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La variabile è detta parametro e le equazioni a sistema sono dette equazioni parametriche della retta. Notiamo quindi che dall’equazione parametrica della retta possiamo leggere per ispezione diretta un punto per cui essa passa e un vettore direttore.
Assumiamo adesso . Isolando il parametro nella prima equazione e sostituendolo nella seconda, si ottiene l’equazione cartesiana della retta:
dove a destra della freccia abbiamo rinominato i coefficienti usando le lettere . Allo stesso risultato si perviene nel caso in cui sia non nullo
ricavando
dalla seconda equazione e sostituendolo nella prima. In questo caso la retta è individuata non tramite una corrispondenza biunivoca fra valore del parametro e punto, ma come luogo degli zeri di una funzione nelle variabili reali
ed
.
Notiamo quindi che dall’equazione cartesiana è possibile determinare per ispezione diretta un vettore direttore, infatti
osserviamo inoltre che il vettore è ortogonale 1 al vettore
e quindi è ortogonale alla retta stessa. Tale condizione può essere verificata effettuando il prodotto scalare fra
e
:
Analogamente, dato un vettore ortogonale ad
e un punto
, l’equazione cartesiana della retta ortogonale a
e passante per
può essere determinata dalla condizione di ortogonalità fra un generico vettore direttore di
ed
. Dato un generico punto
di coordinate
ciò si traduce in:
Ulteriori digressioni teoriche di carattere generale saranno preposte alla soluzione degli esercizi pertinenti.
-
Osserviamo, per completezza, che si sta dotando
di un prodotto scalare (ovvero di una struttura euclidea): la nozione di ortogonalità è riferita al prodotto scalare scelto. Le coordinate dei vettori sono determinate rispetto alla base canonica che, per costruzione, è una base di vettori ortogonali e di norma uno rispetto a tale prodotto scalare. ↩
Testi degli esercizi
-
;
;
;
;
.
Svolgimento.
-
.
.
.
.
-
.
trovare:
- la retta
passante per il punto
;
- la retta
che interseca la retta
nel suo puntodi seconda coordinata pari a
.
Scrivere sia in forma parametrica che cartesiana le rette trovate.
Svolgimento.
- Ricaviamo per ispezione diretta il vettore normale ad
:
, (3). Dunque la retta
cercata, passante per
e avente
come vettore normale ha equazione cartesiana data da (4):
, cioè
La retta può essere espressa in forma parametrica applicando la (1), osservando che il vettore direttore è dato da
:
- Determiniamo in primo luogo l’ascissa del punto
. Dato che
, esso soddisfa la sua equazione parametrica. Sapendo che l’ordinata di
è
ricaviamo il parametro e determiniamo l’ascissa:
La generica retta parallela a
, dunque avente vettore normale
, è data in forma cartesiana da
Imponendo il passaggio per
, otteniamo l’equazione
da cui si ricava
. La retta cercata è dunque
Alternativamente si può procedere come nel punto precedente e ricavare l’equazione cartesiana usando la (4).
Ricaviamo adesso l’equazione parametrica. Sapendo che
ha
per vettore direttore e passa per
, la (1) restituisce immediatamente:
trovare:
- la retta
che passa per il punto
;
- la retta
che interseca la retta
nel suo puntoche ha prima coordinata pari a
.
Scrivere in forma sia parametrica che cartesiana le rette trovate.
Svolgimento.
- Il vettore direttore della retta
, e quindi anche di
, si ricava per ispezione diretta dall’equazione parametrica data:
. Dalla (1) troviamo quindi subito
:
Sostituendo la prima equazione nella seconda per eliminare il parametro
ricaviamo immediatamente l’equazione cartesiana:
- Determiniamo in primo luogo l’ordinata del punto
. Dato che
, esso soddisfa la sua equazione cartesiana. Sapendo che l’ascissa di
è
ricaviamo l’ordinata:
La generica retta parallela a
è data da
, al variare di
. Imponendo il passaggio per
, otteniamo l’equazione
da cui si ricava
La retta cercata è dunque
Alternativamente si può procedere ricavando l’equazione cartesiana usando la (4).
