I seguenti esercizi sui circuiti elettrici sono tratti dal libro “Elementi di Fisica. Elettromagnetismo e Onde” di P. Mazzoldi, M. Nigro e C. Voci. Questo lavoro ha lo scopo di fornire soluzioni chiare e dettagliate per il capitolo 5, che tratta delle correnti elettriche, con un focus particolare sulle leggi di Kirchhoff per i nodi e le maglie, e sui condensatori.
Pensato per gli studenti di ingegneria, fisica e matematica, questo materiale è progettato per supportare il corso di Fisica 2. Ogni esercizio è spiegato nel dettaglio, con l’obiettivo di facilitare la comprensione dei concetti fondamentali e delle loro applicazioni pratiche.
Nel nostro sito troverai una raccolta di esercizi accuratamente selezionati e spiegati in modo approfondito, per garantire che anche gli argomenti più complessi siano facilmente comprensibili. Che tu stia studiando per un esame, cercando di consolidare le tue conoscenze o esplorando il mondo delle correnti elettriche, questo sito è pensato per aiutarti in ogni fase del tuo percorso educativo.
Esplora gli esercizi, immergiti nelle spiegazioni dettagliate e scopri come le leggi di Kirchhoff e i principi dei condensatori si applicano in situazioni reali. Siamo qui per trasformare le tue sfide accademiche in opportunità di apprendimento e crescita.
Autori e revisori degli esercizi SU Esercizi sui circuiti elettrici e corrente elettrica
Mostra autori e revisori.
Revisore: Simone Romiti.
Testi degli esercizi sui circuiti elettrici/corrente elettrica
Figura 1: geometria del problema 1.
Svolgimento.
Il problema ci chiede di mettere a confronto due oggetti di materiale e forma diversa, affinché abbiano la stessa resistenza.
Il primo è un parallelepipedo e il secondo un cilindro (vedi figura 1).
Ricordiamo che nel caso particolare di un conduttore di altezza e sezione costante
, la resistenza è legata alla resistività dalla seguente relazione:
(1)
Le aree delle sezioni sono
(2)
e
(3)
dove è il raggio della sezione circolare.
Il problema ci dice che i due oggetti hanno la stessa altezza .
Imponiamo, come richiesto, che le resistenze siano uguali usando la formula (1):
(4)
cioè:
(5)
Semplificando e risolvendo rispetto ad
troviamo
(6)
Poiché il diametro di una circonferenza è il doppio del suo raggio, sostituendo i valori numerici otteniamo il risultato richiesto:
Per tale corrente calcolare:
- la densità di corrente
;
- l’intensità del campo elettrico
;
- la differenza di potenziale per un tratto di filo lungo
;
- la potenza
dissipata nello stesso.
Figura 2: geometria problema 2.
Svolgimento punto 1.
Il problema ci chiede di studiare un filo percorso da corrente. Poiché, per ipotesi, il filo è ricoperto di gomma (un materiale isolante), possiamo trascurare eventuali effetti dovuti al contatto con il materiale circostante, come l’aria o il terreno.
Ricordiamo che per una corrente che scorre attraverso una superficie la corrente
e la densità di corrente
sono legate dalla relazione:
(7)
dove è una sezione del cilindro,
è il versore normale all’elemento infinitesimo di superficie
su cui andiamo ad integrare.
Nel nostro caso abbiamo a che fare con un filo che approssimiamo geometricamente con un cilindro molto lungo (vedi fig.2). Sia la sua sezione che la corrente sono costanti, quindi possiamo affermare che è parallelo a
e ha lo stesso valore in tutti i punti di
, pertanto:
(8)
dove abbiamo usato che l’area di base di un cilindro è
, con
.
Abbiamo dunque
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
Esercizio 3 . Un resistore è composto da due fili collegati in serie: il primo di rame (
) è lungo
e ha una sezione
; il secondo di alluminio (
) è lungo
e ha una sezione
. Ai capi del resistore è applicata una differenza di potenziale
.
Calcolare:
- le differenze di potenziale
e
ai capi dei due fili ;
- le rispettive densità di corrente
e
.
Figura 3: geometria problema 3.
Svolgimento punto 1.
