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La relatività ristretta: trasformazioni di Lorentz e conseguenze

File di teoria scaricabile sulla relatività ristretta, trasformazioni di Lorentz e principali conseguenze, per un corso di fisica 1.

4,99 

Descrizione

Questo documento si suddivide in cinque sezioni che trattano la relatività ristretta. Ci concentriamo sulle trasformazioni di Lorentz e sulle loro applicazioni. È pensato per studenti di Fisica I e spiega i concetti principali in modo chiaro e dettagliato.

Nella prima sezione, parliamo delle Trasformazioni di Galileo. Spieghiamo la tecnica del segnale orario e confrontiamo due sistemi: uno in moto e uno in quiete. Questo fornisce le basi per comprendere la relatività classica.

La seconda sezione descrive la Dilatazione dei tempi e la contrazione delle lunghezze. Spieghiamo come tempo e lunghezze cambiano alle alte velocità rispetto ai sistemi di riferimento.

La terza sezione introduce le Trasformazioni di Lorentz. Mostriamo come queste cambiano la nostra comprensione dello spazio-tempo e della velocità. Inoltre, esaminiamo come queste trasformazioni mantengano la covarianza delle leggi fisiche.

Nell’ultima sezione, trattiamo l’Esperimento di Michelson e Morley. Questo esperimento ha dimostrato l’inesistenza dell’etere e ha confermato i postulati della relatività. Descriviamo la teoria, le fasi e l’analisi dei dati dell’esperimento.

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Di seguito alleghiamo l’indice del PDF scaricabile sulla relatività ristretta.

Indice

1 Introduzione2

2 Trasformazioni di Galileo

  • 2.1 Tecnica del segnale orario4
  • 2.1.1 Sperimentatore solidale al sistema in moto4
  • 2.1.2 Sperimentatore solidale al sistema in quiete5

3 Dilatazione dei tempi e contrazione delle lunghezze

  • 3.1 Dilatazione dei tempi5
  • 3.2 Contrazione delle lunghezze7

4 Trasformazioni di Lorentz, spazio-tempo e trasformazioni relativistiche della velocità

  • 4.1 Trasformazioni di Lorentz8
  • 4.2 Covarianza relativistica delle leggi fisiche11

5 Esperimento di Michelson e Morley

  • 5.1 Teoria dell’etere14
  • 5.1.1 Illustrazione dell’esperimento14
  • 5.1.2 Schemi e fasi dell’esperimento14
  • 5.1.3 Ipotesi e attesa15
  • 5.1.4 Procedimento16
  • 5.1.5 Elaborazione dati e conclusione17

Per qualsiasi informazione o richiesta, scrivete su WhatsApp al numero +39 351 532 4939.

Autori e revisori

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Di seguito alleghiamo l’introduzione del file scaricabile sulla relatività ristretta.

La relatività ristretta: introduzione

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Le previsioni della meccanica classica non sono verificate a velocità molto elevate. Infatti, l’elegante teoria della meccanica classica venne messa in crisi alla fine del secolo scorso, prima a livello teorico e poi dal punto di vista sperimentale. La crisi nacque dall’osservazione di una particolare circostanza relativa alla propagazione della luce.

Nelle equazioni di Maxwell, che descrivono i fenomeni elettrici e magnetici, compare una costante c che indica la velocità con cui si propaga un’onda elettromagnetica. In particolare, questa costante è presente nell’equazione di Ampere-Maxwell.

Il dilemma sulla propagazione della luce

La domanda spontanea che sorge è: in quale sistema di riferimento le onde elettromagnetiche si propagano con velocità c? Si scoprì che c è una velocità assoluta, e non relativa a qualche fenomeno fisico.

Equazioni di Maxwell

Di seguito, per completezza, riportiamo le equazioni di Maxwell sia in forma integrale che differenziale:

Equazioni di Maxwell

La teoria della relatività ristretta di Einstein

Nel 1905, Einstein propose una teoria chiamata teoria della relatività ristretta. La prima novità è che Einstein postula l’invarianza in forma delle leggi fisiche che descrivono tutti i fenomeni, non solo quelli meccanici ma anche elettromagnetici, in tutti i sistemi di riferimento inerziali.

Invarianza della velocità della luce

La seconda novità introdotta da Einstein è il postulato della invarianza della velocità della luce, sempre pari a c, indipendentemente dal sistema di riferimento. Questo è in contrasto con le trasformazioni di Galileo.

Relatività di Galileo e trasformazioni di Lorentz

Einstein dimostrò che la sua teoria riproduce la teoria della relatività di Galileo a basse velocità (principio di corrispondenza). Le trasformazioni di Galileo vennero sostituite con quelle di Lorentz, che si riducono alle trasformazioni di Galileo nell’ipotesi in cui V/c << 1, dove V è il modulo della velocità del sistema di riferimento inerziale.

Nuovi fenomeni e conferme sperimentali

Inoltre, la relatività ristretta predice una nuova classe di fenomeni che trovano ampia conferma dal punto di vista sperimentale.

I principi della relatività ristretta

I principi sui quali si basa la relatività ristretta sono:

  1. Principio di relatività Le leggi della fisica sono le stesse in ogni sistema di riferimento inerziale.
  2. Principio di costanza della velocità della luce La velocità della luce è pari a |c| = c = 299792458 ms-1 ≈ 3 · 106 ms-1 in ogni sistema di riferimento.
  3. III principio della dinamica In un sistema isolato, la quantità di moto e il momento angolare totale del sistema si conservano.

Osserviamo che i principi 1 e 3 erano già presenti nella meccanica classica. La novità è rappresentata dal principio 2, che è in contrasto con le trasformazioni di Galileo.






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