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Esercizi sugli spazi vettoriali 6 — basi e dimensione

Spazi vettoriali

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In questa raccolta presentiamo ulteriori 3 esercizi svolti sul calcolo delle basi e delle dimensioni negli spazi vettoriali, per completare il percorso iniziato con gli articoli Esercizi svolti su basi e dimensioni e Esercizi svolti su sottospazi e basi.

Di ciascun esercizio, come di consueto, è fornita una soluzione completa: buona lettura!

 

basi spazi vettoriali: sommario

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In questa dispensa vengono proposti esercizi misti su spazi vettoriali (basi e dimensioni). I testi degli esercizi sono tratti dal sito didattico del professore Antonio Cigliola.

 

basi spazi vettoriali: autori e revisori

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Notazioni su basi e dimensioni di spazi vettoriali

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A=\mathcal{P}_{\mathcal{B} \leftarrow \mathcal{B}'}=\mathcal{M}_{\mathcal{B}}^{\mathcal{B}'}

\mathcal{L}(v_1,\dots,v_n)\subseteq V

\mathcal{M}_n(\mathbb{K})

\mathcal{M}(n,m;\mathbb{R})

\mathbb{K}[x]

\mathbb{K}_{\leq n}[x]

matrice A di cambiamento di base da \mathcal{B} a \mathcal{B}' o matrice di cambio di coordinate da \mathcal{B}' a \mathcal{B});

sottospazio vettoriale di V generato dai vettori v_1,\dots,v_n;

spazio vettoriale delle matrici di ordine n a coefficienti nel campo \mathbb{K};

insieme delle matrici con n righe e m colonne a coefficienti reali;

anello dei polinomi a coefficienti in \mathbb{K} nella variabile x;

anello dei polinomi a coefficienti in \mathbb{K} nella variabile x di grado minore o uguale ad n;


 

Premessa teorica su basi e dimensione degli spazi vettoriali

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Date \mathcal{B}=\{v_1,\dots,v_n\} e \mathcal{B}'=\{v_1',\dots,v_n'\} due basi di uno spazio vettoriale V, chiamiamo matrice del cambiamento di base da \mathcal{B} a \mathcal{B}' la matrice A=(a_{ij})_{i=1,\dots,n}^{j=1,\dots,n} tale che v_j'=\sum_{i=1}^{n}a_{ij}v_i (dove i è l’indice di riga e j l’indice di colonna). Sia v \in V e denotiamo rispettivamente con x=[v]_{\mathcal{B}} e x'=[ v]_{\mathcal{B}'} le coordinate rispetto \mathcal{B} e \mathcal{B}'. Il relativo cambiamento di coordinate è dato da x=Ax'. La matrice A di cambiamento di base da \mathcal{B} a \mathcal{B}' (detta anche matrice di passaggio di coordinate da \mathcal{B}' a \mathcal{B}) si denota con

\[A=\mathcal{P}_{\mathcal{B} \leftarrow \mathcal{B}'} \quad \mbox{ oppure } A=\mathcal{M}_{\mathcal{B}}^{\mathcal{B}'}.\]


 

Testi degli esercizi

Esercizio 1  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) Si considerino i seguenti vettori di \mathbb{R}^3

\begin{equation*} 			\begin{aligned} 			&	v_1=\left(\begin{array}{c} 			1 \\ 			2 \\ 			-1 			\end{array}\right), \quad v_2= \left(\begin{array}{c} 			0 \\ 			1 \\ 			2 			\end{array}\right),\quad 			v_3=\left(\begin{array}{c} 			1 \\ 			2 \\ 			0 			\end{array}\right), &\\ 			& 	w_1= \left(\begin{array}{c} 			-1 \\ 			-2 \\ 			1 			\end{array}\right),\quad 			w_2=\left(\begin{array}{c} 			0 \\ 			-2 \\ 			1 			\end{array}\right),\quad 			w_3=\left(\begin{array}{c} 			0 \\ 			-1 \\ 			1 			\end{array}\right).& 			\end{aligned} 			\end{equation*}

 

  1. Dimostrare che \mathcal{B}_1=\{v_1,v_2,v_3\} e \mathcal{B}_2=\{w_1,w_2,w_3\} sono basi;
  2. Calcolare la matrice \mathcal{M}_{\mathcal{B}_1}^{\mathcal{B}_2};
  3. Determinare le coordinate rispetto a \mathcal{B}_1 di w=3w_1-5w_3.

