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Esercizio corpo rigido 50

Dinamica del corpo rigido

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L’Esercizio Corpo Rigido 50 è il cinquantesimo nella serie dedicata agli esercizi sul corpo rigido. Segue l’Esercizio Corpo Rigido 49 e precede l’Esercizio Corpo Rigido 51. È rivolto a studenti di Fisica 1, in particolare a coloro che studiano ingegneria, fisica o matematica.

Nel percorso didattico di Fisica 1, prima di affrontare i corpi rigidi, si studiano gli esercizi sui sistemi di punti materiali. Successivamente, si passa agli esercizi sugli urti tra punti materiali e corpi rigidi, che rappresentano un momento di sintesi nel percorso formativo.

 

Testo esercizio corpo rigido 50

Esercizio 50   (\bigstar \bigstar \bigstar\largewhitestar\largewhitestar). La figura 1 riproduce una sezione verticale di un sistema formato da un blocco omogeneo B posato su un blocco A che, a sua volta, poggia su un piano orizzontale; la sezione verticale di B è un triangolo equilatero di lato \ell, le masse dei blocchi sono m_A e m_B=\gamma\, m_A, con \gamma costante positiva.

  • Si determini il valore massimo della distanza \overline{P_1P_2} e il valore minimo del coefficiente di attrito statico affinché la posizione di figura 1 sia in equilibrio.

All’istante t=0, mentre il blocco A è in condizioni di equilibrio, si imprime a B una velocità \vec{v}_0: il blocco B sale verso l’alto scivolando sopra A e, prima di fermarsi rispetto a questo, si sposta sopra esso di un tratto di lunghezza d. Si determini il modulo di \vec{v}_0 nei seguenti casi:

  • A è bloccato e tra A e B non c’è attrito;
  • A è bloccato e tra A e B c’è attrito con coefficiente di attrito dinamico \mu_d;
  • A può scorrere senza attrito sul piano orizzontale e tra A e B non c’è attrito
  • A può scorrere senza attrito sul piano orizzontale e tra A e B c’è attrito con coefficiente di attrito dinamico \mu_d.

La velocità \vec{v}_0 va intesa rispetto ad un sistema di riferimento inerziale.

 

 

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Svolgimento Punto 1.

Consideriamo il triangolo equilatero rappresentato in figura 2.

 

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Il baricentro del triangolo è

(1) \begin{equation*} G=\left(\dfrac{-\dfrac{\ell}{2}+\dfrac{\ell}{2}}{3},\dfrac{\dfrac{\sqrt{3}}{2}\ell}{3}\right)=\left(0,\dfrac{\sqrt{3}}{6}\ell\right). \end{equation*}

Quanto ottenuto sarà utile per i calcoli successivi. La massa del blocco B è distribuita in modo omogeneo, pertanto il baricentro G e il centro di massa del blocco B coincidono. La forza peso m\vec{g} la possiamo assumere applicata nel centro di massa G. Scegliamo un sistema di riferimento fisso Oxy, con l’origine O coincidente con il punto medio della base del triangolo equilatero, e tale per cui l’asse delle x giaccia sulla superficie di contatto tra i blocchi A e B. Andiamo a studiare il solo corpo B: le forze esterne agenti su di esso sono la sua forza peso m_B\vec{g}, la reazione vincolare \vec{N} dovuta al contatto con il corpo A e la forza di attrito statico \vec{f}_s, rispettivamente perpendicolare e tangente alla superficie di contatto tra i blocchi A e B. Entrambe le forze \vec{N} e \vec{f}_s possiamo immaginarle applicate nel medesimo punto (che non è in generale il punto medio della base del blocco B). Inoltre, sia \alpha l’angolo rappresentato in figura 2.

 

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Scriviamo la prima e la seconda equazione cardinale per i corpi rigidi imponendo che, poiché il sistema è all’equilibrio, la somma delle forze esterne su B sia nulla, così come la somma dei momenti esterni. Chiamando b la distanza minima tra il punto di applicazione di \vec{N} (chiaramente anche di \vec{f}_s) e il punto P_2, e scegliendo quest’ultimo come polo per il calcolo dei momenti esterni, avremo che

(2) \begin{equation*} \begin{cases} N-m_Bg\cos\alpha=0\\[10pt] f_s-m_Bg\sin\alpha=0\\[10pt] Nb-m_Bg\cos\alpha\left(\dfrac{\ell}{2}-\overline{P_1P_2}\right)+m_Bg\sin\alpha\left(\dfrac{\sqrt{3}}{6}\ell\right)=0, \end{cases} \end{equation*}

dove il braccio della componente x della forza peso è l’ordinata del centro di massa del blocco B, ossia l’ordinata del baricentro del triangolo equilatero nel sistema di riferimento Oxy, e il braccio della componente y della forza peso è {\ell}{2}-\overline{P_1P_2}. Si osservi che abbiamo usato il risultato pervenuto nella relazione (1).