Il problema ci chiede di studiare il passaggio di corrente attraverso due resistori collegati tra di loro come in figura 3. Dato che il collegamento è in serie possiamo ridurre il problema ad un unico conduttore con un’unica resistenza .
Essa è legata alla differenza di potenziale secondo la relazione:
(12)
Ricordiamo che per un collegamento in serie quest’ultima è data da:
(13)
dove è la resistenza del conduttore di rame e
del conduttore di alluminio.
Applicando (1) e ricordando che
dove
è la resistività,
la lunghezza del conduttore e
la sezione del conduttore supposta costante durante tutto il percorso della corrente, si ha:
(14)
Sfruttando (14) e (12) possiamo ricavare :
(15)
da cui otteniamo
dove è la differenza di potenziale del conduttore di rame e
è la differenza di potenziale del conduttore di alluminio.
Svolgimento punto 2.
Esercizio 4 . Un filo di rame (
) di raggio
è ricoperto da una guaina di alluminio (
) di raggio esterno
. Il filo è percorso da una corrente
.
Calcolare:
- le correnti
e
che percorrono i due materiali ;
- il campo elettrico
e
in ciascuno di essi.
Figura 4: geometria problema 4.
Svolgimento punto 1.
Il filo di rame e la guaina costituiscono un sistema di due conduttori che possiamo approssimare geometricamente come un cilindro per il filo e una corona cilindrica per la guaina. I due conduttori sono sottoposti alla stessa differenza di potenziale, come mostrato in figura 4, ovvero sono collegati in parallelo. Pertanto, possiamo rappresentare i due conduttori come illustrato in figura 5.
Figura 5: schema elettrico del circuito formato dal sistema filo+guaina.
dove è la resistenza del conduttore di rame,
è la resistenza del conduttore di alluminio ed infine
e
sono le correnti che attraversano
e
, rispettivamente.
La corrente totale , è data dalla somma delle singole correnti per la legge di Kirchhoff ai nodi, abbreviata LKC (si ricordi i richiami teorici 1, subito dopo l’esercizio 4):
(16)
Calcoliamo ora e
, chiamando
la lunghezza del filo (Come vedremo la conoscenza esplicita del valore di quest’ultima,
così come quello della differenza di potenziale
,
non è necessaria ai fini dello svolgimento). Come detto
e
sono in parallelo pertanto:
(17)
dove abbiamo usato la nota relazione tra resistenza e resistività: , con
l’area della sezione del conduttore.
Si noti che nel caso della guaina di alluminio essa è l’area della corona circolare,
data dalla differenza delle aree dei due cerchi di raggi
e
rispettivamente.
La differenza di potenziale è dunque pari a:
(18)
La differenza di potenziale è la stessa, così che possiamo scrivere:
(19)
Mettiamo a sistema (18) e (19 )
(20)
da cui
(21)
cioè
La corrente può essere ottenuta analogamente a
o, più semplicemente, per sottrazione:
Svolgimento punto 2.
Richiamo di teoria.
La legge di Kirchhoff alle maglie riguarda le tensioni (LKT) in un circuito e afferma che in ogni circuito la somma algebrica delle tensioni presenti in una maglia è sempre zero.
Esercizio 5 . Un conduttore cilindrico cavo di lunghezza
ha raggio
e
; esso è costituito da una sostanza con resistività
. Una forza elettromotrice
può essere applicata al conduttore in modo che la corrente fluisca parallelamente all’asse del cilindro o radialmente dalla superficie interna alla superficie esterna.
Calcolare nei due casi:
- l’intensità di corrente
;
- la potenza
dissipata;
- la densità di corrente
sulle superficie terminali.
Figura 6: geometria problema 5.
Svolgimento primo caso, punto a.
Dalla legge di Ohm abbiamo:
(22)
dove abbiamo sfruttato (1), tenendo conto che l’area della sezione è costante e pari a .
Invertendo la relazione troviamo
:
Svolgimento primo caso, punto b.
Svolgimento primo caso, punto c.
Svolgimento secondo caso, punto a.
(23)
dove è la resistività,
la sezione attraverso la quale passa la corrente e in fine
l’elemento infinitesimo percorso dalla corrente.
Nel nostro caso
è costante, e può essere portata fuori dall’integrale.
invece dipende da
: è la superficie laterale del cilindo di raggio
compreso tra quelli di raggi
e
.
