Esercizio 6. Un giocatore di tennis colpisce una pallina quando questa è ad una altezza
dal suolo. Dopo un tempo
= 0,5 s, la pallina urta, ad un’altezza
= 3 m, un muro posto a
= 3,5 m dal punto in cui la pallina è colpita. Nell’urto la pallina inverte istantaneamente la componente orizzontale della sua velocità mentre la componente verticale ed il modulo della velocità restano uguali. Si calcolino:
(i) il modulo della velocità iniziale della pallina quando viene colpita dalla racchetta;
(ii) l’angolo che la velocità iniziale della pallina fa con l’orizzontale;
(iii) la distanza dal muro del punto in cui la pallina tocca il suolo dopo l’urto contro il muro.
Nota. La figura non è in scala ed il giocatore, insieme alla racchetta hanno dimensioni trascurabili.
Svolgimento (i)-(ii). Partiamo con una schematizzazione del nostro problema come fatto in figura 1. Scegliamo un sistema di riferimento fisso con origine
in corrispondenza del giocatore di tennis e l’asse
coincidente con il suolo. Si tratta di un moto parabolico con altezza
e velocità iniziale
da determinare. Il vettore
forma un angolo
con una retta parallela all’asse delle
.
Dalla cinematica ricordiamo che in questa circostanza il corpo è soggetto alla sola accelerazione di gravità diretta nel verso negativo dell’asse delle . Pertanto, il moto è decomponibile in un moto rettilineo uniforme lungo l’asse
ed uniformemente accelerato lungo l’asse
, come riportato nel sistema (1), cioè:
(1)
Dobbiamo sfruttare l’informazione per cui dopo un tempo di dal lancio, la pallina urta ad un’altezza di
un muro posto a
dall’origine del sistema di riferimento scelto. Ponendo
, il sistema (1) diventa:
(2)
(3)
Dalle componenti del vettore velocità iniziale è possibile calcolare il modulo del vettore velocità iniziale e l’angolo di lancio
, in particolare:
Punto (iii). Una volta che la pallina urta il muro, il suo moto sarà ancora parabolico, ma con la componente della velocità iniziale
uguale in modulo ma opposta in segno alla componente
della velocità appena avvenuto l’urto
. L’evoluzione temporale delle componenti della velocità sono date dalle seguenti leggi:
(4)
Quindi al tempo le componenti del vettore velocità saranno rispettivamente
Dopo aver urtato il muro la pallina inverte istantaneamente la componente orizzontale della velocità preservando invece quella verticale, inoltre, ‘ è l’angolo di incidenza del vettore velocità con la retta normale al muro, come rappresentato in figura 2.
Definiamo un nuovo sistema di riferimento cartesiano fisso (diverso dal precedente) in corrispondenza del muro alla quota del terreno come in figura 3.
Scriviamo le nuove leggi orarie per la pallina con velocità iniziale posta ad un’altezza
.
(5)
Per calcolare la distanza dal muro del punto in cui la pallina tocca il suolo dopo l’urto dobbiamo valutare la componente spaziale al tempo
in cui la pallina tocca il suolo, ossia
(6)
Risolvendo l’equazione (6) rispetto al tempo e scegliendo la soluzione positiva, otteniamo il tempo che la pallina impiega, una volta urtato il muro, a cadere al suolo, ovvero
(7)
Sostituendo in (5), si ottiene
(8)
Si conclude che :
Il segno meno è dovuto all’orientamento dell’asse del sistema di riferimento
in figura 3.
Link alla soluzione video a cura di Giovanni F.ciani: clicca qui
Fonte: traccia di esame di Fisica 1, ingegneria chimica, Università degli Studi di Salerno.