Noti il punto
di passaggio e il vettore direttore
, l’equazione parametrica si ricava immediatamente dalla (1):
-
;
-
;
-
;
.
Svolgimento.
- Rette parallele: il sistema non ammette soluzioni.
- Rette incidenti: il sistema ammette un’unica soluzione che determina il punto in cui si incontrano le due rette.
- Rette coincidenti: il sistema è indeterminato e ammette
soluzioni corrispondenti a tutti i punti delle due rette le quali, infatti, coincidono.
- Il sistema da studiare comprende l’equazione parametrica della retta
e l’equazione cartesiana della retta
:
Confrontando la prima e la terza equazione (da cui ri ricava subito
) otteniamo immediatamente
, che sostituito nella seconda equazione retituisce
.
Le rette sono quindi incidenti in
.
- Il sistema da studiare comprende nuovamente l’equazione parametrica della retta
e l’equazione cartesiana della retta
:
La procedura più comoda in questo caso consiste nel sostituire le equazioni parametriche della retta
nell’equazione cartesiana della retta
, ottenendo:
Il sistema è quindi impossibile e le rette sono parallele.
- Il sistema da studiare comprende l’equazione parametrica della retta
e l’equazione cartesiana della retta
:
La procedura più comoda in questo caso consiste nel sostituire le equazioni parametriche della retta
nell’equazione cartesiana della retta
, ottenendo:
Il sistema è quindi indeterminato e le due rette sono coincidenti.
- In questo caso la retta
è presentata in una forma che può suscitare confusione, essendo data in forma parametrica, ma con il cubo del parametro all’interno delle equazioni. Per convincerci che l’equazione comunque descrive una retta possiamo sostituire la prima nella seconda, ottenendo l’equazione
la quale rappresenta senza dubbio una retta in forma cartesiana, (2).
In generale un oggetto geometrico può essere \textit{riparametrizzato} a nostro piacimento senza che la sua immagine venga alterata, ciò in alcuni casi corrisponde intuitivamente al fatto che una curva può essere percorsa con velocità diverse. Più formalmente, data la parametrizzazione di una retta come in (1), un aperto
ed una qualsiasi funzione
continua e invertibile, l’equazione
rappresenta sempre la stessa retta, ma percorsa con una velocità potenzialmente non costante e determinata dalla funzione invertibile
, che nel caso dell’esercizio in esame è
. Effettuando il cambio di variabile
recuperiamo l’equazione parametrica nella forma standard (1).
Terminata la digressione, passiamo alla risoluzione dell’esercizio mettendo a sistema l’equazione cartesiana di
con le equazioni parametriche di
.
La procedura più comoda in questo caso consiste nel sostituire le equazioni parametriche della retta
nell’equazione cartesiana della retta
, ottenendo:
che, sostituito nelle equazioni parametriche di
, assicura che le rette sono incidenti in
.
- Trovare le equazioni cartesiane di
;
- Determinare sia in forma parametrica che cartesiana la retta
parallela a
passante per il punto
.
Svolgimento.
- Per ricavare l’equazione cartesiana di
ricaviamo il parametro
dalla prima equazione
e lo sostituiamo nell seconda :
- Il vettore direttore della retta
, e quindi anche della parallela
, si ricava confrontando l’equazione con la forma generale (1):
e sempre dalla stessa equazione, dati
e
otteniamo le equazioni parametriche di
:
Per ricavare l’equazione cartesiana possiamo risolvere l’equazione parametrica eliminando il parametro
oppure, senza passare dall’equazione parametrica, noto il vettore direttore
, possiamo sfruttare l’equazione (3) per trovare il vettore normale
. Dall’equazione (4) segue quindi:
Riferimenti bibliografici.
[1] EDOARDO SERNESI. Geometria 1, Bollati Boringhieri (2000).