L’enunciato del teorema degli zeri è estremamente intuitivo; in poche parole, il teorema degli zeri afferma che se vogliamo disegnare il grafico di una funzione continua, “senza staccare la penna dal foglio”, partendo da un valore della funzione





Teorema (Teorema degli zeri). Sia una funzione continua. Se
, allora esiste
tale che
.
Dimostrazione. Per ipotesi si ha . Vogliamo costruire induttivamente una successione di intervalli
con la proprietà che il segno delle successioni
e
sia costante ovvero continui a valere
Procediamo per induzione. Come primo passo, poniamo . Per ipotesi,
. Come passo successivo, supposto di aver costruito l’intervallo
tale che
procediamo a costruire
nel seguente modo:
se , poniamo
e abbiamo finito, altrimenti definiamo
(1)
Osserviamo che, , abbiamo
dunque e
sono due successioni monotone. Per il teorema sulle successioni monotone,
Inoltre, per costruzione, i termini generici delle due successioni si avvicinano all’aumentare di in quanto estremi di intervalli che via via vengono dimezzati. Formalmente
dunque, passando al limite per , e ricordando che
otteniamo
da cui . Chiamato
questo limite comune di
e
, ci manca da dimostrare che
.
Ancora per costruzione abbiamo che e
hanno segno costante e discorde e quindi
, da cui, passando al limite [1]
Inoltre, per continuità della funzione abbiamo
e quindi
Essendo una funzione a valori reali tale che
, necessariamente
. Questo conclude la dimostrazione.
1. Ricordiamo che il limite di una successione è un punto della chiusura dell’insieme immagine della successione. Nel nostro caso l’immagine è contenuta nell’insieme , quindi a priori il limite appartiene
. Sostanzialmente la disuguaglianza
al limite per
diventa
. ↩