Esercizi misti numeri complessi volume 1
L’articolo “Esercizi Misti sui Numeri Complessi volume 1” è una risorsa completa per tutti coloro che desiderano esplorare in modo approfondito i numeri complessi attraverso una varietà di esercizi. Coprendo argomenti come equazioni e sistemi nei complessi, disuguaglianze e insiemi, esercizi avanzati, e fornendo soluzioni complete, questo documento è perfetto per studenti e appassionati di matematica che vogliono affinare le loro abilità nel problem solving e nella manipolazione dei numeri complessi. Inoltre, una sezione di ripasso teorico è inclusa per rinfrescare concetti fondamentali come la rappresentazione cartesiana e trigonometrica e il teorema di Eulero.
Autori e revisori sugli esercizi sui numeri complessi
Mostra autori e revisori.
Revisori: Valerio Brunetti, Nicola Fusco, Matteo Talluri, Davide La Manna.
Un ripasso di teoria
Mostra ripasso di teoria.
Rappresentazione cartesiana e trigonometrica
Sia un numero complesso. La rappresentazione cartesiana, che si ottiene identificando con , è data da
dove e sono due numeri reali. Il coniugio di , denotato con , si può scrivere in forma cartesiana come
da cui segue che
Il modulo di è dato da
ed è facile vedere che ed è uguale a zero se e solo se . Infine, la rappresentazione trigonometrica di è data da
dove è l’argomento di che ricordiamo essere definito come segue:
L’argomento di è, invece, una funzione a più valori che si ottiene rimuovendo il vincolo nell’equazione precedente, ottenendo infinite soluzioni:
(1)
Argomento di un numero complesso
Iniziamo questo breve sommario sull’argomento osservando che la (1) si può “invertire”, ottenendo una formula per l’argomento principale:
La funzione è quella che associa ad ogni numero reale il più grande intero minore o uguale, ovvero è l’unico intero tale che
Tra le proprietà più importanti da conoscere ricordiamo l’argomento del prodotto (e del rapporto) tra numeri complessi, ovvero vale
(2)
dove sono fattori correttivi definiti come segue:
(3)
Esempio 1. Se prendiamo e si vede immediatamente che per ogni il valore principale dell’argomento dell’inverso è dato da
Un’altra proprietà interessante del valore principale riguarda le potenze. Infatti, dato diverso da zero si può verificare per induzione che
(4)
dove è un intero che dipende da ed è definito come segue:
Per quanto riguarda la funzione a più valori , invece, ci sono alcune differenze importanti. Ad esempio, si può verificare che
e queste sono tutte da intendersi come uguaglianze tra insiemi trattandosi di funzioni a più valori.
Teorema di Eulero e formula di De Moivre
Una funzione che dai reali si può estendere senza troppe difficoltà ai complessi è quella esponenziale, ovvero ponendo
Il primo fattore non è altro che l’esponenziale di un numero reale, perciò è sufficiente dare un significato al secondo fattore.
Una conseguenza immediata della formula di Eulero è la rappresentazione polare di un numero complesso , che è data da
e si ottiene sostituendo (5) nella rappresentazione trigonometrica di . Da questa segue immediatamente una formula per calcolare la potenza -esima:
Radici -esime dei numeri complessi
Fissato vogliamo trovare tutte le soluzioni dell’equazione con . Se è banale, quindi supponiamo e scriviamo
con . Utilizzando la (6) l’equazione si può riscrivere come
e questa è del tutto equivalente al sistema reale
La prima ha soluzione (radice -esima positiva), mentre la seconda ha esattamente soluzioni distinte nell’intervallo date da
(7)
dove sono scelti in modo tale che e valgono
In particolare, il valore di ed dipende da e assicurano che tutti i valori di rimangano nell’intervallo dell’argomento principale, ovvero .
Osservazione 4. L’intervallo per l’argomento principale è scelto in maniera arbitraria e, pertanto, se stiamo semplicemente risolvendo un’equazione può essere più comodo considerare
per ottenere tutte le soluzioni. Queste potrebbero non essere tutte in , ma sono necessariamente contenute in un intervallo di ampiezza .
Tornando al discorso precedente, abbiamo dimostrato che ci sono esattamente radici -esime distinte di e queste sono date da
I numeri giacciono tutti sulla circonferenza di raggio e ciascuno forma un angolo di con il precedente, perciò sono i vertici dell’-poligono inscritto nella circonferenza di cui sopra.
Testi degli esercizi
In questo documento vedremo alcuni esercizi misti (con soluzioni) sui numeri complessi per fare pratica con tutte le nozioni introdotte nel primo volume.
Per una raccolta esaustiva di esercizi standard sui numeri complessi, il lettore può consultare, ad esempio, il libro [1], mentre per esercizi di livello avanzato (alcuni dei quali li vedremo qui), invece, raccomandiamo l’eserciziario [2].