Svolgimento punto 1.

Sia B_i la matrice avente come colonne i vettori della base \mathcal{B}_i per i=1,2. Abbiamo che \mathcal{B}_i è una base se e solo se \det(B_i)\neq 0, cosa che si verifica facilmente.

Svolgimento punto 2.

La matrice \mathcal{M}_{\mathcal{B}_1}^{\mathcal{B}_2} ha come colonna j-esima il vettore delle coordinate di w_j rispetto la base \mathcal{B}_1, ovvero detto x_j tale vettore, esso soddisfa B_1x_j=w_j. Ma questo scritto in forma compatta diventa la seguente identità tra matrici: B_1\,\mathcal{M}_{\mathcal{B}_1}^{\mathcal{B}_2}=B_2, cosa che si verifica anche ossservando che B_i è la matrice del cambiamento di base dalla base standard alla base \mathcal{B}_i e che, date \mathcal{B}_i, i=1,2,3, tre basi qualsiasi, vale la formula

\[\mathcal{M}_{\mathcal{B}_1}^{\mathcal{B}_2}\mathcal{M}_{\mathcal{B}_2}^{\mathcal{B}_3}= 	\mathcal{M}_{\mathcal{B}_1}^{\mathcal{B}_3}\]

Dunque \mathcal{M}_{\mathcal{B}_1}^{\mathcal{B}_2}=B_1^{-1}B_2=\begin{pmatrix} 	-1 & -5 & -3 \\ 	0 & -2 & -1 \\ 	0 & 5 & 3 	\end{pmatrix}.

Notiamo che avremmo potuto fare direttamente il punto 2), ovvero si poteva tentare di calcolare la matrice del cambiamento e, nel caso si avesse avuto successo, sarebbe bastato controllare che tale matrice è non singolare. In altre parole, basta tentare, tramite un’eliminazione di Gauss sulla matrice 3\times 6 data da [B\,B'], di arrivare alla fine ad ottenere la matrice della forma [1 X] con \det(X)\neq 0. In questo caso abbiamo concluso: \mathcal{B} e \mathcal{B}' sono basi e \mathcal{M}_{\mathcal{B}}^{\mathcal{B}'}=B^{-1}B'=X. Questo si dimostra essenzialmente tramite la definizione di Algoritmo di Gauss e il Teorema di Binet.

Svolgimento punto 3.

[w]_{\mathcal{B}_1}=(12,5,-15).

 
 

Esercizio 2  (\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar) Sia V= \mathbb{R}_{\leq 2}[t] lo spazio vettoriale dei polinomi di grado minore o uguale a 2 a coefficienti reali. Si considerino i seguenti polinomi in V:

\[\begin{gathered}  p_1(t)= t^2+t,    \qquad    p_2(t)=2t^2+3t+1,   \qquad  p_3(t)=-t^2+2, \\ q_1(t)= -t^2,    \qquad    q_2(t)=-2t^2-t-2,   \qquad  q_3(t)=t^2+t. \end{gathered}\]

 

  1. Dimostrare che \mathcal{B}=\{p_1,p_2,p_3\} e \mathcal{B}'=\{q_1,q_2,q_3\} sono basi di \mathbb{R}_{\leq 2}[t];
  2. Determinare la matrice \mathcal{M}_{\mathcal{B}}^{\mathcal{B}'};
  3. Determinare le coordinate rispetto a \mathcal{B} di
    p(t)=q_3(t)-2q_1(t);
  4. Determinare le coordinate rispetto a \mathcal{B}' di f(t)=t^2+1;
  5. Siano U=\mathcal{L}\{ p_1,q_1 \} e W=\{ p(t) \in \mathbb{R}_{\leq 2}[t] : p(1)+p(-1)=0\}. Determinare la dimensione ed esibire una base di U,W,U\cap W. Verificare infine che V=U+W.

Svolgimento punto 1.

Per verificare il punto 1) si può procedere, ad esempio, con l’algoritmo di Gauss sulla matrice ottenuta mettendo in colonna le coordinate dei vettori rispetto ad una base data (scegliamo ovviamente la base \mathcal{E}:=\{1,x,x^2\}): se il rango è massimale allora è una base. Questo calcolo si può evitare facendo direttamente il punto 2) e ragionando come segue;

Svolgimento punto 2.

