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Esercizi svolti regolatori PID

I regolatori PID

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Esercizio 1  (\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Dato lo schema di controllo in figura:

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dove:

\begin{equation*} 				G(s)=\text{0,1}\dfrac{e^{-3s}}{\left(1+5s\right)\left(1+20s\right)}. 				\end{equation*}

Si vuole progettare il regolatore R(s) di tipo PID in modo tale che:

  1. e_{\infty}=0 per y^o(t)=sca(t);
  2. \phi_m\ge 40^o;
  3. \omega_\tau sia la massima possibile.

Svolgimento.

Affinché l’errore a regime sia nullo, occorre che nel prodotto regolatore del processo ci sia un polo in zero, poiché manca nel processo. È necessaria un’azione integrale nel regolatore. Il regolatore PID può essere espresso in due forme alternative:

\begin{equation*} 	R(s) = k_p + \frac{k_\tau}{s} + k_s s, \end{equation*}

o alternativamente,

\begin{equation*} 	R(s) = \mu_R \frac{T_i T_d s^2 + T_i s + 1}{s} = \frac{\mu_R(1 + s T_1)(1 + s T_2)}{s}, \end{equation*}

dove T_i e T_d rappresentano rispettivamente le costanti di tempo integrative e derivative. Una volta selezionata una delle due formulazioni per il regolatore, è necessario aggiungere un polo ad alta frequenza per garantire la realizzabilità fisica del controllore.

Inizialmente, si può considerare che il regolatore implementi esclusivamente un’azione integrale:

\begin{equation*} 	R_1(s) = \frac{1}{s}, \end{equation*}

e procedere alla valutazione del margine di fase della funzione d’anello risultante L(s) = G(s)R_1(s).

   

 

Figura 1: diagramma di Bode della funzione d’anello.

   

Dopo l’analisi, si osserva un margine di fase di \phi_m = \text{12,1}^\circ, che risulta inferiore al valore desiderato. Pertanto, facendo riferimento alla forma espressa dall’equazione (3), le costanti di tempo degli gli zeri del regolatore vanno scelte in modo che cancellino i poli della G(s) così da migliorare il margine di fase della funzione d’anello. Di conseguenza, la nuova configurazione del sistema diventa:

\begin{align*} 	&L(s) = G(s) \cdot R(s) = e^{-3s} \frac{0 \cdot 1 \mu_R}{s}, \\ 	&\text{dove } R(s) = \mu_R \frac{(1 + 5s)(1 + 20s)}{s}. \end{align*}

   

 

Figura 2: diagramma di Bode della funzione d’anello con l’introduzione del regolatore.

   

Il margine di fase ottenuto è di \text{72,8}^\circ, il che soddisfa le specifiche richieste. Tuttavia, è necessario valutare il massimo valore del guadagno \mu_R che può essere introdotto senza superare il margine di fase desiderato. La pulsazione critica \omega^* = \text{0,278}\, \text{rad/sec} corrisponde al punto in cui il sistema raggiunge il massimo margine di fase possibile senza infrangere i requisiti specificati, ovvero:

\begin{equation*} 	\phi_m = 180^\circ - \angle L(j\omega^*). \end{equation*}

Per mantenere il guadagno entro i limiti consentiti, \mu_R non deve aumentare oltre gli 8,88\, \text{dB}, da cui si ricava:

\begin{equation*} 	\mu_R = 10^{\frac{\text{8,88}}{20}} \simeq \text{2,8}. \end{equation*}

Per assicurare la realizzabilità fisica della funzione di trasferimento del regolatore, si può aggiungere un ulteriore polo a una pulsazione significativamente più alta rispetto a quella dei poli e degli zeri esistenti, ad esempio a 10\, \text{rad/sec}. Di conseguenza, la funzione di trasferimento del regolatore assume la forma:

\begin{equation*} 	R(s) = \text{2,8}\frac{(1+5s)(1+20s)}{s(1+\text{0,1}s)}. \end{equation*}

 

Esercizio 2  (\bigstar\bigstar\largewhitestar\largewhitestar\largewhitestar). Dato il sistema descritto dalla funzione di trasferimento:

\begin{equation*} 				P(s)=\dfrac{e^{-\text{0,1}s}}{s+3}. 				\end{equation*}

Si progetti un controllore PID tale che assicuri:

  • errore a regime nullo per un ingresso a scalino;
  • banda a 3\,dB per il sistema ad anello chiuso Bp=\text{0,6}\,Hz;
  • sovraelongazione percentuale s\% <10\%.

Svolgimento.

Per soddisfare la specifica sull’errore a regime, è necessaria l’azione integrativa. A partire dalla specifica sulla sovraelongazione, s\% \le 10, si ottiene \xi \ge \text{0,6}, il che implica un margine di fase \phi_m \ge 60^\circ.