Si ricordi che B per rimanere fermo deve valere

(3) \begin{equation*} f_s\leq\mu_sN\quad\Leftrightarrow\quad\mu_s\geq\dfrac{f_s}{N}, \end{equation*}

da cui, sfruttando la (2)_1 e la (2)_2, si ottiene

(4) \begin{equation*} \mu_{s,\min}=\dfrac{f_s}{N}=\dfrac{m_Bg\sin\alpha}{m_Bg\cos\alpha}, \end{equation*}

cioè

\[\boxcolorato{fisica}{\mu_{s,\min}=\tan\alpha.}\]

Inoltre, dalla (2)_3, otteniamo

(5) \begin{equation*} \overline{P_1P_2}=\dfrac{\ell}{2}-\dfrac{\dfrac{\sqrt{3}m_Bg\ell\sin\alpha}{6}+Nb}{m_Bg\cos\alpha}=\dfrac{\ell}{2}-\dfrac{\dfrac{\sqrt{3}m_Bg\ell\sin\alpha}{6}+m_Bgb\cos\alpha }{m_Bg\cos\alpha}=\dfrac{\ell}{2}-\dfrac{\sqrt{3}}{6}\ell\tan \alpha-b, \end{equation*}

da cui, per la scrittura analitica pervenuta di \overline{P_1P_2}, deduciamo che il valore massimo della distanza \overline{P_1P_2} si ha quando b=0, ossia quando la reazione vincolare \vec{N} è applicata in P_2. Sostituendo b=0 nella relazione (5) troviamo la distanza \overline{P_1P_2} massima, cioè

\[\boxcolorato{fisica}{ \overline{P_1P_2}_{\max}=\dfrac{\ell}{2}-\dfrac{\sqrt{3}\ell}{6}\tan\alpha.}\]

 

Svolgimento Punto 2.

Per comodità grafica (si veda le figure successive), ai fini della soluzione di questo quesito, assumiamo che il corpo B sia un punto materiale (poiché il blocco B trasla e basta è lecito fare questa assunzione). La situazione fisica in questo caso è analoga a quella del punto 1, con la differenza che in questa configurazione non è presente alcuna forza d’attrito. In figura 4 vengono mostrate le forze agenti sul corpo B, scegliendo come sistema di riferimento lo stesso sistema fisso Oxy utilizzato nel punto 1. Si ricordi che il blocco A è fisso al pavimento e che non è presente attrito tra il blocco A e B.

 

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Per la seconda legge della dinamica, nella direzione dell’asse delle x, si ha

(6) \begin{equation*} ma=-m_Bg\sin \alpha , \end{equation*}

da cui

(7) \begin{equation*} a=-g\sin\alpha. \end{equation*}

Dall’equazione (7) deduciamo che il blocco B si muove di moto rettilineo uniformemente decelerato, pertanto è possibile, grazie alle equazioni note del moto rettilineo uniformemente decelerato, determinare la velocità v_0. Avremo infatti, imponendo che la velocità finale sia zero e che lo spazio percorso dal blocco B sia d, quanto segue

(8) \begin{equation*} 0=v_0^2+2da, \end{equation*}

per cui

(9) \begin{equation*} v_0=\sqrt{-2da}, \end{equation*}

ossia

\[\boxcolorato{fisica}{v_0=\sqrt{2dg\sin\alpha}.}\]

 

Svolgimento Punto 3.

La configurazione di questo punto è uguale alla precedente, con la differenza che è presente la forza di attrito dinamico \vec{f}_d, come rappresentato in figura 5.