La matrice X del cambiamento di base (se esiste) è la matrice non degenere che soddisfa BX=B' con B e B' le matrici ottenute mettendo in colonna le coordinate rispetto la base \{1,x,x^2\} dei vettori che formano, rispettivamente, le basi \mathcal{B} e \mathcal{B}'. In altre parole, tramite eliminazione di Gauss [B\,B'] \curvearrowright [\mathbbm{1}\,X]

Si calcola che nel nostro caso

\[B=\begin{pmatrix} 	0 & 1 & 2 \\ 	1 & 3 & 0 \\ 	1 & 2 & -1 	\end{pmatrix}, \;\; 	B'=\begin{pmatrix} 	0 & -2 & 0 \\ 	0 & -1 & 1 \\ 	-1    & -2 & 1 	\end{pmatrix}, \;\; 	X=\begin{pmatrix} 	-6 &-13 & 1 \\ 	2 & 4 & 0 \\ 	-1 & -3 & 0 	\end{pmatrix}\]

e che \det(X)=-2\neq 0;

Svolgimento punto 3.

Si ha [p(t)]_{\mathcal{B}}= 	\mathcal{M}_{\mathcal{B}}^{\mathcal{B}'}[p(t)]_{\mathcal{B}'} ed essendo [p(t)]_{\mathcal{B}'}=(-2,0,1), troviamo [p(t)]_{\mathcal{B}}=(13,-4,2);

Svolgimento punto 4.

Basta risolvere il sistema lineare B'x=c, con c=[f(t)]_{\{ 1,x,x^2 \}}=(1,0,1). In alternativa, si può osservare che q_1(t)+q_2(t)+q_3(t)=-2t^2-2=-2f(t), dunque [f(t)]_{\mathcal{B}'}=(-1/2,-1/2,-1/2);

Svolgimento punto 5.

Una base di U è \{ t,t^2 \} e la dimensione è 2. Una base di W si trova imponendo la condizione p(t)=a_0+a_1t+a_2t^2\in W. Troviamo quindi che a_1,a_2 sono variabile libere e a_0=-a_2. Concludiamo che W ha dimensione 2 e una base è \{ t, 1-t^2 \}. Inoltre, U\cap W=\mathcal{L}(t) e la sua dimensione è 1. Infine, dalla formula di Grassmann otteniamo che \dim_{\mathbb{R}}(U+W)=2+2-1=3=\dim_{\mathbb{R}}(\mathbb{R}_{\leq 2}[t]) e quindi V=U+W.

 
 

Esercizio 3  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar) Sia V=\mathcal{M}_2(\mathbb{R}) lo spazio vettoriale delle matrici a coefficienti reali 2\times 2. Consideriamo i seguenti vettori di V:

A=\begin{pmatrix} 			1 & 1 \\ 			2 & 1 			\end{pmatrix}, \; B=\begin{pmatrix} 			4 & 3 \\ 			5 & 1 			\end{pmatrix}, \; C=\begin{pmatrix} 			2 & 1 \\ 			1 & -1 			\end{pmatrix}, \; D=\begin{pmatrix} 			1 & 0 \\ 			1 & 0 			\end{pmatrix}.
 

  1. Calcolare la dimensione e una base di Z=\mathcal{L}\{A,B,C,D\};
  2. Siano U=\mathcal{L}\{A,B\} e W=\mathcal{L}\{C,D\}, calcolare una base di U\cap W;
  3. Se possibile, scrivere E=\begin{pmatrix} 				1 & 0 \\ 				-1 & -2 				\end{pmatrix} come combinazione lineare di A,B,C,D.
  4. Siano ora

    \[C'=\begin{pmatrix} 				2 & 4 \\ 				1 & -1 				\end{pmatrix}, \; D'=\begin{pmatrix} 				1 & 0 \\ 				1 & -1 				\end{pmatrix}.\]

    Verificare che \mathcal{B}=\{ A,B,C',D' \} è una base e determinare le coordinate di E_1=\begin{pmatrix} 				1 & 0\\ 				0 & 0 				\end{pmatrix} nella base \mathcal{B}.

Premessa per gli svolgimenti seguenti.