Di conseguenza
. Tornando all’integrale abbiamo:
(24)
Dalla legge di Ohm quindi:
Svolgimento secondo caso, punto b.
Svolgimento secondo caso, punto c.
Si noti che poiché l’unico fattore che cambia tra le due è il valore del raggio, sussiste la seguente relazione esatta tra e
:
Esercizio 6 . Un resistore ha la forma di un tronco di cono lungo
e raggi estremi
e
.
Calcolare:
- la resistenza
;
- verificare la formula per
.
Nota. Assumere che la resistività sia costante.
Figura 7: geometria problema 6.
Svolgimento punto 1.
Figura 8: approfondimento geometria problema 6.
dove è l’angolo formato dall’asse del cono e una delle generatrici. Dai noti teoremi sui triangoli rettangoli si ha:
(25)
D’altra parte, scegliendo un’arbitraria quota , corrispondente ad un raggio
di una sua sezione orizzontale giacente su un piano parallelo passante per la base di raggio
e
, abbiamo:
(26)
da cui, mettendo a sistema con l’equazione precedente si ha:
(27)
Esplicitando rispetto a otteniamo:
(28)
Possiamo così calcolare la resistenza applicando la definizione (abbiamo applicato il noto integrale ):
(29)
dove abbiamo usato il fatto che che non dipende da
e quindi lo abbiamo portato fuori dall’integrale, inoltre che la sezione trasversale alla quota
è pari a
.
Concludiamo dunque
Svolgimento punto 2.
Il risultato trovato fornisce, per :
Il risultato è consistente con la nota formula per un conduttore cilindrico, i.e. la forma geometrica che corrisponde al tronco di cono nel limite in cui i due raggi estremi sono uguali.
Esercizio 7 . Un guscio semisferico di silicio (
) ha raggio interno
e raggio esterno
;
esso è collegato ad un generatore che mantiene una d.d.p. tra le superficie che lo delimitano.
Calcolare:
- la resistenza
del guscio ;
- la corrente
che lo percorre;
- la potenza
dissipata;
- la densità di corrente
attraverso le superficie estreme.
Queste ultime sono ricoperte da un sottile strato di oro per poterle assumere a potenziale costante.
Figura 9: geometria problema 7.
Svolgimento punto 1.
(30)
Concludiamo che:
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
Esercizio 8 . Un filo di lunghezza
e diametro
è percorso da una corrente
, quando è applicata una d.d.p.
. La velocità di deriva degli elettroni è
.
Calcolare:
- la resistenza
del filo;
- la resistività del materiale;
- il campo elettrico
all’interno del filo;
- il numero di elettroni di conduzione per unità di volume.
Figura 10: geometria problema 8.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
La sezione del filo, che approssimiamo geometricamente come un cilindro(vedi fig. 10), è costante.
Questo significa che applicando (1) si ha:
(31)
da cui
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
Ricordiamo che per definizione di densità di corrente di cariche , si ha:
(32)
dove è il numero di portatori di carica,
(carica dell’elettrone) e
è la velocità di deriva.
Si noti che la velocità di deriva ha verso opposto a quello della densità di corrente perché le cariche in moto sono negative.
Prendendo il modulo della precedente equazione e esplicitando
si ricava:
dove abbiamo utilizzato .
Esercizio 9 . L’avvolgimento di rame (
) in figura 11 mostra un motore che ha una resistenza
a
a motore fermo. Dopo alcune ore di funzionamento la resistenza è
. Calcolare la temperatura
dell’avvolgimento.
Figura 11: esercizio 9.
Svolgimento.
(33)
dove è la temperatura di partenza (a motore spento),
è il coefficiente termico del materiale.
Dall’equazione (33), risolvendo rispetto a , portando a primo membro le quantità note si ha
(34)
da cui sostituendo i valori numeri si ha
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Esercizio 10 . Un filo di nichelcromo (
) di una stufa dissipa una potenza
quando la
applicata è
e la temperatura
. Supponendo che esso venga mantenuto alla temperatura
immergendolo in un bagno d’olio, calcolare:
- la potenza
dissipata ;
- la corrente
e
nei due casi.
Figura 12: esercizio 10
Svolgimento punto 1.