 

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Applicando la seconda legge della dinamica, rispettivamente nella direzione dell’asse delle y e nella direzione dell’asse delle x, otteniamo

(10) \begin{equation*} \begin{cases} N-m_Bg\cos\alpha=0\\ -f_d-m_Bg\sin\alpha=m_Ba, \end{cases} \end{equation*}

dove f_d=\mu_dN. Il sistema (10) diventa dunque

(11) \begin{equation*} \begin{cases} N=m_Bg\cos\alpha\\ -\mu_dN-m_Bg\sin\alpha=m_Ba, \end{cases}\quad\Leftrightarrow\quad\begin{cases} N=m_Bg\cos\alpha\\ -\mu_dm_Bg\cos\alpha-m_Bg\sin\alpha=m_Ba, \end{cases} \end{equation*}

conseguentemente

(12) \begin{equation*} a=-g(\mu_d\cos\alpha+\sin\alpha). \end{equation*}

Anche in questo caso il moto del blocco B è rettilineo uniformemente decelerato, pertanto imponendo che la velocità finale sia nulla e che lo spazio percorso sia d, si ricava

(13) \begin{equation*} v_0=\sqrt{-2da}, \end{equation*}

da cui, utilizzando l’espressione (12), si trova

\[\boxcolorato{fisica}{v_0=\sqrt{2gd(\mu_d\cos\alpha+\sin\alpha)}.}\]

 

Svolgimento Punto 4.

In questa configurazione il blocco A non è più vincolato a rimanere fermo sul piano orizzontale. Per risolvere questo punto scegliamo due sistemi di riferimento: uno fisso Oxy e un secondo O^\prime x^\prime y^\prime solidale con il blocco A. Il sistema di riferimento Oxy è tale per cui l’asse delle x coincida con il piano orizzontale, mentre il sistema di riferimento O^\prime x^\prime y^\prime è tale per cui l’asse x^\prime coincida con la base sul quale può scorrere il corpo B. Entrambi i sistemi di riferimento sono rappresentati in figura 6.

 

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Notiamo che sul blocco A agisce la sua forza peso m_A\vec{g}, la reazione vincolare \vec{N}_2 e la forza -\vec{N} dovuta al contatto con B (chiaramente la forza -\vec{N} è una diretta conseguenza del terzo principio della dinamica). Osserviamo che la forza -\vec{N} ha componente orizzontale non nulla e pertanto accelera il blocco lungo la direzione dell’asse delle x. Segue che il sistema di riferimento O^{\prime}x^{\prime}y^{\prime} è non inerziale e dunque nella descrizione del moto del corpo B si dovrà tenere conto della forza apparente -m_B\vec{a} agente su di esso, dove \vec{a} è il vettore che descrive l’accelerazione di A rispetto al sistema di riferimento Oxy. Chiaramente il vettore accelerazione \vec{a} è nella direzione dell’asse delle x perché il blocco B è vincolato a muoversi sul piano orizzontale. Nella descrizione di questo punto abbiamo analizzato separatamente i blocchi A e B, e tutte le forze agenti su di essi sono rappresentate in figura 6 e figura 7. Per la seconda legge della dinamica, nel sistema di riferimento O^\prime x^\prime y^\prime, abbiamo

(14) \begin{equation*} \begin{cases} N-m_Bg\cos\alpha+m_Ba\sin\alpha=0\\ -m_Ba\cos\alpha-m_Bg\sin\alpha=m_Ba^{\prime}, \end{cases} \end{equation*}

dove a^{\prime} è il modulo dell’accelerazione relativa tra A e B, nella direzione dell’asse x^\prime. Inoltre, come abbiamo accennato in precedenza, il corpo A viene accelerato dalla componente parallela al piano orizzontale della reazione vincolare -\vec{N}, pertanto, nel sistema di riferimento Oxy si avrà

(15) \begin{equation*} N\sin\alpha=m_Aa. \end{equation*}

Dalla (14)_1, ricordando che m_B=\gamma m_A, si ottiene

(16) \begin{equation*} N=\gamma m_Ag\cos\alpha-\gamma m_Aa\sin\alpha=\gamma m_A(g\cos\alpha-a\sin\alpha), \end{equation*}

che sostituita nella (15) fornisce il seguente risultato

(17) \begin{equation*} \gamma m_A(g\cos\alpha-a\sin\alpha)\sin\alpha=m_Aa\quad\Leftrightarrow\quad \gamma g\cos\alpha\sin\alpha=a(1+\gamma\sin^2\alpha), \end{equation*}

perciò

(18) \begin{equation*} a=\dfrac{\gamma g\cos\alpha\sin\alpha}{1+\gamma\sin^2\alpha}. \end{equation*}