Esercizi algebrici e calcolo di radici quadrate/cubiche
Suggerimento.
Introduzione.
Svolgimento punti 1 e 3.
(8)
allora si può “razionalizzare” moltiplicando e dividendo per il coniugato del denominatore. In particolare, abbiamo l’uguaglianza
A questo punto, solo il numeratore risulta essere un numero complesso ed è facile identificare parte reale e immaginaria di , risolvendo così l’esercizio:
Applichiamo ora quanto detto all’esercizio. Ad esempio, dato si vede immediatamente che
Se consideriamo , per ridursi alla forma (8) è prima necessario sviluppare il numeratore come segue:
A questo punto si procede come nel caso precedente per concludere:
Svolgimento punti 4, 6 e 8.
Ad esempio, abbiamo
o, analogamente, anche
Il caso di è leggermente diverso da trattare perché, prima di applicare la formula data sopra, bisogna calcolare esplicitamente l’esponente
In questi casi, piuttosto che sviluppare il prodotto esplicitamente, conviene scrivere il numero complesso in forma trigonometrica/esponenziale, ovvero
e poi prenderne la potenza richiesta:
Abbiamo aggiunto perché, per convenzione, l’argomento principale è quello contenuto nell’intervallo . A questo punto è facile vedere che
Suggerimento.
per trovare le due radici quadrate di .
Svolgimento.
per cui possiamo razionalizzare come fatto nell’esercizio precedente:
Di conseguenza, per concludere l’esercizio ci basta trovare le due soluzioni dell’equazione complessa
Per risolverla possiamo, ad esempio, sfruttare la forma trigonometrica di un numero complesso. Infatti, se scriviamo
allora un semplice calcolo mostra che
L’equazione si può dunque riscrivere come
da cui segue immediatamente che
sono le due soluzioni dell’equazione.
Suggerimento.
Svolgimento.
Possiamo scrivere in forma trigonometrica osservando che questo ha modulo e argomento principale rispettivamente dati da
Di conseguenza, l’equazione è equivalente a
da cui si ottiene immediatamente che le due radici sono
concludendo così l’esercizio.
Suggerimento.
Svolgimento.
Mostriamo come sfruttare la forma esponenziale per risolverla. È facile vedere che
per cui l’equazione sopra è del tutto equivalente al sistema reale
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre per quanto riguarda l’argomento abbiamo infinite soluzioni
Di conseguenza, per quanto riguarda l’argomento principale (e quindi nell’intervallo ) abbiamo soltanto due soluzioni, ovvero
In particolare, le due radici quadrate di sono
Suggerimento.
tramite il sistema equivalente di equazioni reali.
Svolgimento.
mentre il suo argomento principale è
perciò si ha . A questo punto non ci rimane altro da fare che risolvere l’equazione complessa
che, scrivendo anche in forma esponenziale come , sappiamo essere del tutto equivalente al sistema
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre la seconda ammette tre soluzioni, ovvero
da cui si ha che le tre radici cubiche di sono
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Per calcolare le radici quadrate di dobbiamo risolvere
ma questa è immediato vedere che ha soluzioni . Per le radici cubiche, invece, scriviamo in forma esponenziale,
e consideriamo il sistema di equazioni reali associato a , ovvero
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre la seconda ammette tre soluzioni distinte ovvero
In particolare, le tre radici cubiche di sono
Svolgimento punto 6.
avendo preso come argomento principale l’unica soluzione dell’arcotangente nell’intervallo . Le radici quadrate sono le soluzioni di
e sono dunque date da
Per quanto riguarda le radici cubiche, invece, dobbiamo risolvere
che, come abbiamo visto in precedenza, è del tutto equivalente al seguente sistema di equazioni reali:
La prima equazione ha come unica soluzione , mentre la seconda ammette tre soluzioni distinte ovvero
Di conseguenza, le tre radici cubiche sono date da
concludendo l’esercizio. Osserviamo che è possibile semplificare sfruttando le formule additive di seno e coseno, ovvero
e poi il fatto che è un angolo notevole:
- Se , calcolare e .
- Se , calcolare .
- Se , calcolare .
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Di conseguenza, per calcolare è sufficiente conoscere modulo (ovvero, il resto della divisione per ); più precisamente, si ha
Svolgimento punto 2.
da cui segue immediatamente che
A questo punto osserviamo che
ed analogamente
Sostituendo tutto nell’espressione precedente si trova
e questo conclude il secondo punto. Notiamo che la seconda uguaglianza è dovuta al fatto che, utilizzando la formula di Eulero
si ha
Svolgimento punto 3.
Poiché questo ha modulo unitario, bisogna soltanto capire come la potenza agisce sull’argomento principale. In particolare, dato che
sostituendo e ricordando che , si trova che
e questo conclude l’esercizio.