Notiamo che le coordinate di A,B,C,D rispetto alla base standard di V data da

E_1=\begin{pmatrix}  1 & 0 \\  0 & 0  \end{pmatrix}, E_2=\begin{pmatrix}  0 & 0 \\  1 & 0  \end{pmatrix}, E_3= \begin{pmatrix}  0 & 1 \\  0 & 0  \end{pmatrix},  E_4= \begin{pmatrix}  0 & 0 \\  0 & 1  \end{pmatrix}

sono, rispettivamente, \left(\begin{array}{c}  1 \\  2 \\  1 \\  1  \end{array}\right), \left(\begin{array}{c}  4 \\  5 \\  3 \\  1  \end{array}\right), \left(\begin{array}{c}  2 \\  1 \\  1 \\  -1  \end{array}\right), \left(\begin{array}{c}  1 \\  1 \\  0 \\  0  \end{array}\right).

Svolgimento punto 1.

La dimensione cercata è il rango della matrice che ha come righe (o come colonne) i vettori coordinati.

\begin{align*}  	M= & \left(\begin{array}{cccc}  	1 & 2 & 1 & 1 \\  	4 &  5 & 3 & 1 \\  	2 & 1& 1 & -1 \\  	1 & 1 & 0 &0  	\end{array}\right)  	\begin{array}{c}  	\\  	R_2 \to R_2-4R_1 \\  	R_3 \to R_3-2R_1\\  	R_4 \to R_4-R_1  	\end{array} \\\\  	M'= & \left(\begin{array}{cccc}  	1 & 2 & 1 & 1 \\  	0 &  -3 & -1 & -3 \\  	0 & -3& -1 & -3 \\  	0 & -1 & -1 & -1  	\end{array}\right)  	\begin{array}{c}  	\\  	\\  	R_3 \to R_3- R_2 \\  	R_4 \to -3R_4+R_2  	\end{array} \\\\  	M''= & \left(\begin{array}{cccc}  	1 & 2 & 1 & 1 \\  	0 &  -3 & -1 & -3 \\  	0 & 0& 0 & 0 \\  	0 & 0 & 2 & 0  	\end{array}\right)  	\end{align*}

Dunque \dim(Z)=3. Osserviamo che (siccome non sono stati effettuati scambi) le prime due righe sono indipendenti i.e. A e B sono indipendenti), mentre poichè la terza riga è zero, C è dipendente da A, B e infine D è indipendente da A,B. Dunque il vettore C è superfluo e una base è data da \{A,B,D\}.

Svolgimento punto 2.

Dal punto precedente sappiamo che \dim(U)=\dim(W)=2 (basta notare che non sono uno multiplo dell’altro) e che \dim(U+W)=3. Dunque dalla formula di Grassman \dim(U\cap W)=1. Sempre dal punto precedente sappiamo che C\in U, concludiamo dunque che U\cap W=  \mathcal{L}\{C\}.

Svolgimento punto 3.

Sia M la matrice del punto i). Poichè il vettore delle coordinate di E nella base scelta è e=(1,-1,0,-1)^T, quello che dobbiamo fare è risolvere il sistema lineare nell’ incognita x=(x_1,x_2,x_3,x_4)^T dato da M^T x=e. Poichè però C è superfluo, potremmo eliminare la terza colonna e ridurre la dimensione del problema, ovvero studiare il seguente sistema (non omogeneo) di 4 equazioni in 3 incognite:

\[\begin{cases}  		x+4y+z=1  \\  		2x+5y+z=-1 \\  		x+3y=0 \\  		x+y=-2  		\end{cases}\]

Si trova un’unica soluzione (x,y,z)=(-3,1,0) che quindi ci dice che

E=-3A+B.

Svolgimento punto 4.

Ragionando come al punto precedente basta dimostrare che

\[[E_1]_{\mathcal{B}}=(-8/3,4/3,1/3,-1)\]

è l’unica soluzione del sistema che ha per matrice dei coefficienti la matrice \mathcal{M}^{\mathcal{B}}_{\mathcal{E}} ottenuta mettendo in colonna le coordinate dei vettori della base \mathcal{B} rispetto la base \mathcal{E}=\{ E_1,E_2,E_3,E_4 \}, e come termine noto il vettore (1,0,0,0).

 

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