Esercizi spazi vettoriali 7 — Somma e intersezione di sottospazi
In questa raccolta vengono proposti 30 esercizi svolti sulla somma e l’intersezione di spazi vettoriali. Questo articolo continua il percorso didattico sugli spazi vettoriali, si veda ad esempio Esercizi svolti su basi e dimensioni e Esercizi svolti su sottospazi vettoriali e basi.
Ogni esercizio è stato selezionato e ogni soluzione è stata curata al fine di garantire chiarezza didattica ed espositiva. Auguriamo quindi a tutti una piacevole lettura.
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Ottieni il documento contenente 102 esercizi risolti, contenuti in 72 pagine ricche di dettagli, per migliorare la tua comprensione degli spazi vettoriali.
Sommario
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In questa dispensa vengono proposti esercizi misti sulla somma e sull’intersezione di sottospazi vettoriali. I testi degli esercizi sono tratti dal sito didattico del professore Antonio Cigliola.
Autori e revisori
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Revisori: Luigi De Masi, Sara Sottile, Matteo Talluri, Valerio Brunetti
Notazioni su somma e intersezioni di sottospazi vettoriali
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Rango di una matrice;
Determinante di una matrice;
Dimensione di uno spazio vettoriale;
Spazio generato dai vettori ;
Spazio generato dai vettori ;
Insieme dei polinomi in una variabile a coefficienti reali;
Insieme dei polinomi in una variabile di grado minore o uguale a a componenti reali;
Spazio delle matrici simmetriche a componenti reali;
Spazio delle matrici antisimmetriche a componenti reali;
Somma diretta dei sottospazi vettoriali e ;
Vettore nullo di un generico spazio vettoriale.
Premessa teorica su somma e intersezione di sottospazi vettoriali
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Definizione 2.1 (Dimensione). Sia uno spazio vettoriale avente una base costituita da elementi. Allora si dice che ha dimensione .
Definizione 2.2 (Codimensione). Sia uno spazio vettoriale avente dimensione finita e sia un suo sottospazio vettoriale. Si definisce codimensione di in la quantità
Proposizione 2.3 ([1] Teorema 6, Ch.2). Sia uno spazio vettoriale e sia un suo sottospazio vettoriale. Allora
Teorema 2.4 (Formula delle dimensioni, [2] Teorema 4.18, Ch.4). Siano e due sottospazi vettoriali di uno spazio vettoriale di dimensione finita. Vale la seguente relazione:
(1)
Teorema 2.5 ([2] Ch.4, Ch.5). La dimensione di un sottospazio vettoriale di uno spazio vettoriale di dimensione finita è pari alla dimensione dello spazio ambiente meno il rango della matrice del sistema delle sue equazioni cartesiane, ovvero il rango di tale matrice è pari alla codimensione del sottospazio vettoriale .
Testi degli esercizi su somma e intersezione di sottospazi vettoriali
di . Sia . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per .
Svolgimento.
la codimensione di è pari a e una sua base è
Osserviamo poi che
ovvero
Quelle appena trovate sono le equazioni parametriche del generico vettore in . Sostituendo la terza equazione nella seconda si ottiene , che è l’equazione cartesiana. Poiché la codimensione di W è pari a , il sistema di equazioni cartesiane che lo descrive ha una sola equazione per il teorema 2.5.
Ci resta ora da trovare un complemento diretto di . Siccome e , un complemento diretto di deve avere dimensione . Siccome il vettore
in quanto non soddisfa l’equazione cartesiana , il sottospazio
ha dimensione e , quindi per la formula delle dimensioni ((2.4)) possiamo concludere che è un complemento diretto di in .
Svolgimento.
e
mentre il vettore nullo è linearmente dipendente da ogni sistema di vettori. Segue che
ed essendo questi due vettori linearmente indipendenti, la dimensione di è e i vettori ne costituiscono una base. La codimensione di è quindi , in quanto stiamo lavorando in .
Siccome
otteniamo come equazioni parametriche
Sostituendo in e , si ottengono le seguenti equazioni cartesiane:
che sono in quanto la codimensione di è .
Detto un complemento diretto di in , essendo segue che . Osserviamo che
in quanto non soddisfano le equazioni cartesiane di e sono linearmente indipendenti. Detto il sottospazio generato da questi due vettori, osserviamo che e un qualunque elemento di , avente la forma con , appartiene a se e solo se soddisfa le equazioni cartesiane di , ma questo accade se e solo se . Quindi, siccome , per la formula delle dimensioni ((2.4)) possiamo quindi concludere che il sottospazio generato dai vettori
è tale che , quindi e quindi è un complemento diretto di in .
Svolgimento.
e il vettore nullo è combinazione lineare di ogni vettore. Inoltre,
Segue che
e, essendo i due vettori linearmente indipendenti, la dimensione di è e una base sarà proprio
Poichè lo spazio ambiente è , la codimensione di è .