Stabilire per quali valori di si ha reale e per quali puramente immaginario.
Suggerimento.
Svolgimento.
da cui ricaviamo immediatamente che
Questo significa che è puramente immaginario se e solo se , mentre è un numero reale se e solo se .
Trovare modulo e argomento (principale) di .
Suggerimento.
dove è definito in (3).
Svolgimento.
mentre, per quanto riguarda l’argomento, la strada più semplice è quella di scrivere in forma algebrica. In particolare, si ha
da cui si ottiene (eguagliando parte reale e immaginaria rispettivamente) il seguente sistema nelle variabili reali ed :
Si vede immediatamente che l’unica soluzione è , per cui ha argomento principale
e questo conclude l’esercizio. Alternativamente, possiamo sfruttare la formula
(9)
dove è dato da (3), per ricavare l’argomento principale di . Infatti, è facile vedere che
per cui sostituendo in (9) si trova
Per arrivare allo stesso risultato ottenuto sopra bisogna, in qualche modo, gestire la somma di due arcotangenti. Per farlo, si può utilizzare la formula
(10)
che esula dagli scopi di questo documento e quindi diamo per scontata giusto per far vedere come concludere l’esercizio. Si ha
dove l’ultimo passaggio segue da (10). Allora
e questo conclude.
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò “razionalizzando” il denominatore si ottiene
Analogamente si ha
per cui possiamo esprimere il denominatore del numero complesso in (11) moltiplicando le due espressioni appena trovate, ottenendo
Possiamo semplificare l’espressione sfruttando le identità trigonometriche
arrivando così all’uguaglianza
Infine, si moltiplica tutto per
perciò la parte reale è data da
A questo punto, applicando di nuovo la formula di duplicazione del seno, si ottiene
e questo conclude l’esercizio perché abbiamo dimostrato che per la proprietà (11) è verificata.
Suggerimento.
in modo tale che la proprietà da dimostrare sia del tutto equivalente a
Svolgimento.
e per ipotesi, è del tutto equivalente far vedere che vale l’uguaglianza
Inoltre, trattandosi di due termini non negativi sotto radice, possiamo prendere il quadrato di entrambi ed ottenere l’equazione
Supponiamo (il caso si fa nello stesso modo) e scriviamo i due numeri complessi in forma trigonometrica come segue:
A questo punto, il modulo della differenza al quadrato è dato da
dove nell’ultimo passaggio abbiamo utilizzato l’identità fondamentale trigonometrica e la formula di sottrazione del coseno, che ricordiamo essere
Per quanto riguarda il prodotto si ha
da cui segue immediatamente che
e questo conclude.
per ogni con .
Suggerimento.
Svolgimento.
per cui possiamo riscrivere il termine a sinistra come segue:
Il modulo è dato da
per cui, utilizzando la formula di sdoppiamento del coseno,
si arriva all’espressione seguente:
Di conseguenza, per concludere l’esercizio è sufficiente verificare che
vale per ogni con . A questo punto però ci ricordiamo di una disuguaglianza notevole1 secondo cui vale
Applicandola al nostro caso si conclude dato che vale
dove abbiamo sfruttato la proprietà del modulo .
- Per verificare questa disuguaglianza si può utilizzare, ad esempio, il teorema del valore intermedio nell’intervallo , mentre è banale per e . Il caso segue immediatamente sfruttando la simmetria. ↩
Suggerimento.
come una equazione nella variabile reale , sfruttando eventualmente la forma algebrica di .
Svolgimento.
al variare di , esplicitando se possibile parte reale e immaginaria. Un semplice calcolo ci mostra che
da cui segue immediatamente che
Di conseguenza, se scriviamo dobbiamo far vedere che esiste almeno una soluzione reale al seguente sistema:
La seconda equazione ci da
dove abbiamo diviso per dato che per ipotesi (quindi ha parte immaginaria non zero). Se ora andiamo a sostituire nella prima otteniamo
che è ben definito perché per ipotesi e questo conclude.
Suggerimento.
Svolgimento.
dato che sono l’uno il coniugato dell’altro. Per (6) si ha
per ogni . Se è divisibile per , diciamo , allora
da cui prendendo la somma si ottiene il risultato desiderato:
Se non è divisibile per , sfruttando il fatto che è pari e è dispari otteniamo l’uguaglianza
e questo conclude osservando che
Suggerimento.
Svolgimento.
Notiamo che facendo variare in questo modo c’è il rischio che da un certo punto in poi si arrivi ad avere
ma in questo caso è meglio rinunciare alla convenzione di rimanere in a favore della chiarezza dato che si dovrebbe prendere
con e in modo tale che
In ogni caso, il prodotto è dato da
e, sfruttando la proprietà della funzione esponenziale, la produttoria si trasforma in una sommatoria all’esponente:
Ricordando la formula per la somma dei primi numeri interi si calcola esplicitamente l’esponente
da cui segue che
e questo conclude.
