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Esercizio urti 1

Urti in Meccanica classica

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L’Esercizio Urti 1 apre la raccolta dedicata agli esercizi misti sugli urti. Questo esercizio introduce gli studenti ai concetti fondamentali della dinamica degli urti e precede l’Esercizio Urti 2. Pensato per gli studenti di Fisica 1, è particolarmente utile per coloro che studiano ingegneria, fisica o matematica.

L’argomento successivo agli urti riguarda gli esercizi sulla gravitazione, mentre l’argomento precedente tratta gli esercizi svolti sulla dinamica del corpo rigido.

 

Testo esercizio urti 1

Esercizio 1.   (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) Tre blocchetti di massa m_1= 1 kg, m_2= 4\,\text{kg}, m_3= 3\,\text{kg} stanno su un asse orizzontale liscio. Il blocchetto m_1 ha velocità v_1= 2 \,\text{m/s}, il blocchetto m_2 è fermo, il blocchetto m_3 ha velocità v_3= -1\,\text{m/s} . Nello stesso istante contemporaneamente i blocchetti m_1 e m_3 urtano il blocchetto m_2, provenendo da versi opposti rispetto alla sua posizione, e vi restano attaccati. Calcolare: a) la velocità del sistema dopo l’urto, b) la variazione della quantità di moto di m_1 nell’urto; c) la variazione dell’energia cinetica di m_3 nell’urto.

 

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Figura 1: schema del problema.

Svolgimento punto a).

Scegliamo un opportuno sistema di riferimento fisso Oxy tale per cui la direzione delle ascisse sia parallela alla direzione dei vettori \vec{v}_1 e \vec{v}_3. Dopo l’urto considerato, di tipo completamente anelastico, i tre blocchetti si muovono insieme all’unisono, ossia con la stessa velocità \vec{v}_f, lungo l’asse x; occorre pertanto, come prima cosa, determinare modulo e verso di tale vettore rispetto al nostro sistema di riferimento. Consideriamo la conservazione della quantità di moto del sistema in questione [1]

(1) \begin{equation*} m_1 \vec{v}_1 + m_3 \vec{v}_3 = m_{tot} \vec{v}_f \end{equation*}

da cui segue, dividendo entrambi i membri per m_{tot}:

(2) \begin{equation*} \vec{v}_f=\frac{m_1 \vec{v}_1 + m_3 \vec{v}_3}{m_{tot}} \end{equation*}

dove si è indicata con m_{tot}=m_1+m_2+m_3 la massa totale formata dal sistema dei tre blocchetti dopo l’urto. Sostituendo i valori numerici, avendo cura di riportare il segno meno per il modulo del vettore \vec{v}_3, di segno opposto a quello di \vec{v}_1, segue che:

\[\boxcolorato{fisica}{ \vec{v}_f=-0,125 \,\frac{\text{m}}{\text{s}}\,\hat{x}.}\]

 

La velocità finale, di segno negativo, è pertanto rappresentativa della situazione alla fine dell’urto illustrata in figura 2, dove anche il sistema di riferimento scelto è visibile, per maggiore chiarezza:

 

 

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Figura 2: rappresentazione della situazione finale.

   


Svolgimento punto b).

Per rispondere al secondo quesito, consideriamo il blocchetto m_1: dopo l’urto, esso si muove alla velocità dell’intero sistema, cioè \vec{v}_f. Per determinare la variazione della quantità di moto di m_1 nell’urto, che indicheremo brevemente con \Delta \vec{p}_{1} occorre pertanto considerare la seguente relazione:

(3) \begin{equation*} \Delta \vec{p}_1 = \vec{p}_{1f} - \vec{p}_{1i} = m_1\vec{v}_{f} - m_1 \vec{v}_{1} \end{equation*}

dove si sono indicati rispettivamente con \vec{p}_{1f} e \vec{p}_{1f} i vettori quantità di moto finale e iniziale per la massa m_1. Sostituendo ancora i valori numerici, otteniamo

 

\[\boxcolorato{fisica}{ \Delta \vec{p}_1= - 2.125 \ \ \frac{\text{kg}\cdot\text{m}}{\text{s}}\,\,\hat{x}.}\]

 


Svolgimento punto c).

Per rispondere all’ultima richiesta, consideriamo invece la massa m_3; per determinare la variazione di energia cinetica di m_3 nell’urto consideriamo la relazione:

(4) \begin{equation*} \Delta K_3 = K_{3,f} - K_{3,i} = \frac{1}{2} m_3 v_f^2 - \frac{1}{2} m_3 v_3^2 \end{equation*}

in cui si sono indicate con \Delta K_3, K_3i e K_3f la variazione di energia cinetica, l’energia cinetica iniziale e quella finale, rispettivamente. Ancora una volta, basterà sostituire i valori numerici per ottenere

\[\boxcolorato{fisica}{ \Delta K_3= -1,47 \,\text{J}.}\]

 

 

 

1.  Ricordiamo che negli urti anelastici in assenza di forze esterne di natura impulsiva la quantità di moto del sistema si conserva, mentre l’energia cinetica non si conserva.

 

 


Fonte Esercizio.

Esercizio 8.3 del libro elementi di fisica meccanica e termodinamica di P.Mazzoldi-M.Nigro e C.Voci.

 

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