(35)
dove è la differenza di potenziale ai capi del conduttore e
è la corrente che lo attraversa. Nel primo caso applicando (35) si può trovare
Applicando la legge di Ohm per i conduttori metallici ricaviamo il valore della resistenza alla temperatura
Ora utilizziamo l’equazione (33) per ricavare il valore della resistenza alla temperatura
dove e
è il valore della resistenza a
.
Facciamo lo stesso per ricavare il valore della resistenza alla temperatura
ottenendo
Calcoliamo la potenza alla temperatura
Svolgimento punto 2.
(36)
Sostituendo i valori si ottiene
Esercizio 11 . La potenza dissipata in una resistenza
collegata ad una batteria con
è
. Calcolare:
- la
ai capi di
;
- la resistenza interna della batteria
.
Figura 13: esercizio 11.
Svolgimento punto 1.
È noto che
(37)
cioè
Svolgimento punto 2.
(38)
Si rappresenta il circuito in figura 13 con la corrente che scorre nella maglia in senso orario
dove è stata rappresenta la batteria come una forza elettromotrice in serie con la resistenza interna .
Applicando la legge alle maglie LKT (si ricordi i richiami teorici 1, subito dopo l’esercizio 4) si ricava la resistenza interna della batteria:
Osservazione.
Esercizio 12 . Nel circuito in figura 14 il generatore ha
e la resistenza interna
; il resistore
è costituito da un filo di alluminio (
,
) lungo
e di sezione
. Calcolare:
- la corrente
nel circuito a
;
- la temperatura
per cui la corrente vale
;
- la potenza
dissipata su
nei due casi, si supponga
costante.
Figura 14: esercizio 12.
Svolgimento punto 1.
(39)
la corrispondente resistenza risulta essere
(40)
dove è la resistività dell’alluminio,
la lunghezza del conduttore e
la sezione del conduttore supposta costante durante tutto il percorso della corrente.
Applicando
(si ricordi i richiami teorici 1, subito dopo l’esercizio 4) ricaviamo la corrente che scorre nel circuito
Svolgimento punto 2.
(41)
inserendo questa espressione nella relazione che definisce la resistività (40) si ottiene
(42)
Ora, risolvendo rispetto a l’equazione (39), che esprime la dipendenza di
rispetto in funzione della temperatura, ricaviamo
:
Svolgimento punto 3.
Nel primo caso la potenza risulta
(43)
e nel secondo si ha
(44)
cioè
Esercizio 13 . Una batteria solare, di area
, assorbe una potenza per unità di superficie pari a
. Quando è collegata ad una resistenza
, la differenza di potenziale ai suoi capi è
; quando è connessa con una resistenza
la d.d.p. è
. Calcolare:
- la resistenza
della batteria;
- la sua f.e.m.
;
- calcolare l’efficienza
della cella nella conversione dell’energia solare in energia elettrica rispetto al carico.
Figura 15: esercizio 13.
Svolgimento punto 1.
(45)
(46)
Dalla legge alle maglie analizzando i due casi abbiamo
(47)
uguagliando le due equazioni, dato che a primo membro è uguale in entrambi i casi (ovvero la batteria in considerazione è sempre la stessa), e risolvendo per
si ottiene
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
(48)
dove è l’efficienza,
è la potenza per unità di superficie assorbita,
è la sua area.
Nei due casi la potenza erogata dalla batteria sul carico risulta
(49)
e
(50)
da cui sostituendo i valori numerici si ottiene:
Esercizio 14 . Tre batteria aventi la stessa f.e.m.
e la stessa resistenza interna
possono essere collegate tutte in serie o in parallelo ai capi di un resistore
. Calcolare nei due casi:
- la resistenza complessiva
dei generatori vista dai capi
e
del resistore;
- la corrente
che circola attraverso il resistore
;
- La potenza complessiva
erogata dai generatori;
- la potenza
dissipata su
.
Figura 16: esercizio 14.
Svolgimento caso resistenze in serie.
(51)
Applicando ricaviamo la corrente
(52)
La potenza erogata dai generatori è
(53)
mentre la potenza dissipata dal resistore risulta
(54)
I valori cercati per il primo circuito risultano
Osservazione.
Svolgimento caso resistenze in parallelo.