Per le equazioni parametriche abbiamo
Siccome
possiamo quindi dedurre l’equazione cartesiana:
che è una sola in quanto la codimensione di è .
Sia ora
Osserviamo che in quanto poichè non soddisfa l’equazione cartesiana di . Inoltre, . Per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha , ovvero , quindi possiamo concludere che è un complemento diretto di in .
Si determinino due basi distinte e di . Trovare le matrici del cambiamento di base ed entrambe le equazioni del cambiamento di coordinate nel passaggio da una base all’altra.
Svolgimento.
Prima di continuare nello svolgimento, ricordiamo che per matrice di cambiamento di base da a si intende quella matrice che fornisce le coordinate del generico vettore del sottospazio rispetto alla base , a partire dalle coordinate dello stesso vettore rispetto alla base .
Per ottenere una base diversa basta moltiplicare un vettore di per uno scalare non nullo ottenendo ad esempio
La matrice del cambio di base da a si ottiene scrivendo i vettori di in coordinate rispetto a , ottenendo perciò
e
La matrice
sarà quindi la matrice del cambio di base da a , mentre la sua inversa, ovvero
è la matrice del cambio di base da a .
In particolare, se sono le coordinate in base mentre sono le coordinate in base , allora
e similmente
sottospazio di .
Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per .
Svolgimento.
e
quindi
Siccome
non è multiplo di
segue che
è una base e quindi . Ma allora, la codimensione di è pari a
Se
allora esistono tali che
ovvero
Le equazioni cartesiane sono dunque
e queste sono sufficienti in quanto la codimensione di è .
Vogliamo ora trovare un complemento diretto di . Le matrici
e
non appartengono a in quanto le equazioni cartesiane non sono soddisfatte e inoltre sono indipendenti, quindi generano un sottospazio di dimensione . Chiamiamo tale sottospazio . Ogni elemento di è della forma
e appartiene a se e solo se soddisfa le sue equazioni cartesiane, ma questo accade se e solo se . Siccome e , per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha , quindi e quindi possiamo concludere che un complemento diretto di è dato da
sottospazio vettoriale di . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni pararmetriche ed un complemento diretto per .
Svolgimento.
con . Scegliendo e , si ottengono due polinomi indipendenti in quanto hanno grado diverso (grado e rispettivamente) e che generano , quindi una base e pertanto . Una possibile base è quindi
Se allora ; inoltre , quindi (questa è l’equazione cartesiana). Ricavando dall’equazione si ottiene
con .
Detto , siccome in quanto e , per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha , ovvero e quindi è un complemento diretto di .
sottospazio vettoriale di . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per .
Svolgimento.
con . La dimensione di è quindi perchè i polinomi che si ottengono scegliendo e sono
e sono linearmente indipendenti in quanto hanno tutti grado diverso tra loro (rispettivamente di grado ). Essendo linearmente indipendenti ed essendo generatori di , essi formano anche una base per .
Un generico polinomio di quarto grado si scrive come
Imponendo le condizioni si ottiene
che corrisponde a un sistema di equazioni cartesiane per e, ponendo si ottengono le equazioni
che, insieme alle altre tre, costituiscono le equazioni parametriche di . Osserviamo che e in quanto non soddisfano le equazioni cartesiane di . Inoltre, detto il sottospazio generato da , ogni suo elemento si scrive come , con e appartiene a se e solo se si annulla sia in che , ma questo accade se e solo se . Siccome e , per la formula delle dimensioni (2.4) si ha , ovvero e quindi possiamo concludere che un complemento diretto di è
Svolgimento.
- . Infatti, data , si ha
(2)
e le matrici e sono rispettivamente simmetrica e asimmetrica. Infatti, in componenti si ha
(3)
Ciò mostra che . Per verificare che la somma è diretta, basta osservare che , ossia che l’unica matrice simmetrica e antisimmetrica è quella nulla. Infatti, se , si ha
(4)
dove la prima uguaglianza usa il fatto che , mentre la seconda usa che . Tale equazione mostra quindi per ogni . Ciò appunto dimostra l’asserto.
- Basi di e . Sia la base canonica di , ossa costituita dalle matrici definite, al variare di , da
(5)
Definiamo ora i sistemi e dati da
(6)
Si ha
(7)
Ad esempio
(8)
Dunque le matrici sono tutte simmetriche e le matrici sono tutte antisimmetriche. I sistemi di matrici e sono chiaramente entrambi linearmente indipendenti, avendo le uniche componenti non nulle in posizioni diverse. Affermiamo che costituiscono dei generatori (e quindi delle basi) rispettivamente di e : data una matrice simmetrica , è immediato verificare che
(9)
Analogamente, data una matrice antisimmetrica , si ha
(10)
- Dimensioni di e .