Equazioni e sistemi nei complessi
- ;
- ;
- ;
- .
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
(12)
la formula risolutiva è data da
Per la prima equazione abbiamo , per cui non è definita nei numeri reali. Detto questo, sfruttiamo l’unità immaginaria per scrivere
quindi le soluzioni sono complesse e coniugate1.
-
Questo è un fatto valido in generale, ovvero ogni polinomio (di qualsiasi grado) a coefficienti reali soddisfa la seguente proprietà:
Svolgimento punto 2.
Si ha
ovvero anche in questo caso le soluzioni sono complesse e coniugate.
Svolgimento punto 3.
Svolgimento punto 4.
Sfruttando l’identità il delta della equazione è dato da
da cui le soluzioni della equazione sono
e questo conclude.
Osservazione.
è a coefficienti complessi, ed è facile vedere che applicando il coniugio si ottiene una equazione non equivalente alla precedente, ovvero
dato che non è possibile ottenerla dalla prima tramite nessuna manipolazione algebrica (ad esempio, moltiplicare per o simili).
- ;
- ;
- ;
Suggerimento.
si può inizialmente trattare come una equazione nella variabile reale .
Svolgimento punto 1.
Ne segue immediatamente che
e questa ha come unica soluzione (per definizione di modulo).
Svolgimento punto 2.
ma solo è ammissibile perché . Dunque
è l’insieme delle soluzioni dell’equazione e coincide con il bordo della palla di centro l’origine e raggio .
Svolgimento punto 3.
da cui segue che
Questa è ovviamente soddisfatta se e solo se , ovvero la retta di coefficiente angolare uno e passante per l’origine
è l’insieme delle soluzioni dell’equazione.
Suggerimento.
Svolgimento.
e questa è equivalente (ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria rispettivamente) al seguente sistema di equazioni reali:
La seconda equazione ci dice che oppure .
- Sostituendo nella prima equazione si ottiene
ma questa ha discriminante dato da , quindi non ammette soluzioni reali.
- Se , invece, si trova l’equazione
ed è facile vedere con la formula risolutiva che questa ha due soluzioni reali e distinte, ovvero e .
Di conseguenza l’equazione di partenza ha due soluzioni complesse, ovvero
Suggerimento.
Svolgimento.
Quindi, tenendo conto che , l’equazione si può riscrivere come
Di nuovo poniamo uguali a zero parte reale e immaginaria rispettivamente, ottenendo il seguente sistema di equazioni reali:
Dalla seconda equazione otteniamo immediatamente oppure . Nel primo caso, sostituendo si arriva a
e questa ammette due soluzioni reali . D’altra parte, se l’equazione
non ammette soluzioni reali (discriminante negativo), perciò l’equazione iniziale ammette due soluzioni puramente immaginarie che sono date da
Suggerimento.
Svolgimento.
Ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria del termine a sinistra ci porta al seguente sistema di equazioni reali:
Dalla seconda equazione si ricava oppure . Nel primo caso l’altra equazione ci dà come unica soluzione, mentre nel secondo caso
perciò l’equazione iniziale ha tre soluzioni complesse date da
Suggerimento.
Svolgimento.
e, portando tutto a sinistra, si arriva a
Poniamo parte reale e immaginaria uguali a zero rispettivamente per ottenere il seguente sistema di equazioni reali:
Dalla seconda equazione abbiamo oppure , ma non è ammissibile perché annulla il denominatore.
- Se allora la prima equazione ci dà , da cui si trovano le due soluzioni .
- Se allora ci dà le due soluzioni .
In particolare, l’equazione iniziale ha quattro soluzioni, due reali e due puramente immaginarie, date da
Suggerimento.
Svolgimento.
L’equazione si può riscrivere come
e questa ha due soluzioni o, rispetto alla variabile ,
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò l’equazione di partenza si può riscrivere come
Dato che , per risolvere è conveniente passare alla forma esponenziale entrambi i membri dell’equazione, ottenendo
che è equivalente al sistema di equazioni reali
La prima ha come unica soluzione mentre la seconda ammette due soluzioni nell’intervallo ammissibile, ovvero
che corrispondono quindi alle due soluzioni complesse dell’equazione iniziale
Suggerimento.
da cui oppure
Nel primo caso è l’unica soluzione possibile, mentre nel secondo si sostituisce per ottenere:
In particolare, basta risolvere l’equazione .
Svolgimento.
da cui, ponendo uguali a zero parte reale e immaginaria, si ottiene il seguente sistema equivalente di equazioni reali:
Dalla seconda equazione si ricava oppure quindi discutiamo separatamente queste due possibilità:
- Se , la prima equazione ci da
che ha come soluzioni e .