Si consideri la figura 17 (la scelta del verso delle correnti di anello è arbitrario)
Figura 17: Caso b esercizio
La resistenza equivalente risulta essere il reciproco della somma dei reciproci del valore delle singole resistenze, e dato che nel nostro caso le tre resistenze interne hanno lo stesso valore, risulta:
Chiamiamo per comodità la corrente che attraversa
,
e i
le correnti che scorrono nelle altre due maglie, come si vede in figura 17. Applicando la legge alle maglie si ottiene un sistema di tre equazioni
(55)
Sostituendo i valori numerici si ottiene
(56)
da cui la potenza complessiva erogata dai generatori risulta
(57)
La potenza dissipata su risulta
(58)
I risultati numerici sono
Osservazione.
Esercizio 15 . Due genenatori, aventi la stessa f.e.m.
, e resistenza interna
e
rispettivamente, sono collegati in serie ad un resistore
. Calcolare
in modo che sia nulla la d.d.p. ai capi
e
del primo generatore.
Figura 18: esercizio 15.
Svolgimento.
Figura 19: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 15.
Imponendo che la caduta di potenziale tra i punti e
sia nulla si ricava la relazione
(59)
(60)
Mettendo a sistema (59) e (60) e risolvendo per ricavare si ottiene
(61)
sostituendo i valori si ottiene
Esercizio 16 . Nel circuito che segue sia
e
. Calcolare la d.d.p.
tra i punti
e
.
Figura 20: esercizio 16.
Svolgimento.
Figura 21: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 16.
Scegliendo il verso delle correnti come in figura e applicando la al circuito si ottiene il seguente sistema:
(62)
Dunque la d.d.p. risulta
(63)
dove al secondo passaggio abbiamo utilizzato le espressioni ottenute in (62), numericamente si ottiene
Esercizio 17 . Nello schema 22 la batteria scarica
,
è collegata ad una batteria carica
,
. Determinare la corrente
nella resistenza di avviamento
e nella batteria scarica
.
Figura 22: esercizio 17.
Svolgimento.
Figura 23: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 17.
Scegliendo convenzionalmente il verso delle correnti come in figura 23, applicando al circuito in questione si ha
(64)
dalla prima equazione si ricava
(65)
sostituendo questa espressione nella seconda equazione del sistema si ricava l’espressione
(66)
da cui
(67)
cioè si ottiene un’espressione esplicita per
(68)
e sostituendo i valori numerici ricaviamo e da (65) otteniamo
. I risultati numerici sono
Esercizio 18 . Nel circuito in figura 24
,
e
. Calcolare la d.d.p. tra i punti
e
.
Figura 24: esercizio 18.
Svolgimento.
Figura 25: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 18.
Applicando le si ottiene il sistema
(69)
Sommando le due equazioni del sistema si ha
(70)
e sostituendo questo risultato nella prima equazione di (69) si ottiene
(71)
da cui
La seconda corrente risulta essere .
Segue infine che la d.d.p. è
Esercizio 19 . Nel circuito in figura
,
,
,
e
.
Calcolare:
- la corrente
che percorre ciascun resistore
;
- la potenza
complessiva dissipata nel sistema di resistori.
Figura 26: esercizio 19.
Svolgimento punto 1.
Si consideri la figura 27 (si ricorda che la scelta delle correnti di anello è convenzionale)
Figura 27: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 19.
Applicando LKT al circuito otteniamo il seguente sistema
(72)
Sommando la seconda e la terza equazione del sistema si ottiene:
Dalla prima equazione del sistema troviamo
Sostituiamo infine nella seconda equazione e otteniamo
Chiaramente le correnti di anello che abbiamo denominato rispettivamente e
in generale sono diverse dalle correnti che circolano nei singoli fili; in questo caso per la geometria del circuiti si ha che
,
e
.
Svolgimento punto 2.
La potenza complessiva dissipata dai resistori è:
Esercizio 20 . Nel circuito in figura
,
,
e
. Calcolare:
- la corrente
che percorre ciascun resistore;
- la d.d.p. tra i punti
e
;
- la potenza complessiva
dissipata nel sistema di resistori.
Figura 28: esercizio 20.
Svolgimento punto 1.
Figura 29: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 20.