Poiché i sistemi e costituiscono delle basi rispettivamente di e , per calcolare le rispettive dimensioni basta determinare la cardinalità di tali sistemi. Le matrici del sistema sono tante quanti le componenti di una generica matrice in che si trovano sopra la diagonale principale (essa compresa). Essi sono alla prima riga, alla seconda, e così via, fino a elemento all’-esima riga, ossia
(11)
Analogamente si ottiene che le matrici del sistema sono tante quanti le componenti di una generica matrice in che si trovano sopra la diagonale principale (essa esclusa), cioè
(12)
Come verifica, si osservi che
(13)
in accordo con . Infatti, una volta calcolata la dimensione di , quella di poteva anche essere ottenuta indirettamente, sfruttando questa relazione.
e
di . Al variare di , determinare la dimensione ed una base di e di . Per quali valori di i sottospazi e sono complementari (ovvero )?
Svolgimento.
Il suo determinante è, sviluppando rispetto alla terza colonna,
- Se , il rango di è , quindi ; essendo e , dalla formula
segue che
ovvero la somma è diretta e una base di è
- Se allora , e , quindi anche in questo caso la somma è diretta e una base di è
in quanto i due generatori di sono indipendenti e quindi costituiscono una base di .
- Se il rango di è strettamente minore di in quanto il determinante è nullo. Tuttavia i vettori
sono linearmente indipendenti, quindi il rango di è .
Segue che e si ha in quanto si può scrivere come combinazione lineare di vettori che formano la base di . Infatti
Segue che
e
Segue che
è una base di mentre
è una base di .
Poichè , la somma non è diretta.
e
di .
Al variare di , determinare la dimensione ed una base di e di .
Per quali valori di il vettore appartiene ad ?
Svolgimento.
La matrice che ha per colonne le coordinate di tali vettori rispetto alla base canonica di è
(14)
Innanzitutto osserviamo che per il teorema 2.5. Consideriamo ora separatamente i casi e .
- Se allora il rango di è evidentemente 2. In questo caso e .
Osserviamo che in quanto , quindi si ha e . Segue che e .
Una base di è data da
mentre una base di
In questo caso, essendo
si ha che .
- Si fissi ora ; il minore di dato dalle colonne 1,3,4
(15)
ha determinante (sviluppando rispetto alla seconda riga) pari a , per cui è invertibile e quindi il rango di è pari a . Da ciò si ha che e quindi e che una sua base è quindi la base canonica di . Inoltre da segue anche che il polinomio appartiene a .
È immediato verificare che
(16)
quindi per la formula della dimensione si ha
(17)
Determiniamo quindi una base di nel caso in cui . Poiché , basta trovare un polinomio non nullo che vi appartiene. Occorre quindi determinare non tutti nulli e tali che
(18)
che è equivalente al sistema
(19)
dove si è sommata la prima equazione alla terza. Scegliendo ad esempio nella terza equazione (che è lecito in quanto i coefficienti di e sono entrambi non nulli), si ottiene la soluzione
(20)
che mostra che
(21)
e
Al variare di , determinare un sottospazio complementare di .
Svolgimento.
è un sottospazio vettoriale di . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per .
Svolgimento.
Segue che è un sottospazio vettoriale di .
Posto
si ha
e
da cui segue che se e solo se
Dalla quarta equazione si ricava , ma allora la prima e seconda sono vere per ogni . Dalla terza troviamo . Segue che
Possiamo quindi concludere che la dimensione di è e una base è
Le equazioni parametriche sono
mentre le equazioni cartesiane sono
(25)
Siccome , la codimensione è . Dato
le due matrici che generano sono indipendenti, quindi . Inoltre in quanto un generico elemento di si scrive come
e appartiene a se e solo se soddisfa le equazioni cartesiane (25) di , ma questo succede se e solo se . Siccome , per la formula delle dimensioni ((2.4)) segue che e quindi è un complemento diretto di .
è un sottospazio vettoriale di . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per .
Svolgimento.
quindi è un sottospazio vettoriale di dimensione e abbiamo trovato una sua base. La codimensione di è e, posto le componenti di una matrice
le sue equazioni parametriche sono
da cui ricaviamo le equazione cartesiane e .
Consideriamo ora
Osserviamo che in quanto un generico elemento di si scrive come
e appartiene a se e solo se soddisfa le equazioni cartesiane di , ovvero se e solo se . Inoltre in quanto i due generatori sono indipendenti. Segue per la formula delle dimensioni ((2.4)) che e quindi è un complemento diretto di .
è un sottospazio vettoriale di . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per .
Svolgimento.
al variare di , si ha
quindi è un sottospazio vettoriale di dimensione con base
Inoltre, essendo , allora la codimensione di è .
Un generico polinomio di è della forma , quindi, essendo ogni polinomio di della forma , le equazioni parametriche di sono
e l’equazione cartesiana è
Consideriamo
Osserviamo che in quanto i polinomi costanti non nulli non appartengono a (se un poliniomio costante vi appartenesse, avremmo per definizione di , ma allora il termine noto diventerebbe , ovvero otterremmo il polinomio identicamente nullo). Siccome , per la formula delle dimensioni ((2.4)) segue che e quindi è un complemento diretto di .
Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per e .
Svolgimento.
un generico polinomio di grado al più . Consideriamo separatamente.
- Per il teorema di Ruffini, dato che , possiamo dedurre che un generico elemento di si scrive come
quindi la dimensione di è e la sua codimensione è . Una sua base, ottenuta scegliendo , è
Infatti, i tre generatori sono linearmente indipendenti, avendo tutti grado diverso dagli altri. Inoltre, un generico polinomio di è
quindi le equazioni parametriche sono
Da queste deduciamo e . Sostituendo nell’equazione di otteniamo l’equazione cartesiana
Equivalentemente, l’equazione cartesiana si poteva ottenere semplicemente ponendo
Un complemento diretto di è ad esempio
Infatti non soddisfando l’equazione cartesiana di e quindi . Siccome , per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha quindi e quindi è un complemento diretto di .
- Abbiamo
in quanto ogni elemento può essere scritto come combinazione lineare
Segue che la dimensione di è e la codimensione di è .
Le equazioni parametriche sono
e quindi le equazioni cartesiane sono
Infine, un complemento diretto di è ad esempio
Infatti l’intersezione con è nulla poichè gli elementi di , che sono della forma , con soddisfano le equazioni cartesiane di se e solo se . Inoltre perché i generatori sono indipendenti e quindi per la formula della dimensione ((2.4)), ossia . Quindi è un complemento diretto per .
- Innanzitutto vale
inoltre
e
ovvero i generatori di si scrivono come combinazione lineare degli elementi della base di . Segue che e quindi in quanto e perciò un complemento diretto è lo stesso trovato per .
- Essendo , segue che e perciò . Infine, un complemento diretto per può essere lo stesso trovato per .
Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per e . Dire se e sono a somma diretta. Completare una base di ad una base di .
Svolgimento.
- Per il teorema di Ruffini, dato che , un generico polinomio di si scrive come
Una base di si ottiene scegliendo ad esempio e :
I due generatori sono linearmente indipendenti, avendo grado diverso. Segue che la dimensione di è e la sua codimensione è .
Svolgendo i prodotti nell’espressione di si ottiene
Da qui si può effettivamente vedere quanto affermato sulla base di :
Le equazioni parametriche sono
Le equazioni cartesiane saranno quindi
e
Infine, un complemento diretto di è ad esempio
Infatti in quanto un qualunque elemento non nullo di è un polinomio di al più grado , quindi ha al più una radice, mentre se e solo se ha come radici almeno . Poiché e sono indipendenti, e, per la formula della dimensione ((2.4).), si ha , ovvero , quindi è un complemento diretto per .
- Consideriamo ora .
Innanzitutto le equazioni cartesiane sono fornite dal testo. Data poi la matrice del sistema lineare omogeneo che definisce
essa ha rango in quanto le due righe sono linearmente indipendenti, quindi per il teorema 2.5.
Se poniamo ora e nelle equazioni cartesiane, abbiamo e che sono le equazioni parametriche. Dunque, un generico polinomio di si scrive come
quindi i polinomi e sono due generatori di e, essendo indipendenti, ne costituiscono una base.
Un complemento di è ad esempio
Infatti in quanto un qualunque elemento di ha la forma , con e sostituendo nelle equazioni cartesiane di si ottiene il sistema
che ha come unica soluzione quella nulla, ovvero . Inoltre, in quanto i generatori sono linearmente indipendenti e quindi per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha , ovvero . Possiamo quindi concludere che è un complemento diretto di .
- Gli elementi di soddisfano contemporaneamente le equazioni di e quelle di , quindi le equazioni cartesiane di sono date dal seguente sistema formato dalle equazioni cartesiane sia di sia di :
ovvero, risolvendo:
Si deducono quindi le equazioni parametriche
Segue che e perciò la sua codimensione è e la somma di e non è diretta. Osserviamo che
quindi tale vettore costituisce una base di , mentre un complemento diretto di è dato ad esempio da
Infatti , sono linearmente indipendenti e in quanto gli elementi di hanno al più grado , mentre i polinomi di hanno grado . Siccome essendo i generatori linearmente indipendenti, per la formula delle dimensioni ((2.4)) , dunque e quindi possiamo concludere che è un complemento diretto di .
- Consideriamo infine . Siccome mentre , si ha
e, essendo i tre polinomi linearmente indipendenti (infatti il terzo polinomio ha grado , mentre i primi due polinomi hanno entrambi grado ma non sono uno multiplo dell’altro), la dimensione di è e una sua base è data da
Inoltre la codimensione di è .
Un qualunque elemento si scrive come
quindi le equazioni parametriche sono
Sostituendo nell’espressione per si ottiene l’equazione cartesiana
ovvero
Infine, un complemento diretto di è ad esempio . Infatti, poiché , si ha e, per la formula della dimensione ((2.4)), , ovvero . Quindi è un complemento diretto per .
Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per e . Dire se e sono a somma diretta.
Svolgimento.
Consideriamo ora separatamente.
- La matrice
ha rango , dove in ogni riga le incognite sono indicate nel seguente ordine: . Poichè questa è la matrice del sistema delle equazioni cartesiane che definiscono , e le 2 equazioni sono indipendenti, per il teorema 2.5, mentre la codimensione di sarà quindi .
Le equazioni cartesiane sono date dal testo, mentre, posto , si ha e con , ottenendo quindi le equazioni parametriche.
Da questo segue che
al variare di e quindi una base è
Un complemento diretto è ad esempio
Infatti, in quanto un qualunque elemento di è della forma
e appartiene a se e solo se soddisfa le equazioni cartesiane di , ma questo avviene se e solo se . Inoltre, dalla formula delle dimensioni ((2.4)) segue che , ovvero . Possiamo quindi concludere che è un complemento diretto di .
-
La matrice del sistema delle equazioni cartesiane che definiscono
ha rango , quindi, poiché le 3 equazioni sono indipendenti, . La codimensione di è quindi . Osserviamo che le tre matrici
sono in e quindi formano una base di , essendo indipendenti.
Posto con , si ricavano , e abbiamo così trovato le equazioni parametriche di .
Un complemento diretto di è dato da
Infatti in quanto un qualunque elemento di è della forma
e appartiene a se e solo se soddisfa le equazioni cartesiane di , ma questo avviene se e solo se . Inoltre, essendo (i suoi generatori sono linearmente indipendenti), dalla formula delle dimensioni ((2.4)) segue che , ovvero . Possiamo quindi concludere che è un complemento diretto di .
- Consideriamo la matrice del sistema delle equazioni cartesiane che definiscono e , quindi :
Osserviamo che il minore
ha determinante . Infatti, sviluppando secondo Laplace rispetto alla terza riga, si ottiene
Essendo non nullo, segue che il rango della matrice è . Segue dal teorema 2.5 che
Osserviamo che
in quanto, rispetto alla base di , abbiamo
mentre rispetto alla base di si ha
(la scelta di tale generatore per si basa sul trovare un elemento che soddisfi le equazioni cartesiane sia di che ). Le equazioni parametriche di saranno quindi
al variare di .
Infine, un complemento diretto di è ad esempio
Infatti, in quanto il generatore di non si può scrivere come combinazione lineare delle matrici che generano . Infatti basta osservare che la componente (in corrispondenza della prima riga e seconda colonna) di tutti i generatori di è nulla mentre quella del generatore di non lo è, essendo pari a . Inoltre, essendo tali matrici linearmente indipendenti, e per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha , ovvero , quindi è complemento diretto di .
- Dalla formula della dimensione ((2.4))si deduce che , quindi Tuttavia, quindi la somma non è diretta.
Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per e . Dire se e sono a somma diretta.
Svolgimento.
- La matrice dei coefficienti del sistema lineare che definisce
ha rango , quindi la codimensione di è mentre la dimensione di è .
Le equazioni cartesiane sono date nel testo; inoltre, posto si ottiene e , con , ottenendo così le equazioni parametriche.
Infine, siccome un generico elemento di si scrive come
una sua base sarà
in quanto i tre vettori sono linearmente indipendenti.
Un complemento diretto di è ad esempio
Infatti, la sua intersezione con è banale: essendo ogni elemento di della forma , esso appartiene anche a se e solo se soddisfa le equazioni cartesiane di , ma questo avviene se e solo se . Siccome e , per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha che , quindi , e quindi è un complemento diretto di .
- Consideriamo . Chiaramente si ottiene come combinazione lineare degli altri vettori e
quindi
La matrice contenente la prima, la seconda e la quarta coordinata dei generatori di
ha determinante , quindi i generatori di sono indipendenti e dunque
è una base di . Segue che , mentre la sua codimensione è .
Posto , esistono quindi tali che
ottenendo così le equazioni parametriche di :
Ma allora, attraverso delle semplici sostituzioni si ottengono le equazioni cartesiane
- Un insieme di generatori di è dato dall’unione dei due sistemi di generatori di U e di W, ossia
Per stabilire la dimensione di e trovarne una base, calcoliamo ora il rango della matrice avente per colonne questi vettori usando l’algoritmo di Gauss:
Dato che abbiamo due pivot e il minore
ha determinante pari a , ciò implica che le prime 5 colonne della matrice sono indipendenti e perciò segue che il rango è e una possibile base è
Inoltre, essendo
si ha che
- Consideriamo infine .