- Se , invece, si trova
che ha come soluzioni (già trovata in precedenza) e .
In particolare, l’equazione di partenza ammette cinque soluzioni distinte (tre reali e due puramente immaginarie) che sono date da
Suggerimento.
Svolgimento.
Di conseguenza, se allora
e questa è soddisfatta se e solo se oppure . È chiaro che non è soluzione quindi supponiamo per e sostituiamo:
Poniamo per ridurre il grado ed osserviamo che
non ammette soluzioni reali perché ha discriminante negativo (). Supponiamo ora per e sostituiamo, ottenendo l’equazione
Come sopra introduciamo una variabile ausiliaria ed osserviamo che
ha due soluzioni reali e distinte, ovvero e . La seconda non porta a nulla perché non è risolvibile in , mentre dalla prima si trova
e quindi l’equazione di partenza ha come uniche due soluzioni e .
Suggerimento.
Svolgimento.
Possiamo semplificare un fattore perché questo non è uguale a zero per alcun valore di e dunque ci basta risolvere l’equazione
Poiché il logaritmo complesso è a più valori, non possiamo semplicemente invertire come in . Tuttavia vale la seguente uguaglianza tra insiemi:
Di conseguenza, ne concludiamo immediatamente che l’equazione di partenza ammette infinite soluzioni della forma
dove indica, come abbiamo visto, il logaritmo principale.
Suggerimento.
Svolgimento.
per riscrivere l’equazione come segue:
Il prodotto di due fattori è zero quando lo è almeno uno dei due, perciò discutiamo separatamente i due casi:
- Il primo fattore si annulla per tutti gli tali che
ma è facile vedere che questi sono dati da
- Per quanto riguarda il secondo fattore si può procedere direttamente, ma c’è un trucco che la semplifica notevolmente ovvero
perciò si ha l’equivalenza
La nuova equazione è immediata da risolvere perché, come fatto nel punto precedente, le soluzioni sono date da
In conclusione, l’equazione di partenza ammette infinite soluzioni della forma
al variare di .
Suggerimento.
Svolgimento.
A questo punto si sfrutta una sostituzione molto usata per la risoluzione di equazioni trigonometriche (reali o complesse), ovvero
in modo tale che seno e coseno si possano riscrivere, rispettivamente, come
Sostituendo si trova
da cui, imponendo la condizione , si arriva ad avere una equazione di secondo grado nella variabile complessa piuttosto complicata, ovvero
A questo punto è sufficiente risolvere per ottenendo due soluzioni distinte e di cui si può trovare l’espressione esplicita. Allora si ha
per , e quindi l’equazione iniziale ha infinite soluzioni della forma
al variare di .
Suggerimento.
Svolgimento.
Se allora il termine a sinistra si può riscrivere come
e dunque l’equazione di partenza è equivalente al sistema reale
Nella seconda equazione possiamo raccogliere un fattore ottenendo
Per trovare una decomposizione soddisfacente del secondo fattore poniamo , consideriamo come un parametro ed osserviamo che
da cui si trova che la seconda equazione ha cinque soluzioni:
Notiamo che la prima equazione del sistema dipende solo da e quindi in realtà ci son solo tre casi da discutere dato che e .
- Se allora dobbiamo risolvere l’equazione
La funzione ha derivata positiva, perciò è strettamente crescente crescente. Inoltre, si ha
e,di conseguenza, esiste unico tale che .
- Se allora si ha
che, ragionando come nel punto precedente, si vede ammettere un’unica soluzione
- Se allora si ha
e, come già detto sopra, si vede avere una soluzione unica
Riassumendo, l’equazione complessa di partenza ammette cinque soluzioni che sono date da
Suggerimento.
Svolgimento.
e questa è del tutto equivalente al seguente sistema di equazioni reali:
Ovviamente è soluzione dell’equazione di partenza, perciò se supponiamo la prima ha come unica soluzione e la seconda ci da
È facile vedere che questa ha soluzioni distinte nell’intervallo quindi l’equazione iniziale ammette un totale di soluzioni che sono date da
- ;
- .
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
Ponendo uguale a zero parte reale e immaginaria si ottiene il seguente sistema di equazioni reali:
Dalla seconda si trova come unica soluzione, perciò sostituendo nella prima si trova
e questo è il quadrato di un binomio, perciò ha soluzione con molteplicità due. In particolare, l’unica soluzione di è data da
Svolgimento punto 2.
Se si ha
da cui facendo come sopra si trova il sistema
Le soluzioni di questo sistema sono e
Ne segue immediatamente che le soluzioni della seconda equazione sono ,
Suggerimento.
Svolgimento.