Applicando LKT al circuito si ottiene il sistema di equazioni
(73)
dalla seconda equazione ricaviamo
da cui sostituendo nella prima si ha
(74)
cioè
quindi
dove per trovare la corrente abbiamo usato la
applicata al nodo
. Il segno negativo indica che il verso è opposto rispetto alla direzione indicata in figura 28.
Svolgimento punto 2.
La d.d.p. risulta
Svolgimento punto 3.
La potenza complessiva è la somma delle potenze dissipate su ciascun resistore
Esercizio 21 . Nel circuito in figura
,
,
,
e
. Calcolare:
- le correnti
;
- la d.d.p. tra i punti
e
;
- la potenza complessiva
generata dai generatori, verificando che essa è uguale alla potenza dissipata nel sistema di resistori
.
Figura 30: esercizio 21 .
Svolgimento.
Figura 31: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 21 .
Applicando LKT al circuito si ottiene il seguente sistema:
(75)
Sostituendo i valori numerici si ha
Il segno meno di sta ad indicare che il verso della corrente è opposto a quello scelto in figura.
La d.d.p. risulta
La potenza erogata dai generatori è data da
La potenza dissipata dai resistori è data da
Segue dunque che come volevasi dimostrare per il principio di conservazione della potenza, cioè che la potenza erogata dai generatori è uguale alla potenza assorbita dai resistori.
Esercizio 22 . Nel circuito in figura
,
,
,
,
e
. Calcolare:
- la corrente
che percorre ciascun resistore;
- la d.d.p. tra i punti
e
;
- la potenza complessiva
dissipata nel sistema, verificando che essa è uguale alla potenza
erogata dai generatori.
Figura 32: esercizio 22.
Svolgimento punto 1.
Si consideri la figura 33 (si ricorda che la scelta del verso delle correnti è convenzionale)
Figura 33: scelta convenzionale del verso della corrente di anello nell’esercizio 22.
Applicando LKT al circuito si ottiene il sistema di equazioni
(76)
Dalla seconda equazione del sistema si ottiene
(77)
da cui sostituendo nella prima equazione del sistema, si ottiene
(78)
cioè
(79)
quindi
Da (77) sostituendo i valori numerici ricaviamo la seconda corrente
Pertanto tenendo conto della geometria del circuito si ha
dove il segno negativo della seconda corrente sta ad indicare che il verso di percorrenza della corrente è opposto a quello scelto.
In particolare, la corrente che scorre su , risulta
dove il segno meno è stato inserito appositamente per indicare che la corrente è opposta a quella scelta per ipotesi dal testo.
Svolgimento punto 2.
La d.d.p. risulta
Svolgimento punto 3.
La potenza è data dalla somma di tutte le potenze dissipate dai singoli resistori
La potenza è dalla potenza erogata dai singoli generatori
Ovviamente la potenza dissipata dai resistori e la stessa della potenza erogata dai generatori per il principio di conservazione della potenza.
Esercizio 23. Un generatore di f.e.m.
e resistenza interna
è collegato alla rete di resistori, tutti uguali di valore
, mostrata in figura 34. Calcolare:
- la resistenza equivalente
della rete vista dai punti
e
del circuito;
- la corrente
che circola in ciascun resistore;
- la potenza complessiva
trasferita alla rete.
Figura 34: esercizio 23.
Svolgimento punto 1.
Figura 35: resistenza equivalente della rete resistiva
Svolgimento punto 2.
Figura 36: scelta convenzionale del verso delle correnti.
La corrente totale che scorre nel circuito risulta
(80)
per cui la corrente che scorre su ciascuna resistenza, salvo per quelle dei rami e
, risulta essere
Svolgimento punto 3.
Esercizio 24. Un condensatore con
ha una carica iniziale
; esso viene collegato ai capi di un resistore
attraverso il quale comincia a scaricarsi. Calcolare:
- la costante di tempo
del circuito;
- il valore
della corrente quando
.
Figura 37: esercizio 24.
Svolgimento punto 1.
Svolgimento punto 2.
Esercizio 25. Un circuito
viene scaricato chiudendo un’interruttore al tempo
. La differenza di potenziale è, in quell’istante,
e si riduce a
dopo un tempo
. Calcolare:
- la costante di tempo
del circuito;
- il valore della differenza di potenziale
dopo
.
Figura 38: esercizio 25.