Essendo , per la formula della dimensione
Le equazioni cartesiane di , che si ottengono dal sistema formato dalle equazioni cartesiane di e quelle di , sono date dal sistema
Inserendo in , si ottiene . Pertanto le 4 equazioni cartesiane di sono e . Segue che una base di è data dal vettore
e le equazioni parametriche sono
Un complemento diretto di è ad esempio
Infatti, in quanto il generatore di non si può scrivere come combinazione lineare degli elementi di in quanto l’ultima componente dei generatori di T è nulla mentre quella del generatore di non lo è. Inoltre, essendo , per la formula delle dimensioni ((2.4)) vale , ovvero , e quindi è un complemento diretto di .
Siccome la somma non è diretta.
Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento per e . Dire se e sono a somma diretta.
Svolgimento.
- Le due equazioni che definiscono non sono una multipla dell’altra, quindi la codimensione di è mentre la dimensione di è .
Ricordiamo che le equazioni cartesiane di sono date dal testo e sono e . Ricavando in funzione di , dalla prima equazione cartesiana si ottiene , mentre dalla seconda otteniamo . Le equazioni parametriche saranno quindi
Una base di sarà quindi
- Passiamo ora a .
Il rango della matrice che descrive il sistema di equazioni cartesiane che definiscono
è , quindi la codimensione di è mentre la dimensione è .
Inoltre, dalle equazioni cartesiane date nel testo, possiamo dedurre subito le equazioni parametriche di :
Dalle equazioni parametriche si vede che il generico vettore di si scrive quindi come
per cui i vettori
sono dei generatori di e quindi costituiscono una base, avendo cardinalità pari alla dimensione di .
- Passiamo ora allo studio di e .
Per determinare la dimensione di , studiamo il sistema costituito dalle 5 equazioni cartesiane di e di , quindi applichiamo l’algoritmo di Gauss alla matrice seguente:
Osserviamo che il rango della matrice è , essendoci pivot. Quindi, applicando il teorema 2.5 si ha mentre la sua codimensione è . Inoltre, da ciò possiamo dedurre che e sono in somma diretta, ovvero . Di conseguenza, un complemento diretto di sarà e viceversa.
Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per e . Dire se e sono a somma diretta.
Svolgimento.
- Per il teorema 2.5, in quanto ha una sola equazione cartesiana che è data dal testo. Le equazioni parametriche si ricavano ponendo nell’equazione cartesiana e sono
Siccome ogni elemento di si scrive come
e poiché tali matrici sono indipendenti, il sistema seguente è una base di :
Inoltre, essendo , la codimensione sarà . Infine, osserviamo che
è un complemento diretto di . Infatti, in quanto la matrice che lo genera non appartiene a non soddisfacendo l’equazione cartesiana. Inoltre, siccome , per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha che , ovvero , quindi è un complemento diretto di .
- Riguardo , osserviamo che
e quest’ultima non è multipla di
Segue che
una base di è data da
e la codimensione di sarà anche essa .
Siccome ogni elemento di si scrive come
Le equazioni parametriche sono
da cui le cartesiane
- Passiamo ora a .
Siccome
e
in quanto tale matrice non soddisfa l’equazione cartesiana di , allora , quindi, siccome lo spazio ambiente ha dimensione , vale e perciò
- Dalla formula della dimensione ((2.4)) segue che
quindi la sua codimensione è e una base di è
in quanto tale matrice appartiene sia a che a .
Siccome ogni elemento di si scrive come
le equazioni parametriche sono
mentre quelle cartesiane sono
Infine, per la formula delle dimensioni ((2.4)), un complemento diretto di è ad esempio
in quanto la matrice che genera non appartiene ad esso (una qualunque combinazione lineare delle matrici che generano ha componente , mentre il generatore di ha componente ).
Infine, essendo , l’intersezione di e non è banale e quindi la somma non è diretta.
e
Qual è il più piccolo sottospazio vettoriale di che contiene ? Determinare una sua base.
Svolgimento.
Per definizione, il più piccolo sottospazio che contiene è . Osserviamo che . Infatti, e , quindi per la formula delle dimensioni ((2.4))
Infine, siccome , una base di è data dalla base canonica di , ovvero
e quello generato da e . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per e . Dire se e sono a somma diretta.
Svolgimento.
- Cominciamo a considerare .
L’equazione cartesiana è data dal testo, ovvero . Segue che e la sua codimensione è .
Poichè ogni elemento di soddisfa l’equazione cartesiana , esplicitando in funzione di osserviamo che ogni elemento di si scrive come , con , quindi le equazioni parametriche di sono
Una base di sarà quindi
e quindi un complemento è ad esempio
Infatti , quindi e, per la formula della dimensione ((2.4)), segue che , ossia e è un complemento diretto per .
- Passiamo ora a . Dato che e non sono uno multiplo dell’altro, formano una base di che quindi ha dimensione e codimensione .
Le equazioni parametriche sono
da cui
L’equazione cartesiana sarà quindi . Osserviamo che è uguale a quella di , quindi .
- Essendo , si ha che , quindi la somma non è diretta.
