Esercizio 2 . Due cubetti di ghiaccio di massa ciascuno vengono immersi in un bicchiere isolato contenente di acqua. Se l’acqua inizialmente ha una temperatura di e se il ghiaccio proviene direttamente dal congelatore a , quale sarà la temperatura della bevanda quando il ghiaccio e l’acqua raggiungono la stessa temperatura? E se invece venisse usato un solo cubetto di ghiaccio, quale sarebbe la temperatura finale? Dati utili: calore specifico del ghiaccio ; calore latente di fusione del ghiaccio ; calore specifico dell’acqua .
Svolgimento. Dopo aver introdotto i cubetti di ghiaccio nel recipiente isolante contenente acqua, non possiamo sapere a priori se il ghiaccio si scioglierà (totalmente o parzialmente), se l’acqua si solidificherà (totalmente o parzialmente) o se esisterà una miscela di acqua e ghiaccio alla temperatura di fusione . Intuitivamente, si comprende che si possono avere diverse situazioni a seconda delle masse di ghiaccio e acqua utilizzate e anche dalle temperature iniziali dei due componenti del sistema. Nel dettaglio, dovremmo considerare gli squilibri termici e i conseguenti scambi di calore. Si tenga presente che, per fondere il ghiaccio, bisogna dapprima fornire calore per raggiungere la temperatura di fusione (per “scaldarlo” da a ) e poi fornire ulteriore calore per iniziare il processo di fusione e il cambiamento di stato da solido a liquido. Si indicano con i pedici 1 e 2 rispettivamente le quantità relative all’acqua e al ghiaccio. Si riscrivono i dati con questa notazione, utilizzando le unità di misura nel SI:
dove si ricorda la relazione tra la temperatura misurata con la scala assoluta in kelvin (K) e la temperatura nella scala Celsius (): .
La quantità massima di calore che può essere fornita dalla massa d’acqua prima che solidifichi, passando da a , è pari a:
(1)
D’altra parte, la quantità di calore assorbita dal ghiaccio, necessaria per aumentare la temperatura del ghiaccio fino alla temperatura di fusione e poi per far sciogliere tutto il ghiaccio è:
(2)
Si noti che
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ossia il calore massimo possibile ceduto dall’acqua non è sufficiente a sciogliere tutto il ghiaccio. Tuttavia, tale calore è sufficiente almeno a portare il ghiaccio alla temperatura di fusione. Infatti, si può verificare che
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da cui
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Da questi semplici conti sui calori scambiati, si evince che il sistema all’equilibrio si trova nella fase di miscela acqua e ghiaccio, caratterizzata dalla temperatura costante , perciò la temperatura di equilibrio vale .
Inoltre, solo una parte di ghiaccio si sarà sciolta. Si indica con la massa di ghiaccio che passa allo stato liquido, ovviamente con . Conoscendo la temperatura di equilibrio e considerando il bilancio termico seguente
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è possibile ricavare la massa di ghiaccio sciolta:
(7)
Perciò, la massa di ghiaccio rimanente è
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Se si inserisce un solo cubetto di ghiaccio di massa , allora ripetendo conti analoghi, si ottiene:
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In questo caso, si ha
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perciò il calore ceduto dall’acqua è sufficiente a sciogliere tutto il ghiaccio. Inoltre, la quantità di calore scambiata in eccesso viene impiegata per aumentare la temperatura dell’acqua risultante , ottenuta dalla massa d’acqua iniziale e la massa del ghiaccio sciolta, che si trova alla fine del cambiamento di stato alla temperatura di fusione. In questo modo, è possibile trovare la nuova temperatura di equilibrio , e ci si aspetta che . In formule, si può scrivere che
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da cui si ricava:
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Link alla soluzione video a cura di Giovanni F.ciani: parte 1 e parte 2.
Fonte: Esercizio 33 pag. 432, Fondamenti di Fisica, Halliday, Resnick, Walker (2006).