Svolgimento punto 1.
È noto che
Posto si ha
da cui
cioè
Svolgimento punto 2.
Il potenziale al tempo risulta
Esercizio 26 . La differenza di potenziale tra le armature di un condensatore
scende da
a
in un tempo
. Calcolare la resistenza di perdita
tra le due armature.
Svolgimento.
Figura 39: esercizio 26 .
È noto che
(83)
dove è la differenza di potenziale ai capi del condensatore che si sta scaricando.
Posto si ha
(84)
Si conclude che
Esercizio 27. In quanto tempo l’energia elettrostatica
accumulata nel condensatore di un circuito
si riduce a metà del suo valore massimo? Esprimere il risultato in termini della costante di tempo
del circuito.
Svolgimento.
Figura 40: esercizio 27.
È noto che
(85)
dove è la differenza di potenziale ai capi del condensatore in un generico istante
, e
è la differenza di potenziale ai capi del condensatore all’istante
, cioè la differenza di potenziale prima che il condensatore inizi a scaricarsi.
In un generico istante l’energia del condensatore è
(86)
da cui ponendo si trova il tempo richiesto.
Abbiamo dunque
(87)
Si ricorda che la costante di tempo , pertanto si può concludere che
Esercizio 28. Nel circuito in figura
,
,
,
e
e la corrente che circola nel generatore è
. L’energia elettrostatica immagazzinata in
e
vale rispettivamente
e
. Calcolare:
- il valore di
;
e
.
Figura 41: esercizio 28.
Svolgimento punto 1.
(88)
mentre e
sono in parallelo, dunque
(89)
Il sistema può essere ridisegnato come segue. Si noti che i condensatori e
sono carichi, pertanto si comportano come degli aperti (quindi si possono escludere dal circuito), inoltre la corrente
che circolare nel circuiti “attraverserà” solamente le resistenza
,
e
.
Figura 42: esercizio 28, circuito semplificato.
Applicando LKT si ha
(90)
da cui si ricava la resistenza
Svolgimento punto 2.
(91)
si ricava
Analogamente per si ha
Esercizio 29. Nel circuito in figura
,
,
,
e
. Calcolare:
- la d.d.p.
e
ai capi dei due condensatori, quando l’interruttore
è aperto;
- la d.d.p.
ai capi degli stessi quando l’interruttore
è chiuso da molto tempo;
- la carica netta
che fluisce attraverso
dall’istante in cui viene chiuso a quando passa molto tempo dalla sua chiusura.
Figura 43: esericizio 29.
Svolgimento punto 1.
Figura 44: esercizio 29.
Applicando LKT al circuito si ottiene
(92)
I capacitori e
sono in serie (quindi hanno anche la stessa carica), dunque
(93)
da cui
(94)
cioè
(95)
Pertanto
(96)
Abbiamo dunque
(97)
i.e.
Svolgimento punto 2.
Svolgimento punto 3.
Figura 45: carica sui condensatori dopo la chiusa dell’interruttore.
La somma della carica tra di essi è
(98)
cioè
che è proprio la carica che è confluita attraverso il ramo dove si trova l’interrutore .
Esercizio 30. Nel circuito in figura l’interruttore
è inizialmente chiuso e il condensatore
è carico al suo valore massimo
. I Valori numeri dei generatori e delle resistenze presenti in figura 46 sono rispettivamente:
,
,
,
e
.Calcolare:
- la corrente
nel resistore
;
- la carica
del condensatore.
- il tempo
necessario affinché la carica sia
;
- la corrente
nel resistore
in quell’istante.
All’istante l’interruttore
viene aperto. Calcolare:
Figura 46: esercizio 30.
Svolgimento punto 1.
In figura 47 si rappresenta il circuito con l’interruttore chiuso
Figura 47: figura circuito con interruttore chiuso esercizio 30.
Risulta chiaro che la corrente attraversa le resistenze
e
perché il condensatore si è caricato, quindi il ramo dov’è presente il condensatore si comporta come un circuito aperto.
Applicando LKT si ha
cioè la corrente che attraversa .
Svolgimento punto 2.