Sostituendo l’espressione appena trovata nella (14)_2, otteniamo

\[\begin{aligned} a^{\prime}=-a\cos \alpha-g\sin \alpha&= -\dfrac{\gamma g\cos^2\alpha\sin\alpha}{1+\gamma\sin^2\alpha}-g\sin\alpha=\\ &=-\dfrac{\gamma g\cos^2\alpha\sin\alpha+g\sin\alpha(1+\gamma\sin^2\alpha)}{1+\gamma\sin^2\alpha}=\\ &=-\dfrac{\gamma g\cos^2\alpha\sin\alpha+g\sin\alpha+\gamma g\sin^3\alpha}{1+\gamma\sin^2\alpha}=\\ &=-\dfrac{\gamma g\sin\alpha(\cos^2\alpha+\sin^2\alpha)+g\sin\alpha}{1+\gamma\sin^2\alpha}=\\ &=-\dfrac{g\sin\alpha(1+\gamma)}{1+\gamma\sin^2\alpha}. \end{aligned}\]

Come nei punti precedenti, notiamo che il corpo B si muove di moto rettilineo uniformemente decelerato nel sistema di riferimento O^\prime x^\prime y^\prime; pertanto, imponendo che la velocità finale sia nulla e che lo spazio percorso sia d (ovviamente sempre nel sistema di riferimento O^\prime x^\prime y^\prime), otteniamo

(19) \begin{equation*} v_0=\sqrt{-2da^{\prime}}, \end{equation*}

ossia

\[\boxcolorato{fisica}{v_0=\sqrt{\dfrac{2dg\sin\alpha(1+\gamma)}{1+\gamma\sin^2\alpha}}.}\]

 

Svolgimento alternativo punto 4.

Scegliamo come sistema fisico il blocco A ed il blocco B, osservando dal sistema di riferimento Oxy, rappresentato in figura 6. Notiamo che nella direzione dell’asse delle x non sono presenti forze esterne, pertanto si conserva la quantità di moto totale del sistema. Nell’istante iniziale l’unico corpo in movimento è il corpo B, quindi la quantità di moto iniziale totale del sistema è

(20) \begin{equation*} p_{i,x}=m_Bv_0\cos \alpha, \end{equation*}

dove abbiamo proiettato la velocità \vec{v}_0 nella direzione dell’asse delle x. Considerando l’istante generico t>0 in cui il blocco B si ferma rispetto al blocco A, avremmo che la quantità di moto totale del sistema in tale istante è

(21) \begin{equation*} p_{f,x}=(m_A+m_B)v_{f,x}, \end{equation*}

dove v_{f,x} è la velocità finale del sistema nella direzione dell’asse delle x (chiaramente sempre in un generico istante t>0). Per la conservazione della quantità di moto abbiamo

(22) \begin{equation*} p_{i,x}=p_{f,x}, \end{equation*}

da cui

(23) \begin{equation*} m_Bv_0\cos \alpha=(m_A+m_B)v_{f,x}. \end{equation*}

Le forze m_A\vec{g} e m_B\vec{g} sono forze esterne e sono entrambe conservative. La forza \vec{N}_2 è esterna e fa lavoro complessivo nullo perché è perpendicolare istante per istante alla velocità del blocco A. Le forze \vec{N} e -\vec{N} sono forze interne e la somma dei loro lavori è istantaneamente nulla. Infatti, denotando \vec{v}^{\,\prime} la velocità del blocco B rispetto al blocco A, \vec{v}_B la velocità del blocco B rispetto al sistema di riferimento Oxy, \vec{v}_A la velocità del blocco A rispetto al sistema di riferimento Oxy, avremo che

(24) \begin{equation*} \vec{v}_B\cdot \vec{N}+\vec{v}_A\cdot (-\vec{N})=\left(\vec{v}^{\,\prime}+\vec{v}_A\right)\cdot\vec{N} -\vec{v}_A\cdot (\vec{N})=\underbrace{\vec{v}^{\,\prime}\cdot\vec{N} }_{=0}+\vec{v}_A\cdot\vec{N}-\vec{v}_A\cdot\vec{N}=0, \end{equation*}

dove abbiamo sfruttato il fatto che \vec{v}^{\,\prime} e \vec{N} sono perpendicolari tra di loro e pertanto il loro prodotto scalare è zero; quanto ottenuto ci basta per concludere che la somma dei lavori delle forze \vec{N} e -\vec{N} fa complessivamente zero. Dunque, l’energia del sistema rispetto al sistema di riferimento Oxy si conserva in ogni istante t>0. Chiaramente l’energia si conserva perché agiscono solo forze conservative e le reazioni generate dai vincoli fanno lavoro complessivo nullo sull’intero percorso (nei corsi di meccanica razionale questo genere di situazioni vengono descritte con il nome di vincoli ideali, ovvero che i vincoli non fanno lavoro sul sistema). Prendendo come energia potenziale nulla il livello y=0, abbiamo che l’energia iniziale del sistema è