Sia poi . Determinare la dimensione, la codimensione, una base, equazioni cartesiane, equazioni parametriche ed un complemento diretto per e . Dire se e sono a somma diretta.
Svolgimento.
- Cominciamo con . Data
abbiamo
da cui le equazioni cartesiane e . Poichè le equazioni sono indipendenti, segue che la dimensione di è e anche la codimensione è .
Esplicitando in funzione di , abbiamo che e . Poichè un generico elemento di si scrive come
si ha che le equazioni parametriche sono
e, poiché le matrici sono indipendenti, costituiscono anche una base di .
Un complemento diretto è ad esempio
in quanto i suoi generatori sono indipendenti (quindi tale sottospazio ha dimensione ) e un qualunque elemento di tale sottospazio non appartiene a . Infatti un generico elemento di si scrive come
e appartiene a se e solo se , ovvero se e solo se
Siccome e in quanto le matrici che lo generano sono linearmente indipendenti, per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha , quindi e quindi è un complemento diretto di .
- Per l’esercizio 8, la dimensione di è , la codimensione e una base di è
L’equazione cartesiana è in quanto
mentre quelle parametriche sono
infine, per l’esercizio 8, un complemento diretto di è .
- Una generica matrice si scrive come
con , e, imponendo che verifichi le equazioni cartesiane di , si trova e . Segue che se e solo se è della forma
(26)
da cui mentre la codimensione è .
Da (26) si ottengono facilmente le equazioni parametriche. Infatti
Le equazioni cartesiane di si ottengono unendo quelle di e di . Poichè le equazioni cartesiane di e sono indipendenti tra loro, il sistema formato dalle equazioni cartesiane di e non è ridondante, quindi le equazioni cartesiane di saranno
Un complemento diretto di è ad esempio
Infatti, il generatore di non appartiene a (l’ultima componente non è nulla) e quindi e, per la formula della dimensione ((2.4)), , quindi .
- Essendo l’intersezione non banale, la loro somma non è diretta. Inoltre
da cui
Completare una base di ad una base di .
Svolgimento.
Dalle equazioni cartesiane di , ovvero
ricavando in funzione di e si ottiene , . Quindi ogni vettore di si scrive come
e, poiché i due vettori sono indipendenti, costituiscono una base di .
Per il teorema 2.5 in quanto per ipotesi ha una sola equazione cartesiana. Poichè , per completare la base esibita di a una base di basta trovare un vettore di che non appartiene a , ossia che soddisfi la prima equazione cartesiana di ma non la seconda. Ad esempio
è una scelta adeguata.
e
- Calcolare la dimensione di ed .
- Completare una base di ed ad una base di .
Svolgimento punto 1.
Osserviamo che
ovvero la prima equazione cartesiana di si ottiene come somma delle due equazioni cartesiane di , quindi può essere trascurata nel calcolo dell’intersezione dei sottospazi. Segue che
La matrice relativa al sistema delle equazioni cartesiane di
ha rango in quanto il minore
ha determinante , quindi in quanto le tre equazioni che definiscono sono indipendenti, e perciò per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha
Svolgimento punto 2.
in quanto, dalle equazioni cartesiane di , basta esplicitare in funzione di , ottenendo
Quindi poichè e ogni vettore in si scrive come con , scegliendo otteniamo la base indicata sopra. Inoltre, per completarla a una base di basta aggiungere
in quanto sono vettori linearmente indipendenti e una qualunque combinazione lineare di essi ha sempre e quindi non può essere pari al generatore di . Questo prova che, detto
e, poiché , per la formula delle dimensioni ((2.4)) vale e quindi è un complemento diretto di .
Una base di è ad esempio
Infatti, usando le equazioni cartesiane di ed esplicitando in funzione di , si ottiene e , si ottiene che ogni vettore di è della forma con , scegliendo e otteniamo i vettori indicati sopra. Per completare questa base a una base di basta aggiungere
in quanto sono linearmente indipendenti e l’unica combinazione lineare di essi, della forma
che soddisfa le equazioni cartesiane di è tale che . Questo prova che, detto
e inoltre, siccome , per la formula delle dimensioni ((2.4)) abbiamo che , quindi , ovvero è un complemento diretto di .
Una base di è ad esempio
Infatti, dalle equazioni cartesiane di , esplicitando e in funzione di e si ottiene e perciò ogni elemento di si scrive come
Poiché i due generatori esibiti sono indipendenti, essi costituiscono una base di . Per completarla a una base di basta aggiungere
in quanto sono linearmente indipendenti e nessuna combinazione lineare non nulla di essi, della forma con , soddisfa le equazioni cartesiane di . Detto
abbiamo quindi che e, poiché hanno entrambi dimensione , per la formula delle dimensioni ((2.4)) si ha , cioè , quindi è un complemento diretto di .