Tuttavia, un semplice calcolo mostra che i due numeri complessi sono diversi, e conseguentemente il sistema non ammette soluzioni.
Suggerimento.
Svolgimento.
e di conseguenza il termine a sinistra dentro il modulo si può riscrivere come
A questo punto, ricordando che , l’equazione da cui siamo partiti è equivalente a
Se , l’equazione si può riscrivere come
che è del tutto equivalente al sistema reale
La prima equazione ha come soluzione , mentre la seconda equazione ha infinite soluzioni della forma
Chiaramente, queste due soluzioni sono compatibili se e solo se è un multiplo di ; in particolare, il sistema ha infinite soluzioni della forma
L’equazione iniziale ha infinite soluzioni
e, di conseguenza, possiamo concludere che l’unica soluzione intera è data da .
Suggerimento.
Svolgimento.
Le soluzioni sono , che possiamo riscrivere (per esplicitare l’argomento) in forma esponenziale come
A questo punto possiamo trovare le soluzioni di (per è analogo) utilizzando la forma esponenziale di , ottenendo il sistema
La prima equazione ha soluzione , mentre la seconda ha tre soluzioni nell’intervallo di ammissibilità che sono date da
che corrispondono quindi alle soluzioni complesse
Si può fare un ragionamento analogo con oppure osservare che , da cui segue che le soluzioni sono date da
A questo punto è facile verificare che è l’unica soluzione che soddisfa la condizione richiesta, dunque l’unico valore di ammissibile è .
ammetta almeno una radice reale. Si dica poi se è possibile trovare e come sopra in modo che entrambe le radici siano reali.
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò le soluzioni dell’equazione sono
Supponiamo di voler trovare in modo tale che la soluzione con il – sia reale, ovvero vogliamo che si abbia
(13)
Scriviamo e ed osserviamo subito che
Avendo bisogno della radice di questo numero, per semplificare i calcoli successivi è sensato porre la parte immaginaria uguale a zero:
Segue immediatamente che
ed è facile vedere che la quantità dentro la radice deve essere negativa dato che dalla condizione (13) abbiamo
Una possibilità è quindi quella di scegliere (eventualmente entrambi uguali a zero, ma non è importante) e così che
che è proprio ciò che volevamo. In particolare, segue facilmente che
e questo conclude la prima parte dell’esercizio. Per la seconda parte supponiamo per assurdo di avere entrambe le radici reali, ovvero
Allora anche la loro somma deve essere un numero reale, ma è facile vedere che
contro l’ipotesi da cui siamo partiti, ovvero che sia che devono essere numeri non reali.
Suggerimento.
Svolgimento.
e andiamo a sostituirla nella terza, ottenendo la relazione seguente:
In particolare, uno dei due deve essere uguale a zero. Tuttavia, è facile vedere che se dalla prima equazione si trova
e quindi
contro le ipotesi che sono non-nulli.
Passiamo quindi al caso . La prima equazione ci suggerisce di utilizzare la forma esponenziale e, ponendo , possiamo scrivere
Abbiamo già utilizzato la prima informazioni, perciò si ottiene un nuovo sistema con soltanto le ultime due equazioni, ovvero
Elevando al quadrato la prima equazione e sostituendo nella seconda, come fatto nel caso , si trova la relazione
Possiamo allora rimpiazzare una delle due equazioni con l’ultima condizione ottenuta, ricavando il nuovo sistema
Questo è un sistema di secondo grado omogeneo nelle variabili e , perciò per risolverlo consideriamo l’equazione ausiliaria
È semplice verificare che se e sono le due soluzioni di questa equazione ausiliaria, allora le due coppie
sono le uniche soluzioni del sistema omogeneo. Il discriminante dell’equazione si calcola facilmente come segue:
Per ipotesi e sono numeri complessi, perciò quando prendiamo la radice del discriminante , ci sono due possibili valori che sono le soluzioni di
È tuttavia facile mostrare che, se indichiamo con una delle due soluzioni, allora l’altra sarà esattamente . Di conseguenza, si ha
il che significa che le due soluzioni del sistema sono
Affinché queste soluzioni siano accettabili dobbiamo verificare che i termini a destra dell’uguale abbiano modulo uguale ad uno o, in altre parole, che
Se moltiplichiamo le due condizioni si ottiene
mentre, osservando che , si ha anche l’ulteriore condizione
Elevando al quadrato quest’ultima uguaglianza e ricordando che per ogni , segue immediatamente che
e svolgendo le moltiplicazioni e semplificando i termini comuni porta a
Elevando al quadrato quest’ultima condizione si trova
(14)
Ne segue perciò che il sistema di partenza ammette due soluzioni
con da intendere come detto sopra e sotto la condizione (14).
Disuguaglianze, / e insiemi
Suggerimento.