Dalla specifica sulla banda passante, utilizzando gli abachi, si hanno le seguenti relazioni:

\begin{align*} \frac{B_p}{\omega_n}\Bigg\vert_{\xi=\text{0,6}} &= \text{11,5} \implies \omega_n = \text{3,26}\, \text{rad/sec}, \\ \frac{\omega_t}{\omega_n}\Bigg\vert_{\xi=\text{0,6}} &\approx \text{0,71} \implies \omega_t = \text{2,32}\, \text{rad/sec}. \end{align*}

Valutando le caratteristiche del sistema, si ottiene:

\begin{align*} \left| P(j\omega_t) \right| &= \frac{1}{\sqrt{9 + \omega_t^2}} = \text{0,26}, \\[10pt] \angle P(j\omega_t) &= -\text{0,1} \omega_t \frac{180}{\pi} - \arctan\left(\frac{\omega_t}{3}\right) = -51^\circ, \\[10pt] \phi_m &= 180^\circ - 51^\circ = 129^\circ. \end{align*}

Il margine di fase prima di introdurre l’azione integrale è più di quello desiderato, quindi non occorre azione derivativa, quindi è sufficiente ricavare la costante proporzionale e quella integrativa, come segue:

\[ K_p = \frac{\cos(60^\circ - 129^\circ)}{|P(j\omega_t)|} = \text{1,38}, \]

\[ \frac{1}{\omega_t T_i} = \tan(60^\circ - 129^\circ) \quad \rightarrow \quad T_i = \text{0,16}\, \text{s}. \]

Quindi il controllore cercato è:

\[ R(s) = \text{1,38} \left( 1 + \frac{1}{\text{0,16}s} \right). \]

 

Esercizio 3  (\bigstar\bigstar\bigstar\bigstar\largewhitestar). Dato il sistema descritto da

\begin{equation*} 				H(s)=\dfrac{30}{s^2+3s+1}. 				\end{equation*}

Con la taratura analitica tarare un controllore PID che soddisfi le seguenti specifiche:

  • errore a gradino nullo;
  • s\%\le30;
  • t_\text{salita}\le\dfrac{3}{4}.

Svolgimento.

Attraverso la taratura analitica, è possibile determinare le costanti per la funzione di trasferimento del PID come segue:

\begin{align*} 	k_p &= \frac{\cos(\phi)}{|H(j\omega_t)|}, \\ 	k_d &= \frac{\sin(\phi)}{\omega_t|H(j\omega_t)|} + \frac{ki}{\omega_t^2}, \end{align*}

dove \phi rappresenta la fase che il PID deve introdurre alla pulsazione di taglio \omega_t desiderata; \omega_t è la pulsazione di taglio desiderata per la funzione d’anello H\cdot R; e \phi può assumere valori tali che -90\le\phi\le90. Se il valore di \phi da introdurre è negativo, non è necessaria l’azione derivativa.

Le specifiche vengono tradotte in obiettivi da raggiungere per la funzione ad anello aperto:

\begin{equation*} 	s\% \le 30 \to \xi \ge \text{0,37}, \end{equation*}

scegliendo \xi=\text{0,4} si ottiene \phi_m=40^\circ.

Utilizzando gli abachi, si ottiene:

\begin{align*} 	T_s \cdot B_3 \bigg|_{\xi=\text{0,4}} &= 3\quad \Rightarrow\quad  B_3 = \frac{3}{3/4} - 4 \,\text{rad/sec}, \\ 	\frac{B3}{\omega_n} \bigg|_{\xi=\text{0,4}} &\simeq \text{1,4} \quad \Rightarrow\quad \omega_n \simeq \text{2,85} \,\text{rad/sec}, \\ 	\frac{\omega_t}{\omega_n} \bigg|_{\xi=\text{0,4}} &= \text{0,85}\quad \Rightarrow\quad \omega_t = \text{2,42} \,\text{rad/sec}. \end{align*}

La specifica sull’errore a regime nullo impone l’uso dell’azione integrale. L’analisi del diagramma di Bode mostra che, in assenza di regolazione, il sistema presenta le seguenti caratteristiche a \omega_t:

\begin{align*} 	|H(j\omega_t)| &= \text{3,85}\,\text{dB}, \\ 	\phi_m &= 180 - | \angle H(j\omega t) | = \text{59,3}. \end{align*}

Sebbene \phi_m sia maggiore di quello desiderato, l’azione integrale ne risentirebbe comunque. È possibile permettere al regolatore una riduzione di fase di 19.30^\circ a \omega_t, impostando \phi = -\text{19,30}^\circ.

Di conseguenza, non occorre l’azione derivativa e le formule diventano:

\begin{align*} 	k_d &= 0 = \frac{\sin(-\text{19,3}^\circ)}{\text{2,42} \cdot \text{3,85}} + \frac{k_I}{(\text{2,42})^2}, \\ 	k_p &= \frac{\cos(-\text{19,3}^\circ)}{\text{3,85}}, \end{align*}

da cui si ricavano:

\begin{align*} 	k_p &= \text{0,244}, \\ 	k_I &= \text{0,2}. \end{align*}

Pertanto, la funzione di trasferimento del regolatore desiderato è:

\begin{equation*} 	R(s) = k_p + \frac{k_I}{s} = \text{0,244} + \frac{\text{0,2}}{s}. \end{equation*}

 

 

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