accelerazione relativa al primo tratto di percorso, che si sviluppa nell’intervallo di tempo [0,\tau_1].

Dopo questo intervallo di tempo, il veicolo procede con moto rettilineo uniforme fino all’istante di tempo t=\tau_2. Successivamente, ossia nell’intervallo di tempo [\tau_2,\tau_3] il veicolo si muove con moto rettilineo uniformemente accelerato, ma con accelerazione negativa.

Per maggiore chiarezza, rappresentiamo in figura 2 gli istanti di tempo e i tratti percorsi dal veicolo.

 

 

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Illustrazione degli intervalli di tempo e dei tratti percorsi dal veicolo. L'asse orizzontale x mostra il punto O a sinistra. Tre segmenti con frecce rappresentano le fasi del moto: il primo segmento indica il tratto accelerato fino a τ1, il secondo rappresenta il moto uniforme fino a τ2, e il terzo il rallentamento fino all'arresto a τ3. Sono indicati gli intervalli temporali τ1, τ2 - τ1 e τ3 - τ2 e le posizioni x(τ1), x(τ2) - x(τ1), x(τ3) - x(τ2).

Figura 2: illustrazione degli intervalli di tempo e dei tratti percorsi.

 

 

Dalla cinematica, si ha che la velocità a un generico istante t è data da

(3)   \begin{equation*} v(t)=v_1-a_2 t, \qquad \tau_1 \leq t \leq \tau_2 \end{equation*}

dove l’accelerazione a_2 è preceduta da segno negativo in quanto accelerazione negativa che comporta un rallentamento del veicolo. Applicando l’equazione precedente all’intervallo [\tau_2,\tau_3] e considerando in particolare t = \tau_3, ossia l’istante di tempo in cui il veicolo si ferma, avremo

(4)   \begin{equation*} v_1 - a_2 \tau_3 = 0, \end{equation*}

da cui segue

    \[\boxcolorato{fisica}{ \tau_3 = \frac{v_1}{a_2}.}\]

Consideriamo le leggi orarie relative ai tre tratti di percorso effettuati; per il primo tratto si ha

(5)   \begin{equation*} x(t)=\frac{1}{2} a_1 t^2 \quad t\in[0,\tau_1], \end{equation*}

per il secondo

(6)   \begin{equation*} x(t)=x(\tau_1) + v_1 (t-\tau_1) \quad t\in[\tau_1,\tau_2], \end{equation*}

mentre per il terzo

(7)   \begin{equation*} x(t)=x(\tau_2) + v_3 (t-\tau_2) - \frac{1}{2} a_2 (t-\tau_2)^2 \quad t\in[\tau_2,\tau_3], \end{equation*}

dove per il primo e terzo tratto abbiamo usato la prima equazione del sistema (2), mentre per il secondo tratto (moto rettilineo uniforme), abbiamo usato l’equazione (1). Nel primo tratto la distanza percorsa è data da

(8)   \begin{equation*} x(\tau_1) = x_1 =\frac{1}{2}a_1 \tau_1^2, \end{equation*}

mentre nel secondo tratto essa vale

(9)   \begin{equation*} x(\tau_2) - x(\tau_1) = x_2 - x_1 = v_1(\tau_2-\tau_1). \end{equation*}

Nel terzo tratto, la distanza percorsa dal veicolo prima di fermarsi è

(10)   \begin{equation*} x(\tau_3) - x(\tau_2) = x_3 - x_2 = v_3(\tau_3-\tau_2)-\frac{1}{2}a_2 (\tau_3-\tau_2)^2. \end{equation*}

La distanza totale percorsa, pari alla somma delle distanze nei tre tratti, vale allora:

    \[\boxcolorato{fisica}{x_{tot}=x_1+x_2+x_3=\dfrac{1}{2}a_1\tau_1^2+v_1(\tau_2-\tau_1) + v_3(\tau_3-\tau_2)-\frac{1}{2}a_2 (\tau_3-\tau_2)^2.}\]

Il secondo quesito del problema può ora essere risolto. Definiamo con t_{tot} il tempo totale in cui il moto analizzato si svolge. Considerando che la velocità scalare media (espressa in \text{m}/\text{s}) è il rapporto tra la lunghezza del percorso compiuto ed il tempo impiegato a percorrerlo, mentre l’accelerazione scalare media (espressa in \text{m}/\text{s}^2) è la differenza tra velocità finale e iniziale divisa per l’intervallo di tempo considerato, esse valgono rispettivamente:

    \[\boxcolorato{fisica}{\text{v}_{\text{m}} = \frac{x_{tot}}{t_{tot}}=\frac{x_{tot}}{\tau_3}	}\]

e

    \[\boxcolorato{fisica}{text{a}_{\text{m}} = \frac{v(t=\tau_3)-v_(\tau=0)}{t_{tot}}=\frac{0}{\tau_3} = 0\  \text{m}/\text{s}^2.			}\]

 
 

Scarica gli esercizi svolti

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