Svolgimento.
perciò il prodotto è dato da
Di conseguenza la disuguaglianza si riscrive in termini di e come
e portando tutto a sinistra si trova
La soluzione di questa disequazione è perciò, considerando che
la disequazione di partenza è soddisfatta da tutti i numeri complessi tali che . Graficamente si può rappresentare come una “striscia” orizzontale di spessore due.
Suggerimento.
Svolgimento.
mentre quello a destra
La disuguaglianza si può riscrivere come
e se portiamo tutto a sinistra otteniamo
Questa è ovviamente verificata per ogni con entrambi non nulli. In altre parole, la disuguaglianza di partenza è verificata per ogni .
Suggerimento.
Svolgimento.
per cui si può scrivere in forma algebrica come , ovvero
che è esattamente la retta di coefficiente angolare uno e passante per l’origine nel piano complesso. Analogamente, la condizione
ci dice che appartiene alla palla di centro e raggio uno nel piano complesso, quindi da un punto di vista geometrico la quantità
che dobbiamo calcolare altro non è che la distanza tra due punti, uno sulla circonferenza e uno sulla retta in esame.
- L’estremo superiore dell’insieme è dato che la retta è illimitata. Infatti, dati
allora si ha
Se prendiamo il limite per , si ottiene esattamente .
- Per trovare l’estremo inferiore, prendiamo un punto della retta e uno sul bordo della circonferenza, ovvero
La distanza tra i due è data da
ed è dunque sufficiente minimizzare rispetto ad e , con e qualsiasi.
Un approccio alternativo è il seguente. Consideriamo la famiglia di rette perpendicolari alla bisettrice del primo e terzo settore, ovvero
e scegliamo tale che questa passi per il centro della circonferenza:
Questa interseca la retta nel punto e la circonferenza nei punti che sono soluzione del sistema
È facile vedere che le due soluzioni sono
ma a noi interessa solo perché siamo interessati alla distanza minima tra circonferenza e retta. Si ha
da cui segue che
Suggerimento.
Svolgimento.
Trovare l’estremo inferiore/superiore di equivale a minimizzare/massimizzare la funzione distanza tra due palle in , ovvero
Le due circonferenze si intersecano perciò l’estremo inferiore, che è anche un minimo, è uguale a zero. Ad esempio, il punto soddisfa
e quindi appartiene ad entrambe le circonferenze. Per trovare l’estremo superiore consideriamo la retta che passa per entrambi i centri, ovvero
Vogliamo trovare i punti di intersezione di questa retta con le due circonferenze (escludendo poi quelli più vicini) perciò iniziamo con il risolvere il sistema
Questa ha come soluzioni
ma è facile vedere (facendo il grafico, ad esempio) che a noi interessa soltanto per massimizzare la distanza. In maniera analoga, il sistema di equazioni
ha come soluzioni
ma per gli stessi motivi sopra consideriamo . Allora
da cui segue che
è una circonferenza, e se ne determini raggio e centro.
Suggerimento.
Svolgimento.
Sia . I due moduli sono dati da
e sostituendo nell’equazione troviamo
Dato che entrambi i termini sono positivi per ogni valore di ed , possiamo elevare al quadrato ottenendo
Portando tutto a destra otteniamo la relazione
che è l’equazione della circonferenza di raggio e centro .
Suggerimento.
Svolgimento.
dove è già stato definito in (3). Di conseguenza, si può caratterizzare l’insieme trovando le soluzioni dell’equazione
ma c’è un modo più semplice di procedere. Infatti, posto , l’equazione si riduce a
e questa è di immediata risoluzione dato che avere argomento uguale a equivale ad avere parte reale zero e parte immaginaria positiva; ovvero si ha
Per concludere ci basta esprimere parte immaginaria e reale di in termini di . Razionalizzando si ottiene
da cui segue che parte reale e immaginaria di sono rispettivamente date da
Per concludere, imponiamo le due condizioni trovate in precedenza, ovvero e . Si ha
da cui segue che
Esercizi avanzati
Suggerimento.
Svolgimento punto 1.
mentre per un calcolo immediato mostra che
A questo punto possiamo sfruttare l’identità che segue dalla formula di Eulero (5) ed ottenere il seguente risultato:
Questi due casi ci suggeriscono che un’ipotesi sensata sul valore del prodotto è
e questo si può dimostrare per induzione controllando, ad esempio, se c’è un legame tra e i precedenti . In alternativa, osserviamo che
e così via fino all’ultimo termine in cui prendiamo tutti i prodotti tra gli esponenziali. Con dei semplici calcoli si può verificare che
concludendo la prima parte dell’esercizio. Per formalizzare quest’ultimo passaggio può essere utile ricordarsi i due fatti seguenti:
- I numeri complessi per sono le radici -esime dell’unità, ovvero le soluzioni di .
