Esercizio 44 . Una sfera omogenea di massa
e raggio
è appoggiata su di un piano orizzontale; il coefficiente di attrito dinamico vale
. All’istante
la sfera viene messa in moto traslatorio con velocità
parallela al piano. Si determini il moto della sfera, i valori dello spazio percorso
, del tempo
, della velocità dal centro di massa
e della velocità angolare
, in corrispondenza dei quali la sfera comincerà a rotolare senza strisciare. Si verifichi, inoltre, il teorema delle forze vive.
Svolgimento. La sfera si muove di moto rototraslatorio. Detto l’istante in cui la sfera comincia a muoversi di moto di puro rotolamento, dobbiamo determinare la velocità angolare
e
. Ricordiamo la seconda legge cardinale dei corpi rigidi
(1)
dove è la somma di tutti i momenti esterni,
è la velocità del polo scelto per il calcolo del momento angolare totale del sistema,
è la velocità del centro di massa ed infine
è il momento angolare totale del sistema rispetto al polo
. Osserviamo che se scegliamo il punto di contatto
della sfera con il piano orizzontale si ha
(2)
e inoltre la somma di tutti i momenti esterni risulta nulla, quindi si conserva il momento angolare
(3)
Il momento angolare iniziale (rispetto a ) è[1]
mentre il momento angolare finale, ovvero nell’istante , cioè quando la sfera inizia a muoversi di puro rotolamento, è
(4)
dove e
perché è la condizione di puro rotolamento, quindi
Imponiamo la conservazione del momento angolare
Per determinare il tempo e la velocità del centro di massa in tale istante applichiamo la prima legge cardinale per i corpi rigidi. Al disco è applicata la forza di attrito dinamico
nel punto di contatto
, la reazione vincolare
è anch’essa applicata in
e infine la forza peso
è applicata al centro di massa; quindi, scegliendo come polo il centro di massa, si ha
(5)
Ricordiamo che pertanto
(6)
da cui si trova che
(7)
cioè
(8)
Per verificare il teorema delle forze vive o dell’energia-lavoro bisogna verificare che la variazione di energia cinetica corrisponde al lavoro fatto dalla forza di attrito dinamico. Pertanto calcoliamo la variazione di energia cinetica
Per calcolare il lavoro della forza di attrito[2] dobbiamo calcolare il seguente integrale
(9)
dove[3]
Abbiamo dunque
da cui
che verifica il teorema dell’energia lavoro.
1. Si ricorda che in generale il momento angolare totale di un corpo rigido si può esprimere come segue
dove e
. Nel nostro caso inizialmente il sistema ha velocità angolare nulla e trasla con velocità
parallela al piano orizzontale, quindi
e
cioè
2. La verifica del teorema delle forze vive è interessante. Occorre infatti moltiplicare la forza non per lo spazio percorso dal punto di contatto ma per la differenza fra questo e lo spazio di cui si spostano i punti sul bordo della sfera. Infatti per il teorema delle forze vive la variazione di energia cinetica nell’unità di tempo è data dalla forza per la velocità del punto su cui la forza agisce e questa è data dalla velocità di traslazione diminuita per la velocità periferica rispetto al centro. ↩
3. Dalla seconda legge cardinale, scegliendo come polo il centro di massa, si trova che
cioè
da cui