Per determinare la carica presente sulle armature del condensatore è utile determinare la differenza di potenziale ai suoi capi. La differenza di potenziale ai capi del condensatore è la stessa differenza di potenziale ai capi della resistenza
, perché la resistenza
non è attraversata da nessuna corrente. Abbiamo dunque
(99)
da cui
Svolgimento punto 3.
Apriamo l’interruttore. In figura 48 rappresentiamo il circuito con l’interruttore aperto
Figura 48: circuito con interruttore aperto esercizio 30.
In questa situazione il condensatore si scarica e la corrente circola solamente nella seconda maglia (come illustrato in figura 48). Applicando LKT si ha (si ricorda che , cioè la corrente che attraversa il condensatore è uguale alla derivata rispetto al tempo della differenza di potenziale ai capi del condensatore per la capacità):
(100)
Posto si ha
(101)
da cui
(102)
da cui
(103)
pertanto
(104)
Posto si ha
(105)
da cui
(106)
Si conclude che
Svolgimento punto 4.
La corrente in funzione del tempo è
(107)
da cui
cioè la corrente che attraversa il resistore .
Esercizio 31. Nel circuito in figura,
,
,
,
,
,
e la corrente che circola è in condizione di regime. Calcolare:
- la d.d.p.
ai capi del condensatore.
- dopo quanto tempo la d.d.p. ai capi del condensatore è
.
La batteria viene scollegata, calcolare:
Figura 49: esercizio 31.
Svolgimento punto 1.
Il condensatore si è caricato, quindi può essere escluso dal circuito. La resistenza è in serie con
e la resistenza
è in serie con
, quindi
e
sono in parallelo. Consideriamo la figura 50
Figura 50: figura 2 esercizio 31.
e applicando la legge di Kirchhoff ai nodi otteniamo
(108)
dove abbiamo messo la parte inferiore del circuito a massa, da cui
(109)
cioè
Svolgimento punto 2.
Una volta scollegata la batteria (), il capacitore inizia la fase di scarica. Le resistenze
e
sono in serie, così come
e
. La resistenza equivalente del circuito risulta
(110)
Il circuito può essere schematizzato come in figura 51
Figura 51: figura 3 esercizio 31.
La costante di tempo caratteristica del circuito è
(111)
da cui
(112)
cioè la differenza di potenziali ai capi del condensatore. Il tempo al quale si ha
si ricava imponendo
(113)
quindi
(114)
da cui
(115)
Si conclude che
Esercizio 32 . L’interruttore
in figura si chiude automaticamente quando
e si apre quando
. Il risultato è che
ha l’andamento mostrato in figura 52. Se
,
e
, calcolare:
- il tempo di carica
del condensatore;
- il tempo di scarica
del condensatore;
- il periodo
dell’oscillazione prodotta dal circuito.
Figura 52: esercizio 32.
Svolgimento punto 1.
(116)
da cui ponendo si ottiene
(117)
pertanto
(118)
Posto si ottiene:
(119)
Si conclude che il tempo di carica del condensatore è
Svolgimento punto 2.
(120)
da cui ponendo si ottiene:
(121)
pertanto
(122)
Ponendo si trova
(123)
Si conclude che
Svolgimento punto 3.
Tutti gli esercizi di elettromagnetismo
Se si desidera proseguire con gli esercizi, di seguito è disponibile una vasta raccolta che copre interamente gli argomenti del programma di Elettromagnetismo. Questa raccolta include spiegazioni dettagliate e gli esercizi sono organizzati in base al livello di difficoltà, offrendo un supporto completo per lo studio e la pratica.
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- Esercizi sulla legge di Gauss.
- Esercizi sui conduttori, condensatori, dielettrici ed energia elettrostatica.
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- Esercizi sulle sorgenti di un campo magnetico e legge di Ampere.
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- Esercizi sulla riflessione e rifrazione della luce.
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- Dinamica del punto materiale: le leggi di Newton nella meccanica classica.
- Dinamica del punto materiale: lavoro ed energia.
- Moti relativi.
- Sistemi di punti materiali.
- Dinamica del corpo rigido.
- Urti .
- Gravitazione .
- Oscillazioni e onde.
- Meccanica dei fluidi.
- Onde meccaniche.
- Statica in meccanica classica.
- Fondamenti di relatività ristretta: trasformazioni di Lorentz e principali conseguenze.
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Ulteriori risorse didattiche per la fisica
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