- La proprietà dimostrata nell’Esercizio 1.15. è fondamentale per concludere.
Lasciamo al lettore di completare i dettagli della dimostrazione.
Svolgimento punto 2.
e dato che la parte immaginaria si può riscrivere tramite coniugio come
ne segue immediatamente che
Nel caso abbiamo
mentre per si ha
Questi due casi suggeriscono l’ipotesi
Per dimostrarla raccogliamo un fattore
dalla produttoria ottenendo
da cui segue che
A questo punto basta osservare che1
per concludere che
come volevasi dimostrare.
Si mostri poi che la costante è ottimale.
Suggerimento.
Svolgimento.
dato che per ogni scelta di segno si ha
Iniziamo con il dimostrare il caso e poi cerchiamo di capire come procedere. Se per , allora sappiamo che
ed inoltre possiamo scegliere senza perdita di generalità. Allora
da cui segue che il suo modulo al quadrato è uguale a
Di conseguenza, se allora si prende , altrimenti si sceglie e la disuguaglianza richiesta è verificata.
Per quanto riguarda il caso generale vogliamo far vedere che dati complessi di modulo abbiamo la stima
(15)
per qualche scelta di . Per farlo, iniziamo con il dimostrare il seguente risultato tecnico:
Lemma 2.1. Siano numeri complessi di modulo . Allora possiamo sempre sceglierne due (diciamo ) tali che
Dimostrazione. Se per assurdo la tesi non fosse vera, allora dovrebbe avere un angolo compreso tra e con e con . Ma allora
da cui segue che uno tra e ha modulo minore di o uguale ad uno, che è proprio la contraddizione che cercavamo.
Torniamo ora alla dimostrazione della proprietà (15). Poiché possiamo applicare iterativamente il lemma appena dimostrato come segue:
- Possiamo scegliere i segni in modo tale che , e poi rimpiazzarlo nella somma in (15) con
dove soddisfa e si moltiplica per in caso ci sia successivamente necessità di cambiare segno.
- La somma adesso contiene elementi, quindi se ripetiamo il primo step altrimenti possiamo passare al successivo.
- Dopo step, ovvero quando , la somma in (15) è rimpiazzata da
con per costruzione.
Per concludere, alla fine del processo iterativo ci riduciamo al caso che abbiamo già dimostrato in precedenza e quindi la stima (15) è verificata.
Osservazione.
possiamo trovare tali che per ogni si abbia
È interessante chiedersi se la costante sia effettivamente ottimale, ma al momento la risposta (per quanto ne sappiamo) non è nota.
Si determini l’immagine di e la controimmagine di un elemento qualsiasi.
Svolgimento.
dove e . In particolare, si ha
da cui segue che è una funzione che non dipende da ed è periodica di periodo rispetto alla variabile . Inoltre, si ha
da cui (ricordando che è al più ) segue che gli elementi nella immagine di sono necessariamente compresi nel disco
Per concludere la prima parte dell’esercizio, abbiamo mostrato che
e l’inclusione è propria perché, ad esempio, . Se è un elemento che non appartiene all’immagine di allora
altrimenti esiste tale che possiamo scrivere
In tal caso, sfruttando il fatto che la funzione è periodica, abbiamo
e se ne deduca la disuguaglianza di Cauchy-Schwarz, dove .
Suggerimento.
trovare il modo giusto di raccogliere i termini della sommatoria doppia per ottenere quanto richiesto dall’esercizio.
Svolgimento.
perciò un semplice calcolo mostra che
e questo conclude la prima parte dell’esercizio. Ora osserviamo che
da cui segue immediatamente la disuguaglianza di Cauchy-Schwarz:
Questo è noto in letteratura come Teorema di Ptolemy.
Suggerimento.
Svolgimento.
e tali che non siano contenuti contemporaneamente in nessuna mezza circonferenza. Vogliamo far vedere che
Si ha
dove è l’angolo relativo al triangolo e quello a . Poiché la somma di angoli opposti in un quadrilatero inscrittibile è , si ha
da cui si trova la seguente uguaglianza tra insiemi:
Scegliamo il valore principale così che
Di conseguenza
e questo conclude l’esercizio.
Riferimenti bibliografici degli esercizi sui numeri complessi
[1] S. L. Parsonson, Pure Mathematics Vol. 2, Cambridge University Press, 1970.
[2] C. Mantegazza, Problemi di Analisi I dal Corso del I Anno alla Scuola Normale Superiore di Pisa, MCM, 2016.
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Riferimenti bibliografici sugli esercizi sui numeri complessi
[1] S. L. Parsonson, Pure Mathematics Vol. 2, Cambridge University Press, 1970.
[2] C. Mantegazza, Problemi di Analisi I dal Corso del I Anno alla Scuola Normale Superiore di Pisa, MCM, 2016.