(25) \begin{equation*} E_i=\dfrac{1}{2}m_Bv_0^2+m_Bgh_{i,b}+m_Agh_{i,A}, \end{equation*}

dove h_{i,b} e h_{i,A} rappresentano rispettivamente la posizione iniziale di A e di B nell’istante iniziale rispetto all’asse delle y. L’energia finale è

(26) \begin{equation*} E_f=\dfrac{1}{2}(m_A+m_B)v^2_{f,x}+m_Bgh_{f,B}+m_Agh_{i,A}, \end{equation*}

dove h_{f,B} rappresenta la posizione finale di B rispetto all’asse delle y ed è pari ad h_{i,B}+d\sin\alpha. Si osservi che per il calcolo dell’energia finale abbiamo considerato l’istante di tempo in cui B ha percorso uno spazio pari a d nel sistema di riferimento solidale con il blocco B, e abbiamo assunto che la velocità finale di A e di B sia la stessa rispetto al sistema di riferimento Oxy. Inoltre, si noti che il centro di massa del blocco A rimane sempre alla stessa quota in ogni istante t>0. Per la conservazione dell’energia abbiamo

(27) \begin{equation*} E_i=E_f, \end{equation*}

per cui

(28) \begin{equation*} \dfrac{1}{2}m_Bv_0^2+m_Bgh_{i,B}=\dfrac{1}{2}(m_A+m_B)v^2_{f,x}+m_Bg(h_{i,B}+d\sin\alpha), \end{equation*}

o anche

(29) \begin{equation*} \dfrac{1}{2}m_Bv_0^2=\dfrac{1}{2}(m_A+m_B)v^2_{f,x}+m_Bgd\sin\alpha. \end{equation*}

Mettendo a sistema le equazioni (23) e (29), otteniamo

(30) \begin{equation*} \begin{cases} \dfrac{1}{2}m_Bv_0^2=\dfrac{1}{2}(m_A+m_B)v_{f,x}^2+m_Bgd\sin\alpha\\[10pt] m_Bv_0\cos\alpha=(m_A+m_B)v_{f,x}, \end{cases} \end{equation*}

da cui

(31) \begin{equation*} \begin{aligned} &\dfrac{1}{2}m_Bv_0^2=\dfrac{m_B^2v_0^2\cos^2\alpha}{2\left(m_A+m_B\right)}+m_Bgd\sin\alpha\quad\Leftrightarrow\quad v_0^2=\dfrac{\gamma v_0^2\cos^2\alpha}{1+\gamma}+2gd\sin\alpha\quad\Leftrightarrow\quad\\ &\quad\Leftrightarrow\quad (1+\gamma-\gamma\cos^2\alpha)v_0^2=2gd(1+\gamma)\sin\alpha\quad\Leftrightarrow\quad (1+\gamma\sin^2\alpha)v_0^2=2gd(1+\gamma)\sin\alpha, \end{aligned} \end{equation*}

e quindi

\[\boxcolorato{fisica}{v_0=\sqrt{\dfrac{2dg\sin\alpha(1+\gamma)}{1+\gamma\sin^2\alpha}}.}\]

 

Svolgimento Punto 5.

Questa configurazione è simile alla precedente, con la differenza che tra i due corpi è presente attrito. Pertanto, valgono le stesse considerazioni del punto precedente, tenendo conto anche della forza di attrito dinamico \vec{f}_d. Sul corpo B è presente la forza di attrito dinamico \vec{f}_d, mentre sul corpo A per il terzo principio della dinamica è presente la forza di attrito dinamico -\vec{f}_d. Inoltre, come nel punto precedente, consideriamo il sistema di riferimento fisso Oxy e il sistema di riferimento non inerziale O^\prime x^\prime y^\prime solidale con il blocco B. Tutte le forze e i sistemi di riferimento sono rappresentati in figura 8 e in figura 9.