Una base di è ad esempio
in quanto tutti e tre i vettori sono linearmente indipendenti. Infatti una combinazione lineare di essi è nulla solo se soddisfa
e, sommando le tre equazioni si ottiene , da cui si deduce, sostituendo nelle altre, che . Per completarla a una base di basta aggiungere . Mostriamo che questo vettore non si ottiene come combinazione lineare di elementi della base. Infatti, se esistono tali che
o equivalentemente
allora sostituendo la quarta equazione nella seconda uguaglianza si ottiene . Sostituendo nella terza equazione si ha e, sostituendo a sua volta nella quarta, si ha . La prima equazione è quindi incompatibile con le altre. Quindi è indipendente dagli altri 3 vettori, e quindi il sistema dei 4 costituisce una base di .
una sua base. Siano
e
- Si determinino basi e dimensioni di ed .
- Stabilire se la somma di e è diretta.
Svolgimento punto 1.
e non è multiplo di . Segue che la dimensione di è e una base è
Dato che non è multiplo di si ha e una base è
Osserviamo che la matrice le cui colonne sono costituite dalle coordinate dei generatori di nella base
non è invertibile avendo il determinante nullo e il rango è in quanto le prime tre colonne sono linearmente indipendenti:
Ricavando dalla prima equazione e dalla seconda e sostituendo nella terza si ha , ossia , da cui . Quindi e una base è data da
Per la formula delle dimensioni ((2.4))
Inoltre, una base di è
in quanto questo elemento appartiene alla base di e inoltre appartiene anche a essendo combinazione lineare dei generatori di : si ha infatti .
Svolgimento punto 2.
Svolgimento.
(27)
Osserviamo che entrambi i valori possono essere effettivamente raggiunti. Infatti, se allora , quindi . Se invece allora necessariamente essendo
dove, per la prima disuguaglianza, abbiamo usato il fatto che se non è un sottoinsieme di , allora ha dimensione strettamente maggiore di .
Passiamo ora ad una stima per . Dalla formula della dimensione ((2.4))
(28)
quindi per (27) si ha
Ancora una volta, entrambi i valori possono essere assunti. Infatti, poiché si è mostrato che i valori e possono essere assunti per , ovviamente in tali casi, per (28), assume valori rispettivamente e .
Stabilire per quali valori di si ha che .
Svolgimento.
Osserviamo che per ogni quindi e dato che e non sono multipli, si ha che per ogni .
Inoltre, un generatore di è il vettore , quindi se e solo se la matrice le cui colonne sono e è invertibile. Si ha (stiamo sviluppando secondo Laplace rispetto alla prima riga)
Poiché è invertibile se e solo se e ciò vale se e solo se , la somma è diretta se e solo se .
con parametro reale. Per quali valori di la somma è diretta?
Svolgimento.
e quindi quelle cartesiane sono
Inoltre, in quanto i due generatori sono linearmente indipendenti (la prima componente di è nulla mentre in è diversa da zero). Inoltre, per ogni valore di per il teorema teorema 2.5. in quanto le equazioni cartesiane di sono sempre linearmente indipendenti per ogni valore di .
Osserviamo ora che, essendo per ogni valore di , la somma è diretta se e solo se e questo è vero se e solo se la matrice dei coefficienti del sistema formato dalle equazioni cartesiane di e di (cioè il sistema di equazioni cartesiane di )
è invertibile.
È facile vedere che una eventuale combinazione lineare delle colonne che dia il vettore nullo deve avere il coefficiente della prima e della terza uguali (per la prima riga). Per la terza riga questi devono essere quindi entrambi nulli. La seconda e la quarta colonna sono dipendenti se e solo se . Infatti i coefficienti della seconda e della quarta colonna possono essere non nulli se e solo se . Segue che esistono combinazioni lineari non banali delle colonne che danno il vettore nullo se e solo se , dunque è invertibile se e solo se .
Segue che se allora la somma è diretta mentre se non lo è.
Determinare le dimensioni di e e stabilire se .
Svolgimento.
le cui colonne sono costituite dai generatori di . Osserviamo subito che il rango di è in quanto il doppio della prima riga è pari alla seconda più 3 volte la terza.
Ora osserviamo che
quindi
e siccome le due equazioni non sono una multipla dell’altra segue che
Osserviamo ora che siccome e hanno entrambi dimensione , si ha che
Siccome i primi due vettori generatori di sono indipendenti e quindi formano una sua base, le equazioni parametriche di sono
da cui le equazioni cartesiane
Notiamo che la dimensione di è zero se e solo se la matrice dei coefficienti del sistema formato dalle equazioni cartesiane di e
è invertibile.
Usando l’algoritmo di Gauss si ottiene
Segue che il rango di è e quindi la somma è diretta.
Riferimenti bibliografici
[1]. Serge Lang, Algebra lineare, Torino, Bollati Boringhieri, 1992.
[2]. Edoardo Sernesi, Geometria 1, Bollati Boringhieri, 1994.
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Geometria analitica.
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