





a) la forza magnetica agente sul pendolo, in funzione della sua velocità angolare;
b) l’angolo

c) l’equazione differenziale che descrive il moto del pendolo.

Soluzione punto a. All’istante iniziale abbiamo la seguente situazione

La massa è soggetta alla forza peso
e dunque comincia a muoversi lungo un arco di circonferenza; ciò comporta una variazione di flusso del campo magnetico all’interno del circuito e per la legge di Faraday-Neumann-Lenz si ha una forza elettromotrice indotta.
Calcoliamo il flusso di all’interno del circuito in un generico istante
:
(1)
dove è l’area occupata dal circuito come rappresentato in figura:

Come da ipotesi su , uniforme in tutto
e perpendicolare a
, abbiamo
Pertanto la (1) diventa
Consideriamo ora le seguenti figure
dalle quali osserviamo che . Si nota immeditamente che
è costante, mentre
varia a seconda dell’angolo
ed essendo un arco di circonferenza è pari ad
. Da quanto appena detto, la (1) diventa
e applicando la legge di Faraday-Neumann-Lenz, denotando la forza elettromotrice indotta, dove per definizione è:
Si ha dunque:
(2)
Il circuito può essere rappresentato come segue
Dalla legge di Kirchhoff alle maglie si ha :
(3)
confrontando (2) con (3) si ha
Dalla seconda legge elementare di Laplace determiniamo il modulo della forza magnetica agente sul pendolo
Pertanto possiamo concludere che la forza magnetica vale
Soluzione punto b.
Il pendolo è sottoposto alla forza peso , alla tensione
e alla forza magnetica
orientate come in figura in un generico istante
Affinchè il pendolo stia in equilibrio, la somma dei momenti delle forze applicate al pendolo rispetto al polo deve essere nulla.
Quando il pendolo è in equilibrio, la forza magnetica assume la seguente forma
poichè .
Chiamiamo l’angolo formato dal pendolo con l’asse
come in figura 5 quando è in equilibrio (La forza
è applicata a metà filo.)
Calcoliamo la somma dei momenti delle forze rispetto ad :
da cui
Pertanto possiamo concludere che l’angolo di equilibrio vale
Soluzione punto c.
Consideriamo ora il moto del pendolo in un generico istante come in figura
e applichiamo il teorema del momento angolare scegliendo come polo
dove .
Svolgendo i calcoli otteniamo
Pertanto possiamo concludere che l’equazione differenziale cercata è
Fonte: Problemi di fisica generale – S.Rosati & L. Lovitch