 

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In questo caso, applicando il secondo principio della dinamica per il blocco A e il blocco B, si trova

(32) \begin{equation*} \begin{cases} -f_d-m_Bg\sin\alpha-m_Ba\cos\alpha=m_Ba^{\prime}\\ N-m_Bg\cos\alpha+m_Ba\sin\alpha=0\\ N\sin\alpha+f_d\cos\alpha=m_Aa \end{cases}\quad\Leftrightarrow\quad\begin{cases} -f_d-\gamma m_Ag\sin\alpha-\gamma m_Aa\cos\alpha=\gamma m_Aa^{\prime}\\ N-\gamma m_Ag\cos\alpha+\gamma m_Aa\sin\alpha=0\\ N\sin\alpha+f_d\cos\alpha=m_Aa. \end{cases} \end{equation*}

Dalla (32)_3, ricordando che f_d=\mu_dN, si ottiene

(33) \begin{equation*} N=\dfrac{m_Aa}{\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha}. \end{equation*}

Sostituendo N (calcolata nell’equazione (33)) nell’equazione (32)_2, si giunge ad

(34) \begin{equation*} \begin{aligned} &\dfrac{m_Aa}{\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha}-\gamma m_Ag\cos\alpha+\gamma m_Aa\sin\alpha=0\quad\Leftrightarrow\quad a\left(\dfrac{1}{\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha}+\gamma\sin\alpha\right)=\gamma g\cos\alpha\quad\Leftrightarrow\quad\\[10pt] &\quad\Leftrightarrow\quad a\left(1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)\right)=\gamma g\cos\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha), \end{aligned} \end{equation*}

e pertanto

(35) \begin{equation*} a=\dfrac{\gamma g\cos\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}. \end{equation*}

Ponendo f_d=N\mu_d l’equazione (32)_1 diventa

(36) \begin{equation*} -N\mu_d-\gamma m_Ag\sin\alpha-\gamma m_Aa\cos\alpha=\gamma m_Aa^{\prime}; \end{equation*}

inoltre, sfruttando i risultati pervenuti nell’equazione (33) e nell’equazione (35), otteniamo

\[\begin{aligned} &-\dfrac{\mu_d}{\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha}\left(\dfrac{\gamma g\cos\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}\right)-\gamma g\sin\alpha+\\[10pt] &-\gamma \cos\alpha\left(\dfrac{\gamma g\cos\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}\right)=\gamma a^{\prime} \end{aligned}\]

da cui

(37) \begin{equation*} -\dfrac{\mu_d g\cos\alpha}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}- g\sin\alpha- \dfrac{ g\gamma\cos^2\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}= a^{\prime}, \end{equation*}

ovvero

(38) \begin{equation*} a^{\prime}=-\dfrac{\mu_d g\cos\alpha+g\sin\alpha+g\gamma\sin^2\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)+g\gamma\cos^2\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}, \end{equation*}

o anche

(39) \begin{equation*} a^{\prime}=-\dfrac{\mu_d g\cos\alpha+g\sin\alpha+g\gamma\left(\sin^2\alpha+\cos^2\alpha\right)(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}, \end{equation*}

di conseguenza

(40) \begin{equation*} a^{\prime}=-\dfrac{\mu_d g\cos\alpha+g\sin\alpha+g\gamma(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}, \end{equation*}

pertanto

(41) \begin{equation*} a^\prime=-\dfrac{g(\mu_d \cos\alpha+\sin\alpha)+g\gamma(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}, \end{equation*}

cioè

(42) \begin{equation*} a^{\prime}=-\dfrac{g(\gamma+1)(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}. \end{equation*}

In maniera del tutto analoga a quanto fatto nei punti precedenti, possiamo a questo punto trovare la velocità v_0, ovvero

(43) \begin{equation*} 0=v_0^2+2da^\prime , \end{equation*}

conseguentemente

(44) \begin{equation*} v_0=\sqrt{-2da^\prime}, \end{equation*}

infine

\[\boxcolorato{fisica}{v_0=\sqrt{\dfrac{2dg(\gamma+1)(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}{1+\gamma\sin\alpha(\sin\alpha+\mu_d\cos\alpha)}}.}\]

 

Fonte.

Problemi di fisica generale – S.Rosati e L. Lovitch.


 

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